Scambio di opinioni

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  1. _MajinZ_
     
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    Merovish era una città caotica e violenta, un luogo dove non si potevano fare dei progetti a lungo termine e si viveva giorno per giorno, visto che non si poteva mai sapere quando la morte sarebbe giunta a farti visita. Eppure anche un luogo come quello aveva il suo opposto, un posto in cui la violenza restava all’esterno e il silenzio diventava l’unico rumore percepibile, unito al fruscio di pagine che venivano voltate con calma e l’odore più tipico della conoscenza, quello dei libri.
    Le Cave del Sapere non erano solo una biblioteca, un insieme di scaffali con sopra tomi di diverso genere. Definirla in quel modo sarebbe stato oltremodo riduttivo, un affronto che quell’enorme ammasso di lettere non si meritava affatto. Li si raccoglieva l’intero sapere di Endlos e di chissà quanti altri mondi... si diceva infatti che la conoscenza racchiusa in quel posto fosse quasi infinita, talmente grande da avere una volontà propria. Innumerevoli leggende si riferivano alle cave, alcune parlano di librerie perdute nascoste agli occhi dei più, altre si riferivano ad un luogo chiamato Cimitero delle Parole, dove si potevano trovare libri del passato, del presente... e persino del futuro. Ovviamente nessuno dei fortunati fece mai ritorno, inghiottita da un mare di parole.
    Oltre a tutto ciò, quell’immensa grotta era semplicemente il rifugio giusto per chi voleva sfuggire al miasma della città, rilassandosi e svuotando la mente piena di pensieri. Dimitriy si recava spesso tra quegli scaffali e anche oggi aveva preso posto su uno degli ampi tavoli, intento a sfogliare un libro sulla tattica militare che pareva molto vecchio, a giudicare dalle pagine ingiallite e macchiate. Qualche giorno prima era ritornato in città insieme a un individuo soccorso nel deserto, un tipo strano che però aveva attirato l’attenzione del biondo tanto da farlo seguire da uno dei suoi uomini per qualche giorno. Infine aveva chiesto alla Voce di recapitare un messaggio a quell’uomo, invitandolo a raggiungerlo nella biblioteca... voleva parlargli, di chissà cosa era un mistero.
    Non si era fatto sentire prima perché voleva mettere il nuovo arrivato alla prova, insomma, sopravvivere in quella città era una cosa fondamentale ma anche molto difficile e l’assassino voleva sapere di che pasta era fatto. Dimitriy era una sorta di scout per nuovi arrivati, quando vedeva qualcosa di interessante non poteva fare a meno di seguirla e metterla alla prova, anche se alla fine poteva non averne un tornaconto... ma era quasi un suo divertimento, forse era anche un po’ sadico. Però era sempre un mistero sapere cosa gli girava per la testa, ma di sicuro aveva in mente qualcosa.

     
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  2. Holand
     
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    In quei tre giorni passato solo nella caotica Merovish, c'era una cosa che Leonard aveva imparato fin da subito... Adatti o muori. Quel torrido posto dimenticato da Dio, sembrava più una giungla piuttosto che una città o quel qualcosa che poteva essere definita. Vigeva la legge della selezione natura dove soltanto le persone che spiccavano per determinate qualità riuscivano ad arrivare a fine giornata interi. Aveva notato che in quel labirinto di tunnel, c'era chi si adattava per mezzo della forza bruta, compiendo angherie verso i deboli o magari offrendosi come protettore di chi non possedeva forza, ma magari cervello e ricchezze. Qualsiasi cosa era lecita per sopravvivere, di leggi non ne esistevano o per meglio dire, ognuno se le faceva a modo suo. O almeno erano queste le considerazioni di chi per tre giorni si era trovato in una situazione con la quale fino ad ora aveva avuto a che fare. Neanche i ghetti della sua città natale erano così malfamati e lerci di tutti quei traffici illesi. Sembrava come se Merovish si fondava sulla corruzione, come se tutto quel che era moralmente sbagliato in quel luogo diventava lecito e giusto. La maggior fonte di guadagno era la tratta degli schiavi e quindi, di mercanti con le mani immischiate in quell'attività ce n'erano a bizzeffe. Ma non si trattava solo di quello... Prostituzione, traffici illeciti e omicidi erano altri punti cardine per l'economia locale. Non c'era da stupirsi se per Leonard quel posto non era altro che la manifestazione dell'inferno sul mondo terrestre. Per questo si teneva lontano dal luogo chiamato Bazar delle Talpe visto che si poteva considerare il fulcro di tutta quella decadente società. C'era stato ovviamente in quanto se voleva sopravvivere, doveva conoscere bene con cosa poteva aver a che fare in futuro e infine, anche per abituarsi a certi scempi visto che sospettava, anzi ne era più che sicuro, che ne avrebbe visti ancora di molti.
    Ma quel giorno il paladino si stava recando in un posto che al contrario di tutti gli altri trovava piacevole, arrivando a considerarlo come un'oasi di pace, una scappatoia da Merovish visto che tale posto, non poteva appartenere a quella città. Un messaggio da parte di Dimitry, l'uomo che l'aveva sottratto dalla morte certa del deserto trascinandolo in quell'inferno voleva vederlo. Era chiaro che c'era qualcosa che voleva da lui perché se Leonard aveva ben capito come funzionavano le cose a Merovish, nessuno ti veniva in aiuto per pura e semplice carità. Non che Leonard non fosse grato al biondo "amico", ma di certo non lo si poteva paragonare ad un messia. Chissà, magari dopo averlo salvato, l'aveva lasciato completamente solo in quella città ostile giusto per testare le sue qualità, capire se magari poteva essere utile per qualunque era la causa che seguiva Dimitriy. Era una sicurezza più che fondata quella di Leonard che saggiamente, credeva impossibile -visto il modo in cui si erano separati- che Dimitriy era riuscito a ritracciarlo in così poco tempo... Era chiaro che qualcuno lo stava tenendo d'occhio e questo, poteva spiegare quelle situazioni in cui Leonard si era sentito spiato più del dovuto... Perché essere osservato a Merovish, era di norma... Occhi che aspettavano il momento opportuno, l'istante in cui eri disattento per colpirti alle spalle. Aveva visto più uomini morire accoltellati a tradimento in quei giorni che in un'intera vita.
    Le cave del sapere erano sempre così silenziose e rassicuranti. Spesso in molti cercavano riparo tra quelle librerie illuminate da deboli luci. Sicuramente il posto migliore per sfuggire al caos della città senza andarsene da questa. In quella caverna Leonard, aveva in qualche modo attenuato la sua sete di conoscenza, scoprendo alcune piccole particolarità del mondo in cui era finito. Endlos, un vasto mondo diviso a sua volta in presidi. Viandanti erranti risucchiati o venuti spontaneamente in questo mondo, ne costituivano la popolazione principale e qui, era possibile trovare anche quel che per Leonard o per lo meno nel suo mondo d'appartenenza, era definito impossibile. Magia e congegni inesistenti nel suo mondo, trovavano vita in Endlos.
    Dimitriy si trovava proprio dove gli era stato detto, seduto a leggere quel che a giudicare dalle pagine sembrava un vecchissimo tomo. Finalmente Leonard avrebbe scoperto per quale motivo quel giorno gli aveva salvato la vita e chissà, magari quel giovane ragazzo aveva da proporgli qualcosa d'interessante. Di sicuro si sarebbe unito solo ad una giusta causa.

     
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  3. _MajinZ_
     
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    Appena percepì quella presenza avvicinarsi, Dimitriy sollevò il capo e puntò lo sguardo in quella direzione, senza meravigliarsi troppo a quella vista che aveva già identificato molto prima che si palesasse davanti ai suoi occhi. Subito dopo chiuse il tomo che stava leggendo con un leggero tonfo, rilasciando una piccola nuvoletta di pulviscolo che si posò sul legno scuro. Con una mano indicò la sedia libera accanto a se, facendo segno al giovane uomo di sedersi.
    Il biondo lo osservò per qualche attimo, nonostante tre giorni passati all’inferno, Leonard non sembrava passarsela poi così male. Non era una cosa da tutti quella, spesso altri naufraghi sparivano direttamente o riapparivano completamente sfigurati da quella città dove la pietà proprio non esisteva... quindi uscirne indenni, almeno a una prima occhiata, si poteva definire certamente una conquista. Ci si poteva anche vantare, visto che era un bel traguardo.
    Te la sei cavata bene, in questi tre giorni.
    Disse l’assassino con calma, scrutando il suo interlocutore negli occhi. C’era sicuramente qualcosa di anomalo in quell’uomo, ma ancora non riusciva a capire cosa... oltre a ciò aveva dimostrato parecchia prudenza negli spostamenti, oltre a una certa conoscenza dei pericoli che solo in seguito a un qualche addestramento si poteva imparare. Essendo un militare, il russo aveva qualche esperienza al riguardo e sapeva riconoscere al volo un soldato.
    Tu non sei una persona normale, giusto?
    Domandò poi Dimitriy, poggiando i gomiti sul tavolo e avvicinando le mani appena sotto il mento. Lo sguardo era ancora indagatorio, quella situazione sembrava quasi un interrogatorio, ci mancava solo la lampada da tavolo e lo scenario diventava perfetto.
    Intendo dire... hai ricevuto un qualche addestramento?
    Si corresse il ragazzo quasi involontariamente, ma al momento quelle erano le uniche cose che voleva sapere, in un misto di curiosità e professionalità. Aveva in mente qualcosa, però prima di toccare quell’argomento gli servivano delle rassicurazioni e l’unico modo che conosceva per farlo, beh, erano le domande. Servivano quelle giuste, ma in qualche modo era certo di venire a sapere in qualche modo ciò che gli interessava.

     
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2 replies since 14/1/2014, 12:38   81 views
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