Soldiers

Post Presentazione

~ { Latifondo, Laputa

Qualcuno una volta ti aveva detto:
"una vita di sacrifici e devozione non è una vita di schiavitù?".
Non ne eri certo. Mai lo eri stato. Eppure continuavi a perseguire per quella strada, non importava come, né il perché. L'unica via giusta aperta al tuo sguardo era l'aver giurato aiuto all'Autocrate: le tue ali dispiegate sui cieli di Laputa e il tuo spirito a sempiterna difesa della città eternamente senza meta. Non aveva importanza, il resto.

Così eccoti, bardato di un'armatura argentea.
Percorrevi a gran falcate il percorso che dalla città delle macchine conduceva verso l'Approdo.
A piè sicuro incontravi la struttura monolitica, di calce e cemento, unica per essere esente dagli attacchi dei droni.

Quivi ci fu bisogno nemmeno di aprir bocca: chi ti vide, riconosciuta la tua carica di Ufficiale, ti fece passare senza porsi domanda alcuna. E tu d'altronde non avevi bisogno, non più almeno, di ribadire la tua posizione a chi era ormai abituato a vederti andare e venire. Praticamente quasi ogni giorno!

Comunicate a Laputa il mio ritorno.

Uno spiffero di vento smosse i tuoi capelli biondo cenere, lasciandoti vagheggiare con lo sguardo di ghiaccio verso la città. Immensa, bella più che mai. Quindi, calando l'elfico e immortale viso, notasti solo allora una figura femminile in abiti consunti. Una viaggiatrice o... ?

Anche voi in viaggio per la città volante?

Il dovere prima del piacere.
Così eri fatto.

Post Attivo

~ { Latifondo, Laputa

Un ospite o un turista, dunque.

La terza categoria, se ce n'era ancora una, non era più prevista dagli schemi della città.
Frattanto che il trasporto veniva preparato, che i macchinari si mettessero in funzione e che ogni cosa fosse pronta, ti slacciasti un attimo -per capire ancor meglio chi avevi davanti.

Ahimè la città era un tempo più accogliente. Potreste trovare i controlli molto sgradevoli o eccessivamente invasivi, ma vi assicuro che hanno un valido motivo d'essere.

Per quanto non fosse consigliabile ritornare alla situazione che aveva permesso i Nove Giorni, dall'altra ti dispiaceva che persone per bene, decise solo a visitare il Presidio Errante, si ritrovassero controllate come i peggiori tagliagole del semipiano. Misure di sicurezza che tu stesso avevi ideato, la notte dei tafferugli, ma che adesso ti sembravano stranamente eccessive.
La sicurezza però non era mai troppa.

Oh perdonate la maleducazione, il mio nome e Grifis. Con chi ho il piacere di parlare?

Post Attivo

~ { Latifondo, Laputa

Riza.
Riza Köhler.

Memorizzare i nomi era ormai una prassi. Specialmente se in futuro avessi dovuto, per qualche motivo, ricordarti di lei. O che volto avesse...

Proseguiamo dunque, non facciamo attendere i macchinisti.

Proseguiste entrambi all'imbarco, laddove ti fu impossibile mascherare la tua carica politica o anche solo quella militare: appena fosti arrivato, infatti, le guardie eseguirono il saluto dovuto dall'etichetta, concentrandosi quasi esclusivamente sull'altra. Almeno, fino al tuo intervento.

La signorina è in mia compagnia. Garantisco io per lei.

Si sentì bofonchiare un comandante, o un ma signore -il tuo sguardo bastò a zittirli.

Ho faccende urgenti da sbrigare, suvvia.

Di nuovi il segnale dell'ordine ricevuto.
Finalmente prossimi a partire, ti voltasti verso la donna in cerca del suo sguardo; avresti sondato la sua espressione, pronto a rispondere ad ogni sua domanda. Dopo tutto, era ormai evidente che non eri un passeggero qualsiasi.

Post Attivo

~ { Latifondo, Laputa

Il viaggio non sarebbe durato molto.
Anche se era la prima volta che ne usufruivi, sapevi essere assai breve la tratta che dall'approdo portava all'Isola -nozioni fondamentali, per un Ufficiale di Presidio. Per quanto quello stesso ufficiale preferisse andare e venire dall'isola a cavallo di un solo mezzo di locomozione: le sue ali.

Non vi è alcun bisogno di essere così formali.

Avevi ormai la più chiara sensazione che la donna non fosse per nulla pericolosa, o che comunque meritasse più fiducia di quanta gliene avevi concessa fino a quel momento.

Se me ne concedete l'opportunità, vi accompagnerò io stesso nella sede degli Aviatori o dal Gran Maestro in persona.

Un leggero sorriso, un attimo di pausa.

In ogni caso mi ripresento: il mio nome è Sir Grifis, Comandante dello squadrone Bianco, Liber Aeris Milites, nonché Ufficiale del Presidio Errante.

Assicuratoti di mettere a suo agio Riza, qualora si fosse di nuovo prodotta in un rigido saluto militare, avresti aggiunto:

Chiedetemi pure e cercherò di saziare la vostra curiosità.

Post Conclusivo

~ { Latifondo, Laputa

Nel bel mezzo del vostro chiacchiericcio, intervenne un Aviatore di rango semplice ad avvisarti che era necessaria la tua presenza altrove. Senza altra parola aggiungere, concludesti:

Temo che dovremmo rimandare. Quando vorrete, mi troverete all'Albero Casa: lì potremmo continuare a disquisire come e meglio preferite. E' stato un piacere.

E detto ciò, seguisti l'Aviatore tuo sottoposto verso il luogo da lui indicato. Non prima di avergli comunque raccomandato di far tenere sotto controllo la nuova arrivata. Fidarsi era bene ma non fidarsi, alle volte, era decisamente meglio!