Un nucleo IA

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    Mago guerriero, amante dei gufi e signore della piromanzia.

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    Il destino è una forza mutevole come il caos, benevolo con alcuni, maligno e beffardo con altri, a volte poco, altre volte molto, spesso più doppio dei più abili doppiogiochisti, ma molto più spesso biecamente indiscriminato con le creature meno impotanti per i suoi piani. Tale situazione riguadava anche l'Agente Oregon, anche se ancora non si poteva dire come potesse essere considerato dal destino e ancora misterioso era l'evento che presto o tardi lo avrebbe visto protagonista: sarebbe un dono gratuitamente elargito o una maledizione che avrebbe richiesto sforzi futuri più notevoli di quelli necesai alla sua conquista?

    Nessuno avrebbe potuto dire se quell'oggetto fosse un residuato delle Guerre della Fondazione o un pezzo malfunzionante ed inidoneo alla nuova edificazione in corso e per tale motivo scartato dai droidi o da chi per essi.
    Fatto stava che dopo una carambola noevole, quell'oggetto metallico sferico tanto bistrattato aveva dentro di sé qualche forma di programmazione base o un qualche genere di sub-routine più o meno funzionante a livello basilare, priva tuttavia di una vera e propria intelligenza artificiale. Qualcosa che automaticamente, quasi meccanicamente, trovò un evento a cui reagire e in base alla programmazione, l'oggetto lanciò un segnale criptato. Un segnale che sembrava essere "invisibile" ai droni che occupavano Klemvor e sorvegliavano la sua ricostruzione, ma che per qualcuno o qualcosa di più specifico avrebbe potuto essere il pimo passo e una guida verso l'oggetto stesso. Ammesso che rispondesse...

    <fieldset>

    Angolo di Narrazione



    Qui inizia la tua avventura alla riceca di un oggetto tanto misterioo quanto sottovalutato e scartato come inutile pattume in mezzo ai cantieri di una città in piena ricostruzione ad opera delle macchine e dei droni.
    Sono tuttavia necessarie delle specificazioni: il segnale, che sei libero di descrivere ed interpretare, non è di comunicazione e non vi potrai dare risposta diretta dovunque tu sia, ma al momento ti permette solo di sapere che c'è qualcosa e che si trova indistintamente a Klemvor.
    Il resto sta alla tua descrizione.
     
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    Senza scelta



    Pensato Intelligenza Artificiale
    Pensato Agente Oregon


    Luogo: Endlos - Koldran



    Aveva fatto di tutto per trovarla, aveva fatto di tutto per farsi schiavizzare inconsciamente. Non era passato molto da quando era uscito da quel mercato di altra dimensione sconosciuta e che per ora non aveva assolutamente intenzione di tornarci per esplorarla, gli bastava quel luogo dove si trovava attualmente, magari prima un posto dove non dover pensare a nulla per un po'. Tecnicamente non c'era nessuno a controllare, se non che - Dobbiamo andare - disse l'intelligenza artificiale, immediatamente era apparsa davanti la sua visuale, Oregon dovette fermarsi perchè non poteva vedere chiaramente bene davanti a sé. Come dire..era una situazione assurda, tutto quello che pensava veniva letto istantaneamente dall'IA, come se stesse parlando in continuazione, non poteva rifiutarsi perché lei stessa poteva controllarlo attraverso l'armatura. Non poteva fare niente, aveva perso la libertà. Era abituato a obbedire ma non fino a questo punto, non certo da dire che sarebbe impazzito, era solo imbarazzato come poche volte, si sentiva praticamente spogliato di ogni cosa, non aveva privacy. Ed anche tuttora cià veniva letto e lei stessa era pronta a rispondere per ogni cosa - Si, andiamo in quel luogo - rispose immediatamente, lo spartan se l'era già fatta l'idea ma il dubbio era uscita come domanda all'IA, sempre tramite pensieri. Sembrava cortese nel fatto di apparire e mostrarsi nel parlare, anche se ovviamente si trattava di un'illusione, un'ologramma.
    Ho altre scelte? - chiese retoricamente, lei scomparve dalla visuale e Oregon poté cambiare rotta tranquillamente verso la destinazione segnata dalla "partner", scendere dalla regione del Nord per tornare nel bosco fino alla città delle macchine.

    Luogo: Endlos - Undarm



    - ..e poi non posso capire come ti senti, in logica non hai più nulla, i tuoi pensieri talvolta sono offensivi, ma non provo nessun tipo di emozione avversa, non sono il tipo che definisci erroneamente - nemmeno un giorno che la conosceva e gli veniva in mente come doveva essere sparire dal mondo - Catalogo quella come ironia nel tuo pensiero, ma se preferisci.. - Si, dici bene, penso che forse dovremmo mettere delle regole, per me è piuttosto insopportabile che tu risponda a ogni mio pensiero.. - Apposta è la parola giusta, ero curioso della tua reazione - era pur sempre un'intelligenza artificiale, forse cercava di creare un legame con lui, per ringraziarlo di avergli permesso di arrivare fin lì - Non è un ringraziamento, ho fatto tutto da solo..nel vostro linguaggio dovrebbe essere un "mi dispiace", la colpa è dell'umanità, siete limitati - Non mi ritengo incluso - Non c'è molta differenza tra te e gli altri, dovresti essere tu a ringraziarmi, cerco di farti quella che chiamate "compagnia" - la voce metallica li risuonava in testa ogni volta e talvolta si confondeva con quello che realmente parlava il costrutto, che ovviamente capiva i malintesi e si ripeteva di nuovo, la pazienza era distrutta ma non poteva sfogarsi in nessun modo, solo adattarsi.
    A dire il vero, la tua capacità di adattarti è sorprendente, i miei dati indicano che ti stai abituando a tenere come personale IA, il che è positivo - si abbassò per evitare un ramo e riprese senza mai guardare l'IA che si mostrava come un umanoide dal colore violaceo che fluttuava vicino a lui. Ormai si trovavano nella piena foresta, sicuramente non era uno dei posti più belli che aveva visto, tra una palude e una giungla.
    In cuor suo ammetteva che quella compagnia non gli dispiaceva per vari motivi, non doveva fingere di comportarsi in alcun modo, la sua freddezza o il modo di tenere distanti gli altri con lei non attaccavano, per cui in parte non era del tutto privo di libertà, era quasi come.. - Un dio? Suppongo che ti stia riferendo ad una religione specifica, a dire il vero dovrei omettere il "suppongo" non rilevo nessun segno di errore - non voleva mettere in mezzo quel tipo di argomento, probabilmente, anzi sicuramente l'aveva capito pure lei, però aveva qualche domanda da farle ancora, non poteva farci nulla, per cui cominciare a conoscersi non era una cattiva idea. Non serve che mi racconti nulla di te, man mano sto curiosando, posso rispondere alle tue domande - Perché siamo qui? - chiese quindi, aveva capito che il suo viaggio era stato deciso da lei e che l'aveva intrappolato come un ragno poteva fare con un'insetto volante stupido e magari ferito. Sono stata programmata per conoscere, questo è il mio scopo, per questo siamo qui, non sono un'essere vivente e questo luogo ha molti segreti e voglio scoprirne le risposte - Non potevi venirci per conto tuo senza coinvolgermi? - non ricevette risposta immediata, per un attimo pensò all'idea di averla offesa o magari voleva solo un compagno del tuo pianeta d'origine - Negativo, se avessi potuto raggiungere questo luogo da solo, l'avrei fatto - non serviva che aggiungesse altro, dopotutto era appunto un'intelligenza. Non si comparava ad un dio, precisa com'era anche lei stessa aveva rinunciato ad entrare su quell'argomento per non sottolineare la stupidità dello spartan, che soggettivamente attribuiva in quanto di un livello totalmente differente.

    Luogo: Endlos - Klemvor



    Improvvisamente la figura del costrutto si spostò in volo fino a stargli davanti, come segno di fermarlo. Un segnale, è da un po' che lo rilevo - quindi con la vista sgombra nuovamente poté ristudiarsi il paesaggio tecnologico, sembrava più una città semi distrutta, già l'aveva vista una volta e per poco non si faceva ammazzare da un drone. A differenza dell'altra volta, alcune parti erano state ricostruite, ma non notava la grande differenza, sembravano macchine in continuo lavoro, ipotizzava che la città fosse stata distrutta da poco, poi sentì sollievo per non aver ricevuto il medesimo ribatto, non era sicuro che era per via che stesse condividendo la stessa idea - C'è una piccola probabilità che sia stata distrutta da molto tempo, non ho certezza assoluta, non conosco - quasi a giustificarsi di questa sua mancanza, per lei evidentemente contava moltissimo diversamente da Oregon, il quale non gli importava nulla. Il lato negativo era che un giorno, sperando non appena aver finito di trovare la fonte di questo segnale, sarebbe andato spedito verso una nuova meta.
    Ti ricordo che sono un umano.. - Secondo i miei dati, le probabilità sono molto alte riguardo la tua resistenza, riguardo ai droni, cerca di non farti vedere un'altra volta - aveva intuito che le armi che portava avevano allarmato quel drone di guardia che le aveva considerate pericolose, era facile a dirsi per chi non rischiava la vita.

    Stato Mentale: Un po' stressato
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    Arrivare ai confini di quella che una volta era Klemvor, la zona una volta nota come "Città delle Macchine", avrebbe prodotto uno trano effetto a chiunque: a vederla fino a poche settimane prima, quello non sarebbe stato altro che un campo praticamente sterminato di macerie, ma alla vista dello spartan si presentava come un insieme di cantieri edili in piena attività, con tanto di ponteggi, tendaggi emateiali in movimento. Ovviamente non tuti gli edifici stavano venendo ricotruiti e alcuni stavano anche assumendo una forma piuttosto peculiare che li portava a asomigliare a degli enormi container di metallo più che ad edifici veri e propri. Difficile azzararequalsiasi ipotei enza una veifica più ravvicinata, che volendo lo partan avrebbe potuto compiere... a suo rischio e pericolo.
    La novità più importante però stava nel fatto che a quella distanza il segnale si era fatto più forte di prima e di conseguenza maggiomente tracciabile. Purtroppo non era ancora possibile traingolare la sua posizione precisa e sarebbe apparso chiaro che non sarebbe mai potuta pervenire una risposta per la stessa via, perché il segnale che prima appariva compatto e unico in realtà era intermittente, come se si trattasse di una serie di impulsi modulati su una frequenza piuttosto particolare, forse unica nel suo genere.
    Il problema era che sembrava trovarsi dalla parte opposta della "città"... e lì si poneva il conseguente problema su quale approccio adottare per avvicinarsi almeno alla zona dove il egnale si sarebbe potuto captare meglio: se Oregon e la sua compagnia avessero scelto di andare direttamente, avrebbero potuto semplicemente andare dritti per strada in mezzo ai cantieri con la certezza di essere avvistati e con l'incalcolabile speranza di non essere attaccati a vista; altrimenti lo spatan avrebbe potuto addentrarsi di nascosto in un campo di rovine apparentemente non ancora considerate dai piani di ricostruzione, che si trovavano poco oltre sulla destra rispetto alla posizione di Oregon.

    Angolo di Narrazione



    Ottima apertura. Ora è il momento di decidere come arrivare alla zona del segnale e cercare di tracciarlo. Io ho indicato ed esplicitato due possibili vie, ma non sono le uniche possibili: sta a te cercarle, trovarle ed eventualmente adottarle... e questo ovviamente non varrà solo per questo giro
     
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    Discrezione



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    Pensato Agente Oregon


    Luogo: Endlos - Klemvor



    Oregon era già pronto ad avanzare, l'intelligenza artificiale aveva già chiari i livelli vitali dello spartan e la sua eccitazione a partire all'azione, ogni volta per lui sembrava la prima volta. L'adrenalina aumentava col pericolo, o meglio, quanto più doveva correre e riuscire a sopravvivere rimanendo illeso e, non solo, anche uscendone vittorioso. Quello si che lo portava all'apice, non quanto però affrontare un avversario del suo stesso livello, come ricordava nelle sessioni d'allenamento coi suoi compagni.
    Il segnale si è fatto più forte - affermò attraverso i pensieri al soldato, il quale si fermò pronto a chiedere informazioni, ma chiaramente lei lo aveva anticipato - I miei dati rilevano che il nostro bersaglio è situato in una zona non determinata dall'altra parte della città - Oregon non resistette e controbatté in modo leggermente aggressivo - Puoi evitare di formularmi frasi una dopo l'altra? Lasciami finire i miei pensieri..almeno quando non dobbiamo "accelerare" le cose - ovviamente intendeva proprio nel vivo dell'azione, durante combattimenti o missioni impegnative.
    Affermativo, dovresti abituarti - disse col tono senza emozioni, forse la velocità con cui pronunciava le parole nella mente determinavano se era calma oppure no. Oregon ignorò la frase, poiché già gli bastava tentare una risposta che il costrutto avrebbe capito all'istante ciò che avrebbe potuto dire, evidentemente non gli piaceva venire interrotto, specialmente in continuazione. Allo stesso modo, si stava abituando difficilmente a non parlare, ma a comunicare col solo pensiero, durante il viaggio e prima, talvolta gli capitava di parlare quasi come se parlasse da solo come un pazzo, fortunatamente non incontro nessuno che potesse avere sospetto alcuno.
    Ok, illustrami le possibili vie - chiese mentalmente al partner - Affermativo, intravvedo una buona serie di possibili vie.. - e cominciò ad elencare una serie quasi infinita di supposizioni affiancate dalla loro probabilità soggettiva per il costrutto, considerata oggettiva per lo spartan, purtroppo non era capace di seguirla, troppo veloce e troppe informazioni.
    Rallenta per favore! Elencami solo la via più lunga, più corta e più sicura - esclamò quasi fermandola, naturalmente aveva già capito per cui si arrestò prima che lui espresse il suo pensiero - Con le più alte probabilità? - non ricevette risposta, non gli lascio il tempo di rispondere che proseguì come se non avesse chiesto nulla - La via più corta è andare dritti, ci sono molte probabilità di insuccesso, la più lunga è uscire e girare intorno alla città, anche qui calcolo medie probabilità di insuccesso..mentre la più sicura è avanzare con discrezione - aveva omesso qualche dato, probabili sentinelle attorno alla città ad esempio ed il fatto che il segnale non dava una posizione certa.
    Un consiglio? - ed è qui che finalmente trovava utilità nella sua nuova compagna, escludendo il piccolo difetto di back up che eseguì in quel momento creando un forte momentaneo mal di testa allo spartan - C'è un modo per evitare questo?! - alzò la voce mentalmente - Affermativo..non me l'aveva chiesto - l'interruzione era dovuta al fatto che stava intercettando nuovamente i pensieri di Oregon. Aspettato un secondo la figura dell'intelligenza artificiale si posizionò, fluttuando, davanti al visore e indicò una posizione sulla loro destra. Oregon intuì che sarebbe dovuto andare inizialmente lì e, successivamente, valutare con l'esperta il prossimo modo per spostarsi. Pensato e fatto, la serie di rovine era perfetta, al momento non vi erano droni o macchine nei pressi, probabilmente tutti impegnati altrove. Se non avesse portato il casco, probabilmente si sarebbe potuto vedere come la preoccupazione e l'emozione si contrapponevano, indirettamente stava creando un possibile pericolo.

    Stato Mentale: Un po' preoccupato ed emozionato
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    La scelta di Oregon fu quella di tagliare attraverso la città nel modo più discreto: la via più breve e tendenzialmente più sicura per raggiungere l'obbietivo non ancora localizzato. Il pimo avvicinamento fu tutto sommato facile e addentrandosi nel cumulo di macerie, lo spartan fece appena in tempo a non farsi trovare da un droide che passava di lì proprio in quei frangenti. Per fortuna il droide gli passò quasi di fianco senza notarlo, andandosene per la sua strada a svolgere chissà quale mansione.
    Per il momento gli era andata bene: doveva però continuare a muoversi, perché da un momento all'altro poteva arrivare qualche altra macchina per spazzare via quel cumulo di macerie e quello che era un temporaneo riparo poteva cominciare a diventareun cantiere da un momento all'altro.
    Le opzioni erano molteplici: cercare di raggiungere un altro ammasso di detriti più piccolo davanti a sé, più vicino, ma capace di fornire scarsa copertura, oppure rischiare e farsi una bella corsetta più avanti, fino ad alte macerie ancora sulla destra... oppure ancora imboccare la strada principale. Anche per tornare indietro forse non era troppo tardi.
    Tutto stava allo Spatan... e non alla sua IA.
     
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    Rischiare



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    Luogo: Endlos - Klemvor



    E così, durante il suo spostamento, rischiò per poco di non farsi scoprire immediatamente. Pensò che nonostante venisse scoperto, avrebbe avuto ancora il tempo di fuggire a gambe levate, la prima volta che si avvicinò troppo infatti ebbe un incontro ravvicinato con dei droni a forma di ragno, piuttosto veloci. Ricordava ancora quante energie dovette impiegare per eseguire ogni movimento alla perfezione tra lo slalon degli alberi e la corsa a ostacoli dei rami e massi in mezzo alla via. Se avesse prestato meno attenzione probabilmente sarebbe già stato ammazzato da quei ragni metallici, cosa che, fortunatamente, non accadde. Tornando al presente, attualmente Oregon aveva avanzata relativamente poco verso la sua destinazione incerta.
    Con molta probabilità, rimanere qui potrebbe farci scoprire - disse mentalmente l'intelligenza artificiale, ancora era incredulo che fossero stati gli umani a crearla, ironicamente avrebbe voluto pensare che si fosse creata da solo o che magari apparteneva ad un altro pianeta. Conosco con probabilità certa il modo in cui sono stato creato - affermò ancora - Non ne dubito - rispose, chiaramente sapeva già la sua risposta, però gli venne così naturale che non ricordò di aver pensato prima alla frase da dire, il che gli poneva il dubbio se era capace di prevedere anche quelle risposte così immediate e la risposta non si fece attendere - Tutte le azioni che fai vengono prima sviluppate nel tuo cervello - disse, non aveva bisogno di quella risposta, Oregon aveva solo fatto una riflessione inutile, poiché sapeva benissimo che veniva prevista anche di un solo secondo prima, lei non aveva un cervello, era un ammasso di dati, ogni cosa funzionava in automatico e allo stesso tempo. A dire il vero, anche io ho un mio nucleo - avrebbe voluto risponderle però era più importante decidere su come proseguire, le conversazioni con il costrutto lo distraevano un po', doveva ancora farci l'abitudine.
    A ore 12 c'è un cumulo di pietre, ancora più avanti una copertura migliore - informò rapidamente lo spartan, quest'ultimo stava per chiederli nuovamente dei dati, qualsiasi cosa che potesse dargli sicurezza - Al momento non ho dati certi - stranamente vide l'immagine del costrutto uscire, non sapeva spiegare bene, ma gli pareva che invece di essere illusoria come era rimasta per tutto il tempo, la sua luce violacea splendette di più, proprio come se si fosse materializzata fuori. Si rese conto che stava eseguendo un auto backup. Starà ricontrollando i calcoli - pensò Oregon, poi ripeté il processo inverso e come se nulla fosse continuo - Sarei anche in grado di ipotizzare le traiettorie dei droni, quello che ci è passato vicino non tornerà molto probabilmente.. - poi si fermò e riprese - Riguardo ai dati, consiglio maggiormente provare ad attraversare.. - ebbene uscì allo scoperto e cominciò a correre verso la copertura maggiore. Si era reso conto che nel momento in cui si era fermata era per ricontrollare i ricordi che non aveva di lui, quando aveva eseguito il backup era uscita per non creare problemi allo spartan stesso - Non sono una minaccia, collaboriamo - disse apparendo di fianco al suo visore e andando alla sua stessa velocità levitando. Penso di avere un'idea.. - pensò lasciando in sospeso - Ipotizzò che abbia probabilità quasi certe, le variabili sono troppe da calcolare, non che non ci possa riuscire, ma la probabilità varia in continuazione, posso comunque fornirti una media.. - ed Oregon annuì mentalmente, sperando di non dover far saltare tutto.

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    Oregon aveva scelto di arrischiarsi e di correre fino alla zona che forniva maggiore copertura e fece bene: bastarono pochi minuti dopo il suo arrivo al riparo prima che un’altra squadra di droidi arrivasse sul posto proprio nella zona più sparuta: si trattava chiaramente di droidi operai, robot “faticatori” pressoché inoffensivi e programmati per lavori di manovalanza… come la rimozione del piccolo cumulo di macerie. Se Oregon si fosse nascosto lì, sarebbe stato inevitabilmente scoperto e anche se quei droidi non avrebbero verosimilmente costituito una minaccia, il drone che li sorvolava e forse li coordinava avrebbe potuto trasmettere i dati ad altre unità e scatenare un qualche genere di allarme intruso. E per lui non sarebbe stato esattamente facile districarsi da una situazione del genere.
    Le buone notizie non finirono lì, perché il segnale si era fatto più stabile ed era più tracciabile. Non era ancora possibile determinare la posizione esatta, ma almeno la zona era più chiaramente localizzabile. Il problema era che l’area in questione si trovava ad almeno tre chilometri di distanza. Tre chilometri di possibili incidenti di percorso, perché i cumuli di macerie scarseggiavano alquanto e quello più “in vista” era ad almeno centocinquanta metri di distanza. Troppi per poter anche solo pensare di raggiungere quella posizione con una corsa.
    Tuttavia avrebbe potuto passare attraverso due cantieri. Uno sulla sinistra sembrava ancora all’inizio e vari droni e droidi lavoravano freneticamente; quello sulla destra invece pareva in uno stato più avanzato e almeno esternamente non sembrava esserci molto movimento.

    Angolo di Narrrazione



    Sostanzialmente valgono ancora le stesse direttive di prima. Scegli tu come meglio agire.
     
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    Fortunatamente anche questa volta aveva fatto la scelta giusta, l'IA non si smentiva e le sue abilità di calcolo erano inimmaginabili, operava su un gran numero di variabili, una difficoltà sostanzialmente molto elevata, ogni modifica la ricalcolava, bastava un semplice backup e ricominciava daccapo. Presto alcuni droni cominciarono a smontare la piccola copertura evitata, Oregon li osservava nascosto - Mi è andata bene - pensò - Ora siamo in due qui dentro - ribadì il costrutto. Non era ancora abituato a parlare al plurale, è noioso ripeterlo ma era tutta una faccenda assurda, non sapeva come evitare di pensare, era sempre abituato a tenere i propri pensieri per lui, era quasi che stessero diventando una persona sola - Probabilmente sarebbe un'ottima cosa avere una buona sincronizzazione, prova a far finta che non esista - disse l'intelligenza artificiale, forse aveva avuto una buona idea, si sentiva un po' maleducato a ignorare chi ospitava nella propria mente - A dire il vero non mi stai ospitando, mi sono introdotto io tecnicamente - continuò, lo spartan sospiro e si voltò per controllare la situazione davanti a lui.
    Ho rilevato il segnale, si trova a tre chilometri da qui - informò l'umano, quest'ultimo analizzò la zona, le uniche strade, escludendo la possibilità, al momento non disponibile, di tornare indietro, erano due cantieri, non chiese nemmeno qualche info alla compagna e andò spedito verso il cantiere che pareva più nuovo. Infatti nell'altro vi erano alcuni droni che avevano cominciato i loro lavori.
    Non mi hai chiesto nulla a riguardo - puntualizzò l'esperta - So bene quanto sei intelligente, però ci sono cose abbastanza ovvie che anche un uomo come me sa riconoscere - rispose vantandosi.
    Ci sono varie possibilità, non ti assicuro che seguire quella strada sia sicura, potrebbero esserci all'interno azioni di lavoro in atto - non aveva torto, magari vi erano droni di guardia, magari qualcosa di più strano all'interno oppure poteva essere vuota, certamente cominciava a preoccuparsi - Ormai devi andare avanti, non dovresti mantenere questo atteggiamento di orgoglio nei miei confronti, io sono la tua mente e tu il mio corpo, dovremo collaborare - continuò il passo senza rispondere, dopotutto era inutile, bastava una piccola riflessione che avrebbe ricevuto risposta ed era impossibile non rispondere. Però nessuno s'intromise nei suoi pensieri, nessuno provò a disturbarlo nella sua mente, nonostante fosse un ammasso..cioè, fosse un insieme di dati riuniti in un'intelligenza artificiale piuttosto eccellente nel suo insieme, quasi perfetta, sapeva che certe volte era meglio lasciar riflettere l'umano, contemplarsi nella sua mente imperfetta.

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    A volte l'orgoglio e lavoglia di emegere a dispetto e in barba ad una situazione intimamente frustrante rischiavano di portare come unica consegenza un peggioramento tramite una figuraccia quasi epocale e più dannosa della mera sopportazione: difatti non servirono molti passi perché lo Spartan si accorgesse come nel canteiere più nuovo l'attività fosse più freneica e il numero di droni ed androidi fosse molto maggiore che non nell'altro caso.
    Sarebbe stato il caso di tornare indietro prima di essere individuato, ma venne anticipato da uno dei droni che sorvegliavano l'area: questo infatti scese a poco più del livello dello spartan, gli puntò le armi contro e gli disse con voce metallica ed atona: "Alt, unità sconosciuta. L'area è ad accesso risevato alle sole unità specializzate. Fornire il codice identificativo o sgomberare l'area."
    A quanto pareva, per qualche recondita ragione o difetto di programmazione o rilevazione, quel drone aveva scambiato Oregon per un androide non identificato invece che per un'unità organica. Aveva un'occasione forse unica per rimediare al proprio erore di valutazione... o per affondare del tutto la sua situazione.

    Angolo di Narrazione



    C'è solo da aggiugnere che sarà impotante anche il modo in cui reagirai alla situaizone coningente per perpetuare l'equivoco o per stroncarlo del tutto. Hai carta bianca in materia.
     
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    Luogo: Endlos - Klemvor



    Era piuttosto sicuro della sua scelta, in contemporanea si sentiva preoccupato, quella macchina aveva sempre detto tutto con quasi estrema certezza, aver fatto giusto equivaleva a darle torto. Non sapeva perché aveva deciso di contraddirla e non seguire le sue indicazioni, tanto che si trovò davanti un drone, era di forma sferica con un'arma agganciata, pareva un fucile, senz'altro non aveva mai visto un robot simile.
    Non avresti dovuto andare qui - disse l'intelligenza artificiale, sempre senza tono, però se ci fosse stato sarebbe stata una puntualizzazione orgogliosa del costrutto. Un altro punto alle macchine quindi, ma ora era necessario trovare la soluzione a questo enorme problema, già immaginava i suoi scudi scintillare fino ad andare a pezzi, ma ciò nemmeno iniziò. Il robot lo inquadrò e chiese allo spartan di identificarsi o di sparire.
    Ti ha confuso con uno di loro, probabilmente per via dell'armatura - affermò l'IA - Cosa dovrei fare ora? - chiese Oregon, si era pentito dell'errore ed ora cercava l'aiuto dal costrutto, in poche parole di era ferito da solo.
    Potresti tornare indietro e seguire l'altro cantiere oppure andare avanti a modo tuo.. - si fermò, uscì nuovamente dalla sa testa, eseguì un auto backup scintillando tutta e tornò nuovamente dentro, proprio come fece prima, come eseguì altre volte e come compierà in futuro. Il drone nel frattempo sembrava spazientito, l'umano temeva che avrebbe fatto fuoco in poco tempo, l'ultima volta il pericolo era stato causato dalla vista delle sue armi, era una delle poche volte che era insicuro su ciò che doveva fare.
    Non ho scelta, vedi qualcuno? - chiese rapidamente, ricevette una risposta negativa in fretta - Negativo, sono sincronizzzato, tu? - rispose, aveva capito il so intento e si era preparata, a suo modo Oregon si assicurò di avere un grande aiuto.
    Probabilmente dietro c'è la sua riserva e magari un modo per farmi entrare dentro - informò l'Armatura, il quale pose un'ultima domanda - Quante probabilità ho di non crearmi altri guai? - l'immagine del costrutto scomparì - Se riesci in tre secondi probabilmente andrà bene.. - un modo carino per dirgli di sbrigarsi, se gli fosse andata bene avrebbe avuto un attimo di respiro, sennò avrebbe dovuto correre come un pazzo per non farsi ammazzare.
    Sincronizzato - ed immediatamente i contorni del suo corpo scintillarono, aveva prodotto un ologramma sovrapposto a lui, in questo modo lui si piegò e scattò sotto il drone fluttuante. L'ologramma avrebbe fatto da esca simulando la resa, infatti alzò lentamente le braccia verso l'altro. Arrivato alle spalle del drone, il vero Oregon poggiò una mano sul drone e con l'altra provò a spaccare con forza brutale, che solo uno spartan poteva avere, dentro non avrebbe fatto distinzione, non aveva intenzione di inserire l'IA all'interno di un drone pericoloso, si limitò a mettere fuori gioco il robot. Se tutto ciò fosse andato per il meglio, avrebbe sfrecciato verso l'interno del cantiere. Bisognava avere un po' di speranza in una situazione che sembrava diventare molto disperata, dopotutto era solo costretto, se fosse stato per lui non avrebbe mai messo piede in quella città.

    Stato Mentale: Concentrato e un po' preoccupato
    Stato Fisico: Normale
    Energia: 95%
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    Liquido Reattivo Cristallino: [Aumento del 25% sulla Velocità e Agilità]
    Circuiti Moltiplica-Forza: [Aumento del 25% sulla Forza e Resistenza]

    Attive:
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    Ologramma:

    In quanto sia stato nella classe Infiltratore, è esperto nello spionaggio e nell'assassinio.
    Questa abilità consiste nel creare un clone perfetto, con una consistenza minore dell'originale.
    Il clone effettuerà le azioni pensate dall'utente, ovviamente comprende alcuni difetti: durata massima di 5 secondi, non può interagire e nemmeno utilizzare armi, in quanto anch'esse ologrammi, o attaccare.
    Se viene colpito si scoprirà subito la sua natura diventando trasparente, mentre se subisce un danno pesante scomparirà immediatamente.
    [Consumo Basso 5 secondi]


    Me lo immaginavo proprio quel drone di Oblivion! xD


    Edited by "Gerik" - 5/11/2013, 17:23
     
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    A volte, quando si commettono degli errori, rimediare sarebbe la cosa giusta da fare, per quanto non facile... ma a volte è ancora più difficile capire quando si sbaglia ed in tal modo è facile, quasi naturale perseverare nell'errore.
    Tale si dimostrò la tendenza di Oregon, che invece che arretrare e tentare una strada meno affollata, ebbe l'idea di ingannare ed attaccare il drone armato. Per sua benemerita fortuna, riuscì a disattivarlo e a guadagnarsi l’accesso al cantiere, ma quell'evento produsse anche una brusca interruzione del collegamento di rete con gli altri droni e droidi dell’area, che presto arrivarono a controllare cosa fosse successo.
    Lo spartan aveva potuto allontanarsi e confondersi fa gli androidi, ma poco dopo scattò qualcosa nel cantiere intero: “Allarme intruso! Isolare l’area: tutte le unità in assetto di controllo.
    L’imperativo era uno solo: scappare!
    Lo spartan doveva solo decidere se cercare di attraversare il cantiere in lungo e sperare che l’area non venisse chiusa, andare a sinistra per sbucare sulla strada principale, tragitto più breve, ma decisamente più rischioso, oppure gettarsi a destra e sperare che ci fosse qualche nascondiglio.

    Angolo di Narrazione



    Attaccare il drone è stato un errore, ma anche se è scattato l'allarme intruso, ancora non sei stato individuato. Ora la scelta sarà determinare se continuerai a restare anonimo oppure se sarai costretto a combattere o ad un lungo inseguimento senza tregua.
     
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    L'azione era riuscita, si voltò verso l'entrata del cantiere e si preparò ad entrarvi all'interno. Fu costretto immediatamente ad arrestare i primi passi a causa del suono di un allarme ben distinto.
    Non potevo prevederlo, ti consiglio di andare a destra - disse il costrutto, Oregon non ci pensò due volte e si avviò rapidamente in cerca di un riparo, andava bene uno qualsiasi, giusto per rimanere coperto il più possibile.
    Ci suono buone probabilità che i droni abbiamo dei dispositivi di collegamento tra loro oppure che si attivi l'allarme alla loro disattivazione - nuovamente come già fatto molte volte, uscì, brillò e vibrò tutta e tornò nuovamente dentro Oregon.
    Più probabilità per la prima ipotesi - confermò allo spartan, non era per lui un problema, non per vantarsi ma era molto bravo a scappare. Sfruttò quel momento per chiedere ogni tipo di informazione utile sulla sa sopravvivenza - Cosa pensi dell'armatura? - chiese calmo, tutta l'adrenalina era quasi sparita, aveva fatto un errore e si era accorto che l'intelligenza artificiale lo aveva assecondato apposta.
    Vuoi che faccia un controllo rapido? - neanche a pensarlo che subito si mise all'opera, non ci volle neanche un minuto che già aveva raccolto tutte le informazioni necessarie.
    Il sistema H.U.V è guasto, ma posso ripararlo - affermò con assoluta certezza, anche Oregon si era accorto che non gli venivano più segnalati sul visore i nemici, inoltre non riusciva a vedere quanto scudo aveva attualmente, l'energia dell'armatura e ogni funzionalità visiva che legava ciò che aveva con ciò che avrebbe dovuto segnare lo schermo del visore. Era come se sesse indossando un normale casco, quasi da moto.
    Puoi farlo già subito? - chiese sempre mentalmente, l'IA non rispose, sospettò quindi in una risposta negativa - L'armatura, nonostante di ultima classe, porta una pezzo fondamentale per tenere più di un equipaggiamento - disse, di questo aveva qualche dubbio, prima di partire gli erano stati implementati ben due equipaggiamenti, ma non immaginava di poter portarne più di due, magari di qualsiasi tipo.
    Man mano potrei anche aggiungerteli io stesso, ma mi serve il tuo aiuto - era prevedibile, come poteva costruire se era solo fatta di dati? Ovviamente accettò l'offerta, utilizzare qualsiasi tipo di equipaggiamento in campo lo avrebbe reso una macchina quasi invincibile.
    Devi tenere conto l'enorme spesa di energia - c'era il trucco infatti, una limitazione fondamentale e fastidiosa che non poteva ovviare, avere più equipaggiamenti comportava automaticamente ad usarne di meno singolarmente, oppure prediligere per qualcuno e rischiando di trascurarne altri, sempre secondo la situazione. Pensandoci, avrebbe voluto tanto avere un sistema di mimetizzazione in quel momento.

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    Per fortuna dello spartan, la decisione fu quella giusta e la sua repentina uscita di scena gli permise di non rimanere invischiato in una ricerca a tappeto nell'area del cantiere.
    Tuttavia gli altri droni sembravano al lavoro per cercare di ricostruire l'accaduto e anche dalla sua posizione avrebbe pouto scorgere parte delle operazioni. Poco dopo risuonò una sorta di annuncio ad alto volume: "Allame intruso nel settore SE-110. Allarme intruso nel settore SE-110. Droni cercatori inviati. Tutte le unità dei settori limitrofi mantengano la posizione per non intralciare le operazioni di ricerca."
    E di male in peggio, droni simili a quello che lo spartan aveva abbattuto, ma dalla corazza nera e i numeri identificativi in rosso stavano convergendo in quella zona così priva di altri nascondigli sufficienti ad assicurare una copertura decente. Doveva quindi decidere che fare: darsela a gambe, con la certezza quasi matematica di essere trovato ed inseguito per chissà quanto tempo o restare nascosto nella speranza di non essere individuato e spostarsi solo per lo stretto indispensabile a mantanere la copertura?
     
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    Così sfuggì alla possibilità di trovarsi in mezzo a un conflitto molto pericoloso e, probabilmente, senza chance di sopravvivenza. Una qualsiasi copertura andava bene, ma si trovava in un luogo con molto spazio, c'era molto poco che potesse offrirli un buon nascondiglio. Si arrangiò come meglio poteva, ma non aveva molte soluzioni.
    Probabilmente presto la cercheranno.. - e suonò nuovamente l'allarme, le parole ben chiare e scandite erano coerenti col pensiero dell'intelligenza artificiale. Truppe di drone presto avrebbero fatto un controllo completo della zona, sicuramente lo avrebbero scoperto.
    Infatti, non ti smentisci mai - disse Oregon, non ricevette nessuna risposta, stranamente aveva il sospetto che era successo qualcosa, non certo che lui avesse letto la mente del costrutto, ma che si era abituato un altro pochino, forse aveva ipotizzato cosa avrebbe potuto pensare. Che fossero le influenze dell'IA? Non lo sapeva, avevano ascoltato varie voci su che influenze potevano dare: prima cominciava a salire un forte stress, dovute appunto dall'IA, man mano si potevano arrivare a forme di follia, sia in senso negativo che quello negativo. Però erano solo voci, almeno lui non era sicuro e, finché non era sicuro, non lo avrebbe ritenuto come una prova valida.
    Potrei usare l'ologramma come diversivo.. - pensò tra sé e sé, ovviamente gli venne spontaneo, quindi non tecnicamente non parlava solo con se stesso, ma anche con la sua partner.
    Ci penso io - affermò, ciò stupì il povero umano, non ci pensò due volte e riprodusse il clone attraverso l'equipaggiamento dell'armatura. Non penso ad una sua traiettoria, aveva solo cinque secondi, però stranamente sembrava che attorno a lui ci fosse uno strano colore viola, il quale solo lui poteva vedere, o almeno non lo sapeva. L'ologramma partì di sua spontanea volontà tornando sul luogo del clone disattivato, serviva appunto come esca, per farsi ammazzare al posto del vero Oregon e, magari, placcare gli animi.
    Il clone era controllato dall'intelligenza artificiale - Come ha fatto? - chiese stupefatto lo spartan - Ho sfruttato meglio l'energia, usare al massimo ogni particella di energia fino alla fine, ci sono buone probabilità di riuscità, ma non certe - specificò per bene l'intelligenza artificiale. Anzi forse rimaneva ancora un po' complesso, dopotutto Oregon aveva capito cosa intendeva, non aveva preso il controllo del clone, bensì aveva prodotto un clone agendo sul sistema interno dell'armatura, altrimenti avrebbe dovuto dividersi e non pensava minimamente che avrebbe fatto ciò per perdere una parte di sé. Era stata una trovata furba, nessun complimento, già lo aveva capito, ma ciò che più lo prendeva era il fatto che aveva delineato, con perfetta precisione, la traiettoria che avrebbe dovuto seguire, compresi i movimenti ed eventuali atteggiamenti. Straordinario, ma non era di certo il momento di sospirare, forse il piano non era riuscito e, senz'altro, avrebbe dovuto ancora rischiare la vita.

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    Modifica straordinaria per motivi di gdr e di altro che farò in futuro, spero venga comunque accettato (devo farmi appunto delle tech che potrei sviluppare direttamente qui)
     
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    Quella dell'IA fu una mossa molto intelligente: far uscire una copia dello spartan e mandarla come chiaro bersaglio ai droni già presenti attirò ovviamente la loro attenzione e ne attirò anche il fuoco incrociato, che alzò un polverone tale da far scomparire la visibilità per qualche istante. Quei droni non dovevano essere troppo avanzati ed ingannare anche i loro sistemi non dovevano nemmeno essere adeguati alla situazione, tanto che a loro sembrò sufficiente aver fatto un craere nel quale erano parsi i pezzi anche del drone danneggiato dallo stesso spartan per risolvere la situazione
    "Allarme cessato. Riprendere le attività ordinarie" sentenziò la stessa voce generale. Gli stessi droni neri che erano in arrivo, ricevuto quel contrordine, tornarono da dov'erano venuti, lasciando lo spartan da solo e di nuovo anonimo.
    Doveva solo mantenere quello stato fino all'origine del segnale... più facile a dirsi che a farsi, ma per fortuna arrivò una rilevazione più chiara: il segnale sembrava infatti essere sul punto di stabilizzarsi e forse se si fosse avvicinato di più, avrebbe avuto una rilevaizone più precisa.
    La via era libera... e c'era anche un convoglio nel quale nascondersi, se avesse voluto, diretto verso quella che era la fonte del segnale: sembrava una sorta di camionetta per il trasporto delle macerie, senza gomme, antigravità che volava però rasoterra da tanto era carica di pietrame e macerie.

    Angolo di Narrazione



    A te la scelta se saltare a bordo del convoglio di nascosto oppure proseguire a piedi.
     
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