As shaken as we are

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    børn from original sin

    Group
    Member
    Posts
    2,348
    Location
    Verona.

    Status
    Anonymous


    continua da qui


    ______
    As shaken as we are, so wan with care, find we a time for frighted peace to pant, and breathe short-winded accents of new broils to be commenced in strands afar remote. W. Shakespeare, Henry IV
    ______

          Non aveva sentito ragioni: era voluto uscire. C'era qualcosa in lui che provava repellenza verso i luoghi chiusi, ma non era solo quello: pensava di essere rimasto in quella sala da tè per troppo tempo. Ricordava ancora la prigionia nel carcere di terra, così come ricordava ancora la prima volta in cui aveva scorto il sole. Ne era stato ferito, era vero, ma aveva avanzato, risoluto, incosciente, verso quella luce che lo aveva avvolto nel suo abbraccio di fuoco. E sebbene fosse caldo, sebbene la sua pelle bruciasse, a lui piaceva.
          Si sentiva emozionato come quella volta.

          Ora, però, era diverso.
          La prima cosa che lo sorprese, quando uscì dal Mastio, fu la vista: non aveva mai assistito a uno spettacolo del genere. Laputa non era simile a nessuna delle città in cui, durante la sua lunga esistenza, si era ritrovato a viaggiare. Essa era un incrocio tra la Sana'a yemenita e un ridente giardino; essa era antica e moderna insieme, eppure non vi era disarmonia. Negli uccelli e negli animali che nuotavano intorno ritrovava l'eco di vecchie favole divorate dal tempo. Nella sua mente, un'urbanistica del genere esisteva solo nelle storie che Sharazad raccontava a Shahriyar, o forse in qualche libello filosofico-utopistico: ne aveva letti a centinaia, e la sua immaginazione aveva volato sulle ali dei gabbiani, inseguendo personaggi e storie.

         — Alba di un nuovo giorno, com'è strano vederti qui, lontano dalla mia terra., sussurrò, chiudendo gli occhi e rilassando le labbra. L'aria era dolce, fresca; umida dei respiri delle piante e dell'acqua delle pozze, in cui abitava il rigoglio della borraccina. Qua e là, sulle terrazze orlate dall'edera, un lampo azzurro di glicine gli restituiva la dolcezza dell'essere al mondo, e battagliava con le bacche purpuree. Il dolore, allora, e con esso ogni preoccupazione, si scioglieva in quella strana sensazione di pacatezza; e ne risultava stiracchiato, sbiadiva diluendosi. Infine annegava in una malinconia lontanissima.
         — Non mi sono scordato la domanda che mi hai fatto, Yoko. Solo, sarebbe più piacevole parlarne mentre vedo questo mondo, così nuovo per me. Portami in giro, ed io sarò ben lieto di raccontarti tutto ciò che so, o che abbia mai immaginato. Ho più storie da raccontare che giorni a venire, diceva un mio caro, perduto, amico.

     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar


    Group
    Staffer
    Posts
    22,224

    Status
    Anonymous

    Le sue lamentele servirono a ben poco.
    Per quanto il Demone-Volpe avesse cercato di trattenere il Vampiro all'interno di quelle mura, non vi fu verso in grado di farlo desistere dal suo intento; una passeggiata, una bella boccata d'aria, avrebbero potuto anche fargli bene, in fin dei conti.
    Certo.
    Non fosse che si trattava di una creatura non morta, dai denti aguzzi, dagli abiti ricoperti di sangue, che fino a qualche istante prima era in preda alle allucinazioni dovute probabilmente ad un lunghissimo digiuno.
    Cosa sarebbe mai potuto andare storto?



    Il broncio fu dovuto al fatto che dovette mantenere costantemente attivo un incantesimo illusorio atto a ricoprire gli abiti sporchi del Montecchi. Non uno spreco di energie sfiaccante od insostenibile, ma pur sempre impegnativo! E lui se ne andava bello e splendente tutto in giro senza nemmeno preoccuparsene... strana gente, quei Von Liebewitz.

    « E' curioso: »

    Esordì l'Elessedil in risposta alle parole di Mercuzio.

    « per la seconda volta ti dovrò istruire su un nuovo mondo. »

    Così com'era accaduto per Celentir, similmente si ripeteva ancora sul semipiano Endlossiano. A quel punto però non si sarebbe più potuto divertire nel prenderlo in giro con eventuali draghi, folletti e quant'altro: facevano parte dell'ordinario anche per quel Vampiro, oramai! Dovette rassegnarsi ad intraprendere una conversazione seria, a quanto pareva. Ahilui.

    « E ci sono molte più cose da vedere quì che non nella precedente dimensione, sai?
    Tu, ad esempio... l'hai mai vista una Città Volante? »


    Chissà se si era reso conto di avervi già messo piede sopra?

     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    børn from original sin

    Group
    Member
    Posts
    2,348
    Location
    Verona.

    Status
    Anonymous


          Era ormai abituato alle facce strane di Yoko. Il demone-volpe era un tipetto abbastanza buffo, e lo confermava con quell'aria imbronciata che spesso vestiva, forse per un'antica abitudine. Mercuzio gli rivolse un sorriso sfavillante, poggiandogli una mano sulla spalla per rassicurarlo. Nel vampiro, invece, si scorgeva un entusiasmo irrefrenabile: solo le sue particolari condizioni di salute, per fortuna di Yoko, gli impedivano di scorrazzare per la città in cerca di segreti e avventure. Non sospettava nemmeno che l'unica preoccupazione di Saddler fosse di celare i canini troppo lunghi e il sangue, ancora ben visibile tra il petto e i pantaloni logori.

          — E' vero! — notò, corrugando la fronte con un misto di apprensione e meraviglia. — Per qualche strano motivo, sei sempre presente a ogni risveglio più... particolare, diciamo. Forse ci lega un qualche destino. E mi perdonerai se ti do il tu, ormai. Spero che non ti dispiaccia.
          Quell'affermazione lo fece riflettere. In cosa lui e Yoko potevano essere collegati? Su Celentir dopo il loro primo incontro non si erano più rivisti, e niente faceva pensare che le loro strade fossero destinate a incrociarsi di nuovo. Se ora le sorti di Hamlet, di Ofelia e innanzitutto le sue avevano una qualche possibilità di risollevarsi, invece, era grazie a lui e a Drusilia. Questo particolare lo turbava, nonostante mascherasse il tutto dietro una spensieratezza lepida.
          — E ci sono molte più cose da vedere qui che non nella precedente dimensione, sai? Tu, ad esempio... l'hai mai vista una Città Volante? — L'interrogativo di Yoko lo incuriosì. Inclinò la testa di lato e si guardò intorno, non sicuro di avere afferrato bene. — Solo nei libri e nella mia immaginazione, mio buon amico. Ma non dirmi che...

          Suggestionato dall'improvvisa possibilità di vivere in una terra meravigliosa, gli parve quasi di sentire il suolo scricchiolare e muoversi, diretto verso chissà quali orizzonti; stordito da quella stessa possibilità, provò un'intensa vertigine: per un attimo sentì mancargli l'appoggio nella pianta dei piedi. E dischiuse le labbra, squadrando con stupore il cielo, gli uccelli e il loro volo: si credette egli stesso fenicottero o aquila. Aprì le braccia, abbracciando forte l'emozione di quel momento che montava in lui.

     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar


    Group
    Staffer
    Posts
    22,224

    Status
    Anonymous

    Se gli dispiaceva che gli desse del tu?

    « No no, fai pure! »

    ...anche perché ad essere sinceri, non si era nemmeno reso conto che gli stesse dando del lei! Probabilmente si era focalizzato talmente tanto sul cercare di seguire tutti i suoi discorsi, che non riusciva nemmeno a prestare attenzione alla forma utilizzata.
    C'era una cosa, però, che gli piaceva di quel Vampiro.

    — Ma non dirmi che... —

    « Esatto, Mercuzio! Ti trovi su una - »



    ...ed era la semplicità con cui ancora si sorprendeva. A tratti gli sembrava letteralmente un bambino che imparava a gattonare; ciò che per quella Volpe era oramai la banalità e la consuetudine, riusciva a diventare per il Montecchi un nuovo motivo di stupore.
    Pensò, nell'osservalo allargare le braccia come ad immergersi nell'azzurro di quei cieli, che forse avrebbe avuto di che invidiarlo.

    « ...o era davvero il sangue di un drogato..? »

    Quello, però, fu più un pensiero che conservò a bassa voce.

    « Forza... »

    Sbuffò richiamandolo stavolta a gran voce, con un cenno del braccio a seguirlo che lo invitava a mantenere il passo. Non ci sarebbe voluto molto, avrebbero dovuto camminare solo per qualche minuto -in cui l'avrebbe lasciato fantasticare (o delirare) in rigoroso silenzio-, prima di raggiungere la destinazione auspicata.
    Una balconata, enorme.
    E sotto i loro occhi, nient'altro che il candore delle nuvole.

     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    børn from original sin

    Group
    Member
    Posts
    2,348
    Location
    Verona.

    Status
    Anonymous

          No, la volpe non scherzava: si trovava davvero su un'isola volante. Si guardò intorno, avido, prima che il fiume della sua lingua si sciogliesse, in piena. — Ho sempre sognato un luogo simile: era una specie di rifugio dell'anima a cui tornare. Lo raggiungevo ogni volta che le mie pupille scivolavano dietro le palpebre, dandosi al sonno.
         Rise, giocoso, come un bambino che avesse appena ricevuto un presente desiderato troppo a lungo. — L'ho cercato nei miei incubi, anche in quelli più dolci. Ho perfino tentato di costruirlo, quando mi chiamavano Principe o Eletto o Magistrato: ma ogni volta le mie mani erano sempre più sporche di sangue, e non stringevano nulla. E quel sogno si allontanava... crollavano le mura, i palazzi, le torri: tutto si dissolveva. Avevo perso le speranze. Ma ora, vedendo questo, mi sento felice.
          Pensò a Ofelia, al mondo che avrebbe voluto darle, al suo risveglio, per vivere: forse era quello. La morte avrebbe lasciato le sue ossa e lui le avrebbe fatto il regalo di un'isola felice. La gioia di lei gli avrebbe colmato il cuore, cingendolo con un tepore dolcissimo. Si strinse nelle spalle, guardando l'orizzonte con animo fortificato. Cominciava a sentirsi meglio.

          Da parte sua, Yoko stava in silenzio, quasi cosciente che, a quel punto, il vampiro non avrebbe esitato a cedere alla tentazione di una qualche stranezza. E dire che Mercuzio aveva voglia di chiedergli molte cose. Non ebbe il tempo di domandare: giunsero a una grande balconata, dalla quale non si vedevano che le nuvole e gli abitanti del cielo. Il Principe sgranò gli occhi, provando una meraviglia tale che le parole non sarebbero bastate a spiegarla.
          — Tu affatichi un uomo già provato., scherzò scimmiottando una voce incrinata, piegando la testa verso la volpe. Quindi si sedette, ammirando il paesaggio insolito di un cielo vicinissimo. Poi, più serio, aggiunse in un crescendo febbrile: — Devi dirmi come funziona, qui. L'isola si muove sempre oppure no? Qualcuno la direziona? E come è strutturato il sistema politico? La gente è ricca o povera? Vivete in pace o siete in guerra? E...
          Yoko avrebbe fatto meglio a fermarlo: non si sarebbe frenato facilmente, da solo.

     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar


    Group
    Staffer
    Posts
    22,224

    Status
    Anonymous

    Come avrebbe potuto dargli torto?
    Non conosceva uomo che non desiderasse vivere su un Castello Errante.
    Un intero presidio, una terra capace di solcare i cieli; libera da ogni vincolo, una nuvola guidata dal soffio del solo vento.
    Dalle correnti di cui Drusilia, Alfiere ed Autocrate dell'Isola, era l'indiscussa Signora.

    « Se ti piace così tanto, potresti stabilirti quì da noi. »

    Non sapeva quali fossero i piani di quel Vampiro, da sempre instabile ed imprevedibile agli occhi della Volpe. A Laputa il posto di certo non mancava, sarebbe stato ben accolto. Vi erano talmente tante alternative per lui da poter intraprendere, che prima di stancarsi -ricordava quanto fosse veloce in questo- avrebbe dovuto consumare almeno un paio di esistenze.

    - Devi dirmi come funziona, qui.

    Ecco, colse la palla al balzo! Tanto valeva iniziare a spiegargli un pochettino le meccaniche di quel nuovo mondo, no?

    L'isola si muove sempre oppure no?

    « Uhm, diciamo che normalmente »

    - Qualcuno la direziona?

    Tentò di rispondere alla sua prima domanda, ma una nuova sopraggiunse immediata a soffocargli le parole in gola.
    Era incompleta, ovvio, non aveva finito. Ma ora che aveva terminato, poteva replicare.

    « Beh, devi sapere che tutto si basa sul »

    - E come è strutturato il sistema politico?



    ...no, evidentemente l'aveva interrotto prima che si finisse di formulare tutte le sue domande.
    Colpa sua, doveva pazientare. Chissà d'altronde quante curiosità aveva da soddisfare quel caro Von Liebewtiz!

    « Allora, tutto ruota intorno a »

    - La gente è ricca o povera?

    ...va bene, forse prima non era ancora il momento. Ma adesso, visto che ne aveva accumulate abbastanza...

    « Devi.. sapere, che la popolazione di Laputa è molto »

    - Vivete in pace o siete in guerra?



    ...inspirò, profondamente.
    Molto profondamente.

    « ...come cercavo di spiegarti, da queste parti »

    - E...

    Un innaturale silenzio calò d'improvviso ad isolare i pensieri del povero Demone-Volpe.
    Socchiuse gli occhi, espirò con estrema cautela tutta l'aria fino a quel momento immagazzinata, e decise di immergersi per qualche istante in un mondo tutto suo. Di pace, colorato.
    Alimentato dalla sua sola fantasia: laddove Mercuzio, quel Vampiro così simpatico e ben disposto ad ascoltare le chiacchiere altrui, d'improvviso aveva smesso di porgere nuove domande.
    E volava.
    Giù dalla balconata.
    Dopo che l'Elessedil stesso l'aveva personalmente preso in braccio, e l'aveva lanciato oltre col sorriso e l'innocenza di un bambino.
    Che liberazione!, avrebbe pensato.
    Se solo tutto ciò potesse essere vero!, aveva ancora fantasticato.
    Ma dovette riaprire gli occhi, conscio che quella dimensione magica che erano i sogni non sarebbe potuta durare per sempre.
    E dunque lo rivide.
    Sempre lì, laddove qualche secondo prima l'aveva abbandonato.



    Che volava.
    Giù dalla balconata.

     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    børn from original sin

    Group
    Member
    Posts
    2,348
    Location
    Verona.

    Status
    Anonymous


          Non sapeva perché, ma aveva come l'impressione che la volpe si stesse contorcendo. Il suo sguardo si era incupito, il respiro era irregolare, la faccia esprimeva una continua mutevolezza: tutti indizi di un organismo in subbuglio. Che fosse preda di un malore? Di certo si trattava di qualche tipo di fitta, e per di più molto dolorosa. Il Principe si chiese persino se fosse andato in bagno, quel giorno, per poi temere davvero per le condizioni di salute dell'Elessedil; d'altronde, non voleva che Drusilia pensasse che fosse un tipo pericoloso. Almeno, non ancora.

          — Dovreste riposare di più, vi vedo teso., fu la raccomandazione del vampiro, che tentava di capire cosa gli stesse accadendo. — Troppa attività fisica o troppo poca?, chiese, poi, sottintendendo un'oscenità maliziosa. Di certo, il comportamento della volpe diveniva via via più strano. Lui, che aveva sempre evitato il contatto fisico, ora lo afferrava, stringendolo fra le sue braccia. Mercuzio finse una qualche specie di ritrosia, estremamente divertito da quella nuova situazione.
          — Oh, vi prego, Yoko. Non sono il tipo di vampiro che lo dà al primo appuntamento. La vista è romantica, ma potevate almeno comprarmi dei fiori., disse, prendendolo deliberatamente in giro.
          Forse lo spettro non prese molto bene quell'essere schernito —proprio ora che rivelava il suo lato passionale! Sta di fatto che, direttosi verso la balconata, lo buttò giù.

          E' difficile descrivere la sensazione del volo libero. La parola giusta è vuoto. Un forte senso di vuoto e di terrore arpiona il ventre, e si potrebbero sentire le viscere urlare da dentro lo stomaco.
          Questo fu quello che provò il vampiro i primi istanti; poi, la trovò un'esperienza entusiasmante. Urlò di gioia, abbandonandosi alla danza feroce del vento che si opponeva alla sua caduta, scompigliandogli i capelli e ferendogli la faccia. Cadde così per un bel po', prima di farsi avvolgere dalla dolce presa di un palmo psichico, che lo riportò su, appena al di sotto della balconata. Decise di tenervisi nascosto, in attesa di Yoko. Voleva proprio vedere cosa avrebbe fatto; dal canto suo, provava l'allegro dispetto di un fanciullo.

    CITAZIONE
    Energie: 90%.
    Attiva:
    Imporre il Corpo (duplicato psichico di una mano, consumo medio).
     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar


    Group
    Staffer
    Posts
    22,224

    Status
    Anonymous

    L'aveva fatto per una pura e genuina curiosità.
    Sì, pensò: questa era la giustificazione che avrebbe raccontato a Mercuzio.
    ...o, in alternativa, a Drusilia, qualora il Von Liebewitz non avesse fatto più ritorno.
    Insomma: in quanti libri aveva letto di Vampiri che erano grado di tramutarsi in uno stormo di pipistrelli per poi ricomporsi in forma umana chissà dove!
    Eppure mai ne aveva visto uno farlo dinnanzi ai propri occhi.
    Diamine, non poteva permettersi di attendere oltre per assistere ad un simile spettacolo.

    Decise dunque di sedersi nuovamente sulla solita panchina, in paziente attesa di vederlo ricomparire al proprio fianco.
    Trascorsero i secondi, ma nessun "battito d'ali" parve disturbare l'oramai naturale quiete di quel giorno. D'altronde, pensò, un incantesimo del genere avrebbe probabilmente richiesto il proprio tempo.
    Trascorsero i minuti, ed il Magister cominciò a tamburellare con le proprie dita sul legno sopra il quale si era da un pochino adagiato. Dopotutto, Laputa era particolarmente grande: chissà dove sarebbe potuto riapparire! Si sarebbe potuto persino perdere, a ben pensarci. Gli sarebbe dispiaciuto? Uhm...
    Trascorse dunque dei minuti, laddove dei minuti significava quantomeno una decina abbondante di minuti.



    « Uhm. »

    Borbottò, continuando a guardarsi intorno.
    Doveva iniziare a preoccuparsi, o..?

    « Forse dovrei controllare se sta arrivando. »

    Era proprio vero, però: tutti falsi miti e leggende, quei racconti così affascinanti sui Vampiri!
    Si rialzò, dunque -controvoglia, e si affacciò ancora una volta al terrazzo laddove il povero Von Liebewitz era stato lanciato.

     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    børn from original sin

    Group
    Member
    Posts
    2,348
    Location
    Verona.

    Status
    Anonymous


          Certo era che quel caparbio Elessedil si faceva attendere. Incrociò le braccia, aspettando che si facesse vivo; ma niente. Non erano molto ospitali, a Laputa, osservò, se trattavano così tutti i nuovi arrivati. Dovette passare una bella manciata di minuti, perché il Principe cominciò ad annoiarsi. E la noia era un nemico mortale per un tipo come lui, che aveva così tanti secoli a disposizione. Tuttavia, aveva sentito dire che gli abitanti di Myth Arandor non brillavano per la rapidità delle loro scelte, e la cosa lo fece sorridere. Yoko Saddler, il doctus cunctator.

    513668_EO3OD5N4P6NG8GKM815WCAAI65NJQV_084_H115052_L
          Ma ciò di cui era certo era che si sarebbe affacciato, nonostante non ne sapesse il motivo. Sarà per quella antica storia per cui gli animali vanno al lardo... e ci lasciano lo zampino.

          La chioma argentea della volpe scivolò nella sua direzione, come una pioggia di stelle. Mercuzio trattenne il respiro, stranamente emozionato a quella visione. Si nascose quanto poté sotto la balconata, giusto per sentire l'adrenalina montare ancora di più nel sangue.

          — Il mattino ha l'oro in bocca, magister., commentò sottovoce, schernendolo.

          Dette un colpo di reni e balzò su di lui, schioccandogli un bacio sulle labbra. A quel punto avrebbe approfittato della sua sorpresa per avvinghiare le gambe dietro la sua schiena, esclamando — Tana per Yoko!, e dandosi la spinta necessaria per trascinarlo con sé nel vuoto.

          In due si vola meglio.

     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar


    Group
    Staffer
    Posts
    22,224

    Status
    Anonymous

    Quindi aveva indovinato fin dall'inizio.
    E "sei bello dentro quì", ed una frecciatina lì.
    E "sono capitato su questo mondo per caso", e "chissà che cos'era quella scia argentata irresistibile che mi ha tratto in salvo e trascinato al tuo cospetto".
    Non poteva biasimarlo, d'altronde. Quello del Demone-Volpe non era un fascino comune.

    « Ah, Mercuzio... »

    Sospirò, quando le labbra del Vampiro si fermarono a pochi centimetri dalle sue.
    Magia, l'essenza di cui i Von Liebewitz non erano mai stati maestri quanto gli Elessedil. Beh... non che volesse fare il modesto -diamine quanto adorava farlo!- ma qualcuno in grado di superarli doveva ancora incontrarlo. E sì: fu esattamente magia, quel costrutto etereo al Magister tanto caro, a frapporsi fra le labbra dei due compagni.

    « Interessante, non trovi?
    E' un incantesimo indipendente. »


    Poteva concedersi tutta la calma che desiderava, in quel frangente: la stregoneria avrebbe retto fino a prosciugargli ogni riserva energetica, se si fosse reso necessario.

    « Non un'evocazione: un'ombra argentata, una essenza dotata di capacità di analisi. Non ho bisogno di preoccuparmi di alcun pericolo, è lei stessa a rilevarlo per me. E si interessa persino di difendermi. »

    Non era uno spettacolo che si poteva vedere tutti i giorni, quello! Roba all'avanguardia.
    Lui l'aveva ribattezzato l'incantesimo intelligente. Ad immagine e somiglianza dell'inventore.

    « Detto ciò »

    Proseguì, acchiappando il fresco naufrago per le braccia per aiutarlo finalmente a risalire.



    « io non ti ho ancora visto trasformare in pipistrello »

    E così -giustamente- contestando, lo ributtò invece ancora una volta nell'azzurro limpido di quei cieli.
    Questa volta però senza preoccuparsi che fosse in grado di risalire.
    Anzi: nel dubbio gli castò anche una frusta di rose a legargli polsi e caviglie, qualora nel dubbio gli fossero serviti in seguito per scalare la balconata.

    Tié :geez:

    Silver Shadow
    Avvolgendo per un breve istante il suo corpo d’una splendente luce argentea, il demone-volpe proietta tutt’intorno a se per un raggio di 3 metri un’ombra del medesimo colore dei suoi capelli. Come fosse il più prezioso dei suoi tesori, automaticamente l’oscurità che l’avvolge provvederà a proteggere il suo evocatore -per l'intera durata del turno- da attacchi sia di tipo magico che fisico, innalzando di sua spontanea volontà una o più difese di durata istantanea nella direzione e posizione necessaria.
    La resistenza di ciascuna difesa sarà pari al rapporto fra il consumo impiegato ed il loro numero.
    Durata: fino a 2 turni (nel caso di 2 turni, il consumo sarà ripartito a metà per ciascun turno)
    Consumo: variabile (anche doppio critico, se serve)

    Frusta di Rose
    Non c’è rosa senza spine.
    Un motto molto caro alla Volpe, al punto da renderlo spesso suo per gli incantesimi.
    Con questo richiamo magico il demone argentato evoca dalle sue mani delle fruste, ricoperte di aculei, capaci di allungarsi fino a 7 metri di distanza.
    Hanno la particolarità di poter rilasciare nell’aria centinaia di petali di rose rosse, affilati come coltelli, che sotto comando del loro evocatore si accaniscono ripetutamente con feroce eleganza in un vortice contro il loro bersaglio.
    In alternativa, la frusta richiamata può essere utilizzata anche come supporto per afferrare oggetti od immobilizzare persone, oltre che per spostarsi più velocemente-agilmente facendo leva sullo scenario circostante.
    Durata: 1 turno
     
    Top
    .
  11.  
    .
    Avatar

    børn from original sin

    Group
    Member
    Posts
    2,348
    Location
    Verona.

    Status
    Anonymous


          Quella volpe non sembrava aver preso troppo bene il suo tentativo di improvvisare un duetto aereo. In particolare, sembrava voler scongiurare il bacio a tutti i costi: fece un'appassionata descrizione dell'incanto che lo aveva protetto dall'incontro con le sue labbra, tessendone le lodi in maniera spropositata. Doveva peraltro avere un qualche tipo di omosessualità repressa — o forse odiava i vampiri —, a giudicare dalla reazione che ebbe, dopo. Lo prese per le braccia e lo tirò su, appena il tempo di invitarlo a fargli vedere come sapeva trasformarsi in un pipistrello; quindi lo rigettò nuovamente nel vuoto, stavolta con tanto di legacci a fargli da catene ai polsi e alle caviglie.
    Forse fu un'impressione del Principe, ma gli parve risentito.

          Ad ogni modo, fu una cosa che Mercuzio non gradì molto: odiava sentire i vincoli sulla sua persona. Gli dava un senso di costrizione che gli riportava alla mente ricordi antichi e odiosi, qualcosa che si era ripromesso di non provare più. Per cui per prima cosa fece esplodere le liane con delle onde telecinetiche; poi, con uno scatto rapidissimo, fu di nuovo alle sue spalle.

         — Il tuo senso dell'umorismo non è migliorato, Yoko. Dovresti lavorarci un po' su.
    Disse, poggiando una mano sulla spalla dell'Elessedil, il volto segnato da un sorriso obliquo, da sfinge. Il suo controllo aveva un che di innaturale. Quindi si voltò, tornando a guardare il cielo con aria svagata, assente. Si tastò i polsi doloranti, aspettando che le piccole ferite provocate dai rovi si rimarginassero, come avvenne da lì a poco. C'era qualcosa che pareva turbarlo. Quando si rigirò verso lo spettro, il suo viso era cambiato.
         — Ma credo sia giunto il momento di smettere di giocare.
    La sua voce, improvvisamente, si era fatta dura, di una spigolosità alienante. Doveva essere in comunicazione con qualcuno, a giudicare dalle occhiate vacue che lanciava in giro: era come se il suo sguardo si aprisse a visioni, ad apparizioni lontane.
         — C'è qualcosa che non va nel luogo dove sono Drusilia e Hamlet. Non sono in pericolo, per il momento, ma sarà meglio raggiungerli, dopo aver riposato un po'.
    Attese il suo cicerone, per poi incamminarsi al suo fianco.
         — Tranquillo, magister, io nel mio letto e tu nel tuo. A meno che tu non insista.

    CITAZIONE
    Tecniche: Ubiquità (scatto rapidissimo per non cadere, consumo medio).
    Telecinesi (piccole onde d'urto per spezzare le liane, consumo basso).
     
    Top
    .
  12.  
    .
    Avatar


    Group
    Staffer
    Posts
    22,224

    Status
    Anonymous

    Sussultò quando la mano fredda del Vampiro si poggiò sulla sua spalla. E che diamine, non lo mollava un attimo; era mica una sanguisuga?
    ...AH! Si sarebbe dato un "5" virtuale da solo, se non fosse stato troppo triste a vedersi.
    Ma se lo meritava, per quella battuta. Altro che "lavorarci su".

    — Ma credo sia giunto il momento di smettere di giocare.

    Quel cambio improvviso di tonalità richiamò tuttavia le sue attenzioni, specie nel momento in cui vide il buon Von Liebewitz riprendere ancora una volta ad alienarsi. Non sapeva se questo avesse a che fare con la fame che già l'aveva colto in precedenza nella sala da tè -se quello poi era stato il problema- o se fosse dovuto al volo (i voli, ndr) precedenti.

    — C'è qualcosa che non va nel luogo dove sono Drusilia e Hamlet.

    « ...cosa? »

    Chissà perché, ebbe la sensazione che se lo sarebbe dovuto aspettare.

    —Non sono in pericolo, per il momento, ma sarà meglio raggiungerli, dopo aver riposato un po'.

    Beh, certo, gli sembrava ragionevole.
    Rimase a fissarlo in silenzio per qualche istante, quasi contagiato dallo status precedente del suo interlocutore.

    « Aspetta. Prima mi dici che c'è qualcosa che non va, e poi mi inviti a raggiungerli dopo... un sonnellino? »

    No, "per il momento" non era un'espressione che sarebbe stato in grado di tranquillizzarlo. Non era certo tipo da fare l'entrata da eroe all'ultimo secondo. Non se in ballo vi era l'integrità della sua amata.

    « Potrai recuperare le forze lungo il viaggio, dopo che mi avrai spiegato per filo e per segno come raggiungerli. »

    La sua voce si presentò calma, eppure salda e decisa.

     
    Top
    .
  13.  
    .
    Avatar

    børn from original sin

    Group
    Member
    Posts
    2,348
    Location
    Verona.

    Status
    Anonymous


          Non avrebbe mai pensato che Yoko fosse così protettivo nei confronti di Drusilia, ma dovette ricredersi. E, d'altronde, ricordò, le volpi erano tra i pochi animali monogami, ben gelose della loro metà. Ah, e dire che sperava in un maggiore spirito d'iniziativa da parte sua!

         — Non temere: è solo un presentimento. Non ti posso dire quanto sia reale, perché questa non è la mia percezione, ma quella di Hamlet. So solo dirti che c'è... puzza.
    Aprì le braccia, stiracchiandosi mollemente. Quindi sospirò, quasi trafitto dall'insistenza del magister. Si sentiva distrutto, e solo allora realizzava di non dormire da davvero tanto tempo. In più, aveva perso quasi tutti i suoi poteri, ma questo non lo disse a Yoko. Significava ammettere una debolezza, e lui stesso non era nemmeno sicuro di quanto fosse alta l'entità della perdita, e se sarebbe bastato un sonno ristoratore a sistemare tutto. Si sentiva svuotato, stranamente piccolo.
    Sottoporsi a un viaggio gli era davvero impossibile, in quelle condizioni.

    Si toccò la fronte, col tipico atteggiamento di chi sta pensando, prima di parlare.
         — Ho affrontato una rivolta, diversi combattimenti, un viaggio dimensionale, svariati tormenti onirici e lo shock di un nuovo mondo. Poi qualcuno, con molta grazia, ha tentato di farmi volare per ben due volte da una balconata. Ad essere sincero, sono un po' provato dagli ultimi avvenimenti. Preferirei essere in forma, specie se la situazione peggiorerà e ci sarà da combattere.
    Fece spallucce, guardandolo fisso.
         — Meglio essere preparati, Yoko. Non credi?
    Gli sorrise, dandogli un leggero colpetto sulla spalla.
         — Prepara tutto. Io ci metterò poco, te lo prometto.

    CITAZIONE
    Passiva: Dono di Malkav (passiva che rende Mercuzio molto convincente quando parla).
     
    Top
    .
  14.  
    .
    Avatar


    Group
    Staffer
    Posts
    22,224

    Status
    Anonymous

    Quel Vampiro sapeva davvero come giocare le sue carte.
    Quella sensazione preoccupante di cui gli aveva accennato, non era mica la sua: era di Hamlet! E quello sì, finalmente, che risolveva la questione... fosse stata solo di Mercuzio, persona fisicamente lontana dai fatti, sarebbe stato un bel problema. Ma preoccuparsi di una percezione proveniente addirittura da chi era direttamente coinvolto negli avvenimenti? Diamine, che ragione ne avrebbe mai potuto avere.
    Così dicendo, il Von Liebewitz aveva decisamente cancellato ogni stato d'ansia dai pensieri della Volpe, che poteva ora finalmente abbandonarsi a dei sonni tranquilli.

    — Meglio essere preparati, Yoko. Non credi?

    « Assolutamente. »

    Garantì dunque in torno fermo la Volpe, nella più totale compostezza.

    —Prepara tutto. Io ci metterò poco, te lo prometto.

    Giusto il tempo necessario per prepararsi alla partenza, ed avrebbero raggiunto i loro compagni.
    Si voltò dunque, congedandosi dal Montecchi per andare a dedicarsi ai preparativi, quando bastarono un paiono di passi ad arrestare immediatamente la sua avanzata.

    snap

    Il suono di due dita che schioccano fra di loro, un varco dimensionale che squarcia l'aria, e... un dragone, argentato ed imponente nella sua stazza, che fa capolino dalla fessura.
    Pronto ad atterrare dinnanzi ai piedi del Magister.
    Che, a quel punto, si volta sornione in direzione del Vampiro.

    « Pronti! Dormito abbastanza? »

    Nel caso non l'avesse intuito, era stato giusto un tantino ironico.
    Dispettose, queste Volpi, oltre che monogami!

    Passiva: Schermo di Pensieri (passiva di difesa dalle malie)

    Il drago è al momento un png ereditato dall'AdD, lo considero un jet privato per queste situazioni puramente gdr
     
    Top
    .
  15.  
    .
    Avatar

    børn from original sin

    Group
    Member
    Posts
    2,348
    Location
    Verona.

    Status
    Anonymous


          Forse era a causa di quella sottile ironia nel tono della voce o, forse, ancora, per via di quell'enorme drago che si era aperto una breccia dimensionale per presentarsi al loro cospetto — Mercuzio non sapeva proprio decidersi — ma qualcosa gli suggeriva che la volpe non avrebbe cambiato idea tanto facilmente. Chissà perché, poi, ogni volta che si incontravano faceva sbucare draghi dal nulla: quel pallino serpentiforme non andava mica a suo favore, e prima o poi avrebbe dovuto indagare al riguardo.

          Il vampiro si strinse nelle spalle, sorridendo ancora una volta della sua impazienza. — E va bene, partiremo subito., concluse, cosciente del fatto che sarebbe stato inutile discutere ancora: aveva conosciuto pochi testardi come lui. Abbassò il capo, concentrandosi sul nexum che lo legava al figlio-nel-sangue. — Ora li localizzo.

          Bastò un attimo, e la figura imponente di Hamlet tremolò incerta davanti ai suoi occhi. Questo era un fatto alquanto strano, perché il contatto che li legava era offuscato, come se una specie di nebbia lo circondasse. Intravide Drusilia al suo fianco e, poco distante, altre persone; non li conosceva, e tentò di visualizzarli meglio. Ma non era solo strano: era vero. Sentì qualcuno piantargli le iridi addosso, dritte in fronte e penetranti come frecce.
          Mercuzio sbalordì, a quella visione.
    Cercò di sfuggire, di ritornare indietro, ma qualcosa stava stringendo una morsa intorno a lui, impedendogli di ritirarsi. — Ecco chi era, prima. Il segugio dell'attore!, esclamò la donna, di cui ora vedeva ben delineato il viso. La sua esclamazione era quasi una domanda: a quanto pare, anche lei era meravigliata di trovarlo lì. — Impiccione come sempre! Ma avrai ciò che meriti.

          Sbarrò gli occhi. Davanti a lui vide Yoko, fremente. Era tornato nel suo corpo, cosa di cui aveva disperato.
          — Che ci fa lei lì?, interrogò, incredulo, come se lo stesse chiedendo a lui.
    Qualcosa di umidiccio gli bagnava le labbra. Mercuzio portò la mano al viso e si toccò, assaporando una breve epistassi. Ebbe un tempo brevissimo per capire che era stato assalito, e che era senza difese.
          Un attimo dopo era a terra, rantolante in un convulso attacco di epilessia.

     
    Top
    .
15 replies since 30/10/2013, 00:53   298 views
  Share  
.