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Edited by Cât - 31/1/2014, 19:00. -
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Tutti abbiamo un angelo, un custode che veglia su di noi.
Non sappiamo che forma prenda: un giorno è un vecchio, un altro giorno una ragazzina...
Ma non fatevi ingannare dalle apparenze: possono essere feroci quanto un drago.
Eppure non combattono le nostre battaglie: bisbigliano dal nostro cuore,
per ricordarci che è ognuno di noi che ha in mano il potere.
Possiamo negare che i nostri angeli esistano, convincerci che non sono reali...
Ma loro si mostrano ugualmente... in posti strani... e in momenti strani.
E parlano per bocca di uno qualunque. Quella urlante di un demone se devono.
Sfidandoci. Incitandoci a combattere.
Vieni a me! Arcano ... chiunque tu ssia!
Quando un sasso si inabissa nella superficie di uno specchio d'acqua, il suo viaggio verso le profondità è segreto e silenzioso: un debole "pluf" ne ha segnato l'inizio, increspature concentriche ne serbano il ricordo solo per poco tempo, e quando raggiunge il fondo lo fa con leggerezza e senza voce.
Fu così che discese in quel mondo mortale, lasciando dietro di sé le sue spoglie primordiali per assumere sembianze più limitate, un aspetto che non rischiasse di attirare l'attenzione di occhi indiscreti; non che temesse di mostrarsi per ciò che era a quel cucciolo rosso, che l'aveva in qualche modo convocata -richiamando su di sé l'attenzione del suo sguardo sempiterno-, ma gli incidenti spiacevoli in cui la sua Famiglia era incappata su quel semipiano erano troppi perché potessero archiviarsi come fatalità del caso.
E lei, del Chaos primigenio era figlia e amante, quindi sapeva di cosa parlava.
No, nessuna coincidenza: qualcuno stava tramando ai loro danni - di questo era sicura.
E non appena scopertane l'identità, gliel'avrebbe fatta pagare. Ma prima....
‘fanculo!
Una sequela di improperi provennero dalla fanciulla dal crine scarlatto che sedeva in riva ad un pigro fiume di lava... e mentre neri pennacchi di denso fumo si raccoglievano in un punto alle spalle di quella rumorosa visitatrice, la sua volontà dette forma al vascello antropomorfo che era solita vestire per manifestarsi sul piano dei mortali.
« Qual'è il tuo nome, Figlia del Fuoco...? »
ingiunse, allargando le braccia in un gesto di accoglienza e fluttuando alle sue spalle
« E con quale pretesa convochi la Madre in un posto come questo? »
Nelle vesti -assai succinte- di una splendida donna dai lunghi capelli d'ebano,
la Madre dei Draghi la fissava dall'alto con altera solennità.. -
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Edited by Cât - 3/2/2014, 16:40. -
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AH!
Con un sussulto, la fanciulla dai capelli di fiamma si riscosse dall'apatia in cui l'attesa l'aveva gettata, e -nuovamente sveglissima- un lampo di insofferenza le balenò nelle iridi dorate quando fece per voltarsi a fronteggiare la nuova arrivata, con sul volto un'aria visibilmente seccata. Forse era stata disturbata in un pacifico momento di riposo e riflessione? Benissimo. Erano in due.
Ma chi caz-
esordì, salvo ammutolire una volta messala a fuoco
Per la Fiamma!
Strabuzzando gli occhi, il Cucciolo rimase per un lungo istante a fissarla con meraviglia, prima di cominciare a squadrarla da capo a piedi con perplessità, salvo poi passare a scrutarla con gioioso entusiasmo e una puntina di lascivia, in quel misto di soddisfazione e desiderio che doveva essere -forse- consapevolezza.
Nessrìn, ssignora. Ssto cercando Drussilia Galanodel.
rispose la Rossa, alzandosi in piedi con un sorrisino in tralice
Non mi è ancora ben chiara tutta la faccenda, ma sso per certo
che qualcuno vuole ucciderla!
affermò, facendosi seria e risoluta, prima di
E io voglio... ssalvarla. O per lo meno, metterla in guardia.
concluse, stringendosi nelle spalle e proseguendo un po' più mesta
Ssolo che non ho idea di dove ssia finita. Mi hanno detto che ssolo un Arcano può aiutarmi
...e che quessto era il luogo migliore dove evocarti.
ma, no, non era finita, perché al discorso si accodò una domanda
E di chi ssaressti la madre?
Incrociando le braccia sul petto morbido, la donna dalle chiome d'ebano inarcò un fine sopracciglio, e le sue belle labbra si incurvarono in un sorriso stirato: "madre di chi?", le aveva chiesto...?
« Dei Draghi. »
rispose semplicemente, squadrandola dal'alto in basso perché... beh: fluttuava
Cosa le faceva credere che le interessasse la ricerca della sua amica in pericolo? L'aveva presa per l'ufficio oggetti smarriti? E dove si era preocurata il suo emblema così da invocarla per quelle quisquilie, soprattutto? E poi... Drusilia Galanodel... Perché quel nome le era familiare? Dov'è che lo aveva già sentito?
Mentre contemplava in silenzio e con severità l'avvicendamento delle espressioni sul volto della giovane Meta-Drago, un lampo le attraversò la mente ed ebbe un'epifania: quel nome le era familiare, perché l'Asso di Coppe l'aveva menzionato spesso quando faceva riferimento al suo grande progetto.
E fu allora che la Regina sentì vibrare dentro di sé la trama della Risonanza, e in quel momento divenne consapevole di due cose: che la ragazza in pericolo doveva essere un membro della sua Famiglia, e che -anche questa volta- ad inviarle pellegrini era stato quel pennuto da strapazzo di Adam.
...ma a lui avrebbe pensato dopo. In quel frangente, l'unica direzione in cui i suoi pensieri conversero fu la notizia del pericolo incombente, e mentre nubi nere si addensavano sul Geisine -sprofondandolo in una notte innaturale-, la temperatura già asfissiante della regione dei laghi di lava salì ancora, fino a diventare proibitiva; i pochi cadaveri di alberi -moncherini di legno secco e nero, ricoperti di fuliggine- andarono in autocombustione.
« Chi? »
volle sapere, minacciosa quanto la fine del mondo
« Chi osa minacciare una delle Figlie del Sogno? »
ingiunse come una divinità adirata
« Dimmi il nome di questo cadavere che cammina. »
E la cosa più strana era che, per quanto la natura stessa stesse squassandosi e tremando davanti a quella furia, la donna non si era minimamente scomposta: la sua voce si era fatta tonante, ma ella non stava urlando; la sua ira faceva ribollire ed evaporare lo stesso magma incandescente, ma sul suo viso non c'era sentimento al di fuori della luce febbrile nei suoi occhi dai colori cangianti...
Come se fosse qualcosa che giunge da lontano.
Come la luce di una stella.. -
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Edited by Cât - 11/2/2014, 21:15. -
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MAMMA!
L'emozione della giovane -il senso di familiarità e appartenenza- vibrò in quella singola parola, ma la collera che accecava l'Arcano non le permise di riservare la giusta compiacenza all'adorabile reazione della Metadrago; in quel momento, niente era più lontano dal suo cuore della tenerezza materna... perché la Donna in lei desiderava vendetta, mentre il Drago bramava placare la sua furia col fuoco e col sangue.
Eppure, in qualche modo riuscì a ritrovare la lucidità quando udì la risposta della Rossa, accompagnata da uno sbuffo di fumo sospirato in modo affranto.
Ha detto di chiamarssi Dan. Un tipo sstrano e ambiguo.
affermò con spregio il Cucciolo, incrociando le braccia sul petto
Prima mi dice che ssenza di lui non troverò mai Drussilia, e che forsse faccio meglio a rinunciare; e poi mi lascia una carta e ssparisce nel nulla, dicendomi che ssolo evocando un Arcano avrò ssperanza di trovare l’Alfiere!
DA-DA-DA-DAAAAAN
Conosceva quel nome, e gli occhi d'un tratto accigliati in una perplessa curiosità non sembrarono farne mistero: quello era il nome del vascello -il guscio umano- che quello stupido pennuto vestiva. Anche la descrizione combaciava alla perfezione con i suoi snervanti modi di fare! Lui, e le sue fisime sull'equilibrio - che pagliacciata.
Sse non è matto quessto!
« Non è un matto - solo un damerino smidollato. »
sibilò, spegnendo gli alberi in fiamme in uno sbuffo di ceneri con un cenno della mano
« Conosco la creatura che tu chiami Dan -è uno dei miei Fratelli-,
e immagino molto bene il motivo per cui ti ha mandato da me. »
Quella era già la seconda volta che quello stupido pennuto si prendeva il lusso di selezionare per lei i suoi campioni; l'umano che le aveva inviato in precedenza si era rivelato idoneo, ma questo non voleva certo dire che la Madre avesse dimenticato -o, peggio, perdonato- quell'arrogante mancanza di rispetto.
« Probabilmente, non gli interessa più di tanto farti trovare Drusilia o no.
Penso piuttosto che il suo scopo sia usarti per difenderla... »
rivelò, incrociando le braccia al petto e levando il volto con fare altero
« ...ma tu non sei adatta per il suo esercito di damerini smidollati, così ti ha spedita qui:
se io ti eleggessi a mio Campione, potresti fare la differenza. ». -
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Edited by Cât - 16/2/2014, 18:59. -
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Merda, è un Arcano pure lui?!
Dapprima il silenzio... poi, fu con un certo sconcerto che la Rossa prese atto dell'identità di Dan -o di "Adam", per come lo conosceva lei-, e mentre tutte le informazioni proferite con disinvoltura dalla Madre si allineavano nei pensieri della Meta-Drago -venendo digerite lentamente, un boccone alla volta- molte furono le espressioni ad avvicendarsi sul volto di Nsrìn sotto i moti del suo cuore.
Dapprima sprezzo per le insopportabili manfrine di quel damerino smidollato.
Poi il reverenziale timore per l'enormità del potere che quel buffone invero possedeva
-non poté darle torto: era una roba da non credersi, a giudicare solo dai suoi sorrisini affettati-.
La vide infiammarsi di giusta collera per gli infidi modi da manipolatore dell'angelo,
e poi... poi arrivò la confusione. Pura e semplice confusione.
Non capissco. Cossa per la Fiamma ssta ssuccedendo?
esternò la Focosa, rivolgendole uno sguardo interrogativo - da cucciolo
Campione?
Portandosi una mano a massaggiarsi la tempia, la Regina Drago sospirò.
« Cercherò di essere più chiara, Bambina... »
esordì, con tono paziente: un pò seccato, ma benevolo, come una madre
« Essere grandi e potenti è molto appagante, ma ha i suoi inconvenienti - principalmente, tutti legati ad un'unica questione: se discendessimo in una dimensione reale, eserciteremmo con la sola presenza una forza tale da distruggerla... e la cosa non sarebbe un problema, se non avessimo fatto voto di "proteggere". »
con un gesto elegante della mano, scostò dal viso una ciocca scura finita oltre la spalla
« Di solito, nominiamo dei Campioni che combattano per noi, attingendo al nostro potere per assolvere il compito che gli affidiamo. Ma, naturalmente, devono dimostrare di esserne degni: non concedo i miei favori a chiunque. »
tagliò corto, appuntando lo sguardo sulla Meta-Drago
« Men che meno adesso, che ora siamo in guerra contro un nemico ignoto che cerca di distruggerci: non posso starmene con le mani in mano, ma non posso certo accontentarmi o fidarmi delle scelte di quel damerino... »
Era una richiesta indiretta, ma... per ottenere il potere di proteggere Drusilia,
Nesrìn avrebbe dovuto dimostrare di esserne meritevole agli occhi della Madre.. -
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Edited by Cât - 20/3/2014, 19:17. -
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D’accordo, credo d’aver capito, ma... Cossa c’entra Drussilia in tutto quessto?
« E' un Arcano anche lei. »
si limitò a lasciar cadere la donna, in un'alzata di spalle
Con aria dubbiosa, il Cucciolo rosso le rivolse l'ennesima domanda, e -con la stessa perplessità- la Madre la guardò con intensità, quasi soppesandone il cuore, visualizzandone lo spirito, scrutando nel suo futuro, ed osservando quale destino si dipanasse dalla trama della sua esistenza... In realtà, fissando Nesrìn con un sorriso paziente, la Regina-Drago si chiese soltanto perché Adam continuasse a mandarle persone di quel genere.
Vero era che -per indole- mai avrebbe sopportato i pomposi damerini dell'Equilibrio, i veniali fannulloni della Tentazione, o i noiosi cervelloni della Ragione, ma... l'Istinto non riusciva proprio a capire se gli inviati del pennuto fossero un goffo tentativo di esserle d'aiuto nel prepararsi alla guerra, o piuttosto una -non troppo- velata allusione al fatto che considerasse l'impulsività e la forza selvaggia del suo dominio un tutt'uno con l'aver mente semplice.
Nesssuno mi ha scelto ... ma ssono qui perché non ho altra scelta!
sbottò la Rossa, insofferente nello scoprirsi manipolata dall'Eremita
Voglio ssolo trovare Drussilia! Cossa devo fare?
« La prova di cui ho bisogno non riguarda la tua forza, ma la tua determinazione:
perché vuoi combattere questa guerra? Cos'è per te Drusilia?
Ad ogni modo, la tua amica non è stata nascosta in nessun posto strano; semplicemente,
Adam non ti permetterà di incontrarla se intendi rivelarle della sua maledizione.
Non ho mai capito i suoi insulsi giochetti, ma... questa volta, sono d'accordo con lui:
se sapesse del pericolo, la Galanodel combatterebbe alla luce del sole - mentre il Nemico non deve sapere che lo abbiamo scoperto. »
Fluttuando a mezz'aria, la Madre la fissò dall'alto in basso senza battere ciglio, e un sorriso affilato come una lama trasfigurò il volto della dea in una smorfia crudele.
« Voglio che si senta scaltro. Voglio che si senta sicuro di riuscire a farla franca anche stavolta...
E voglio che gli bruci da morire quando la nostra vendetta calerà su di lui.
Sappi -quindi- che, se ti mostrerai degna di essere il mio Campione sarai vincolata al silenzio...
e che non ti ordinerò di proteggere Drusilia, ma di distruggere il suo nemico.
Se la tua risposta mi soddisferà e se sei disposta ad accettare l'incarico, avrai il mio favore. »
Edited by Madhatter - 6/3/2014, 10:47. -
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Edited by Cât - 23/3/2014, 01:04. -
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ARCANO?! E da quando?!
« Da... ehm... sempre, direi.. »
sentenziò la Madre con un'alzata di spalle, volgendo gli occhi al cielo
« Da millenni prima di rinascere con questa forma e questo nome. »
Per un istante la Metadrago tacque, ma... più che per il raccoglimento necessario a scandagliare il suo cuore alla ricerca della risposta, la Regina-Drago ebbe la sensazione che il Cucciolo Rosso si fosse semplicemente smarrito in altri pensieri; tuttavia, quando Nesrìn prese la parola, l'Asso la squadrò con attenzione.
Drussilia mi ha ssalvato la vita.
Mi ha dato tutto, quando il Maelsstrom mi aveva sstrappato tutto.
principiò con naturalezza, incatenando i loro sguardi
Mi ha guardato come una donna, e non come un abominio mancato. Il drago lotterà per lei!
Dopo quello che ha fatto per me, non ressterò a guardare ssenza far nulla!
Perché non era delle sue parole che aveva bisogno, ma dell'ardore del suo animo.
E di capire come avrebbe reagito alla sua richiesta - di capire quanto le fosse simile.
Non chiedo di meglio!
ruggì la Figlia del Fuoco con entusiasmo
Il drago ssarà ben felice di fare carne bruciata di quel basstardo!
Un sorriso compiaciuto e maliardo incurvò le labbra ben disegnate della Dea mentre -sempre flutuando con la leggerezza di una piuma- scendeva di quota fin quasi al livello dell'Aviatrice, e fu con una lentezza tanto esasperante quanto seducente che ella si sporse in avanti, per posare un bacio sulla fronte della Focosa.
« Ti concedo il mio marchio - e, con esso, il mio favore. »
enunciò, scostandosi con grazia e tendendo davanti a sé la mano destra
« Questo, giovane Drago, sarà il tuo emblema e il tuo titolo:
il Sette di Bastoni - il Signore del Valore. »
proseguì, mentre una fatua vampa di fuoco materializzava una carta tra le sue dita
« Sii pronta, bambina mia: la chiamata alle armi è vicina. »
Non appena afferrata la carta -la sua carta-, per Nesrìn sarebbe stato come svegliarsi da un colpo di sonno e -sbattendo le palpebre- si sarebbe ritrovata seduta sul bordo del ruscello di lava, in totale solitudine nella desolazione del Geisine...come avesse solamente immaginato ogni cosa; la carta dei tarocchi tra le sue dita -il Sette di Bastoni-, l'unico testimone della verità.SPOILER (clicca per visualizzare)E.... eccoci alla conclusione Puoi fare un ultimo post o richiedere direttamente la valutazione =*.