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Aveva finalmente imparato a volare decentemente!
Il piccolo Elesh Nord, due metri di cucciolo di Drago Verde -dal muso alla coda-, si stava deliziando del sole di mezzogiorno sorvolando il latifondo.
I possenti muscoli della schiena che si flettevano nello sfondo di sbattere le ali nell’aria pura laputense, la brezza che gli sfiorava il muso e lo sosteneva nel suo volo, il grande Albero Casa che si stagliava altissimo sotto di lui e i grifoni che volavano qua e là ma mai troppo vicino al cucciolo.
Passava lì quasi tutto il tempo in cui non era con sua madre, gli piaceva quella zona immersa nella natura e nel verde molto più di qualsiasi altra nell’Isola nel Cielo, amava sia gli spazi aperti e assolati sia le zone ombrose coperte di alberi, dei quali poteva ascoltare gli incomprensibili sussurri per ore ed ore.
La mamma aveva detto che prima o poi avrebbe compreso ciò che dicevano, ma per ora non riusciva a capire una sola parola, comunque trovava le loro voci rilassanti e capitava spesso che si addormentasse sotto le fronde di qualche albero particolarmente antico.
A dire il vero non gli piaceva molto il resto della città, tutti quelli che vi vivevano si spaventavano ogni volta che passava da quelle parti, certo non fuggivano via ma lo guardavano impauriti e la cosa lo indispettiva parecchio, il Latifondo invece era un luogo benedetto e assieme maledetto dalla solitudine.
Gli sarebbe piaciuto avere qualcuno con cui giocare, ma almeno lì nessuno aveva paura di lui, certamente non gli alberi che lo accoglievano sempre come un amico o almeno così lui riteneva.
Cominciò a virare abbassandosi di quota, scendendo con ampi cerchi verso uno dei suoi posticini preferiti, sotto un grande albero alla cui ombra amava riposare e sonnecchiare a volte anche tutto il giorno.
Più di una volta sua mamma, preoccupata perché non lo trovava più, era dovuta andarlo a cercare lì per poi fargli una rapida ramanzina sul fatto che non doveva sparire così e riportarlo a casa nel Grande Castello ma non sapeva cosa farci, quell’albero era il suo unico amico.
Come da copione atterrò vicino al grande Faggio, non abbastanza da rischiare di danneggiarlo con la sua tecnica ancora grezza, per poi completare gli ultimi metri sulle proprie salde e scagliose zampe, una volta arrivato vicino al tronco vi si appoggiò e appena chiusi gli occhi si addormentò piuttosto profondamente.
In fondo era un cucciolo e volare lo stancava ancora parecchio.. -
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Edited by Jaðe - 11/9/2013, 09:48. -
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Una volta abbandonata la trattoria, i due mezzidraghi ritornarono sui loro passi e si diressero nuovamente verso il latifondo, visto che il cucciolo di drago adorava bighellonare in quelle zone. E come si poteva biasimarlo? Quel posto era verde, enorme e piano di alberi da cui planare senza fatica, insomma, era il luogo ideale per un essere così nobile... e poi visto che era un cucciolo, poteva allenare le sue ali al volo e crescere sano e forte.
Tenendo fisso il naso all’insù per i due ragazzi non fu difficile individuare il loro bersaglio, con un cielo così azzurro era impossibile non notare quel puntino che si faceva sempre più grande. Alla fine esso divenne abbastanza visibile e il suo colore era il verde, per il resto era del tutto simile a ogni altro membro della sua specie, anche se aveva comunque un certo fascino.
Lo vedo!
Urlò il giovane mentre ancora una volta puntava il dito verso l’alto, indicando quella creatura che tanto faceva ribollire la sua curiosità. Non importava se appena qualche ora prima ne aveva visto uno più grosso e blu, ogni volta che ne vedeva uno era come la prima volta: ne era talmente affascinato che poteva stare in mezzo a loro per ore intere, senza mai stancarsi. Il “piccolo” drago comunque ad un certo punto fece una virata, sparendo in un piccolo boschetto... e ovviamente anche Gajeel e Nesrin si mossero in quella direzione, per non perderlo di vista.
Alla fine raggiunsero la zona ombrosa creata dalle fronde... seguendone l’odore il moro individuò subito il cucciolo che riposava a qualche metro di distanza. Lentamente si avvicinò insieme alla rossa, la quale iniziò ad accarezzarlo lentamente per farlo svegliare... mentre il borchiato si accucciò accanto a lui e iniziò a toccarlo senza metterci molta attenzione. Ne studiava le ali, la coda e tutto ciò che rendeva un drago così temuto e rispettato.
Dev’essere forte!
Esordì invece il ferroso fissando il cucciolo con eccitazione, sperava che questo riuscisse a parlare così da provare a imparare qualcosa da lui... anche se di strada ne aveva ancora davvero tanta da fare e per crescere aveva tutto il tempo che voleva.. -
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Stava correndo in luoghi sconosciuti e meravigliosi, no, stava volando sopra una foresta sterminata e grandissima, splendida in tutta la sua maestosa possanza e poteva sentirli, gli alberi gli parlavano e capiva le loro voci!
Era bellissimo, si sentiva libero di poter andare in qualsiasi luogo avesse voluto e le querce, i faggi e i pini si stendevano in ogni dove senza alcun limite visibile.
Due odori diversi gli arrivarono allora alle narici, il suo istinto gli disse subito che quelli erano gli odori di due draghi; draghi grandi e pericolosi, infatti come prima cosa si abbassò di quota per nascondersi tra le fronde solo per poi accorgersi che il bosco era stato sostituito da un paesaggio dagli anfratti metallici e dai fiumi di lava fusa.
Il cielo da limpido e cristallino si era trasformato in una massa di nubi oscure generata dalla cenere dei vulcani in lontananza, due figure draconiche immense volteggiavano oscure in quel mare di cenere e lapilli, una era d’un rosso più rosso delle fiamme stesse dell’inferno mentre l’altro aveva le scaglie più lucenti dell’oro ma dal tipico colore del ferro.
Fu il tocco indelicato delle ali, punto abbastanza sensibile, a risvegliarlo di soprassalto dal suo incubo.
Gli occhi si aprirono di scatto rivelando un paio di iridi del colore del cielo, la pupilla dilatata dal sonno che riprese presto la sua consueta forma verticale si mosse per individuare le due persone che gli si erano avvicinate nel sonno e lo stavano toccando.
Con stupore notò che l’odore di drago adulto non era ancora svanito come il resto del suo sogno, ma anzi proveniva proprio dai due individui vicino a lui, il suo istinto gli diceva che i gli individui adulti delle altre razze erano pericolosi e per questo scattò in piedi e indietro, sottraendosi al tocco gentile della Rossa e a quello meno delicato della faccia col metallo.
Un ringhio sommesso gli uscì dalla gola mentre osservava i due individui, non li aveva mai visti e non aveva idea di chi fossero, sapeva solo che possedevano un odore molto pericoloso e che gli erano avvicinati mentre dormiva per toccarlo.
Ad ogni respiro un poco di gas violaceo fuoriusciva dalle fauci semichiuse del piccolo drago mentre li osservava ostile.
Ancora un poco stordito dal suo incubo si azzardò a parlare con quei due.Chi siete?
Perché vi siete avvicinati mentre dormivo?
Anche se cercava di non mostrarlo era decisamente spaventato, si poteva notare dal movimento frenetico degli occhi dall’uno all’altro dei due individui, se la mamma fosse stata lì avrebbe potuto proteggerlo ma contro due draghi adulti non aveva nessuna possibilità.
Forse avrebbe dovuto fuggire, aveva ancora vivida in mente l’immagine terrificante del suo sogno, aprì le ampie pronto a spiccare il volo al primo segnale di pericolo.
Edited by Settra - 11/9/2013, 10:23. -
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Edited by Jaðe - 23/9/2013, 18:36. -
_MajinZ_.
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Il piccolo drago verde non sembrò gradire molto le attenzioni rivoltegli, soprattutto quelle irruenti di Gajeel che la delicatezza non sapeva neanche cosa fosse. Magari l’avevano semplicemente disturbato mentre faceva il suo sonnellino e in effetti era una motivazione abbastanza attendibile, anche il moro diventava intrattabile da appena sveglio.
Potevano esserci tanti motivi, ma il rettile istintivamente scattò all’indietro, frapponendo diversi metri tra lui e i due rompiscatole. I suoi occhi in un attimo si fecero minacciosi, mentre un ringhio sommesso fuoriusciva dalle sue fauci insieme a un miasma violaceo, ciò faceva presupporre la composizione del suo fiato: magari era velenoso. Comunque era visibilmente spaventato, infatti il suo sguardo passava in rassegna i due umani dall’odore draconico in modo ostile, come se si trovasse davanti a due mostri pronti ad attaccarlo per non dargli scampo.
Per fortuna ci pensò Nesrin a sistemare un poco le cose, facendo le presentazioni in modo tale da rassicurare il piccolo... che in effetti non era poi così piccolo, insomma, era un cucciolo solo nel nome, visto che le dimensioni sembravano dire il contrario. Gajeel sorrise, salutando il verde con un cenno della mano e assumendo un viso non troppo minaccioso, anche se sapeva bene che con tutti quei piercing non era facile apparire tranquillo. Insomma, si vedeva lontano un miglio che era un teppista, solo che spesso le apparenze potevano davvero ingannare.
Un Drago mi ha cresciuto, forse è quello l’odore che stai sentendo.
L’olfatto fino del capellone percepiva distintamente sia il proprio odore che quello del cucciolo, persino quello della rossa era molto simile, anche se tutti avevano qualcosa di diverso. Uno infatti aveva un aroma acido, quello della ragazza invece aveva un che di bruciato e ovviamente quello del borchiato che aveva un odore metallico.
Scusa se ti ho disturbato!
Chiese comunque scusa il ragazzo, grattandosi la testa un po’ imbarazzato... non voleva dargli fastidio, purtroppo la curiosità aveva vinto e non era riuscito a controllarsi. Sperava che il draghetto non si fosse arrabbiato troppo, non voleva di certo che lo mordesse!. -
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Un’amica della mamma?
Un amico di un’amica della mamma?
Beh allora era tutto a posto, suppose il piccolo Elesh che ancora non aveva imparato a non fidarsi degli estranei, per un attimo si era fortemente spaventato per nulla ma si rilassò non appena i due ebbero finito di parlare.
Le ali si ripiegarono lentamente lungo i fianchi e il miasma violaceo che gli fuoriusciva pigro dalle fauci si arrestò quando il draghetto decise che i due strani figuri che l’avevano svegliato non rappresentavano una minaccia, anche se continuava ad essere turbato dal suo sogno terrificante.
Sul fatto che “amassero i draghi” non era una frase che riusciva a capire molto chiaramente, in fondo quei due avevano l’odore di due draghi adulti e molto forti quindi era naturale che lo fossero, persino la mamma che stranamente non odorava di drago lo era, il che era ovvio dato che era la sua mamma.
Comunque fosse lo sguardo impaurito venne sostituito da uno colmo di curiosità, dato che non erano pericolosi forse gli avrebbero tenuto compagnia per un po’ e la cosa gli avrebbe fatto molto piacere dato che a parto quando era a passeggiare con sua madre o pochi altri momenti, tendeva ad essere sempre solo in giro per Laputa e la cosa lo dispiaceva molto.Beh se siete amici della mamma allora è diverso, è che non avevo mai sentito l’odore di altri draghi e la cosa mi ha colto di sorpresa…
Volete stare un po’ con me?
La voce colma di speranza, mentre si avvicinava alla rossa con curiosità per annusarla un po’ più da vicino e scoprire che odori emanava oltre all’inconfondibile aroma di fuoco e magma tipico dei draghi rossi, informazioni che gli venivano alla mente per istinto come se le avesse sempre sapute.
Se lei avesse deciso di sfiorarlo non si sarebbe ritratto dal suo tocco gentile, ma avrebbe lanciato un’occhiataccia a viso-di-metallo, dato che si ricordava che poco fa era stato assai poco delicato con le sue squame, cosa che aveva contribuito a svegliarlo di soprassalto.SPOILER (clicca per visualizzare)Chiedo scusa per il ritardo, non mi era arrivato il messaggio con la risposta di Majin e non ho mai controllato di persona fino ad oggi -.-
Scusate davvero ^^. -
_MajinZ_.
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Gajeel si grattò la testa un po’ imbarazzato, in effetti non era stato molto gentile con il piccolo Drago e il suo fare irruento aveva contribuito allo spavento del cucciolo, il quale aveva ragione a fissare il moro con diffidenza. Però il ragazzo non aveva fatto tutto ciò con cattiveria, la sua era semplice curiosità anche se in effetti aveva un po’ esagerato... ma sperava che il rettile non provasse rancore nei suoi confronti, visto che avere un drago come nemico non era per nulla una bella cosa.
Siamo venuti qui apposta per te!
Rispose sorridente il Dragonslayer mentre si sedeva sull’erba, con le braccia incrociate e lo sguardo fisso sul suo nuovo “amico”. Era troppo curioso di conoscere le capacità della creatura, prima aveva sentito uno strano odore fuoriuscire dalle sue fauci... era di sicuro qualcosa di tossico, magari il suo ruggito era velenoso e quindi molto più insidioso di un ruggito carico di fiamme o frammenti metallici. Se da essi si poteva difendere con una barriera o qualcosa di simile, contro il veleno tutto ciò non serviva... solo con una forte costituzione si poteva resistere in qualche modo.
Che sai fare di bello? Io ad esempio mangio il metallo!
Domandò poi il capellone senza nascondere la sua grande curiosità. Non poteva farci nulla, ammirava così tanto i draghi che doveva per forza sapere di più, conoscere i segreti che ognuno di loro custodiva... infondo lui era come loro, il suo dono era di apprendere quei segreti e farli suoi. Così come Metallicana gli aveva trasmesso i suoi poteri, probabilmente la stessa cosa funzionava con gli altri appartenenti a quella specie. Era comunque ancora presto per spingersi così lontano, prima di tutto doveva riconquistare la fiducia del piccolo. Sperava che con i suoi modi gentili quest’ultimo cambiasse opinione, altrimenti pazienza, l’importare era aver incontrato il cucciolo di Drago.. -
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Edited by Jaðe - 6/12/2013, 12:38. -
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Guardò Faccia di metallo con un espressione un poco stranita, soprattutto quando gli disse di essere in grado di mangiare il metallo, era piuttosto strano.
Anche lui una volta, spinto dalla curiosità aveva provato a masticare un pezzo di ferro ma l’aveva sputato quasi subito, non era per niente buono e quindi se n’era andato a fare a pezzi e mangiarsi una mucca, quella sì che era buona!Non so, non ci sono cose particolari che mangio.
Mucche, altre cose che si muovono e la mamma mi ha detto si possono mangiare, quando ho veramente fame qualche albero ma a loro non piace.
Poi non lo so, a volte il mio fiato scioglie le cose o paralizza gli animali, dipende.
Allora avrebbe scoccato un timido sorriso alla coppia, provando ad imitare la mamma quando era contenta, ma il risultato fu l’esposizione della sua fila di denti impressionantemente aguzzi e affilati.
Spinto da un improvviso moto di curiosità, usò la lingua biforcuta per leccare Nesrìn, voleva tanto sapere che sapore poteva avere un drago del fuoco.
Era strano, ma buono, le piaceva quella ragazza-drago, era carina e simpatica con lui.
Anche Faccia di Metallo non era male, ma continuava a starci non troppo vicino.. -
_MajinZ_.
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Il Dragonslayer continuava a fissare con occhi curiosi il draghetto, lo scrutava con attenzione come se si trovasse davanti a un preziosissimo tesoro... e in effetti per certi versi era proprio così. Ovviamente non lo considerava un oggetto o un animaletto da compagnia, tutt’altro, però stare davanti a una creatura maestosa come quella, che rappresentava il coraggio e la nobiltà d’animo, era come immergersi in un enorme forziere pieno di pietre preziose. Però forse era più giusto definirlo come un dono, non a tutti infatti era concesso di poter discutere con un Drago.
Comunque il piccolo spiegò che la sua dieta era abbastanza normale, insomma, non mangiava cose strane come aveva pensato Gajeel vista la sua esperienza... anzi, non vi erano cose velenose in ciò che mangiava: le mucche erano abbastanza normali, anche se il ragazzo preferiva cuocerle prima di mangiarsele.
Gli alberi? Non mi piace la verdura...
Ammise il ferroso incrociando le braccia. Praticamente lui mangiava solo carne o pesce, insieme a tonnellate di ferro... e non chiedetemi come faccia quando deve andare al bagno, non ho nessuna intenzione di scoprirlo. Comunque il cucciolo spiegò gli effetti del suo fiato ed era proprio come il moro aveva sospettato. Infine sorrise o almeno provò a farlo, visto che il risultato non era proprio rassicurante, con quei denti appuntiti in bella mostra... anche se Gajeel stava facendo esattamente la stessa cosa, con tanto di denti a punta.
Il mio fiato invece è più tagliente... quello di Nesrin brucia!
Cercò di fare il simpatico, ma ancora il draghetto non si fidava ad avvicinarsi... magari assaggiandolo avrebbe capito che era un tizio apposto, anche se aveva la faccia piena di metallo. Purtroppo però in lui non vi era molto di rassicurante, sembrava davvero un teppista e la gente a volte scappava impaurita quando lo vedeva... ma a lui non importava mica, non aveva mai fatto caso al parere degli altri.. -
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I due strani draghi che erano venuti a trovarlo erano tanto simpatici e doveva ammettere che gli piacevano!
Soprattutto il drago rosso suscitava la sua fiducia, forse perché era una femmina o forse perché non era stata così brusca con lui, però doveva ammettere che anche l’altro non era male, era solo poco un po’ sbrigativo e ora che aveva capito che non erano pericolosi e ogni traccia di timore era svanita, non lo intimidivano nemmeno tutti i pezzi di metallo che quello aveva in volto.
Emise quasi le fusa quando la Rossa lo abbracciò, quindi non potè far altro che leccarla ancora un pochino perché capisse che ricambiava volentieri il gesto d’affetto.Sì, voglio molto bene alla mamma, anche se è sempre tanto impegnata trova il tempo di stare a giocare con me e poi mi da sempre da mangiare cose buone.
Detto questo si rese conto che, effettivamente, gli era venuta una gran fame.
La mamma gli aveva insegnato che le persone non si potevano mangiare anche se non capiva bene perché, dato che dall’odore sembravano tanto buone, ma lui faceva ciò che lei diceva e quindi non c’erano stati incidenti, però le mucche le poteva mangiare ed erano squisite.
Una volta scioltosi dall’abbraccio della Rossa fece schioccare le mascelle.Ho fame.
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_MajinZ_.
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In quel momento Gajeel capì una cosa fondamentale, per avere a che fare con un cucciolo bisognava essere delle donne. Loro erano tenere e dolci, mentre lui era rozzo e privo di tatto, quindi era anche abbastanza normale che quel drago lo guardasse con diffidenza... infondo l’aveva anche toccato senza permesso, nonostante non fosse sua intenzione fargli del male. Alla fine comunque il rettile superò il piccolo trauma e accettò la presenza del ferroso senza fare storie.
Il capellone sorrise quando il draghetto fece quel suono particolare, gli ricordava suo padre che anche se non era un cucciolo, ogni tanto produceva quel rumore simile a delle fusa... anche se un essere lungo più di venti metri faceva tremare letteralmente il suolo. Il peggio arrivava quando si arrabbiava, ecco, in quei momenti non si poteva fare altro che scappare via e nascondersi, anche se nessuno poteva nascondersi alla furia di un drago adulto.
Comunque al sentir nominare cose buone, lo stomaco del borchiato parve svegliarsi all’improvviso e lanciò un gorgoglio profondo, segno che ormai era irrimediabilmente vuoto. Il ragazzo posò la mano sullo stomaco e rise, visto che era d’accordo con il piccolo drago. Il problema era che aveva mangiato appena qualche ora prima, forse era l’aria di Laputa a fargli venire fame.
Sono un po’ affamato anche io... ghihi!
Ammise Gajeel sentendosi quasi in colpa, ma non poteva farci nulla se all’improvviso gli era tornata la fame... ma di certo non potevano andarsene in giro a mangiare mucche. Per un vero drago magari era anche normale, ma vedere due umani assaltare dei bovini non era una cosa tanto normale, gli avrebbero sicuramente arrestati.
Qualche idea?
Domandò infine il giovane, sperando che la rossa conoscesse un luogo vicino dove rifocillarsi un po’, un posto dove magari anche un essere come Elesh potesse sfamarsi... senza mangiare il proprietario, possibilmente.. -
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Edited by Cât - 31/1/2014, 12:37.