Bugie

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    Impeto e tempesta

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    "La solitudine è indipendenza: l’avevo desiderata e me l’ero conquistata in tanti anni. Era fredda, questo sì, ma era anche silenziosa, meravigliosamente silenziosa e grande come lo spazio freddo e silente nel quale girano gli astri".

    Hermann Hesse.


    png

    Najaza: Paese delle Stelle Cadenti.
    Presidio Settentrionale, Endlos.

    Mandò giù la grappa in un sorso soltanto. La gola iniziò a bruciargli, ma fu una bella sensazione; non era abituato a quelle temperature così rigide e, per quanto le volesse bene, doveva ammettere che quella volta il Gran Maestro era stato davvero crudele nei suoi confronti. Sapeva perfettamente quanto lui non fosse un tipo adatto a missioni simili, eppure lo aveva mandato comunque in quel postaccio fatto di regole e gerarchie così rigide da renderlo un vero inferno. Come diavolo poteva sperare di ottenere un permesso per un incontro con l'Alfiere? Sembrava irraggiungibile, ed ogni suo tentativo era naufragato davanti alle risposte dell'Enclave. Ancor peggio era stato chiedere informazioni ed indagare: bastava una parola fuori posto e si finiva in carcere. Bello schifo.

    -Dovreste andarci piano con quella roba, signore- il locandiere intervenne preoccupato al sedicesimo boccale di grappa buttato giù da quel gigante con i capelli rossi -Finirete per sentirvi male...

    Di risposta, il suo cliente sollevò lo sguardo e le labbra gli si piegarono in un sorrisetto beffardo. Si era stancato di tutte quelle regole e permessi... gli restava un'ultima carta da giocare.

    -Tranquillo buonuomo!

    A quelle parole si levò dalla seggiola, così da portarsi la sacca che aveva con sè dietro la schiena.

    fb0u

    -Faccio il pieno perchè stanotte vado a caccia.

    png

    Etlerth: Eterna Distesa di Ghiaccio.
    Presidio Settentrionale, Endlos.

    Leggeri fiocchi di cristallo scendevano lentamente dal cielo grigio come migliaia di lacrime senza peso, adagiandosi sulla soffice distesa di neve di cui i confini si perdevano aldilà dell'orizzonte. Nuovamente solo, percorrevi quel deserto di ghiaccio stringendoti fra le vesti che ti coprivano per non gelare: saresti presto giunto a Najaza, capitale del Nord. Ne eri certo perchè i tuoi calcoli non potevano sbagliare: ogni segno convergeva su quell'unica strada e difatti, circa due ore dopo, avresti intravisto fra le nubi in lontananza la sagoma di un'isola sospesa nel cielo. Che fosse quella la meta delle tue ricerche? Oppure solo una stazione? Non restava che proseguire, continuare a trascinarsi con le gambe ormai tremanti fra la neve e la sola volontà di raggiungere l'approdo prima di morire. Se eri fortunato, saresti arrivato prima che calasse la notte.

    gn83

    Proseguisti per alcuni minuti e la vista, per un attimo, ti venne meno. Avvolto dal bianco pallore della neve caduta avresti visto una figura nera comparsa dal nulla: il mantello di stoffa scura e ricamata d'oro che lo copriva quasi per intero danzava al ritmo incalzante del vento, ed un cappuccio calato sopra la testa gli nascondeva il volto.
    Nonostante non ti fosse stato concesso osservare i lineamenti del suo viso, ora oscurato dall'ombra del cappuccio, eri praticamente certo che ti stesse fissando. Che fosse uno straniero come te? Un bandito? Che volesse solo chiedere aiuto?
    Non potevi saperlo, e lui rimaneva immobile ad osservarti senza dire una parola.


    Quest Master's voice

    Benvenuto in questa scena masterata!
    Al momento il tuo pg ha percorso quasi tutto l'Etlerth ed è diretto a Najaza. Puoi inventarti un motivo qualunque per aver preso questa decisione, dalla posizione degli astri alle informazioni che ti hanno dato i giocatori con cui stai facendo la tua prima scena: hai carta bianca.

    Detto ciò, quando sei a qualche ora dalla città sospesa nel cielo, ti vedi comparire dal nulla una figura ammantata di nero: dalle stoffe eleganti sembra particolarmente ricco, ma non hai idea di quali siano le sue intenzioni. Non riesci nemmeno ad intravedere il volto, coperto come è ora. In più non ti parla: ti fissa e basta.

    Scegli cosa fare e non essere autoconclusivo ^^.

    Tutorial (Quest Player)
      Ecco a te un piccolo tutorial dove ti dò una infarinatura di base. Spero non mi manderai a quel paese se inizierò ad elencarti inezie ed apparenti "cretinate", perchè non sono pienamente a conoscenza del tuo livello di partenza.
      Detto questo, direi che si può iniziare! \^O^/

      Questo tutorial altro non è che una scena masterata.
      Su Endlos si definisce "scena masterata" una quest avente un solo partecipante oppure una quest molto breve (al di sotto degli 8 post per ciascuno) con più partecipanti. Considerando che solitamente è più semplice da gestire di una quest vera e propria, alla conclusione di una scena masterata viene assegnato 1pt (oppure 2, ma solo in pochissimi casi).

      Tornando a noi, ogni tipo di giocata ha dei punti in comune con le altre, primo fra tutti il post introduttivo. Qui solitamente si inserisce una descrizione del posto (senza andare oltre ciò che ha scritto il QM) e le ragioni per cui il tuo pg si trova lì. Se sono presenti personaggi, puoi interagirci. Poi ognuno scrive quel che vuole, basta non inventarsi cose che non appaiono nel post (o nelle direttive) del QM.

      Spoiler-> Per quanto riguarda le quest, nel primo spoiler vengono inserite tutte le abilità passive, l'equipaggiamento che si ha con sè, la riserva di mana disponibile e lo status fisico (le ferite o, nel caso, l'essere ancora illeso). E' gradito (ma non obbligatorio) anche un riassunto sintetico delle azioni, così da non costringere il QM a rileggere il vostro post più volte.

      Altro-> Quando si hanno dubbi, generalmente si pongono domande in bacheca (qualora vi sia una discussione apposita aperta dal QM) oppure via mp.
     
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    ๏ Numerologia: 1, Individualità



    "L'uomo ragionevole adegua se stesso al mondo; l'uomo irragionevole persiste invece nel tentare di adeguare il mondo a se stesso: di conseguenza, tutto il progresso dipende dall'uomo irragionevole!"
    George Bernard Shaw




    Elucubrazioni di un decisore

    In realtà, vi dico, che una variante di questa citazione è conosciuta anche dallo stesso Augustus. Non di rado, infatti, il padre, il dottor Otto, soleva spronarlo al meglio con quella semplice citazione. Il non piegarsi alle intemperie ed alle ingiustizie della vita doveva essere un modo per caricare la molla della vita per lasciarla scattare più in alto verso lidi di conoscenza inesplorati.
    Questa frase negli ultimi giorni di vagabondaggio gli è tornata spesso in mente. Quello che stava subendo, quel gioco di numeri ed astri, era un modo per metterlo alla prova? Sicuramente l'incontro con il Signore William-sette gli ha fornito una valida motivazione per proseguire il suo viaggio.
    Seppur con difficoltà la scorsa notte ha consultato nuovamente i suoi oracoli. Si, oracoli perchè la numerologia intesse la sua trama sia con i tarocchi, che con gli archetipi, che con le gemme, che con le stelle. La numerologia è la summa teorica delle altre conoscenza, è la riduzione ultima per utilizzare una terminologia più adeguata. In ogni caso dopo aver trovato un piccolo riparo sotto una piccola altura ha letto i suoi oracoli. Ancora una volta è giunto il messaggio chiaro ed emblematico che già aveva ottenuto, dannazione: la ruota della fortuna. Carta quantomai bizzarra e che si presta a sin troppe letture. Alla fine dei giochi, dovendo prendere una decisione, ha letto il tarocco come la volontà si elevarsi, di salire e sfidare il fato. E quindi? E quindi traducendo questo in una scelta reale, bhè, ha deciso di raggiungere la città di Najaza. Ok, ok, avete ragione, fosse uscito l'arcano delle Stelle, magari capovolto anche, la cosa sarebbe stata più logica. E' vero, non posso darvi torto. Il problema principale è che il caro Augustus ha la necessità di informazioni. Le sue conoscenze del mondo di Endlos e della sua geografia derivano da racconti di mercanti ubriachi e da leggende della tundra, insomma uno schifo. Quindi, poche storie, zaino in spalle e dirigiamoci verso questa Najaza.


    Elucubrazioni di un viaggiatore

    Mi fanno male i piedi ed è tutta colpa tua, Giulietta

    Le comunicazioni a senso unico con gli spiriti non sono il massimo. Ennò, visto che lo spirito di tutta risposta comincia a raccontare la sua storia: murata viva dalla sua matrigna. Storia sin troppo ben conosciuta dal povero Augustus che per lo meno ascoltando il racconto macabro dello spirito non è troppo preso a lamentarsi per le vesciche, che come funghi, gli stan spuntando sotto i piedi. Non è abituato mica lui a viaggiare, al massimo si è spostato all'interno del suo villaggio e mica tanto spesso. Ha sacrificato il suo bastone per un fuoco. Ha sacrificato la sua borraccia per utilizzarla come arma contundente contro un lupo. Ha quasi terminato le sue scorte di carne secca per dividerla con sconosciuti nel bel mezzo del nulla bianco. Ah, nulla bianco è come ha ribattezzato la tundra, per inciso.
    In lontananza la città comincia ad intravedersi. Solleva il capo per osservare le stelle e calcolare quanto tempo, circa, gli resta prima del calare delle tenebre. Un lungo sospiro, odia le tappe forzate, ma non può fare diversamente. Stringe con forza il mantello impellicciato che indossa, rigorosamente rubato al padre ed in realtà dono di un qualche villico desideroso di sdebitarsi. Ha deciso che per non pensare al dolore comincerà a calcolare i numeri associati a tutti nomi che gli vengono in mente.
    Giulius, (per inciso uno dei suoi pochi amici al villaggio) trentatacinque, quindi otto, quindi potere e programmazione. Si, adeguato.
    Otto, (suo padre) sedici, quindi sette. Oh, ovviamente non poteva essere diverso.
    E così continua con il calcolo di quelli che sono i nomi della sua vita. Avanza sotto la neve e blatera, blatera, blatera. Avanza come fosse sottoposto ad una sorta di ipnosi numerologica, ma preferisce avanzare così, immerso nei suoi numeri e fiducioso in questi, piuttosto che sofferente per il dolore, la stanchezza, la fame ed anche questi dannati cristalli che si mettono a scendere dal cielo!
    Distrattamente si passa una mano tra i capelli, il respiro si fa per qualche attimo più corto, un ronzio fischia, anzi, grida nelle sue orecchie. La gamba destra, di colpo, si fa rigida e si blocca. Piccolo problema di comunicazione con il resto del corpo e la gamba destra resta indietro mentre il corpo continua ad avanzare. Inciampa in avanti ed in quel breve attimo di knock-out si ritrova con il viso immerso nella neve e nei cristalli di ghiaccio. Una sola immagine prima di cadere: una macchia nera. Gli ci vuole qualche attimo per capire cosa gli sta succedendo, anzi, cosa gli è successo. Collega i segni ed i sintomi a quella che è stata la causa. Tossisce mentre la mano guantata di nero spinge via il nevischio dal viso. Esitante si tasta la gamba che risponde con una sensazione di parestesia doloroso, mille piccoli aghi che penetrano nelle carni e danzano, beate loro che si divertono.
    Una smorfia di dolore gli colora il viso, continua a tastarsi la gamba e la massaggia con intensità cercando di riscaldarla un minimo. Dopo la caduta ora il mantello sarà tutto zuppo, paradossalmente ha bisogno di asciugarsi quanto prima, la sua saluta non tollererebbe altri insulti. Se prima doveva arrivare in città, ora lo deve fare tassativamente.


    Elucubrazioni di un perplesso

    Doveri a parte ha bisogno di qualche minuti per riuscire a recuperare una funzione normale della gamba. Probabilmente ha avuto una piccola trombosi di qualche vaso superficiale ed il dolore e la caduta hanno provveduto a ressettargli il talamo, cose che capitano quando sono giorni che vaghi nella tundra più gelida con esperienza -∞ come esploratore.
    Cautamente si mette prima in ginocchio, sta ben attento che lo zaino, in realtà oramai semivuoto, non lo sbilanci pronto e quindi aiutandosi con le mani finalmente si alza. Quando finalmente è in piedi nota che quella macchia nera, che aveva autonomamente deciso essere un vizio della sua vista sottoposta allo stress precedente, sia in realtà una persona. Ah.
    Deglutiamo, innanzitutto, perchè altrimenti potremmo affogare. Le mani leste spazzolano via il nevischio dal manto prima che questo si inzuppi troppo.
    "Fissare e non parlare è cattiva educazione, diceva sempre il Caporale mio Padre" queste sono le perole di Jasmine, una delle corte spiritica di Augustus.
    Si, ne sono consapevole.
    Avanza esitante di qualche passo mentre fissa con attenzione il tizio incappucciato. Ognuno ha i suoi costumi, chi è lui per giudicare? Certo, però, non può non pensare che quel tizio possa essere un nuovo indizio numerologico messo sul suo cammino, non vi pare? Oh frenesia, oh eccitazione, eccola che invade le vene e conquista il cuore ed il cervello, oramai è andato.
    Quindi, con estrema cautela, si schiarisce un po' la voce e continua a fissare il punto in cui teoricamente c'è il viso del figuro.
    Emh, salve viandante, perchè lo siete, vero?
    Si trattiene dal continuare mentre gli vengono in mente almeno sette leggende differenti su uomini incappucciati che rapiscono/svetrano/divorano/sminuzzano/cucinano i bambini per il solo divertimento di farlo. Ma quella vocina nella sua testa viene zittita prontamente dalla curiosità, che un giorno lo ucciderà e questo lo sappiamo tutti. Avanza ancora e cerca di portarsi ad una distanza che permetta agevole la comunicazione.
    Anche voi diretto a Najaza? Possiamo fare l'ultimo tratto di strada insieme, se vuole, parlare riscalderà le bocche e gli animi, ne sono certo

    Cosa? Si. Lui, piccolo bimbo asociale e recluso in casa, che cerca compagnia? Ehi! Maccerto! Quel tizio è sicuramente qualcosa di numerologico da decifrare e lui deve ottenere informazioni. Deve essere così, è certo, lo ha detto anche la Curiosità nella sua testa.


    Equipaggiamento: Mazzo di Tarocchi (Dieci tarocchi incisi su lamine di metallo affilato)
    Mana: 100%

    Status Fisico: vesciche ai piedi, dolore generalizzato, dolore alla gamba destra
    Status Mentale: dapprima depresso, poi eccitato

    Sussurri – Auspex spiritico [Passiva]
    Numerologia: 22, la Creazione – Difesa fisico/magica/psion [Attiva variabile]
    Numerologia: 5, il Mutamento, Prima variante – Trasmutazione dei materiali [Attiva fissa]
    Numerologia: 5, il Mutamento, Seconda variante – Blocco sensoriale [Attiva fissa]
    Numerologia: 11, l'Ispirazione – Attacco psionico [Attiva fissa]
    Numerologia: 1, l'Indipendenza – Telecinesi [Attiva variabile]
    Numerologia: 2, l'Unione – Attacco psionico paralizzante [Attiva variabile]
    Numerologia: 3, Comunicatività – Attacco psionico di costrizione [Attiva varibile]

    Sunto: Molto semplicemente si avvicina e comincia a dialogare con il figuro, convinto che sia un qualche indizio numerologico da interpretare.
     
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    Il manto nero schiaffeggiato dal vento e la presenza imponente in mezzo a tutto quel bianco gli conferiva un che di inquietante e regale al tempo stesso. Sicuramente si trattava di un Nobile, probabilmente della città stessa: impossibile trovare abiti così ricchi entro i confini del Presidio Settentrionale, se non a Najaza.

    Emh, salve viandante, perchè lo siete, vero?

    Il figuro rimase immobile e silenzioso ad osservarlo, come se stesse ponderando il comportamento da tenere in sua presenza. Ovviamente non potevi conoscere i suoi pensieri, ed in quella situazione nemmeno un buon intuito ti avrebbe aiutato.

    Anche voi diretto a Najaza? Possiamo fare l'ultimo tratto di strada insieme, se vuole, parlare riscalderà le bocche e gli animi, ne sono certo

    L'uomo misterioso vestito di nero si concesse altri secondi di silenzio, totalmente incurante dei sentimenti che avrebbe causato nell'animo del giovanotto dall'aria cagionevole con il suo comportamento. Non che gli importasse a dirla tutta... era un incontro come un altro.
    Per la prima volta dal loro incontro, il figuro finalmente si mosse, ed avanzò di un paio di passi verso di lui. Alzando il capo, avrebbe fatto in modo che l'interlocutore scorgesse parte del suo volto: sembrava un elegante cinquantenne dall'aria da dandy e lo sguardo intelligente. Non era particolarmente bello, ma non sembrava che questo potesse dargli problemi con il gentil sesso, soprattutto se era così ricco come sembrava. Aveva i capelli neri legati in una coda bassa, e le iridi talmente scure da sembrar tutt'uno con le pupille.

    angelsanctuaryv10110b

    -Ne sarei lieto, signore- fu la sua risposta, mentre una mano guantata comparve da sotto la stoffa del pesante mantello, offrendogli una borraccia in pelle d'agnello e placche d'oro finemente lavorato -Desidera del vino per scaldarsi?

    Sulle labbra apparve l'ombra impercettibile di un sorriso. Era educato, posato, estremamente calmo e quasi stridente a confronto dell'ambiente aspro e selvaggio in cui entrambi si trovavano.

    -Posso conoscere il nome del mio nuovo compagno di viaggio?


    Quest Master's voice

    Semplice turno di conversazione. Come prima, scegli cosa fare e non essere autoconclusivo ^^.

    Tutorial (Quest Player)
      Spoiler-> Piccola nota, al momento non importante ma che può servirti in futuro: ti sconsiglio di inserire nello spoiler i titoli delle tecniche attive che hai in scheda. La ragione è che potrebbero creare confusione durante i combattimenti, in cui si elencano le attive in uso in quel preciso turno.
      In più, se giocherai molto e il tuo pg inizierà ad ottenere molti punti, le attive aumenteranno, e uno spoiler non sarà più in grado di contenere tutto =\
     
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    Il vento, il ghiaccio, la neve, il freddo, tutta una serie di allegri avversari che, fosse stato per Augustus, avrebbe eliminato con piacere. La visione in lontananza della città di Najaza, però, lo rinfranca e gli dona quello sprint di energie necessario per riuscire a raggiungere il suo obiettivo. Ricordiamo, poi, che c'è il figuro-si-spera-indizio-numerologico che al momento pompa e gasa tutti i suoi processi mentali.
    Esitante avanza di un passo. Si ferma per poter megliore ascoltare le sue parole. Osserva quel viso finalmente non più celato dall'ombra del cappuccio. Quella vocina che gli ricordava le lugubri leggende di uccisori incappucciati sembra affievolirsi. Può un uomo del genere essere uno squartatore? Ah, quanto ci lasciamo condizionare dall'estetica e dai preceoncetti, mai cosa è più errata.
    La Curiosità, seduta sullo scranno di comando della sua ragione, gestisti tutti i suoi sensi. La vista è concentrata sul viso altrui, l'udito carpisce le parole e le traduce in un senso letterale, in uno metaforico e poi in una serie di numeri da interpretare. Per ultimo, ma sicuramente più importante, c'è l'olfatto. L'olfatto è il più primitivo dei sensi, l'unico ad avere delle connessioni dirette con il cervello, qualcosa di bestiale, ferale e che permette una comunicazione istantanea. Sniffa l'aria mista al gelo della tundra. Lascia che l'olfatto, istintivamente, gli riporti qualche informazione. La numerologia, infatti, intercetta anche gli odori. Si aspetta una fragranza mista, magari lillà, chiodi di garofano, una punta di calendula ed una nota finale di fresco pino. In un'altra vita era un fioraio, sicuro.
    Annuisce timidamente alla prima affermazione altrui senza ancora parlare. Ora che sono così vicini finalmente può rendersi conto di alcuni dettagli precedentemente trascurati dalla frenesia della comunicazione. I ricami, il viso, la borraccia con le incisioni in oro, tutta una serie di indizi che dovrebbero lasciar intendere l'agiatezza in cui vive il suo interlocutore. Almeno crede. In realtà nel suo villaggio il padre, il Dottore, era la persona più "agita", dove con il termine agiata si intendeva che era in grado di portare ogni giorno a casa almeno due posti completi. Avere a che fare con quello che i mercanti chiamavano "ricco" è qualcosa che esulta dal suo repertorio di conoscenze. Come ci si comporta con una persona del genere? Grazie alle storie di Joy, il servitore di una famiglia per l'appunto ricca, è riuscito a carpire qualche informazione...ma non è che lui si fidi tanto dei suoi spiriti.
    Sarà un onore per me
    Più che un'affermazione dal tono sembra quasi una domanda. Un sorriso si disegna lentamente sul viso, sereno e tranquillo. Avanza per affiancarsi al figuro mentre la Curiosità scalpita per velocizzare le formalità e giungere al cuore della situazione. Educazione, altro cardine della sua mente, però boccia l emendamento e lo rimanda di qualche minuto.
    Oh, la ringrazio. Come se avessi accettato
    Ed accompagna quelle parole ad un rapido gesto della mano destra che svolazza in segno negativo a mezz'aria. Studia ancora quel viso, quanti anni potrebbe avere? Una cinquantina, forse cinquantaquattro o cinquantacinque. Quindi un nove o un uno, magari. Il primo era perfetto, la conclusione, l'arrivo, segnali positivi. Il secondo numero, invece, poteva dargli qualche problema.
    Intanto comincia a camminare in direzione della città. I piedi doloranti si fanno sentire a suon di scariche e la mano destra continua a massaggiare di tanto in tanto la gamba onde evitare altre cadute. In generale è claudicante e pieno di dolori, il freddo è il suo ultimo problema, almeno un po', per fortuna vi è abituato.
    Oh, si, mi scusi. Sono Augustus Asensi, è un piacere. Emh...e mi scusi se le rallenterò un po' il cammino. Sono giorni che vago per questo nulla bianco e non sono per nulla abituato a simili spostamenti.

    Curiosità torna alla carica, è il momento giusto. Nessuno degli altri archetipi nella sua mente si oppongono alla sua mozione.
    Lei invece è?
    E lo sguardo per un breve istante lo tradisce, uno scintillio, un barlume di eccitazione che gli contrae il viso in una smorfia di trepidazione, di attesa spamodica. Pende, in breve, dalle labbra altrui. La mente è reattiva e pronta a cogliere un nome, spera, e tradurlo in un numero. Si sente teso come la corda di un violino, stirato nello spazio e nel tempo e pronto ad accogliere l'archetto. Si prepara all'attrito che verrà generato a livello mentale dalla traduzione del nome in numeri mentre il cuore frenetico aumento i suoi battiti, le pupille si costringono e la bocca si impasta. No, non si è innamorato e non sta per avere una crisi adrenergica, semplicemente è eccitato dall'idea di capire se questo suo viaggio sta seguendo i dettami numerologici o meno. Si spera di si, altrimenti potrebbe buttarsi a terra e lasciarsi morire.



    Equipaggiamento: Mazzo di Tarocchi (Dieci tarocchi incisi su lamine di metallo affilato)
    Mana: 100%

    Status Fisico: vesciche ai piedi, dolore generalizzato, dolore lieve alla gamba destra
    Status Mentale: eccitato

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    Sussurri – Auspex spiritico [Passiva]

    Sunto: Continua il dialogo e comincia ad avviarsi verso la città.
     
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    L'uomo dagli occhi neri ritrasse la borraccia fra i drappi del suo mantello scuro senza mostrare un'espressione che fosse positiva o negativa; nonostante l'accenno di qualche ruga, era praticamente impossibile scrutare aldilà del suo sguardo, come per un eccelso giocatore d'azzardo. Probabilmente era bravo a mentire, oppure non aveva ancora preso confidenza col giovanotto appena incontrato. Sarebbe stato comprensibile, infondo.

    Oh, si, mi scusi. Sono Augustus Asensi, è un piacere. Emh...e mi scusi se le rallenterò un po' il cammino. Sono giorni che vago per questo nulla bianco e non sono per nulla abituato a simili spostamenti.

    L'uomo non rispose. Come al solito non si capiva se fosse alterato, allegro o di pessimo umore; sostava davanti ad Augustus come una statua ed a tratti era perfino inquietante. Sta di fatto, però, che al momento erano soli e lui non l'aveva ancora attaccato, e questa era una cosa positiva.

    Lei invece è?

    Gli occhi neri come il fondo di un baratro affondarono in quelli di Augustus, quasi a volerne scrutare l'anima. Oppure, magari, il nobiluomo cercava qualche indizio che potesse confermargli la sincerità del ragazzo, così da dargli fiducia.

    -Asmodeous.

    Non disse altro, si voltò e prese a camminare lentamente verso l'Ascesi del Cristallo, probabilmente sicuro che il ragazzino dall'aria cagionevole lo avesse seguito. E giusto per non aver dubbi, gli rivolse una domanda, così che la buona educazione nel dargli una risposta lo avesse costretto ad affiancarlo.

    -Sei di questo Presidio, oppure sei uno straniero?


    Quest Master's voice

    Al momento siete diretti a Karyla, comunemente chiamata Ascesi del Cristallo. Questo è una sorta di "ascensore" che vi porterebbe a Najaza. La descrizione è qui LINK.

    Per quanto riguarda questo turno, ti dò libertà di descrivere il vostro viaggio in direzione di Karyla (il viaggio dura un paio d'ore): puoi parlare di cosa vi dite durante il viaggio, ma conta che Asmodeous non si sbottonerà su molto. Il massimo che ti dirà è che viene da oltre i confini del Nord ed è lì per far visita ad un nipote, residente a Najaza.
    Nella descrizione, fermati pochi attimi prima del vostro arrivo all'Ascesi del Cristallo: a quel punto proseguirò io come QM.

    Come prima, scegli cosa fare e non essere autoconclusivo ^^.

    Tutorial (Quest Player)
      Sportività-> Avviso per il prossimo turno: quando il qm ti dà la possibilità di utilizzare i png, in genere si utilizza il discorso indiretto per il parlato. Questo perchè, non conoscendo il png, il giocatore potrebbe non saperlo interpretare perfettamente, finendo per fare errori grossolani facilmente evitabili.
     
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    Le aspettative di un provinciale
    Attende. Attende. Attende.
    Pende dalle labbra dello straniero.
    A, uno, S, uno, M, quattro. Rapidamente calcola i numeri associati a quel nome. Un risultato che lo spiazza, non c'è altro modo di definire la sua situazione. La tensione sfocia in una risatina isterica. Non è che si mette a ridere, ma il sorriso si dipinge sul volto ma il resto del viso non segue questa emozione. La bocca è sorridente, cortese, ma il resto del viso invece è specchio di una perplessità mentale che non fa che incrementare il potere di Curiosità nella sua mente.
    Il risultato del calcolo numerologico è quattro. Non si aspettava un simile numero, per nulla. Il quattro è la potenza del male, il due. Il quattro è l'esponenzialità di qualcosa di negativo, femminile (non che Augustus sia maschilista, ma la numerologia lo è palesemente), avido, immutabile. Insomma il quattro è il peggiore tra i peggiori. Non è certo un buon segno. D'altra parte come tutti i numeri il quattro, tendenzialmente negativo, ha anche uno spicchio significativo positivo: il quattro è la magia, la forza degli elementi, l'amore, la solidità e le cose che perdurano nel tempo.
    Dannazione!
    Ancora una volta un indizio ambiguo che si presta a svariate interpretazioni. Si, tutta la numerologia è così, ma ci sono certi numeri più ambigui di altri e tra questi, sicuramente, c'è il quattro.
    Guardingo osserva il suo interlocutore. Rigido, imperscrutabile, alcune delle definizioni del quattro che ben si adattano a quel viaggiatore. Si, lo doveva capire anche da sè, quel tizio è palesemente un quattro. Non può che continuare a studiarlo, sarà anche di cattiva educazione come gli suggeriscono i suoi spiriti, ma non può farne a meno. Fissa gli occhi, il naso, la bocca, cerca quelle rughe d'espressione che gli permettano di comprendere quella maschera di cera che emozioni cova. Niente, osservare un sasso potrebbe esser più redditizio.
    E' un piacere fare la sua conoscenza
    Intanto, però, continua a fare conversazione, visto che è l'unico mezzo che ha a sua disposizione per ottenere qualche altro dettaglio. Inoltre finalmente si trova con qualcuno che ha idea di dove andare, cosa buona e giusta.
    Sono di questo Presidio, si. Purtroppo, però, non ho mai viaggiato durante la mia vita, quindi come potrà ben immaginare attraversare il nulla bianco è stata un'esperienza quanto mai traumatica, in particolar modo per i miei poveri piedi.

    E gli spiriti annuiscono a questa sua affermazione. Con un certo sforzo, quindi, si mette in marcia seguendo quello che è stato eletto il suo "ambiguo cicerone".


    Il viaggio di un provinciale

    Durante il viaggio il caro Augustus chiederà un paio di volte di fermarsi al suo compagno. Soste tecniche necessarie a poter utilizzare la neve ed il ghiaccio per lenire i dolori ai piedi. Il viaggio durerà qualche ora, a dire di Asmodeous, quindi un paio di soste son più che sufficienti. Inutile dire che durante il tragitto il Numerologo cerca in tutti i modi di estrorcere informazioni al nobile. Ci prova in tutti i modi. Comincia con domande dirette, emulando l'ultima che gli è stata posta, poi prova con tecniche indirette raccontando di suo padre e del suo villaggio, sperando che le risponde altrui tradiscano in qualche modo le sue origini o altro. Il massimo che ottiene sono sguardi imperturbabili, risposte secche che non superano di dieci parole. Non è abituato a parlare così tanto. Da piccolo era un chiacchierone, ma poi quelli che sono stati i suoi trascorsi lo han portato a chiudersi. Ma per ottenere qualche numero sarebbe disposto a vendere un piede, se poi questo piede è pure pieno di vesciche dolenti ancora meglio.
    Conclusioni del viaggio: Asmodeous è ancora un quattro piuttosto ambiguo, è riuscito a recepire poche informazioni sul suo compare di viaggio, una vaga provenienza, un vago punto di arrivo, niente che possa essere numerologicamente interessante. Le vesciche ai piedi gli fanno ancora male, ma dopo l'ultimo impacco di ghiaccio va meglio. La gamba sta discretamente meglio.


    Le paranoie di un provinciale

    Dopo l'ennesimo sproloquio sulle mutevolezza degli astri e la difficoltà del seguire i loro spostamenti, di colpo, Augustus si zittisce. Ferma il passo ed alza il capino verso l'alto. Perplesso ed assalito da un mare di ombre della memoria. Preso dal cercare di cavare qualche informazione non si era accorto che oramai era prossimo alla sua destinazione. Ora che il capo è saettato in alto per indicare una qualche proto-costellazione si è accorto dell obelisco. Dalla visione di questa all'esser avvolta da una spira di inquietudine, è detto fatto.
    Le sue conoscenze, ricordiamo, sono frutto di storie e racconti dei rari mercanti che giungevano al villaggio, ed anche qualche raro libro (seppur preferisse altri tipi di letture).
    Prima di sondano l'anima con un dito, quindi ti fanno bere da un calice che, se hai cattive intenzioni, ti uccide seduta stante. Quel ladrone di mio cugino è morto così.
    Hanno quattro bocche dotate di lunghe lingue che usano per arrivare al tuo cervello dalle orecchie. Ti leggono i pensieri e capiscono cosa vuoi.
    Se non ti inginocchi a loro ti tagliano le gambe, ricordatelo. Vedi la mia gamba di legno? Come pensi che me la sono procurata. Sono dei folli, ma sono loro i custodi dell'obelisco.

    E queste, in sunto, son le voci che gli danzano nella mente, accompagnate dal pianto di uno spirito che a quella visione comincia a dannarsi per un qualche motivo non meglio definito.
    E' paralizzato. La Curiosità è stata spodestata dal podio della sua mente dalla Paura, sorella in tale situazione sicuramente più forte.
    Asmodeous, notando questo strano atteggiamento, si limita ad osservarlo. Manco a dirgli una parola di coraggio, eh? Per fortuna, poi, il raziocinio comincia a demolire quella Paura ed a renderla più gestibile. Che senso ha restare lì paralizzato quando i numeri ti stanno guidando? Ti avesso lasciato lì perso senza segnali, ok, resta pure paralizzato, ma quando hai così tanti numeri che non riesci ad interpretarli non puoi avere paura, vero?
    Vero. Quindi deglutiamo questa matassa di saliva, un bel respiro gelido per risvegliare il cervello e via verso quei guardimaghi mascherati che divoreranno le tue viscere ti permetteranno di continuare il tuo viaggio.





    Equipaggiamento: Mazzo di Tarocchi (Dieci tarocchi incisi su lamine di metallo affilato)
    Mana: 100%

    Status Fisico: vesciche ai piedi, dolore generalizzato
    Status Mentale: perplesso ma deciso

    Tecniche
    Sussurri – Auspex spiritico [Passiva]

    Sunto: Descrizione del viaggio e quasi-arrivo a Karyla.
     
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    Giunti all'Ascesi del Bianco Cristallo, i due viandanti furono presto raggiunti da un paio d'uomini mascherati con indosso delle tuniche scure. Domandarono loro quale accesso desiderassero e fu Asmodeous a parlare, chiedendo esplicitamente quello alla Capitale.
    Alle sue parole, i primi due guardiamaghi mascherati furono presto raggiunti da un'altra coppia lì di guardia; uno di questi portava fra le mani una grande coppa contenente del liquido lattiginoso. Non sembrava veleno, e per quanto inquietanti fossero, restavano pur sempre delle guardie: sicuramente non uccidevano viaggiatori a caso con quel metodo. Magari dopo, con spade o magie... ma non con una coppa piena di latte.

    Avrebbero bevuto entrambi e, senza ulteriori domande, le guardie li avrebbero lasciati passare. Ad esser sinceri, era tutto spaventosamente strano... ma finchè li avessero semplicemente accompagnati così da permettere loro di andare in un posto caldo in cui trovar riparo, alla fine non era poi tanto male.

    Raggiunta la Capitale, Asmodeous fu abbastanza gentile da condurlo nel palazzo che spesso occupava durante le visite a suo nipote: era grande, bello, baroccheggiante fino all'esasperazione ma soprattutto... caldo. C'erano camini ovunque, candele, tendaggi e coperte a non finire. Uno dei bagni era perfino dotato di acqua corrente già riscaldata: un paradiso in terra.

    Prima di entrare, però, mostrò alla guardia posta di fronte alla sua porta uno dei tanti anelli che portava alle dita: era completamente d'oro, privo di gemma e con uno strano simbolo sopra. Aveva l'aspetto di tre teste: un volto umano, quello che sembrava un bue e forse una capra... era troppo piccolo per vederlo con chiarezza. Sta di fatto che gli era servito come lasciapassare e, a suo dire, non serviva solo come "chiave della casa".

    6wp9

    -In questi luoghi è necessario il permesso per qualunque cosa: questo anello è in grado di velocizzare le pratiche.

    Se lo sarebbe tolto, per poi porgerlo al ragazzo.

    -Devo fare urgente visita a mio nipote. Tu fa come se fossi nella tua dimora: se hai bisogno di qualunque cosa, indossa l'anello e chiedi alla servitù o alle guardie davanti alla porta. Non esiteranno ad accontentare ogni tuo desiderio.

    Lo avrebbe congedato con un elegante gesto del capo e, senza sentir ragione, sarebbe sparito oltre la soglia senza lasciar traccia.


    Quest Master's voice

    Credo che il post sia abbastanza chiaro: al momento sei a casa di Asmodeous, un palazzotto estremamente ricco e confortevole. Il png ha necessità di incontrare suo nipote, quindi non può tenerti compagnia, però ti dà la possibilità di riprendere forze e temperatura. Puoi mangiare, farti un bagno o darti al riposo... scegli tu cosa fare: sei libero di descrivere come il tuo pg si comporta, basta che tieni in conto che ogni sua richiesta può essere soddisfatta solo se ha indosso l'anello. Anche uscire di casa non è possibile senza l'anello: le guardie ti bloccherebbero il passaggio.

    Come prima, scegli cosa fare e non essere autoconclusivo ^^.

     
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    Augustus vs la Coppa
    Per fortuna che c'è Asmodeous. Si, perchè fosse stato per lui, arrivati all'Ascesi Bianco e visti i maghi con le maschere, molto probabilmente, sarebbe scappato via. Invece è rimasto lì paralizzato dalla paura. Ribadiamo il concetto, per fortuna che c'è Asmodeous a sbrigare le formalità con i maghi mascherati.
    Li fissa mentre un misto di terrore, paura e curiosità, oltre che di reminescenze che sanno di vecchio e di muffa, comincia ad avvolgerlo. Ogni gesto dei maghi, per quanto innocuo lo porta a fare collegamenti bislacchi. Se una persona ti saluta con un gesto del capo, di solito, tu pensi che ti stia salutando, vero? Bhè, Augustus in questo momento, invece, pensa che gli stiano scagliando contro qualche maledizione che lo renderanno sterile, orbo ed avvizzito entro le prossime due ore. Certo che l'Alfiere del Nord è proprio crudele.
    Per fortuna che il suo compagnio anellato di viaggio è una persona più normale e meno impressionabile da questo punto di vista. Provvede a sbrigare le formalità mentre Augustus si scherma con le mani a cappo i genitali. Non che voglia mettere su una famiglia a breve, ma ci tiene ai suoi gioielli.
    Quando arriva la coppa da bere, poi. Ohoh, è il coronamento e la materializzazione di tutti i suoi incubi. I suoi incubi sono raggrumati e condensati in quel liquido lattescente. Da una parte vorrebbe correre via come se non ci fosse un domani, dall'altra parte la Paura lo paralizza mentre la Curiosità lo sprona a gettarsi in quella situazione. Dilaniato da pulsioni opposte e contrarie chiude gli occhi e comincia a respirare rapidamente. Stringe le mani in due pugni che sbiancano le nocche e contrae i muscoli della mascella sino a che non gli fanno male. Meccanismi di controllo che mette in atto nella vana speranza di capire cosa fare.
    Perchè i numeri si divertono a buttarlo in quelle situazioni per poi abbandonarlo?

    Ok, facciamo due macumbe numerologiche per decidere cosa fare, è l'unica soluzione.
    La coppa ed il latte devono essere tradotti in numeri, anzi, trovare un numero che li inglobi entrambi sarebbe cosa anche migliore. La coppa lo porta a pensare al numero otto, che però meno si addisce al latte (sempre che si tratti di latte, eh). Dopo qualche breve secondo di elucubrazioni arriva al logico sunto dei due concetti nel numero sei. Coppa rovesciata, Venere, unione del femminile con il maschile, la gravidanza, la nuova vita, la sopravvivenza, tutta una serie di concetti che si sposano bene con i due che ha preso in esame. Si ritiene soddisfatto di quel numero trovato, ma il sei cosa vuol dire? Dedizione, adattamento, fede.
    Uffà
    Gli tocca bere. Deglutisce a fatica per poi tornare alla realtà. Allunga le mani ed afferra la coppa. La beve, la assapora e si prepara a morire entro breve.
    Ehi, ma tu credi nei numeri, quindi non puoi temere quello che ti accade.
    Ah, si, vero, me ne ero dimenticato.



    Augustus vs il Nuovo Mondo

    Prima di tutto la città: lo lasciò senza fiato.
    Poi il palazzo: lo lasciò senza fiato.
    Poi la gentilezza di Asmodeous: lo lasciò senza fiato.
    Ehi, i numeri ti stanno finalmente ricompensando!

    Descrivere in breve le sensazioni di Augustus immerso in quel nuovo mondo è difficile, se non dire impossibile. Gli occhi brillano di una luce nuova (diciamo circa così: :luv: ), tutto è nuovo e la Curiosità che già era padrona delle sue azioni ora è diventata praticamente un monarca assoluto. Tutto è nuovo, tutto è diverso, tutto è ricco di un bouquet di sfumature che non riesce a cogliere completamente. E' un bambino che entra in una nuova e sconosciuta casa piena di giochi. Tra le varie cose che lo lasciano perplesso vi è sicuramente quel bizzarro modo di utilizzare gli anelli. Nel suo villaggio al massimo si usavano le pelli di lupo come moneta di scambio o un "do ut des".
    Fiumi di parole per ringraziare il suo benefattore. Preso dalla volontà di sdebitarsi, una delle regole che gli ha insegnato il padre, addirittura arriva a voler dare ad Asmodeous i suoi scarponi impellicciati. Lo ringrazia, lo ringrazia e lo ringrazia ancora. Mostra qualche reticenza quando gli vuole lasciare l'anello, ma alla fine accetta. Ha bisogno di riposare e poi questa è una benedizione numerologica che si vuole prendere. Tsk. Troverà modo per sdebitarsi con il compagno di viaggio.


    Augustus vs i Servitori

    Lasciato in una stanza barocca armato di un anello-passepartout ebbe una reazione ovvia. Si accucciò in un angolo della stanza, si abbraccio le gambe e restò ad osservare quell'oro che imbrattava praticamente ogni cosa. Quell'architettura, paragonata a quella piuttosto spartana del suo villaggio, gli dava una sensazione di pensantezza che gli toglieva il respiro. Va detto, però, che camminare a piedi scalzi su quella "cosa", visto che non aveva idea cosa fosse appiccicato al suolo, gli dava una sensazione particolare e piacevole.
    Il letto a baldacchino lo fissava con quello sguardo celato da mille veli di raso; il comodito intarsiato e sbocciato di fiori di legno non emanava alcun odore; la porta maestosa e massiccia lo separava da uno stuolo di servitori. Servitori, cioè, ma che cosa sono? Perchè dovrebbero servire uno sconosciuto? Questo concetto non riusciva a comprenderlo a pieno.
    Elucubrazioni a parte, sarà rimasto una mezz'ora in quelle condizioni, completamento immerso in dubbi e domande. Dopo si è alzato, una breve esplorazione della camera e quindi armato del suo anello ha chiesto la presenza di un servitore.
    E' imbarazzato, ma i numeri gli stanno dando una possibilità e non deve sprecarlo, no? Pure gli spiriti sono d'accordo.
    Richiede qualche informazione sulla città, i quartiere, le persone, niente di troppo approfondito. Stesso dicasi per il resto del mondo. Esiste un sud? Se c'è un nord è ovvio, no? Ma abbiamo anche un centro? Esiste qualcosa di volante come Najaza? Tutta una serie di informazioni, che poi, si spera, gli torneranno utili per identificare gli indizi dei numeri.
    Conclusa la sessione informativa con il povero servo chiede dove sia un bagno e se ne possa fare uno. L'anello che indossa è la risposta affermativa ad ogni domanda.
    Condotto nel bagno, uno scintillio dorato e di marmi dalle venature vive, finalmente si sveste. Sarà anche il paradiso in terra ma lui è abituato al gelo dell'inferno. La vasca gli viene riempita con dei sali profumati (chiede che siano profumati al papavero, collegato al numero sette e quindi alla saggezza ed alla riflessione), qualche petalo di fiore e schiuma soffice e scoppiettante.
    Stanco, finalmente, vi si immerge. Si sente come fosse un panetto di burro che viene attraversato da uno spiedo ardente. Sente la tensione dei muscoli sciogliersi e fondersi in una melma di rilassatezza e benessere. I piedi, martoriati dal viaggio, si spugnano e si rigenerano. Il tepore, l'acqua, gli odori, i suoi amati numeri, lo accompagno in un bagno che in breve si trasforma in un cammino estatico verso il misticismo, sempre il caro ed amato sette.
    Resta lì, chiuso in quel bozzolo di schiuma che lo porterà alla rinascita. Minuti, ore, giorni. Numeri a cui al momento non si interessa. Resta lì, vegeta, sopravvive, gode, muore e rinasce nuovo e diverso.
    Grazie numeri
    Per la cronaca dopo il bagno ristorante semplicemente tornerà nella camera. Chiederà agli inservienti di provvedere al lavaggio delle sue vesti, in particolare gli scarponi. Inoltre chiederà inchiostro e penna.
    Seduto sul letto continuerà nella stesura del suo diario di viaggio in attesa del ritorno di Asmodeous.

    Dissertazione sugli anelli
    Immaginate un mondo dove la moneta di scambio è formata dagli anelli. Ogni anello con la sua fattura rappresenta una differente moneta. Ogni fattura è associata ad una quota massima di servizi. Non so, magari un rubino mi permette di entrare in un palazzo, di sedermi a fare colazione con la Principessa, ma non di rivolgerle una parola, ennò, per quello ci vuole almeno un diamante e che sia anche ben lavorato nella forma di un cuore. Gli smeraldi, invece, potrebbero generare invidia, forse è meglio scartarli dalla classifica. Le perle, poi, nella loro semplicità verrebbero svalutate e magari scambiate per un paio di pasti. Oh, oh e come la mettiamo con le pietre incise?
    [...]




    Equipaggiamento: Mazzo di Tarocchi (Dieci tarocchi incisi su lamine di metallo affilato)
    Mana: 100%

    Status Fisico: vesciche ai piedi, dolore generalizzato, dolore alla gamba destra
    Status Mentale: dapprima depresso, poi eccitato

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    Sunto: Arrivato in città e quindi nel palazzo accetta dopo qualche reticenza l'anello di Asmodeous. Dopo aver chiesto qualche vaga informazione geografica alla servitù chiede di fare un bagno e quindi si dedica alla stesura del diario di viaggio in attesa del ritorno di Asmodeous.
     
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    Palazzotto d'oro (esterni), Najaza.
    Presidio Settentrionale, Endlos.

    Raggiunse il retro della magione procedendo di soppiatto: nonostante la mole immensa, era riuscito a non farsi notare, il che gli dava un enorme vantaggio rispetto al proprietario dell'edificio. Si era stufato di attendere, si era stufato di aspettare risposte e permessi che -ormai ne era certo- non sarebbero mai arrivati. Che l'Alfiere Moloch non amasse la compagnia ed ancor più gli stranieri, era ormai cosa evidente, ma da lì a evitare un incontro ufficiale con il rappresentante di una Gilda era da pazzi. C'era qualcosa di strano in tutta quella faccenda, ma non afferrava bene cosa. Forse la burocrazia gli rendeva tutto troppo difficile... o forse la causa era proprio quella.

    Sta di fatto che non avrebbe atteso oltre: se nessun Nobile si faceva vivo, sarebbe stato lui a presentarsi "a sorpresa", e non si sarebbe schiodato dalla magione finchè non lo avessero portato da Moloch o da un suo Ufficiale. E se il Nobile di turno gli avrebbe risposto con anche solo una delle tante osservazioni da snob in cui si era già imbattuto nei giorni precedenti, beh... gli avrebbe smontato la faccia a suon di cazzotti. Altro che sigillo reale.

    Entrò da una finestra lasciata socchiusa per cambiare aria, addentrandosi in quel labirinto di corridoi baroccheggianti pieni d'oro avvolto in un manto nero ormai logoro: non fischiò perchè era un intruso, ma la sua reazione sarebbe stata quella. Per la peppa, nemmeno al Mastio del Presidio Errante c'era così tanto oro messo a caso! Se non fosse stato così ligio agli ordini del Gran Maestro, se ne sarebbe fregato un pezzetto... nessuno se ne sarebbe accorto, no? E invece no: bravo Gil che obbedisce al suo capo. Magari al ritorno lo avrebbe ringraziato con qualche bacetto! Gheghehehehehe <3

    Peccato però che la vita riserva sempre delle sorprese. Non importa se siano belle o brutte... ma sorprese lo sono di certo. Non a caso, a un certo punto, il buon vecchio Gil si ritrovò ad ignorare tutto l'oro e a soffermarsi su qualcos'altro.

    y1bx

    -...zolfo.- le labbra tese, il suo sorriso ebete di poco prima divenne sottile e concentrato -Fantastico.

    Era entrato per dar fastidio, ed ora si ritrovava a fare i conti con un demone. Considerando l'odore relativamente forte -almeno per lui che ne era abituato- il diavolo in questione era appena uscito "fresco-fresco" dall'Inferno. O forse era meglio dire "caldo-caldo"... mah. In ogni caso doveva cacciarlo, e se proprio gli andava a culo poteva perfino sperare in un incontro con l'Alfiere come ringraziamento per i servigi al Presidio. Un piano perfetto!

    Giunto ad una delle tante porte che lo separavano dalle camere più interne, cacciò il suo grimaldello ed iniziò a giocare con la serratura.

    png

    Palazzotto d'oro (interni), Najaza.
    Presidio Settentrionale, Endlos.

    La servitù ti lasciò assorto nei tuoi scritti, estremamente discreta e bendisposta ad esaudire ogni tuo ordine. Durante le tue ore di relax avevi avuto modo di parlare con qualche inserviente che non si era fatto problemi nel rispondere alle tue domande di geografia di Endlos.

    Saresti così venuto a conoscenza che c'era un presidio del Nord caratterizzato dalle temperature molto fredde, uno del Sud estremamente caldo e pieno di gente poco raccomandabile, uno dell'Est particolarmente pacifico e florido ed uno dell'Ovest, tecnologicamente sviluppato ma attualmente chiuso nei confronti dei naufraghi o degli stranieri in genere. Al centro, la Capitale di Endlos era così grande da esser considerata un presidio a parte, il Pentauron. A questi si aggiungeva un'altro, relativamente nuovo, la cui intera superficie galleggiava nell'etere come Najaza. Si chiamava Presidio Errante, o Presidio delle Nubi, apparso nei cieli occidentali da qualche anno. Fra tutti, era quello che aveva conosciuto più guerre, forse complice la sua posizione geografica o il semplice fatto d'essere "l'ultimo arrivato". Ciò nonostante, dall'insediamento del suo secondo Alfiere a seguito di una lunga Guerra Civile, sembrava esser tornato in un clima di pace, il che era una buona cosa per i suoi abitanti.
    Era tutto fantastico... se non fosse che ad ogni tua domanda su Najaza, questi cambiavano discorso. Sembrava come se non avessero molto da dire a riguardo, oppure non volessero parlare.

    Continuasti a trascrivere i tuoi appunti per minuti interi, finchè degli strani rumori ti riportarono alla realtà. Qualora ti fosti messo a cercare l'origine di quegli scricchiolii metallici, avresti scoperto che non appartenevano alla tua stanza, ma provenivano da oltre il corridoio su cui dava la porta d'ingresso della tua camera da letto. Che fosse la servitù intenta a riparare qualcosa?


    Quest Master's voice

    Sei in camera e senti degli strani scricchiolii metallici provenire dal corridoio. Non c'è molto da aggiungere, ti lascio libertà massima su cosa fare. Ah, al momento non troveresti nessun inserviente prima di raggiungere l'origine di quei rumori, giusto per avvisare =*

    Come prima, scegli cosa fare e non essere autoconclusivo ^^.

     
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    Scrivere un diario di viaggio non è per nulla facile. Proprio per nulla. Anche perchè, spesso, si comincia a scrivere qualcosa e si arriva a parlare di altro. I pensieri si intrecciano e quello che ne esce è un labirinto di idee che oscillano tra lo straordinario ed il folle.

    Quindi, in ultima analisi, una civilità che dovesse utilizzare gli anelli come moneta di scambio potrebbe essere una civilità tecnologicamente evoluta in cui, però, quelli che sono i valori della morale e dell'etica risulterebbero ampiamente compromessi. Uno scambio necessario ma che permette una continua evoluzione in senso pratico con risvolti importanti anche sulla sopravvivenza della specie, tanto per la limitazione su questa ci penserebbero i costumi ben poco avanzati della stessa. Basti ricordare quello che precedentemente è stato definito come il "salto dell'anima" che, da solo e lo sottolineamo, porterebbe al calo della popolazione del 5% annuo a fronte di un aumento stimato del...

    Ferma le sue elucubrazioni e ferma anche la mano. Sente qualcosa che lo incuriosisce e volta il capino in direzione di quello strano suono. Trattiene il respiro per esser sicuro di quello che sta avvenendo.
    Sarà qualche servitore che fa qualcosa. La cosa non sembra attirarlo subito. In ogni caso decide di fare una pausa dalla scrittura, poggia la penna e mette via l'inchiostro mentre lascia ad asciugare i fogli imbrattati e scritti sin ora. Mentalmente ripassa le informazioni che ha ottenuto sin ora. Najaza sicuramente non è la sua meta, Najaza è un otto che ben poco si sposa con il suo cammino, certo, in qualche modo è collegata alla Ruota della Fortuna ma non abbastanza e non completamente. Visto che ha un po' di tempo libero decide di fare due calcoli numerologici per decidere dove continuare il suo cammino.
    Click, clan, click, clik, clak
    Quello strano rumore continua a dare fastidio e continua ad isospettirlo, in realtà è la Curiosità che vuole sapere cosa sia.
    Inforca le sue babbucce, si specchia e si sistema un paio di pantaloni ed una camicia comoda che gli hanno dato in attesa che i suoi panni vengano lavati. Recupera l'anello che indossa alla mano sinistra ed il piccolo porta-tarocchi che lega, invece, ad uno dei passanti del pantalone. La verità è che non ha fiducia della servitù, è un concetto ancora ostico e mal appreso, quindi vuole portare con sè gli unici oggetti a cui è legato.
    Lentamente apre la porta e sporge il capino oltre le ante di legno massiccio. Guarda a destra e poi a sinistra senza notare alcun servitore. Strano. Decide, quindi, di proseguire porgendo l'orecchio verso quel rumore. Lo segue come fosse un segugio e quindi chiede ai suoi cari amici spiriti se nei dintorni vi sia qualche essere spiritato. Li manda in tutte le direzione ed attende il loro ritorno. Intanto, però, avanza verso il rumore.
    Visto che, a ben pensarci presentarsi di soppiatto alle spalle di un povero servitore, potrebbe esser vista come una cafoneria (sia mai che si vociferi che il figlio del Dottor Otto sia un maleducato) decide in qualche modo di avvertire della sua presenza.
    *Coff-Coff* Emh, c'è qualcuno?
    Perchè si, abituato o meno, si sente abbastanza a casa in quel palazzone ed ignora che possa celare qualche pericolo.
    Posso dare una mano nelle riparazioni?

    Aggiunge abbozzando un sorrisetto mentre si avvia verso il rumore. Si, deve prendere ripetizioni sul concetto di servitù e sul fatto che non si aiuta questa nelle proprie mansioni.


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    Status Fisico: Perfetto, giusto qualche dolorino alla pianta dei piedi
    Status Mentale: Incuriosito

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    Sunto: Il rumore incuriosisce Augustus che decide di andare in direzione del rumore per vedere di cosa si tratta.
     
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    Il continuo rumore di ferraglia si faceva sempre più vicino man mano che procedevi verso l'esterno del palazzotto, percorrendo il lungo corridoio verso l'ala Nord che non avevi ancora visitato. Le anime che avevi mandato in perlustrazione ti avevano parlato di un uomo lì vicino: e difatti lo trovasti inginocchiato per terra, avvolto dal suo lungo mantello nero e logoro, tutto intento a forzare la serratura di una delle tante porte lì presenti.

    *Coff-Coff* Emh, c'è qualcuno?

    All'inizio, sembrò non accorgersi nemmeno della tua presenza. A vederlo più da vicino, doveva avere circa l'età di Asmodeous; forse più giovane di qualche anno... o magari semplicemente più atletico.

    Posso dare una mano nelle riparazioni?

    Con un movimento rapido della mano ti fece cenno di lasciar stare, come un papà indaffarato che preferisce mandare i figli a giocare piuttosto che occuparsi dei lavori domestici. Aveva un modo di fare alla mano, e sembrava totalmente a suo agio. A dirla tutta non somigliava nemmeno lontanamente ad un ladro, anche se i fatti avrebbero potuto suggerire il contrario: era grosso, robusto, muscoloso per niente silenzioso. Un gigante di due metri in una situazione alquanto strana...

    p5hy

    -Tranquillo, giovanotto! Ho appena fin...

    Si fermò di colpo. Gli occhi castani macchiati di riflessi verdi si intrecciarono al tuo sguardo. Poi scesero lentamente, sondandoti da capo a piedi finchè... non raggiunsero l'anello. Accovacciato com'era lì vicino a te, sembrò riconoscerlo subito.

    hymx

    -AAAAAAAAAAAAAAAAAAAH

    Dopo aver lanciato un urlo spacca-timpani, si gettò indietro, allontanandosi il più possibile da te così da rialzarsi senza che tu potessi anche solo lontanamente fargli qualcosa di male. Afferrò un candelabro d'oro su un tavolino a lui vicino, dunque te lo puntò come se si trattasse di un'arma particolarmente pericolosa. Nei suoi occhi, oltre al terrore, sembrava essere apparsa una vena di disprezzo non indifferente, ribrezzo verso qualcosa che davvero non sopportava.

    -Maledetto diavolo, adesso possiedi anche i ragazzini?!?!?

    La voce si fece aspra e tuonante: per te che non avevi esperienza di combattimenti reali, in quella precisa situazione vedere un uomo enorme urlarti contro minaccioso cose dal senso dubbio e prive di filo logico poteva essere giusto un tantino traumatico. Come se non bastasse, nessun inserviente o guardia si era ancora fatto vivo.

    -Ti ributterò all'inferno a calci in culo!

    Senza sentir ragione o provare a calmarsi, ti si gettò contro in un attacco frontale, l'elegante candelabro stretto fra le mani ed impugnato come una mazza. Giunto a mezzo metro da te avrebbe mutato la propria traiettoria ad angolo retto, per poi riavvicinarsi sul tuo lato destro: avrebbe provato a colpirti la testa. Un colpo secco, violento, così da farti perdere i sensi.


    Quest Master's voice

    A questo punto, direi che possiamo iniziare con un vero (o quasi) combattimento. Il fatto che io l'abbia chiamato combattimento non significa che tu debba per forza combattere: puoi anche cercare di chiarire la questione, ovviamente difendendoti così da non cadere stecchito per la mazzata alla testa. Puoi fare anche altre cose che momentaneamente non mi vengono in mente... in pratica interpreta il pg come meglio credi. Ovviamente tieni in conto l'attacco e, se non vuoi svenire, difenditi.
    Intanto, degli inservienti al momento non ne trovi nemmeno l'ombra.

    Come prima, scegli cosa fare e non essere autoconclusivo ^^.

    Tutorial (Quest Player)Bene, allora... premetto che questo non è un combattimento classico, ma un combattimento da quest.
    Nel combattimento classico il primo (o i primi) post sono esclusivamente d'apertura, quindi squisitamente narrativi, e in genere servono per spiegare le ragioni dello scontro (a volte pre-concordate fra giocatori). Al primo post si inseriscono i vari status, le riserve di mana, le passive e l'equipaggiamento, esattamente uguale a come ti ho detto di fare anche per le quest.
    Quello che ti spiego ora è invece come comportarsi nei turni attivi, e cioè i turni di combattimento vero e proprio.
    Per quanto riguarda lo spoiler, l'impostazione è identica a quella che ti ho detto per il primo post di quest: alle informazioni già scritte devi aggiungere le attive utilizzate in quel preciso turno, facendo bene attenzione a specificare i consumi utilizzati.
    Passiamo ora alle tre basi del combattimento su Endlos:
      Narrazione-> Ovviamente dipende dallo stile del giocatore, ma è buona cosa, ad esempio, essere molto precisi nel descrivere le proprie azioni e le distanze varie ed eventuali tra pg o tra un pg e qualcos'altro di interessante. Se non sei preciso, infatti, dai la possibilità all'altro di aggiungere elementi a suo favore solo perchè tu non li hai detti, e quindi non rischia malus alla sportività per aver cambiato le tue parole. In genere non accade, ma non si sa mai nella vita...

      Strategia-> In ogni combattimento hai la possibilità di usare 2 slot tecnica per turno*, e cioè puoi lanciare due attive a tua scelta come e quando vuoi: attento però alla tempistica; turni che durano molto tempo (a meno che non si tratta di introspezioni o flashback) rischiano di diventare autoconclusivi, perchè non permettono di fatto all'altro una risposta immediata a quello che fai. E poi diciamocelo: realisticamente nessun pg rimarrebbe fermo e tranquillo mentre il cattivo di turno inizia a fare monologhi, acrobazie random o un numero di attacchi (fisici e non) che temporalmente richiedono più di qualche secondo... è ovvio che gli tiri un critico a faccia appena ne hai l'occasione ò_ò
      Per quanto riguarda invece il come e il quando tirare le tecniche... beh, scegli tu la strategia! Puoi anche non sfruttare gli slot, sebbene sia buona cosa farlo. Più la strategia si rivelerà complessa, ben pensata e magari anche vincente, più il voto in questo campo si alza.

      * NOTA BENE: gli slot tecnica sono gli attacchi o le difese con consumo, non gli attacchi fisici come quello che ti ho lanciato ora con Gildarts. Quelli puoi farne quanti vuoi, al limite del ragionevole e di quanto detto qui sopra.

      Sportività-> La prima regola è di non essere autoconclusivi: quando non sai se un attacco è autoconclusivo o meno, in genere l'uso del condizionale aiuta parecchio. Altra regola importante: ci si difende totalmente dagli attacchi con una difesa di consumo pari o superiore ad essi. Se vuoi parare un Alto utilizzando una barriera a consumo Medio, bene, puoi farlo: però ti becchi dei danni, e ti fai molto male. A meno che tu non abbia passive di insensibilità al dolore, troppe ferite compromettono le tue capacità di movimento ed anche di raziocinio, tienilo a mente!

    headergil0
    Riserva di Mana: 110%
    Mana utilizzato nel turno: 0%
    Status fisico: illeso.
    Status psicologico: alterato.

    Riassunto Azioni. Ti vengo addosso impugnando un candelabro d'oro. Avanzo di corsa per una distanza di dieci passi, fino ad arrivare a circa un metro da te. Cambio improvvisamente traiettoria e viro verso destra. Torno da te, raggiungendoti sul fianco e tirandoti il candelabro in testa come se fosse un manganello. Non uso slot tecnici: il mio è un semplice attacco fisico, a cui devi aggiungere i vari PU inseriti nello spoiler.

    Abilità Passive.Arti della Guerra ~ Veterano sia fra i soldati che i mercenari, Gildarts può essere considerato un guerriero completo sotto tutti i punti di vista: oltre al corpo allenato, agile, forte, resistente e traboccante di energia, è anche dotato di notevole prontezza nel richiamare la propria magia così scagliarla sul nemico in pochissimi istanti.
    [PU del 50% in Forza, Resistenza, Agilità, Velocità. + Riserva mana 110% + Instant Casting]

    Quinto e Sesto senso ~ Avventuriero di professione, nel corso degli anni ha sviluppato un sesto senso molto particolare in grado di fargli percepire l'avvicinamento o il sorgere di un pericolo imminente. Questo gli rende possibile evitare le imboscate e localizzare i nemici attraverso la combinazione di questa caratteristica con un olfatto estremamente sviluppato.
    [Auspex minacce + Auspex olfattivo]

    Veterano ~ Combattendo per anni in guerre, crociate e cacce si finisce per imparare ad utilizzare qualunque tipo di arma. Che sia sua, di un compagno o un avversario non importa: nella sua lunga esperienza ne avrà sicuramente impugnata una simile, dunque saprà usarla come se di fatto gli appartenesse. Come se non bastasse, nelle mani di Gil perfino una tazza o una borsa possono diventare armi letali: per lui non esiste limite all'adattamento, dunque può ricorrere ad oggetti apparentemente innocui, qualora fosse necessario, e trasformarli in armi o scudi momentanei.
    [Abilità nel maneggiare tutte le armi + Abilità nell'usare oggetti innocui come armi]

    Equipment.Guanto d'Arme ~ Tecnicamente è un costrutto metallico agganciato al suo braccio sinistro, e lo ricopre totalmente dalla mano alla spalla. Ha la funzione di armatura e di supporto a molte tecniche del suo armamentario.

     
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    Prima di tutto ringraziamo Joy, lo spirito che torna dopo la sua breve esplorazione e gli bisbiglia la presenza di un figuro vicino ad una porta. Avanza con una certa esitazione dovuta al fatto che non conosce bene quel luogo in generale ed ancor di più quell'ala del palazzo.
    Si schiarisce un paio di volte la voce mentre avanza e quella chiazza nera via via prende forma.
    E' perplesso, e questo è palese dal sopracciglio aggrottato che disegna un piccolo cuneo nero sopra l'occhio destro. Di certo quello non è uno dei servitori, figurarsi.
    Ho appena?
    Gli fa eco portando la mano destra alla testa e la gratta con movimenti lenti e circolari. Si sporge un po' a destra e poi a sinistra per meglio riuscire ad osservare quello che il tizio sta facendo. Se il concetto di servitù gli era alieno sappiate che anche quello di ladro è qualcosa di nuovo. In una comunità di meno di trecento anime dove tutti hanno un ruolo per la sopravvivenza del villaggio stesso non esiste il furto. Chi ha bisogno viene aiuto dallo spirito di gruppo poichè la morte anche di un solo abitante vorrebbe dire più lavoro per tutti e quindi altra morte in una catena che porta all'estinzione.
    Quando il tipo si mette ad urlare, poi, la risposta è immediata
    AAAAAAAAAAAH!
    Alza le mani in alto ed indietreggia di un paio di passi in quella che è la tipica posa della resa.
    Macchecavolo sta succedendo?
    Dire che è traumatizzato da quell'urlo è poco, figuriamoci poi quando il tizio afferra il candelabro e lo utilizza a mò di arma. Ma stiamo scherzando? Qui la gente deve avere qualche problema serio. Prima i servitori che non riescono a parlare della città in cui vivono, i servitori che sono servitori, gente incappucciata che ti fissa nel nulla bianco, altra gente ammantata che traffica con le porte e poi ti minaccia con candelabri vari ed eventuali. Ehi, ma chi me lo ha fatto fare di lasciare il mio bel villaggio? I numeri, ricordi? Ah, giusto, vero, allora non posso farci nulla. Tramutizzatemi pure.
    Ehi! Cosa? Aspetta! Bambino a chi? Inferno? AH! Culo! Diciotto!

    E' andato in confusione e mentre il tizio gli si infiamma contro indietreggia di un secondo passo. Se sin ora era traumatizzato quando ora viene anche assaltato rasenta lo svenimento per incomprensione. La Curiosità, pompata come non mai, continua a porre le sue domande che non fanno altro che attorcigliargli il pensiero e lasciando lì come un vegetale in attesa di esser picchiato. Per fortuna, per fortuna, grazie a tutti i numeri, che esiste ancora quella cosina chiamata spirito di autoconservazione che con un bel calcione mentale butta via la Curiosità e cerca di preservare il proprio io. Una bella scarica di adrenalina è quello che ci vuole. Tachicardia, broncodilatazione, miosi alcuni dei segni che nel giro di pochi millisecondi si manifestano per la scarica adrenergica. Augustus non è tipo da combattimento corpo a corpo, ma per fortuna la numerologia gli ha dato qualche asso nella manica per provvedere a se stesso.
    Istintivamente piega le ginocchia, la schiena si porta più avanti e le braccia si incrociano a creare una X davanti al petto, la testa si china in avanti per cercare di esser protetta dalla X creata dalle braccia. Una posizione naturale che assume a prescindere della tipologia di attacco che sta per ricevere.
    L'adrenalina infervora il circolo ematico ed attiva la mente. Una piccola tempesta di neuroni che comincia a scaricare con intensità sempre crescente. Una piccola lucina che accende due lucine, due ne accendono quattro, quattro ne accendono otto e così via fino a che tutti i neuroni scaricano rapidamente i loro potenziali d'azione e creano una piccola meraviglia psiomatica. Il processo potrebbe sembrare complesso e lento, in realtà il tutto dovrebbe prendere vita in pochi secondi, si spera meno di quelli che ci mette il tizio a compiere i dieci passi.
    La mente si attiva, brilla e scardina quelli che sono i confini tra i diversi piani dimensionali. Mente e spirito comunicano e si fondono. Una fenditura da cui uno spirito, per la precisione Giulietta, riceve una ventata di energia vitale proveniente dallo stesso Augustus. Una traslazione energetica multidimensionale che affonda il suo senso nel numero ventidue. Giulietta ricolma di questa nuova energia si materializza nel piano materiale come una sottile caligine che circonda ed abbraccia il corpo di Augustus. Una caligine che cresce e si stratifica come una millefoglie che assume durezza e resistenza.
    In breve quando il colpo-candelabrato giunge vicino la nuca di Augustus questa dovrebbe esser coperta da questa caligine in continua crescita guidata dal senso di autoconservazione tipico di ogni specie intelligente. La caligine, così lattiginosa ed eterea, in realtà al tocco, è soda e dura come fosse un'armatura spiritica, anzi se proprio vogliamo quella è una Giulietta rediviva sotto una forma diversa. Vista poi la posizione assunta il colpo-candelabrato impatta in parte anche contro la spalla destra. Certo la grandiosa Giulietta gli evita il peggio, ma comunque l'energia cinetica del colpo in parte giunge e proietta lo scheletrico Augustus in avanti
    Ehi! Machediavolo sta succedendo?
    Incespica in avanti per un paio di passi e si volta rapidamente verso il suo aggressore, portandosi a circa cinque-sei passi da questo. Intanto la caligine comincia a sfumare e scompare divorando gli ultimi barlumi di energia psionica che gli son stati donati.
    Il cuore batte forte nel petto e nelle orecchie. Il respiro è corto e rapido. La mente è rapida e continua a non capire quello che succede. Fissa il tizio e nel giro di qualche secondo deve decidere cosa fare. Un paio di calcoli numerologici ed ha deciso.
    Alza le mani in segno di resa, come prima. Il tono è chiaro e deciso, le spalle rivolte alla porta precedentemente scassinata.
    Non so chi tu sia e perchè tu sia qui, ma aggredire uno sconosciuto con un candelabro non è un buon biglietto da visita. Ti consiglio di calmarti e spiegare la situazione perchè a breve arriveranno le guardie e lì sarà per te un problema. Se vuoi derubarmi, mi dispiace, ma io qui sono un semplice vagabondo ospitato per mera fortuna...quindi mi dispiace ma non ho nulla da darti e non sono mai stato negli inferi e gradirei non esser preso a calci

    Decide di utilizzare la via della parola, la più semplice ma spesso la più utile. Il respiro continua ad essere rapido e più corto del normale. Ad occhio attento non riesce a tenere la mano destra ben distesa in alto come la sinistra a causa del colpo subito qualche attimo prima. Bhè, il lato positivo è che in tutto questo non ha badato al dolore ai piedi. Spera vivamente che la via del dialogo dia i suoi frutti. Bhè, altrimenti la numerologia ti ha dato qualche altra freccia per il tuo arco, no?


    Equipaggiamento: Mazzo di Tarocchi (Dieci tarocchi incisi su lamine di metallo affilato)
    Mana: 95% (100-5)

    Status Fisico: Dolore alla spalla dx e base del collo. Dolori lievi alle piante dei piedi
    Status Mentale: Confuso

    Tecniche
    Sussurri – Auspex spiritico [Passiva]

    ۸ Numerologia: 22, la Creazione
    Attraverso lo studio delle pratiche occulte Augustus è divenuto padrone di una strana arte magica che sfrutta contemporaneamente la manipolazione della materia, degli spiriti e della mente.
    Richiamando a sè uno spirito e bisbigliandogli il numero ventidue Augustus è in grado di plasmare lo spirito secondo quelli che sono i dettami associati al numero.
    Ventidue numero della creazione e del materialismo. Lo spirito viene forgiato attraverso i sigilli alchemici e plasmato attraverso la manipolazione mentale al fine di trasferirlo temporaneamente nel piano materiale. Lo spirito che appare come fosse una nebbia lattiginosa può essere plasmato a creare una barriera sferica o rettangolare che possa difendere il suo evocare da eventuali offese di carattere fisico, magico o psionico.
    Tipologia: Attiva (difesa fisica/magica/psionica)
    Consumo: Variabile Basso
    Durata: Un turno

    Sunto: Dopo le perplessità di sorta Augustus si difende dalla candelabrata avversaria per poi cercare un dialogo con lo sconosciuto.
     
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    -AAAAAAAAAAAAAAAAAAAH
    AAAAAAAAAAAH!


    Entrambi siete spaventati e confusi, su questo non ci son dubbi. Gildarts inizia a dir cose strane minacciandoti con un candelabro, mentre tu inizi a dare i numeri... letteralmente. Spaventato, indietreggi ponendo le braccia incrociate davanti al corpo come se fossero uno scudo ed una sottile caligine avvolge il tuo corpo come l'abbraccio di una madre, con la sola volontà di proteggerlo. Gulietta ne è in grado, e così ti salvi dallo svenimento ed un mal di testa che sarebbe durato come minimo cinque giorni; non riesci però a tenerti in equilibrio, ed il colpo ti sbilancia in avanti. Incespicando nei tuoi passi, ti stai ancora domandando il perchè di quell'attacco, o anche solo un filo vagamente logico da seguire... ma al momento è tutto inutile. Non ti resta che chiederlo: alzi le mani in segno di resa e speri nell'uso della parola.

    Non so chi tu sia e perchè tu sia qui, ma aggredire uno sconosciuto con un candelabro non è un buon biglietto da visita. Ti consiglio di calmarti e spiegare la situazione perchè a breve arriveranno le guardie e lì sarà per te un problema. Se vuoi derubarmi, mi dispiace, ma io qui sono un semplice vagabondo ospitato per mera fortuna...quindi mi dispiace ma non ho nulla da darti e non sono mai stato negli inferi e gradirei non esser preso a calci.

    A quelle parole, già pronto ad un altro attacco, l'uomo dai capelli rossi si ferma e ti osserva sospettoso. Non gli piace combattere con i vagabondi, ancor più se giovani ed innocenti ma... poteva crederci?

    -Non ti credo, stai mentendo.

    Ti fissa con sguardo torvo, ancora pieno di disprezzo nonostante fosse riapparso qualcosa che ricorda vagamente il dubbio. Forse non sa se crederti, e sta ponderando le varie eventualità possibili in quella situazione non esattamente allegra.

    -I demoni mentono... giocano con la testa e la buona fede delle persone.

    Continuò a parlarti con voce alterata, anche se quello sembrava più un tentativo di autoconvincimento che altro. No, lui era un cacciatore, non doveva cadere davanti alle menzogne di un diavolo come quello.

    -Lo zolfo, l'anello con il tuo simbolo... sei Asmodeous, non ho dubbi.

    Tenendo ancora stretto il candelabro fra le dita, te lo puntò nuovamente contro, ma questa volta non ti attaccò: nonostante l'incomprensione, forse era intenzionato a trattare.

    -Libera il ragazzo che hai posseduto, o ti riporterò all'inferno e farò in modo che tu non lo lasci mai più.


    Quest Master's voice

    Il mio png al momento non ti sta attaccando. Crede ancora che tu sia un demone, e si è messo a contrattare perchè il demone che ti ha (secondo lui) posseduto ti lasci libero. Decidi cosa fare LOL

    Come prima, scegli cosa fare e non essere autoconclusivo ^^.

    Tutorial (Quest Player)Ok, a prescindere da se il combattimento è finito o no, ho ancora delle cose da dire, che mi son scordata nell'altro post >_</
      Power-Up Passivi-> I PU passivi danno alle loro caratteristiche un bonus in percentuale. Questo permette al pg di essere naturalmente più forte di un altro, o più agile, o più resistente ecc. Ciò non toglie che le normali tecniche attive sono di fatto superiori a qualunque PU passivo (se qualcuno ti attacca con consumo basso e tu usi un PU in forza per pararti o un PU in agilità per schivare, non ce la fai a difenderti). Lo stesso vale se qualcuno ti attacca con un PU: per bloccare il colpo o rispondi con un altro PU oppure usi una difesa attiva, così vai sul sicuro.
      Attento alle combinazioni fra PU attivi e tecniche varie: molti giocatori li usano entrambi, intrecciati. Ad esempio posso tirarti un fendente di spada attivo (quindi con dispendio di mana, ad esempio medio) avvalendomi inoltre di un PU passivo in forza ed uno in agilità. In quel caso, il fendente è potenziato, e per pararti completamente non serve più soltanto un medio, ma un medio+uno o più PU che compensino l'attacco del tuo nemico. Potresti anche usare una tecnica di consumo superiore all'attacco, come hai appena fatto nel post precedente.
      Alcuni lo fanno mentre altri, per risparmiare mana nei duelli, preferiscono a volte lasciarsi colpire. Sta al giocatore decidere che strada prendere ^^/

      Power-Up Attivi-> Nonostante siano di fatto tecniche con consumo di mana attivo, non sono considerati come tutte le altre attive. Questo perchè le attive classiche sono istantanee e riguardano una sola azione o movimento: il PU è un incremento generico, che va distribuito nell'intero turno ed in tutti i movimenti compiuti in quella fascia temporale. Ciò vuol dire che il potere "si disperde" un pochettino, e di fatto risulta più debole, nonostante dia la possibilità di compiere più azioni rispetto a una tecnica normale.

      Autoconclusività-> E' un argomento di cui ho già parlato, ma avevo dimenticato una cosa. Nei duelli non si può essere autoconclusivi nemmeno se è tutto preconcordato. L'unico momento in cui ottieni questo privilegio è in seguito alla pubblicazione del risultato dell'incontro da parte di un giudice e solo se sei il vincitore dello scontro. In questo caso (se l'incontro prevedeva il PK attivo) potresti perfino uccidere l'avversario come e quando vuoi, senza che lui possa difendersi.

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    Riassunto Azioni. Ti vengo addosso impugnando un candelabro d'oro. Avanzo di corsa per una distanza di dieci passi, fino ad arrivare a circa un metro da te. Cambio improvvisamente traiettoria e viro verso destra. Torno da te, raggiungendoti sul fianco e tirandoti il candelabro in testa come se fosse un manganello. Non uso slot tecnici: il mio è un semplice attacco fisico, a cui devi aggiungere i vari PU inseriti nello spoiler.

    Abilità Passive.Arti della Guerra ~ Veterano sia fra i soldati che i mercenari, Gildarts può essere considerato un guerriero completo sotto tutti i punti di vista: oltre al corpo allenato, agile, forte, resistente e traboccante di energia, è anche dotato di notevole prontezza nel richiamare la propria magia così scagliarla sul nemico in pochissimi istanti.
    [PU del 50% in Forza, Resistenza, Agilità, Velocità. + Riserva mana 110% + Instant Casting]

    Quinto e Sesto senso ~ Avventuriero di professione, nel corso degli anni ha sviluppato un sesto senso molto particolare in grado di fargli percepire l'avvicinamento o il sorgere di un pericolo imminente. Questo gli rende possibile evitare le imboscate e localizzare i nemici attraverso la combinazione di questa caratteristica con un olfatto estremamente sviluppato.
    [Auspex minacce + Auspex olfattivo]

    Veterano ~ Combattendo per anni in guerre, crociate e cacce si finisce per imparare ad utilizzare qualunque tipo di arma. Che sia sua, di un compagno o un avversario non importa: nella sua lunga esperienza ne avrà sicuramente impugnata una simile, dunque saprà usarla come se di fatto gli appartenesse. Come se non bastasse, nelle mani di Gil perfino una tazza o una borsa possono diventare armi letali: per lui non esiste limite all'adattamento, dunque può ricorrere ad oggetti apparentemente innocui, qualora fosse necessario, e trasformarli in armi o scudi momentanei.
    [Abilità nel maneggiare tutte le armi + Abilità nell'usare oggetti innocui come armi]

    Equipment.Guanto d'Arme ~ Tecnicamente è un costrutto metallico agganciato al suo braccio sinistro, e lo ricopre totalmente dalla mano alla spalla. Ha la funzione di armatura e di supporto a molte tecniche del suo armamentario.

     
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    Avere a che fare con i pazzi è sempre qualcosa di ostico e difficilmente gestibile. Solo una volta ha avuto una simile esperienza, ovviamente si trattava di uno dei pazienti di suo Padre, un ragazzino schizofrenico e con disordini schizoaffettivi di vario grado.
    In ogni caso con i successivi improperi comincia a capire qualcosa di quello che va blaterando il tizio armato di candelabro.
    Continua a fissarlo e studiarlo con attenzione. Quindi sta dicendo che Asmodeous è tipo un cosa? Un demone? Un diavolo? Ha sentito parlare di questi cosi solo nelle storie raccontate al villaggio e nulla più. Ricordiamo, però, che i numeri gli han detto che Asmodeous è un numero quattro, la potenza del male elevato alla sua stessa potenza, un numero ambiguo che forse fin dal primo momento lo aveva messo in guardia ma lui non era riuscito a cogliere questo aiuto numerologico.
    Umh
    Analizza la situazione e quei pochi dati che a a sua disposizione. Il tipo che ha davanti, oltre il fatto di sembrare un ladro che si intrufola nelle abitazioni altrui sembra animato da buone intenzioni, per quanto abbia frainteso tutta la situazione. Resta sempre con le mani alzate in segno di resa, se non si fosse inteso vuole evitare in tutti i modi il combattimento. Certo, potrebbe utilizzare qualche spirito per manipolare la mente del suo avversario e renderlo più disposto al dialogo, ma dubita che portare avanti una discussione con qualcuno sotto influsso numerologico possa essere in qualche modo utile, in particolar modo se il suo caro Asmodeous è proprio un diavolo.
    Ascolta, tizio. Se avessi voluto giocare con la tua testa o con le tue buone intenzioni oltre a difendermi avrei provveduto ad utilizzare qualche macumba numerologica per farlo, non ti pare? Invece sono qui a braccia alzate cercando di parlare con te, anzi sapere il tuo nome potrebbe essere una cosa carina, non credi?
    Butta la cosa lì sperando di ottenere un nome e quindi un numero, non potrebbe chiedere di meglio.
    Non sono Asmodeous, mi chiamo Augustus Asensi e sono un libero cittadino del Presidio del Nord. Però conosco una persona con questo nome. E' un nobil signore che mi ha soccorso mentre mi ero perso e mi ha portato in questa casa come suo ospite. Questo anello è un suo dono temporaneo, visto che è assente, per poter aver risposta da parte della servitù, che ti ricordo sarà a momenti per arrivare, quindi sarà bene che tu abbassi quel coso ed oltre agli improperi mi spieghi meglio la situazione.
    Autoritario il tono? Per nulla, ma lo avete visto? Non saprebbe esser autoritario manco se lo volesse, forse giusto se i numeri glielo imponessero. Il tono è tranquillo, non nasconde una velata ironia però.
    Zolfo? Ma se ho appena fatto un bagno con dei sali al papavero, scusa ma proprio di zolfo non dovrei odorare

    Sempre mani alzate resta a fissare il suo interlocutore cercando di mostrarsi quantomai sereno e rilassato. Lui è dalla parte del giusto e questo gli da una certezza in più, giusto? Numeri, è così vero? O è meglio mettersi a correre via?
    Questo è tutto un grande malinteso, però, con qualche parola possiamo risolvere il tutto. Se ti senti più sicuro con il candelabro stretto tra le mani, ok, tienilo pure...però, come detto, io sono Augustus, piacere. Non sono un satanasso, non so possedere i giovani eccenzion fatta per la possessione del mio stesso corpo, che per inciso è questo da ventinove anni. Va bene? Posso parlare come persone civili, ora?

    Di tanto in tanto sillaba le parole per render il discorso più incisivo e chiaro. A dispetto di una calma esteriore i muscoli del corpo sono tesi e pronti per eventuali schivate laterali qualora la strategia della parola dovesse tragicamente fallire.



    Equipaggiamento: Mazzo di Tarocchi (Dieci tarocchi incisi su lamine di metallo affilato)
    Mana: 95%

    Status Fisico: dolore alla spalla destra, al collo, ed alle piante dei piedi.
    Status Mentale: teso

    Tecniche
    Sussurri – Auspex spiritico [Passiva]

    Sunto: Continua a cercare il dialogo con lo sconosciuto.
     
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    Ascolta, tizio. Se avessi voluto giocare con la tua testa o con le tue buone intenzioni oltre a difendermi avrei provveduto ad utilizzare qualche macumba numerologica per farlo, non ti pare? Invece sono qui a braccia alzate cercando di parlare con te, anzi sapere il tuo nome potrebbe essere una cosa carina, non credi?

    A quelle parole ti fissa per qualche attimo, alza un sopracciglio.

    -Gildarts Clive.

    E' semplice e conciso, anche perchè poi tu riprendi a parlare e, nonostante la vostra presentazione non esattamente "amichevole", non sembra il tipo da interrompere qualcuno che cerca di difendersi. Questa è una fortuna.

    Non sono Asmodeous, mi chiamo Augustus Asensi e sono un libero cittadino del Presidio del Nord. Però conosco una persona con questo nome. E' un nobil signore che mi ha soccorso mentre mi ero perso e mi ha portato in questa casa come suo ospite. Questo anello è un suo dono temporaneo, visto che è assente, per poter aver risposta da parte della servitù, che ti ricordo sarà a momenti per arrivare, quindi sarà bene che tu abbassi quel coso ed oltre agli improperi mi spieghi meglio la situazione.

    Ovviamente, lui non abbassa il candelabro. Inoltre vedi il suo volto incupirsi improvvisamente. Certo, prima era adirato, colmo di disprezzo... ma ora sembra quasi preoccupato.

    Zolfo? Ma se ho appena fatto un bagno con dei sali al papavero, scusa ma proprio di zolfo non dovrei odorare.
    Questo è tutto un grande malinteso, però, con qualche parola possiamo risolvere il tutto. Se ti senti più sicuro con il candelabro stretto tra le mani, ok, tienilo pure...però, come detto, io sono Augustus, piacere. Non sono un satanasso, non so possedere i giovani eccenzion fatta per la possessione del mio stesso corpo, che per inciso è questo da ventinove anni. Va bene? Posso parlare come persone civili, ora?


    Improvvisamente, i muscoli tesi e pronti a scattare si rilassano, esattamente come la sua posa. Prende un profondo sospiro e la mano libera gli finisce sonoramente sulla faccia, nel più che conosciuto gesto di facepalm. Ok, perfetto: sembra aver compreso la situazione, o quantomeno gli è chiaro che tu non sia un nemico. Poi, però, ti fa una domanda strana.

    -Sei vergine?

    Forse ti sarebbe parsa inopportuna, forse lo avresti fissato con inquietudine profonda e mani ben salde sulle tue chiappe ma, al primo cenno di perplessità, Gil avrebbe spiegato immediatamente la ragione di quel quesito.

    -Se lo sei, allora sei il suo sacrificio mensile. Se non lo sei... beh, potresti essere la sua cena. Sinceramente non so cosa mangiano, e credo di non volerlo sapere.

    Si rimette in posizione eretta, posando nuovamente il candelabro da dove l'aveva preso. Raccoglie il suo grimaldello e lo mette nella sacca. Intanto sentite dei passi in lontananza: evidentemente è una cameriera o una guardia nei suoi giri notturni. Mentre tu scruti l'oscurità in direzione dell'origine del suono, Gil ti volta perfino le spalle, sicuro che non l'avresti attaccato.

    -Conosco una via sicura per uscire entrambi vivi ed indenni. Seguimi e molla l'anello: quella roba può essere maledetta.

    Si avvicina ad una porta e la spalanca: forse è da lì che è arrivato. Intanto i passi dietro di voi si fan sempre più vicini. Gil attende, scrutandoti fra le ombre in attesa della tua scelta.


    Quest Master's voice

    Semplice post di dialogo: alla fine ti trovi davanti ad una scelta. Decidi cosa fare e a chi credere, ovviamente non essere autoconclusivo =*

    Tutorial (Quest Player)Non credo di doverti spiegare altro: sei abbastanza pratico di tuo e più che le regole di base e quelle che ti ho elencato prima non posso darti: il resto lo otterrai con l'esperienza di gioco.
    Detto ciò, se ti interessa approfondire la questione "combattimenti" puoi leggerne qualcuno già svolto e in cui i giocatori hanno ottenuto punteggi abbastanza alti (i giocatori con punteggi bassi hanno ancora da imparare e potrebbero confonderti le idee). Altro metodo per imparare è, ovviamente, scendere in campo e fare pratica personalmente. A te poi decidere cosa fare in futuro ^^/
     
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17 replies since 6/7/2013, 17:56   365 views
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