[CSV] Ali spezzate

Le Cronache di Sangue ~ capitolo III

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  1. L'Eremita Leggendario
     
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    7o9
    L'Angelo sostava nascosto fra le nubi, irradiante luce dalle sei ali sulla sua schiena, aperte come i raggi di un altro Sole; il cielo lo avvolgeva in un caldo abbraccio, le stelle su di lui erano la sua corona. Adam osservava verso il basso un gruppo di mortali riuniti in una modesta biblioteca di un piccolo mondo al centro del Multiverso. Nella sua Gloria riflettè sui seimila anni trascorsi fra mistero, dolore e bugie al pari di un Demone... un Calvario giunto ormai agli ultimi passi. Con mano sapienti li avrebbe guidati verso un Destino che era sul punto di compiersi, mescendo verità e menzogna per farli tutti tornare a galla...

    k2c

    Palanthas: Grande Biblioteca, Istvan
    Presidio Orientale, Endlos.

    geeo

    Quel giorno molti degli scaffali nella sala principale di Palanthas erano stati spostati e coperti da ampi teloni impermeabili. Le Tonache Blu, inservienti un tempo al servizio di Amarth ed ora di tutta la Gilda dei Saggi, inzuppavano allegramente grossi pennelli in secchi di vernice per poi spalmarla sui muri dell'intero edificio.

    Probabilmente Arthur e Brifos quella volta avevano seriamente esagerato: nel momento in cui gli altri li avevano raggiunti in risposta alla loro chiamata, ogni superficie della Biblioteca era totalmente ricoperta di calcoli e formule, in parte scritti direttamente sul muro ed in parte appuntati su post-it messi un pò ovunque. Per quanto li riguardava, dovevano solo ringraziare la dolce musica della Valle del Vento, in grado di mettere di buonumore i loro sottoposti anche davanti a tutto quel lavoro da imbianchini. E per chi non era abituato al modus operandi dei Saggi, beh... si, sembrava davvero una cosa da psicopatici.

    In ogni caso, la questione era molto semplice, e perfino quel caos poteva essere spiegato: in seguito ad un'attenta ricerca su ogni tipo di variabile trovata sia durante i precedenti viaggi che sugli artefatti in loro possesso, entrambi avevano scoperto qualcosa di sensazionale: il modo per aprire un portale temporale, in grado di riportarli ad un'epoca passata. Peccato che nelle loro scoperte mancava il dove e il quando, ma avevano convenuto di scoprirlo al più presto con un'altra spedizione.

    Fu così che avevano contattato il Magisterium e Yoko in particolare, cosicchè riunisse qualcuno in grado di accompagnarlo. Anche loro avevano contattato un'agenzia... ma erano rimasti alquanto sorpresi dal trovare una fanciullina che al vampiro ricordava vagamente la protagonista della fiaba di Cappuccetto Rosso. Aveva detto di essere maggiorenne, ma ad occhio gli era sembrata più piccola. Poco male, comunque, avrebbero vegliato su di lei e, magari, si sarebbero ritrovati sorpresi dal suo talento.

    Il sole scese lentamente aldilà dell'orizzonte, e le candele seminate lungo le pareti dell'immensa Biblioteca del Presidio Orientale presero a bruciare da sole, senza che nessuno le accendesse. Il tempo era quasi giunto, ed il rituale doveva iniziare a breve...


    Quest Master's voice

    Benvenuti all'ultimo capitolo della Campagna Blood Chronicles, la cui sintesi con link alle precedenti quest e giocate potete trovarla negli Annali di Palanthas, nella sezione del Regolamento.

    In seguito a lunghe ricerche e calcoli, Arthur e Brifos hanno trovato un modo per aprire un portale in grado di riportarli indietro nel tempo. Non avendo tuttavia ogni tipo di elemento ed essendo intenzionati a proseguire la ricerca, chiamano a sè il Magister Saddler con la sua scorta (Nesrìn e Mozart) a cui si è aggiunto Jonathan. In più contattano un "mercenario" attraverso un'agenzia, e si presenta alle loro porte la bella Red.
    Introducete i vostri pg come meglio credete: al prossimo turno Arthur (che guido io) prenderà parola e vi spiegherà per bene la questione. Se volete potete già fare domande.

    Mozart: se flama non posta, lo pngizzo io al prossimo turno.

    Brifos: tu sei già con Arthur, se ti servono informazioni aggiuntive riguardo la vostra ricerca, te le dico privatamente.

    Kei: sei stata contattata dalla tua agenzia per un lavoro. Devi fare da scorta ai due saggi Arthur e Brifos.

    Yoko, Nesrìn: voi siete stati contattati direttamente alcuni giorni dopo la vostra ultima giocata "uniti nella... conversazione", e avete avuto modo di andare a Laputa e tornare.

    Cry: in attesa di trovare una soluzione al tuo problema, sei rimasto ospite a Laputa. Non avendo nulla da fare e sapendo che Yoko doveva partire per una missione, ti sei offerto di aiutarlo.

    Detto ciò vi dò un in "bocca al lupo" e partiamo subito!

    Prossima scadenza: Domenica 14 luglio (compreso).




    Edited by Drusilia Galanodel - 6/7/2013, 00:49
     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    Mozart Von Baltasar
    Presentazione

    ~ { Presidio Est, Palanthas


    L'ultima volta ch'eri entrato nella grande biblioteca dell'Est, avevi accompagnato la Dama Rossa -anzi, era lei ad averti accompagnato, verso la gran sala della musica. Musica che avevi serbato nel tuo cuore, ancor oggi che, in realtà, musico non eri più. Ritrovarti dunque in quel luogo, a distanza di tempo, ti rievocò molteplici ricordi. Guardavi ovunque, dal soffitto al pavimento, dalle colonne ai corridoi, dalle porte alle finestre: ogni cosa sembrava studiata appositamente per contenere, conservare e trasmettere conoscenza.

    Non eri comunque solo. Tu e Nesrìn accompagnavate il Magister Saddler. Tu, personalmente, avevi deciso di fargli da scorta per capirci qualcosa in quella storia diventata, ormai, parte integrante delle tue avventure. E poi, non volevi certo lasciare da sola la draghessa!



    CITAZIONE

    STATUS

    Status Fisico: Ottimale 100%
    Ferite Riportate: Nessuna

    Condizione Mentale: Diamoci dentro!

    Mana Consumato: 0%
    Mana Residuo: 110%

    Altro: mi scuso per il post scarno XD

    EQUIP

    Gold Cloth dei Pesci
    { Equip Armatura }
    Passive: Peso Leggero, Integrità
    Attive:

    Pandora's Box
    { Equip Box }
    Passive: Sacca Dimensionale
    Attive: ndr.

    It's Six o' Clock
    { Equip Orologio }
    Passive: nessuna.
    Attive: non usata.

    Dagger Rose
    { Equip Rose/Coltelli da Lancio }
    Passive: nessuna.
    Attive: non usata.

    ABILITA' PASSIVE

    Seventh Sense
    Passive: Mana +10%

    The Graceful Death
    Passive: Malie (Timore + Rispetto)

    Cosmo's Empowering
    Passive: Sfondo Cosmico

    Fly me to the Moon
    Passive: Volo

    ABILITA' ATTIVE

     
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  3. CryHinote
     
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    L'incubo aveva rovinato anche l'ultima notte di viaggio. I ricordi di una vita passata, battaglie di un luogo lontano e demoni di un mondo sconosciuto si erano anche questa volta impossessati del suo ultimo riposo prima dello sbarco. Ben presto Jonathan si era trovato seduto e sudato sul suo giaciglio ad osservare gli avanzi della notte prima.
    §Mangiare quel formaggio di Laputa è stato uno sbaglio, ma poi...le ho mai viste delle capre su quell'isola volante?§
    La stanza del Comandante era anche troppo per lui, umile ma piena di comodità. La "luna rossa" era una nave mercantile di tutto rispetto, piccola ma carica di valori. Aveva chiesto un passaggio solo cinque giorni prima; un passaggio umile e anonimo in stiva. Saddler aveva rovinato tutto accompagnandolo al molo.
    Il Cpt.Rufus si era subito offerto di aiutare l'amico di uno degli uomini più influenti della città. Rifiutare sarebbe stato scortese.
    Il viaggio era stato brusco, turbolento. Più volte Jonathan aveva rischiato di dare di stomaco. Le forti tempeste orientali erano molto più dure da digerire che le brezze occidentali.
    Passato meno di un ora, nemmeno il tempo di finire di lavarsi e vestirsi ed il comandante in persona si era presentato nel suo alloggio per annunciare che il viaggio si sarebbe concluso in orario, destinazione: Istvan.
    Questo era il suo secondo viaggio dalla rinascita.
    Il precedente era finito quasi male, quasi ucciso da un ragazzino psicopatico in un villaggio di pescatori, e aveva subito imparato che questo nuovo mondo in cui viveva non era privo di pericoli.
    Fino alla partenza per l'ignoto si era ripromesso di non uscire da Laputa ma il solo suo amico in questa terra gli aveva detto.
    §Devo andare alla biblioteca di Phalantas, potresti trovarlo interessante, vediamoci la.§

    I tetti delle case cremisi si delineavano nel territorio circostante. le vie strette e affollate erano delineate con armonia in una urbanizzazione controllata. Ben visibile tra la luce del sole mattutino l'ampia struttura smeraldina della biblioteca. Il comandante gliela indicò durante la colazione sul ponte. Il suo secondo era già intento ad inveire sull'equipaggio nei preparativi d'attracco; lo sbarco sarebbe avvenuto da li a poco.

    La "Luna rossa" quasi spariva nell'immensità delle grandi navi mercantili che la biblioteca carica di conoscenza attirava in città. L'arrivo risultò del tutto anonimo.
    L'enorme struttura del sapere spiccava, maestosa, da qualunque angolo della città e non ci volle molto per Jonathan raggiungere le gradinate del giardino esterno.
    Attese li Yoko, seduto su uno dei grandi gradini, anche se il desiderio di effettuare una ricerca lo tentava. Una ricerca semplice, un nome...Von Seamond.

     
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    Alle volte si verificano delle coincidenze davvero bizzarre.
    Arthur l'aveva mandato a chiamare attraverso il Magisterium, e questo significava che finalmente avevano trovato una -sicuramente parziale- soluzione all'ultimo dei misteri targati Galanodel che gli era stato consegnato tempo addietro: un portale per viaggiare nel tempo, questa volta.
    Figo..!
    Ma anche curioso, forse ironico e persino beffardo, considerando che proprio in quel periodo fosse avvenuta nelle terre di Laputa la rinascita di colui che in passato del Tempo ne era primo Guardiano e protettore: Cry Hinote, principe dei Von Seamond.
    Si domandò -e fu davvero difficile non farlo- se si trattasse di uno scherzo del destino... sarebbe stato corretto portarselo dietro in quella missione? Mica poteva lasciarlo solo a casa a non fare niente!
    Anche se in effetti... forse, sarebbe stato come versare grappa al posto dell'acqua nel bicchiere di un amico astemio!
    Uno scherzo che una Volpe, d'altronde, non si sarebbe mai sognata di fare, vero?



    E fu così che si ritrovarono tutti insieme all'ingresso di Palanthas.
    Mozart (ancora vestito della sua bella armatura d'oro..?), Nesrìn (che ancora non indossava l'armatura d'oro dell'altro?) e Jonathan (il fu Guardiano del Tempo di Celentir).
    Una spedizione numerosa, insolitamente numerosa rispetto alle precedenti. Poiché alle persone radunate all'ingresso della biblioteca si sarebbero dovute sommare ben altre tre persone, a quanto gli era stato comunicato: il Vampiro Corona della via della Genesi, una nuova recluta mercenaria ai più ignota, e...
    ...Brifos.
    L'unicorno inespressivo.
    L'uomo dal lungo, minaccioso ed appuntito corno saettante.
    L'unica vera ragione per cui Yoko acconsentì -e si sentì rassicurato- dall'avere una scorta di ben cinque persone pronte a coprirgli le spalle affiancarlo.

    « Mozart, Nesrìn, Jonathan: son contento di rivedervi!
    Forza, vi spiegheremo i dettagli all'interno della biblioteca. »


    Scambiati saluti, convenevoli e ringraziamenti, il Demone guidò il gruppo all'interno della dimora della Conoscenza, laddove...

    « ...ragazzi, credo che il vostro giochino vi stia prendendo un po' troppo alla testa... »

    Ancora quegli scarabocchi sulle pareti, come l'altra volta? Ovunque, era... impressionante! Come... come l'avevano chiamato? Tekken?

    « Tanto Amarth non lo battete! »

    Ottimo modo per iniziare una nuova avventura, eh?

    nicebarrierr

    Status Fisico: illeso.
    Riserva Magica: 110%.


    Equip.

    Ciondolo Magico Della "Quasi-invisibilità"



    Realizzato dalla ditta M&S, questo prodotto di raffinata fattura non riuscirà a rendervi invisibili, ma di sicuro permetterà a tutti voi di passare inosservati con un metodo semplice e veloce; premendo la rosa dei venti aurea sovraelevata sarà possibile calibrare la propria grandezza, riducendola a piacere fino a diventare alti massimo 5cm. E' ottimo per lavori di spionaggio e per passare inosservati. In più è un elegante ornamento per serate galanti.

    Tecnica: Piccolo Subito.
    Derivazione: Ramo incantatore.
    Descrizione: Basta premere la rosa dei venti d'oro per azionare una magia in grado di ridurre le dimensioni totali del corpo di chi la possiede e di ciò che indossa o con cui è in contatto fisico. La grandezza sarà a scelta del giocatore con una altezza minima di 5 cm totali. Non può essere usata durante i combattimenti ma solo in quest e scene.
    Tipologia: Supporto.
    Durata: Istantanea.
    Consumo: Medio.

    Oggetto ricevuto in regalo nella quest di Natale.






    Lacrima dell'Alfiere



    Anello d'oro con incastonato un diamante; sull'intera superficie è intarsiato da rune magiche in grado di azionare i poteri su di esso inseriti. Riguardo al monile girano voci di corridoio: queste affermano che le rune siano solo un abbellimento in memoria del vecchio Alfiere, e che in realtà il potere magico dell'artefatto risiede nella gemma. I pettegolezzi dei più romantici danno molto credito a questa versione, ed aggiungono che le gemme di questi anelli altro non sono che le lacrime versate dall'Alfiere prima dello scontro finale con Cesare, in seguito raccolte dai suoi seguaci e trasformate poi in diamanti. Da qui deriva il nome degli anelli.

    Tecnica: Richiamo Celeste.
    Derivazione: Ramo incantatore.
    Descrizione: Pagando un consumo medio, è possibile richiamare a sè l'Alfiere, ovunque esso si trovi. E' evidente che funge come tecnica di teletrasporto.
    Tipologia: Supporto.
    Durata: Istantanea.
    Consumo: Medio.




    Abilità Passive

    Fioritura del Loto

    Avete mai osservato una persona suonare il pianoforte? E’ come se le mani del pianista appartenessero a due individui totalmente differenti; ciascuna nel suo piccolo produce la sua elegante melodia, pulita e distinta. Insieme, invece, formano un’incantevole meraviglia per l’udito.
    L’idea di tale potere magico, peculiarità che solo un individuo totalmente votato alla magia avrebbe mai potuto realizzare, consiste proprio nel riprendere questo principio. La capacità di scindere in maniera perfettamente pulita la corrente magica che attraversa il proprio corpo, ha permesso al demone-volpe di saper richiamare e maneggiare due incantesimi differenti nello stesso istante. Due eleganti e distinte magie, che combinate in un unico incanto sono capaci di dar vita ad una spettacolare melodia.
    In termini di gdr, il potere passivo permette di richiamare due differenti incantesimi contemporaneamente, facendo assorbire ad uno l'altro, riconfigurandone gli effetti per la rimodellazione di una particolare tecnica che presenterà le caratteristiche di entrambi.
    Il consumo e la potenza della magia finale saranno dati dalla somma delle caratteristiche delle due tecniche di base.
    Il potere ha effetto solo su tecniche di consumo basso e medio, e non potrà mai legare insieme tecniche fisiche e magiche.


    Fioritura del Loto II

    Per lungo tempo la Volpe ha dedicato le sue risorse allo studio delle trame magiche. Dopo esser riuscito a scindere univocamente le correnti energetiche che attraversano il suo corpo, il suo principale intento è stato quello di riuscire a trovare una chiave che gli permettesse di legare i suoi incantesimi con quelli dei suoi compagni. Grazie ad approfonditi ed avanzati esperimenti, il demone argentato è ora in grado di riconoscere in un tempo estremamente ridotto l'essenza stessa che anima le magie, riuscendo dunque a modificare i suoi incanti in modo che siano in grado di intrecciare la loro trama magica con quella degli alleati, assorbendoli e dando loro una nuova forma e forza.
    In termini di gdr, questo potere permette a Yoko di estendere la Fioritura del Loto anche ad incantesimi appartenenti ad alleati. Per fare ciò, ovviamente, sarà necessario il consenso da parte dell'altro giocatore.


    Percezione Magica

    La magia è ben più che una passione per la Volpe. Pochi possono vantare una conoscenza così premurosamente approfondita, al punto da riuscire ad individuarla con una naturalità disarmante.
    Peculiarità del demone-argentato è infatti quella di essere in grado di percepire la presenza di trame magiche nell’aria, riuscendo ad identificarne la tipologia (elementali, evocazioni, illusioni), definendone la gravità (imminente, distante) ed il pericolo (alto o basso livello). Se l'incantesimo rientrerà in un raggio di 5 metri attorno alla Volpe, sarà in grado di identificarne la direzione od il raggio ricoperto.
    Nota: identificazione generale, non riconosce l'effetto della magia ma riesce solo a classificarla secondo quei parametri.
    Esempio: se davanti a Yoko è presente un'illusione, lui non riesce a capire quale o cosa sia, ma solo che c'è ed è di un certo livello.


    Riserva Energetica

    Fra le più disparate caratteristiche che avvolgono il mondo di Endlos, senza dubbio una delle più care ed immediatamente percepite dal demone d'argento è la differenza di potenziale energetico richiesto per richiamare i suoi incantesimi. Per favoreggiare la sua innata passione, dunque, è stata premura della Volpe sottoporre la sua riserva magica ad un duro allenamento, permettendogli non senza fatica di oltrepassare i limiti normalmente imposti.
    In termini di gdr, la passiva consente a Yoko di avere un 10% aggiuntivo in mana, arrivando dunque al 110%.


    Schermo di Pensieri

    L'abbandono del casato Elessedil ha comportato per il Demone-Volpe la perdita del potere innato che Byruum stesso gli aveva tramandato. Conscio tuttavia, grazie all'esperienza accumulata proprio nel regno di Celentir, di quanto una protezione da poteri di natura mentale sia oggigiorno vitale, il Magister è stato in grado di ricreare, con il supporto della sua magia, un incanto capace di simulare in tutto e per tutto i medesimi effetti difensivi dell'ormai rimosso dono innato.
    Yoko sarà dunque in grado di mantenere perennemente elevato uno schermo magico di pensieri vacui e confusi, tali da impedire ad eventuali malie di sortire effetto. Sarà inoltre in grado percepire attività psichiche dirette verso di lui, permettendogli dunque, a fronte di un adeguato impiego di mana, di potersi difendere dalle eventuali offensive.
    (Passiva di difesa dalle malie + passiva di rilevazione attacchi psion + tecnica a consumo variabile di difesa.


    Inversione delle Percezioni

    Furbizia, intelligenza, inganno: mai più adatte furono delle parole per descrivere la natura di una Volpe.
    A che serve disporre di incantesimi e stregonerie devastanti, se prevedibili e facilmente intercettabili? Nasce da questo problema l'idea di Yoko, scaltro ed astuto mago dalla millenaria esperienza, di alterare il flusso magico delle sue creazioni; grazie a questa particolarità, infatti, il Demone Volpe sarà in grado di lanciare i suoi incantesimi, sia illusori che reali, in modo che di base risultino sempre invertiti alle percezioni degli avversari (auspex et simili, passivi o sino ad un livello medio), creando appunto confusione. Un simpatico e confusionario scambio di percezioni, ad immagine e somiglianza dell'indole scaltra e mascalzone del magister che ne è l'ideatore.
    In termini di gdr, l'Inversione delle Percezioni consta di due passive differenti:
    1. gli incantesimi non illusori della Volpe non possiedono un auspex. Percezioni extrasensoriali non saranno dunque in grado di rilevarli;
    2. le illusioni ricreate dal Demone posseggono invece un'auspex proprio, al fine di renderle il più veritiere possibile. In questo modo, eventuali percezioni extrasensoriali le rileveranno come se fossero minacce concretamente esistenti.
    NB: il Magister può tuttavia rendere inattive tali passive a proprio comando, nullificando totalmente gli effetti come se di fatto non le possedesse.


    Instant Casting

    Se c'è una cosa che la Volpe d'Argento ha imparato nel corso della sua lunga esistenza, è l'importanza di saper reagire con un pronto tempismo al momento giusto. La magia è un'arte sublime, potente ed imponente, eppure richiede il suo tempo per essere realizzata: il flusso magico deve essere concentrato e manipolato al punto giusto, prima di riuscire ad esternarne la forma.
    Ma come il guerriero può fortificare i suoi muscoli al fine di velocizzare i suoi affondi, allo stesso modo un mago esperto può essere in grado di ridurre l'attesa necessaria fra il richiamo di un incantesimo e la sua effettiva concretizzazione.
    Per quanto riguarda il Demone Volpe, affermato Artis Doctus degli Elessedil e rinomato magister di Laputa, l'intervallo temporale necessario per la manifestazione delle sue magie risulta praticamente nullo, istantaneo.



     
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    Nesrìn

    Palanthas, la Grande Biblioteca.
    Dimora dei peggiori incubi della focosa, eccola lì, maestosa e regale, di nuovo davanti al suo sguardo critico. Sospirò sconsolata, ma speranzosa, la cara Nesrìn prima di varcare la soglia dell’immenso edificio, occhi sbarrati e naso all’insù. L’architettura era favolosa, certo, peccato solo per le montagne di carta straccia che stavano all’interno.

    La rossa aveva passato un periodo molto tranquillo, a Laputa, dopo il colloquio avvenuto in quelle stesse mura poco tempo addietro, impegnando le giornate al limite del noioso a dare il benvenuto ai novelli naufraghi - fra cui uno scortato da un drago, passare il pomeriggio in compagnia di vecchi amici ferrosi - anch’essi dalla natura draconica, e altre varie faccende dall’importanza scarsa o nulla. Dunque fu una vera manna dal cielo, per lei, vedersi recapitare una missiva proprio quando cominciava a credere che l’ozio e l’odiato non far niente l’avrebbero fatta impazzire; fece quindi i salti di gioia, come un bambino che ha appena ricevuto un giocattolo nuovo, preparando subito il necessario da portare in viaggio: Lame Gemelle e Armatura di Scaglie, il resto era superfluo, almeno per l’avventura che già s’intravedeva all’orizzonte.

    Ebbene sì, fu il desiderio d’avventura la ragione dietro il ritorno della metadrago sul suolo di Palanthas; diverse evenienze, infatti, e Nesrìn sicuro avrebbe rifiutato l’invito dei Saggi, attirata più dal brivido del pericolo che dai libri impolverati vecchi di secoli chiusi dentro una tediosa biblioteca. E poi ... c’era Mozart; le mancava, quel donnaiolo, in particolare la sua armatura d’oro, più brillante del Sole. No, scherzi a parte, le piaceva pure il baldo giovane che la indossava, non poteva negarlo.

    « Per la Fiamma ... ! »
    Esordì la rossa, interrompendo repentina il flusso dei suoi pensieri, mentre fissava lo scenario con gli occhi fuori dalle orbite. Un dettaglio allarmante aveva catturato la sua attenzione, una minuzia - mica tanto - così bizzarra e sinistra da non poter essere ignorata: numeri e formule. Ovunque, persino sulle pareti! Chi mai farebbe una cosa del genere? Un folle, ecco chi; oppure un genio, non faceva differenza. Si grattò il capo confusa, la povera Nesrìn, per poi decidere di lasciar cadere la questione.
    « Mozart, ssono felice di rivederti! »
    Ammiccò maliziosa al biondo, meglio focalizzarsi sul bel panorama che le stava di fronte.
    « Yoko. »
    Salutò in seguito il Demone, prima di seguirlo negli oscuri recessi della biblioteca.



    Stato Fisico: ottimale.
    Stato Psicologico: allegra.
    Energia: 100%

    Equipaggiamento: Armatura di Scaglie, Lame Gemelle - vedi scheda.

    Passive: Occhi di Drago [Passiva di Vista Potenziata], Anima di Drago [Passiva d’Immortalità], Scurovisione [Passiva di Visione Notturna], Volo del Drago [Passiva di Volo] - vedi scheda.
     
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    .†.Amakudari.†.

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    Fermo nell'atrio d'ingresso della Grande Biblioteca di Palanthas, la Corona di Regalia se ne stava in piedi accanto alla Corona di Khymeia, con le braccia incrociate sul petto e il capo -al solito sormontato dal corno dorato- reclinato da una parte; lo sguardo grigio era fisso sullo stesso punto da interminabili minuti, e nonostante non patisse di alcun difetto della vista, c'era qualcosa nell'oggetto della sua osservazione che pareva non convincerlo, non importava il tempo speso e l'angolazione usata per indagarlo.

    Dall'altra parte, il mercenario inviato dalla Rwby in risposta al bando di reclutamento indetto dai Custodi delle Sette Vie stava in piedi davanti al duo, esibendo il biglietto da visita che ne attestava le credenziali; negli occhi rossi, il vago e umanissimo disagio di trovarsi sotto esame...
    quello, e il fatto che entrambi gli interlocutori torreggiavano su di lei per intere decine di centimetri.

    « ...il Mercenario dell'agenzia? »
    ripeté il Demone delle Tempeste, rivolgendosi all'amico senza guardarlo

    - ...sì.
    assentì l'Alchimista, carezzandosi il mento con una mano

    « ...è una bambina. »
    osservò -di nuovo- il gigante dai capelli blu cobalto, con fare inespressivo

    - ...già.
    Arthur annuì di nuovo

    « Quindi...? »
    chiese il Raitei, in cerca di un consulto pratico sul da farsi

    Il Vampiro dette in un mezzo sospiro e scrollò le spalle.

    - Ci staremo attenti...

    Il corno dell'Amal emise una ronzante scintilla azzurrina;
    poi, i due Saggi e la loro
    “scorta armata” si misero in movimento
    per andare incontro agli altri membri della spedizione.


    png

    Un altro giorno stava volgendo al termine nelle verdi terre dell'Est, e mentre il tramonto bruciava rosso per il sangue degli ultimi raggi di un sole morente, le ombre del crepuscolo si stiracchiavano pigre come gatti per gli ambienti della Biblioteca, danzando timide nella luce delle candele non appena l'incantesimo per l'illuminazione serale si attivò con perfetto tempismo, come da programma.

    Quando emerse dalla penombra del corridoio -un lungo corridoio sulle cui pareti erano ancora visibili stringhe di equazioni e appunti fitti come gli scarabocchi sulla cella di un pazzo-, il corno dorato dette in un crepitio ceruleo che illuminò il suo viso con chiaroscuri netti e spettrali, e gli occhi bigi passarono in rassegna quelli che si erano radunati all'ingresso.


    jpg
    « . . . »

    Erano in quattro, ma ne riconobbe solo la metà: il Magister Saddler e il Cavaliere Mozart;
    gli altri due erano un ningen e una giovane donna che non aveva un odore del tutto umano.

    Per pragmatismo, li salutò tutti portando una mano al petto ed eseguendo un leggero inchino.

    « ...ragazzi, credo che il vostro giochino vi stia prendendo un po' troppo alla testa... »
    esordì la Volpe, gettando uno sguardo ai calcoli parietali
    « Tanto Amarth non lo battete! »

    Perplesso, il Figlio della Tempesta si limitò a scambiare un'occhiata con Arthur:
    un bravo ragazzo, quello Yoko...
    talvolta, però, poco sveglio.


    Grazie a Kei per la disponibilità nella scenetta iniziale.
     
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    Nonostante la situazione abbastanza sgradevole, lei si sforzò comunque di rimanere seria e tranquilla, chiusa nella mantella rosso cremisi e a piedi uniti in rigoroso silenzio di fronte ai due committenti, mentre questi la squadravano da capo a piedi e scambiavano commenti circa la sua età. Non era il caso di ribattere e contraddire dei clienti, specie se pagano bene l'agenzia per cui lavori e specie se hanno ragione da vendere. Sapeva che si aspettavano qualcuno di decisamente diverso da una ragazzina dai modi pacati, ma sapeva anche di essere più che adeguata al lavoro che le veniva richiesto, ed era intenzionata a rispondere ai dubbi con i fatti. E faceva bene, perché a giudicare dagli sguardi che le tributavano il gigante azzurro ed il suo amico dallo sguardo affilato, sforzarsi di apparire diversa da ciò che era appariva come una causa persa in partenza.

    - Ci staremo attenti...
    Disse l'uomo dai modi raffinati rivolgendosi al collega; lei interpretò quella frase come un via libera, quindi si affrettò a sollevare il cappuccio per tenere in ombra i suoi lineamenti ed a seguire dappresso i due uomini dell'Est in qualità di scorta armata, salvo scoprire di lì a poco che avrebbe avuto a che fare in quell'avventura con parecchi altri figuri. Almeno uno di loro aveva sangue misto nelle vene, pensò soffermando lo sguardo sulle orecchie canine di un individuo in bianco. Poi, con un secondo sguardo d'insieme, si rese conto che non era il solo. Ma d'altra parte i saggi di Palanthas hanno la fama di eccentrici nel Pentauron, non c'era da stupirsi se ognuna di quelle figure era in possesso di peculiarità forse anche più strambe della razza.
    Fece eco al gesto di saluto del gigante chinando il capo ed accennando un inchino, pur rimanendo in silenzio e con il volto in ombra.
    Non disse nulla, per il momento. Per quanto ne sapeva i committenti potevano anche non essere interessati a far sapere che era una guardia del corpo, quindi nel dubbio sempre meglio tacere. Ci avrebbero pensato loro, nel caso, a presentarla nei modi e nei tempi che preferivano.

     
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  8. L'Eremita Leggendario
     
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    Ben presto la sala vuota fu riempita dai protagonisti di quella nuova "spedizione scientifica": prima il gruppo guidato da Yoko, e cioè Mozart, Nersìn e Jonathan, e poi i due Saggi di Palanthas e la loro scorta, Red. A rompere il silenzio fu la volpe, anche se le sue parole non erano esattamente uno dei più classici saluti...

    « ...ragazzi, credo che il vostro giochino vi stia prendendo un po' troppo alla testa... »

    Aveva detto, fissando i loro calcoli sulle pareti.

    « Tanto Amarth non lo battete! »

    Arthur e Brifos si erano limitati ad incrociare lo sguardo e a tirar su le spalle. Il cainita, fra sè, si domandò inoltre se il Magister c'era o ci faceva: le volpi erano per natura astute ed insidiose; che li stesse tutti prendendo in giro per un non ben precisato motivo?

    -Vi diamo il nostro benvenuto a Palanthas- così parlò il vampiro, muovendo il capo in un elegante e compostissimo cenno di riguardo nei confronti degli ospiti -Se ancora non abbiamo avuto la fortuna di fare la vostra conoscenza, io sono Arthur Friederick Giles, Corona di Khymeia, e lui è il mio collega Brifos, Corona di Regalia. Siamo entrambi a capo degli studi riguardanti questa ricerca, insieme al qui presente Magister Saddler. Lei, invece, è Red e verrà con noi.

    Perchè, infondo, l'avevano pagata. E poi qualcosa gli diceva che se avessero rifiutato il suo aiuto, lei si sarebbe alterata ed avrebbe potuto dar loro qualche poblema.

    -Più precisamente, studiamo la ragione dell'esistenza e le meccaniche di funzionamento di alcuni manufatti giunti in nostro possesso. Al momento, l'unico indizio sono delle istruzioni per generare un passaggio spazio-temporale.

    A quel punto si fermò, non perchè non avesse altro da aggiungere ma perchè non desiderava perdersi in sofismi che, in pratica, molti di loro non avrebbero nemmeno capito. Non era superbia nei loro confronti... ma semplice dato di fatto: per essere un Saggio era necessario spendere molto tempo sui libri, e dubitava che un mercenario o un cavaliere potessero vantare delle conoscenze anche solo vagamente simili alle sue. Semplicemente erano troppo diversi.

    arthurkx

    -Sarò breve e conciso. Stiamo per partire verso una meta sconosciuta, in un mondo sconosciuto e in un tempo sconosciuto: ho fatto delle ipotesi sulla probabilità che sia nel passato, ma non ho prove a confermare la mia tesi, dunque vi suggerisco di aspettarvi di tutto.

    Gli occhi color argento si sarebbero posati su ciascuno di loro, così da accertarsi che lo stessero ascoltando per bene.

    -Pertanto, ho supposto che troveremo delle "limitazioni" a bloccare eccessive interferenze con eventi già stabiliti: non ne sappiamo la natura, nè se sono pericolose nei nostri confronti. Quindi evitiamo di interferire troppo ed investighiamo con prudenza.

    A quelle parole, avrebbe fatto cenno ad alcuni servitori, avvolti nel loro manto blu, di preparare tutto il necessario così che potessero iniziare. In ultimo, li avrebbe di nuovo osservati tutti quanti: se volevano andarsene, quello era il momento giusto.

    -Domande?


    Quest Master's voice

    Post di intermezzo: se avete domande fatele ora, che al prossimo turno partiamo.

    Prossima scadenza: Martedì 23 luglio (compreso).


     
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    Nesrìn
    Durante il breve tragitto verso ... chissà dove, Nesrìn ebbe modo di notare la presenza di altri quattro soggetti al seguito della Volpe, da lei mai visti prima d’allora: un tizio che il demone aveva chiamato Jonathan, un anonimo uomo dai capelli neri, un bizzarro figuro dalla chioma blu e un vistoso corno dorato sulla fronte - non certo strano come un boggart in groppa ad una masticora - e una silenziosa ragazzina. Poco le ci volle per comprendere quanto questa volta la missione esigesse un numero maggiore di aiuto esterno, forse in previsione di possibili scontri contro creature ignote? Oh, lo sperava davvero! Eppure, la sola idea d’affrontare il viaggio in compagnia di una bambina lasciava la rossa del tutto senza parole, facendole venire il dubbio che magari i Saggi avessero sbagliato a scegliere la loro scorta; sguardo spaesato fisso sulla mantellina scarlatta, la focosa per un attimo fu addirittura tentata di chiedere spiegazioni a Yoko, ma nell’istante esatto in cui la metadrago s’accingeva ad aprir bocca, un grosso portone si spalancò su una grande sala, probabile luogo d’incontro della - Nesrìn si augurava rapida - riunione.

    « Vi diamo il nostro benvenuto a Palanthas. »
    La rossa sbuffò nervosa, alzando gli occhi al cielo soffitto. I soliti, noiosi, convenevoli.
    « [...] Siamo entrambi a capo degli studi riguardanti questa ricerca, insieme al qui presente Magister Saddler. »
    Un lampo, una rivelazione.
    Bocca spalancata dallo stupore, la dama del fuoco urlò la propria immediata presa di coscienza, dito indice ben puntato sui diretti interessati.
    « Ssiete voi i Ssaggi?! »
    Vecchi decrepiti dalla barba bianca, ecco chi s’aspettava di vedere la dama del fuoco appena entrata nella stanza, invece quei furbastri erano sempre rimasti a pochi passi da lei, per la Fiamma! Ora capiva perché, al suo ingresso, aveva trovato la sala vuota!
    « Stiamo per partire verso una meta sconosciuta, in un mondo sconosciuto e in un tempo sconosciuto [...] »
    Il piano illustrato era semplice, come piaceva a lei, peccato fosse così poco chiaro.
    I possibili rischi non la preoccupavano affatto, anzi, rendevano tutto più eccitante.
    « Domande? »
    Sì, solo una.
    « Quando ssi parte? »
    Chiese decisa, sguardo vispo e sorriso a trentadue denti.



    Stato Fisico: ottimale.
    Stato Psicologico: impaziente.
    Energia: 100%

    Equipaggiamento: Armatura di Scaglie, Lame Gemelle - vedi scheda.

    Passive: Occhi di Drago [Passiva di Vista Potenziata], Anima di Drago [Passiva d’Immortalità], Scurovisione [Passiva di Visione Notturna], Volo del Drago [Passiva di Volo] - vedi scheda.


    Edited by Kallisto - 16/7/2013, 11:07
     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    Mozart Von Baltasar
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    ~ { Presidio Est, Palanthas


    Non avevi occhi che per lei.
    E lei, in qualche modo, non aveva occhi che per te.
    Non era però come essere innamorati: non sentivi al collo una catena di sorta, anche se immaginavi cosa t'aspettasse in caso di adulterio. Ma no, ma no. Tu eri un galantuomo, di quelli che nascono una volta ogni due secoli -eri la risposta al desiderio femminile di trovare, fosse pure per gioco, un cavaliere -avresti assistito alla morte (metaforica) dei cuori di tante, cinte intorno a te nel disperato tentativo di catturare la tua anima.

    Nemmeno Nesrìn, dopo tutto, era riuscita a incatenarti; e nemmeno tu avevi desiderato incatenare lei. A dire il vero, metà di quel che pensavi di lei rimaneva solo nella tua testa, dato che non avevi mai avuto modo o luogo per approfondire la cosa. Tuttavia, ti bastava sapere che, in un modo o nell'altro, potevi cercare quel suo crine rosso e trovarvi, fosse pure per poco, un momento di pace.

    *

    Tornando a discorsi più seri, notasti, con una certa non/m'interessa/molto, la presenza di personaggi illustri. C'era il Brifos, un gran simpaticone... se solo parlasse più spesso; c'era la Volpe, ma quella l'avevi già vista prima, dato che stavi accompagnandola (e per inciso, era un maschio); quindi Arthur il vampiro, compagno di merende in quei dì orrendi di Gradia; poi un tizio che non conoscevi, di cui però il Magister sembrava vecchio amico; e per ultima una donna chiamata Red, ma che OVVIAMENTE sfigurava in modo grossolano nei confronti della draghessa. Ovviamente.

    Ora che ci facevi caso, sembrava aver una certa... paura? Notasti come guardava il Saggio monocornuto: vedevi nei suoi occhi quel genere di paura che ti avevano descritto solo una volta, e con un solo nome.

    Quarion.

    » Nessuna domanda. Come Cavaliere Celeste sarò al vostro completo servizio. «

    Dall'altro lato, la rossa stava già fremendo per entrare in azione. Tipico di lei.
    Ma d'altronde era anche così che ti piaceva: lei che finiva nei guai e tu che andavi a salvarla.



    CITAZIONE

    STATUS

    Status Fisico: Ottimale 100%
    Ferite Riportate: Nessuna

    Condizione Mentale: Pronto a partire!

    Mana Consumato: 0%
    Mana Residuo: 110%

    Altro:

    EQUIP

    Gold Cloth dei Pesci
    { Equip Armatura }
    Passive: Peso Leggero, Integrità
    Attive:

    Pandora's Box
    { Equip Box }
    Passive: Sacca Dimensionale
    Attive: ndr.

    It's Six o' Clock
    { Equip Orologio }
    Passive: nessuna.
    Attive: non usata.

    Dagger Rose
    { Equip Rose/Coltelli da Lancio }
    Passive: nessuna.
    Attive: non usata.

    ABILITA' PASSIVE

    Seventh Sense
    Passive: Mana +10%

    The Graceful Death
    Passive: Malie (Timore + Rispetto)

    Cosmo's Empowering
    Passive: Sfondo Cosmico

    Fly me to the Moon
    Passive: Volo

    ABILITA' ATTIVE

     
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  11. CryHinote
     
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    Nessuno dei volti degli uomini e donne presenti nella stanza ricordava al guerriero un membro di Celentir. Yoko non lo introdusse come il principe del tempo e quindi decise di mantenere un bassissimo profilo.
    Jonathan rispose hai convenevoli di rito come ci si aspettava, accondiscendente e formale.
    Alcune dei diagrammi, formule che tappezzavano la stanza avevano una familiarità nei suoi ricordi. I Von Seamond credevano in Kronos ma non erano dei semplici fanatici religiosi, la scienza aveva un ruolo importante all'interno delle porte adamantine. Certo credere nella fenice custode del tempo era più facile; l'avevano vista...almeno così vagamente ricordava.
    La conversazione aveva iniziato subito nei toni professionali, i custodi dei tomi del sapere non erano molto frizzanti e eccentrici. Jonathan mostrò chiari segni di interesse alla missione, appariva infatti evidente, che forse avrebbe potuto aggiungere un nuovo tassello nel puzzle della sua esistenza in questa missione.
    Aveva ripromesso a se stesso di non fare troppe domande, che gli altri avrebbero chiesto tutto quello che c’era da sapere ma per ora nessuno aveva fatto la sola domanda che lui voleva fare.

    Quindi…

    “Cosa pensate che ci aspetterà in questo mondo sconosciuto? Inutile dire che visto i gruppo assortito non sarà un viaggio di piacere.”



    CITAZIONE
    Status:--
    Equip: Spada bastarda, armatura mezza completa

    scheda:link
     
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    Staffer
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    In un certo senso invidiava la sua spensieratezza.
    Stavano per avventurarsi in un mondo sconosciuto, in un'epoca sconosciuta, in circostanze totalmente ignote e con qualsiasi altra parola capace di evocare dubbio e mistero sicuramente pronta ad affiancarli... e le sue domande da porre quali erano?
    Quando si parte, col sorriso di un bambino che aveva appena visto un cono gelato con venticinque gusti sopra.

    « Sì, sono loro i Saggi... »

    Rispose col solito misto di stupore e stordimento alle parole della Draghessa.
    Aspetta!

    « E quello ha pure un corno d'oro! »

    Lampo di genio improvviso!
    Il dito andò chiaramente ad indicare la testa del gigante inespressivo, poco prima presentatosi come l'unicorno di Regalia. Diamine non ci aveva pensato prima... ora sì che la vicenda si sarebbe fatta interessante!
    Armatura scintillante di Mozart, o corno dalle misteriose utilità di Brifos..?
    La sfida era stata lanciata.

    Constatata la solita professionalità del Cavaliere d'Oro (il cui silenzio non era mai sinonimo di noncuranza - a differenza della sua amata!), e curioso di analizzare pian piano l'attitudine della nuova leva presentatasi come Red, fu la compostezza ostentata da Jonathan ad incuriosirlo maggiormente.
    Le domande furono pertinenti con l'avventura, eppure nulla riguardò per ora l'ipotetico viaggio nel tempo. Curioso, in effetti... sospettò che l'anima di Hinote fosse ancora un po' troppo dormiente, o forse, meno predominante rispetto a quella del corpo che l'aveva ospitata al suo interno.

    « Io ho una domanda. »

    Intervenne poco dopo, quand'era certo che non avrebbe interrotto nessuno.

    « Ho sentito un po' troppe volte le parole "ipotesi" e "supposizione"... il che non mi aiuta ad affrontare la vicenda con molta tranquillità, se devo esser sincero.
    Da cosa derivano queste supposizioni? C'è qualcosa che lascia intendere effettivamente che i nostri comportamenti non dovrebbero riportare conseguenze su quel che è il tempo attuale?
    Non mancheremo certo di muoverci con prudenza, ma... »


    Era innegabile, anche solo una semplice sciocchezza avrebbe potuto riportare delle conseguenze.

     
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    .†.Amakudari.†.

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    In silenzio la Corona di Regalia ascoltò e osservò la Corona di Khymeia mentre faceva gli onori di casa agli ospiti appena sopraggiunti, compiendo i saluti di rito come era dovere di etichetta, e presentandoli tutti gli uni agli altri; una volta assolte quelle formalità, l'Alchimista del Sangue fu lineare e conciso nell'esporre la questione che li voleva lì riuniti: lo studio degli artefatti recuperati dal Magisterium -nella persona del Prorettore Saddler- aveva portato alla scoperta di un codice di istruzioni per la creazione di una Soglia.... un passaggio spazio-temporale dalla coordinate di arrivo sconosciute.

    -Sarò breve e conciso. Stiamo per partire verso una meta sconosciuta, in un mondo sconosciuto e in un tempo sconosciuto: ho fatto delle ipotesi sulla probabilità che sia nel passato, ma non ho prove a confermare la mia tesi, dunque vi suggerisco di aspettarvi di tutto.
    li mise al corrente il Vampiro, squadrandoli uno per uno
    -Pertanto, ho supposto che troveremo delle "limitazioni" a bloccare eccessive interferenze con eventi già stabiliti: non ne sappiamo la natura, nè se sono pericolose nei nostri confronti. Quindi evitiamo di interferire troppo ed investighiamo con prudenza. Domande?

    La Semi-Umana mostrò entusiasmo, il Cavaliere decisione, e lo sconosciuto un approccio pragmatico e critico; solo il Magister spese qualche parola in più, e mentre la sua voce si librava nella luce tremolante delle torce, le Vesti Blu risposero ad un cenno di Arthur per iniziare a preparare il necessario all'attivazione dell'incantesimo.

    « Ho sentito un po' troppe volte le parole "ipotesi" e "supposizione"... il che non mi aiuta ad affrontare la vicenda con molta tranquillità, se devo esser sincero. »
    esordì il Demone-Volpe, dando voce ad un dubbio più che comprensibile
    « Da cosa derivano queste supposizioni? C'è qualcosa che lascia intendere effettivamente che i nostri comportamenti non dovrebbero riportare conseguenze su quel che è il tempo attuale? »

    Le perplessità di Yoko erano più che leggittime... per una mente umana, e fu per questo che Brifos non le comprese fino in fondo: in quanto Saggio, studiare il fenomeno era il suo maggior interesse; come Demone Xolot non possedeva che l'emotività derivante dal suo luogo di nascita (per quel che può lasciarti un campo di prigionia dove a migliaia erano nati nella schiavitù e morti nella disperazione)... e come Arcano, gli era stato insegnato a muoversi dietro le quinte della Storia senza alterare quello che sarebbe dovuto essere il corso del Fato.

    « Non mancheremo certo di muoverci con prudenza, ma... »

    Un pensiero come la volontà di cambiamento -specie se dettata da motivi personali come potevano essere quelli che riguardavano la Volpe- era un concetto complesso per la Carta dell'Eremita... ancor più difficile per lui, a cui nessuno oltre la Luna aveva cercato di spiegare l'umanità; così, Brifos si limitò ad emettere una scintilla dal corno dorato e a spostare le iridi grigie su Arthur – lui, probabilmente, avrebbe capito.

     
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  14. K e i
     
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    "..."
    In disparte, il viso in ombra dal cappuccio scarlatto calato fin sopra gli occhi, in silenzio come se qualcuno avesse regalato una mantellina rossa ad una statua di marmo e l'avesse piazzata accanto ai magister per far loro da guardia del corpo. Si sforzava in tutti i modi di non dare segni di nervosismo, trattenendosi dal muovere il capo in direzione di porte e finestre e dall'emettere il profondo sospiro sconsolato che pure le saliva in gola e premeva per essere esternato dando voce alle sue preoccupazioni interiori. Non aveva capito granché del discorso messo su dal committente, però tutti quei paroloni riguardo altri mondi e viaggi temporali la preoccupavano non poco! Si era sforzata di trovare metafore in quelle parole, magari di interpretare il tutto come le premesse per un pericolosissimo scavo archeologico da qualche parte chissà dove. Ma nonostante facesse di tutto per rimbalzare nella propria testolina quanto detto dall'uomo, l'idea di "viaggio nel tempo" le sembrava la sola interpretazione fattibile!
    Era preoccupata. Preoccupatissima! In una missione archeologica, quale essa sia, pur trascinata in situazioni limite poteva contare sulle proprie forze per uscirne. Ma doversi affidare ad un marchingegno arcano o ad una stregoneria per essere scagliata altrove era fonte di inquietudine. Era totalmente nelle mani di estranei, costretta ad affidarsi a loro, senza garanzie sul giungere a destinazione incolume e poter tornare indietro a missione compiuta. Era come quella volta che aveva dovuto imbarcarsi su di una nave, la sua vita completamente rimessa a coloro che tenevano a galla l'imbarcazione e con l'incognita delle tempeste, dei venti, e degli errori umani.

    Tuttavia si trattenne, la piccola Kei. Resistette al suo posto, professionale fino alla fine, le domande sulla percentuale di successo del viaggio che le tremolavano in gola inespresse. Dopotutto non la voleva sapere, la risposta alla sua domanda...

     
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  15. L'Eremita Leggendario
     
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    « Io ho una domanda. »

    Il primo a porre quesiti relativi alla missione in sè fu la volpe, probabilmente il soggetto che più di tutti era a conoscenza della famiglia attorno cui sembrava ruotare l'intera faccenda. A parte lui, ovviamente, anche se questo gli altri non ancora potevano saperlo.

    « Ho sentito un po' troppe volte le parole "ipotesi" e "supposizione"... il che non mi aiuta ad affrontare la vicenda con molta tranquillità, se devo esser sincero.
    Da cosa derivano queste supposizioni? C'è qualcosa che lascia intendere effettivamente che i nostri comportamenti non dovrebbero riportare conseguenze su quel che è il tempo attuale?
    Non mancheremo certo di muoverci con prudenza, ma... »


    Con un movimento elegante, il vampiro si avvicinò ad un gruppo di inservienti accucciati per terra con l'intento di terminare un enorme glifo di sangue. Per chi avesse avuto un minimo di pratica in viaggi dimensionali "organizzati", evidentemente avrebbe potuto riconoscerlo come una sorta di portale.

    -Nessuno di voi deve affrontare la faccenda con molta tranquillità, infatti- gli fece notare puntando su di lui il suo sguardo di ghiaccio. Con i viaggi temporali non c'era da scherzare: ne andava della vita loro e di molti altri anche se, in effetti, invece di "morte", sarebbe stato più preciso parlare di "riscrittura" -Non sappiamo quasi nulla e queste missioni non vanno prese alla leggera. Come se non bastasse, non conosciamo le condizioni in cui ci muoveremo: dobbiamo essere pronti a tutto ed i rischi sono incalcolabili, proprio perchè ignote son le dinamiche e le regole che governano questo preciso tipo di spostamento.

    Non che volesse deprimerlo, sia chiaro, ma Arthur preferiva una verità crudele ad una bugia infruttuosa e controproducente.

    “Cosa pensate che ci aspetterà in questo mondo sconosciuto? Inutile dire che visto i gruppo assortito non sarà un viaggio di piacere.”

    Ad intervenire questa volta fu un nuovo giovanotto al seguito del Magister. Personalmente non lo conosceva, ma si fidava del giudizio della Volpe abbastanza da non interrogarlo riguardo i suoi requisiti.

    -Siamo qui per indagare su una serie di artefatti inviati a Palanthas da mittente ignoto con l'evidente intenzione di trasmetterci un qualche messaggio. Al momento sappiamo che la questione ruota attorno alla famiglia Galanodel, quella da cui discende l'Alfiere Errante tanto caro al Magister Saddler, vostro alleato. Probabilmente potrebbe spiegarvi meglio lui la questione, strada facendo.

    Infine, con garbo, si rivolse alla rossa.

    -Si, signorina. Siamo Saggi e le assicuro che partiremo molto presto.

    Mosse un passo all'interno del glifo disegnato da nove toghe blu lì vicino, pronte ad aiutarli: avevano approfittato dello scambio di convenevoli fra i loro signori e gli ospiti per terminare ogni preparativo.

    -Bene, signori, vi prego di entrare tutti qui dentro- si rivolse ai compagni invitandoli ad imitarlo per poi indicare un inserviente libero -Tu, vieni qui e getta quelle radici nei quattro punti cardinali. Spargi del sale attorno e poi lancia delle scintille sulle radici così che prendano fuoco.

    Avreste osservato perplessi l'inserviente, intento a terminare il portale canticchiando una canzoncina bambinesca. Poi, improvvisamente, qualcosa cambiò.

    Buio.

    k2c

    Vi ritrovaste in una grande stanza vuota. Il liscio marmo su cui posavate i piedi si spaccava nel mezzo per dar spazio a una piccola scalinata verso il basso e, davanti ad essa, un braciere acceso. I muri erano di legno intarsiato ad altri marmi e pietre preziose mentre il soffitto emanava il naturale chiarore della luce solare che in parte riusciva ad oltrepassare i vetri colorati e le dense nubi aldilà di essi. Davanti a voi, tre uscite, ciascuna ornata da due splendide armature ai lati, poste come guardiani.

    jpg

    Ad essere sinceri, non vi eravate nemmeno accorti del cambiamento così brusco: nessun effetto scenico, rumore inquietante o esplosioni di energia. Semplicemente prima eravate a Palanthas, ed un attimo dopo in quel luogo sconosciuto.

    -Nessuno tocchi niente.

    Avvisò il vampiro, dopo un attimo di sgomento. Sembrava che qualcosa l'avesse intimamente scosso, nonostante cercasse di mascherare la sua sensazione di disagio, ora così forte. Sapeva a cosa andava incontro, ma non pensava ad un colpo così brusco.

    -... credo di conoscere questo posto.

    Si prese un attimo di pausa per prendere fiato. Non aveva nemmeno bisogno di controllare: lo conosceva a memoria.

    -Questa è una delle sale della loro Reggia. Non so in che periodo ci troviamo, però: di sicuro non è il presente. In quel caso, ci saremmo trovati nel mezzo di rovine fatiscenti.

    Quest Master's voice

    Semplice post di transizione fra una location e l'altra: nella seconda parte non sono andata avanti per farvi terminare gli ultimi discorsi, le osservazioni, le presentazioni o quant'altro vogliate fare prima di iniziare con la trama vera e propria.

    Altra cosa importante: c'è la possibilità che Kallisto e Brifos non postino in questo turno perchè le giocatrici sono ancora in vacanza, quindi nel caso non aspettatele. Io comunque ho messo la scadenza molto larga per dar loro la possibilità di tornare in tempo :flwr:

    Prossima scadenza: Domenica 4 agosto (compreso).

     
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83 replies since 5/7/2013, 23:37   1895 views
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