I hate it there, too

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    Eh, non che scoppiarle a ridere in faccia aiuti una persona in imbarazzo! Proprio no.

    (Cos'ho detto di male?)

    Ed è meraviglioso notare come il ruolo di balbettante bamboccione si sia riflesso da Lazarus a Miron -come la piega degli eventi abbia dimostrato a tutti che il timido straniero spaesato e sociofobico e la solida coppia di amanti in posizione d'evidente vantaggio (?) siano in realtà meno lontani tra loro di quanto si sarebbe in prima battuta portati a pensare.

    [Nulla. Se consideri che sei vermiglio, però...]

    Ecco, sì, appunto: il punto d'ebollizione è vicino. Pericolosamente vicino.

    «Vada per l'U-ESSE-BI.»

    Concorda alla fine il maggiore, senza peraltro avere la benchè minima idea di cosa quel nome significhi -lo standard corrente di avanzamento tecnologico/informatico del loro mondo è ben rappresentato da un proiettore di diapositive e dal cugino di un IBM 5150, quindi ci siamo capiti.

    «Ma dovrai cedercela fino a che non troveremo qualcuno a cui rivenderne il contenuto.»

    Aggiunge, tenendo alta la menzogna del bene di scambio -perchè tanto è una bugia del tutto innocente, qualcosa che (non si sa mai) potrebbero inavvertitamente smentire proprio durante il viaggio verso Klemvor.
    A tal proposito...

    "Sì!
    Cioè no."

    Rondine che si risolleva a quel quesito semplicissimo -Rondine che comunque fallisce, accorgendosi di come il viaggio fosse pensato per due: finchè viaggiano da soli Skarn e Miron sanno arrangiarsi in modo quasi perfetto -loro due, con l'intesa che li unisce, non hanno problemi di sorta- ma se ci aggiungono un terzo, inesperto viandante? Urgono soluzioni.

    [Calmati. Stai davvero andando oltre.]
    «Come ho già detto, non siamo abituati a viaggiare in tre. Soprattutto sapendo di muoversi verso una delle mete più temibili di tutto il semipiano.»

    Merovish esclusa, forse -Berjaska pure, direi.

    «Ma anche così non saremo tanto folli da istigare il caso e provarci ugualmente: questo è un negozio che ha visto, vede e vedrà molti mercenari interessati a scortarci là dove vogliamo -come hai avuto modo di saggiare tu stesso, il prezzo è mutevole e può assecondare i bisogni di chi amministra il banco.»

    Sta dicendo che l'imprevisto che rappresenti troverà comunque una risposta all'interno di quello stesso zibaldone di bottega -in un giorno, forse due, sicuramente entro la data di partenza, Skarn e Miron avranno assoldato qualcuno di sufficientemente fidato per fare al caso mio/tuo/loro.

    «Perciò non preoccuparti: l'importante è che tu sia qui per le prime luci del penultimo giorno di Naos -vale a dire fra quattro giorni.
    A tutto il resto pensiamo noi.»

    A tutto il resto, letteralmente -perfino, se volessi, ad un alloggio presso lo stesso spaccio di cianfrusaglie.


    Edited by AnimeHunter - 12/2/2014, 16:17
     
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    Quindi nemmeno loro hanno idea di come raggiungere l'approdo.
    Ottimo.
    Mi manca seriamente Gajeeel. Giusto per farvi capire quanto io sia psicologicamente a pezzi.

    Sintetizzo tutta la mia desolazione et frustrazione interiore in un unico, liberatorio atto: un profondo sospiro.
    «Vada per l'USB. Datemi un attimo.»
    Torno all'ingresso, tiro fuori il portatile e mi metto a gambe incrociate sul pavimento, schiena contro lo zaino.

    Copia in corso di 200 elementi (10 GB)...


    Yes, I have no shame. Concludo il processo di copia, rimetto a posto il portatile e porgo la chiavetta USB ai signorini commessi.
    «Ecco qua. Questa è per voi, il liquido di cui mi servirebbe una copia ve l'ho già dato, quindi... Mi pare sia tutto.
    Ci vediamo tra quattro giorni, primo pomeriggio. Grazie ancora per tutto.
    »
    Non so bene come dovrei salutarli. Un inchino? Naah. Stretta di mano? Mi fa schifo. Mi limito ad un semplice cenno con la mano, sperando che nella loro lingua non sia un modo per dire "vai a farti fottere" o qualcosa di simile.
    Perché è cosa nota che [simili errori di comunicazione possano portare a tragicomiche conseguenze.]
     
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    "Oh, già!"

    Espressione a dir poco sorpresa, faccia ridicolmente stupita: dopo la deviazione a sfondo porno del dialogo -dopo che Skarn è entrato in scena e dopo che si è evitato un litigio- il grigio sudcoreano nemmeno ricordava d'essersi impegnato nel cercare chi possa produrre quel mistico liquido -sembra quasi fosse un'altra età e un altro incontro, qualcosa che irrimediabilmente appartiene al passato. Invece...

    «Mmh?»
    "Questo!"

    Estrae la boccetta da dovunque l'avesse prima riposta, la mostra al fratellone, aggiunge qualche altra parola per evitare nuovi sospetti -chè si sa mai si tratti di un qualche lubrificante e quello monti per l'ennesima volta una furia gelosa!

    "E' una soluzione per le lenti a contatto."
    «Capisco. Gli serve per non dover girare con quello schifo di occhiali.»

    Perdonalo, perdonalo: Skarn è fatto così -si risente facilmente, quando può si vendica anche se il malinteso è tutta opera sua.

    (E comunque ci servirà una mappa!)

    Si rivolge entusiasta al maggiore, quando Lazarus si volta e fa per andarsene -quando il ragazzo abbandona il negozio soltanto per ritornarvi qualche giorno più tardi.

    (E anche delle vettovaglie, un equipaggiamento adatto, risorse per il pronto soccorso, dei repellenti...)
    [...una spada laser, qualche manciata di fiori-bomba, un unicorno rosa che vola...]

    Sarcasmo per riportare l'Arma alla realtà -un'innocua nota indiretta per fargli notare che non deve esaltarsi per così poco (che, ad ogni modo, non possono permettersi una vera e propria spedizione).

    (Hai ragione. Il minimo necessario. Per il resto ci arrangeremo come possibile.)

    Vena di tristezza mascherata ma non nascosta, delusione inevitabile.

    [Vorrei anch'io avessimo di più. Vorrei anch'io non avessimo questi pensieri.
    Ma abbiamo ciò che ci siamo conquistati ed è questo che dà loro valore.]

    Un sorriso caldo che si fa strada sul volto intenerito del Gallo, una fiducia ed una speranza traboccanti che raggiungono l'amante là nel profondo. Qualcosa che nè un inchino nè una stretta di mano nè tanto meno un'amicizia vacua potranno mai sperare di raggiungere, qualcosa cui l'albino cliente di già andatosene forse si abituerà nel corso del viaggio.
     
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