-
-Mille Voci-.
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PoV: Usama Kuroi
Fin dall'infanzia, Usama aveva desiderato quel palazzo.
Tutto ciò che in esso era custodito, il simbolo che incarnava, ogni pietra ed intarsio realizzato per dare lustro all'edificio finiva inesorabilmente sotto l'avido cuore bramante del Re Nero.
Lo desiderava così ardentemente perchè il solo pensiero che, chiunque avesse scelto di posare lo sguardo sulla struttura più imponente del Picco del Forte
(e, forse, di tutta Sequerus)
sarebbe stato poi costretto a pensare al suo nome, lo eccitava.
Lo inorgogliva, dava senso alla sua scialba esistenza.
Ad Usama Kuroi.
Camminava nervosamente da un lato all'altro della Sala delle Riunioni, sebbene nessun lato potesse dirsi realmente tale: la pianta circolare smussava gli spigoli di ogni altra geometria, proiettando un senso di infinito e, vista la situazione, di prigionìa eterna.
Perchè nonostante le grinfie del Re fossero arrivate a strappare il Palazzo alle Nobili Famiglie, era lui in realtà la vittima di un dominio limitato nello spazio ma potenzialmente sconfinato nel tempo.
Poteva morire, lì, quel giorno. Oppure regnare fino all'esaurirsi dei secoli.
La differenza
-abissale-
fra i due concetti risiedeva in scelte che non erano più a suo carico e che non avrebbe potuto mai operare, per destino e per codardia.
Il viso sgraziato, il naso aquilino e i capelli neri, incollati ad una perlacea fronte madida di sudore, raccoglievano le pochissime ombre nella stanza, scavando una vecchiaia che qualche settimana prima non era ancora esistita sulla faccia dell'uomo.
Solo, protetto esclusivamente dalla fredda e distaccata sicurezza della tecnologia.
In trappola.. -
Tristan Gawain.
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Il loro piano d'azione non mancava di alcuni problematici dettagli.
Tuttavia, vista l'esigua esperienza in battaglia che possedevano le figure all'apice di quella Resistenza, il Fu Re trovò incredibile come in poco tempo fossero riusciti a sistemare le risorse e gli animi a loro disposizione, ad incanalare il desiderio di rivalsa e di giustizia.
In nome del Presidio Orientale, la sua casa e il suo rifugio, Tristan Gawain aveva fatto capolino
-assieme ad una parte dell'Esercito di Kalia-
a Sequerus per dare una mano alle nobili intenzioni di quel popolo schiacciato dal pregiudizio e dall'odio.
Due sentimenti che il guerriero, a malincuore, aveva già combattuto in passato,
in un bilancio che non spostava l'ago nè verso le vittorie nè verso le sconfitte.
Li attendeva in una piccola tenda posta a pochi metri di distanza dalla principale, dove qualche ora prima era stato istruito sugli obiettivi della loro prossima manovra; indossava già l'armatura, le braccia incrociate all'altezza del petto, le iridi turchesi chiare come la mattina appena svegliatasi.
Sapeva non avrebbero tardato, poichè in loro aveva visto l'ardore di chi non ama arrendersi, di chi ha dei valori e possiede la forza necessaria a sorpassare qualsiasi sopruso venga perpetrato nei suoi confronti; due individui diversi, accomunati da un ideale, si sarebbero presentati al cospetto del Leone Sanguinante, pronti ad adoperarsi in quella delicata missione.
«Mugen, Sarah.
La mia educazione mi imporrebbe di utilizzare un tono più formale,
ma il tempo è tiranno e sarò costretto a darvi del 'tu'.»
Vedeva in loro ciò che lui era stato anni prima: un soldato.
Ciò che, in realtà, non aveva mai smesso di essere: un guerriero.
«Mentre gli Alleati dell'Ovest, del Pentauron e la Resistenza terranno impegnati sul fronte il nostro nemico,
noi avremo il compito di raggiungere il Palazzo Reale sul Picco del Forte.»
Parlava con calma e precisione, evitando i dettagli inutili ma senza tralasciare le informazioni vitali.
«E lì che si sta nascondendo Usama Kuroi, il Re Nero, uno dei responsabili di questa tremenda piaga.
Dovremo scovarlo, catturarlo e consegnarlo ad Odayaka e Namas, affinchè decidano loro del suo Destino.»
-si prese una pausa, annegando pensieri distanti e fin troppo personali-
«L'edificio ha un sistema di difesa molto complicato e non sappiamo chi o quanti uomini ci siano effettivamente a difendere Kuroi.»
Attese qualche minuto, nel caso fossero sorte domande o perplessità che, nonostante tutto, non sarebbe mai stato in grando di chiarire completamente per mancanza di tempo.
«Ammiro il vostro coraggio e vi prometto che non tradirò il vostro ideale.
Riusciremo nell'impresa.»
Solo dopo aver terminato di spiegare la situazione, Tristan distese il braccio destro, manifestando Trisarma nella forma di una bellissima e letale ascia a due mani, tenuta saldamente con la forza di un singolo arto.
«Per Sequerus, in nome della libertà.»
. -
.Sarà così, fino alla fine di questo conflitto!
Quella frase le rimbombava in testa molto spesso. Si era già trovata in situazioni di pericolo, aveva già provato paura e aveva partecipato pure ad una battaglia campale prima di essere mandata ad Ovest. Tuttavia ogni volta che si trovava nei guai poteva sempre pensare che dopo la singola difficoltà sarebbe stata fuori pericolo. Era qualcosa a cui soleva aggrapparsi spesso, ma in questo caso non poteva: aveva come la sensazione che dopo un singolo scontro ce ne sarebbe stato un altro e poi un altro ancora. Non riusciva a vedere il termine di tutta quella sequenza e perciò la motivazione scemava a favore della tensione. Ad ogni battaglia sapeva che ne sarebbe succeduta un'altra, in cui magari avrebbe toccato a lei quello che accadeva a molti suoi compagni!
A pensarci bene, anche se fosse sopravvissuta alla guerra, cosa sarebbe accaduto? Probabilmente prima o dopo si sarebbe rimessa di nuovo nei guai e tutto sarebbe ricominciato. Sì, tutto sommato era così che succedeva da quando era arrivata su endlos, solo che era la prima volta che se ne rendeva conto. Sarebbe andata avanti a farsi coinvolgere in situazioni del genere finché non sarebbe morta, o morto, in una delle tante vicende?
Per la prima volta si chiese perché si ficcasse così spesso nei guai. Mettendo da parte idealismo, sogni infantili e deliri di onnipotenza, perché aveva preso a comportarsi in quel modo da quando era sul semipiano? Per essere fedele a ciò che si era ripromessa di credere? Perché aveva visto la possibilità di realizzarlo? Per dare contro ad Ise? O forse semplicemente per un gioco incosciente che aveva preso a fare, senza rendersi conto dei pericoli?
Sospirò, dicendosi che non fosse il momento giusto per alimentare i dubbi e sì recò dal capitano delle guardie.
Arrivò al cospetto di Tristan e ascoltò la missione, affiancata da Mugen. Rimase in silenzio mentre il suo comandante spiegava e rivelava quanto poco sapessero di cosa li avrebbe aspettati. Quel compito sarebbe stato quasi come compiere un piccolo salto nel buio; forse avrebbero trovato qualcosa a cui aggrapparsi, oppure si sarebbero resi conto di non poter vincere né di tornare indietro!
Stette in silenzio finché l'ufficiale non lasciò spazio alle loro domande. Lei ne aveva molte, ma ne fece solo una; al resto probabilmente non avrebbe saputo neppure lui rispondere o si trattava di cose che avrebbe scoperto appena sul campo, come per esempio se fossero andati solo loro tre.
" Mi perdoni Sir Gawain. Sappiamo grosso modo cosa aspettarci dal "sistema di difesa" del palazzo? C'è un aspetto di cui dobbiamo preoccuparci particolarmente?"
Voleva essere almeno un po' preparata mentalmente a quello a cui sarebbe andata incontro. Già sapere se ciò che proteggeva l'edificio fosse stata una potente arma o una macchina in grado di rilevare intrusi sarebbe stato molto per lei.
Comunque dopo le eventuali risposte e le ultime parole di incitamento, fece un cenno di assenso e rispose per comunicare che intendesse fare del suo meglio in missione.
" Contate su di me."Qualche metro fuori dalla tenda...
Rachel osservò di nuovo il luogo in cui era entrata Sarah. Aveva come la sensazione che presto sarebbe scesa di nuovo in battaglia. Lei invece che avrebbe fatto? Nessuno la obbligava a rimanere lì e a combattere. A pensarci bene poteva essere anche l'occasione buona per andarsene e sparire per sempre: se la questione era non aver più che fare con la principessa, le sarebbe bastato poco e nessuno sarebbe stato in grado di trovarla nel semipiano.
Tuttavia sentiva di dover andare fino in fondo. Non era questione di ubbidire agli ordini che le aveva dato Ise o trovare subito altre risposte; semplicemente aveva iniziato qualcosa e doveva portarla a termine.
Andò quindi a prendere il mantello dell'anonimato. Avrebbe seguito da lontano la biondina per un po' e se davvero stava per tornare in prima linea, quando ne avrebbe avuto conferma avrebbe deciso se unirsi a lei o lasciala andare da sola.SPOILER (clicca per visualizzare). -
.
La Resistenza aveva conquistato il Picco della Guardia, ma la Guerra non poteva ancora dirsi conclusa.
Mugen Fudo aveva dato del suo meglio nella battaglia alle porte di Sequerus.
Negli ultimi attimi dello scontro il suo corpo aveva vacillato ed era sprofondato nel fango mentre all'orizzonte compariva una nuova forza.
Precipitato nell'oblio non sapeva se quel nuovo esercito fosse amico o nemico, o se tantomeno avrebbe mai riaperto gli occhi.
Eppure aveva perso conoscenza orgoglioso di aver fatto del suo meglio.
Forse l'ultimo pensiero fu il rammarico di non aver potuto continuare a battersi al fianco di Amon.
Più tardi si ritrovò a riaprire gli occhi assistito dagli stessi individui con la toga blu che lo avevano assistito già durante la battaglia. Scoprì che oltre le forze orientali era giunto il loro soccorso il reggimento del Pentauron e che la battaglia era stata vinta.
Ma la promessa che aveva fatto nella tenda di Odayaka non poteva ancora dirsi portata a termine.
La liberazione dell'Ovest non era ancora stata raggiunta.
Un nuovo compito lo attendeva.
Era stato convocato nella tenda del Capitano Gawain assieme a Sarah, la fanciulla dell'Est, doveva la vita ad entrambi, per una missione molto importante: scovare e catturare Usama Kuroi.
“Capitano Gawain le devo la vita.”
Il Demone Volpe chinò il capo al suo cospetto.
Tristan spiegò loro a grandi linee quale fosse l'obiettivo ed illustrò la scarsezza di informazioni a loro disposizione.
Nonostante tutto, era fiducioso.
«Per Sequerus, in nome della libertà.»
" Contate su di me."
Ruggì incrociando la spada a quella del Leone Sanguinante.
“Per Sequerus!”CITAZIONECondizioni fisiche: ottime
Condizioni psicologiche: deciso
Energie: 100%
Note:
Passive:
~Retaggio di una volpe Rossa:SPOILER (clicca per visualizzare)Che cos'è esattamente un demone volpe? Nessuno lo sa con esattezza, ne esistono varie razze, varie tribù e una moltitudine di sottospecie... sebbene siano molto difficili da incontrare, creature furbe e sfuggenti. La varietà a cui appartiene Mugen ha molti tratti in comune con la comune volpe rossa selvatica, una descrizione spicciola porta infatti a definirlo come una grossa volpe dalla postura eretta, col pollice opponibile e in grado di parlare. Inoltre un demone volpe ha un ciclo vitale molto molto lungo, infatti Mugen, con qualche centinaio di anni, è da considerarsi nel pieno della giovinezza. Non è chiaro cosa accada ad un demone volpe una volta invecchiando... si sa solo che il suo manto diventa completamente bianco e abbandona il branco dei più giovani per andare chissà dove. O almeno è questo che si crede, uno strano meccanismo si innesca nelle giovani volpi nei confronti dei membri anziani, o per lo meno nei confronti dei membri anziani che hanno superato la Soglia. Non riescono più a ricordarsi di loro, o meglio non riescono a focalizzare l'attenzione su coloro che hanno superato la Soglia. Per questo si parla di Soglia, una sorta di soglia dell'esistenza. Certo ci si ricorda della vita trascorsa insieme e delle imprese compiute da un membro scomparso, ma ad un certo punto questi scompare nell'oblio ed è anche difficile da individuare il momento esatto in cui avviene l'attraversamento della Soglia. Si tramanda inoltre di incontri con volpi bianche nel corso dei secoli e in momenti particolari della storia, ma i racconti sono tutti un po' vaghi e si perdono nel ricco folklore delle volpi rosse.
Come detto un demone volpe è una creatura fuori dall'ordinario, i loro sensi sono superiori a quelli di un qualsiasi umano. Sono in grado di fiutare ed identificare una qualsiasi creatura in un raggio d'azione estremamente ampio e seguire una traccia per loro è estremamente facile.
Se non bastasse sono creature forti e veloci, in grado di affrontare qualsiasi avversità. Le loro capacità uditive si estendono oltre l'immaginabile, un demone volpe riesce facilmente a distinguere il battito di un cuore e un sussurro appena sospirato in un raggio d'azione di decine forse centinaia di metri...Inoltre dispongono di micidiali armi naturali: artigli in grado di lacerare la carne e zanne in grado di spappolare le ossa. Non bisogna lasciarsi ingannare se spesso si mostrano come esseri bonari e pacifici. Una volta fiutata la preda, difficilmente la lasciano andare...
[Bonus forza +50% (5 punti), Olfatto iper sviluppato raggio d'azione: 30 metri in duello (5 punti), zanne e artigli (2 punti); Caratteristiche bloccate: Vista notturna, udito iper sviluppato]
Equip:
~Reliquie di una volpe Bianca:SPOILER (clicca per visualizzare)Mugen è uno dei pochi che può vantare di aver incontrato una Volpe Bianca nella sua vita. Forse perché i più se ne dimenticano. In realtà anche lui dubita di quanto avvenuto e dei vaghi ricordi che ha dell'incontro, se non fosse che quell'incontro gli ha lasciato una prova tangibile. Infatti l'unica certezza della Volpe Rossa è il dono ricevuto dalla misteriosa Volpe Bianca: il velo. Un nome sibillino per una reliquia altrettanto enigmatica. Il velo ha l'aspetto di un haori bianco, che al tatto sembra fatto di seta. Nessuno potrebbe mai sospettare l'origine indefinita di un tale manufatto né tanto meno indovinare il suo potere latente. Oltre ad essere baluardo e prova di un'esperienza vissuta l'haori dona a chi lo indossa straordinarie capacità. Mugen ha infatti scoperto che indossando l'haori può facilmente fluttuare in aria, come se fosse privo di peso, come se fosse un fantasma...
[Abilità passiva di volo (1+5 punti), altre particolarità per ora sconosciute]
~Lama di una Volpe guerriera:SPOILER (clicca per visualizzare)Mugen è sempre accompagnato dalla sua spada. Realizzata in acciaio temprato, si tratta di un arma di ottima fattura. La lama raggiunge i 120 cm di lunghezza, perfetta e bilanciata. Ha uno spessore di 1.7 cm nella sezione centrale. La lama si assottiglia sempre più verso i bordi, creando un doppio filo estremamente tagliente di appena un mm ed una terribile punta acuminata. E' dotata di guardia sempre in acciaio da 15 cm, e di un elsa di 25 cm, che permette un’impugnatura comoda e salda. L’intero oggetto ha una colorazione grigiastra. La spada è stata bene studiata per quanto riguarda il peso, che non supera i due chilogrammi. Normalmente riposta nel suo fodero grigio senza particolari ornamenti, che la volpe tiene al fianco sinistro. Uno strumento valido e funzionale.
[1 punto]
~Bokken di FanedellSPOILER (clicca per visualizzare)Non con il solo acciaio combatte il samurai e benché il Demone Volpe abbia con sé delle vere e proprie armi naturali, Fanedell gli ha fornito ciò che accompagna tradizionalmente l’addestramento dei samurai e anche alcune delle battaglie successive al completamento della sua formazione: una spada di legno dalla forma e dalle dimensioni di quella delle armi più tipicamente usate dai samurai. Tuttavia questo non è un mero pezzo di legno, per quanto pregiato, ma ha altresì una proprietà particolare: se impugnato e con la previa spesa di un quantitativo Variabile di energia, l’arma può allungarsi di altri tre, cinque, sette o dieci metri, risultando così utile in svariate situazioni, anche non prettamente combattive.
[3 punti]. -
-Mille Voci-.
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Al ritirarsi della marea, i detriti lasciati dalla furia dell'acqua emersero inesorabili, esposti come carne viva in una ferita incapace di rimarginarsi.
Solo che, quella volta, uomini e donne erano stati l'acqua rosso-sangue portatrice di distruzione, flutti opposti e complementari scontratisi sopra il sostegno silenzioso del Picco della Guardia, rimasto orfano della propria ferrea bellezza, devastato nelle geometrie disciplinate che lo rendevano l'avamposto di tutta Sequerus, il primo gioiello abbracciato
-per forza geografica della struttura urbana-
dalla vista di ogni nuovo visitatore.
Tristan, Mugen e Sarah attraversarono le macerie con un distacco apparente, impossibilitati a fermarsi e concedersi il rispettoso commiato ad una terra sventrata dalla battaglia; mentre l'esercito degli Alleati premeva sul fronte nemico affinchè le forze venissero dispiegate in un tentativo di contenere l'avanzata della Resistenza, a loro tre era stato affidato il compito di raggiungere il Palazzo del Governo, la sede del potere centrale di Sequerus.
Come esso stesso rappresentava, tale struttura risiedeva nel cuore del Picco del Forte, custodito fra le altre quattro dita di roccia che componevano l'intera capitale dell'Ovest: numerosi ponteggi, posti ad altezze diverse e costruiti in epoche differenti, si gettavano nel vuoto, orgogliosi d'aver colmato quella distanza
-sospesa su di una vastità ricolma di nebbia-
fra un lembo di terra ed un altro.
Raggiunsero il perimetro del Picco senza dare troppo nell'occhio, dovendo solo evitare con attenzione le minime truppe di pattugliamento lasciate in forze dagli ordini di Usama Kuroi, direttive che oramai avevano perso vigore dopo la sconfitta al Primo Picco.
C'erano pochi punti deboli nell'accesso al Palazzo: uno dei migliori, secondo le direttive di chi meglio conosceva Sequerus, era il lato sud dell'agglomerato costituito dalla sede del Governo e le dimore delle Nobili Famiglie. Quella porzione di territorio, infatti, era direttamente affacciato al fratello Picco della Pena, adibito a magazzino alimentare per tutte le derrate utilizzate dalla servitù nelle faccende quotidiane riguardanti il benessere dei propri padroni.
Numerosi passaggi, parzialmente scavati nella roccia e nelle viscere del picco, permettevano ad alcuni ponteggi di penetrare nei livelli interrati del Palazzo, fornendo così un riciclo costante del cibo senza che i suoi abitanti fossero costretti ad avere fra i piedi i carri
-non sempre portatori di buon odore-
oppure i rifiuti stessi delle opere culinarie.
Il tempo scorreva con la frenesia tipica di chi non può nemmeno immaginare cosa voglia dire lasciar scorrere un minuto, oppure un'ora.
Ben presto, si ritrovarono Tristan con la schiena al muro, intento a controllare che la via fosse libera e che i tre portoni
-collegati alla cucina principale e alla dispensa del Palazzo-
fossero aperti, utilizzabili come via d'accesso ai piani superiori dell'edificio.
Nessuno di loro, però, si sarebbe mai immaginato di trovarsi al cospetto, una volta scansati i battenti, del loro obiettivo.
Usama Kuroi.
Videro un uomo cinto in abiti scuri, neri come quei capelli sudici e lo sguardo spento,
-piccolo, tanto quanto l'essere a cui apparteneva-
voltarsi di scatto, inorridito dalla presenza di qualcuno che non fosse lì esclusivamente per servirlo e difenderlo.
Perchè dei primi non vi era oramai più traccia, fuggiti per paura ed attirati dalla possibilità d'essere finalmente liberi...
...mentre dei secondi, a quanto pareva dalla situazione, difficilmente ci si poteva fare affidamento.
«CHI SIETE?!
INTRUSI!»
Il Re Nero trasalì a causa del suo stesso impeto, riversato furiosamente in quelle parole ricolme di paura.
Lasciò cadere a terra i pochi viveri raccimolati, scappando dalla stessa porta che lo aveva condotto
-affamato ed irritato-
nelle cucine, a doversi preparare da solo il piatto della giornata.
Come un uomo sull'orlo della rovina.
Edited by Namas - 4/12/2013, 20:28. -
.
Con passo rapido e leggero Mugen si muoveva tra la devastazione e le macerie.
Una desolazione figlia dell'assedio della resistenza e di cui erano in parte artefici loro stessi.
Non c'era tempo per fermarsi e guardare indietro o semplicemente osservare le conseguenze delle loro scelte. Avevano deciso di combattere per i diritti dei diversi e per la liberazione dell'Ovest.
Ma per fare ciò l'Occidente doveva sanguinare.
Così era successo e altro sangue doveva essere ancora sparso, anche per mano sua.
Il suo ruolo in quella guerra non era ancora concluso.
Dovevano recuperare il Re Nero e consegnarlo al giudizio di Namas e dello Specchio Tranquillo.
Solo allora il Demone Volpe avrebbe potuto riprendere la sua strada fiero di aver adempiuto alla sua promessa.
Raggiunsero il perimetro del Picco facilmente e guidati dal Leone Sanguinante trovarono la via per i tunnel e i passaggi che conducevano nei livelli interrati del Palazzo del Governo.
Scivolava per quei passaggi con rapidità e sospetto, consapevole che potevano imbattersi da un momento all'altro in una trappola o in qualche truppa di ronda.
Tuttavia giunsero nelle cucine del Palazzo senza incontrare nessuno.
Ci si sarebbe aspettata la presenza di qualche servitore e invece il primo individuo in cui si imbatterono fu proprio Usama Kuroi, il loro bersaglio.
Se il suo stupore era grande quello dell'uomo lo era ancor di più, ammantato tra l'altro da un'ombra di terrore, che si diede repentino alla fuga.
Non c'era tempo da perdere.
“Dobbiamo prenderlo prima che avverta le guardie!”
Il cacciatore che era in lui aveva puntato la sua preda.
Non conoscevano l'ambiente e gettarsi all'inseguimento poteva rivelarsi una mossa avventata, ma non potevano neanche sprecare l'occasione di essere giunti così vicino al bersaglio.
Dovevano acciuffarlo prima che desse l'allarme, in questo modo sarebbe stato anche più facile fuggire via.
La Volpe diede il via all'inseguimento lanciandosii per la via che aveva preso Kuroi.
Negli enormi occhi dorati brillava la scintilla famelica del Predatore.CITAZIONECondizioni fisiche: ottime
Condizioni psicologiche: deciso
Energie: 100%
Note:
Passive:
~Retaggio di una volpe Rossa:SPOILER (clicca per visualizzare)Che cos'è esattamente un demone volpe? Nessuno lo sa con esattezza, ne esistono varie razze, varie tribù e una moltitudine di sottospecie... sebbene siano molto difficili da incontrare, creature furbe e sfuggenti. La varietà a cui appartiene Mugen ha molti tratti in comune con la comune volpe rossa selvatica, una descrizione spicciola porta infatti a definirlo come una grossa volpe dalla postura eretta, col pollice opponibile e in grado di parlare. Inoltre un demone volpe ha un ciclo vitale molto molto lungo, infatti Mugen, con qualche centinaio di anni, è da considerarsi nel pieno della giovinezza. Non è chiaro cosa accada ad un demone volpe una volta invecchiando... si sa solo che il suo manto diventa completamente bianco e abbandona il branco dei più giovani per andare chissà dove. O almeno è questo che si crede, uno strano meccanismo si innesca nelle giovani volpi nei confronti dei membri anziani, o per lo meno nei confronti dei membri anziani che hanno superato la Soglia. Non riescono più a ricordarsi di loro, o meglio non riescono a focalizzare l'attenzione su coloro che hanno superato la Soglia. Per questo si parla di Soglia, una sorta di soglia dell'esistenza. Certo ci si ricorda della vita trascorsa insieme e delle imprese compiute da un membro scomparso, ma ad un certo punto questi scompare nell'oblio ed è anche difficile da individuare il momento esatto in cui avviene l'attraversamento della Soglia. Si tramanda inoltre di incontri con volpi bianche nel corso dei secoli e in momenti particolari della storia, ma i racconti sono tutti un po' vaghi e si perdono nel ricco folklore delle volpi rosse.
Come detto un demone volpe è una creatura fuori dall'ordinario, i loro sensi sono superiori a quelli di un qualsiasi umano. Sono in grado di fiutare ed identificare una qualsiasi creatura in un raggio d'azione estremamente ampio e seguire una traccia per loro è estremamente facile.
Se non bastasse sono creature forti e veloci, in grado di affrontare qualsiasi avversità. Le loro capacità uditive si estendono oltre l'immaginabile, un demone volpe riesce facilmente a distinguere il battito di un cuore e un sussurro appena sospirato in un raggio d'azione di decine forse centinaia di metri...Inoltre dispongono di micidiali armi naturali: artigli in grado di lacerare la carne e zanne in grado di spappolare le ossa. Non bisogna lasciarsi ingannare se spesso si mostrano come esseri bonari e pacifici. Una volta fiutata la preda, difficilmente la lasciano andare...
[Bonus forza +50% (5 punti), Olfatto iper sviluppato raggio d'azione: 30 metri in duello (5 punti), zanne e artigli (2 punti); Caratteristiche bloccate: Vista notturna, udito iper sviluppato]
Equip:
~Reliquie di una volpe Bianca:SPOILER (clicca per visualizzare)Mugen è uno dei pochi che può vantare di aver incontrato una Volpe Bianca nella sua vita. Forse perché i più se ne dimenticano. In realtà anche lui dubita di quanto avvenuto e dei vaghi ricordi che ha dell'incontro, se non fosse che quell'incontro gli ha lasciato una prova tangibile. Infatti l'unica certezza della Volpe Rossa è il dono ricevuto dalla misteriosa Volpe Bianca: il velo. Un nome sibillino per una reliquia altrettanto enigmatica. Il velo ha l'aspetto di un haori bianco, che al tatto sembra fatto di seta. Nessuno potrebbe mai sospettare l'origine indefinita di un tale manufatto né tanto meno indovinare il suo potere latente. Oltre ad essere baluardo e prova di un'esperienza vissuta l'haori dona a chi lo indossa straordinarie capacità. Mugen ha infatti scoperto che indossando l'haori può facilmente fluttuare in aria, come se fosse privo di peso, come se fosse un fantasma...
[Abilità passiva di volo (1+5 punti), altre particolarità per ora sconosciute]
~Lama di una Volpe guerriera:SPOILER (clicca per visualizzare)Mugen è sempre accompagnato dalla sua spada. Realizzata in acciaio temprato, si tratta di un arma di ottima fattura. La lama raggiunge i 120 cm di lunghezza, perfetta e bilanciata. Ha uno spessore di 1.7 cm nella sezione centrale. La lama si assottiglia sempre più verso i bordi, creando un doppio filo estremamente tagliente di appena un mm ed una terribile punta acuminata. E' dotata di guardia sempre in acciaio da 15 cm, e di un elsa di 25 cm, che permette un’impugnatura comoda e salda. L’intero oggetto ha una colorazione grigiastra. La spada è stata bene studiata per quanto riguarda il peso, che non supera i due chilogrammi. Normalmente riposta nel suo fodero grigio senza particolari ornamenti, che la volpe tiene al fianco sinistro. Uno strumento valido e funzionale.
[1 punto]
~Bokken di FanedellSPOILER (clicca per visualizzare)Non con il solo acciaio combatte il samurai e benché il Demone Volpe abbia con sé delle vere e proprie armi naturali, Fanedell gli ha fornito ciò che accompagna tradizionalmente l’addestramento dei samurai e anche alcune delle battaglie successive al completamento della sua formazione: una spada di legno dalla forma e dalle dimensioni di quella delle armi più tipicamente usate dai samurai. Tuttavia questo non è un mero pezzo di legno, per quanto pregiato, ma ha altresì una proprietà particolare: se impugnato e con la previa spesa di un quantitativo Variabile di energia, l’arma può allungarsi di altri tre, cinque, sette o dieci metri, risultando così utile in svariate situazioni, anche non prettamente combattive.
[3 punti]. -
.Rachel si guardò introno, scrutando tra le macerie prodotte da quella guerra e vedendo solo edifici distrutti.
Maledizione li aveva persi! Si era ripromessa di concludere quella faccenda, ma a differenza di quel che si aspettava la principessa non era andata in prima linea, ma era uscita assieme a un gruppetto per dirigersi chissà dove, forse proprio alla base nemica. Perciò pedinarla si era rivelato difficile e nel tentativo di rimanere a distanza di sicurezza, aveva finito per perderla di vista!
Certo, se si fosse messa a cercarla poteva trovarla, ma ciò avrebbe richiesto tempo e visto il luogo il rischio di imbattersi in dei soldati nemici c'era.
Rifletté un attimo e risolse che la cosa migliore da fare fosse tornare all'accampamento. Allora avrebbe semplicemente aspettato di sapere come sarebbero andate le cose.
Sarah nel frattempo stava continuando per quella strada, senza dire niente durante tutto il tragitto. Non avrebbe avuto senso e poi sarebbe stato estremamente fuori luogo. Le immagini che aveva visto l'avevano fatta rendere conto su cosa fosse la desolazione. Nei libri aveva visto diverse volte foto e disegni della capitale occidentale e mai avrebbe creduto che un posto che sembrava così fiero e prospero potesse ridursi così: a qualche casa devastata e cumuli di cenere, pietre e sangue! Ora che non era immersa nella foga di una battaglia riusciva a farse simili riflessioni e si domandava se potesse finire a formare quel macabro paesaggio. Le vene le si gelarono all'istante e si impose di non lasciare spazio a timori o dubbi e concentrarsi solo sulla missione; era il modo migliore per portare a casa la pelle.
Presto il gruppo si infiltrò dietro le linee nemiche, riuscendo ad evitare le poche pattuglie presenti; frammenti di un'armata ormai decimata, per poi prendere un passaggio per entrare nel Palazzo Reale, sede dei reggenti della città e simbolo del potere politico. A detta della loro guida sarebbero dovuti entrare dalle cucine, se tutto andava bene senza attirare l'attenzione.
Fu quando arrivarono che videro ciò di cui nessuno si sarebbe mai aspettato.!!!
No, non era possibile; avevano davanti il loro obiettivo, Usama Kuroi! Era lì, a portata di mano, senza che avessero fatto niente per cercarlo. Mai e poi mai si sarebbe aspettata di trovarlo appena entrati. Credeva che avrebbero dovuto evitare guardie, scovare il suo nascondiglio, scontrarsi con la sua scorta personale e invece era il Re Nero ad essere venuto da loro.
A vederlo avrebbe potuto fare persino pietà: un uomo distrutto e stanco, come la capitale di quel presidio. Un tempo doveva essere probabilmente temuto, dotato di un potere enorme (il quale gli aveva permesso di contribuire al genocidio dei non umani) e con interi eserciti pronti a difenderlo. Ora era completamente solo, col piatto in mano e in cerca di un po' di cibo, quasi fosse ad una mensa di senza tetto. Non avrebbe potuto far niente contro loro tre, solo consegnarsi e seguirli. Purtroppo però anche l'aristocratico li aveva notati.
" CHI SIETE?! INTRUSI!"
Ed evidentemente non era poi così solo e indifeso! Subito mollò il cibo e fuggì, finendo ben presto fuori dalla loro portata.
Erano appena stati scoperti e avevano poco tempo per pensare come reagire. Già la ragazza si immaginava guardie sbucare, pronte ad attaccarli. Al momento le venivano in mente solo due opzioni: spostarsi in un altro punto, evitando di prendere la sua stessa strada, o lanciarsi subito all'inseguimento.
Forse la prima alternativa avrebbe permesso di evitare temporaneamente gli scontri e di guardarsi intorno, cercando di capire di quali mezzi e quanti uomini disponesse. Tuttavia c'erano non pochi svantaggi: in tal modo avrebbero gettato via l'effetto sorpresa, dando modo a Kuroi di mettersi al sicuro, senza contare che prima o dopo si sarebbero scontrati con la sua scorta, che avrebbe potuto bloccare loro l'uscita.
Altrimenti potevano lanciarsi subito all'inseguimento, mossa sicuramente avventata, ma se avessero avuto fortuna avrebbero potuto raggiungerlo prima che arrivassero dei nemici, magari al di sopra delle loro possibilità. Entrambe opzioni che potevano portare al successo o al fallimento della missione, ma loro non disponevano delle informazioni necessarie per valutarle e soprattutto non avevano il tempo per farlo.
" Dobbiamo prenderlo prima che avverta le guardie!"
Mugen spezzò quel breve attimo di indugi, mettendosi a correre.
La principessa gli venne dietro per essere pronta a supportarlo. Si ripromise però di rallentate un attimo, per aver il tempo materiale di guardarsi intorno, ogni volta che sarebbe entrata in un corridoio o in un'altra stanza. Giusto per ridurre le possibilità di trovarsi un nemico alle spalle.SPOILER (clicca per visualizzare). -
-Mille Voci-.
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Se poteste vederlo in faccia, notereste il sudore e la paura, mescolati in un unico distillato capace di inumidire completamente lo sguardo di Kuroi.
Il disprezzo, figlio del suo stesso animo nero, viene subito cancellato nel momento in cui abbandona la cucina, percorre un breve corridoio e si getta verso una parete nascosta, digitando una ben precisa sequenza di simboli sulla parete di metallo, affinchè essa poi si richiuda alle sue spalle.
Quello che vi aspetta, una volta abbandonata la cucina dalla stessa porta che poco prima ha usato il Re Nero, è un breve corridoio illuminato da piccole lanterne di carta, poste ad intervalli regolari lungo la parete; in fondo ad esso un unico accesso ad una enorme sala di pianta rettangolare, dominata completamente dalla scalinata in legno
-dei gradini quasi sospesi e ognuno poco rialzato rispetto al precedente-
che si appoggia alla parete nord, dando accesso a due passerelle che fanno da capello ai muri alla vostra destra e sinistra.
Pare non ci siano altri uscite e, non appena mettete piede nella stanza, anche l'unica feritoia strutturale da voi percorsa svanisce, serrata dal freddo chiudersi di qualche lastra di metallo.
In trappola, più o meno.
Avete forse il tempo di guardarvi l'un l'altro, magari cercare istruzioni negli occhi zaffiro di Tristan, ma i secondi ardono senza pietà e dopo nemmeno ventuno attimi dall'ingresso in quella stanza, delle piccole sfere esplosive vengono eiettate dal soffitto proprio sopra le vostre teste, dirette a moderata velocità verso quello che il sistema di sicurezza ha appena identificato.
Degli intrusi.
Voi.. -
.Lo diceva lei che era troppo bello per essere vero: tempo di lasciarlo allontanare di due passi ed era sparito! Se non altro sapevano che non fosse troppo lontano e che potevano raggiungerlo se facevano in fretta. Decise però di rallentare e soprattutto di guardarsi bene introno ogni volta che arrivava in un nuovo ambiente; in fondo non erano più così sicuri di prenderlo e poi non voleva correre il rischio di imbattersi in dei soldati. A tal proposito: era alquanto strano che non fossero ancora arrivate delle guardie. D'accordo che magari Kuroi non si aspettava di trovare dei nemici proprio nelle cucine, ma data la situazione sarebbe stato logico che ci fossero degli uomini nei paraggi pronti a difenderlo. Insomma erano in guerra, il fronte era vicino a quel palazzo e il presidio aveva ancora forze per proteggere i propri capi. Non potevano mica aver lasciato quel governatore solo nell'edificio.
Facendosi queste domande percorse l'unico corridoio, per arrivare in una stanza assieme agli altri due. Ebbe appena il tempo di guardarsi introno, che l'entrata si richiuse e quando qualcosa del genere accadeva, voleva dire ben poche cose. Esatto, dova trattarsi di una trappola, dato che avevano appena tolto loro la via di fuga e molto probabilmente sarebbero arrivati in forze.
Si voltò un attimo verso i suoi compagni, forse per avvertire del pericolo (di cui probabilmente si erano già resi conto) o forse per chiedere che fare, ma prima che potesse dire qualcosa arrivò l'offensiva: una moltitudine di sfere esplosive piovvero dall'alto.
" Maledizione!"
Fu l'unica cosa che riuscì a dire, prima di innalzare una barriera e proteggersi. Purtroppo alcune esplosioni riuscirono a fare breccia nelle sue difese e scintille ed aria calda ustionarono il braccio sinistro della ragazza, alzato dalla fanciulla per difendersi la nuca.
Questa gliela pagavano! Quasi quasi glielo diceva subito, per poi sbeffeggiarli per quel trucchetto casalingo. Ma l'idea che così potesse indurre chi (probabilmente) li stava guardarlo ad attaccarli nuovamente la fece desistere. E poi questa volta erano stati loro a cadere in un tranello dei nemici e non viceversa. Mostrarsi arrabbiata avrebbe solamente confermato la loro vittoria e lei non era un tipo che amasse dare soddisfazione agli avversari. Se voleva rifarsi su di loro, doveva portare a termine quella missione: catturare Kuroi sarebbe stata la migliore delle rivalse.
Si guardò introno, cercando di capire come stessero i propri compagni, aspettando eventuali idee su come proseguire.SPOILER (clicca per visualizzare). -
.
Usama Kuroi.
Mai il Demone Volpe aveva ambito ad una preda così prestigiosa.
Così lanciato attraverso la cucina del palazzo il suo cuore prese ad aumentare il battito assaporando il momento della cattura.
Lasciato quel primo ambiente si ritrovarono davanti un breve corridoio illuminato da piccole lanterne di carta.
La sua frenesia venne amplificata dalle tracce del Re Nero, ma era destinata a svanire rapidamente al terminare di quel corridoio. Finito quello si ritrovarono infatti in un'enorme sala rettangolare, con la soglia appena varcata sigillatasi al loro passaggio.
Il primo pensiero a farsi strada nella mente del Demone, ancora intento a cercare invano la presenza della preda, fu quello di essere finiti dritti in una trappola. In fondo il Re Nero aveva tenuto in mano le sorti di Sequerus per lungo tempo, anche se non aveva le doti per confrontarsi a livello fisico con i tre intrusi dovevano quanto meno riconoscergli una certa astuzia.
Senza contare che quel Palazzo era la sua tana e il suo territorio.
Il pericolo si concretizzò qualche istante più tardi in una scarica di piccole sfere dirette verso il gruppo di invasori.
I sensi di Mugen si acuirono di colpo, permettendo al suo corpo di reagire all'aggressione. Tentò di schivare scivolando e piegandosi tra i proiettili, tuttavia due di quelle sfere maledette riuscirono comunque a detonargli addosso, ferendolo al braccio e alla spalla sinistra.
Trattenne infastidito un ringhio soffocato al cessare dell'attacco.
Si voltò verso i suoi compagni per assicurarsi della loro incolumità, ma non era particolarmente preoccupato. In fondo erano tutti e tre sopravvissuti alla battaglia del Picco della Guardia, ci voleva ben altro che quel misero trucchetto per metterli fuori gioco.
“Questa stanza non mi piace.”
La Volpe sospettosa tese il braccio sanguinante verso la scalinata dall'altro lato della stanza.
“Potrebbe esserci un'altra trappola tra noi e quella scala.
Provo a raggiungere la passerella senza passare di lì.”
Detto questo si alzò in volo e cercò di raggiungere il camminamento sopraelevato che ricopriva l'intero perimetro della sala avvicinandosi alla parete più vicina, senza quindi dover attraversare la stanza o salire per quella scala.CITAZIONECondizioni fisiche: ottime
Condizioni psicologiche: deciso
Energie: 100%-10%=90%
Note:
Attive:
Volpe di cartaSPOILER (clicca per visualizzare)E' credenza comune che alcuni animali abbiano sensi molto più sviluppati del normale e che abbiano sviluppato abilità di percezione che vanno ben oltre i sensi fisici e che rasentano quasi una forma di precognizione. La Volpe possiede di per sé delle capacità sensoriali fuori dal comune, ma ha sviluppato un modo per andare oltre i propri limiti estendendo il proprio campo percettivo in sinergia col proprio sistema nervoso e muscolare.
In questa particolare condizione il corpo diventa in grado di reagire in maniera quasi istantanea agli impulsi e ai segnali ricevuti piegandosi ed assumendo posizioni normalmente innaturali.
Consumo: Variabile Durata: Istantanea (usata a medio)
Passive:
~Retaggio di una volpe Rossa:SPOILER (clicca per visualizzare)Che cos'è esattamente un demone volpe? Nessuno lo sa con esattezza, ne esistono varie razze, varie tribù e una moltitudine di sottospecie... sebbene siano molto difficili da incontrare, creature furbe e sfuggenti. La varietà a cui appartiene Mugen ha molti tratti in comune con la comune volpe rossa selvatica, una descrizione spicciola porta infatti a definirlo come una grossa volpe dalla postura eretta, col pollice opponibile e in grado di parlare. Inoltre un demone volpe ha un ciclo vitale molto molto lungo, infatti Mugen, con qualche centinaio di anni, è da considerarsi nel pieno della giovinezza. Non è chiaro cosa accada ad un demone volpe una volta invecchiando... si sa solo che il suo manto diventa completamente bianco e abbandona il branco dei più giovani per andare chissà dove. O almeno è questo che si crede, uno strano meccanismo si innesca nelle giovani volpi nei confronti dei membri anziani, o per lo meno nei confronti dei membri anziani che hanno superato la Soglia. Non riescono più a ricordarsi di loro, o meglio non riescono a focalizzare l'attenzione su coloro che hanno superato la Soglia. Per questo si parla di Soglia, una sorta di soglia dell'esistenza. Certo ci si ricorda della vita trascorsa insieme e delle imprese compiute da un membro scomparso, ma ad un certo punto questi scompare nell'oblio ed è anche difficile da individuare il momento esatto in cui avviene l'attraversamento della Soglia. Si tramanda inoltre di incontri con volpi bianche nel corso dei secoli e in momenti particolari della storia, ma i racconti sono tutti un po' vaghi e si perdono nel ricco folklore delle volpi rosse.
Come detto un demone volpe è una creatura fuori dall'ordinario, i loro sensi sono superiori a quelli di un qualsiasi umano. Sono in grado di fiutare ed identificare una qualsiasi creatura in un raggio d'azione estremamente ampio e seguire una traccia per loro è estremamente facile.
Se non bastasse sono creature forti e veloci, in grado di affrontare qualsiasi avversità. Le loro capacità uditive si estendono oltre l'immaginabile, un demone volpe riesce facilmente a distinguere il battito di un cuore e un sussurro appena sospirato in un raggio d'azione di decine forse centinaia di metri...Inoltre dispongono di micidiali armi naturali: artigli in grado di lacerare la carne e zanne in grado di spappolare le ossa. Non bisogna lasciarsi ingannare se spesso si mostrano come esseri bonari e pacifici. Una volta fiutata la preda, difficilmente la lasciano andare...
[Bonus forza +50% (5 punti), Olfatto iper sviluppato raggio d'azione: 30 metri in duello (5 punti), zanne e artigli (2 punti); Caratteristiche bloccate: Vista notturna, udito iper sviluppato]
Equip:
~Reliquie di una volpe Bianca:SPOILER (clicca per visualizzare)Mugen è uno dei pochi che può vantare di aver incontrato una Volpe Bianca nella sua vita. Forse perché i più se ne dimenticano. In realtà anche lui dubita di quanto avvenuto e dei vaghi ricordi che ha dell'incontro, se non fosse che quell'incontro gli ha lasciato una prova tangibile. Infatti l'unica certezza della Volpe Rossa è il dono ricevuto dalla misteriosa Volpe Bianca: il velo. Un nome sibillino per una reliquia altrettanto enigmatica. Il velo ha l'aspetto di un haori bianco, che al tatto sembra fatto di seta. Nessuno potrebbe mai sospettare l'origine indefinita di un tale manufatto né tanto meno indovinare il suo potere latente. Oltre ad essere baluardo e prova di un'esperienza vissuta l'haori dona a chi lo indossa straordinarie capacità. Mugen ha infatti scoperto che indossando l'haori può facilmente fluttuare in aria, come se fosse privo di peso, come se fosse un fantasma...
[Abilità passiva di volo (1+5 punti), altre particolarità per ora sconosciute]
~Lama di una Volpe guerriera:SPOILER (clicca per visualizzare)Mugen è sempre accompagnato dalla sua spada. Realizzata in acciaio temprato, si tratta di un arma di ottima fattura. La lama raggiunge i 120 cm di lunghezza, perfetta e bilanciata. Ha uno spessore di 1.7 cm nella sezione centrale. La lama si assottiglia sempre più verso i bordi, creando un doppio filo estremamente tagliente di appena un mm ed una terribile punta acuminata. E' dotata di guardia sempre in acciaio da 15 cm, e di un elsa di 25 cm, che permette un’impugnatura comoda e salda. L’intero oggetto ha una colorazione grigiastra. La spada è stata bene studiata per quanto riguarda il peso, che non supera i due chilogrammi. Normalmente riposta nel suo fodero grigio senza particolari ornamenti, che la volpe tiene al fianco sinistro. Uno strumento valido e funzionale.
[1 punto]
~Bokken di FanedellSPOILER (clicca per visualizzare)Non con il solo acciaio combatte il samurai e benché il Demone Volpe abbia con sé delle vere e proprie armi naturali, Fanedell gli ha fornito ciò che accompagna tradizionalmente l’addestramento dei samurai e anche alcune delle battaglie successive al completamento della sua formazione: una spada di legno dalla forma e dalle dimensioni di quella delle armi più tipicamente usate dai samurai. Tuttavia questo non è un mero pezzo di legno, per quanto pregiato, ma ha altresì una proprietà particolare: se impugnato e con la previa spesa di un quantitativo Variabile di energia, l’arma può allungarsi di altri tre, cinque, sette o dieci metri, risultando così utile in svariate situazioni, anche non prettamente combattive.
[3 punti]. -
-Mille Voci-.
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La detonazione vi lascia sbalorditi e, chi in un modo chi nell'altro, riuscite a sopravvivere a quel trucchetto banale ma che
-come uno stuzzicante antipasto-
riesce a farvi salivare i lividi e il sangue.
Perché capite subito che il preludio non ha il sapore piccante di ciò che sta per arrivare.
Quando ancora il fumo si sta diradando, in quella stanza chiusa e apparentemente senza via d'uscita, Tristan tossisce vigorosamente, segnalandovi in un certo senso il suo essere ancora vivo.
Perlacea, dai riflessi cobalto, l'armatura spirituale che l'ha protetto si dissolve, chiudendo su sè stessa un dolce suono di metallo e vetro: la luce catturata da quello strano spettacolo, così insolito per un fiero combattente come lui, schizza su tutte le pareti, evidenziando delle strano ombre.
Ombre, ombre che non dovrebbero esistere in quei punti del pavimento, orfane di un oggetto reale capace di proiettarle.
Già, ombre.
Le stesse che si animano, issandosi da terra, staccandosi come edere fameliche dalle pareti: sono solo sagome di un'oscurità indefinita, impreziosite da un paio di orbite giallo elettrico, di quello che ricorda vagamente il ronzìo di un'apparecchiatura.
E siete sicuri, con un solo sguardo, che la loro pelle sia resistente come il metallo.
Vi fissano, quello sguardo assente, spendibile.
Vi fissano e vi puntano.
Un unico tremendo sibilo, capace di gelarvi l'aria nei polmoni, funziona da segnale per farle scattare verso di voi, in formazione a rombo, intente ad accerchiarvi e finirvi con un solo colpo di quei pugnali che hanno appena estratto dal costato.
In fondo, siete solo degli intrusi.
Degli intrusi.. -
.Prima ancora che Mugen riuscisse a comunicare se vi fosse una trappola presso la scala, un altro dettagliò destò l'attenzione della principessa. Ombre... ombre senza vicino un oggetto in grado di proiettarle. Qualcosa di assolutamente non naturale, probabilmente di natura magica. In fondo anche una ragazza che supportava i ribelli aveva utilizzato arti simili.
Non vi era alcun dubbio che fosse opera del "sistema di difesa" di cui Tristan aveva parlato. Lo stesso che era riuscito a sorprenderli con quel trucchetto piccolo, ma fastidioso, che ora stava rispondendo in un altro modo, forse più pericoloso del precedente.
Aveva come la sensazione che le difese di quel palazzo fossero concepite non tanto per respingere grandi attacchi, quanto più per ostacolare piccoli gruppi di intrusi che volevano intrufolarsi al loro interno, come loro! In tal caso erano davvero nei guai, soprattutto perché non conoscevano quali trappole fossero celate nell'edificio.
A momenti le veniva da pensare che li avessero deliberatamente mandati in una missione suicida, come pedine atte a "testare" quali fossero le minacce all'interno del palazzo, prima dell'attacco vero e proprio. Tuttavia la presenza di un membro importante come il capitano delle Spade di Istvan le fece escludere tale eventualità: non avrebbero messo in pericolo uno come lui, se non con l'intenzione di fare riuscire in quell'impresa. Se però avevano deciso di fare una mossa così avventata, allora la vittoria non era poi così scontata, anche se erano riusciti a prendere il Picco della Guardia.
In effetti ci sarebbe stato da pensare, peccato che in simili circostanze non se lo potesse permettere, dato che le ombre stavano prendendo consistenza e con ogni probabilità li avrebbero attaccati. Almeno però, essendo semplici fantocci mossi dalla magia o qualcosa di simile, sarebbero stati meno svegli rispetto ad avversari normali.
Forse per quel motivo, forse perché si era accorta prima della loro presenza, questa volta riuscì ad opporre in tempo un barriera e né i pugnali lanciati da quella più indietro, né i fendenti delle altre tre riuscirono a ferirla.
Non appena capì che il nemico avesse esaurito l'offensiva cercò subito di contrattaccare con la propria spada, impugnata dal braccio ancora buono. Rispose prima con un colpo all'altezza del "collo" dell'ombra più vicina, che ridivenne incorporea, per poi infilzarne un'altra nella sagoma che corrispondeva alla gabbia toracica. Non era facile sconfiggerle: erano resistenti come se fossero coperte da un'armatura. Di quel passo non sarebbe riuscita a sopraffarle tutte senza dar loro modo di attaccare una seconda volta. Perciò attivò una seconda magia e quattro raggi andarono a colpire le due rimanenti alla testa, facendo tornare anche loro ad essere delle ombre normali.
Quando anche i compagni finirono si rivolse alla volpe.
" Mugen, hai visto allora se ci sono trappole lì?"
Una frase che mirava anche a far capire ai due che non ritenesse una buona idea rimanere ancora in quella stanza. Non potevano sapere se ci fossero altre trappole, né lì, né negli altri ambienti, ma di certo stando fermi non avrebbero mai catturato il loro obiettivo.SPOILER (clicca per visualizzare). -
.
Il volo di Mugen fu breve, ma giunto sulla passerella dovette confrontarsi con una nuova e pericolosa minaccia.
Sagome scure presero vita da terra e non poteva certo essere qualcosa di buono. In passato, durante quella stessa guerra, aveva visto ombre issarsi dal suolo. Quella volta avevano travolto e ucciso i suoi nemici, ma adesso era lui a trovarsi di fronte la stessa minaccia.
Quegli occhi gialli incastonati nell'oscurità non promettevano nulla di buono.
Quattro di quelle creature si scagliarono verso la Volpe Rossa, la quale si preparò a riceverle senza scomporsi, sfoderando in attesa il bokken di Fanedell.
Concentrato, spinse al massimo i propri sensi focalizzando la sua attenzione sulle ombre in avvicinamento. Non mosse un muscolo finché non furono loro a fare la prima mossa, tentando di affondare i loro pugnali di oscurità nelle sue carni. Mugen scivolò tra i colpi, piegandosi e flettendosi sul posto, mentre il suo corpo reagiva in maniera quasi istantanea agli impulsi. Solo due fendenti, favoriti dall'attacco di mischia, riuscirono a graffiargli la spalla, lasciandogli una ferita sanguinante non troppo profonda.
Le sue energie, in risonanza con le emozioni, esplosero nel bokken che teneva ben stretto alimentandone il potere nascosto. La lama lignea crebbe di colpo, come una radice capace di attingere il suo nutirmento direttamente dalla Volpe.
Forte di questo nuovo artefatto impugnato a due mani passò al contrattacco.
Sollevò il gigantesco bokken e con un singolo fendente riuscì a travolgere due delle creature, schiacciandole al suolo e rispendendole al regno d'ombra a cui appartenevano.
Ne restavano due.
Quella più vicina fu più facile da eliminare, si fece schiacciare a terra in modo analogo alle due compagne. La terza, quella più lontana si rivelò invece più dura da battere. Forse perché pronta ai colpi della Volpe, riuscì ad evitare più volte il bokken scivolando ed evitando ogni fendente. Ad ogni attacco i suoi colpi diventavano sempre più lenti e stanchi, così abbandonate le dimensioni gigantesche l'artefatto ridivenne normale. Mugen attaccò il suo avversario alternando fendenti col bokken con una mano ed affondi con la katana che aveva estratto e teneva nell'altra.
Ben presto anche l'ultima ombra fu sconfitta.
Fortunatamente non era il solo ad essere sopravvissuto all'agguato.
" Mugen, hai visto allora se ci sono trappole lì?"
Sventato l'assalto ebbe modo di osservare meglio la stanza dalla posizione conquistata.
Non sembravano esserci vie di uscita o trappole particolarmente evidenti, gli unici elementi insoliti erano quelle strane e piccole sfere che fluttuavano agli angoli della stanza.
“Non lo so, però c'è qualcosa di strano agli angoli del soffitto.”
Mosse un braccio in direzione di uno degli spigoli, non sapendo se gli altri potevano comunque vederli bene dalla loro posizione.
“Credo siano delle sfere, ma non sono attaccate alle pareti.
Sono sospese in aria.”CITAZIONECondizioni fisiche: ottime, ferite sparse
Condizioni psicologiche: deciso
Energie: 90%-20%-10%=60%
Note:
Attive:
Volpe di cartaSPOILER (clicca per visualizzare)E' credenza comune che alcuni animali abbiano sensi molto più sviluppati del normale e che abbiano sviluppato abilità di percezione che vanno ben oltre i sensi fisici e che rasentano quasi una forma di precognizione. La Volpe possiede di per sé delle capacità sensoriali fuori dal comune, ma ha sviluppato un modo per andare oltre i propri limiti estendendo il proprio campo percettivo in sinergia col proprio sistema nervoso e muscolare.
In questa particolare condizione il corpo diventa in grado di reagire in maniera quasi istantanea agli impulsi e ai segnali ricevuti piegandosi ed assumendo posizioni normalmente innaturali.
Consumo: Variabile Durata: Istantanea (usata a alto)
~Spada del giganteSPOILER (clicca per visualizzare)Il bokken di Fanedell è all'apparenza un semplice strumento di legno. Ricorda tanto i suoi simili di discendenza meno nobile che molti samurai utilizzano nei primi anni dell'addestramento e che pochi che pochi scelgono come arma anche in duello. Mugen è uno di questi ed è riuscito a modellare i poteri dell'artefatto al suo volere. Il bokken è vivo, legno pulsante di vita, portatore dell'essenza stessa di Fanedell, riesce ad attingere alle riserve energetiche del guerriero per crescere! La volpe è in grado di convogliare la crescita del bokken in modo da aumentarne dimensioni, spessore e robustezza. Attingendo alla sua energia vitale la lama lignea raggiunge i tre metri di lunghezza (di cui 50 cm di sola impugnatura). Al contempo presenta uno spropositato aumento di larghezza e spessore, 25 e 15 cm alla base. Un mutamento di forma che comporta un altrettanto spropositato aumento della robustezza dell'oggetto, ora in grado di frantumare la roccia senza essere scalfito.
Consumo: Medio Durata: istantanea
Passive:
~Retaggio di una volpe Rossa:SPOILER (clicca per visualizzare)Che cos'è esattamente un demone volpe? Nessuno lo sa con esattezza, ne esistono varie razze, varie tribù e una moltitudine di sottospecie... sebbene siano molto difficili da incontrare, creature furbe e sfuggenti. La varietà a cui appartiene Mugen ha molti tratti in comune con la comune volpe rossa selvatica, una descrizione spicciola porta infatti a definirlo come una grossa volpe dalla postura eretta, col pollice opponibile e in grado di parlare. Inoltre un demone volpe ha un ciclo vitale molto molto lungo, infatti Mugen, con qualche centinaio di anni, è da considerarsi nel pieno della giovinezza. Non è chiaro cosa accada ad un demone volpe una volta invecchiando... si sa solo che il suo manto diventa completamente bianco e abbandona il branco dei più giovani per andare chissà dove. O almeno è questo che si crede, uno strano meccanismo si innesca nelle giovani volpi nei confronti dei membri anziani, o per lo meno nei confronti dei membri anziani che hanno superato la Soglia. Non riescono più a ricordarsi di loro, o meglio non riescono a focalizzare l'attenzione su coloro che hanno superato la Soglia. Per questo si parla di Soglia, una sorta di soglia dell'esistenza. Certo ci si ricorda della vita trascorsa insieme e delle imprese compiute da un membro scomparso, ma ad un certo punto questi scompare nell'oblio ed è anche difficile da individuare il momento esatto in cui avviene l'attraversamento della Soglia. Si tramanda inoltre di incontri con volpi bianche nel corso dei secoli e in momenti particolari della storia, ma i racconti sono tutti un po' vaghi e si perdono nel ricco folklore delle volpi rosse.
Come detto un demone volpe è una creatura fuori dall'ordinario, i loro sensi sono superiori a quelli di un qualsiasi umano. Sono in grado di fiutare ed identificare una qualsiasi creatura in un raggio d'azione estremamente ampio e seguire una traccia per loro è estremamente facile.
Se non bastasse sono creature forti e veloci, in grado di affrontare qualsiasi avversità. Le loro capacità uditive si estendono oltre l'immaginabile, un demone volpe riesce facilmente a distinguere il battito di un cuore e un sussurro appena sospirato in un raggio d'azione di decine forse centinaia di metri...Inoltre dispongono di micidiali armi naturali: artigli in grado di lacerare la carne e zanne in grado di spappolare le ossa. Non bisogna lasciarsi ingannare se spesso si mostrano come esseri bonari e pacifici. Una volta fiutata la preda, difficilmente la lasciano andare...
[Bonus forza +50% (5 punti), Olfatto iper sviluppato raggio d'azione: 30 metri in duello (5 punti), zanne e artigli (2 punti); Caratteristiche bloccate: Vista notturna, udito iper sviluppato]
Equip:
~Reliquie di una volpe Bianca:SPOILER (clicca per visualizzare)Mugen è uno dei pochi che può vantare di aver incontrato una Volpe Bianca nella sua vita. Forse perché i più se ne dimenticano. In realtà anche lui dubita di quanto avvenuto e dei vaghi ricordi che ha dell'incontro, se non fosse che quell'incontro gli ha lasciato una prova tangibile. Infatti l'unica certezza della Volpe Rossa è il dono ricevuto dalla misteriosa Volpe Bianca: il velo. Un nome sibillino per una reliquia altrettanto enigmatica. Il velo ha l'aspetto di un haori bianco, che al tatto sembra fatto di seta. Nessuno potrebbe mai sospettare l'origine indefinita di un tale manufatto né tanto meno indovinare il suo potere latente. Oltre ad essere baluardo e prova di un'esperienza vissuta l'haori dona a chi lo indossa straordinarie capacità. Mugen ha infatti scoperto che indossando l'haori può facilmente fluttuare in aria, come se fosse privo di peso, come se fosse un fantasma...
[Abilità passiva di volo (1+5 punti), altre particolarità per ora sconosciute]
~Lama di una Volpe guerriera:SPOILER (clicca per visualizzare)Mugen è sempre accompagnato dalla sua spada. Realizzata in acciaio temprato, si tratta di un arma di ottima fattura. La lama raggiunge i 120 cm di lunghezza, perfetta e bilanciata. Ha uno spessore di 1.7 cm nella sezione centrale. La lama si assottiglia sempre più verso i bordi, creando un doppio filo estremamente tagliente di appena un mm ed una terribile punta acuminata. E' dotata di guardia sempre in acciaio da 15 cm, e di un elsa di 25 cm, che permette un’impugnatura comoda e salda. L’intero oggetto ha una colorazione grigiastra. La spada è stata bene studiata per quanto riguarda il peso, che non supera i due chilogrammi. Normalmente riposta nel suo fodero grigio senza particolari ornamenti, che la volpe tiene al fianco sinistro. Uno strumento valido e funzionale.
[1 punto]
~Bokken di FanedellSPOILER (clicca per visualizzare)Non con il solo acciaio combatte il samurai e benché il Demone Volpe abbia con sé delle vere e proprie armi naturali, Fanedell gli ha fornito ciò che accompagna tradizionalmente l’addestramento dei samurai e anche alcune delle battaglie successive al completamento della sua formazione: una spada di legno dalla forma e dalle dimensioni di quella delle armi più tipicamente usate dai samurai. Tuttavia questo non è un mero pezzo di legno, per quanto pregiato, ma ha altresì una proprietà particolare: se impugnato e con la previa spesa di un quantitativo Variabile di energia, l’arma può allungarsi di altri tre, cinque, sette o dieci metri, risultando così utile in svariate situazioni, anche non prettamente combattive.
[3 punti]. -
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Le ombre tornano ad abitare le pareti ed il pavimento, fino a sbiadire in un malinconico chiaroscuro: il silenzio vi investe, tramortendovi forse più di quanto abbiano fatto quelle trappole standard, piazzate li molte settimane prima.
C'è solo un ronzio di fondo, oramai, che capite provenire dalle sfere individuate da Mugen: Tristan vi osserva ed annuisce, trasfigurando poi la sua spada in un'unica scintilla di luce, la quale vibra per qualche istante prima di scagliarsi contro uno dei quattro oggetti sferici.
Al contatto, la deflagrazione è così rumorosa da far vibrare l'intera stanza; l'illuminazione pare cedere per una manciata di secondi, lasciandovi al buio, fino a che delle barre fluorescenti non si azionano da sotto le passerelle.
È l'alimentazione secondaria, quella d'ausilio, e forse è stata proprio la distruzione della sfera ad innescarla.
Non avete il tempo di ragionare troppo su quante di quelle tre bocce metalliche vadano ancora eliminate per far crollare il sistema elettrico delle trappole: il terzetto di figure geometriche rimaste, infatti, si accende di un bagliore rossastro, schizzando a tutta velocità verso di voi.
Una mira a Tristan, l'altra a Daiki ed infine l'ultima verso Mugen.
Cosa fare?. -
.
Calmata la situazione, un ronzio di sottofondo riempì la stanza.
Le sorgenti erano le sfere da poco individuate da Mugen. Il primo a comprendere cosa fossero o quantomeno a fare la prima mossa fu Tristan. Il Leone Sanguinante, trasfigurata per prodigio la sua lama, scagliò una scintilla di luce contro una delle quattro sfere.
La reazione si rivelò immediata, il piccolo globo esplose facendo tremare la stanza.
L'illuminazione venne meno per pochi secondi, ma non era certo finita.
Nuove luci si accesero sotto le passerelle ed una nuova minaccia si riversò sugli intrusi.
Chi aveva progettato quella stanza -al di là delle portentose conoscenze necessarie- era stato davvero pronto ad immaginare degli avversari tanto coriacei quanto finora si erano rivelati quei tre.
Così i rimanenti globi esplosivi, accesi di un bagliore rossastro, puntarono verso le prede.
La Volpe, rinfoderato il bokken, si preparò a ricevere la sfera.
La mancina libera scattò in avanti per intercettare il proiettile mentre la destra, stringendo l'elsa della katana perpendicolare al suolo, era pronta a calare.
L'impatto in sé non fu certo paragonabile a quanto avvenne poco dopo.
A contatto col palmo del demone la sfera eruttò tutto il suo potere esplosivo mentre la lama di Mugen si abbassò di colpo quasi in sincronia.
Il sinistro si torse mentre le fiamme ne divoravano vesti e carni, ma la Zanna Spuntata impedì alla deflagrazione di andare oltre proteggendo il demone ed acquietando il potere residuo della detonazione.
“Graugh”
Quello che emise era un vero e proprio lamento di dolore più che il ruggito di un predatore, mentre il braccio ferito gli scivolò sul fianco tremante e sanguinante.
Ma a bruciare quasi quanto la ferita era il non avere un avversario su cui sfogarsi.
Stavano combattendo da tempo con delle trappole inanimate e questo non faceva che aumentare il suo desiderio di portare a termine quella missione.
Il desiderio di raggiungere la preda.
“Usama Kuroi... stiamo venendo a prenderti.”CITAZIONECondizioni fisiche: ferite sparse, braccio sinistro danneggiato e ustionato
Condizioni psicologiche: deciso
Energie: 60%-20%=40%
Note:
Attive:
~Zanna SpuntataSPOILER (clicca per visualizzare)Mugen ha sviluppato nel tempo non solo uno stile di combattimento selvaggio e primitivo ma ha anche affinato le sue doti di spadaccino, infatti è da sempre impegnato nell'elaborazione e nell'apprendimento di inusuali quanto sofisticate tecniche di spada. La tecnica della Zanna Spuntata è una di esse. Il nome ricalca il fatto che questa tecnica non mira a tagliare o lacerare come la maggior parte delle tecniche di spada. Mugen con un rapido movimento della spada verso il basso va a generare a partire dal piatto una speciale onda d'urto. Questa si estende per diversi metri (proporzionale al consumo) con una forma semisferica a partire dal punto sorgente e va ad intercettare e bloccare o quanto meno deviare i colpi diretti alla Volpe Rossa, sebbene la sua potenza vada via via diminuendo. Nota particolare della tecnica è che può essere utilizzata adoperando qualsiasi oggetto assimilabile ad una spada, nel caso di Mugen il demone è in grado di generare l'onda d'urto utilizzando sia il bokken di Fanedell che la sua katana.
Consumo: Variabile Durata: Istantanea
Passive:
~Retaggio di una volpe Rossa:SPOILER (clicca per visualizzare)Che cos'è esattamente un demone volpe? Nessuno lo sa con esattezza, ne esistono varie razze, varie tribù e una moltitudine di sottospecie... sebbene siano molto difficili da incontrare, creature furbe e sfuggenti. La varietà a cui appartiene Mugen ha molti tratti in comune con la comune volpe rossa selvatica, una descrizione spicciola porta infatti a definirlo come una grossa volpe dalla postura eretta, col pollice opponibile e in grado di parlare. Inoltre un demone volpe ha un ciclo vitale molto molto lungo, infatti Mugen, con qualche centinaio di anni, è da considerarsi nel pieno della giovinezza. Non è chiaro cosa accada ad un demone volpe una volta invecchiando... si sa solo che il suo manto diventa completamente bianco e abbandona il branco dei più giovani per andare chissà dove. O almeno è questo che si crede, uno strano meccanismo si innesca nelle giovani volpi nei confronti dei membri anziani, o per lo meno nei confronti dei membri anziani che hanno superato la Soglia. Non riescono più a ricordarsi di loro, o meglio non riescono a focalizzare l'attenzione su coloro che hanno superato la Soglia. Per questo si parla di Soglia, una sorta di soglia dell'esistenza. Certo ci si ricorda della vita trascorsa insieme e delle imprese compiute da un membro scomparso, ma ad un certo punto questi scompare nell'oblio ed è anche difficile da individuare il momento esatto in cui avviene l'attraversamento della Soglia. Si tramanda inoltre di incontri con volpi bianche nel corso dei secoli e in momenti particolari della storia, ma i racconti sono tutti un po' vaghi e si perdono nel ricco folklore delle volpi rosse.
Come detto un demone volpe è una creatura fuori dall'ordinario, i loro sensi sono superiori a quelli di un qualsiasi umano. Sono in grado di fiutare ed identificare una qualsiasi creatura in un raggio d'azione estremamente ampio e seguire una traccia per loro è estremamente facile.
Se non bastasse sono creature forti e veloci, in grado di affrontare qualsiasi avversità. Le loro capacità uditive si estendono oltre l'immaginabile, un demone volpe riesce facilmente a distinguere il battito di un cuore e un sussurro appena sospirato in un raggio d'azione di decine forse centinaia di metri...Inoltre dispongono di micidiali armi naturali: artigli in grado di lacerare la carne e zanne in grado di spappolare le ossa. Non bisogna lasciarsi ingannare se spesso si mostrano come esseri bonari e pacifici. Una volta fiutata la preda, difficilmente la lasciano andare...
[Bonus forza +50% (5 punti), Olfatto iper sviluppato raggio d'azione: 30 metri in duello (5 punti), zanne e artigli (2 punti); Caratteristiche bloccate: Vista notturna, udito iper sviluppato]
Equip:
~Reliquie di una volpe Bianca:SPOILER (clicca per visualizzare)Mugen è uno dei pochi che può vantare di aver incontrato una Volpe Bianca nella sua vita. Forse perché i più se ne dimenticano. In realtà anche lui dubita di quanto avvenuto e dei vaghi ricordi che ha dell'incontro, se non fosse che quell'incontro gli ha lasciato una prova tangibile. Infatti l'unica certezza della Volpe Rossa è il dono ricevuto dalla misteriosa Volpe Bianca: il velo. Un nome sibillino per una reliquia altrettanto enigmatica. Il velo ha l'aspetto di un haori bianco, che al tatto sembra fatto di seta. Nessuno potrebbe mai sospettare l'origine indefinita di un tale manufatto né tanto meno indovinare il suo potere latente. Oltre ad essere baluardo e prova di un'esperienza vissuta l'haori dona a chi lo indossa straordinarie capacità. Mugen ha infatti scoperto che indossando l'haori può facilmente fluttuare in aria, come se fosse privo di peso, come se fosse un fantasma...
[Abilità passiva di volo (1+5 punti), altre particolarità per ora sconosciute]
~Lama di una Volpe guerriera:SPOILER (clicca per visualizzare)Mugen è sempre accompagnato dalla sua spada. Realizzata in acciaio temprato, si tratta di un arma di ottima fattura. La lama raggiunge i 120 cm di lunghezza, perfetta e bilanciata. Ha uno spessore di 1.7 cm nella sezione centrale. La lama si assottiglia sempre più verso i bordi, creando un doppio filo estremamente tagliente di appena un mm ed una terribile punta acuminata. E' dotata di guardia sempre in acciaio da 15 cm, e di un elsa di 25 cm, che permette un’impugnatura comoda e salda. L’intero oggetto ha una colorazione grigiastra. La spada è stata bene studiata per quanto riguarda il peso, che non supera i due chilogrammi. Normalmente riposta nel suo fodero grigio senza particolari ornamenti, che la volpe tiene al fianco sinistro. Uno strumento valido e funzionale.
[1 punto]
~Bokken di FanedellSPOILER (clicca per visualizzare)Non con il solo acciaio combatte il samurai e benché il Demone Volpe abbia con sé delle vere e proprie armi naturali, Fanedell gli ha fornito ciò che accompagna tradizionalmente l’addestramento dei samurai e anche alcune delle battaglie successive al completamento della sua formazione: una spada di legno dalla forma e dalle dimensioni di quella delle armi più tipicamente usate dai samurai. Tuttavia questo non è un mero pezzo di legno, per quanto pregiato, ma ha altresì una proprietà particolare: se impugnato e con la previa spesa di un quantitativo Variabile di energia, l’arma può allungarsi di altri tre, cinque, sette o dieci metri, risultando così utile in svariate situazioni, anche non prettamente combattive.
[3 punti].