Nesrìn VS Firion

Torneo LAM

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  1. Liberi Aeris Milites
     
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    L'opera di ricostruzione del Presidio Errante si era dimostrata spaventosamente rapida nonostante le ingenti perdite sia di fondi che di manodopera a seguito della Guerra Civile e dell'insediamento del nuovo Alfiere; ciò nonostante l'intera isola fu ben presto riportata al suo antico splendore e nuovi edifici sorsero al posto delle rovine. A tal proposito, il Magisterium giocò un ruolo importante, se non addirittura essenziale: attraverso la magia era infatti possibile realizzare qualunque cosa, dunque nessuno si meravigliò più di tanto quando una nuova struttura galleggiante apparse improvvisamente nei cieli occidentali di Endlos. Un'arena sospesa nel cielo, totalmente priva di attracchi o legami alle altre terre ad esclusione del centro gravitazionale che la faceva roteare attorno a Laputa come un satellite.
    Ad esser sinceri, furono in molti a domandarsi il perchè di quella scelta... ma solo il tempo avrebbe concesso loro delle risposte.


    arenaceleste_zpsd089c819

    - Nesrìn vs Firion -

    Campo di Battaglia: Arena Celeste 300x100 metri
    Condizioni Ambientali: Tramonto, cielo limpido, clima secco e poco vento.
    Altro: Avete come spettatori Drusilia Galanodel e qualche Aviatore sulle tribune
    Inizio del Combattimento: 10 Agosto
    Post Minimi: Presentazione + 3 Post Attivi
    Limitazioni: 2 slot tecnica per ogni turno
    Penalità: Dopo il 3° giorno di mancata risposta
    Primo Post: Nesrìn

    Criteri di Giudizio:
    Ci si baserà su Lealtà, Strategia, Scrittura e Puntualità con voti da 0 a 10.
    Tutti e 4 i parametri sono da considerarsi alla pari; nessuno vale più dell'altro.



    Edited by Drusilia Galanodel - 5/8/2014, 16:34
     
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    Nesrìn

    Dire che Nesrìn si sentiva eccitata, era dire poco.
    Sprizzava gioia da tutti i pori.

    Gli occhi che le brillavano, esaminava con attenzione lo strambo panorama intorno a lei, il sorriso a trentadue denti ben stampato sul visetto grazioso, a prova del suo malcelato entusiasmo; bocca spalancata nella classica reazione dovuta alla meraviglia - e alla voglia incontenibile di combattere -
    la rossa mosse dunque i primi passi sopra quell’arena costruita sul nulla, sospesa nel vuoto.
    Il Magisterium aveva fatto proprio un ottimo lavoro, su Àedùn quel genere d’impresa era molto difficile da realizzare, nient’affatto per la mancanza delle conoscenze necessarie, bensì per i costi molto elevati che di sicuro un progetto del genere richiedeva ... e sì, pure le risorse disponibili giocavano un ruolo chiave.

    Arcanite: raro minerale dal potere prodigioso. Sangue divino cristallizzato, la fonte da cui la stirpe umana traeva la sua forza; senza di esso l’uomo era nulla, giacché se privato di questa pietra nemmeno l’Arte poteva sperar di praticare.
    Un'effimera ricchezza, però, non certo da sprecare per dei piani dalla natura troppo ambiziosa; un problema che invece - chissà perché - non sembrava sussistere in quel bizzarro semipiano che ora era divenuto la sua nuova casa.

    Scrollò le spalle, spremersi le meningi su domande a cui forse mai avrebbe dato una risposta era inutile, e poi, non ci avrebbe comunque capito granché. Era abituata alle stranezze di Endlos, e questo le bastava, una in più non faceva alcuna differenza.

    Meglio concentrarsi, allora, sull’epico scontro che l’attendeva: su Firion, suo avversario, e su Drusilia, giudice supremo e indiscusso del torneo. Espressione vispa e tutt’altro che battagliera, la focosa si volse in direzione degli spalti, agitando le braccia sia per attirare lo sguardo della Dama del Vento verso sé, sia come gesto di saluto; poi prese la parola, voce squillante e decisa come al solito.

    Perché proprio lui?
    Urlò a gran voce, mentre si voltava ad incontrare lo sguardo dell’Aviatore Verde.
    Firion mi è ssimpatico.
    Esclamò amareggiata, carbonizzare i suoi compagni d’avventure la divertiva assai poco.
    In ogni caso, però, il drago scalpitava, ansioso di combattere.
    Normale, dopo tutto, quand’era stata l’ultima volta che aveva dato libero sfogo al suo fuoco?
    Sì, dai tempi della Guerra Civile, se non ricordava male.
    ...
    Ora che ci pensava, non era così tanto dispiaciuta.
    Era un duello amichevole, giusto? Cos’aveva da temere?
    Sorrise maliziosa, facendo spallucce.
    Ma chi ssono io per tirarmi indietro?
    Ormai desiderava solo gettarsi nella mischia.
    Fatti ssotto, amico!
    Esordì in tono provocatorio, ma per niente ostile, curiosa di sapere chi di loro avrebbe vinto.
    L’impetuosa piromante, o il geniale maestro d’armi?



    Stato Fisico: ottimale.
    Stato Mentale: allegra, ansiosa di combattere.

    Energia: 100%

    Equip.: Armatura di Scaglie, Lame Gemelle - vedi scheda.

    Passive: Occhi di Drago [Vista Potenziata], Anima di Drago [Immortalità], Volo del Drago [Volo], Scurovisione [Visione Notturna] - vedi scheda.


    Edited by Jaðe - 10/10/2013, 16:23
     
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    L'inno della vecchia Armata Ribelle risuonava allora come ogni sera nel mio piccolo alloggio all'Albero Casa.
    Quanto tempo era trascorso dal naufragio..?
    Lei... era l'unica àncora, la sola dolcezza in cui il mio ricordo era capace di trovare e rinnovare la solita forza.
    Giorno dopo giorno, battaglia dopo battaglia.
    Le sue note, al pari delle mie armi, sarebbero state le mie più salde catene.
    Affinché il tempo, nel suo inevitabile incedere, non intaccasse mai la speranza, la determinazione e la convinzione da cui non i miei, ma i nostri ideali, traevano la loro più inaffondabile forza.

    rosez

    Non era mai facile affrontare un nuovo combattimento.
    Quando mossi i primi passi sul terreno dell'Arena Celeste, fu quella la prima considerazione che trovò vita nei miei pensieri.
    Contro un alleato ancor più che uno sconosciuto, duplice era il rischio e duplice la battaglia da condurre; forte il timore di ferire un compagno, reale l'esitazione nel colpirlo, nel fronteggiarlo con le stesse armi macchiate del sangue del nemico.
    Ma vivo, ardente l'onore ed il rispetto nei suoi confronti, e con esso il desiderio di non deluderlo, di fronteggiare senza mai calpestare il suo orgoglio.

    « Nesrìn... »

    Donna Drago, Aviatrice della squadra Rossa.
    Rovente il suo spirito ancor più dei suoi incanti, rossa la folta chioma, selvaggia al pari delle sue fiamme.
    Diverse erano state la battaglie condotte l'uno al fianco dell'altra... diversi nelle armi, diversi nello spirito eppure... sempre uniti negli ideali e nelle convinzioni.

    Perché proprio lui?
    Firion mi è ssimpatico.
    Ma chi ssono io per tirarmi indietro?
    Fatti ssotto, amico!




    Come suo solito..!
    Sorrisi, e non potei far a mano di lasciar sfuggire una risata: fu capace di oscillare dal dubbio, forse persino dalla preoccupazione nell'affrontare uno scontro, al desiderio implacabile di abbrustolirmi con le sue fiamme in una misera manciata di secondi!
    E non era forse quello, lo spirito più adeguato con cui sostenere il nostro scontro?
    Aveva ragione... un allenamento: come tale ci era stato posto, e come tale avremmo dovuto affrontarlo.

    « Avanti, dunque. »

    Fu la mia spada la prima ad accarezzare tagliente l'aria, liberata ora lentamente dal suo fodero.
    Vivo il rosso della sua lama, incantevole come la Rosa di cui portava il nome, ma pungente al pari delle sue stesse spine.



    « Rendiamo orgogliosa il nostro Gran Maestro. »

    Si mosse dunque il braccio destro, e si fermò solo quando la lama si ritrovò immobile dinnanzi al castano dei miei occhi, ben salda e forte della presa che la stringeva.
    A Nesrìn, compagna e mai nemica, sarebbe spettata la prima mossa.

    Condizione fisica: perfetta

    Mana: 100%

    Passive possedute: (nei post successivi verranno sintetizzate)

    Maestro d'arme
    Il giovane Firion non è un guerriero che, per tutta la sua vita, ha trascorso tempo ad allenarsi fino a raggiungere un ottimo livello ed una perfetta padronanza del proprio corpo e delle proprie armi. No, lui è un genio delle armi, un talento innato dal futuro così roseo e le doti spiccate da lasciar senza parole coloro che si ritrovano a guardarlo con una qualsiasi arma in mano. Sia essa una spada, un bastone, una trave di legno, un giocattolo per bambini o la più esotica delle armi da lancio, lui saprà usarla in ogni caso, con entrambe le mani, anche contemporaneamente. Inutile da dire, lui è unico nel suo genere.

    Filo incantato
    Ciascun'arma di Firion è legata al proprio padrone da un filo magico invisibile ed impossibile da spezzare in grado di richiamarle a sé qualora gli venissero sottratte o fossero da lui stesse lanciate.

    Volontà del Guerriero
    Forza, onore e coraggio sono le armi predilette di un guerriero; ma la volontà, più di ogni altra cosa, è l'essenza capace di spingere oltre ogni limite il corpo ancor più della mente. Firion è unico nel suo genere, per la mole di armi da cui mai si separa, ma portarle sempre indosso tutte insieme richiede uno sforzo non indifferente, che col passare del tempo ha fortificato il suo fisico. Così come era da suo desiderio, il guerriero dalle mille armi è dunque ora capace di spostarsi in battaglia e non solo, con al seguito ogni singolo suo equipaggiamento, come che non ne risentisse in alcun modo.
    In termini di gdr, la passiva rappresenta un power up del 50% alla destrezza, che gli consente di muoversi con tutte le armi indosso al suo corpo come che in realtà non le possedesse.
    NB: se privato del suo equipaggiamento, la passiva rappresenta a tutti gli effetti un miglioramento effettivo dell'agilità dei movimenti.


    Equipaggiamento: (immagine)
    • Arco Lungo + frecce
    • Lancia Lunga
    • Spada ad una mano
    • Ascia Monopenne
    • Morningstar
    • Pugnale [x2]
    • Armatura Completa
    • Scudo piccolo

    Note: buon divertimento ed in bocca al lupo!
     
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    Nesrìn

    Firion sorrise, sfoderando la spada color cremisi, invitandola così a fare la prima mossa.
    Nesrìn, per tutta risposta, lo squadrò maliziosa, facendo l’occhiolino.

    Ci puoi contare!

    Non si sentiva affatto nervosa, anzi, l’idea dello scontro imminente la faceva fremere dall’eccitazione. Il brivido della battaglia era sempre stato il suo punto debole, d’altronde. Eppure, quand’era ancora un membro inesperto del grande Ordine del Drago, la rossa mai aveva vissuto l’addestramento con serenità: troppo duro e intenso, quasi impossibile da portare a termine per una giovane alle prime armi, anche se già legata allo spirito draconico fin dalla nascita, seppur in forma latente; solo dopo il rituale dell’Unione, infatti, la focosa era divenuta capace di tener testa agli allenamenti estenuanti al meglio delle sue capacità, forte del sangue rubato al Drago della Forgia. Malgrado ciò, comunque, forse proprio a causa dell’istinto bellicoso che da quell’istante in avanti sarebbe diventato parte di lei, i duelli amichevoli erano sempre stati una palla al piede per la dama del fuoco, più incline a spaccare mascelle che ad escogitare delle strategie vincenti, tutto il contrario di quello che invece volevano vedere i suoi mentori; e come se non bastasse, quei noiosi maestri parevano fare di tutto per impedirle di scatenare le sue fiamme nel pieno del loro potenziale! Istinto di autoconservazione? Oppure volevano solo evitare che Roerim intera venisse incenerita? Chissà ... però quelli sì che erano bei tempi! Ricordava come fosse ieri quando aveva arrostito il bel culetto dello sbruffone di turno, che da anni la tormentava con battute spinte e di cattivo gusto ... ah, che soddisfazione! Invece ora il drago sembrava più pacato, facile da controllare per il lato umano: l’avventura nei mari dell’Undarm aveva davvero dato i suoi frutti! Certo, all’inizio era convinta che sarebbe sul serio riuscita a trasformarsi in drago, ma ahimè, presto scoprì quanto si era sbagliata; perché sì, una mutazione era davvero avvenuta, ma non nel modo in cui lei se l’era immaginata. Normale, chiunque alla parola trasformazione avrebbe pensato quello che ai tempi sovvenne alla mente della focosa, in realtà però, si trattava di una questione molto più sottile e profonda: Nesrìn era sì divenuta un drago, ma non nella forma; insomma, ora poteva volare, il suo fuoco ardeva più vivo che mai e persino le sue doti fisiche erano migliorate in maniera esponenziale, più di quanto potesse sperare di raggiungere nella sua passata condizione di semplice metadrago. Questo significava essere un vero drago, la forma era solo un misero particolare di natura estetica ... e lei non ne aveva bisogno: era già abbastanza bella per conto suo.

    Prova a prendermi!

    Esordì in tono di sfida, mentre le fiamme l’avvolgevano e la sollevavano da terra. Si fermò a cinque metri, prendendo un attimo per venire a capo di una strategia. Fallì, come suo solito. Optò allora per un esibizione in grande stile, il resto sarebbe venuto da sé! Nel vivo di uno scontro, agire d’istinto era sempre la soluzione giusta ... almeno se lo augurava. E poi, era arrivata fin lì senza doversi spremere le meningi, che differenza faceva cambiare tattica proprio ora?

    Sorrise, pronta a lanciare l’attacco.
    Una piccola palla di fuoco si formò nella sinistra della focosa, lesta a saettare verso il maestro d’armi. Il caro Firion doveva esser veloce, se voleva evitare l’esplosione che sarebbe seguita appena la minuscola sfera avrebbe toccato terra. Infine, per completare l’opera, cinque lingue di fuoco scaturirono dalle dita affusolate della rossa, pronte ad avvolgere l’aviatore verde per impedirgli qualsivoglia movimento.

    Adessso come penssi di cavartela, eh?

    Esclamò con modo canzonatorio, lassù a mo’ di stella ad illuminare l’arena sotto di lei.



    Stato Fisico: ottimale.
    Stato Mentale: accitata dalla battaglia.
    Energia: 70% (20 - 10)

    Tecniche:

    Bomba Piroclastica [Consumo Alto]
    Attacco a distanza. Quando deve affrontare numerosi nemici, Nesrìn lancia una piccola sfera di fuoco, di circa trenta centimetri, nelle vicinanze degli avversari; se questi non fanno in tempo a sottrarsi all'attacco, la sfera esploderà all'impatto con il suolo, carbonizzando ogni cosa sul suo cammino per un'area di dieci metri.

    Stretta Infernale [Consumo Medio]
    Nesrìn usa questa tecnica per immobilizzare il nemico. Cinque lingue di fuoco sfrecciano dalle sue dita per avvolgersi attorno il corpo dell'avversario; se quest'ultimo non è tanto fortunato da scampare alle fiamme, esse impediranno ogni suo movimento, senza però lasciare ustioni. Qual'ora il malcapitato tenti comunque di liberarsi, il fuoco lascerà sulla sua pelle un bel ricordino.

    Armamentario: Armatura di Scaglie, Lame Gemelle - vedi scheda.

    Passive: Occhi di Drago [Vista Potenziata], Anima di Drago [Immortalità] Volo del Drago [Volo], Scurovisione [Visione Notturna] - vedi scheda.


    Edited by Kallisto - 17/8/2013, 21:11
     
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    Vi era una sfida, ben insita nella natura di quell'incontro.
    Combattere contro un alleato significava aver coscienza della forza dell'avversario, delle sue armi, dei suoi punti deboli.
    Per chi condivideva l'appartenenza ad una squadra, per chi combatteva quotidianamente l'uno al fianco dell'altro, pochi erano i segreti tuttora nascosti e custoditi.
    Imprevedibilità ed ingegno sarebbero state le sole armi capaci di spostare gli equilibri di quella partita.

    rosez

    Al cielo si rivolse il castano dei miei occhi, laddove ardente come un sole si alzò in volo la sagoma infuocata della Donna Drago. Scelta naturale ed accurata la sua, situazione ideale per tenersi a distanza dal taglio affilato delle mie lame.
    E da lì partì infatti la sua offensiva: si fortificò la presa di ambedue le mani sull'elsa della Wild Rose, e di una tenue luce giallastra si illuminò il suo metallo.
    Un primo fendente si mosse dunque dal basso verso l'alto, affinché il flusso magico delle sue lingue infuocate potesse essere interrotto, frantumato prima che potesse avvolgersi in una presa letale intorno al mio corpo. Frammenti di cenere al suolo, nient'altro delle sue fiamme sarebbe sopravvissuto al quel primo impatto.
    Ma l'esplosione dettata dall'altra sfera... fu troppo rapida e ravvicinata, per poter esser appieno contrastata. Si riversò nello scudo l'energia difensiva residua, e null'altro potei fare se non incrociare le braccia dinnanzi al mio corpo, cercando di attutire il più possibile l'inferno che si scatenò dall'offensiva. Fui spinto indietro dall'onda d'urto che ne venne generata, rovesciato brutalmente al suolo ed aggredito dalle fiamme che seguirono alla deflagrazione.
    L'armatura in mithril evitò solo il peggio, ma furono evidenti le scottature riportate in ogni dove.
    Del mantello non rimase altro se non un ricordo, e stessa sorte toccò alla bandana, rovente e ridotta oramai a brandelli.

    « Accidenti.. »

    Sapevo che non sarebbe stata una battaglia facile, ma da quell'attacco ebbi un'ulteriore conferma: non vi era esitazione nelle sue azioni, Nesrìn faceva dannatamente sul serio...

    « E va bene. »

    Mi rialzai dolorante, facendo leva sulla spada puntata al suolo.
    Il corpo era ancora troppo rovente, per sperare di potermi muovere come avrei voluto. E la posizione lontana e rialzata a cui lei si trovava...
    L'avrei sfruttata a mio favore.

    Allargai le braccia verso l'esterno, e rapida ogni mia arma si separò dall'armatura. La morning star, l'ascia, i pugnali, la lancia e la spada, volteggiarono nell'aria a me circostante come sospese per incanto, vincolate al mio comando dal filo magico che le legava al mio corpo.
    A trovare accoglienza nelle mani vi pensò dunque il rimanente arco.
    Un istante dopo, già tesa era la corda armata ora di una nuova freccia.
    Non sarebbe stato necessario essere a ridosso del Drago, per poterlo ferire con le proprie armi.
    Sospeso nel cielo, privo di pareti a proteggerne alcun lato, rappresentava un bersaglio scoperto e vulnerabile.

    « In guardia! »

    All'urlo fece seguito l'attacco, che nella freccia scoccata trovò la sua prima rivelazione.
    Un colpo secco, rapido, diretto e preciso...
    A cui fece seguito immediato l'altro: le armi sospese si mossero, ed al pari di fulmini saettarono a circondare il loro bersaglio: morning star ed ascia rispettivamente al lato destro e sinistro, lancia sul fronte e spada alle spalle, con i pugnali pronti a circondarla uno sotto i suoi piedi e l'altro al di sopra della sua testa.
    Non appena la freccia sarebbe giunta a colpire la Donna Drago, al pari di una morsa sarebbero state tutte le altre armi ad accanirsi all'unisono sul loro obbiettivo.
    Nell'alto dei cieli, laddove il Dragone fiero esercitava il suo dominio, presto si sarebbe riscoperto imprigionato in una gabbia.

    Riassunto post: mi difendo utilizzando Rottura Magica a consumo alto, grazie al quale vanifico per primo le lingue di fuoco con la spada. L'energia rimasta (equivalente di un medio) viene spostata allo scudo, con il quale attutisco solo parzialmente l'esplosione generata dalla sfera. Le conseguenze non sono leggere: vengono riportate ustioni e bruciatore in diversi punti del corpo, il quale momentaneamente è troppo scottante e dolorante per consentire grandi movimenti.
    Decido dunque di sfruttare la posizione di Nesrìn a mio favore, attaccando a distanza: scocco per prima una freccia, il cui obbiettivo primario è quello di attirare su di se le attenzioni. A quel punto mentre la freccia viaggia le restanti armi vengono scagliate a circondare il bersaglio su ogni lato grazie ad Attrazione Magnetica, ed una volta che il primo colpo arriva a destinazione, cercano di colpire tutte insieme da ogni lato.
    Nota: essendomi levato le armi di dosso, la passiva Volontà del Guerriero diventa a tutti gli effetti un power up del 50% in destrezza

    Condizioni fisiche: diverse ustioni e scottature di media entità sparse un po' ovunque. Attualmente il corpo è ancora troppo rovente per consentirmi di muovermi liberamente senza accusare troppo dolore

    Mana: 100% - 20% - 20% = 60%

    Tecniche utilizzate:

    Rottura magica
    Infondendo la propria energia in una o più delle sue armi, Firion renderà le sue fidate compagne capaci di affrontare ogni tipologia di attacco magico come se fosse materia concreta e tangibile. In questo modo, colpendola e tagliandola, il guerriero sarà in grado di dissolvere l'incantesimo avverso annullandone (o sminuendone, a seconda del consumo utilizzato) l'efficacia.
    Consumo: Variabile (alto)

    Attrazione Magnetica
    Identificato un bersaglio, Firion lo renderà al pari di un centro gravitazionale per le proprie armi: fino a 6 di esse verranno scagliate in aria, e prenderanno a vorticare intorno al loro obbiettivo come se fossero attratte da una forza magnetica. Al comando del loro padrone, e solo in quel momento, esse si accaniranno (in sequenza sparsa o simultaneamente) contro il loro nemico.
    Le armi resteranno nei dintorni del bersaglio per 2 turni, consentendo di reiterare l'offensiva non solo una ma due volte (1xturno). Qualora le armi venissero scacciate od allontanate al primo turno, il legame magico che vincola Firion alle proprie lame consentirà lui di ricollocarle nella loro posizione al turno successivo.
    Consumo: Alto

    Riassunto delle passive possedute:
    • Maestro d'arme: capacità di usare con maestria qualsiasi arma.
    • Filo incantato: legame magico che gli permette di richiamare a se le sue armi.
    • Volontà del Guerriero: power-up del 50% alla destrezza (NB: con le armi indosso gli consente semplicemente di avere un'agilità normale nonostante il peso, se disarmato rappresenta a tutti gli effetti un +50%)

    Equipaggiamento: (immagine)
    • Arco Lungo + frecce
    • Lancia Lunga
    • Spada ad una mano
    • Ascia Monopenne
    • Morningstar
    • Pugnale [x2]
    • Armatura Completa
    • Scudo piccolo


    Edited by Madhatter - 2/12/2015, 01:52
     
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    Nesrìn

    Il caro Firion s’era difeso davvero bene, anzi, benissimo, perché gli bastò un singolo colpo di spada per spegnere le sue lingue di fuoco in un istante; e persino la sua bomba piroclastica venne fronteggiata a dovere, seppur non in maniera egregia.

    Occhi sbarrati dalla meraviglia, la rossa fissò l’avversario con l’animo colmo di sincero stupore: il maestro d’armi si stava rivelando più tosto del previsto. Ottimo! Un duello troppo facile l’avrebbe di sicuro annoiata! L’osservò mentre si rialzava a fatica, provato dalle ustioni che lei stessa gli aveva inferto ... e per un attimo fu presa dai rimorsi di coscienza. Il drago aveva scatenato la propria furia senza alcun minimo ritegno e ora ecco com’era ridotto il suo fidato compagno d’avventure! Forse doveva andarci piano? Certo, di questo passo rischiava sul serio d’incenerire il povero aviatore prima che questi potesse urlare “brucio!” Però, doveva comunque ammettere che fino ad ora il suo amico se l’era cavata alla grande, non era impresa da tutti i giorni sopravvivere alle fiamme di Nesrìn, alle fiamme del Drago della Forgia: il fuoco incarnato.

    Ricordava ancor oggi i volti increduli coi quali i novizi le diedero il bentornato a casa, appena la videro varcare vittoriosa le alte mura di Roerim, l’ampolla stretta nella destra, riempita fino all’orlo del sangue di quella bestia che pareva esser strisciata fuori dagli inferi; inutile dire che non s’aspettavano il suo successo, d’altronde erano passati secoli dall’ultima volta in cui un membro dell’Ordine era riuscito a uccidere un drago della forgia. Ragione che li aveva addirittura spinti a credere sull’effettiva sanità mentale dei Primi, subito pronti a gettare una giovane capace, ma sempre inesperta, in pasto non ad un comune drago - giusto per affinare al meglio le sue capacità - bensì a un Grande Drago, preda ultima e più ambita dell’Ordine, dal quale s’estraeva la linfa vitale necessaria per mutare un uomo in un metadrago. Fu dunque un’impresa titanica, quella che la focosa portò a termine secoli addietro, ma calcolata; in fin dei conti, come poteva fallire se dentro di lei dimorava già una parte di spirito draconico? Un dono che aveva ricevuto alla nascita, e la lingua serpentina ne era la prova indiscussa. Ah, quanto adorava il suo accento!

    In guardia!
    Giusto, quasi dimenticava, il duello l’attendeva.
    Sorrise entusiasta, ammirava la forza d’animo di quel ragazzo; avversari all’apparenza fuori dalla sua portata non sembravano spaventarlo, ne abbatterlo. Mostrava coraggio, e Nesrìn - il drago - per questo lo rispettava.
    Per la Fiamma, hai un bell’arssenale!
    Esordì allegra, nient’affatto intimorita dall’attacco di Firion.
    Ma non ti ssarà d’alcun aiuto!
    Il drago odiava sentirsi in gabbia, allora reagì d’istinto, lesto e deciso.
    Un’esplosione di fuoco e fiamme avvolse lo scenario nei pressi della focosa, carbonizzando ogni cosa sul suo cammino; l’onda d’urto avrebbe quindi spinto lontano qualunque persona od oggetto che si fosse trovato sulla sua strada, implacabile ... e dai fumi di quella deflagrazione Nesrìn sarebbe comparsa, pronta ad avventarsi addosso all’aviatore con una rapidità inaudita, pugni stretti già rivolti a colpire il maestro d’armi; nel migliore dei casi, quel manrovescio avrebbe scaraventato il poveretto a chissà quanti metri di distanza da lei, con un altro bel botto a fare da contorno.
    NON FARE IL FURBO CON ME!
    Urlò adirata, occhi che le brillavano di una luce sinistra.
    Perché sì, va bene tutto, ma cercare di ridurla a un topo in trappola proprio non poteva tollerarlo!



    Stato Fisico: ottimale.
    Stato Mentale: presa dal duello, un po' arrabbiata.
    Energia: 40%

    Tecniche:

    Ira di Drago [Consumo Alto]
    Quando è circondata da molti nemici e senza alcuna via di fuga, Nesrìn si fa avvolgere dalle fiamme per poi liberarle con forza, provocando una potente esplosione in un’area d’effetto di dieci metri; se colpito, l'avversario verrà sbalzato via dall’onda d’urto, se non addirittura incenerito.

    Mani Esplosive [Consumo Medio]
    Quando Nesrìn viene costretta ad un corpo a corpo, le sue mani prenderanno fuoco; qual'ora il malcapitato venisse colpito dal suo malrovescio, oltre a subire una brutta ustione, verrà scaraventato lontano da quella che si può definire a tutti gli effetti come un'esplosione in miniatura.

    Armamentario: Armatura di Scaglie, Lame Gemelle - vedi scheda.

    Passive: Occhi di Drago [Vista Potenziata], Anima di Drago [Immortalità] Volo del Drago [Volo], Scurovisione [Visione Notturna] - vedi scheda.


    Edited by Kallisto - 23/8/2013, 13:59
     
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    agze

    Esistono innumerevoli leggende, miti e racconti di Cavalieri che stoicamente incrociarono le loro lame al respiro infuocato di maestosi Dragoni.
    E' sacra l'ammirazione nei loro confronti, forte l'invidia per la nobiltà delle loro gesta.
    Ma mai sarebbe potuta essere realmente compresa la grandezza del loro coraggio, sino a quando nudi non ci si sarebbe direttamente riscoperti al cospetto della Bestia.
    Poiché nulla erano spada, scudo ed armatura, dinnanzi all'indomito spirito di un vero Dragone.

    rosez

    Dovetti riconoscere di aver sbagliato.
    Grande era il rispetto che nutrivo nei confronti della mia compagna, affermata la volontà e nota la forza insita nella sua persona.
    Ma mai, prima di quel momento, mi resi conto del vero significato legato all'appellativo che in Nesrìn era famoso ancor più del suo stesso nome: non era il fervore delle fiamme ad indurre nel terrore il nemico.
    Poiché era vero, era autentico ed opprimente, l'animo di un Dragone che prorompeva privo di ogni controllo dalla sua chioma infuocata.

    « Fare il furbo?! »

    L'incanto offensivo venne dunque completamente spezzato, e con esso ogni legame che vincolava le mie armi ad improvvisata prigione per la Rossa.
    Non solo era scampata all'offensiva che le avevo rivolto, con quella sua esplosione ebbe l'imprevista conseguenza di disarmarmi dalle mie lame... ora allontanate, e momentaneamente al di fuori dalla mia portata. Solo arco e scudo restavano al mio fianco, pronte a fronteggiare l'ira del suo nuovo e furente colpo.

    Decisi di non scansarmi, ma di puntare al suolo le gambe a sostegno risoluto dell'intero corpo.
    Non avrei evitato l'impatto che sarebbe scaturito dalla potenza di quel suo pugno...
    Poiché un solo modo vi sarebbe stato per sperare di sconfiggere l'irruenza di un Dragone.
    Dominarla.

    Si sollevò dunque lo scudo all'altezza del mio petto, e teso divenne l'avambraccio a cui era legato; rapida si mosse l'energia a circondarlo affinché valida potesse essere la difesa.
    Lo scontro si rivelò ancora una volta terrificante: tremò il braccio e tremò l'intero corpo sotto la veemenza di quel suo pugno.
    Vibrò l'aria e con essa il terreno circostante.
    Indietreggiai di poco più di un metro a causa dell'esplosione che ne venne generata, eppure... al pari di un muro invalicabile, non vi era alcuna frattura a decretare la caduta della mia difesa.

    « Non sottovalutare »

    Il castano dei miei occhi sfidò l'oro rabbioso del Dragone.
    E vi fu orgoglio, vi fu forza ed inaffondabile determinazione nello sguardo.

    « il potere racchiuso nelle mie armi! »

    Piegai le ginocchia, ed in un istante mi scagliai al pari di un fulmine in direzione dell'Aviatore Rosso.
    Ravvicinata era la distanza, e rapida, maledetta rapida, la forza che dettò i miei movimenti: sarebbe stato lo scudo, sfruttando la spinta generata dallo scatto, a cercare di colpire l'addome della compagna.
    Nel contempo che, alle spalle del probabilmente ignaro bersaglio, avrebbe trovato forma la rivendicazione annunciata dalle mie parole: tutte le armi sparpagliate lungo il campo di battaglia sarebbero state in quel momento richiamate al loro padrone.
    Affinché dal legame magico che le vincolava al mio comando, il Dragone potesse saggiare sulla sua stessa pelle la vera forza che era insita nelle mie lame.

    Riassunto post: mi difendo dal pugno utilizzando Colpo di scudo (consumo medio). Ed a distanza ravvicinata, contrattacco con Affondo Fulmineo utilizzando lo scudo come arma. Nel frattempo, le armi precedentemente sparse dalla difesa di Nesrìn vengono richiamate a me servendomi della passiva Filo Incantato; ma trovandosi Nesrìn nel bel mezzo della traiettoria, questo si trasforma in un attacco di natura fisica in sua direzione.
    NB: essendo l'armatura sempre libera dal peso delle armi, vale ancora il power up del 50% in agilità di Volontà del Guerriero.
    NB2: per chiarezza, le armi richiamate sono 6: spada, lancia, morning star, ascia, 2 pugnali.

    Condizioni fisiche: diverse ustioni e scottature di media entità sparse un po' ovunque

    Mana: 60% - 10% - 20% = 30%

    Tecniche utilizzate:

    Colpo di scudo
    Ottima per deviare attacchi fisici, in questa azione Firion intercetterà il colpo avversario con il proprio avambraccio coperto dallo scudo. Grazie ad esso, devierà il colpo rapidamente così da poter rispondere immediatamente all'offensiva.
    Consumo: Variabile (medio)

    Affondo Fulmineo
    Servendosi della sua considerevole prestanza fisica, Firion imprimerà nella proprie gambe una forza tale da consentirgli di realizzare un'improvviso e fulmineo scatto della durata di qualche brevissimo istante. In questo modo, sfruttando la forza generata dalla spinta, sarà in grado di dar vita ad un affondo dalla forza tutt'altro che trascurabile.
    Consumo: Alto


    Riassunto delle passive possedute:
    • Maestro d'arme: capacità di usare con maestria qualsiasi arma.
    • Filo incantato: legame magico che gli permette di richiamare a se le sue armi.
    • Volontà del Guerriero: power-up del 50% alla destrezza (NB: con le armi indosso gli consente semplicemente di avere un'agilità normale nonostante il peso, se disarmato rappresenta a tutti gli effetti un +50%)

    Equipaggiamento: (immagine)
    • Arco Lungo + frecce
    • Lancia Lunga
    • Spada ad una mano
    • Ascia Monopenne
    • Morningstar
    • Pugnale [x2]
    • Armatura Completa
    • Scudo piccolo
     
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    Nesrìn
    Il giovane maestro d’armi era dotato di un incrollabile forza d’animo, doveva ammetterlo; aveva tenuto testa al suo pugno infuocato con coraggio e vigore, da vero uomo non si era lasciato spaventare da una misera scintilla, tutt’altro, era rimasto fermo e risoluto a fronteggiare il destino infausto ... e contro ogni aspettativa della rossa, era ancora vivo per raccontarlo.

    Il colpo fiammante lanciato dalla dama non procurò alcun graffio allo scudo del nobile guerriero, e il fragore della collisione si perse dunque nell’aria, facendo tremare persino la terra su cui poggiavano i loro piedi; allora, a mo’ di richiamo verso quell’imprevista difesa avversaria, la dama udì un chiaro “crack” provenire dalla sue nocche, di sicuro ben poco liete d’esser finite contro una superficie solida, e non morbida come l’obbiettivo originario: tale guancia sinistra del malcapitato rivale.

    La smorfia di dolore della focosa, però, venne presto dimenticata e sostituita da un sorriso divertito, gli occhi color dell’oro che brillavano colmi di soddisfazione: quello scontro cominciava davvero a piacerle, perché niente era in ballo quel giorno se non la pura e semplice curiosità di scoprire chi fosse il più forte; nessun desiderio di rivalsa o questione d’onore moveva le fila del duello, bensì solo la voglia incontenibile di liberare il drago, o incrociar le lame nel caso di Firion, e mostrare a Drusilia il meglio delle proprie capacità. Certo, l’aviatore della squadra verde non sembrava amare il brivido della battaglia quanto lei, ma all’occorrenza sapeva sfoderare un grande spirito combattivo, non poteva negarlo.

    Non sottovalutare ...
    Già, faceva spesso quest’errore.
    ... il potere racchiuso nelle mie armi!
    Quali armi? Lei vedeva uno scudo e basta.
    Merda!
    Giusto, uno scudo che puntava dritto addosso al suo stomaco!

    La prima difesa che le venne in mente fu quella buona, poiché elaborarne una migliore le avrebbe di certo fatto perdere tempo prezioso, attimi a dir poco essenziali per salvare la pellaccia! Allora agì d’istinto, come suo solito, sperando di uscirne indenne. Un muro di fiamme si erse dal terreno a proteggere l’intera figura della rossa, a mo’ di vortice, così da ostacolare l’offensiva rivale e magari infliggere alcune belle scottature al caro Firion, vista la sua vicinanza; perché sempre di fuoco si trattava ... e il fuoco brucia, è ben risaputo. Infine avrebbe pensato ad attaccare, mossa dal sogno di vittoria, l’unica forza che per ora le faceva ignorare la fatica; sei sfere fiammeggianti sarebbero dunque sfrecciate dai palmi della rossa, pronte a carbonizzare l’avversario.

    Sschivale, sse ti riesce!
    Urlò in tono di sfida, mentre le fiamme che in precedenza l’avevano salvata dall’affondo rivale lasciavano il posto alla controffensiva della dama, fulminea e letale ... già, doveva solo pregare di vederla andare a segno.



    Stato Fisico: esausta.
    Stato Mentale: presa dal duello.
    Energia: 10%

    Tecniche:

    Muro di Fiamme [Consumo Variabile Alto]
    Quando deve proteggere se stessa o i suoi alleati da un attacco nemico, Nesrìn si affida alla sua piromanzia per erigere un vero e proprio muro infuocato; la barriera di fuoco ha uno scopo puramente difensivo contro tecniche fisiche e non provocherà alcun danno agli avversari, a meno che questi non decidano comunque di gettarsi nelle fiamme.

    Pioggia di Meteore [Consumo Medio]
    Attacco a distanza. Quando si trova ad affrontare un gran numero di nemici, Nesrìn lancia sei meteore verso gli avversari, per un'area d'effetto di sette metri.

    Armamentario: Armatura di Scaglie, Lame Gemelle - vedi scheda.

    Passive: Occhi di Drago [Vista Potenziata], Anima di Drago [Immortalità] Volo del Drago [Volo], Scurovisione [Visione Notturna] - vedi scheda.


    Edited by Kallisto - 23/8/2013, 23:48
     
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    agze

    Le difese della Rossa si rivelarono impenetrabili.
    Per quanto cercassi di coglierla alla sprovvista, non vi era falla o distrazione che fui in grado di riscoprire a mio vantaggio. A nulla servì circondarla da ogni lato, ancor meno fronteggiarla in uno scontro ravvicinato: scelta che si rivelò anzi azzardata e per di più dannosa.
    Fu un muro di fiamme ad accogliere la mia offensiva, barriera anteposta al corpo così vicino eppur inarrivabile dell'Aviatrice.
    Troppo rapido era stata l'affondo per sperare di frenare in tempo, ed inevitabile fu di conseguenza l'impatto: mi ritrovai immerso ed abbracciato ancora una volta dal suo inferno.
    Le armi tintinnarono nel frattempo al suolo, ancora una volta incapaci di colpire il loro bersaglio.
    E laddove non era vi scudo od armatura a riparare il corpo, si acutizzò in un istante la bruciatura sulla pelle.

    « Maled... »

    Saltai indietro nella speranza di allontanarmi dal calore divampato, ma... proprio nel momento in cui sperai di poter recuperare le forze, il Dragone tornò immediatamente alla carica.
    Stavolta per chiudere definitivamente la partita.

    Sschivale, sse ti riesce!

    Da una distanza così ravvicinata?!
    Non avevo vie di scampo, dovevo fare alla svelta!
    Fu secco il movimento di tensione intrapreso dall'arto destro, accompagnato di pari passo da una torsione del busto quanto più rapida possibile: miravo alle mie spalle, laddove lo scudo si sarebbe diretto una volta sfilatosi dall'avambraccio. L'obbiettivo sarebbe stato quello di conficcarlo al suolo, affinché il filo magico che mi legava ad esso potesse essere sfruttato per trascinarmi via al pari di una corda.
    Ed il corpo venne sì trainato, ma fu scomposto il movimento che ne fece seguito: fui costretto a ruzzolare al suolo poco più lontano, strisciando contro un terreno ruvido e tutt'altro che delicato.
    Non fu affatto piacevole, considerando come avvamparono le bruciature sparse lungo l'intero corpo...

    « Credimi, Nesrìn... »

    Poggiai a fatica un ginocchio a leva su cui far forza per rialzarmi.
    Ed in quel momento, le armi sparse lungo il terreno vennero richiamate nuovamente a rapporto dal loro solo padrone. Stavolta non per offendere, ma per trovare accoglienza nell'armatura.

    « ...detesterò l'odore dell'arrosto per parecchio tempo..! »

    Solo la spada si fermò ancora nella mancina.
    Era forte il dolore, ma quell'incontro... non era ancora terminato.
    Non mi sarei arreso, non in quel momento.

    « Questo... »

    La presa si fece forte sull'elsa della Rosa Selvatica, sollevata ora ad indicare la volta celeste.

    « è il mio ultimo colpo. »

    Come un fulmine a ciel sereno cadde d'improvviso il primo affondo, e da esso si generò letale una lama d'aria. Un istante dopo, risalì verso le nuvole il color cremisi della mia arma, e con esso scaturì il secondo colpo.
    Pericoloso sarebbe stato il taglio del vento generato, poiché affilato al pari di un'autentica spada.
    Ma diversa sarebbe stata la minaccia cui avrebbe dovuto far fronte la Rossa: poiché il colpo non venne scagliato per ferire, bensì per scontrarsi al suolo a lei vicino.
    Un polverone si sarebbe dunque sollevato dall'impatto, nella speranza di ostacolare in qualche modo la sua visuale.
    A quel punto avrei afferrato nuovamente l'arco, e con essa una freccia intrisa dell'elemento ad ogni Aviatore alleato; al cielo sarebbe stato rivolto quell'ultimo colpo, affinché dall'alto sulla sua testa potesse spiovere -e forse finalmente sorprenderla- l'ultima energia rimasta ancora nel mio corpo.

    Riassunto post: evito le sfere di fuoco utilizzando Gancio d'arme per allontanarmi e schivare. Infine lancio l'ultimo attacco con Lame d'aria: sferro 2 fendenti con la spada per colpire il suolo e sollevare un polverone, ed infine scaglio una freccia (anch'essa intrisa del vento) verso l'alto, per farla spiovere su Nesrìn da un angolo cieco.

    Condizione fisica: diverse ustioni e scottature di media entità sparse un po' ovunque, che ora bruciano come l'inferno per via dell'ultima strisciata contro il suolo. Esausto!

    Mana: 30% - 10% - 10% = 10%

    Tecniche utilizzate:

    Gancio d'arme
    La prima regola di un guerriero è quella di combattere in condizioni favorevoli, in modo da migliorare il proprio rendimento sul campo di battaglia. Per un esperto del corpo a corpo come Firion, nonostante sia assolutamente in grado di lanciare perfettamente con archi, balestre e molto altro ancora, l'ideale è appunto non aumentare troppo la distanza che intercorre tra lui ed il proprio nemico. A tal proposito ha elaborato un espediente tanto originale quanto efficace; lanciando una delle sue armi, tenterà di incastrarla al corpo o all'armatura del proprio avversario come fosse un rampino, ed utilizzando la sua abilità del richiamo attraverso il filo magico, lo trascinerà con forza verso di sè (o viceversa, sarà lui a proiettarsi verso il bersaglio), in modo da effettuare un attacco ravvicinato.
    Consumo: Variabile (medio)

    Lame d'aria
    Fra i vari elementi padroneggiati del cavaliere esiste il vento, uno dei compagni più fedeli per un Aviatore in sella al proprio grifone.
    Avvolgendo una o più delle sue armi del suddetto elemento, Firion sarà in grado, con un movimento secco e preciso, di rilasciare a distanza delle bordate d'aria simili a delle lame affilate. Ne possono essere generate fino a 3, ciascuna indipendente dall'altra.
    Consumo: Medio


    Riassunto delle passive possedute:
    • Maestro d'arme: capacità di usare con maestria qualsiasi arma.
    • Filo incantato: legame magico che gli permette di richiamare a se le sue armi.
    • Volontà del Guerriero: power-up del 50% alla destrezza (NB: con le armi indosso gli consente semplicemente di avere un'agilità normale nonostante il peso, se disarmato rappresenta a tutti gli effetti un +50%)

    Equipaggiamento: (immagine)
    • Arco Lungo + frecce
    • Lancia Lunga
    • Spada ad una mano
    • Ascia Monopenne
    • Morningstar
    • Pugnale [x2]
    • Armatura Completa
    • Scudo piccolo
     
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  10. Liberi Aeris Milites
     
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    Nesrìn VS Firion

    seppa


    Nesrìn.

    • Scrittura: 9.0
      Sono certa che, dopo questo voto, qualcuno vorrà spaccarmi la faccia XDDDD
      Da parte mia, posso solo spiegare le ragioni: a livello di scrittura ed interpretazione è un ottimo elaborato, perfino pari a quello di utenti più esperti di lei. Per quanto se ne possa dire, leggere i suoi post mi ha interessata, emozionata, mi ha perfino strappato il sorriso in più punti e -nonostante non raggiunga ancora l'eccellenza- la sua prova ha quel nonsocchè che distingue un post ben fatto da uno "sentito". Il pg è completamente suo, lo indossa e lo diventa lei stessa, nonostante in alcuni punti mantenga comunque il distacco.
      Infine appaiono spesso approfondimenti di background estremamente calzanti con la situazione e che mi fanno tornare nella mente molti vecchi utenti (molto bravi) che usavano questo tipo di narrazione. Ed è importante come dettaglio: su Endlos non esiste più (o quasi) la capacità di combattere, interpretare, agire, ed al tempo stesso parlare del proprio personaggio. Mi piacerebbe che, almeno su questo punto ed ovviamente senza passare da un estremo all'altro, si tornasse a quello stile.
      Sarò nostalgica io, sarà un parere soggettivo, ma sinceramente Kallisto mi è piaciuta molto.
      Unico errore: in alcuni punti tendi ad appesantire il testo con blocchi troppo grossi. Un paio di volte il mio occhio si è perso fra le righe: prova a spaziare un pochino di più; leggere al pc è diverso dal leggere un libro, e gli occhi fan più fatica.

    • Strategia: 7.0
      L'inizio è perfetto, ma degeneri con l'andare avanti dello scontro. Ad esempio, l'idea del corpo a corpo già di base non è molto furba considerando la tipologia dei due pg che si affrontano, ma il fatto che il tuo avversario sia Firion la rende ancora più azzardata.
      Avresti dovuto mantenere le distanze e giocare di attacchi magici, così da non dargli l'opportunità di ricorrere sempre a tutte le sue armi. Oppure, in caso di attacco ravvicinato, avresti potuto surriscaldargli l'armatura (che si sa, il ferro rovente non è mai una bella cosa da indossare)...

    • Sportività: 7.0
      Non ti becchi dei danni, anche se avresti dovuto farlo. Ad esempio, le spade di Firion che ti venivano dalle spalle: come hai fatto a vederle?
      Personalmente credo che tu non abbia avvertito molto la stanchezza: ricorda che più il mana si abbassa, più sei spossata!

    • Puntualità: 10
      Sempre puntuale.


    Firion.

    • Scrittura: 8.5
      Firion è un personaggio meraviglioso.
      Un paladino senza macchia e senza paura, per niente banale nonostante non sia certo il primo cavaliere giocato in un rpg. Rispetta la cavalleria in ogni suo gesto, anche in situazioni complicate... ed infine è buono senza ombra di dubbio. Nonostante non sia il pg favorito del giocatore, si vede comunque che Silver ha messo in lui parte di sè stesso, e per questo l'interpretazione è ottima.
      Per quanto riguarda la scrittura, ho notato una certa ispirazione ed eleganza, che con il pg si sposano perfettamente. I periodi sono inoltre corretti, la spaziatura perfetta all'occhio, l'impostazione grafica semplice ma vincente: perfino le immagini sono sempre adatte e pertinenti.
      Passando alle pecche: nonostante siano presenti, mi sarebbero piaciuti altri approfondimenti sul personaggio e sulle ragioni per cui combatte.

    • Strategia: 8.5
      Strategia vincente, non c'è storia.
      La difesa è buona, ma l'attacco è davvero ottimo: praticamente non ti limiti solo ad aggredirla, ma con astuzia le rivolti contro la sua strategia.
      Mi riferisco in particolar modo a quando lei ti si getta contro e tu tiri le armi verso di voi con il filo magico (utilizzando inoltre una passiva, e quindi risparmiando lo slot per altro)... praticamente una trovata geniale, sia a livello puramente pratico che per il dispendio energetico!

    • Sportività: 8.0
      Ti becchi tutti i danni e non ho riscontrato errori grossolani, anche se ci son sempre piccole imperfezioni. Inoltre, un consiglio che ho dato molto spesso a tutti: a meno che non abbiate una qualche passiva di insensibilità al dolore (ma anche solo un motivo di di bg che lo spieghi come boh... la razza, anche se pure quello non è regolarissimo), non limitatevi a subire colpi. Non trattenetevi col dolore e lo splatter: rende tutto più realistico ed avvincente!

    • Puntualità: 10
      Sempre puntuale.

    seppa

    Alla luce di ciò, dichiaro il Firion, con una media di 8.75 punti, vincitore dello scontro.
    Se lo desidera, il giocatore potrà inserire un post finale a seguito del giudizio.




    Edited by Drusilia Galanodel - 31/8/2013, 21:23
     
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9 replies since 3/8/2013, 17:58   443 views
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