Le Braci tra le Ceneri

[EM] Building on Ruins ~ Atto Finale II

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  1. Vero Levi
     
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    › T E S L A ‹

    Ricerca per buona parte infruttuosa, quella di Levi. Con l’aumentare della folla e il suo conseguente accalcarsi in spazi stretti, i cunicoli, attraverso i quali il giovane sperava di passare, lentamente sparivano, costringendolo ad aumentare la dose di forza nelle spinte, nonché ad assumere le posizioni più variegate per sgusciare – magari – tra le gambe arcuate di due colossi affiancati. Ad ogni minuto, poi ogni trenta secondi ed infine ad ogni singolo movimento, Tesla era obbligato a fermarsi, valutare la situazione dal basso. Qui doveva cercare di scegliere il percorso più adatto per procedere, accompagnando sempre le riflessioni con la speranza che la prossima radura sotterranea, nella selva di persone, potesse portare una boccata d’aria fresca in più, del fetore in meno e migliore spazio di manovra.

    Dopo solo pochi minuti, suo malgrado, dovette anche fermarsi per riflettere e calmarsi, in quanto scoprì che all’aumentare dei toni della sua voce non corrispondeva tanto la razionale speranza di essere udito dalla bestiola che stava ricercando, quanto la pressione che lo stringeva inducendogli uno stato di agitazione claustrofobica. Cosa che lo colse completamente alla sprovvista e, se non fu colto immediatamente dal panico, fu solo perché alla sua destra – finalmente – scorse un cerchio di luce, sinonimo di aria corrente. Dato che sollevarsi da terra era oramai cosa quasi impossibile, raccolse le forze e cercando inutilmente di regolarizzare il proprio respiro si avviò gattoni verso il varco che nella sua mente aveva assunto i connotati semantici solitamente attribuiti alla parola «uscita». «Bubbles – Пузыри», ripeté ancora, sempre dopo aver preso fiato, durante il percorso e: «Bubbles – Пузыри» gli sembrò di gridare mentre usciva dal folto gruppo nel tentativo di rialzarsi senza sollevare lo sguardo, come se fosse scampato al più grande pericolo mai incontrato prima. Qualcosa, però, dovette andare storto: con il capo urtò qualcosa o qualcuno e, sbilanciato com’era, si trovò nuovamente carponi a fissare il dorso delle proprie mani. Alzato lo sguardo, pur senza rialzarsi subito, ebbe modo di mirare l’effetto della propria goffaggine: nel suo impeto doveva aver colpito un damerino dai lunghi capelli rosati che, in uno straordinario effetto domino, era finito addosso ad un nanerottolo.

    Quello che seguì accadde in fretta. L’ultimo che fu colpito parve turbato da qualcosa, perché in principio ignorò le scuse che il tizio vestito in maniera stramba gli strava porgendo in maniera stramba: si sarà mai inchinato qualcuno, prima, sugli spalti dell’arena nera?, pensò per un attimo e la riflessione lo condusse ad alzarsi e prepararsi a fare altrettanto con chi era stato impattato da lui. Fu però interrotto e le parole gli si strozzarono in gola quando distinse le parole dell’occhialuto: «
    È stato questo “bimbo minchia” qui! Ehi tu ragazzino? La mamma non ti ha insegnato a chiedere scusa alle persone che urti? Se vuoi te lo insegno io a suon di sculaccioni!». Udendo quelle parole si senti vagamente bloccato: bimbo?, ragazzinoLa mamma? Che c’entra la mamma? Stava per ribattere che in alcune zone del modo diciannove anni sono considerati sì maggiore età acerba, ma pur sempre maggior età! Ignaro della storia dei due, poi, non poté evitare di chiedersi mentalmente: Quanti anni crede di avere, ‘sto omo… Pensiero che gli sfuggi considerando la fine fisionomia dell’occhialuto dal rimprovero facile. Cercando di rimpettirsi, prese fiato per reiterare il tentativo di porgere le proprie scuse, ignorando il resto – d’altronde aveva ancora un compito da fare –, quando fu il nanerottolo ad intervenire: «Bene allora puniscilo: i tralci guasti di una vite vanno potati sin da subito onde evitare che danneggino ancora di più la pianta!». E qui Levi iniziò ad essere seriamente confuso: Tralci? Pianta? Quale pianta? Solitamente ci arrivava. S’intende, capiva le metafore, ma sotto pressione ed avendo un tale ventaglio di caratteri innanzi la sua psiche non poté evitare di tentennare. Come doveva rispondere? Forse con toni bruschi e accesi? Ma quella era pur sempre la temuta Arena Nera, luogo dove la gente muore – forse – per molto meno! Poi c’è… Пузыри… Cioè… Bubbles che gli forniva la scusa giusta per evitare sconvenienti lussazioni.

    «Scusatemi tanto!», iniziò a dire con le più buone intenzioni di attaccarci qualche altra parola dolciastra che però si rivelò essere una pausa un po’ troppo lunga. «Non era mia intenzione farvi cadere l’uno addosso all’altro», riprese con il secondo tentativo accompagnato da risate nervose, mentre sulla faccia mostrava un sorriso innocente: «Chi lo vorrebbe no? Io no di certo!», sentenziò infine. «Già che ci siamo, comunque, non è che avete visto Bubbles? Eh-eh…».

     
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    { Arena Nera - Spalti }
    Lilith | Takheloth |Emmanuel

    “Androgeno? Ehi guarda che hai di fronte l’uomo più sexy di Endlos...”
    comincia Lilith, puntualizzando la questione e porgendo la mano a Naruto
    “...non mi definirei androgeno . Comunque piacere Jack!”

    Per tutta risposta, il capriccioso Necrodermis fissa la mano dell'altro Eversore con aria indolente, sospira, e poi distoglie lo sguardo per tornare a contemplare con una certa noia le sabbie dell'Arena; perché un'essere superiore come lui è costretto a mansioni tanto insulse, in compagnia di gente del genere, in mezzo a feccia di ogni tipo, e per ordine delle più improbabili creature?

    A voler esaminare la questione, il fastidio cresce... e per celarlo, Takheloth si cala la maschera sul viso per qualche istante, come se da essa traesse boccate di prezioso ossigeno purificatore; una volta posato nuovamente in grembo, quell'oggetto una volta di nuovo padrone di sé... ecco l'ennesimo incidente: Jack lo travolge in un abbraccio improvviso, inopportuno e indesiderato - per entrambi.

    “Scusa, scusa, scusa… ma non è stata colpa mia…”
    si affretta a spiegare lo Shinigami, scostandosi per voltarsi verso il colpevole
    “E’ stato questo “bimbo minchia” qui! Ehi tu ragazzino?”
    bercia poi in direzione del ragazzino, fulminandolo con un'occhiata furente
    “ La mamma non ti ha insegnato a chiedere scusa alle persone che urti?
    Se vuoi te lo insegno io a suon di sculaccioni!”


    Forse sarebbe stato il caso che il suo compagno Eversore lo fermasse, ma... notando di aver perso la sua preziosa maschera, il Nehether'Rhae è impegnato a far fronte ad un brutto momento di profonda esasperazione, che evolve rapidamente in collera verso i responsabili di quell'increscioso incidente, pur conservando la facciata del più gelido e spietato raziocinio.

    -Bene allora puniscilo, i tralci guasti di una vite vanno potati sin da subito,
    onde evitare che danneggino ancora di più la pianta.-


    Il povero Tesla, in tutto il teatrino degli equivoci, ha la lungimiranza di rimettersi in piedi prima di venire investito da quel torrente di improperi e dai dubbi da essi sollevati: “bambino”? Ma... dicevano a lui? E poi: “tralci”? “Pianta”? Ma che stavano dicendo...? E come doveva rispondergli ora, se davanti aveva due caratteri che sembravano agli estremi? Il rosso era esagitato e andava in escandescenze, mentre il nanerottolo era un pezzo di ghiaccio...

    «Scusatemi tanto! Non era mia intenzione farvi cadere l’uno addosso all’altro...»
    esordisce alla fine, soffermandosi in una lunga pausa e sorridendo innocente poi
    «Chi lo vorrebbe no? Io no di certo! Già che ci siamo, comunque,
    non è che avete visto Bubbles? Eh-eh…
    »


    Sarà il caso di cercare di capirvi, perché la situazione potrebbe peggiorare... anche perché la folla di energumeni intorno a voi inizia a protestare e rumoreggiare per il baccano che state facendo.

    In a Trail of Fire

    Turno di gioco semplice; dovrebbe essere tutto nel narrato; se ci sono domande, ponetele pure in Bacheca >*<

    Prossima scadenza: 8 Gennaio. :kisu:



    Edited by Madhatter - 17/1/2014, 10:54
     
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  3. Lilith Sutcliff
     
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    mKlCz



    " Il Nido degli Aspidi."




    L
    ilith alle scuse rivolte dal ragazzino si calmò non era il momento di dare ulteriore spettacolo, già con la storia dell’ alfiere e della serie di ‘incidenti e “toccate” non previste era sul punto di mandare all’aria tutto , la pazienza stava un po’ finendo, ma era necessaria per portare avanti la missione.

    << Dai lascia perdere è solo un ragazzino, non ci interessa lo sai.>>

    << Eh tu sai che sto finendo la pazienza vero? >>

    << Si ma non è il momento di fare mosse azzardate >>

    << Lo so…>>


    Emise un sospiro.

    “Va bene scuse accettate, ma non farlo una seconda volta se no ti ucciderò chiaro?”

    Socchiuse gli occhi, poi un'altra domanda dal l ragazzino, sembrava stesse cercando un certo “Bubbles”.

    “No , ma chi è questo Bubbles?...”

    Chiese anche se non che le interessasse , ma c’era una cosa che la stava ancor più facendo venire la voglia di affettare tutti. Perché la folla stava facendo tanto chiasso solo per loro tre ,ma che volevano?Che gente maleducata (anche se lei non era da meno ) .

    “Ehi? Ma che volete ? Smettetela voi di scocciare!”

    Disse indicando gli altri poi incrociò le braccia indispettita.




    jz757s



    narrato,"Parlato", pensato°° & monologhi<<>>



    Dati & Riassunti

    Nome:Lilith Sutcliff.
    Stato fisico:buono.
    Stato Psicologico:buono.

    ____________________________________________________

    schema uso e consumo mana:
    jDpzNH1

    ____________________________________________________



    Riassunto:




    Azioni:




    “I'am so Sexy!"



    Edited by Lilith Sutcliff - 6/1/2014, 17:23
     
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    Takheloth ascoltò la piccola discussione intercorsa fra il ragazzino e Jack, sperando in un tracollo emotivo del rosso, rimanendo però deluso dai fatti. Magari sarebbe riuscito a convincerlo più avanti ad eliminare il ragazzino, facendo leva sul carattere apparentemente irascibile dell'androgino.

    Squadrò attentamente dall'alto al basso il giovanotto, girando la testa verso di lui. Fisicamente non era scartabile, potrebbe essere stato un ottimo passatempo su cui scaricare i suoi desideri "edonisti" tipici della sua razza. Magari di lì a poco avrebbe cambiato i propri piani sul presunto destino del giovane.

    Le scuse del ragazzo scivolarono come acqua corrente, tanto blande quanto inutili. Se avesse realmente voluto fare ammenda avrebbe dovuto fare ben altro, più consono ad espiare la colpa.

    Intorno all'eterogeneo trio si stava creando un sentito velo di risentimento verso i turbatori della "quiete" di quel tratto di spalto. Infondo quelli realmente chiassosi erano i due giovani; il Nehether'Rhae si era limitato semplicemente a rispondere a quei stolti esseri inferiori come si confaceva.

    Al Dio Stellare non allietava l'idea di una rissa con quei energumeni ignoranti che ammorbavano col loro tanfo l'aria.

    Distolse quindi l'attenzione dai due tornando ad osservare lo spettacolo cruento sotto di loro, in cerca d una qualche distrazione da quella boriosa situazione senza nessuna via di uscita.
    Senza degnarli di una sguardo rassicurò falsamente, con tono amichevole Emmanuel.


    -Assolutamente. Sono certo che il tuo piccolo errore sia stato dovuto ad una svista causata dal tumultuoso incedere degli eventi. Confido che non accadrà più.-



    Venne posta poi una domanda sia a Takheloth che al fulvo. Sulle prime vi diede poco peso, ma riuscì a trattenersi dal dare una risposta avventata. Bubbles non sembrava assolutamente un nome da essere umano, ne di qualche altra razza con un minimo di decoro seguente i canoni di quella fragile società endlosiana. Avrebbe potuto azzardare che fosse un nome di animale.

    La sua voce si fece più melliflua, come per blandire l'altro con le sue parole. Mantenendo comunque i suoi occhi puntanti sui giochi mortali.

    -Oooooh Bubbles?..intendi un animale per caso? Se così ho visto un'essere simile passare da queste parti e so dove questo si è diretto...-



    Fece una piccola pausa, per permettere al suo corpo di ruotare verso la direzione di Emmanuel e dello sgradevole androgino. Lanciò uno sguardo sornione coi suoi occhi azzurri allargando leggermente le labbra in un sorrisetto.

    -Ma siamo a Merovish qui no? Non si da mai nulla per nulla. Cosa mi dai in cambio, senza-nome?-



    Attese la risposta con compiacenza, incrociando le braccia al livello dello sterno. Ciò che disse al ragazzo in effetti era menzognero, ma infondo lui era lo Sciacallo e come tale si doveva comportare.

    Stato Fisico: ///
    Stato psicologico: focalizzato su Emmanuel.
    Energia: 100

    Equipaggiamento:
    Maschera di soppressione: persa



    NOTA IMPORTANTE: Takheloth non è magico. Non usa alcun tipo di magia. Egli si basa solo su energie fisiche dell'universo materiale; ergo egli non può colpire coi suoi poteri (tranne dove diversamente scritto) esseri eterei o puramente magici.

    Hanel en Djehuty (Volo del sacro Ibis) (passiva)

    Io non arranco è la natura che si piega per lasciarmi il passaggio.

    Takheloth possiede una naturale predisposizione a manipolare le leggi fisiche ai suoi voleri. Normalmente per interagire con ciò che lo circonda dovrebbe spendere energia ma alcune cose semplicemente accadano perchè la sua stessa presenza lo permette. Una di queste è l'alterazione del campo gravitazionale intorno a lui che gli permette di levitare o volare durante gli spostamenti.
    L'altezza massima è di cinque metri. Se di suo gradimento Takheloth può estroflettere una minima parte della sua essenza sotto forma di ali diafane incorporee di colore bianco acceso, simili a quelle di un insetto. Il numero è variabile e tali ali non influiscono con l'ambiente vista la loro natura eterica. Takheloth può levitare anche senza la formazione di suddette ali

    Nehethery'Akh (Anima Divina)(passiva)


    Takheloth è pura energia solare resa manifesta tramite la sua mera volontà. Allo stato nativo il suo corpo permeerebbe l'atmosfera di un pianeta o una stella per centinaia di chilometri, nutrendosi dell'energia naturale. Non potendosi quindi manifestare da solo egli necessita di un vettore con cui comunicare: il Necrodermis (vedi sotto). Normalmente l'energia degli Dei stellari non può essere rinchiusa in una singola forma, venendo quindi distribuita equamente fra più Necrodermis; mentre una parte rimarrà esterna a formare una sorta di coscienza perennemente attiva e che controlla effettivamente il corpo. Se il corpo dovesse venire distrutto l'essenza del dio solare verrebbe espulsa verso l'esterno disperdendosi nell'etere. Takheloth quindi semplicemente focalizzerà la propria coscienza in un altro corpo.

    Necrodermis (Assenza di Organi) (passiva)

    Questo involucro di metallo è il carapace di un mostruoso parassita fasciato di ingannevole luce.

    Essendo principalmente un corpo cavo di metallo senziente con all'interno energia eterica; il Necrodermis non possiede organi veri e propri. Ogni funzione è delocalizzata e non vi sono centri nevralgici. Il corpo può comunque simulare in caso di necessità l'intero apparato di organi umano o di altre razze e specie, con annesse funzioni quali: respirazione, battito cardiaco, impulsi neurali, calore cutaneo ecc. Se viene colpito il Necrodermis si crepa e nel peggiore dei casi si frattura rilasciando parte dell'essenza del Nehether'Rhae; provocando momenti di stordimento a seconda della gravità del danno allocato. In caso di danni gravi il Necrodermis non riesce più a resistere all'immensa pressione interna e collassa.

    Il Necrodermis funge da strumento con cui il Nether'Rhae interagisce ed incanala i suoi poteri fisici.
     
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    { Arena Nera - Spalti }
    ???

    Con l'aria spensierta che solo una creatura irrazionale può avere, l'animaletto trotterella in quella selva di arti umani senza alcuna preoccupazione o timore: zigzaga tra le gambe degli spettatori, scivola sotto orli di tuniche per sbucare dall'altra parte, si struscia attorno a polpacci di sconosciuti -come un gatto-, e schiva con naturalezza i piedi che sobbalzano -spaventati da quel contatto inaspettato- o le suole che si muovono per allontanarlo con un calcio o calpestarlo.

    Quel posto è così pieno di odori...! E lui è così preso dalla curiosità dell'esplorazione che non gli balena nemmeno l'idea di aver smarrito il suo padrone.

    Sta aggirando il nero bastione di uno stivale di pelle tacco 12 quando una mano cala dall'alto e lo afferrara per la collottola di pelo bianco, tirandolo su con ben poca delicatezza, facendogli risalire un paio di ginocchia, due cosce femminili inguainate in calze a rete, e i lembi di un mantello piuttosto anonimo che copre il resto del vestiario della signorina e parte della sua testa dai contorni deformati.

    Nell'appuntare gli occhietti su quel volto, l'esserino solleva un'orecchio e reclina il grottesco musetto di cuoio da una parte prima di iniziare a dimenare la brutta coda come un forsennato, agitando le zampette festante e cercando anche di protendere la lingua biforcuta verso quella faccia conosciuta... ma la donna -da sotto il cui cappuccio spuntano lunghe ciocche rosa- lo scosta da sé facendolo dondolare e fissandolo con uno sguardo tagliente delle iridi rosse, mentre le labbra ben disegnate si arricciano in una smorfia.

    « Tsk. »

    Uno sbuffo e fa dietro-front, immergendosi nei flutti della fiumana che gremisce gli spalti dell'Arena, in direzione dell'omone in soprabito pesante e cappello di lana, che -carponi per terra- continua ad urlare un nome al di sopra del chiacchiericcio e le grida, scatenando malumore e proteste da parte degli altri spettatori che sta disturbando nell'attesa dello show.

    « Bubbles! Dove sei?! »
    invoca ancora, preoccupatissimo nonostante il buffo accento sovietico

    La donna lo raggiunge in fretta nonostante l'impedimento della folla, e si concede di torreggiare su di lui un istante, prima di piantargli il tacco tra le costole con una pedata e farlo rotolare sulla schiena; l'energumeno -con una sciarpa attorno al collo che gli nasconde il volto fino al naso- cade sulla pietra lercia con un improperio nel suo strano idioma, e l'aria umida della tana diventa per un momento torrida come lo Yuzrab... almeno finché il cagnetto deforme non gli piove sul torace.

    « Dovresti fare più attenzione al tuo sacco di pulci. »
    lo redarguisce la fanciulla, incrociando le braccia al petto morbido

    « Ah... Bubbles! »
    esulta il russo con sollievo, abbracciando la bestiola e spiando la sua salvatrice
    « Grazie molte, Ser! Questo piccolino si era perso... »
    continua, riconoscendola e tirandosi a sedere, prima di dar voce a un dubbio
    « ....ma dove eri finita? »

    « Gironzolavo in attesa dell'inizio. »
    ribatte semplicemente l'altra, sistemando la stoffa del cappuccio insolitamente teso
    « Ho beccato una gnocca da paura: capelli rossi, caratterino focoso... e gran bel culo! »

    E sulle labbra le compare il sorrisino maniacale di chi ha toccato con mano, la stessa che esibisce facendo scattare le falangi delle dita per afferrare l'aria, in un gesto eloquente.

    « ...non potresti evitare certo linguaggio? »
    sospira l'uomo imbacuccato con sconforto, rimettendosi in piedi
    « Fa senso vedere donna parlare così... »

    « Fottiti. »
    sorrise sdegnosa la collega, fissandolo ora dal basso
    « Piuttosto: quando si comincia? »

    Un sospiro sconfitto svuotò l'ampio petto nascosto nel cappotto.

    « ...Capo ha detto quando inizia match. »


    { Arena Nera - Spalti }
    Lilith | Takheloth

    “Va bene scuse accettate, ma non farlo una seconda volta se no ti ucciderò chiaro?”

    Davanti al sincero pentimento di un ragazzino, Lilith -complice i suggerimenti dello Shinigami- si placa... con un certo dispiacere di Takheloth, che -magari- già contava di assistere a qualcosa di più movimentato per ammazzare il tempo e non solo. Che bello avere tempo libero per inventarsi degli hobby! Ma non eravate lì per un lavoro...?

    “No , ma chi è questo Bubbles?...”
    si informa il collega Jack, prima che la folla cominci a rumoreggiare
    “Ehi? Ma che volete ? Smettetela voi di scocciare!”

    -Assolutamente. Sono certo che il tuo piccolo errore sia stato dovuto ad una svista causata dal tumultuoso incedere degli eventi. Confido che non accadrà più.-
    concede con tono accomodante il Nehekhariano, contemplando l'arena deserta
    -Oooooh Bubbles?..intendi un animale per caso? Se così ho visto un'essere simile passare da queste parti e so dove questo si è diretto...-
    rilancia con tono melliflui, voltandosi persino a rivolgergli un sorriso
    -Ma siamo a Merovish qui no? Non si da mai nulla per nulla.
    Cosa mi dai in cambio, senza-nome?-


    Davanti all'espressione curiosamente compiaciuta con cui quel ragazzino, che può avere la sua tetà -o forse anche qualche anno di meno-, incrocia le braccia sul petto sottile, il giovane Emmanuel rimane un istante in silenzio: forse, tanta sospettosità e circospezione ha messo circospezione anche a lui, quindi sembra combattuto tra la preoccupazione per Bubbles e il suo padrone, e i modi enigmatici del suo interlocutore.

    « No, ma prendetevela comoda! »
    una voce irrompe nel discorso, catalizzando sulla sua fonte gli sguardi dei due Eversori
    « Quando avete finito di prendere il thè, ricordatevi che siete qui con un compito. »

    A redarguirvi è una voce di donna, anche se -quando posate gli occhi su di lei- dovete ammettere che di femminile il lei c'è ben poco... forse la conoscete, e forse no, ma la riconoscete come una dei mercenari che fa da supporto alla vostra Gilda nel corso di certe occasioni importanti... tipo quella che dovreste preoccuparvi di sorvegliare adesso. Il ragazzino, frattanto, ha colto la palla al balzo ed è sparito.

    Guardandovi con fare accigliato, la guerriera schiude le labbra e sta per aggiungere qualcosa, ma prima che possiate reagire, sentite risuonare nell'aria tre distinti squilli di tromba, che dipanano il silenzio tra il pubblico in attesa...

    « Rendiamo onore al nostro nuovo Alfiere con un tributo di sangue! »
    esordisce con tono solenne una voce dagli altoparlanti... e non è del tutto sconosciuta
    « Per riscattare le loro vite dall'onta delle proprie colpe, degli uomini hanno invocato giustizia per l'antico Agnikai, e ora affronteranno il Campione dell'Arena. »
    prosegue l'annunciatore, suscitando strani scambi di occhiate tra le guardie
    « Che vivano o muoiano - da folli o da temerari, sarà l'Arena a deciderlo!
    Aprite i cancelli! Che inizi lo spettacolo! »


    A quanto pare, i giochi in Arena stanno finalmente per cominciare...!

    In a Trail of Fire

    Visto che nell'altro topic le hanno allertate, vi ho mandato una delle Voci :sisi:

    Prossima scadenza: 28 Gennaio. :kisu:

     
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    Non riuscì ad ottenere alcuna risposta dal ragazzino, poichè da dietro di lui una voce estranea sino da allora, riuscì ad elevarsi oltre al chiasso circostante, attirando le attenzioni di Takheloth. Mosse leggermente il capo, in modo da puntare l'orecchio verso la direzione dell'individuo. Ascoltò stizzito l'intruso, per poi girarsi ed osservarlo. Avrebbe dovuto essere una femmina umana, nonostante la sua natura biologica fosse ben nascosta da paramento e modi militari.

    Quando distolse lo sguardo da lei per poterlo riporre sul ragazzo, ma esso sparì con la stessa fugacità con cui era apparso. il Nehether'Rhae digrignò leggermente i denti in segno di disappunto. Riportò lo sguardo nuovamente fisso sul centro dell'arena, sempre più frustrato dall'andamento generale della giornata.


    -...-



    Non rispose alla Voce, non tanto per mancanza di rispetto (come se gli interessasse realmente il rispetto di una femmina), quanto per mantenere il più possibile l'anonimato. Non avrebbe mai permesso ai più lì intorno di capire a cosa Takheloth appartenesse. Infondo per ora si era macchiato solo di un pseudocomico teatrino. Tutto questo sarebbe servito per poter meglio gestire tatticamente la situazione in caso di scontro. Avrebbe potuto contare su un possibile effetto sorpresa Si limitò a rifocalizzare l'attenzione ancora una volta sulla sabbia dell'Arena, in attesa di qualche cambiamento nel caotico piatto della situazione.

    Finalmente una voce provenienti da primitivi altoparlanti diede notizia di un prossimo "sacrificio". Probabilmente un nuovo combattimento con contendenti più preparati dei normali gladiatori e bestie viste fino ad ora. Probabilmente dopo questo "grande spettacolo", l'Alfiere sarebbe apparso, e forse allora i cospiratori avrebbero colpito.

    Poggiò i gomiti sulle cosce, intrecciando le dita fra loro, creando così un supporto ove poggiare il mento. Guardò con insana benevolenza le porte di un lato schiudersi lentamente.

    Sangue chiama sangue, e il volgo mai ne sarà sazio, così era millenni fa, così è ancora.
    Un lieve sorriso increspò il suo volto, sino ad allora cupo, pensando che forse, un giorno, quei ludi violenti sarebbero stati indetti per lui...


    Stato Fisico: ///
    Stato psicologico: In attesa del combattimento.
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    NOTA IMPORTANTE: Takheloth non è magico. Non usa alcun tipo di magia. Egli si basa solo su energie fisiche dell'universo materiale; ergo egli non può colpire coi suoi poteri (tranne dove diversamente scritto) esseri eterei o puramente magici.

    Hanel en Djehuty (Volo del sacro Ibis) (passiva)

    Io non arranco è la natura che si piega per lasciarmi il passaggio.

    Takheloth possiede una naturale predisposizione a manipolare le leggi fisiche ai suoi voleri. Normalmente per interagire con ciò che lo circonda dovrebbe spendere energia ma alcune cose semplicemente accadano perchè la sua stessa presenza lo permette. Una di queste è l'alterazione del campo gravitazionale intorno a lui che gli permette di levitare o volare durante gli spostamenti.
    L'altezza massima è di cinque metri. Se di suo gradimento Takheloth può estroflettere una minima parte della sua essenza sotto forma di ali diafane incorporee di colore bianco acceso, simili a quelle di un insetto. Il numero è variabile e tali ali non influiscono con l'ambiente vista la loro natura eterica. Takheloth può levitare anche senza la formazione di suddette ali

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    Takheloth è pura energia solare resa manifesta tramite la sua mera volontà. Allo stato nativo il suo corpo permeerebbe l'atmosfera di un pianeta o una stella per centinaia di chilometri, nutrendosi dell'energia naturale. Non potendosi quindi manifestare da solo egli necessita di un vettore con cui comunicare: il Necrodermis (vedi sotto). Normalmente l'energia degli Dei stellari non può essere rinchiusa in una singola forma, venendo quindi distribuita equamente fra più Necrodermis; mentre una parte rimarrà esterna a formare una sorta di coscienza perennemente attiva e che controlla effettivamente il corpo. Se il corpo dovesse venire distrutto l'essenza del dio solare verrebbe espulsa verso l'esterno disperdendosi nell'etere. Takheloth quindi semplicemente focalizzerà la propria coscienza in un altro corpo.

    Necrodermis (Assenza di Organi) (passiva)

    Questo involucro di metallo è il carapace di un mostruoso parassita fasciato di ingannevole luce.

    Essendo principalmente un corpo cavo di metallo senziente con all'interno energia eterica; il Necrodermis non possiede organi veri e propri. Ogni funzione è delocalizzata e non vi sono centri nevralgici. Il corpo può comunque simulare in caso di necessità l'intero apparato di organi umano o di altre razze e specie, con annesse funzioni quali: respirazione, battito cardiaco, impulsi neurali, calore cutaneo ecc. Se viene colpito il Necrodermis si crepa e nel peggiore dei casi si frattura rilasciando parte dell'essenza del Nehether'Rhae; provocando momenti di stordimento a seconda della gravità del danno allocato. In caso di danni gravi il Necrodermis non riesce più a resistere all'immensa pressione interna e collassa.

    Il Necrodermis funge da strumento con cui il Nether'Rhae interagisce ed incanala i suoi poteri fisici.
     
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    ilith era ancora lì ,lì per suonarle al ragazzino seppure comunque si fosse calmata per poi essere criticata anche dalle gente che sbraitava sopra, certo che era una giornata davvero del “minchia”, eppure aveva ancora la netta sensazione che tra non molto ci sarebbe stato qualcosa di molto interessante anche se un altro personaggio apparve a redarguire i tre mentre il ragazzino di prima era sparito. Si trattava di una donna dai tratti molto mascolini che gli ricordò il loro compito.
    Lilith a quelle sue parole avrebbe voluto rispondere :” senti ciccia bella non ho bisogno che mi dici quello che devo o non devo fare, va scocciare qualcun altro”, ma non lo fece forse perché si era comunque accorta che poteva essere qualcuno di importante mandato dai gerarchi stessi.

    << Questo suo tono è davvero insopportabile, ma chi si crede di essere quella?>>

    Lasciò perdere la arrabbiatura per i modi poco ortodossi di presentarsi della donna per poi dire solamente.

    “E’ quello che stiamo facendo ma…”

    ad un tratto si senti un sono di tromba e un annunciazione:

    « Rendiamo onore al nostro nuovo Alfiere con un tributo di sangue! »

    « Per riscattare le loro vite dall'onta delle proprie colpe, degli uomini hanno invocato giustizia per l'antico Agnikai, e ora affronteranno il Campione dell'Arena. »

    « Che vivano o muoiano - da folli o da temerari, sarà l'Arena a deciderlo!
    Aprite i cancelli! Che inizi lo spettacolo! »


    Ecco finalmente qualcosa di interessante, forse adesso i giochi sarebbero iniziati, ma aveva la netta sensazione che tutto ciò non sarebbe capitato nella “normale tranquillità”.

    “Stanno iniziando i giochi. Occhi aperti.”




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    { Arena Nera - Spalti }
    Lilith | Takheloth

    “E’ quello che stiamo facendo ma…”
    inizia a protestare Lilith, prima di venir bruscamente interrotta

    I primi squilli di tromba dipanano il silenzio, le fanfare si uniscono ai tamburi per intonare la marcia, e -lentamente- i portali del vestibolo si aprono per permettere agli atleti di attraversarli; così, mentre il vociare eccitato del pubblico torna a crescere, i Giochi stanno finalmente per iniziare.

    Questa è forse l'unica variazione negli ultimi eventi che riesce a distrarre Takheloth dalla noia e dal malumore in cui lo sta gettando l'aver perso tra la folla il ragazzino distratto -da trasformare in potenziale passatempo- e il riscoprirsi circondato da sgradevolissimi colleghi, tanto che sulle sue labbra appare persino il miraggio di un sorriso.

    “Stanno iniziando i giochi.”
    fa notare la Shinigami dai capelli di fiamma
    “Occhi aperti.”


    { Arena Nera - Spalti }
    ???

    « Giuochi cominciano... »

    La pacata constatazione del Russo dalla voce grave altera impercettibilmente il ritmo con cui la sua manona percorre il dorso del brutto cagnolino che regge in braccio, partendo dalla testa -avvolta nel cuoio rosso- fino alle ultime vertebre della schiena, coperta di pelo bianco.

    « ...e così anche il nostro turno: mettiamoci al lavoro! »

    Il commento della ragazza incappucciata giunge con tono sbrigativo, mentre la destra si solleva fino alla stoffa tesa che le copre il capo per gettarla indietro, rivelando una lunga chioma di sgargianti capelli rosa, e un paio di corna nere e svettanti verso l'alto, ancora più vistose... come se gli stivali alti di lucida pelle e l'abbigliamento succinto non la rendesse già abbastanza appariscente.

    « Facciamo presto: non ci pagano nemmeno gli straordinari. »

    Con calma, l'omone si accovaccia e adagia la bestiola a terra; poi, con movimenti rapidi, getta via il cappellino di lana e si sfila il cappotto pensate, restando in brache scure di fustagno, una camicia bianca e la chioma color amaranto che -presso gli Elldroc- gli è valsa il soprannome di Uomo Rosso. La sciarpa che gli nasconde la parte inferiore della faccia -mascella e mandibola divorate dal fuoco- è l'ultima cosa di cui si libera.

    « Non c'è da preoccuparsi per quello... »

    La forza mistica che si concentra nel suo corpo lo infonde di luce per un lungo istante... il tempo di attirare l'attenzione degli sguardi degli astanti, di far rilevare quel picco energetico a tutte le percezioni soprannaturali, e di concedere qualche lamentela per il calore improvvisamente diventato insopportabile; poi, quando l'onda di fuoco esplode attorno a lui, non resta che l'aborto di grida di quanti sono stati vaporizzati, e le urla di orrore dei sopravvissuti.

    « ...basta poco per scatenare l'Inferno. »


    { Arena Nera - Spalti }
    Lilith | Takheloth

    La situazione degenera in pochi istanti, senza alcun preavviso: gli atleti sono appena usciti dalle loro gabbiette per dare spettacolo sul ring, e le urla di furore della folla eccitata si trasformano nelle grida agonizzanti dei morenti.

    Avete fatto appena in tempo a percepire un pauroso picco di energia nei paraggi e ad accorgervi dell'afa che vi si attacca alla pelle, prima che l'onda di fuoco arrivi a lambirvi... e già potete considerarvi fortunati, dato che quando vi raggiunge la sua portata è diminuita e la sua pericolosità si è fatta assai più blanda di quanto deve essere presumibilmente stata nel suo epicentro.

    Apprendere l'identità del responsabile di quell'attentato non è certo difficile, perché solo in due si ergono ancora in piedi su quella porzione delle gradinate prima gremite, solo due persone nel raggio di una dozzina di metri: l'una è una donna dai capelli rosa, corna svettanti e abbigliamento da svergognata; l'altro un omone alto e ben piazzato, con la parte inferiore del volto scarnificato dal fuoco e scomposti capelli rosso amaranto.

    E mentre decidete il da farsi -ingaggiarli in battaglia o tirarvi indietro-,
    la Voce già si slancia in avanti, pronta a studiare quei nemici più da vicino.

    In a Trail of Fire

    Le dinamiche dovrebbero essere abbastanza chiare: mentre state osservando gli atleti scendere in campo -tra i quali potete distinguere i compagni Eversori, nel caso li abbiate già incontrati per motivi di BG-, ad una dozzina di metri da voi esplode una bomba; naturalmente, la cosa scatena il panico, e in quello che immaginate essere il centro dell'esplosione vedete due tipi strani - potete riconoscere lui per l'Uomo Rosso dell'Upperdark, la cui descrizione vi sarà stata fornita dai gerarchi Eversori, mentre non sapete nulla su di lei.

    La tecnica che il Mangiafuoco ha utilizzato è un Critico, ma vista la distanza percorsa e gli effetti già sortiti vi basterà un Medio a testa per difendervi. =*

    Prossima scadenza: 11 Febbraio. :kisu:

     
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  9. Lilith Sutcliff
     
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    ilith era attenta a tutti i movimenti presenti e durante l’arrivo dei partecipanti ai giochi dell’ arena e riusciva a notare anche alcuni visi famigliari tra di loro, ma non era quello che per ora gli interessava perchè in qualunque modo fisse finita quella storia lo sapeva che sarebbe successo qualcosa e quindi detto fatto!
    Non ci fu tempo di capire cosa stesse succedendo ma si sentì un gran boato e d’istinto Lilith si mise avanti al ragazzino che forse era un suo compagno e creò una barriera con le mani per contenerli entrambi e per evitare i danni dell’esplosione.

    “Sta indietro ci penso io!”

    Poi dopo che la barriera fu attivata Lilith riuscì a vedere chiaramente i due responsabili un uomo e una donna a quanto pare.

    “Eccoli quei brutti figli di Troia finalmente si sono fatti vivi ehi tu riesci a fermarli? Prova con l’effetto sorpresa se ci riesci?”

    Disse anche se non era sicura che il ragazzo la stesse ascoltando.





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    Riassunto:

    allora spero vada beene xd sto cercando di proteggere tutti e due tu se vupi attaccare fallo Heru


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    difesa:

    Conoscenza del pericolo:
    Lilith è in grado di difendersi da attacchi fisici o psionici intuendone i movimenti e creando così una barriera che cercherà di difenderla a 360°. La barriera può ridursi di potenza in parte man mano che attivata e se viene colpita più volte può essere infranta.
    (consumo variabile) (medio)




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    Un roboante rumore attirò rapidamente la sua attenzione facendo voltare il suo volto verso la direzione del suono. Un suono al dire vero molto famigliare ma da molto tempo non sentito dal Nehether'Rhae: urla di dolore.

    Un brivido gli corse lungo la schiena mentre frotte di spettatori terrorizzati da qualcosa si precipitavano in ogni direzione, incespicando sui corpi di feriti, morti e caduti, come una mandria impazzita. Tale terrore fu causato da un potente attacco, proveniente da una zona posta avanti a Takheloth diversi metri. Dall'inebriante odore di carne bruciata sarebbe dovuto di certo essere un attacco infuocato Non fece nemmeno in tempo a tentare di difendersi dall'assalto che provocò tale putiferio, poichè in un impeto di inattesa (e stupida) generosità, il rosso si frappose fra Takheloth e le fiamme, proteggendolo con una sorta di barriera.

    Le parole fuoriuscite dalla fogna di Jack si persero nel caos della situazione, mentre il Nehether'Rhae, letteralmente travolto dalla situazione sentiva montare una sorta di furore arcaico dentro il suo freddo guscio. Senza la sua maschera il suo giudizio divenne offuscato dalla mole di elettromagnetismo saporito dei mortali: Doveva agire, doveva partecipare direttamente a quel sontuoso banchetto.

    Intravide brevemente i rei della situazione, ma essendo troppo distanti per approcciarli in loco, decise di prendere un'altra via. Alzò per un secondo gli occhi verso l'alto e sorrise. La sua figura iniziò a incresparsi rapidamente, facendosi sempre più indistinta. Dapprima il suo ventre, poi tutto il suo intero essere, iniziò a ruotare attorno ad una piccola sfera nera, che alla fine divorò apparentemente il Nehether'Rhae.

    Mentre da un lato egli sparì dagli spalti, dall'altro egli riapparve, con processo inverso, nel punto osservato poc'anzi coi suoi occhi azzurri, una quindicina di metri sopra i suoi "nemici". Non appena fu completamente riapparso, la forza di gravità prese ad attirarlo verso il basso, e lui non fece niente per impedirlo.

    Durante la discesa verticale il Dio Stellare non emise mai un grido di battaglia, nessuna frase o parola; tali esternazioni sono per folli o sciocchi, sarebbero state le sue fiamme a parlare per lui. Avrebbe fatto vedere al piromane qual'è il vero fuoco divino, il sangue delle stelle.

    Dalla sua schiena fuoriuscirono dei filamenti sinuosi, simili a nastri eterei blu in numero di nove, formati dall'essenza stessa di Takheloth. Nel suo palmo destro, durante la discesa si era andata a concentrare una sfera luminescente del medesimo colore delle sue ali, ma con riflessi rossicci lungo la superficie. Tale globo iniziò a pulsare e roteare sempre più velocemente, mantenendo comunque le medesime dimensioni piuttosto minute.

    Arrivato a sei-sette metri dai due nemici. Takheloth inizio a rallentare il moto e lanciò la sfera verso l'obbiettivo, esplodendo un attimo dopo in aria. Venne rilasciata una enorme quantità di plasma ribollente che andò a sommergere un'area grande una decina di metri. Ovviamente anche Takheloth venne investito dal rilascio, ovviamente calcolato per aiutare il Nehether'Rhae ad arrestarsi e portarsi ad una distanza fissa di cinque metri da eventuali minacce. Lo sfrigolio della materia attaccata dalla sua linfa dette a Takheloth una sensazione di appagamento, nonostante l'energie usate e il fioretto di non utilizzarne quel giorno.

    Ovviamente il Dio Sciacallo sperava che i nemici rimanessero vaporizzati nel fiume di plasma che aveva gentilmente fatto dono a loro. Ovviamente, nonostante avesse limitato di un poco l'arco di esplosione della sua nova, avrebbe sperato nell'accidentale ferimento di quella spocchiosa Voce.

    Tutte le sue azioni vennero coronate da un sadico sorriso perverso, mentre gli occhi azzurri, freddi e glaciali attendevano il diradarsi del mare di plasma.


    Stato Fisico: normale.
    Stato psicologico: Eccitato.
    Energia: 100-40-5= 55

    Equipaggiamento:
    Maschera di soppressione: persa



    NOTA IMPORTANTE: Takheloth non è magico. Non usa alcun tipo di magia. Egli si basa solo su energie fisiche dell'universo materiale; ergo egli non può colpire coi suoi poteri (tranne dove diversamente scritto) esseri eterei o puramente magici.

    Hanel en Djehuty (Volo del sacro Ibis) (passiva)

    Io non arranco è la natura che si piega per lasciarmi il passaggio.

    Takheloth possiede una naturale predisposizione a manipolare le leggi fisiche ai suoi voleri. Normalmente per interagire con ciò che lo circonda dovrebbe spendere energia ma alcune cose semplicemente accadano perchè la sua stessa presenza lo permette. Una di queste è l'alterazione del campo gravitazionale intorno a lui che gli permette di levitare o volare durante gli spostamenti.
    L'altezza massima è di cinque metri. Se di suo gradimento Takheloth può estroflettere una minima parte della sua essenza sotto forma di ali diafane incorporee di colore bianco acceso, simili a quelle di un insetto. Il numero è variabile e tali ali non influiscono con l'ambiente vista la loro natura eterica. Takheloth può levitare anche senza la formazione di suddette ali

    Nehethery'Akh (Anima Divina)(passiva)


    Takheloth è pura energia solare resa manifesta tramite la sua mera volontà. Allo stato nativo il suo corpo permeerebbe l'atmosfera di un pianeta o una stella per centinaia di chilometri, nutrendosi dell'energia naturale. Non potendosi quindi manifestare da solo egli necessita di un vettore con cui comunicare: il Necrodermis (vedi sotto). Normalmente l'energia degli Dei stellari non può essere rinchiusa in una singola forma, venendo quindi distribuita equamente fra più Necrodermis; mentre una parte rimarrà esterna a formare una sorta di coscienza perennemente attiva e che controlla effettivamente il corpo. Se il corpo dovesse venire distrutto l'essenza del dio solare verrebbe espulsa verso l'esterno disperdendosi nell'etere. Takheloth quindi semplicemente focalizzerà la propria coscienza in un altro corpo.

    Necrodermis (Assenza di Organi) (passiva)

    Questo involucro di metallo è il carapace di un mostruoso parassita fasciato di ingannevole luce.

    Essendo principalmente un corpo cavo di metallo senziente con all'interno energia eterica; il Necrodermis non possiede organi veri e propri. Ogni funzione è delocalizzata e non vi sono centri nevralgici. Il corpo può comunque simulare in caso di necessità l'intero apparato di organi umano o di altre razze e specie, con annesse funzioni quali: respirazione, battito cardiaco, impulsi neurali, calore cutaneo ecc. Se viene colpito il Necrodermis si crepa e nel peggiore dei casi si frattura rilasciando parte dell'essenza del Nehether'Rhae; provocando momenti di stordimento a seconda della gravità del danno allocato. In caso di danni gravi il Necrodermis non riesce più a resistere all'immensa pressione interna e collassa.

    Il Necrodermis funge da strumento con cui il Nether'Rhae interagisce ed incanala i suoi poteri fisici.

    Tecniche utilizzate

    Bennu'Hah (Lett: Lingue di fuoco dell'Uccello Fiammeggiante): Takheloth fa fuoriuscire dal suo corpo una parte della sua essenza sotto forma di vampe di plasma di colore rosso o giallo. Essendo sua stessa emanazione il suo corpo non ne è intaccato (eventuali vestiti possono prendere fuoco). A sua volontà le fiamme posso concentrarsi, contrarsi o espandersi in un'area più o meno vasta a seconda dell'energia utilizzata. Più l'area colpita è estesa meno intenso sarà il calore.

    Costo: Critico

    Uau'kem (lett: Vortice nero): L'attacco consiste nel far collassare una parte della realtà, creando tramite una singolarità un tunnel spazio-temporale il cui scopo è attrarre qualsiasi cosa nelle vicinanze, per trasportarlo poi da qualche altra parte. Normalmente Takheloth apre l'altra parte del tunnel in modo da equilibrare le correnti all'interno ed evitare danni. Viene risucchiato Takheloth e qualsiasi cosa o persona che sia a contatto diretto con lui. Al contrario in combattimento il Dio solare non apre il passaggio trasformando il passaggio dimensionale in un vicolo cieco. Ciò genera un risucchio gravitazionale distorsivo a seconda dell'intensità della potenza della singolarità. Ai livelli più potenti è capace di strappare arti o risucchiare direttamente gli avversari se essi sostano direttamente sulla singolarità. L'avversario avvertirà un'attrazione verso il punto di apparizione della singolarità. In entrambi i casi data la distorsione della luce dovuta alla gravità le immagini si verranno distorte, prendendo una forma elicoidale sempre più accentuata man mano che la massa viene risucchiata.

    Il rumore generato dalla tecnica è assimilabile a quello di un sinistro fischio che a seconda del consumo aumenta di intensità (dovuto all'aria che viene violentemente risucchiata), contornato a volte dalle grida dei nemici e dal rumore della loro carne e delle loro ossa che si spezzano.

    Costo: Teletrasporto (basso).
     
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    { Arena Nera - Spalti }
    Lilith | Takheloth

    “Sta indietro ci penso io!”

    Con quelle parole, Lilith si para davanti al ragazzino ed erige una barriera magica per difendere entrambi... ma la ragazza fa male i suoi calcoli, e dopo un primo momento -in cui lo scudo sembra reggere- il baluardo viene meno, ed entrambi gli Eversori vengono gettati a terra dall'onda d'urto e investiti da una zaffata rovente che lascia dolorosamente scottata la pelle esposta.

    Qualche minuto va perso per riprendersi, anche se -per fortuna- non si tratta di danni seri, ma questo non cambia le cose di una virgola: qualche stronzo ha pestato i piedi sbagliati, quindi la rappresaglia sarà immediata; con sani istinti bellicosi vi rimettete in piedi e ispezionate con lo sguardo il campo della carneficina -una distesa di detriti fumanti, cadaveri in fiamme, e pennacchi di denso fumo- alla ricerca dei responsabili... e i vostri occhi non faticano a trovarli.

    “Eccoli quei brutti figli di Troia finalmente si sono fatti vivi!”
    esclama lo Shinigami, rivolgendosi al collega
    “Ehi tu riesci a fermarli? Prova con l’effetto sorpresa se ci riesci.”

    ...ma Nehether'Rhae la ode appena, sopraffatto com'è da un istinto smanioso che -se non lo è- molto somiglia alla fame, e mentre individua i bersagli su cui sfogare il suo malumore, il suo potere plasma una sfera nera che l'inghiotte, traslandolo da un'altra parte: a quindici metri d'altezza, perpendicolarmente alle teste dei due attentatori, verso cui si abbandonò in caduta libera, avvinto dalla gravità.

    Non un suono né uno strillo denuncia la sua presenza, eppure, dal modo tutt'altro che casuale con cui la demonessa dai capelli rosa solleva il viso e punta gli occhi rossi nella sua direzione, è piuttosto lapalissiano che abbia localizzato il ragazzino.

    « Nicolaj... »

    « Cosa...? »
    domanda perplesso l'Uomo Rosso

    « In alto. »

    Lanciando un'occhiata verso la volta dell'ipogeo, l'Incendiario vede filamenti eterei dipanarsi dalle scapole di quel fagotto con braccia e gambe, e mentre gli occhi si appuntano curiosi sulla sfera di potere blu concentrata nella destra Takheloth, la sua collega affronta una ravvicinata sortita avversaria: in quel momento, Berit -la mascolina signorina delle Voci- le arriva addosso con un fendente della daga tanto rapido da sembrare invisibile, ma la Circense effettua una sconcertante semplicemente opponendovi il braccio e fermando così la carica di quel donnone alto e possente.

    Le fiamme del Dio Sciacallo si abbattono con una violenza immane in mezzo ai nemici e all'alleata, e l'esplosione che ne segue cancella il mondo in un bagliore accecante; per la seconda volta, l'Anello d'Ossidiana viene scosso da vampe di fuoco e urla di terrore, ma... quando il fumo si dirada, i due bersagli sono ancora lì.

    La donna dai capelli rosa e le svettanti corna nere sta in piedi con le braccia conserte, mentre col tacco a spillo dello stivalone pugnala con la crudeltà di un bambino che gioca la spalla della guerriera finita al tappeto, in un lago del suo stesso sangue; il Mangia-Fuoco, fedele alla sua professione, è in posa plastica con un pugno levato al cielo, segno che deve aver contrastato -o forse assorbito?- l'offensiva dell'Eversore.

    « Tu è carne morta. »
    sghignazza allegramente l'uomo dalla mandibola scarnificata

    Poi, un'alone di fiamme lo circonda, e -con uno scatto rapido- salta incontro al mocciosa dagli occhi blu ancora sospeso per aria.

    In a Trail of Fire

    La difesa richiesta era di un consumo medio a testa: per questo motivo, subite e vi ripartite il medio mancante di danni da bruciatura - quantificabile come un basso ciascuno =/

    Venendo alle azioni del turno, la Voce è stata investita dal Critico di Takhelothberry-Phinn e viene messa K.O. dalla demonessa, mentre il bimbo viene preso di mira dl Mangiafuoco che si scaglia contro di lui con uno scatto a consumo medio (7 metri coperti all'istante) avvolto in un'armatura di fiamme a consumo alto; a Lilith decidere se intervenire per provare ad aiutare uno dei due compagni, o se astenersi dallo scontro.

    Prossima scadenza: 22 Febbraio. >*</

     
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  12. Lilith Sutcliff
     
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    a barriera eretta diede una protezione, ma l’impatto fu così forte da comunque oltrepassarla e bruciare un po’ le braccia di Lilith che uscì dalla barriera spinta all’indietro .

    << Accidenti! La difesa non è stata abbastanza potente però il “bamboccio” devo ammettere che sta dando un grande spettacolo esattamente come quella “signorina amante dei muscoli” Che aspettiamo a darci una mossa anche noi non vorrai restartene in parte spero.>>

    Lililith in quel momento non stava tanto dando ascolto alla sua parte di Shikigami, tanto lui era specializzato a “parlare” mentre lei doveva occuparsi di tutto, ma questa volta doveva ammettere che tutto si stava rivelando una partita davvero interessante. Da una parte il moccioso con la sua “bella trovata”, aveva ferito il donnone che era lì con loro, Lilith in quel momento provò rabbia era stato un idiota!Poteva essere utile.

    °Cosa cazzo ha fatto? Poteva esserci utile? Che ragazzino idiota e pensare che ha tutta quella potenza ancestrale addossso….come ha fatto a fare un errore di valutazione come quello?°

    Dopo vide uno dei due aggressori precisamente l’uomo grande grosso scattare verso il moccioso emanando una forte energia incandescente

    °Almeno gli insegnerà una lezione!°

    Si disse fra se, comunque sia quell’ammasso di muscoli dall’armatura incandescente non le interessava e poi il moccioso era sicura che avrebbe preferito combattere da solo contro quello lì, ma Lilith comunque era già stata rapita dalla foga della battaglia tanto che la sua lingua iniziò quasi a muoversi da sola mentre il suo sorriso da squalo iniziava a farsi largo sul suo volto.

    << Dai so lo so cosa vuoi Lilith. Andiamo a prendercelo!>>

    Lilith voltò lo sguardo verso l’essere femminile che si stava divertendo come una puttana a torturare la spalla di quel “maschione” con le tette , ecco il tipo di donna che stava cercando da molto tempo, su Merovish ce ne erano ma non erano mai abbastanza per lei perché riusciva ad ucciderle con troppa facilità, invece quella sapeva il fatto suo e la cosa la eccitava. Una risata atroce si iniziò a sentire nell’aria

    << Voglio vedere le sue budella fuoriuscire su tutto lo spalto! >>

    L’assassina tolse dal drappo nero la sua Death Scht a forma di motosega e la accesse mentre si lanciava in avanti verso la demonessa dai capelli rosa, non le importava molto della maschiaccia a terra tanto non sarebbe morta per così poco ne era sicura ora l’unica cosa che le interessava era fare a pezzi quella puttanella da quattro soldi e vedere se era capace di difendersi , anche se prima che potesse farlo Lilith aveva una sorpresina per lei.

    “Ehi?…do you wanna play with me? BITCH!!!”

    Disse cercando di avvicinarsi mentre i suoi occhi iniziarono a brillare di una luce rossa che emetteva chiare onde di colore rosso che avrebbero cercato di investire la sua avversaria cercando pure di distrarla con una chiara illusione che riguardava il suo passato e futuro. Lilith non poteva sapere cosa vedesse quindi era evidente che l’illusione sarebbe stata personale, ma il tentativo di squartamento frontale non lo era affatto e Lilith era pronta per affettarla per bene se fosse stata colta impreparata dal suo espediente.





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    Dati & Riassunti

    Nome:Lilith Sutcliff.
    Stato fisico:ferita da ustione.
    Stato Psicologico:eccitato.

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    Riassunto:




    Azioni:

    Abilità x Attacco usata:

    Passato e futuro imminente:
    Si tratta di illusioni Psioniche provocate attraverso sempre lo sguardo di Lilith che attiva il suo potere mentale emettendo delle onde di colore rosso, possono indurre le vittime a vedere episodi del passato o di un futuro imminente e sono usate come diversivo per poi arrivare all’azione d’attacco vera e propria.
    (consumo basso)


    attacco


    Death Scythe:

    In pratica è la sua arma preferita che gli serve per mietere le anime e strapparle dai propri corpi. La sua forma è una motosega dalla lama affilata e se tocca la sua vittima non solo la uccide in maniera dolorosa e sadica squartandola , ma quella lama ha il potere psionico e mistico di assorbire ogni ricordo della sua vittima assieme all’anima, facendola dunque morire vedendosi l’intera vita scivolare via come fosse una pellicola di un film. I ricordi delle vittime vengono “archiviati” all’interno della lama stessa.
    per poter vedere i ricordi delle sue vittime, che ha "catturato" con la lama della motosega la ragazza con l'uso di un quantitativo di forza spiritica accumulata nelle sue mani farà apparire un libro etereo ove il "nastro delle anime" dentro il contenitore posto nel manico della motosega si unirà e la ragazza potrà leggere vita e morte di ogni singola persona quando più vuole anche a distanza di giorni dall'uccisione dellla sua vittima.

    (consumo alto)




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    Epureremo il mondo dai demoni, dai Tau'ri e poi dagli scarafaggi.

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    Takheloth già stava pregustando il vedere i corpi carbonizzati nemici a terra. Ovviamente ciò che si palesò quando la coltre di fumo alzato dal suo attacco lo lascio alquanto infastidito. Non potè non lasciarsi andare ad una smorfia di sdegno, vedendo i due ostili ancora in piedi, vivi e vegeti, senza un apparente graffio. Ancora più snervate fu il notare la totale inutilità della cosiddetta voce, capace solo di farsi ferire senza riuscire anche solo a sgualcire i vestiti dei nemici.

    Per pareggiare le cose, finalmente l'inutile uomo dai capelli rossi si lanciò all'attacco della donna cornuta, con l'augurio pensato di morte violenta per entrambi, da parte del Dio solare.

    Il Nehether'Rhae comunque non si perse d'animo, avrebbe attaccato di nuovo, sfruttando l'altezza a suo favore. Ovviamente però non tutto sarebbe potuto andare secondo i piani. Difatti il grosso bestione dall'aria scema, notò il Dio fluttuare sopra le loro teste, decidendo di intercettarlo, coprendosi di una crepitante massa di fiamme e lanciandosi verso di lui con uno scatto ferino degno delle fiere più brutali.

    Inoltre, forse per l'euforia del momento non aveva notato che il Necrodermis non era uscito del tutto indenne dal possente attacco fiammeggiante del suo nemico, nulla di grave, ma comunque abbastanza fastidioso, più per la sensazione di fastidioso dolore che per altro.

    Il sordido bestione riuscì a coprire in breve tempo la distanza, lasciando a Takheloth poco tempo per reagire. Egli non avrebbe mai potuto permettere ad un tale verme di ingaggiarlo in un combattimento corpo a corpo, considerando il suo altolocato rango. Sarebbe dovuto restare sopra tutti, a qualunque costo. Se fosse riuscito a raggiungerlo a contatto fisico, i danni sarebbero potuti essere catastrofici, inoltre il suo Necrodermis non era adibito ad un scontro ravvicinato.

    Prese quindi l'unica decisione logica, mantenere le distanze col bruto. Mentre il Bestione volava rapido nell'aria, il Nehether'Rhae fece semplicemente fluire la sua essenza, pressurizzandola ed espellendola fuori dai talloni a mo' di propulsore. In questo modo Takheloth sperava di riuscire a evitare il nemico, facendolo cadere verso il basso, negli spalti inferiori, una volta persa la spinta; facendolo magari spappolare al suolo come un pomodoro maturo.


    Stato Fisico: Necrodermis leggermente danneggiato.
    Stato psicologico: Concentrato.
    Energia: 55-10= 45

    Equipaggiamento:
    Maschera di soppressione: persa



    NOTA IMPORTANTE: Takheloth non è magico. Non usa alcun tipo di magia. Egli si basa solo su energie fisiche dell'universo materiale; ergo egli non può colpire coi suoi poteri (tranne dove diversamente scritto) esseri eterei o puramente magici.

    Hanel en Djehuty (Volo del sacro Ibis) (passiva)

    Io non arranco è la natura che si piega per lasciarmi il passaggio.

    Takheloth possiede una naturale predisposizione a manipolare le leggi fisiche ai suoi voleri. Normalmente per interagire con ciò che lo circonda dovrebbe spendere energia ma alcune cose semplicemente accadano perchè la sua stessa presenza lo permette. Una di queste è l'alterazione del campo gravitazionale intorno a lui che gli permette di levitare o volare durante gli spostamenti.
    L'altezza massima è di cinque metri. Se di suo gradimento Takheloth può estroflettere una minima parte della sua essenza sotto forma di ali diafane incorporee di colore bianco acceso, simili a quelle di un insetto. Il numero è variabile e tali ali non influiscono con l'ambiente vista la loro natura eterica. Takheloth può levitare anche senza la formazione di suddette ali

    Nehethery'Akh (Anima Divina)(passiva)


    Takheloth è pura energia solare resa manifesta tramite la sua mera volontà. Allo stato nativo il suo corpo permeerebbe l'atmosfera di un pianeta o una stella per centinaia di chilometri, nutrendosi dell'energia naturale. Non potendosi quindi manifestare da solo egli necessita di un vettore con cui comunicare: il Necrodermis (vedi sotto). Normalmente l'energia degli Dei stellari non può essere rinchiusa in una singola forma, venendo quindi distribuita equamente fra più Necrodermis; mentre una parte rimarrà esterna a formare una sorta di coscienza perennemente attiva e che controlla effettivamente il corpo. Se il corpo dovesse venire distrutto l'essenza del dio solare verrebbe espulsa verso l'esterno disperdendosi nell'etere. Takheloth quindi semplicemente focalizzerà la propria coscienza in un altro corpo.

    Necrodermis (Assenza di Organi) (passiva)

    Questo involucro di metallo è il carapace di un mostruoso parassita fasciato di ingannevole luce.

    Essendo principalmente un corpo cavo di metallo senziente con all'interno energia eterica; il Necrodermis non possiede organi veri e propri. Ogni funzione è delocalizzata e non vi sono centri nevralgici. Il corpo può comunque simulare in caso di necessità l'intero apparato di organi umano o di altre razze e specie, con annesse funzioni quali: respirazione, battito cardiaco, impulsi neurali, calore cutaneo ecc. Se viene colpito il Necrodermis si crepa e nel peggiore dei casi si frattura rilasciando parte dell'essenza del Nehether'Rhae; provocando momenti di stordimento a seconda della gravità del danno allocato. In caso di danni gravi il Necrodermis non riesce più a resistere all'immensa pressione interna e collassa.

    Il Necrodermis funge da strumento con cui il Nether'Rhae interagisce ed incanala i suoi poteri fisici.

    Tecniche utilizzate

    Bennu'Hah (Lett: Lingue di fuoco dell'Uccello Fiammeggiante): Takheloth fa fuoriuscire dal suo corpo una parte della sua essenza sotto forma di vampe di plasma di colore rosso o giallo. Essendo sua stessa emanazione il suo corpo non ne è intaccato (eventuali vestiti possono prendere fuoco). A sua volontà le fiamme posso concentrarsi, contrarsi o espandersi in un'area più o meno vasta a seconda dell'energia utilizzata. Più l'area colpita è estesa meno intenso sarà il calore.

    Costo: medio

    Utilizzato come un propulsore per evitare il nemico.

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    Viaggiatore dei Mondi

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    { Arena Nera - Spalti }
    Lilith | Takheloth

    Mentre sceglie di lasciare il ragazzino a fronteggiare l'Uomo Rosso in una personale singolar tenzone, il richiamo della battaglia sveglia in Lilith desideri affamati di sangue, e un sorriso affilato le deforma il volto mentre lo sguardo si posa sulla preda selezionata: la demonessa dai capelli rosa come zucchero filato, beatamete intenta a tormentare la Voce con un misto perfetto di sadismo ed indolenza.

    Con movimenti concitati per l'eccitazione del momento, lo Shinigami libera la sua arma dai drappi che la celano, e una risata agghiacciante e folle si leva dalla sua gola quando -accesa la motosega- si lancia in una carica frontale contro il bersaglio.

    “Ehi?…do you wanna play with me? BITCH!!!”

    « Mh...? »

    Nel voltarsi, le iridi rosse incontrano quelle dell'Everore... e per un attimo il suo viso da bambola si irrigidisce, gli occhi si sbarrano, e le labbra si serrano nella morsa dei denti, tanto che un leggero rivolo nero le scende lento da un angolo della bocca; sfortunatamente, la creatura è comunque molto reattiva, e mentre si ritrae della guerriera ferita, si volta ed intercetta l'attacco della lama dentellata, bloccandone il piatto tra i due palmi premuti tra loro e tenendola lontana da sé.

    La cosa strana, è che sembra non risentire quanto dovrebbe dell'effetto psionico della tua arma: come se non avesse ricordi, o... non avesse un'anima attraverso cui raggiungerli.

    « Come diavolo hai fatto, stronz... »
    mormora a denti stretti, con un ghigno malevolo, prima di riconoscerla
    « Oh... ma sei la signorina chiappe-d'oro di prima!
    E sia, bellezza: giochiamo insieme! »


    Tenendo la motosega bloccata, la Circense anima i suoi lunghi capelli: come tentacoli vivi e indipendenti, essi si sollevano attorno al suo volto per formare una raggiera, salvo poi irrigidirsi in otto propaggini affilate che si incurvano col chiaro intento di trafiggere alle spalle lo Shinigami.

    Nell'aria sopra di loro, intanto, Takheloth tenta di schivare la cometa fiammeggiante in cui l'Uomo Rosso si è tramutato con una manovra evasiva, ma non è abbastanza veloce da evitarlo del tutto, e le fiamme dell'altro -pur scontrandosi con le sue- lo lambiscono mentre gli sfreccia accanto, a distanza ravvicinata.

    Il fuoco attecchisce ai vestiti, iniziando chiaramente a mordergli le carni... ma non è certo finita qui: l'intuizione del Nehekahariano era buona, perché il nemico non sa volare, ma -mentre la gravità inizia a richiamarlo a sé- è rivolgendo al bambino un ghigno malvagio che il Circense tende la destra verso di lui... e una frusta di fuoco gli scatta dalla mano, per ghermire una caviglia dell'Eversore e trascinarlo con sé nella caduta.

    In a Trail of Fire

    L'attacco psion/illusorio di Lilith riesce, ma la Demonessa si arrabbia tanto e -parando l'affondo di motosega- contrattacca con una tecnica a consumo Alto, con cui anima otto tentacoli fatti coi suoi capelli e cerca di trafiggerla alle spalle.

    La manovra di Takheloth riesce solo in parte, quindi subisce un danno Medio dalla tecnica di fuoco; mentre è ancora in aria, l'avversario cerca di abbrancargli una caviglia con una frusta di fuoco, considerabile una tecnica Media.

    Prossima scadenza: 9 Marzo. >*</

     
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  15. Lilith Sutcliff
     
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    mKlCz



    " Il Nido degli Aspidi."




    L
    Lilith si leccò le labbra era sicura di aver distratto l’avversaria,tuttavia quel vuoto che vedeva in lei non le piaceva.

    << Accidenti non riesco a vedere i suoi ricordi.>>

    << Sicura di aver attivato la tecnica bene?>>

    << Non prendermi per il culo che tu non sei qui al mio posto.>>


    << Però condividiamo lo stesso corpo…comunque la puttanella sembra dotata di abilità interessanti…>>

    La demonessa riuscì a bloccare il colpo con la lama della moto sega , Lilith cercò di premere , ma non ci riusciva ad avanzare e alla fine indietreggiò con un salto.

    << Già anche fin troppo che nervoso…>>

    Lilith guardò la sua avversaria con uno sguardo infastidito, ma in ogni caso non poteva di certo sperare che sarebbe finita lì e infatti non lo era perché Lilith si accorse troppo tardi del contrattacco alle spalle portato con i capelli di quella strega che la ferirono alla spalla facendola cadere a terra, ma adesso sì che quella l’aveva fatta grossa.
    Lilith si alzò con la spalla insanguinata e sul volto vi era dipinta un espressione che non aveva niente a che fare con l’umano, il suo sorriso era allargato e faceva vedere i suoi denti da squalo mentre nei suoi occhi si dipingeva una luce di follia.

    “Ah ahahah… sono contento che ti siano piaciute le mie chiappe , ma come ogni cosa anche quelle sai hanno un prezzo.”

    Cercò di non pensare al dolore seppure il sangue le bagnava la camicia e la giacca poi posizionò la mano desta verso avanti e carico il suo potere psionico cercando di emanare delle onde psichiche che cercavano di prendersi l’anima di quella strega.

    “Su dammi la tua anima piccola!”




    jz757s



    narrato,"Parlato", pensato°° & monologhi<<>>



    Dati & Riassunti

    Nome:Lilith Sutcliff.
    Stato fisico:ferita da ustione e taglio alla spalla sinistra.
    Stato Psicologico:eccitato.

    ____________________________________________________

    schema uso e consumo mana:
    jSWABbb

    ____________________________________________________



    Riassunto:




    Azioni:




    attacco


    Estrapolazione dell’ anima:
    Lilith fa uso semplicemente delle sue mani per cercare di emanare sempre le sue onde mentali espanse ad area che cercheranno di immobilizzare l’avversario e a arrivate a tale punto, la ragazza tirerà la mano verso di se e la chiuderà lentamente a pugno. Mentre questo gesto è in atto la vittima inizierà a sentirsi “risucchiare” parte della sua anima si staccherà dal suo corpo per cercare rifugio nelle mani della Dea della Morte sottoforma di sfera. Se l’attacco ha effetto l’avversario si sentirà stordito e spaesato e potrebbe non aver più le forze per combattere.

    (consumo alto)




    “I'am so Sexy!"

     
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