La dimora degli incubi

Prologo

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    3,250

    Status
    Anonymous
    Prologo

    jpg
    Cole aspettava sulla porta della sua temporanea sistemazione, tenendosi la camicia color marrone chiaro per ripararsi dalla fastidiosa brezza appena alzatasi. Era un'abitudine che aveva da tempo immemore attendere qualcuno proprio in quel punto, a mo' di colonna. Forse risalente ai tempi in cui era ancora bambino quando era solo a casa e aspettava il ritorno di un familiare, scrutando lontano nella speranza di intravedere le sagome di quelle persone che tornavano a casa.
    Abbassò lo sguardo, riprendendo a guardare il mazzo di chiavi consegnatogli quella mattina. Non era stato facilissimo far sì che le autorità prendessero in considerazione la sua ipotesi, ma quando era riuscito a dimostrare la possibilità che le cose andassero come suggeriva lui era stato estremamente più facile ottenere collaborazione per raccogliere altri indizi e molti altri si stavano interessando a quel caso, tra cui nomi importanti. Oppure era stata proprio l'interesse di quelle persone a far sì che le autorità dessero più peso alle sue parole?
    Beh, un po' di scetticismo era una costante che era abituato a vedere: talvolta gli esperti di fenomeni paranormali non erano in grado di venire a capo di certi misteri o per la fretta saltavano a conclusioni affrettate, attribuendo alla presenza di defunti o forze spirituali qualcosa che poi risultava avere spiegazioni ben più semplici, screditando così la loro categoria o almeno ciò gli aveva insegnato la propria esperienza. Comunque alla fine gli avevano dato ragione, anche perché aveva deciso di non utilizzare metodi che potevano essere contraffatti come le candele che si spegnevano per la presenza di uno spirito o pericolosi come le tavolette divinatorie, preferendo far esaminare l'aura della casa a sciamani e sensitivi che avevano confermato tutti che ci fosse qualcosa che non andava.
    A dire il vero però, forse non era che la gente non sapesse, ma che aveva preferito non sapere: con una decina di sparizioni nell'arco di cinquant'anni non si poteva non sospettare di tale eventualità. Tuttavia non biasimava nessuno: lui aveva fatto proprio come loro. Quando il suo collega aveva probabilmente fatto una brutta fine, non era subentrato nelle indagini, concludendo che i rischi fossero eccessivi.
    Questa volta però c'erano di mezzo dei bambini e allora tutti si erano convinti ad aprire gli occhi, lui compreso, dato che era diventata una questione personale.
    Persino i Guerin, coloro che detenevano la proprietà dell'edificio, si erano decisi a consegnargli le chiavi quando avevano capito che ostacolare le indagini avrebbe infamato ancor più la reputazione della loro casata dell'ammettere che la villa fosse maledetta. Certo, aveva dovuto tacere sul fatto che qualcuno si fosse già infiltrato prima di lui per indagare su simili fenomeni, ma non occorreva dir loro proprio tutto.

    Il rumore di passi gli fece alzare gli occhi e notò che l'apprendista lo avesse raggiunto.
    " Mi dispiace se ci ho messo così tanto. Ho guardato tra i suoi appunti e ho trovato proprio un diario su questo caso e mi sono permessa di darci una letta... non sapevo che uno dei dispersi fosse figlio di quel tuo amico."
    Cole non gradiva molto parare di quelle cose, quindi, passandosi la mano sopra la chioma rossa, vide di riportare la conversazione su ciò che gli interessava.
    " E leggendolo hai trovato qualcosa di interessante al suo interno?"
    " Pare che gli incidenti lamentati dalla servitù negli ultimi due anni in cui la villa era ancora abitata, più o meno quarant'anni fa, rappresentassero solo la punta dell'iceberg."
    L'uomo tese la mano verso la fanciulla.
    " Dai qua, lo consulterò più tardi."
    Era proprio durante quel periodo che l'abitazione aveva ricevuto il nome con cui era conosciuta, ovvero "La dimora degli incubi", ma per molto tempo solo qualche voce aveva insinuato che dietro quegli episodi ci fosse qualcosa di più che delle semplici fatalità.
    " Inoltre ci sono vari riferimenti ad altri due diari, ma non sono riusciti a trovarli."
    " Gareth spesso portava con sé i propri appunti, forse sono andati persi il giorno della sua scomparsa o qualcuno li ha presi prima di noi.
    Ad ogni modo ho già fatto un giro la dentro, apparentemente sembra essere tutto in ordine."

    Sapeva che quella naufraga fosse in gamba, ma prima di decidere se portarla con sé o meno doveva prima farle una domanda.
    " Pensi di essere in grado di darmi una mano lì, anche se le cose prendessero una brutta piega?"
    L'apprendista rimase per un attimo a riflettere, poi fece cenno di si.
    " Molto bene, allora vedi di riposarti per domani. Preferirei lavorare durante le ore di luce. Comunque forse siamo fortunati: altre persone si sono interessate al caso, e non sembrano essere i soliti "turisti"."
    Quindi rientrarono nella locanda. Il giorno dopo avrebbero iniziato la loro indagine e magari con l'aiuto del gruppo che avrebbero incontrato all'ingresso della villa, sarebbero riusciti a venire a capo di tutto.

    gif


    Il ragazzo entrò nella stanza, avvicinandosi al tavolo del soggiorno, presso il quale stava seduta una dama.
    " Quindi gli hai dato le chiavi?"
    " Cos'altro avrei dovuto fare?"
    Ribatté lei.
    " Lo so, lo so, era la cosa più sensata da fare. Se venissero però trovate quelle carte potrebbe essere un problema e poi c'è quella questione del tesoro di famiglia.
    Comunque penso di aver trovato la soluzione. Entrambi arriveranno a noi prima che quell'uomo possa trovarli."

    " Come sarebbe a dire?"
    Lo guardò stupita.
    " Pensaci bene: se nostra nonna ha deciso di lasciarli lì ci sarà pur un motivo."
    " Non preoccuparti, non saremo noi a rischiare."
     
    Top
    .
0 replies since 29/6/2013, 14:44   52 views
  Share  
.