-
.
Albero Casa.
Tutto procedeva come doveva in quella calda giornata estiva e la sede dei Liberi Aeris Milites era un continuo via-vai di persone impegnate in questa o quella occupazione, aviatori di ogni colore si muovevano in lungo e in largo anche se pareva che quelli Blu fossero i più celeri e meno allegri di tutti.
La giovane segretaria osservava pigramente quello spostarsi di persone, chiedendosi come mai da quando si fosse insediato il nuovo Comandante Blu i suoi aviatori si fossero trasformati da allegri e spensierati pelandroni in lavoratori infaticabili e stressati, ogni tanto le era persino capitato di trovarne qualcuno a piangere in qualche angolo buio.
Doveva ammettere che Khatep aveva dei modi abbastanza bruschi ed era grata non fosse il suo capo, ma era vero che l’efficienza dei blu era passata da “quasi zero” a “macchina burocratica” e tutto sommato la cosa le faceva piacere.
Con un gesto disinvolto si aggiustò gli eleganti occhiali da vista sul naso un poco all’insù, ricominciando a osservare coloro che si muovevano o leggere alcuni documenti (leggasi: narrative prese a prestito dalla biblioteca) finché qualcuno non le avesse chiesto qualcosa.
I lunghi capelli lisci erano blu alla base e sfumavano in un colore a metà tra l’azzurro e il verde acqua sulle punte, le mani lisce e fusiformi, vestiti impeccabili di cui si vedeva solo la parte superiore a causa del bancone che la separava da coloro che facevano richiesta.
Era il perfetto prototipo di segretaria, stereotipo a cui faceva di tutto per conformarsi, a parte i capelli che la divertiva portare di colori strani e curiosi, anche se con tutte le stranezze che passavano di lì dei capelli blu erano l’ultima cosa che si sarebbe notata.
Buttò distratta l’occhio verso il portone aperto, mentre leggeva e smangiucchiava il retro di una matita.. -
..
-
-D_Dragon-.
User deleted
. -
.
Continuava tranquilla e beata a leggere il suo bellissimo romanzo, parlava di una città tanto antica che non avevano scoperto né la tecnica né la magia e in cui il bello e aitante protagonista, tra una storia d’amore e di vendetta, doveva salvare il suo mondo da un invasione di mostri dal futuro.
Ammise con se stessa che la storia era un po’ una cazzata ma aveva letto quasi qualsiasi altro libro presente nell’Isola nel Cielo e quindi non erano rimasti che le narrative un po’ scarse, comunque buone per passare il tempo.
Fu allora che, per la gloria degli dei del cielo, qualcuno finalmente arrivò a chiederle qualcosa.Segretaria! Iohounproblema! Mi manca un timbro! Quello rosso! Quello verde e quello giallo sono giù qui su questo foglio, in triplice copia ovviamente. Ho un problema grandissimo e lei mi deve aiutare, perchè sono da sette ore che vago e non trovo questo timbro. Lei capisce, vero? Lei sa cosa potrebbe accadermi, vero? Su, sia buona, mi aiuti, io non voglio essere trasformato in sabbia e poi bevuto dal Comandante!
Osservò per un istante il giovanotto che le si presentava davanti, non era male sebbene un po’ scompigliato, un po’ disordinato e molto terrorizzato da ciò che il Comandante avrebbe potuto fargli in caso di fallimento.
Non c’era neanche da chiedersi a quale si stesse riferendo, solo Khatep incuteva tanto terrore nei suoi sottoposti, comunque fosse non c’era molto tempo da perdere e con occhio critico osservò i fogli che il povero aviatore aveva in mano e appena si accorse di cosa portava, quasi subito in realtà, non potè che portarsi una mano davanti alla bocca vellutata e scoppiare in una risatina sommessa.
Quel povero ragazzo non poteva saperlo ma aveva appena subito la cosiddetta “iniziazione” ai Blu, un simpatico scherzo che gli aviatori meno giovani facevano ai neofiti nei primi giorni di lavoro, la tradizione aveva avuto inizio poco dopo il regno di terrore di Khatep e non faticava a capire perché, il vecchio Comandante Blu avrebbe offerto i biscotti invece di punizioni.Mi spiace ma temo proprio che non esista nessun timbro rosso.
Fammi indovinare, qualche altro aviatore Blu ti ha affidato un “importante documento ufficiale” da far timbrare in triplice copia e da consegnare poi direttamente al tuo Comandante, altrimenti si sarebbe infuriato moltissimo, giusto?
È una specie di iniziazione che gli aviatori fanno verso i novellini per scaricare la tensione ed evitare di andare a piangere negli angolini bui, ecco tieni.
Gli porse un foglio con vari spazi vuoti numerati.Scrivi i nomi di coloro che ti hanno fatto questo scherzo e consegnalo al Comandante, lui non vede di buon occhio questi comportamenti bambineschi nei suoi aviatori, sarà un modo per restituire lo scherzo.
Detto questo gli fece un simpatico e invitante occhiolino da dietro il sottile paio di lenti da vista, stava anzi per aggiungere altro quando arrivò un altro individuo, questa volta dal portone.Qui si può fumare, signorina?
Osservò il nuovo venuto con sguardo glaciale, aveva interrotto il suo momento da sola con il simpatico novellino Blu e la cosa l’aveva indispettita non poco.No.
Desidera?. -
..
-
-D_Dragon-.
User deleted
. -
.
Lavoro.
Il comandante si trovava nel suo ufficio, come sempre durante gli orari di lavoro, del tutto assorto nella lettura di alcuni resoconti riguardanti le finanze dei Liberi Aeris Milites e altri documenti riguardanti le finanze del presidio in generale, dato che passava tanto tempo nella sede centrale si era portato lì parte del suo lavoro da Membro del Consiglio.
Nello specifico riguardava i bilanci degli ultimi anni, cercando di far quadrare andamenti di entrate e uscite con l’intenzione di prevedere flussi di denaro futuri, magari trovando pozzi neri di denaro da chiudere, quelle anomalie che tutte le burocrazie purtroppo hanno.
Intento com’era nel suo lavoro, nel quale era impegnato da non meno di una ventina di ore consecutive dato che non mangiava ne dormiva, si era accorto del passare del tempo soltanto grazie all’enorme parete invisibile che adornava il suo ufficio.
Anzi, pensò, era probabilmente giunto il momento di fare un pausa da quel lavoro così minuzioso, qualche minuto a contemplare il territorio laputense che si vedeva dal suo grande ufficio.
Se qualcuno avesse bussato alla porta, dopo aver ricevuto il permesso di entrare -che sarebbe stato dato quasi automaticamente-, avrebbe trovato il Comandante Blu intento a fissare l’orizzonte con fare pensoso.
Ripensando alla sua vita dal suo arrivo su Endlos c’era molto a cui pensare, l’ambientarsi in quel mondo, i primi incontri con gli indigeni, il fortunoso incontro con Raylek dal quale era di fatto iniziata la sua carriera nella struttura laputense, la scomparsa del goblin e la guerra civile con infine l’insediamento della Galanodel.
Ah quanti problemi che gli dava quella donna, la sua attitudine al comando era ineguagliabile e sapeva inspirare i sottoposti con il proprio carisma innato, il suo vero problema era il governo di tutti i giorni e aveva un indole troppo poco inquadrata nei propri doveri per poter essere un capo esemplare.
Anche per questo per quanto riguardava la sua stessa gilda, aveva lasciato praticamente tutto in mano ai suoi quattro comandanti, probabilmente se avesse dovuto gestire l’Isola nel Cielo da sola tutto sarebbe crollato in pochissimo tempo.
Era una fortuna che potesse appoggiarsi a un consiglio e ai suoi comandanti, sperando che dalla scomparsa dell’Alfiere precedente abbia imparato qualcosa.
L’Antico era lì, immerso nei suoi pensieri e completamente dimentico, per qualche tempo, del lavoro di contabilità che lo attendeva al tavolo.SPOILER (clicca per visualizzare)Se bussate riceverete automaticamente il permesso di entrare, la descrizione dell’ufficio la trovate nella vecchia scena d’ingresso di Augustus.. -
..
-
-D_Dragon-.
User deleted
. -
.
Augustus.
Era ancora rivolto verso Laputa quando sentì la voce alle sue spalle, a quanto sembrava il suo nuovo aviatore non era rimasto con le mani in mano e aveva già trovato qualcuno a cui avrebbe potuto interessare unirsi alla loro Gilda, Khatep approvava sempre i sottoposti operosi e se Augustus avesse continuato così c’era la forte possibilità diventasse uno dei suoi preferiti.
Essere uno dei preferiti dell’Antico, sebbene un grandissimo onore, non concedeva assolutamente niente in quanto il Sommo detestava ogni tipo di favoritismi, anzi, probabilmente il povero aviatore non l’avrebbe nemmeno mai scoperto.
Si volse in modo da poter osservare il nuovo arrivato.Si, mi chiamo Jâbir, Abu Musa Jâbir Ibn Hayyân Al-Azdi. Sono uno studioso.
Ho interesse per ogni scienza naturale: sono specializzato sulle trasformazioni fisico-chimiche. Ho sviluppato un'interessante tecnica di cui, se Lei vuole, posso fare una piccola dimostrazione. Essa consiste nell'espansione del proprio ego tramite i lobi frontali con conseguente comunione con gli elementi naturali, fino alla più recondita molecola. Così si può operare, grossomodo, anche senza l'utilizzo di avanzata tecnologie. Inoltre, le interesserà sapere ...
Emh..
Cioè... Gran bell'ufficio, complimenti! E... e io... Sarei interessato ad arruolarmi..
Si passò teatralmente la destra rinsecchita sul viso, per dare adito a una finta disperazione che in realtà non provava, fingendo che gli fosse data dal suo logorroico nuovo chiedente accesso.
Certo era curioso che sia lui che il suo ultimo Blu avessero quella che sembrava un insana passione per lo sciorinare parole una dopo l’altra, ma non era questo il vero problema, come non lo era neanche il patetico saluto militare che il primo si ostinava a fare e che il secondo ripeteva alla meno peggio.
Il pensiero che quelli potessero un giorno essere i suoi migliori elementi gli diede quasi i brividi.Sedetevi.
Attese che avessero eseguito il suo comando, sperando che memore del suo primo incontro con lui il suo aviatore facesse sbrigare entrambi, prima di dirigersi a sua volta alla propria scrivania con calma e metodo in modo da farli attendere e far capire loro che erano nel suo dominio, che poteva giostrarli come voleva.
Forse Augustus vi sarebbe stato abituato dall’ultima volta che era stato in quell’ufficio, ricordava divertito come l’aveva cucinato a fuoco lento, ma probabilmente il nuovo arrivato non si aspettava niente del genere, in fondo l’Antico sapeva bene che la prima cosa da fare con ogni postulante era mettere bene in chiaro chi dava gli ordini e chi doveva obbedire.
Soltanto dopo che si fu seduto ricominciò a parlare, rivolgendosi prima al suo aviatore.Hai detto bene, nella mia divisione, non dimenticare mai chi comanda.
E smettila con quel patetico saluto militare, la tua incompetenza nell’eseguirlo è disturbante e noi siamo ricercatori, non soldatini, ricordatelo sempre.
In ogni caso vedo che mi hai portato qualcuno che ritiene di avere le qualità di entrare nei Liberi Aeris Milites, qualcuno che si ritiene uno studioso, ti ricordo che non mi piace perdere tempo.
La non proprio velata implicazione si poteva leggere chiara e forte tra le sue parole “spera che sia in grado di farsi assumere, o non ti piacerà avermi fatto sprecare minuti”.
Il viso scheletrico si volse quindi verso Jâbir prima di ricominciare a parlare.Abu Musa Jâbir Ibn Hayyân Al-Azdi, hai detto di essere specializzato in trasformazioni fisico-chimiche, che hai sviluppato tecniche per entrare in comunione con gli elementi, comunione che suppongo ti garantisca un certo grado di controllo su di essi.
Direi che come test preliminare gradirei una dimostrazione pratica di questa tecnica, voglio vedere cosa sei in grado di fare, successivamente discuteremo di cosa ritieni tanto affascinante che supponi arrogantemente possa suscitare il mio interesse.
La sua voce roca somigliava allo sfregare di sabbia proveniente dai confini del tempo, ma nonostante questo il tono si era rivelato incredibilmente gelido.
Non gli piaceva che la gente supponesse ciò che lui avrebbe o meno potuto trovare interessante, lui era uno studioso da oltre duemila anni e quei ragazzini al suo confronto erano poco più che infanti che conoscevano poco più delle addizioni, piccoli arrogantelli.
L’unica cosa che l’aveva trattenuto dall’arrabbiarsi davvero era che, per quanto loro fossero piccoli e sciocchi a suo confronto, erano vissuti in ambienti culturali estremamente diversi dal suo, con diverse culture e diverse conoscenze e per questo c’era l’effettiva possibilità che potesse fornirgli informazioni che non possedeva già.
Effettivamente si chiedeva da quale dimensione provenisse Abu Musa Jâbir Ibn Hayyân Al-Azdi.. -
..
-
-D_Dragon-.
User deleted
. -
.
Discreto.
Il giovane postulante aveva messo in mostra un paio di trucchetti niente male, certo era tutta roba piuttosto ordinaria per qualcuno in grado di entrare in comunione con gli elementi, ma il fatto che non fosse un abilità particolarmente comune rendeva comunque quel piccolo sfoggio di abilità qualcosa che non passava completamente inosservato.
Lo infastidiva un po’ che quel ragazzino si fosse permesso di modificare il suo splendido tavolo di legno, ma doveva ammettere che era più impressionato dalla sua capacità di farlo tornare esattamente come prima che non dalla modificazione che gli aveva imposto, ancor più della bolla, quello l’aveva favorevolmente impressionato perché denotava bravura.
Doveva ammettere che ora si era incuriosito nei riguardi di Jâbir.Molto bene, trucchi piuttosto interessanti, anche se basilari.
La tua capacità è comunque qualcosa di non particolarmente comune e non abbiamo nessuno con i tuoi talenti, non qui con noi, quindi potresti farci comodo.
Tuttavia noi Blu non ricerchiamo la potenza, certo essere capaci di difendersi o, perché no, sbaragliare eserciti è sempre una qualità gradita ma noi siamo ricercatori e io non saprei cosa farmene di possenti sciocchi.
Prendiamo ad esempio Augustus, l’unico modo in cui lo vedrei in battaglia e morto col cadavere semiannichilito, ma mi ha piacevolmente impressionato con la sua conoscenza della numerologia e per questo l’ho preso con noi.
Lo “sguardo” che si era spostato per un attimo sul suo aviatore novello tornò a focalizzarsi sul naufrago dimensionale.Ci sono molti altri rami per coloro che ricercano lo scontro e hanno poteri offensivi o difensivi, quindi la domanda che ti pongo non è: cosa puoi fare tu per i Blu?
Era rimasto quasi immobile mentre parlava, quel ragazzino aveva poteri interessanti e questo doveva riconoscerlo, ma lui era Comandante dei ricercatori LAM e non un collezionista di stranezze e rarità, se quel pargolo non era in grado di mostrare conoscenze al di sopra della media allora avrebbe anche potuto far domanda a qualche altro ramo.
Grifis o Jattur sarebbero stati estremamente lieti di avere qualcuno così singolare tra le loro fila.. -
..
-
-D_Dragon-.
User deleted
.