Prossima tappa

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    AVATAR_DEFAULT

    Death is only the beginning.

    Group
    Member
    Posts
    3,350
    Location
    Le sabbie del tempo.

    Status
    Offline
    Le parole del tipo, oltre a quelle di Jester, la svegliarono dal suo sogno piuttosto di soprassalto tanto che la fatina si rizzò a sedere gridando.

    Non ho distrutto io il palazzo è stata Neraa!
    Hehe non lo scopriranno mai ghghgh!


    Il ghigno malefico che aveva dipinto sul volto non lasciava trasparire alcun dubbio su chi avesse distrutto il palazzo, di qualsiasi cosa stesse parlando o sognando quella piccola squilibrata.
    Comunque si era svegliata in tempo per sentire le ultime parole di Jester, non potè quindi fare a meno di chiedersi “venire con noi dove?”, ma non era importante, armaturizio se ne stava andando e questo era bene, lei aveva ancora sonno e questo era male.
    La cosa migliore sarebbe stata rimettersi a dormire sul cappello della sua amica, era così largo e comodo che avrebbe potuto persino allargarsi tutta, ali comprese, senza aver il minimo timore di cadere anzi, avrebbe proprio fatto così!

    O almeno quello avrebbe dovuto essere il piano, ma poi Naruto prese un po’ della sua energia per concentrala in una pallina arancione tutta luccicante, effettivamente le sarebbe venuta voglia di toccarla se non fosse stata così comoda seduta su quel cappello.
    Poi la pallina luccicosa venne scagliata contro Oregon, sicuramente era un nuovo gioco divertente, non poteva essere altrimenti a giudicare dal bel sorriso allegro che si era dipinto sulla faccia di Naruto, però voleva giocare anche lei!
    Con uno scatto si alzò in piedi, sempre sul cappello della giullare, iniziando a fregarsi rapidamente dalle quali uscì presto qualche scintilla.
    Quando sentì di aver raccolto abbastanza magia, la racchiuse in una piccola sfera che tenne nella mano destra mentre si metteva in posizione come aveva visto fare qualche volta per le strade di Merovish, o forse in uno dei suoi sogni ora come ora non se lo ricordava.
    Presa la posa da lanciatrice di baseball, la piccola si mosse rapida per scagliare la sua pallina contro il fianco del soldato che le dava ora la schiena, solo che questa appena lasciò la sua minuta manina si trasformò in un fulmine dalla potenza spaventosa che avrebbe probabilmente fritto lui e la sua armatura.
    Non solo, c'era anche il trucco, infatti la piccola spiritella spiritata aveva voluto lanciare una palla curva e infatti il fulmine da lei prodotto non era dritto come avrebbe dovuto, ma si mosse lateralmente formando un arco di circonferenza e avrebbe probabilmente colpito il soldato sul fianco destro.
    Che divertimento!

    Status Mentale: SRSLY?
    Status Fisico: illeso
    Mana: 95-20= 75%

    Tecniche Utilizzate

    Fulmine Globulare
    Un fulmine che va sempre dritto…che noia! Trovo che il farlo curvare, ogni tanto, lo renda assai più divertente.
    Beh non è che ci sia moltissimo da dire, concentrando il proprio mana all’interno di una mano è possibile per la piccola Wydwen scagliare una portentosa folgore verso qualunque oggetto abbia voglia di ridurre a una poltiglia elettrificata.
    La potenza della scarica viene decisa al momento del lancio, come pure la sua curvatura, sì, curvatura. La piccola spiritella è infatti in grado di far percorrere alle proprie scariche elettriche degli archi di circonferenza e non solo delle rette, pensate al divertimento di vedere un fulmine che invece di venirvi addosso da davanti, fa il giro largo per colpirvi a un fianco! Assolutamente uno spasso senza fine, soprattutto per le facce sorprese delle persone.
    Consumo: Variabile
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    5,424
    Location
    Keron

    Status
    Anonymous

    Allentare la tensione



    Luogo: Endlos - Fuori Klemvor



    La giullare si era mostrata piuttosto disponibile, piena di energie, voleva probabilmente viaggiare il mondo attraverso mille avventure, giovane com'era era più che bene. Era anche la meno aggressiva, Oregon continuò a camminare lentamente, sentito ciò aveva intenzione di risponderle in modo freddo, non voleva tenersi responsabilità ulteriori, magari succedeva qualcosa oppure andava tutto storto e dopo ne avrebbe risposto la sua coscienza. Fortunatamente stava, avvertì la presenza di qualcosa di pericoloso, una sfera d'energia era stata creata alle sue spalle, percependo ciò, spostò solamente la testa verso destra, giusto per vedere con la coda dell'occhio. Fu inevitabile, la palla energetica venne scagliato contro di lui, era sicuro di stare per soffrire moltissimo. Invece il danno più leggero, praticamente solo la spinta improvvisa da farlo cadere su un ginocchio. L'intera armatura era pervasa da scintille, un chiaro strato, di color giallo chiaro, era ben visibile intorno a lui, una sorta di protezione automatica contro urti particolarmente potenti.
    Uno sbuffo uscì dalla sua bocca, ma non dal casco, era stato colpito alle spalle - "Che codardo.." - pensò e, proprio quando pensava di essere apposto, ecco che un'altra sfera, stavolta elettrica e non al plasma, lo colpì nuovamente al fianco. Era conscio che entrambi i colpi sarebbero stati devastanti per lui, il plasma poteva deformare la parte esterna dell'armatura, mentre l'elettricità poteva creare qualche problema interno con l'intelligenza artificiale dell'armatura, da non confondere con quelle classiche. Infatti essa non aveva mente, semplice computer collegato al casco. Lo scudo energetico attenuò nuovamente il colpo, fino a spezzarsi del tutto. Uno spartan era duro a morire, rimaneva stupito dalla resistenza di quello scudo. Non era abituato ad averlo, una dotazione extra per questo viaggio pericoloso, più o meno un diritto per la gravità di pericoli che poteva comportare un'esplorazione sconosciuta in un mondo sconosciuto.

    Luogo: Stazione Orbitale di Malta
    Tre anni e mezzo fa circa..



    Il rumore si fece più intenso. La sala era piuttosto alta e da entrambe le pareti rapidamente uscirono sempre più droni, alcuni li identificavano come insetti, altri come draghi, perlopiù erano rettili come specie unica, una sorta di misto, ali da insetto e corpo da rettile. Certo non sputavano fuoco, ma erano oggetti di allegorie per via delle loro armi. Semplici pistole al plasma, molto pericolose, meno potenti dei fucili, bastavano più colpi per infliggere ingenti danni ad un'armatura spartan. Il vero problema è che potevano venir sovraccaricati per sparare un colpo più potente, capace di disattivare ogni tipo di sistema tecnologico, compresi gli scudi energetici. Gli avversari in gruppo era molto pericolosi, volavano rapidi a destra e a manca, l'unico momento in cui si fermavano erano per riprendere, sparavano a mezz'aria con una precisione non molto nota di virtù. Certamente Oregon era molto più bravo di loro. Con la coppia di pistole in mano, si preparò a fronteggiare i volatili squamati, a occhio e croce dovevano essere una ventina, divisi a destra e a sinistra. Non avevamo molte chance, una certamente era quella che preferiva: non mancare i bersagli. Però era troppo esposto, poco gli importava, quindi cominciò a sparare finché ancora erano lontani: i primi due colpi, dalla lenta cadenza, ma estrema precisione, abbatterono due dei droni, uno per parte. Man mano che si avvicinavano, il ritmo degli spari aumentava esponenzialmente, nel giro di pochi secondi aveva eliminato in totale ben sei droni. Erano però ormai ad una portata sufficiente per dar loro sicurezza nello sparare, una pioggia verde fluorescente si abbatté sul povero spartan, il quale interruppe ogni azione offensiva. Sicuramente non sarebbe uscito integro da quello scontro.

    Luogo: Endlos - Fuori Klemvor



    Ancora ringraziava ogni sorta di divinità per avere addosso uno di quegli scudi avanzati tecnologicamente, infatti erano stati copiati dai dispositivi degli Jackal, un punto ancora per la scienza. Ora era al presente e non sapeva precisamente come doveva reagire, mantenere il sangue freddo o scatenare una guerra? Era stato colpito da due sconosciuti, per motivi che non gli interessavano o li parevano poco importanti. Un mondo pericoloso non solo per mostri o animali, ma anche per tutte quelle creature che lo popolavano, specialmente se appartenenti ad altri universi. Proprio come lui, ritrovatosi a terra sul fianco destro, lentamente si rialzò, diede una controllato al fianco colpito e, successivamente, si voltò completamente verso gli aggressori. Fissò intensamente sia la piccola fatina che il ragazzo fluttuante. Non rivolse alcuna parola, almeno finché gli scudi non si ripristinarono, il rumore fastidioso di allarme era stato sostituito da uno molto più confortevole. Tutt'attorno a lui, l'armatura tornò a scintillare e ogni traccia di energia era tornata invisibile. Ora li avevano di fronte, ogni sorta di fiducia in loro era scomparsa, da ora erano trattati come persone pericolose e mentalmente instabili. Ignorò ogni sorta di motivo, stava per dire qualcosa, stava per prendere le armi e puntarle su di loro. Quando si unirono una coppia di esseri già conosciuti. Due ragni metallici per l'esattezza, proprio quelli che pattugliavano non poco distante dalla loro posizione. Oregon non esitò ed sganciò le due armi, non era sicuro su chi dovesse sparare, quindi puntò la pistola sinistra tra le due creature organiche, mentre la destra tra i due inorganici. In quel momento un flash attraversò la sua mente, era tentato di scappare via e continuare la sua strada, l'unica cosa che lo bloccava era la ragazzina, l'unica che non aveva reagito in nessun modo negativo, anzi la sua insistenza era stata pagata.
    "Ragazzina, vieni qui!" - alzò la voce verso la giullare, aveva capito che le sentinelle erano solite attaccare prima i più vicini, ma sopratutto quelli che ritenevano più pericolosi, lui non avrebbe potuto fare nulla, non aveva avuto modo di capire il loro punto debole ed erano completamente resistenti alle armi da fuoco.

    Stato Mentale: Un po' arrabbiato e preoccupato
    Stato Fisico: Normale - Possibili botte da impatto alla schiena e al fianco sinistro
    Energia: 50%
    Passive:
    CITAZIONE
    Liquido Reattivo Cristallino: [Aumento del 25% sulla Velocità e Agilità]
    Circuiti Moltiplica-Forza: [Aumento del 25% sulla Forza e Resistenza]

    Attive:
    CITAZIONE
    Scudo Energetico:

    Perfezionato sugli ultimi modelli dell'armatura, si tratta di una seconda pelle intorno che permette di proteggere da alcuni attacchi.
    Si può modificare il livello di difesa, quindi variando l'uso di energia, secondo il bisogno.
    Può infrangersi se i danni raggiungono il limite, quindi ci sarà bisogno di aspettare la ricarica, oppure si può usare direttamente l'energia dell'armatura anche se risulterà più complesso.
    [Consumo Variabile Difesa Fisica-Magica]


    Edit: Mi ero dimenticato di modificare la voce "Stato fisico"


    Edited by "Gerik" - 8/11/2013, 10:36
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    2,810
    Location
    Wanderlust

    Status
    Offline
    Naruto la ignorò e senza dire una parola protese il braccio verso lo Spartan. Dalla sua mano andò a crearsi una sfera dai colori caldi, una specie di plasma d'energia che andò ad abbattersi contro l'uomo in armatura e prima che Jester potesse dire o fare qualcosa per fermarlo e cominciare a parlare nella pace nel mondo, la fatina seguì l'esempio del mago. Una piccola sfera d'elettricità cominciò a curvare in aria fino a prendere Oregon che si protesse utilizzando l'armatura che sembrò quasi brillare contro gli attacchi dei due.

    -Cosa fate è pericoloso
    E anche doloroso...-


    Le parole gli morirono in gola quando incontrò gli occhi gelidi del mago di un azzurro quasi pungente e per nulla rassicurante e uno strano sorriso beffardo che gli curvava le labbra. Il Giullare contraccambiò con uno sguardo di diffidenza e rabbia anche se non lo giudicava affatto, non era sua abitudine far da giudice neanche per un simile vigliacco. Un rumore metallico spezzò il contatto visivo, la mezza Selvatica si girò verso la fonte del suono e vide due ragni, così si ricordò di quello che era accaduto poco prima. Un uomo era stato divorato da quelle due creature e lo Spartan se l'era svignata, o almeno era quello che credeva Jester non sapendo che quella figura altro non era che un ologramma creato da quest'ultimo. Così il Giullare fece una veloce analisi della situazione e comprese di potersi fidare solo sulla sua nuova amica, tuttavia era intenzionata a proporre una tregua. Fu in quel momento che sentì l'uomo chiamarla...

    -Ragazzina vieni qui!-

    La giovane si girò verso Oregon poi guardò nuovamente Naruto e infine sentì la rassicurante presenza fatata di Wydwen sulla sua testa...

    -
    No Signore con l'armatura
    Devo prima fermar questa congiura!
    Una tregua propongo
    E una ragnatela su loro pongo!-


    Detto ciò staccò un campanellino che si trovava sul suo pantaloncino a puffo e lo riempì di Nen. Dopodiché tirò l'oggetto tintinnante proprio in mezzo ai due ragni metallici e una ragnatela di rami andò rapidamente a formarsi incatenandoli al suolo*...

    -Questi esseri meravigliosi
    Hanno corpi forti e sinuosi!
    Così qui a lungo non staranno
    chiedo di non crear loro danno!
    E chi non le mie parole non ascolterà
    Contro di me combatterà!-


    Un avvertimento che non accettava repliche uscì dalle sue rosse labbra. Il Giullare fece un inchino alle due creature con rispetto, in fondo quelle due sentinelle facevano solo il proprio dovere. Poi si rivolse al mago lasciando cadere a terra il velo di infantilità che l'aveva caratterizzata fino a quel momento. La giovane aveva già perdonato la fatina che si era lasciata trasportare dall'euforia e con una mano accarezzò la creatura. Invece il comportamento di Naruto era inaccettabile. In quel momento un'aura oscura abbracciò il Giullare, la tenebra l'avvolse e la ragazza si sentì a suo agio in essa. Quella fetta d'oscurità poteva essere vista solo da alcuni ma tutti la sentivano*...

    -Sei contro di me?
    O sei con me?
    Rispondi subito,
    E io non dubito! -


    La giovane non si mosse e puntò i suoi occhi simili ad oblii talmente scuri da apparire in contrasto con la pelle chiara in quelli gelidi di lui. Sarebbe toccata a Naruto la decisione e lei avrebbe dovuto agire di conseguenza...

    Stato mentale: Arrabbiata ma razionale
    Stato fisico: 90
    PASSIVE :
    TERRORE NELL’ORRORE: Per quanto possa esser definita graziosa quando Jester si arrabbia diventa davvero inquietante. Ciò viene amplificato in più casi:
    1 Quando è arrabbiata!
    2 Quando le sciolgono la treccia!
    3 Quando si fa guidare dalla follia!
    4 Quando combatte!
    ATTIVE
    LA RAGNATELA CHE LAMENTELA: Jester carica un campanello col NEN poi lo lancia. Diversamente da "Campanello che macello" questo una volta toccato il suolo rilascia il suo NEN creando una ragnatela di rami del raggio d'azione pari a 5 metri. Questa intrappola l'avversario o gli avversari fino a sotto il ginocchio. Dura due turni dato che ha un diametro di 5 se fosse 10 durerebbe 1(Se ho capito bene è così se no gli staffer mi faranno a fettine XD)
     
    Top
    .
  4.  
    .
    AVATAR_DEFAULT

    Epureremo il mondo dai demoni, dai Tau'ri e poi dagli scarafaggi.

    Group
    Member
    Posts
    1,497
    Location
    Dalla tomba di stasi di fianco a casa tua <_<

    Status
    Anonymous
    Con disappunto Takheloth notò che l'attacco ebbe esito negativo. Nonostante l'aggiunta inaspettata di un colpo da parte dell'abominio fatato, quell'essere umano riuscì inaspettatamente a deviare entrambi gli attacchi con una specie di scudo deflettore. Avrebbe caricato nuovamente un altro attacco per finire Oregon, il quale probabilmente non avrebbe potuto parare data l'energia usata per deflettere i colpi di poc'anzi.

    Il Nehether'Rhae si rese conto in quel momento che il suo nuovo nemico si stava preparando allo scontro estraendo due armi, probabilmente da fuoco. Un blanda espressione di sufficienza si dipinse sui suoi giovani lineamenti, trattenendo a malapena una risata di sarcastico scherno. Davvero quell'ottusa creatura si stava scavando da solo la fossa con le proprie mani armate.

    Un fatto inatteso però parve cambiare gli equilibri in campo. Due sentinelle aracnoidi di Klemvor, allertate dal baccano alzato dall'alterco, stavano minacciosamente appropinquandosi verso di loro.
    Per sfortuna di Takheloth questo complicò i suoi piani, dato che ora avrebbe dovuto distruggere sia lo Spartan che le sentinelle, e le energie rimastegli non gli avrebbero permesso una soddisfacente performance sul campo.

    Inoltre era andato nella città delle macchine per raccogliere materiali utili e non per combattere con animali da guardia e grette scimmie primitive. Tutto questo fece vertere la sua decisione verso una discreta ritirata verso più sicure posizione, in attese della quiete dopo lo scontro.
    Ancora però la piccola giullare parlò. Quanto gli dava sui nervi, non oggi, ma presto la sua testa sarebbe stata impagliata e posta nella sala dei trofei che avrebbe fatto costruire presto.

    Ancora una volta però la giovane attirò l'attenzione del dio. Avrebbe voluto rispondergli riversandogli tutto il suo disprezzo, ma lei lo sorprese con un'espressione alquanto seria e minacciosa, senza nulla da spartire con la gaia ragazza di prima. Per un attimo Takheloth ebbe come l'impressione di non essere davanti alla stessa persona. Ella iniziò a parlare in rima (come al solito), chiedendo in pratica a Takheloth di scegliere fra lo scontro o allearsi a quello stupido gruppo. In qualche modo si sentiva inquietato da lei ora; un motivo in più per spiccargli quella impertinente testa dal collo.

    Senza preavviso la ragazza venne avvolta da una velo oscuro. Dopodiché tramite qualche strambo trucco magico, ella riuscì ad evocare dei viticci di origine arcana che andarono ad avvinghiare i ragni meccanici avvistati poco prima In un primo momento Takheloth decise rimase impassibile, per poi decidere di intervenire, dalla parte delle macchine ovviamente.


    -No, non penso proprio.-



    Alla pronuncia di tale negazione, i rami costringenti che stavano bloccando le sentinelle iniziarono a decomporsi, trasformandosi in fiamme azzurre, finchè tutto ciò che rimase dell'incanto della giullare furono piccoli fuochi eterei danzanti nell'etere che si andarono estinguendosi poco a poco. Sospirò in risposta alle parole della giovane.

    -Rettifica scimmia ballerina: io non sono ne contro, ne con te; io sono SUPERIORE a te. Ricordati nessuno può toccarmi o guardarmi negli occhi. Sia tu che il tuo inetto, tronfio compagno la infondo lo avete fatto e per morirete per mano mia...-



    La figura di Takheloth iniziò quindi a distorcersi, in modo analogo alla sua entrata in scena. Non aveva intenzione di sprecare ulteriori risorse in uno scenario ormai povero di interesse, l'armatura di Oregon sarebbe stata sua in futuro, che egli fosse volente o nolente (o morto). L'ultimo suono prima che il suo corpo scomparisse risucchiato dal foro spazio temporale, fu una risata, non troppo eccessiva che si perse rapidamente nell'aria, sparendo proprio come lui.

    Lasciò quindi gli altri a vedersela da soli contro le sentinelle, senza remora alcuna, dato tutto il tempo che gli fecero spendere inutilmente in chiacchiere futili. Sarebbe tornato lì forse fra qualche giorno, sperando di non dover più rincontrare persone tanto sgradevoli.


    Stato Fisico: Inizio di perdita di energia
    Stato Psicologico: Arrabbiato e appagato
    Energia: 70-15= 55

    Passive utilizzate

    Hanel en Djehuty (Volo del sacro Ibis) (passiva)

    Io non arranco è la natura che si piega per lasciarmi il passaggio.

    Takheloth possiede una naturale predisposizione a manipolare le leggi fisiche ai suoi voleri. Normalmente per interagire con ciò che lo circonda dovrebbe spendere energia ma alcune cose semplicemente accadano perchè la sua stessa presenza lo permette. Una di queste è l'alterazione del campo gravitazionale intorno a lui che gli permette di levitare o volare durante gli spostamenti.
    L'altezza massima è di cinque metri. Se di suo gradimento Takheloth può estroflettere una minima parte della sua essenza sotto forma di ali diafane incorporee di colore bianco acceso, simili a quelle di un insetto. Il numero è variabile e tali ali non influiscono con l'ambiente vista la loro natura eterica. Takheloth può levitare anche senza la formazione di suddette ali

    (ancora in volo)

    Tecniche utilizzate:

    Harka-tesh (lett: Stella decana della severità): In quanto esseri avversi totalmente ad ogni forma magia ed energia, reputata dai Nehether'Rhae puro abominio il loro essere ha sviluppato sistemi per respingere tali energie mostruose. Una di queste consiste nell'aprire un invisibile falla fra il mondo materiale ed una dimensione creata appositamente dagli dei stellari per assorbire le energie magiche. Durante il procedimento le radiazioni interagiscono col Necrodermis provocando vampe di fiamme eteriche completamente innocue di colore blu accesso. Può essere assorbita l'energia magica dei singoli attacchi oppure da evocazioni magiche. Non ha effetto su oggetti magici.

    Ai livelli più alti lo squarcio è abbastanza grande da interagire con le fiamme distorcendole ed attraendole formando una inquietante sfera blu simile ad un sole nel punto in cui viene aperta la frattura (puramente scenico non influisce sulla battaglia)

    Costo: Variabile (difesa magica) medio

    Uau'kem (lett: Vortice nero).

    L'attacco consiste nel far collassare una parte della realtà, creando tramite una singolarità un tunnel spazio-temporale il cui scopo è attrarre qualsiasi cosa nelle vicinanze, per trasportarlo poi da qualche altra parte. Normalmente Takheloth apre l'altra parte del tunnel in modo da equilibrare le correnti all'interno ed evitare danni. Viene risucchiato Takheloth e qualsiasi cosa o persona che sia a contatto diretto con lui. Al contrario in combattimento il Dio solare non apre il passaggio trasformando il passaggio dimensionale in un vicolo cieco. Ciò genera un risucchio gravitazionale distorsivo a seconda dell'intensità della potenza della singolarità. Ai livelli più potenti è capace di strappare arti o risucchiare direttamente gli avversari se essi sostano direttamente sulla singolarità. L'avversario avvertirà un'attrazione verso il punto di apparizione della singolarità. In entrambi i casi data la distorsione della luce dovuta alla gravità le immagini si verranno distorte, prendendo una forma elicoidale sempre più accentuata man mano che la massa viene risucchiata.

    Il rumore generato dalla tecnica è assimilabile a quello di un sinistro fischio che a seconda del consumo aumenta di intensità (dovuto all'aria che viene violentemente risucchiata), contornato a volte dalle grida dei nemici e dal rumore della loro carne e delle loro ossa che si spezzano.

    (Costo variabile+Teletrasporto gdr basso) teleportami spock :geez:


    Edited by Heru-Hur - 16/11/2013, 12:22
     
    Top
    .
  5.  
    .
    AVATAR_DEFAULT

    Death is only the beginning.

    Group
    Member
    Posts
    3,350
    Location
    Le sabbie del tempo.

    Status
    Offline
    Uffa!
    Non era per niente giusto, da quelle parti non moriva mai nessuno!
    Sia la palla di luce colorata che il suo fulmine furono fermati dall’armatura dell’armaturocoso, il che era già di per se abbastanza noioso, ma vennero poi a dare fastidio anche due specie di ragni giganti tutti di metallo che sembravano intenzionati a farli in tanti piccoli pezzettini.
    Non che la piccola Wydwen potesse apprezzare il divertimento provocato dallo sfasciare quei due bestioni, aveva messo il broncio e ora era triste perché il suo colpo non aveva ridotto l’altro ad un cadavere squartato dall’elettricità.

    Quindi anche quando Jester parlò con il tizio strano prima e con se stessa poi, lanciando una pallina dal suo cappello, lei rimase seduta sulla testa della sua nuova amica stando a braccia incrociate e gambe larghe, piuttosto arrabbiata con lo spartan perché non si era fatto ammazzare.
    Osservò la magia della giullare creare dei rampicanti che vennero poi bruciati completamente da qualche altro potere, infine il tipo strano sparì com’era venuto.

    Che noia, non c’era niente da fare, la gente non si lasciava ammazzare e quelli divertenti andavano via, era tutto così ingiusto che le veniva da piangere.
    Infatti cominciò a singhiozzare mentre pensava che Jester le stava simpatica e che forse sarebbe stato carino proteggerla, infatti con uno schiocco di dita invocò un altro Drago Fantasma formato sempre da fumo e specchi, ma questa volta tutt’altro che intangibile.

    Jaja divertiti almeno tu…


    Mentre il colossale bestione si avventava sui poveri ragni meccanici cercando di ridurli a meno che poltiglia metallica informe, la piccola Wydwen si diede a un pianto incredibilmente acuto mentre grossi lacrimoni le scendevano lungo le piccole guancie.

    Non è giusto, cattivo!
    Perché non sei morto?


    E così di seguito a lamentarsi per le terribili ingiustizie della vita.

    Status Mentale: SRSLY?
    Status Fisico: illesa
    Mana:75-20=55%

    Tecniche Utilizzate

    Drago Fantasma
    Anche se plasmato da nebbia e bugie, la sua fame e la sua collera non sono certo trascurabili
    Grosso, enormemente grosso, questo drago spettrale semitrasparente è lungo almeno dieci metri e alto tre, un apertura alare colossale, nelle sue dimensioni massime è creato apposta per incutere quanta più paura e soggezione possibile in tutti coloro che siano così sfortunati da trovarsi ad osservarlo, sebbene quando sia in questo stato sia troppo massiccio per lanciarsi in un combattimento corpo a corpo rimanendo al contempo integro, può utilizzare solo il suo soffio.
    Altra questione invece, se si decide di evocarlo piccolo o ridurre le sue dimensioni durante la battaglia, in questo caso il drago fantasma diventerà lungo quattro metri e alto uno e mezzo, e sarà più che capace di scagliarsi contro gli avversari di Wydwen per farli a brandelli con le proprie mascelle tonanti, le corna appuntite, i rostri ossei acuminati, gli artigli affilati o qualsiasi altra appendice incredibilmente letale possa disporre.
    Il Drago Fantasma è però in grado, sia nella sua forma spaventosa che in quella da combattimento, di utilizzare il proprio soffio, sostanzialmente a costo di non attaccare fisicamente il nemico (che consta un gran dispendio delle energie che lo tengono assieme) esso è in grado di scagliare dalla bocca un fulmine con una gittata di sette metri che, se colpisse l’avversario, causerebbe danni non proprio leggeri.
    Consumo: Alto
    Durata: 2 turni
    Altro: possibilità di rinunciare all’attacco fisico per scagliare un fulmine di livello Medio dalla bocca, ciò conta come attacco per quel turno, possibilità di passare dalla forma da combattimento a quella spaventosa (è grande ma non può scagliare assalti fisici) e viceversa.
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    5,424
    Location
    Keron

    Status
    Anonymous

    Capolinea?



    Luogo: Endlos - Fuori Klemvor



    La tensione si era alzata, forse anche messa in una luce esagerata, mentre altre forze provavano a rendere il chaos ancora più grande. Più problemi, dunque, sul gruppo formato in un modo piuttosto casuale, naturalmente il centro di tutto era Oregon, aveva letteralmente attirato l'attenzione di tutti, tranne per quella specie di mago, condotto da loro per destino o casualità. Aveva sempre il dubbio di come definirla veramente, non pensava a questi dettagli, nonostante ciò, conoscere i concetti e le parole era un'abilità essenziale di qualsiasi individuo, oltre che a saperle dare ovviamente. La ragazzina sembrò infastidita e allo stesso tempo preoccupata sul futuro del loro incontro, rifiutò lo spartan e, dopo aver minacciato Naruto, si affrettò a mostrare uno dei suoi giochi offensivi. I due ragni metallici furono bloccati da una serie di rami intricati tra loro. Non era finita lì, qualcuno ben noto decise di interferire e intralciare la salvezza degli altri, poco a poco i rami cominciarono a bruciare ed egli stesso sottolineò, con atteggiamento aggressivo e prepotente, di essere superiore a chiunque e che sarebbe stata, in sintesi, l'ultima cosa che avrebbe potuto vedere. Detto ciò, com'era venuto se n'era andato, mostrando a tutti l'ennesimo effetto scenico di una sorta di teletrasporto spazio-temporale. Non gli rivolse nemmeno i pensieri, non lo riteneva degno di considerazione, per lui era venuto solo a disturbare, creare conflitto per un qualche motivo rimasto segreto, forse era particolarmente interessato ala sua tecnologia avanzata, in effetti finora solo quelle sentinelle sembravano competergli.

    Luogo: Stazione Orbitale di Malta
    Tre anni e mezzo fa circa..



    Lo scontro era arrivato all'apice, Oregon cominciò a correre verso la sua destra, seguì una capriola per evitare alcuni droni che andavano in picchiata verso di lui. Si fermò un secondo per riprendere la mira e sparò altri due colpi eliminando due bersagli. Questa volta non riuscì ad evitare un paio di sfere luminose che impattarono sulla spalla destra e la gamba opposta, il plasma bruciò parte dell'armatura, senza perforarla ancora fortunatamente, se fosse successo avrebbe rischiato di morire di asfissia. Quindi continuò a correre, il sistema di gravità alla pianta dei piedi gli permise di correre lungo la parete in verticale, alcuni droni girarono per inseguirlo senza smettere di sparare, alcuni si fermarono sulla pareti per far ricaricare le armi dal surriscaldamento e per sparare in modo più sicuro e preciso. Lo spartan non smise di muovere i piedi, accompagnato da tante macchie scure dovute dal plasma contro la parete. Ad un certo punto piegò le gambe e si lanciò indietro, il jetpack alle spalle gli permetteva di fare manovre in volo, quindi cominciò a girare su se stesso col le braccia tese fuori e sparando con precisione impeccabile sui bersagli più facili da colpire, altri perché erano troppo vicini, altri perché erano fermi. Scaricò così le sue armi, lasciando in vita gli ultimi due droni. L'assenza di gravità era un altro dei motivi per cui era riuscito ad unirsi al turbinio verde degli spari e dei droni stessi. Il jetpack si guastò per via dei colpi, immediatamente durante la discesa a ramo d'iperbole, slacciò il jetpack e lo utilizzò per colpire appieno uno dei due droni. Atterrato lanciò il jetpack contro l'ultimo, il quale per un soffio riuscì ad evitarlo. Con saggezza decise che era meglio ritirarsi e salvare la sua pelle svolazzando via giù per dove sarebbe dovuto andare lui. Sarebbe stato l'ultimo atto prima di scoprire qualcosa di peggiore, non avanzò subito, prima controllò l'armatura, era danneggiata in più punti, si potevano notare diverse ammaccature anche al petto, al casco e dietro, nessuna aveva messo a rischio Oregon, ora non poteva più permettersi neanche un colpo.

    Luogo: Endlos - Fuori Klemvor



    Ora erano rimasti in tre, anzi cinque, le sentinelle avrebbero puntato la poverina ragazzina che aveva osato bloccarli momentaneamente, quindi l'avrebbero catalogata come l'essere più pericoloso al momento, il loro assalto fu bloccato da un'enorme drago, per un attimo Oregon pensò fosse illusorio, dimostrato il contrario gli venne il timore di un prossimo scontro con quella fatina impazzita che si lamentava di non essere stato massacrato. Ignoro, sembrava una bimba capricciosa, come ci si aspettava da una fatina sola in cerca di avventure, che odia tutto ciò che trova noioso. Aveva avuto sfortuna quindi, mentre il drago si sarebbe divertito ad eliminare gli inseguitore, in fondo dovevano essere loro gli intrusi.
    "Impressionante.." - commentò nella mente, i draghi erano affascinanti di loro, avere anche l'abilità di riprodurne uguali era assurdo e magnifico allo stesso tempo, sembrava più di essere capitato nel mondo dei sogni, dove ogni mito poteva prendere vita, insieme alle paure.
    Abbassò le armi quando comprese che ormai il pericolo non c'era più, ripose le armi ai fianchi e si avvicinò lentamente senza proferire parola alcuna. Quasi sentiva di essersi guadagnato l'inutile rispetto della ragazzina, rimaneva ora il quesito su come sarebbe andata a finire ora.
    "Tutto bene?" - chiese con calma, non vi era un destinatario preciso, indirizzato a chi voleva rispondere, non avrebbe insistito sulla piccola volatile. Si sarebbero separati oppure avrebbero fatto il medesimo percorso?

    Stato Mentale: Calmo e leggermente preoccupato
    Stato Fisico: Normale - Possibili botte da impatto alla schiena e al fianco sinistro
    Energia: 50%
     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    2,810
    Location
    Wanderlust

    Status
    Offline
    Jester stava guardando gli occhi gelidi del mago quando la sua figura si contorse fino a scomparire e l'unica cosa che rimase di lui furono le sue minacce...

    -Sia tu che il tuo inetto, tronfio compagno la infondo lo avete fatto e per morirete per mano mia...-

    Automaticamente il Giullare alzò una mano in segno di saluto. Tutto sommato Jester constatò che Naruto non era cattivo, solo timido forse. Probabilmente il suo "morirete per mano mia" equivaleva ad un "giocheremo di nuovo insieme". La dolce pazzoide quindi non mise il muso quando prima di andarsene il ragazzo liberò le due sentinelle dalla trappola che aveva utilizzato poco prima. La giovane si voltò verso di loro, non voleva combattere e fargli del male, erano creature talmente maestose. Tuttavia prima che potesse intrappolarle o fare quant'altro la piccola Wydwen schioccò le dita e apparve il grande drago di prima.
    Stavolta tuttavia non era un'illusione e Jaja, perché questo era il nome del drago, sbranò le due creature meccaniche. Per un attimo la mezza Selvatica fu spinta a sgridare la piccola fatina perché non amava inutili spargimenti di bulloni, o almeno non in quel momento.
    La Strega della Luna non fece nulla, poiché notò che la piccola creaturina stava piangendo. Non sopportando ciò provò a consolarla...

    -Ehi, dolce fatina
    Io ti sono vicina!
    Asciuga quei lacrimoni
    Vuoi caramella a gusto di limoni?-


    Detto ciò la ragazza estrasse dalle tasche dei pantaloncini una grande quantità di roba: Penne, matite, taccuini ecc... Alla fine prese un fazzoletto e un pacchetto arancione. Da quest'ultimo estrasse una caramella che posò insieme al primo oggetto sul cappello accanto a Wydwen. In quel momento si ricordò di Oregon che era poco distante da loro. Gli fece segno di venire con la mano, stendendo l'altra in sua direzione. Sorridente cominciò a parlare in rima...

    -Vuoi una caramella?
    La sua dolcezza la rende così bella!
    Se hai bisogno ti posso accompagnare
    Dimmi tu dove vuoi andare!-


    Detto ciò si rivolse nuovamente alla sua tenera amica alata che era adagiata sul suo cappello giullaresco...

    -Dolcissima piccolina
    Vieni nell'avventura che s'avvicina?-


    La giovane sperava che la fatina la seguisse, ma se non avesse accattato pazienza, era sicura che si sarebbero rimaste amiche e come sapeva le amiche si sarebbero ritrovate, ritrovate SEMPRE!...

    Energia: 90%
    Situazione Mentale: Felice
    Situazione Fisica: Ottimale
     
    Top
    .
  8.  
    .
    AVATAR_DEFAULT

    Death is only the beginning.

    Group
    Member
    Posts
    3,350
    Location
    Le sabbie del tempo.

    Status
    Offline
    Si asciugò i lacrimoni che le scendevano dal viso nell’osservare quella caramella, tanto grande che avrebbe dovuto usare due mani per tenerla su ma che comunque afferrò e si mise a rosicchiare con rapida voracità. Era buona!
    Anche se purtroppo non la si poteva masticare come piaceva a lei, un po’ perché troppo grossa e un po’ perché troppo dura.

    Intanto che si trovava sul cappello di Jester e smangiucchiava il suo nuovo passatempo, uno sbadiglio le affiorò alle labbra facendole ricordare la sua occupazione precedente a tutto quel trambusto, dormire, cosa che avrebbe ricominciato a fare più che volentieri.
    Quando la sua nuova amica ebbe finito di parlarle infatti le rispose in tono estremamente cordiale.

    No!
    Adesso ho sonno e vado a dormire…da qualche parte…beh un posto si trova sempre.


    Quindi un sorriso raggiante le illuminò il piccolo volto e, caramella stretta tra le braccia, si alzò in volo per andare a posarsi da qualche parte per ricominciare a ronfare allegramente.
    Non ricordava nemmeno perché si trovava a Klemvor, ma non era una cosa importante
     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    5,424
    Location
    Keron

    Status
    Anonymous

    Need no friends, work alone



    Luogo: Endlos - Fuori Klemvor



    Forse c'era stato un malinteso, quella ragazzina di nome Jester sembrava intenzionata ad accompagnare Oregon fino al Nord. Grande disappunto da lui, pensava che era molto meglio se avesse continuato il tragitto da solo, specialmente per non doversi occupare di altre persone o metterle in pericolo inutilmente. Aveva compreso che quella foresta era molto pericolosa, per cui appena poteva avrebbe chiarito la faccenda e invitato i rimanenti a trovare un luogo sicuro, soprattutto la giullare, della fatina antipatica l'avrebbe mandata via comunque. In fondo non era così cattivo, questi erano solo possibili pensieri, non si sarebbe accanito su nessuno, semplicemente sarebbe sparito. La ragazza porse una caramella alla fatina in lacrime per consolarla e provare a farle tornare il sorriso, quella rapidamente afferrò il regalo e rosicchiò quasi con avidità, non capiva perché le veniva spontaneo dipingerla con tratti malefici, probabilmente per il suo agire a sangue freddo su di lui senza motivo, diciamo che era tutto ricambiato. Poi la creatura volante rifiuto la proposta di viaggio - "Meno male.." - pensò sollevato, non avrebbe voluto ricevere dei tradimenti alle spalle, forse avrebbe anche potuto progettare qualcosa contro di lui in qualche situazione difficile. Quindi si tenne stretta la caramella e volò via dopo uno sbadiglio, dichiarando di voler andare a dormire, per lei andava bene ovunque.

    Luogo: Stazione Orbitale di Malta
    Tre anni e mezzo fa circa..



    Un po' zoppicando avanzava sempre più velocemente, i rumori delle esplosioni venivano ignorate e ogni secondo pensava che la missione era fallita da un pezzo. Si collegò via radio col compagno Michigan per sapere le sue condizioni, non rispondeva nessuno, forse era un guasto, anzi sperava fosse quello. Non poté non notare alcuni mezzi volanti alieni sfrecciare chi di lato e chi via dalla stazione orbitale; aveva un brutto presentimento. Accelerò come poteva, il nuovo spazio era occupato da un'altra serie di alieni, solo Elite stavolta, parlavano nella loro lingua, mentre Oregon si teneva nascosto dietro una cassa di metallo, avrebbe voluto capire cosa dicevano ma non poteva, una lingua troppo complicata e senza alcuna somiglianza con la sua. Poco dopo si avviarono a due Banshee dietro di loro, erano dei mezzi color viola con una strana forma dinamica, il turbo partiva quasi alla base del velivolo, erano molto veloci, monoposto, adatti anche nello spazio ed erano dotati di due armi: uno pesante che rilasciava una sfera verde al plasma, mentre l'altro leggero come due piccoli mitra che sparavano piccole sfere blu sempre al plasma. Non lo aveva notato, abbandonarono il luogo, lo spartan uscì allo scoperto e ci mise poco a capire perché era rimasto da solo. Una bomba. C'era una bomba, se non fosse stato per il casco, avrebbe avuto un'espressione di chi si era accorto di essere vicino alla morte. Immediatamente cercò il contatto con qualcuno - "C'è una bomba!!" - urlò - "Una bomba?!" - rispose Vermont, non c'era niente da fare, non sapeva nemmeno quanto mancava. L'istante dopo, tutto scomparve, pensava di essere morto, la missione era fallita, se avesse avuto un'intelligenza artificiale avrebbe potuto salvare la stazione e chi vi era rimasto. Il test avrebbe comportato le azioni seguenti dei piani alti, la simulazione era stata completata, le probabilità di fallimento erano certe a meno che non avessero dato un enorme aiuto e sviluppo ai loro supersoldati.

    Luogo: Endlos - Fuori Klemvor



    Erano rimasti in due, non ci pensò due volte e proseguì con la sua decisione iniziale.
    "Ragazzina, è meglio se trovi un posto sicuro, non voglio portarti con me" - la sua durezza avrebbe tolto ogni possibilità di qualche probabile senso di colpa futuro, se avesse avuto a che fare con altri droni o magari avrebbe rischiato veramente di rimanerci.
    "Sono venuto da lì" - indicò col braccio - "Non è sicuro, vai per questa direzione, probabilmente troverai una cittadina" - continuò spostandosi e indicando con l'altro braccio una direzione diversa - "Il bosco non è sicuro" - terminò, la ragazza avrebbe probabilmente guardato nella direzione indicata, per cui al momento buono sparì, lasciando al posto suo un ologramma. Quell'ologramma terminò la sua breve funzione con un saluto, prima di impazzire nei colori, diventando trasparente e scomparendo a sua volta. La giovane Jester sarebbe rimasta sola, ciò non toglie che non avrebbe più rivisto lo spartan, avrebbe compreso ora perché aveva abbandonato per la seconda volta un conoscente?

    Stato Mentale: Tranquillo e un po' affrettato
    Stato Fisico: Normale - Possibili botte da impatto alla schiena e al fianco sinistro
    Energia: 45%
    Attive:
    CITAZIONE
    Ologramma:

    In quanto sia stato nella classe Infiltratore, è esperto nello spionaggio e nell'assassinio.
    Questa abilità consiste nel creare un clone perfetto, con una consistenza minore dell'originale.
    Il clone effettuerà le azioni pensate dall'utente, ovviamente comprende alcuni difetti: durata massima di 5 secondi, non può interagire e nemmeno utilizzare armi, in quanto anch'esse ologrammi, o attaccare.
    Se viene colpito si scoprirà subito la sua natura diventando trasparente, mentre se subisce un danno pesante scomparirà immediatamente.
    [Consumo Basso 5 secondi]
     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    2,810
    Location
    Wanderlust

    Status
    Offline
    La piccola Wydwen prese tra le manine la caramella tanto gigante per la sua statura e dopo aver salutato Jester svolazzò via dicendo che sarebbe andata a dormire. Il Giullare sorrise teneramente e la salutò con voce argentina...

    -Buone nanne piccolina
    Ci vedrem un'altra mattina!-


    Dopo ciò la mezza Selvatica concentrò la sua attenzione verso Oregon che fino a quel momento era stato in disparte. La Strega della Luna gli si avvicinò saltellando contenta di affrontare una nuova avventura con quello strano tipo, tuttavia il suo entusiasmo non durò molto. Infatti le parole dell'uomo le dimostrarono che le loro strade si darebbero divise in quel momento. La giovane un po' delusa da quel rifiuto abbassò lo sguardo e si torturò le mani convulsamente. Voleva dire qualcosa che convincesse Oregon ma lo Spartan non ammetteva repliche. Così alla fine, rassegnata, la ragazza alzò una mano in segno di saluto e parlò...

    -Allora Signore la saluto,
    Con le sentinelle sta volta stia muto!-


    La mezza Selvatica fece un mezzo sorriso un po' triste e ascoltò le indicazioni dell'uomo con cortesia anche se in realtà non le avrebbe seguite dato che non aveva paura di incontrare personaggi loschi. Alla fine lo Spartan la salutò a sua volta e scomparve con tanto di effetti speciali.
    Jester, ormai sola, alzò le spalle e si incamminò verso il fitto del bosco saltellando e cantando una malinconica canzone sugli addii e gli arrivederci...
     
    Top
    .
24 replies since 20/10/2013, 21:08   496 views
  Share  
.