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Mago guerriero, amante dei gufi e signore della piromanzia.
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- Alcuni dicono dal cimitero, altri dal cielo notturno... Decidete voi da dove vengo.
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La casa stava crollando. Dapprima solo dal punto di vista spettrale, ma il collasso del Regno Spettrale stava cominciando ad avere un po' troppe conseguenze anche sulla struttura fisica della magione perché si potesse rimanere al suo interno senza correre rischi. Allontanarsi da lì quindi non era un'opzione, ma una necessità imperante pe mantenersi in salute. Tuttavia mentre il fantasma cadeva, qualcuno o qualcosa fece arrivare delle esplosioni che ferirono entrambi i saggi, approfittando di tutto quel caos. Voltatosi di scatto, per quanto poteva, il ninja scoprì coe spiacevoli: Brifos ed Arthur erano stati in qualche modo presi alla sprovvista e conciati relativamente male... e il gigante aveva ancorra in mano il libro, in una posizione protesa, segno che ancora una volta l'obbiettivo di tutto era quel dannato libro che gli stessi Saggi avevano voluto conservare! In più anche il koala sembrava esausto ed incapace di reggersi in piedi da solo in quel cataclisma imperante
*Cri'xa! Non posso portare fuori tutti!* considerò lo shinobi, che pure doveva fare qualcosa.
Inaspettatamente però, il vampiro sfoggiò una risorsa molto propizia per quell'occasione: un teletrasporto con il quale avrebbe potuto portare tutti gli altri fuori di lì. Avrebbe volentieri lasciato che tutti si salvassero da soli per uscire da una finestra ed andarsene fra le ombre, ma proprio la vista del koala vicino a lui lo indusse a fermarsi: quell'animale senziente che era stato deteminante per sconfiggere e debellare la minaccia anche del secondo fantasma era lì per terra tavolo, troppo stanco per muoversi e troppo impacciato per resistere al tremore della magione. Non poteva abbandonarlo lì in quelle condizioni: non ce l'avrebbe mai fatta a trascinarsi fino ai Saggi in tempo per prendere il passaggio.
C'era una sola coa da fare: senza perdere tempo, si caricò il koala sulle spalle ed uilizzò parte delle sue energie residue per attivare lo Scatto Oscuro, onde rendersi ancora più agile e veloce e scattare fino a toccare il vampiro prima che si teletrasportasse via.
Una volta fuori, dovette fare ricorso proprio ai suoi incrementati riflessi per lasciare una strisciata sul terreno ed evitare di cadere per il troppo slancio. Tornato stabile, il ninja mise a terra il koala.
"Spero di non essere stato troppo brusco" gli disse.
Si rimise in piedi e vide tutti i fantasmi uscie, tranne uno che si attardò per parlare con il collega ricercatore e dargli un ultimo saluto. "Riposate in pace, Den Gareth" aggiunse semplicemente, augurandogli implicitamente ogni bene nella vita ultraterrena. Avrebbe voluto resuscitarlo per mantenerlo vicino a suo figlio finché avesse avuto bisogno di lui, ma purtroppo sembrava che il destino e la sua impotenza giocassero di pari patto perché così non fosse. Poi purtroppo Masahiro sentì qualcosa di insensato provenire da chi aveva fato in modo di salvarli. Non poteva dire molto: usando il suo teletaporto si era reso in un certo senso debitore nei confronti del vampiro, ma ciò non gli impediva comunque di dire la sua.
"Perseverate in un errore di cui non vi accorgete... ma se volete farlo, almeno assicuratevi che quel libro non cada in mani sbagliate, com'è rischiato di succedere fin troppe volte."
Non aggiunse altro: aveva spiegato fin troppo le ragioni per cui sarebbe stato meglio non conservare quel tomo, ma nessuno sembrava voler pensare in maniera diversa. Invece prese nota in quel momento della strana macchina volante in cui i Saggi stavano entrando ed invitando anche Isha a seguirli e si rivolse a chi aveva dichiarato chiuso quel caso, perché almeno a lui doveva andare un avvertimento affinché non credesse troppo presto alle apparenze e rischiava di essere la prima vittima di quell'errore: "I fantasmi sono andati dove saranno puniti per le loro azioni, è vero, ma non è finita qui: è stato risolto solo il problema contingente. Chiunque abbia tentato di trafugare quel libro difficilmente ci avrà dato il suo vero nome e non credo di poter nemmeno escludere che non lavorasse su commissione... e se fosse questo il caso, pima o poi il committente verrà a sapere dl suo fallimento e tenterà di scopire dove sia finito l'oggetto del suo desiderio. Per l'incolumità vostra e della vostra assistente, vi suggerisco di spargere ufficialmente la voce che il libro, un importante reperto o come vogliate definirlo, è andato perduto nel corso degli eventi... cosa non troppo lontana dal vero" soggiunse con un'occhiata significativa alla macchina che stava partendo mentre parlava. Poteva non essere sufficiente, ma in quel caso coprire le tracce era doveroso: Brifos e Arthur tavano potando all'Est qualcosa che rischiava di creare non pochi problemi in futuo se fosse rimasto palese a tutti. "Per quanto riguarda me, mi tratterrò nel Pentauron per il tempo necessario ad assicurarmi che tutti i bambini siano tornati alle loro case e possano tornare quindi alla normalità... anche se per Mike Gareth il percorso sarà più lungo, perché dovrà superare la perdita di suo padre ad un'età troppo tenera perché non lasci i suoi segni." E il ninja sapeva sulla propria pelle cosa significasse perdere il proprio padre da bambini: non era molto più grande di Mike quando aveva visto quel demone trucidargli il genitore che gli era rimasto, assieme alle altre violenze sulla sua famiglia. Qualsiasi eventuale reponsabilità morale sulla crescita del giovane sarebbe gravata in quel caso sulla coscienza di Cole Begum.
Ciò detto, il ninja si congedò, sparendo fra le ombre prima dell'arrivo dei riflettori delle autorità.
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CITAZIONEStatus Mentale: piuttosto nervoso -taglia del legname.
Status Fisoco: guarisce dai danni subiti e va a tagliare del legno.
Mana: 20%
Consumi: 0%
Equip:
LaManoDiScimmia
Passive:
Queen Istant-Casting
Queen II Kira e KQ (famiglio) condividono il senso della vista
A Night at the Opera Auspex energia vitale
Good Company Passiva di Charm (risulta attraente per le donne)
One Vision Discernimento bugie/verità
Famigli: Killer Queen, attualmente attivo.
Passive: Sacca Dimensionale, Invisibilità (agli Auspex + alla vista finché non attacca).
Sheer Heart Attack, come sopra.
Attiva:
PS: Vi odio ma solo per sport. In verità vi voglio bene, ma dopo che vi avrà uccisi
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Aveva mancato?
Come diavolo aveva potuto quel piccolo insulto umano bastardo sfuggire alle sue lame, sfuggire alle sue lame e riportare solo una ferita alla schiena?!
Avrebbe dovuto morire! Morire! Morire!
Con tutta la potenza che aveva inferto con quell’ultimo attacco avrebbe realmente potuto morire tre volte, ma evidentemente non era giornata per la giovane Eldar, nemmeno troppo paga del fatto che sicuramente il suo codardo avversario sarebbe morto dissanguato prima di poter fare qualsiasi cosa.
Era la prima volta che un nemico non veniva ucciso dai suoi colpi, ma almeno il Dio ridente l’avrebbe perdonata sapendo che il nemico era comunque morto, o almeno così lei sperava dato che Cegorath non era una divinità simpatica quando era contrariato.
Una volta che furono tutti fuori della casa fece del suo meglio per ignorarli tutti dal primo all’ultimo, ancora profondamente rammaricata dal non aver decapitato Insugna, accettò con un cenno del capo l’invito di Arthur ad accompagnarla nel Fanedell a bordo di una macchina volta.
La osservò abbastanza incuriosita, ora che si era tolta la maschera si poteva vedere trasparire dai suoi occhi tutta la meraviglia per qualcosa che credeva che non avrebbe mai visto, nel suo mondo non esisteva assolutamente niente del genere.
Quel veicolo sembrava quasi una trappola mortale, un pezzo da che qualsiasi museo avrebbe pagato tantissimo pur di poter esporre, la sua razza non utilizzava niente dall’aspetto così retrogrado da almeno trentamila anni.
Tra l’altro quella lamiera non sembrava particolarmente robusta.
Ma la stanchezza ebbero la meglio sul timore di subire un bombardamento nemico mentre era a bordo del veicolo, quindi vi salì senza fare storie ma lanciando un’ultima occhiata al vetriolo a quello strano e saccente ninja.
I tipi come lui proprio non riusciva a sopportali, maledetti so-tutto-io, gente che ave…
Con una rapidità sconvolgente scivolò in un sonno piuttosto scomposto, sdraiata sui sedili posteriori della vettura, era decisamente stanca.. -
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Il nemico era stato sconfitto e la villa stava crollando.
Panamon riuscì a mettersi in salvo solo grazie all'intervento del ninja e del signor Giles. Il primo lo aveva preso sulle spalle ed il secondo li aveva condotti tutti fuori tramite qualche incanto di dislocazione, un'abilità decisamente interessante e utile.
L'agente aveva recuperato abbastanza energie da mettersi in piedi. Fatto questo si rivolse ai suoi improvvisati compagni di avventura.
“Signori, è stato un vero piacere lavorare con voi.”
Non aveva più niente da fare lì.
I bambini erano stati ritrovati, gli spiriti spediti nel regno a loro consono e l'oggetto maledetto riposto in mani sicure.
In poche parole il caso era definitivamente chiuso..
La dimora degli incubi |
