Emergenza

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  1. _MajinZ_
     
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    Quando Lily aprì gli occhi si ritrovò immerso nel buio, schiacciato tra un pesante strato di stoffa e una selva di quelli che sembravano capelli... subito si ricordò tutto, appena si riprese dallo stordimento iniziale. Rapidamente si tirò su e sbucò dal cappuccio che lo intrappolava, ritrovandosi sulla schiena del suo amico... che stranamente non si muoveva. Tutt’attorno vi erano i segni del combattimento appena concluso... la sabbia era smossa, vi erano anche alcuni piccoli crateri e frammenti metallici. Abbassando lo sguardo, però, l’Exceed notò qualcosa che era meglio non vedere. Sangue... parecchio sangue.
    Ma... che diamine...
    Balzò giù dalla schiena di un Gajeel immobile, immerso in una pozza del suo stesso sangue ormai assorbito dalla sabbia che era diventata cremisi. Subito si avvicinò al viso del ragazzo e accostò una zampetta al naso: respirava, anche se quasi impercettibilmente. Subito dopo osservò le condizioni del fisico... sul fianco si apriva una ferita non troppo profonda ma ancora fresca, sanguinante. Gli arti non erano messi meglio e le altre piccole ferite quasi non si contavano. Il colorito però non era dei migliori, l’emorragia era durata fin troppo e adesso quello zuccone stava davvero rischiando di lasciarci le penne.
    Non sai proprio quando fermarti, brutto idiota!
    Lily si fermò un attimo, da solo non poteva di certo curarlo. Cosa fare dunque? Bisognava trovare qualcuno che se ne occupasse, visto che lui non aveva gli strumenti adatti per curare l’amico... erano terminati l’ultima volta che aveva combattuto senza pensare alle conseguenze. Adesso però non c’erano ne bende e ne medicine, il che trasformava quella situazione in una potenzialmente letale. L’unica cosa da fare era di cercare aiuto, quindi il micio prese l’unica decisione possibile. Afferrò Gajeel per la schiena, stringendo le vesti, per poi farsi spuntare due piccole ali sul dorso... subito dopo si levò da terra, sfruttando le peculiarità della sua razza per allontanarsi dalla zona per cercare aiuto.
    La pantera in miniatura iniziò così a volare come una scheggia, sorvolando i sentieri in cerca di qualche viandante ma quel giorno nessuno sembrava in vena di viaggi. Era una corsa contro il tempo, quel pazzo non dava nessun segno di ripresa e la cosa era davvero preoccupante, soprattutto per un tipo energico com’era il Dragonslayer. Come al solito aveva combattuto senza fermarsi e ogni volta finiva in quel modo, non aveva proprio nessun rispetto per lui e nemmeno per gli altri. Comunque, quando ogni speranza sembrava persa, i piccoli occhi del micio notarono qualcosa... una figura che avanzava nel sentiero più in basso. Avvicinandosi notò che si trattava di una fanciulla.
    Ehi! Mi serve aiuto!
    Quasi urlò il felino mentre scendeva di quota, avvicinandosi all’unica figura che aveva incontrato in quasi due ore di viaggio. Scese fino ad atterrare e adagiare delicatamente Gajeel al suolo... sollevando poi lo sguardo in direzione della giovane.
    E’ gravemente ferito... aiutami ti prego.
    L’Exceed si prostrò al suolo, non voleva che il suo amico morisse e sperava caldamente che quella persona potesse aiutarlo. Inoltre Lily era parecchio stanco dopo aver volato così tanto, quindi non era certo di riuscire a raggiungere un villaggio e quella era la sua unica speranza. Resto quindi con la fronte appoggiata al suolo, in attesa di una reazione.

     
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  2. Virginia Naïlo
     
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    -Momento. Momento. Momento.

    La voce dell'amica indusse Virginia a voltarsi, salvandola inconsapevolmente dall'inizio di un brutto torcicollo.

    -Quindi ti sei scopata un angelo e l'angelo ti ha detto di vegliare sugli affari di Dru che -non sappiamo come- è finita su questo mondo astruso chiamato Endlos. Ma adesso mi sorge una domanda- la suorina storse il naso, ed era proprio lì sul punto di rimbeccarla su quelle scurrilità imbarazzanti che l'altra riprese senza interpellarla - ...perchè cazzo uno gnoccone con le ali ed i superpoteri sgravi ha bisogno di te per risolversi i problemi suoi???

    Presa in contropiede, la povera Virginia ristette un attimo con aria confusa, poi gonfiò le guance e strinse i pugnetti, come a farsi forza e rispondere al fuoco.

    -Ehi, io non faccio quelle cose lì!

    Ci tenne a precisare, dato che Alhandra sembrava non aver ben chiaro il concetto di castità del suo ordine monastico. E' vero, magari quella miscredente non riusciva nemmeno a ricordarsi il nome completo del suo ordine e, quando lo risentiva, scoppiava in fragorose risate, ma le avevano insegnato che la via per la santità era lastricata di rinunce, dolore ed umiliazioni, dunque si era già preparata mentalmente a mostrare più pazienza di quanta ne avesse.

    -Ho detto che mi ha benedetto con un bacio sulla fronte. E' diverso- annuì con convinzione, come se il movimento della testa fosse una prova inconfutabile -E poi siamo noi uomini a segnare i nostri destini: gli angeli hanno altri compiti.

    Il suo sguardo da cerbiatto si posò su un'Alhandra completamente distratta, ora sorpresa a pulirsi le orecchie col mignolo. Però qualche segno di interesse lo dava infondo, faceva domande. Doveva bastarle, no?

    -Compiti tipo?

    E fu allora che la suorina prese a gesticolare come una pazza.

    -Beh... compiti... compiti tipo... che ne so che compiti hanno gli angeli? Sicuramente qualcosa di grande e magnifico!- Alhandra sospirò affranta -Lo sai- disse, senza mezzi termini -per essere una che è tornata dal Paradiso, fai discretamente schifo. Non sai un cazzo! Porco cane.

    Era sempre un piacere confrontarsi con persone diverse, visioni del mondo lontane dalla propria: rendeva bene l'idea della vastità del creato e del dono del Libero Arbitrio concesso all'umanità. Queste erano le frasi che si ripeteva sempre dopo i "confronti" con Alhandra. O quelle, o si sarebbe messa a piangere.

    Ehi! Mi serve aiuto!

    A salvarla dai turpiloqui dell'amica -bellamente accovacciata dietro un albero e con le braghe calate, tutta intenta a maledire una zuppa di fagioli provata ad una locanda di confine con il Nord- fu un esserino volante assolutamente disperato. Portava con sè un uomo brutalmente ferito... un uomo che conosceva. Virginia portò le mani alla bocca, gelata da quella visione orrenda.

    E’ gravemente ferito... aiutami ti prego.

    -Gajeel!

    Senza dire altro, gli si gettò accanto, tenendogli la mano ed iniziando a piagnucolare. Come era potuto accadere? Chi era quel vile che lo aveva quasi ucciso? Oh, povero Gajeel! Intanto dalla sterpaglia giunsero altre imprecazioni, segno che Alhandra era stata costretta a pulirsi con delle foglie, ed aveva quindi finito di evacuare la zuppa, almeno per il momento. Riapparve tutta stordita, gli abiti disfatti e strani rumori provenienti dall'addome, ancora indolenzito.

    -Odio questo posto...- Virginia le lanciò un'occhiataccia -Come puoi dire così, quando lui sta soffrendo così tanto? Vieni e aiutami, il tuo problema è ben poca cosa!

    Alhandra le rispose con un rutto.

    -E che dovrei farci con quello? Ti sembra che ho una croce rossa stampata in fronte?

    -Dobbiamo pregare insieme: solo così potrà guarire immediatamente- rispose prontamente la suorina, per poi voltarsi nella direzione di Lily -Potresti pregare anche tu con me, per favore?

     
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  3. _MajinZ_
     
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    Lily sollevò la testolina e guardò quella ragazza con occhi imploranti, era pronto a umiliarsi ancora di più pur di ottenere un po’ di aiuto, fondamentale se voleva salvare la vita del suo amico. Per fortuna però aveva incontrato una persona di buon cuore, che senza battere ciglio aveva accettato di dargli una mano in quella situazione così disperata. E poi c’era anche un’altra cosa, sembrava solo un’impressione ma quella suora pareva conoscere il ragazzone ora privo di conoscenza... non ne era sicuro, ma magari poteva essere una conoscenza antecedente alla loro.
    Quella situazione ricolma di speranza però per un attimo svanì, infatti dai cespugli spuntò una seconda ragazza, l’esatto opposto della gentile biondina... era come vedere la luce e l’oscurità affiancate. E poi era una tipa davvero rozza, non era bello vedere e soprattutto sentire una signorina ruttare. Lily era un cavaliere e certe cose per lui erano abbastanza inconcepibili. Ma comunque una delle due aveva deciso di aiutarlo e quella era l’unica cosa davvero importante.
    Grazie... grazie!
    Non sapeva in che altro modo esprimere la sua gratitudine, probabilmente un altro se ne sarebbe semplicemente fregato di due persone in difficoltà, come faceva la brunetta per altro, ma quella candida fanciulla aveva deciso di dargli una mano... ringraziare era il minimo. Tuttavia rimase un pochino scettico davanti al metodo di cura, pregare infatti non aveva mai funzionato molto, almeno nel suo mondo privo di qualsiasi magia naturale.
    Va bene ma... servirà a curarlo?
    Domandò il piccolo micio facendosi un po’ indietro, accovacciandosi accanto al suo amico che era pallido come un cencio. Comunque non aveva nessuna obiezione, sperava solo che in qualche modo Gajeel riprendesse conoscenza. Unì quindi le zampine per pregare e chiuse gli occhi, cercando di non pensare al piccolo trauma che gli aveva provocato l’altra fanciulla... che di fanciulla aveva ben poco, a parte l’aspetto esteriore. In ogni caso quella era l’unica speranza per l’Exceed, l’unico modo che aveva per salvare il suo amico era di fidarsi di quelle persone e sperare in bene... non sapeva proprio cos’altro fare, se non volare fino allo sfinimento alla ricerca di un villaggio.

     
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  4. Virginia Naïlo
     
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    Mentre Alhandra si sedeva vicino a loro, proclamando a gran voce il suo disinteresse con un profondo sbadiglio, Virginia congiunse le mani in atto di preghiera e chiuse gli occhi con volto rilassato. Intanto, l'esserino iniziava ad essere preda dei dubbi. Che fosse spaventato, poteva capirlo, ma lei era lì per mostrare un miracolo.

    -Oh, certo che servirà.

    Gli rispose con tono gentile, posando la mano guantata di cuoio scuro sulla sua testolina, poi tornò alla gemella, riprendendo quella che aveva tutti i connotati di una preghiera pronunciata in silenzio.
    Infine impose le mani sul petto del guerriero, e da esse prese a brillare una strana luce cremisi.

    -Basta avere Fede.

    Se Lily avesse posato lo sguardo sull'amico in quel momento, avrebbe visto apparire la figura evanescente di una donna in abito rosso che, accasciata sul borchiato, gli avrebbe baciato la fronte per poi svanire. E con la sua scomparsa sarebbe giunta per miracolo anche quella delle ferite: la pelle si ricongiunse, cicatrizzandosi e del brutto combattimento non rimasero altro che i segni sugli abiti logori ed insanguinati.

    Riaprendo gli occhi color nocciola, Virginia sorrise.
    Gajeel era guarito.



    Carità _
    La carità è la virtù per la quale si ama Dio al di sopra di tutto e il prossimo come sè stessi per amore di Dio. Gesù fa di essa il comandamento nuovo, ovvero la pienezza della Legge del Padre. La carità è il vincolo di tutte la altre virtù, che anima, ispira e ordina. Poiché la vera gratuità e lo spessore del vero amore è realizzato solo in nome di Cristo. Tutto è amato e accolto in nome Suo. Ciò che è amato al di fuori di lui è ugualmente un amore ma un amore imperfetto. La carità rimane l'unica opportunità per l'uomo d'oggi ovvero la sua trasformazione in homo novus, e nel contempo un monito, colmare il vuoto di carità per quel tanto di dolcezza che cade dal cielo con la luce del sole. E' grazie ad essa, personificata con una donna in abito rosso, che le anime prendono tal vigore da dominare il corpo e la materia dal misero valore, ed è con essa alle sue spalle che Virginia è in grado di curare ciascuno da qualunque tipo di ferita.
    Consumo: Variabile Critico.
     
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  5. _MajinZ_
     
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    I modi di quella ragazza erano così gentili e le sue parole così sincere, che Lily non poté fare a meno di fidarsi di lei con tutto il cuore. Rimase quindi in silenzio con le zampette giunte, sbirciando ogni tanto per vedere cosa stesse combinando la biondina... infondo era un gatto e quindi era un tipo abbastanza curioso, voleva vedere con i suoi occhi il miracolo compiersi.
    La fanciulla posò quindi le mani sul petto del ragazzone e da esse iniziò a sprigionarsi una luce cremisi... e fu in quel momento che l’Exceed la vide, una donna vestita con un abito rosso che apparve dal nulla, lasciando un bacio sulla fronte del borchiato per poi sparire. Quando per magia sparì, anche qualcos’altro iniziò a svanire come d’incanto. Le ferite infatti iniziarono a rimarginarsi ad una velocità incredibile, i tagli si richiusero e la pelle si rigenerò, facendo sparire ogni danno che il moro aveva ricevuto. Le uniche testimonianze del combattimento erano visibili solo sui vestiti, ancora lacerati dove prima erano presenti le ferite.
    Quando la ragazza riaprì gli occhi sorrise e nello stesso istante Lily osservò il suo amico riprendere colore, sembrava già che stesse molto meglio. Lentamente Gajeel si risvegliò, stringendo gli occhi a causa della luce e senza sforzo si mise seduto... e rimase per qualche istante a osservare un punto indistinto davanti a lui, era ancora un pochino rincoglionito.
    Non so come ringraziarti...
    Fu allora che il ferroso si accorse della presenza di altre persone, notò Lily per primo e poi si grattò il capo, visto che c’erano altre due fanciulle e una di quelle era sicuro di averla già vista. Però non ebbe il tempo di dire nulla perché in un istante si ritrovò le fauci della piccola pantera sul naso, lo stava mordendo! Inutile dire che quei dentini facevano davvero male.
    AHIAAAAAAAA MA CHE FAIIIIIIII?!
    La scena era abbastanza divertente, infatti c’era il micio che addentava saldamente il naso del Dragonslayer, il quale tentava di tirarselo via di dosso acchiappandolo per il corpo, ma sembrava tutto inutile... almeno finché il gatto non decise di mollare la presa.
    Questo è per essere stato un idiota! Hai rischiato di morire, stupido!
    E gli diede una zampata sulla faccia.
    Ringrazia la signorina che ti ha salvato la vita!
    Gajeel abbassò il capo, sentendosi colpevole. L’aveva fatta grossa stavolta e Lily faceva bene a sgridarlo, quel ragazzo delle volte era davvero troppo impulsivo. Si voltò quindi in direzione della suorina e sollevò la testa, ricordandosi il nome di quella ragazza.
    Grazie Virgigna.
    Forse non se lo ricordava davvero bene.
    Vi conoscete?
    Domandò il micio in un moto di sorpresa, questa non se l’aspettava proprio. Il destino a volte era davvero beffardo, altre volte sorprendentemente benevolo. Il ferroso annuì e poi spostò lo sguardo sull’altra ragazza... quella chi era? Non la conosceva. Però essendo Virgigna una ragazza di buon cuore, magari era possibile che...
    Ti occupi dei bisognosi ora?
    Esordì il borchiato indicando la moretta poco più in la, gli sembrava davvero una che aveva bisogno di un appoggio spirituale.

     
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  6. Virginia Naïlo
     
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    Il risveglio del borchiato fu brutalmente scosso dalla reazione di Lily alla consapevolezza dei miglioramenti di salute del suo amico. Se da un lato era contento, dall'altro era evidentemente furioso e non tardò certo a mostrarlo alla prima occasione, azzannandolo al naso. Alhandra scoppiò a ridere mentre Virginia, un attimo scossa, si portò le mani alla boccuccia con fare quasi spaventato. Che non comprendesse quei modi di fare era più che evidente... ma infondo era su endlos da poco e doveva ancora abituarsi a molte cose.

    Ti occupi dei bisognosi ora?

    Battendo le palpebre degli occhioni da cerbiatto, la suorina rimase per un attimo spiazzata e, prima che l'amica si cimentasse in uno dei suoi sproloqui, ebbe la prontezza di intervenire senza indugi.

    -Oh, no: lei è mia amica- rispose un pò imbarazzata. In effetti nessuno mai ci avrebbe scommesso che quelle due andassero d'accordo. Eppure si dice che le avversità uniscano più di quanto faccia il karma e, in un certo senso, per loro aveva funzionato: un nemico comune, una morte violenta ed un sacrificio non erano cose da poco -Eravamo dirette a Laputa e, beh... abbiamo incontrato te.

    Intanto Alhandra annuì senza parlare, limitandosi a sputare del catarro oltre una siepe e a maledire in silenzio la zuppa che le avevano rifilato a Nord. Le era pure venuto l'alito cattivo, giusto perchè altrimenti non sarebbe stata abbastanza sfortunata per i suoi standard.

    -Ma dimmi un pò... ti hanno forse derubato?- continuò imperterrita la suorina, curiosa di capire cosa fosse accaduto al borchiato -Chi ti ha fatto questo? E perchè?

     
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  7. _MajinZ_
     
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    Ora che il miracolo si era finalmente compiuto, Lily si calmò un poco anche se continuava a lanciare occhiatacce a quel testone che l’aveva fatto preoccupare così tanto. Se fosse passata solo un’altra ora probabilmente il moro sarebbe morto, sperava caldamente che avesse imparato la lezione... ma ne dubitava davvero. Per il suo amico combattere era un po’ tutto, la sua vita ruotava intorno a quello ma perderla probabilmente non sarebbe servito a nulla. Quindi beh, sperava che almeno avesse imparato un po’ meglio a scegliere i suoi avversari.
    Comunque, mentre il micio si sedette a terra con le braccia incrociate, Gajeel osservò incuriosito la ragazza rozza che a quanto pareva non si trattava di una poveraccia... ma era un’amica della suorina. Se ne era accorto anche uno come lui che quelle due erano completamente agli antipodi, però boh, in genere in coppia si compensavano i difetti degli altri, un po’ come erano Gajeel e Lily. Le reazioni della moretta però erano davvero simili a quelle del ferroso, il quale tossì un paio di volte e sputò fuori quella che sembrava sabbia... ne aveva mangiata un bel po’ qualche ora prima.
    Quando la biondina domandò quelle cose, il gatto iniziò a brontolare sommessamente: se ripensava a quel che era successo si arrabbiava ancora e gli veniva pure il mal di mare. Lasciò che fosse il moro a rispondere, magari avrebbe ripensato alla stupidità delle sue azioni. Il Dragonslayer comunque si grattò la testa imbarazzato, non sapeva bene cosa dire.
    Derubato no... almeno non credo.
    Si voltò un attimo in direzione della piccola pantera alla ricerca di conferme, le quali arrivarono sottoforma di movimento di diniego della testa. Subito dopo però lo guardò male, esortandolo a raccontare tutta la storia in modo che gli servisse da lezione.
    Diciamo che ho sfidato dei tizi e ho perso.
    Abbassò il capo per un istante, sembrava quasi afflitto da quel fatto.
    Era un tizio strano, forse non era neanche un tizio: era una specie di nano rosso che cavalca un elefante enorme. E ha un compare che spara cose dalle braccia.
    In quel momento il moro proprio non poteva sapere che Virginia probabilmente conosceva quei due, ma anche se fosse stato così non avrebbe nascosto nulla, lui era un tipo che diceva sempre la verità. Lily invece annuì soddisfatto, sembrava proprio che non doveva mettere mano alla spada, altrimenti gli avrebbe fatto qualche nuovo buco a quel pazzo impulsivo.

     
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  8. Virginia Naïlo
     
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    Derubato no... almeno non credo.

    Un sospiro di sollievo da parte della suorina interruppe quella conversazione.

    Diciamo che ho sfidato dei tizi e ho perso.

    Alhandra, dal canto suo, continuò a fissarli in silenzio, questa volta con un sopracciglio levato e vagamente perplesso. Si, insomma, la storia non si reggeva in piedi: lei li avrebbe derubati senza alcuna remora se fosse riuscita a stendere quel bestione.

    Era un tizio strano, forse non era neanche un tizio: era una specie di nano rosso che cavalca un elefante enorme. E ha un compare che spara cose dalle braccia.

    Con aria comprensiva, la dolce Virginia gli si avvicinò appena: posandogli una mano sul capo, ebbe l'accortezza di misurargli la temperatura della fronte. Era abbastanza certa che fosse guarito ma, per quello che diceva... non si sa mai.

    -Oh, Gajeel, devi aver battuto la testa molto forte- continuò con fare materno, posandogli un lieve bacetto sulla fronte -Però ho debellato ogni problema: presto smetterai di vedere elefanti rossi e cattivi!

    Ovviamente non le passò nemmeno per l'anticamera del cervello che -forse- non aveva ben compreso il racconto e che, in un certo senso, conosceva anche gli aggressori.

    -Sai che novità: non mi stupirei che fosse vero. Qui gira gente strana ti dico... gente strana!

    Sentenziò Alhandra, pungolandola col dito sottile. Poi si voltò verso Gajeel.

    -Piuttosto... è in vendita il gatto?

     
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  9. _MajinZ_
     
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    Virginia era una ragazza davvero gentile e disponibile, sempre pronta ad aiutare il prossimo come aveva appena dimostrato... in alcuni casi però si dimostrava davvero troppo innocente e a tratti un po’ svampita, visto che aveva etichettato quella storia come frutto di una botta in testa. In quel momento Gajeel e Lily si guardarono abbastanza perplessi, voltandosi nuovamente in direzione della biondina subito dopo, visto che c’era di sicuro qualcosa che non andava.
    No, non hai capito...
    Disse il moro inginocchiandosi, poggiando poi le mani sulle ginocchia. Iniziò poi a gesticolare per descrivere meglio la situazione, sperando questa volta di essere molto più credibile.
    E’ il tizio ad essere rosso e cavalca un grosso elefante. Il tizio è basso e ha le corna sulla testa, la pelle squamosa e le zanne che spuntano ai lati della bocca... capisci?
    Cercò anche di imitare quel nano afferrando Lily e storcendogli la bocca, cosa che ovviamente il micio non accettò di buon grado e gli morse un dito... inutile dire che iniziò un nuovo scambio di opinioni tra quei due, con il ragazzo che scuoteva la mano per liberarsi del micio saldamente attaccato al suo dito, riuscendo a cavarsela solo dopo dei lunghi istanti. Così, quando il ferroso era intento a soffiarsi la falange dolorante, l’Exceed si voltò in direzione della moretta e la guardò abbastanza male.
    Non sono in vendita, signorina. Dovresti frequentare un corso di buone maniere, sai?
    Concluse poi il felino riferendosi ai rutti e alle altre cose mostrate poco prima... no, quei comportamenti non si addicevano proprio a quelli di una donna, o di qualsiasi altro essere di sesso femminile. Detto ciò comunque si sedette nuovamente a terra e incrociò le braccia, chiudendo poi gli occhi così da lasciare spazio al suo amico.
    Lui è un mio amico, non posso venderlo.
    Aggiunse poi il giovane, anche se poco prima non sembravano per nulla due amici. Però erano uniti da una promessa, infatti Gajeel avrebbe aiutato Lily a recuperare i suoi poteri e allo stesso modo il micio avrebbe aiutato il borchiato a trovare indizi su suo padre. Insomma, per quanto litigassero erano sempre in ottimi rapporti, legati da quel nobile patto.

     
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  10. Virginia Naïlo
     
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    Ad esser sinceri, la situazione era un pò irreale.
    Se da un Lato era possibile vedere uno sdegnato Lily fare la predica ad una donna dai modi un pò rozzi, dall'altro Gajeel e Virginia si cimentavano in una conversazione... senza risultati.

    No, non hai capito...- disse lui, gesticolando -
    E’ il tizio ad essere rosso e cavalca un grosso elefante. Il tizio è basso e ha le corna sulla testa, la pelle squamosa e le zanne che spuntano ai lati della bocca... capisci?


    Anche la suorina si era inginocchiata, quasi ad imitarlo. Sul faccino tondo e dolce un'espressione incuriosita.

    -Che razza di demone orribile doveva essere!- rispose al moro, mentre la boccuccia prendeva la forma di una piccola "o" -Corna di caprone, pelle di serpente e zanne per tranciare le carni: questo veniva certamente dall'Inferno!

    E...si. Per chi non l'avesse capito, la situazione stava nettamente peggiorando.

    -Posso comprendere il tuo ardore per sconfiggere tali empietà, ma non dovevi sfidarlo: avrebbe potuto strapparti l'anima e trascinarti in luoghi di dannazione eterna- continuò, tutta convinta -Promettimi che, se lo rivedrai, chiamerai un esorcista!

    Intanto, di sottofondo, si levò alto lo stupore di Alhandra all'esclamazione del piccolo famiglio. Gli rispose quasi sconvolta, preda di chissà quale rivelazione.

    -Cioè... pure amici?!?! Ma sei tipo un gatto-alieno-mutante?

     
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  11. _MajinZ_
     
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    Inginocchiati l’uno di fronte all’altra, Gajeel e Virginia sembravano due bimbi intenti a scambiarsi chissà quali racconti... facendo galoppare la fantasia senza nessun freno. Però era tutto alquanto divertente, visto che lui cercava di spiegare qualcosa che gli era successo davvero, senza farla passare come i vaneggiamenti di un pazzo, mentre lei sembrava muoversi su un piano differente e ciò ovviamente causava qualche fraintendimento. Anzi, fraintendimenti grandi come case. E ovviamente vedere tutta quella foga, per un tipo come il ferroso, era qualcosa di molto contagioso.
    Non so da dove veniva, non gliel’ho mica chiesto! Però era davvero brutto... aveva anche delle ali!
    Senza accorgersene la situazione continuava a peggiorare, ma tutto ciò si trasformava in uno strambo spettacolo per gli osservatori esterni... infatti Lily ascoltava quel discorso a bocca aperta, non riusciva proprio a credere che stesse succedendo davvero. Che diamine stavano dicendo quei due? Poteva capire che Gajeel avesse preso diverse botte in testa, ma lei sembrava una persona così assennata... invece erano entrambi scemi.
    L’anima?! Che bastardo!
    Se lo rivedo lo prendo a pugni di nuovo!

    Annuì convintissimo il borchiato, incrociando le braccia al petto e chiudendo gli occhi... no, non aveva imparato nulla da quella brutta esperienza. In tutto ciò comunque c’erano due persone un po’ più serie, anzi, una di esse non era neanche una persona. Pantherlily e Alhandra sembravano gli unici ad avere un briciolo di cervello, facendo discorsi quantomeno sensati.
    Amici, che c’è di strano?
    Rispose il gattino inarcando un sopracciglio.
    E per essere precisi io sono un Exceed, vengo da Edolas, un mondo dove ci sono tanti altri esseri come me... anche se a casa mia io sono un po’ diverso. Più alto tipo.
    Il viaggio nel tempo purtroppo l’aveva rimpicciolito, nel suo mondo infatti lui era alto, muscoloso e indossava una bellissima armatura scintillante. Comandava le guardie che difendevano il regno, quindi aveva anche una certa autorità. Adesso comunque era un piccolo gatto antropomorfo e la cosa non gli dispiaceva poi tanto.

     
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  12. Virginia Naïlo
     
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    L’anima?! Che bastardo!
    Se lo rivedo lo prendo a pugni di nuovo!


    La situazione peggiorava di minuto in minuto, e non accennava a risollevarsi. Se da un lato Gajeel e Virginia parlavano di cose il cui senso era già stato perso molte battute prima, nell'altro anche la discussione apparentemente seria di Lily ed Alhandra avrebbe presto trovato una ragione valida per troncarsi.

    Amici, che c’è di strano?

    Dapprima vi fu un rumore, molto simile ad un gorgoglio ma più secco.
    Uno dei due interlocutori -Alhandra- avrebbe iniziato a massaggiarsi lo stomaco, per poi piegarsi molto lentamente, quasi in slow motion. Quando ormai aveva preso la forma a portafoglio, le parole del famiglio di Gajeel smisero di arrivare al suo cervello, troppo impegnato ad inviare segnali di non evacuare anche l'anima in quel preciso istante.

    -Devo... andare.

    Furono le sue ultime parole. Non nel senso che morì, ma nel senso che si alzò senza dire altro per poi correre fra la sterpaglia come un'ossessa. A vederla muoversi in quel modo innaturale -i glutei ben saldi in un'eroica resistenza, in nome della dignità della loro proprietaria- sarebbe potuta benissimo sembrare storpia. Poco male. Meglio storpia che... beh. Quell'altra cosa.

    -Ragazzi, vi chiedo perdono ma... beh... la mia amica non si sente bene- tentò di spiegare Virginia mentre si rialzava -Scusate ancora... ehm... ciao!

    E con ciò si mise a correre pure lei, seguendo la scia di foglie smosse e terreno calpestato lasciata fra la sterpaglia dall'amica. Infondo non poteva perderla: da sola Alhandra era perfino più indifesa.
    Anche se non l'avrebbe mai ammesso.

     
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  13. _MajinZ_
     
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    Sarebbe stato bello continuare con quei due discorsi, c’era quello che ormai aveva perso ogni senso e che interessava Virginia e Gajeel, e poi c’era anche quello molto più serio che interessava Alhandra e Pantherlily... ma il tutto venne bruscamente troncato da un suono cupo, un rumore che chiunque si divertisse a mangiare cose strane e in grandi quanti conosceva bene. Si trattava di un sordo gorgoglio che preannunciava tempesta, che costringeva chi lo subiva ad alzarsi, stringere le chiappe e correre via alla ricerca di un cesso o, in mancanza di quello, un bel cespuglio rigoglioso e con delle grandi foglie, magari.
    Ti scappa, eh?
    Domandò il capellone con un sorrisetto sulla faccia, sembrava quasi conoscere quella sensazione... era successo anche a lui dopo che aveva mangiato quella zuppa a Merovish, era stato male per almeno due giorni. In tutto ciò Lily fece semplicemente un facepalm, per poi sospirare, mentre la moretta scappava via alla ricerca di un punto dove sganciare... seguita a ruota dalla suorina che aveva proprio un bel da fare con quella tipa. Anche il Dragonslayer si rialzò e salutò con la mano la fanciulla, era stato un vero colpo di fortuna incontrarla: solo grazie a lei ora si poteva rialzare.
    Vai pure, e grazie ancora!
    Buon viaggio.
    Entrambi salutarono a loro modo, quella piccola rimpatriata era avvenuta proprio nel momento giusto... qualche attimo in più e le cose potevano prendere una piega tragica. Comunque, anche per loro due era giunto il momento di rimettersi in viaggio. Avevano una nave da prendere e quindi non potevano sprecare altro tempo: Lily saltò sulla spalla del suo amico e insieme iniziarono a muoversi. Avrebbero discusso ancora di quel che era accaduto e l’Exceed fece una bella ramanzina a quello stupido, dicendogli che senza quell’aiuto inaspettato probabilmente sarebbe morto... lui promise di stare più attento, ma lo fece con un sorrisetto che non prometteva nulla di buono. Adesso comunque dovevano raggiungere la loro nave, era quella la cosa più importante.

     
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