As shaken as we are

Bene, era finalmente riuscito a costringerlo convincerlo.
Fin dall'inizio il Demone-Volpe si era rivelato titubante all'idea di inviare la sua amata da sola in perlustrazione, ma dopo le preoccupazioni esternate dal Vampiro... beh, di certo non si sarebbe potuto aspettare una reazione differente.

— Ora li localizzo.

Anche questa era una novità interessante.
Sapeva che i Vampiri possedevano un qualche legame particolare se vincolati da "parentela", ma addirittura un gps integrato... non si smetteva mai di imparare!
I pipistrelli però non li aveva ancora visti...

Rimase dunque in paziente attesa, osservando incuriosito lo stato "mistico" in cui il Von Liebewitz si era nuovamente immerso; quante glie ne avrebbe potute combinare, in quello status, senza che lui se ne rendesse conto? Avesse avuto un pennarello a portata di mano...

— Che ci fa lei lì?

Smise di frugarsi nelle tasche, e rivolse nuovamente le iridi dorate in direzione di Mercuzio.

« ...lei chi? »

Replicò di pronta battuta il Magister. Non era certo di aver compreso a cosa si stesse riferendo, né se quello dovesse essere considerato come un segnale ancor più preoccupante.

« Li hai trovati, insom-..? »

Prima che potesse formula per intero la sua domanda, l'altro si accasciò al suolo. Ancora una volta.
Ebbe la tentazione di punzecchiarlo con la punta del piede per verificare che non stesse recitando, ma le convulsioni che animarono il corpo del Von Liebewitz lo invitarono ad una maggiore delicatezza.

« Questa »

Sussurrò l'Elessedil, mentre sollevava fin sopra le sue spalle la salma priva di sensi del suo compagno.

« te la farò scontare quando ti sarai svegliato. »

Come le tante altre cose precedenti, ovviamente.
L'infermeria degli Aviatori non era poi molto lontana, non ci sarebbe voluto molto tempo.
Certo, pensò, chissà come l'avrebbe presa la buona Virginia nel ritrovarsi un Vampiro steso sul suo lettino medico...