Under the Sun

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    Laputa.

    L'Antico si aggirava con il solito passo, lento ma costante, per il Latifondo dell'Isola nel Cielo godendo della brezza e della luce del Sole di mezzogiorno, a pochi metri lo seguiva come sempre il suo Ushabti.
    Aveva molte cose da fare, tra problemi legati alle minacce da altri mondi, Arcani, creazione di un'armata di Golem, istituzione del tribunale e mille altre faccende ma la giornata era così splendida e limpida che semplicemente non aveva potuto resistere alla tentazione di uscire dal suo ufficio per mettersi a passeggiare in pace e tranquillità.
    Aveva dato chiaro ordine che nessuno lo disturbasse e conoscendolo, gli aviatori erano stati abbastanza furbi da seguire le istruzioni alla lettera, ben sapendo come il Comandante fosse poco gentile con quanti disturbavano la sua pace e che il suo stato d'animo poteva passare da sereno a infuriato nell'arco di un battito di ciglia, o anche meno.

    La zona in cui si trovava era estremamente spaziosa, un campo erboso lasciato a maggese, l'orizzonte interrotto soltanto dalla presenza di un imponente quercia dai rami carichi di foglie.
    Era vicino a questa che la mummia aveva deciso fermarsi brevemente, per poi estrarre uno pesante volume dalla borsa che portava sempre con se, nel quale si immerse con una lettura profonda e concentrata.
    Il libro trattava uno dei suoi argomenti preferiti, la natura della magia e dei vari tipi di potere arcano che sembravano essere stati sviluppati tra le diverse dimensioni, una lettura a dir poco affascinante.

    Edited by Settra - 26/2/2014, 13:34
     
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    Uno scatto... Cinque scatti... Nove scatti...

    Niente flash, quella era una giornata di sole a Laputa e su un’abbondante porzione di terra lasciata a riposare si consumava una scena decisamente inconsueta. Un tintinnio di campanelli, un fruscio tra l’erba alta e a passi lesti il Giullare si avvicinò alla quercia che si scagliava secolare contro il limpido cielo.
    Quel giorno la pazza avrebbe fatto un favoloso book fotografico a quello che si raccontava essere uno dei personaggi più cattivi e scorbutici di tutta Endlos. Abbassò la ‘tecnologica’ fotocamera usa e getta, formato da quindici foto, per guardare meglio il soggetto e non poté nascondere un’espressione ammirata. Era bellissimo. Scheletrico e putrido se ne stava comodamente seduto sotto la maestosa pianta con la posa d’un maestro severo. La pelle rinsecchita aderiva perfettamente alle ossa avvolte da una tunica antica e suntuosa, lo orbite vuote sembravano brillare mentre divoravano un libro stretto gelosamente fra le dita ossute.
    A quella visione la Strega della Luna ringraziò mentalmente un gruppo di turisti conosciuti sulla navetta presa a Klemvor. Dei ragazzi super simpatici che, dopo una ‘piccola discussione’ fatta da pugni e calci, avevano deciso non solo di darle tutte le informazioni di cui necessitava per arrivare dal misterioso sacerdote di nome Khatep, ma anche di regalarle quella macchina fotografica.
    Un altro scatto e ormai non più di due metri la distanziavano da quello straordinario figuro che, con tutta probabilità, non si era di certo fatto sfuggire il rumore assordante dei sonagli sparpagliati sull’abito fantasioso e variopinto della circense…

    -Buon giorno a lei
    Re dei farisei!-

    Disse la giovane con voce cristallina mentre si esibiva in una profonda riverenza.

    -Khat lei dev’essere
    Un sogno sto a tessere!
    Son Jester un Giullare
    Una foto con lei vorrei fare!-


    Detto questo la ragazza dal buffo copricapo saltellò a qualche passo dal non-morto. Si inclinò leggermente in avanti poggiando le mani diafane sulle ginocchia per eliminare il divario d’altezza con l’anziano accomodato a terra.



    Poi con un gesto svelto e non curante sistemò la lunga treccia castana ornata da perle rosse dietro la schiena e fece scivolare la fotocamera davanti il viso del sacerdote. Un sorriso cortese curvò le labbra cremisi del Giullare e il suo sguardo scuro si incatenò alla persona di lui. A fare a pugni col la sua figura ingenua era la melodia del suo sangue che fluiva frenetica nelle vene e un’intensa aura d’orrore che l’avvolgeva in un abbraccio di tenebra. Ora la mezza Selvatica era euforica ed ambiva ad una risposta positiva. Solo chi la conosceva bene sapeva che sarebbe stata disposta a tutto pur d’ottenerla…

    Energia: 100%
    Stato fisico: Ottimale
    Stato mentale: Emozionata-Euforica

    PASSIVE:

    TERRORE NELL’ORRORE: Per quanto possa esser definita graziosa quando Jester si arrabbia diventa davvero inquietante. Ciò viene amplificato in più casi:
    1 Quando è arrabbiata!
    2 Quando le sciolgono la treccia!
    3 Quando si fa guidare dalla follia!
    4 Quando combatte!
     
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    Fastidio.

    Incredibile come non si potesse neppure leggere in pace in un luogo sperduto come un campo nel bel mezzo del Latifondo.
    Aveva sentito da una notevole distanza il chiasso provocato da quei campanelli, si era anche brevemente voltato per osservare da lontano quella creatura vestita di colori e sonagli, sperando che passasse piuttosto rapidamente, andandosene e lasciandolo alla sua lettura.
    Evidentemente aveva esaurito la sua fortuna quella volta che...no effettivamente non era mai stato particolarmente fortunato.

    Buon giorno a lei
    Re dei farisei!-

    Khat lei dev’essere
    Un sogno sto a tessere!
    Son Jester un Giullare
    Una foto con lei vorrei fare!


    Quella creatura ammantata di idiozia si era abbassata sulle ginocchia in modo da raggiungere la stessa altezza sua, che si trovava seduto all'ombra dell'albero, costringendolo a interrompere la sua lettura piazzandogli quella specie di macchina fotografica davanti al volto.
    Indubbiamente aveva deciso che farlo irritare doveva essere un gioco estremamente divertente, ma se l'avesse conosciuto avrebbe certamente evitato; c'erano aviatori finiti a piangere negli angoli bui per molto meno.
    Tuttavia la giornata era splendida, decise quindi di essere generoso, per il momento.
    Tra l'altro si chiese perchè parlava in rima.

    No.
    Rivolgiti a me con il rispetto che mi devi, io sono Khatep: Magister, membro del Consiglio e Comandante degli Aviatori e se voglio ho la facoltà di farti gettare nelle celle del presidio semplicemente schioccando un dito.
    Non farò una foto con te, ora sparisci.
    Mi stai irritando.


    Aveva notato sia il sorriso cremisi sulle labbra di quella stramba ragazza, sia lo sguardo scuro puntato direttamente verso le sue orbite.
    Quella bambina non aveva nessunissima paura di lui, nonostante il suo aspetto, e ciò lo indusse a pensare che fosse completamente pazza e naturalmente il parlare per rime, il vestiario e i sonagli servivano solo ad avvalorare la sua tesi a riguardo.
    Per quanto concerneva l'aura di orrore che la circondava, la mummia nemmeno se ne accorse, tanto immune a certe inezie mortali da non essere nemmeno più in grado di percepirle.
     
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    No.
    Rivolgiti a me con il rispetto che mi devi, io sono Khatep: Magister, membro del Consiglio e Comandante degli Aviatori e se voglio ho la facoltà di farti gettare nelle celle del presidio semplicemente schioccando un dito.
    Non farò una foto con te, ora sparisci.
    Mi stai irritando.


    Il Giullare inclinò la testa di lato e il suo dolce sorriso si tramutò in un broncio innervosito, non si aspettava certo una risposta del genere. In fondo anche nell’universo da dove lei proveniva le celebrità erano, nella maggior parte dei casi, gentili e cordiali con i loro sostenitori. Tuttavia l’espressione tesa della ragazza fu solo un’ombra sul suo giovane viso, un battito di cuore ed eccola ritornata quella di sempre, solare e radiosa. Una risata cristallina si fece largo fra le labbra rosse come il sangue mentre indietreggiava un poco portando le mani dietro la schiena. Poi, tutto d’un tratto, senza un apparente motivo iniziò a girare su se stessa. Era decise ad andare via e provare il giorno successivo a convincere l’anziano signore a fare una voto, sperando fosse più accondiscendente. Stava già saltellando lontano quando si fermò di botto e cambiò idea. Tornò sui suoi passi. Se un attimo prima aveva deciso di andarsene ora era propensa a rimanere. Con un rapido movimento la macchina fotografica scomparve in una tasca interna dell’abito che poco prima non c’era _E’ bello avere vesti incantate_ A perdonare l’assenza dell’oggetto tecnologico apparve negli occhi scuri della Strega della Luna una strana luce. Uno sguardo di battaglia che valeva più di mille parole, ma naturalmente la cara e buona Jester non lasciò che il cervello rinsecchito di Khatep cercasse da solo la risposta…

    -Purtroppo non ritiro la proposta
    Ormai la sfida è stata posta-

    La donzella spalancò le braccia fissando terra poi, posizionando un piede davanti l’altro come un’acrobata, iniziò a camminare a zig zag come se stesse seguendo un percorso invisibile disegnato sull’erba. Quando si decise a guardare la mummia a separali vi erano poco meno di due metri di distanza. Il Giullare si mise sull’attenti consapevole che il passatempo bambinesco era finito e che al suo posto però stava per nascere qualcosa di altrettanto divertente. La sua mano si tuffò intrepida nella tasca del pantaloncino a puffo alla ricerca del bacio freddo e rassicurante delle sue lame. Un fremito si fece largo lungo la schiena quando toccò le sue dieci affilatissime ‘carte da poker’. La circense le conosceva a memoria una ad una anche senza vederle, le considerava sue compagne. Ogni graffio sulla loro liscia superficie rappresentava una battaglia, una questione personale o meno, vinta o persa che fosse ma il motto rimaneva lo stesso “non rimpiangere nulla!”. Infine le dita affusolate della ragazza andarono a stringersi su quattro delle lame, quelle che da poco aveva assoldato nel suo deck…

    -Sono pronta ad un gioco mozzafiato
    Dai su, per me è già iniziato!-


    Il Giullare non aspettò neanche che la sua stessa frase fosse finita, iniziò a correre a tutta velocità verso la mummia. I sonagli tintinnavano furiosamente come campanelli d’allarme e, mentre con uno scatto veloce raggiungeva la sinistra del non-morto, lanciò le sue amate armi. Il cinque di cuori e il Jolly si diressero dritte alla gola, mentre la Regina di cuori e il suo Re miravano alla bocca. Ma la cosa non finì lì. Infatti, prima ancora che le carte raggiungessero l’obbiettivo, la mezza Selvatica si lanciò verso il suo avversario mirando alla tempia. Secondo i suoi calcoli avrebbe dovuto stargli addosso un secondo dopo che le carte l’avessero raggiunto. La fanciulla era così contenta di quella situazione che non riuscì a cancellare un ghigno soddisfatto dalla faccia. Era euforica al pensiero che anche quel giorno avrebbe fatto la sua buona azione spiegando al suo nuovo amico l’importanza della cortesia fra star e fan…

    -Qualcuno farà male
    Chi sarà questo tale?-


    Energia: 100%-15%=85%
    Stato fisico: Ottimale
    Stato mentale: Innervosita-Accondiscendente-Euforica

    EQUIPAGGIAMENTO:

    COL MAZZO TI AMMAZZO: Il "mazzo" è costituito da 10 carte:
    Asso di cuori, A.fiori, A.quadri, A.picche, Jolly, Regina di cuori, Re di cuori, 9 di quadri, 5 di cuori, e _la sua preferita_ 2 di picche.
    Non sono adatte per il gioco d'azzardo ma ogni volta che le usa Jester scommette la vita. Quindi preparatevi a diventare un bersaglio o/ed essere tagliuzzati dalle lame più simpatiche che si possano trovare su Endlos.
    Le carte da Poker sono... <<un classico, sempre apprezzato, sempre amato da chi come loro seguiva la via della follia circense.>> Cit.S

    ATTIVE:

    ARMAGEDDON: Essendo Jester della classe Selvaggia può beneficiare della forza animale. Ciò consiste nel concentrare una grande quantità di potere in un punto preciso del corpo, cosicché sia in grado di dare pugni/calci/testate. (Consumo variabile)

    10%

    UNA CARTA NON SI SCARTA: La mezza Selvatica lancia le sue carte-lame con una tale forza da poter non solo lacerare la pelle ma spaccare anche quale ossicino... 4 colpi a consumo basso, 6 colpi a consumo medio, 8 colpi a consumo alto, 10 colpi a consumo critico. ( 2 punti, consumo variabile)

    5%

    PASSIVE:

    TERRORE NELL’ORRORE: Per quanto possa esser definita graziosa quando Jester si arrabbia diventa davvero inquietante. Ciò viene amplificato in più casi:
    1 Quando è arrabbiata!
    2 Quando le sciolgono la treccia!
    3 Quando si fa guidare dalla follia!
    4 Quando combatte!

    Jester's Art: Ogni Corte che si rispetti è provvista di un artista pronto a soddisfare, compiacere e divertire le persone che la abitano.
    Beh, nel mondo Hunter x Hunter Jester era quell'artista!
    Infatti il Giullare assieme a suo padre si esibiva non solo nel raccontare storie in rima ma anche in giochi di abilità. E fu così che con il passare del tempo ha sviluppò dei power-up di agilità e velocità del 50%.
     
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    Sfida?

    Era già sicuro che quella bambinetta non avesse tutte le rotelle al posto giusto quando aveva visto come si era conciata, per non parlare del fatto che aveva avuto la faccia tosta di disturbarlo per chiedergli una cosa futile come una foto.
    Sembrava avesse capito e se ne stesse andando, quando improvvisamente si fermò e voltandosi si fece venire una strana luce minacciosa negli occhi.
    Ora si metteva a parlare di sfida, come se volesse davvero farsi ammazzare da lui.
    Lui queste nuove generazioni di suicidi proprio non riusciva a capirle.

    L’Antico non chiuse il suo libro, né si alzò in piedi o fece qualsiasi altra cosa, era tanto sicuro della propria superiorità che semplicemente rimase immobile mentre quella pazza gli si avvicinava zigzagando solo per poi fermarsi a un paio di metri da lui.
    Lo si vedeva benissimo che stava preparandosi ad attaccare, o meglio, che si stava preparando a suicidarsi in modo incredibilmente plateale e stupido, esattamente come Grifis, sembrava che andare da Khatep appositamente per farsi uccidere fosse diventata la nuova moda dell’estate Laputense.
    Naturalmente la cosa lo seccava moltissimo.

    Il gigantesco Ushabti, dal canto suo, estrasse l’immensa spada rituale dal suolo terroso del latifondo e si avvicinò di più al proprio padrone immortale, in modo da poterlo meglio proteggere da eventuali attacchi da parte di quella squilibrata, che pure non tardarono ad arrivare.
    L’assalto della donna fu indubbiamente fulmineo, prima le carte scagliate verso l’Antico e poi lei stessa, proiettata in avanti per sferrargli un pugno tanto violento che probabilmente gli avrebbe fracassato il cranio, o almeno ci sarebbe stata questa possibilità se l’Antico non avesse pigramente innalzato una barriera di luce solida tra se e la propria temporanea nemica.
    Il suo potente incantesimo non ebbe alcuna difficoltà a deflettere le carte da gioco e persino il pugno della selvatica dovette arrestarsi contro la sua marmorea resistenza, completamente intonso.

    Tu morirai per questo.


    Con un gesto altrettanto pigro Khatep evocò un immenso sciame di insetti nonmorti: vespe, calabroni e altre mostruosità alate composte unicamente da carapaci ricolmi di veleno cominciarono a sciamare nell’area, per poi riversarsi sulla miserevole Jester, con l’unico e chiaro intento di devastarle il corpo con i loro pungiglioni.
    Probabilmente sarebbe bastato quell’assalto per liberarsi della scomoda intrusa, ma l’Antico era stato piuttosto restio ad affidarsi alle probabilità, quindi anche il suo Ushabti si sarebbe scagliato all’assalto, subito dopo lo sciame di insetti, cercando di approfittare di una eventuale distrazione della ragazzetta, per afferrarle la gola con la mancina e infilarle la lama rituale nel ventre fino all’elsa con la dritta.

    Con un po’ di fortuna avrebbe potuto tornare alla lettura del suo libro entro un tempo ragionevole, magari 80 secondi, considerato che doveva anche ritrovare il segno.

    Status Fisico: Illeso
    Status Mentale: Infastidito
    Mana: 110-20-10= 80%

    Equipaggiamento


    Bastone del Serpente:Bastone a foggia di serpente
    Mantella con Cappuccio:
    Borsa di Pelle:
    Maschera dei Mille Volti: Capacità di travestimento illusorio
    Aeris Mappa: Indica la posizione degli aviatori su Endlos
    Frammento di AI: Dispositivo di comunicazione tra aviatori

    Servitori Nonmorti


    Ushabti:

    Poteri e Abilità


    Sommo Sacerdote Liche: No organi interni, immune alle malie, anima non imprigionabile
    Immortale: Immortale
    Collettore Magico: +10% mana
    Scrutare l’Anima: Capacità di vedere le anime entro 30m
    Conoscenze Enciclopediche: Bonus in informazioni dato dal QM
    Incantesimi Riflessi: Cast dalle evocazioni


    Tecniche Utilizzate

    Signore della Luce
    "Somma perfezione della magia della luce, capace tanto di attaccare quanto di proteggere; indubbiamente l'incantesimo migliore di tutto l'Ordine dei Maghi del Sole..."
    I Maghi del Sole, l'altro ordine dedito al servizio della divinità solare ma che a differenza del culto funebre utilizza magie e incantesimi anzichè evocazioni, ha la capacità di poter convogliare l'enorme forza del Dio e disporne come più si preferisce della sua luce, muovendola, spostandola, liquefandola e addirittura solidificandola in Lucinferina, un elemento ambrato luminescente fatto di lucida solida tenuta assieme dalla magia, si dice che per questo privilegio il grande Dio si prenda parte dell'energia di chi ha richiesto i servigi del suo elemento.
    La verità però è questo è un semplice incantesimo che dona la capacità di manipolare a proprio completo piacimento e discrezione qualunque luce presente nella zona di effetto della magia stessa, tale luce potrà essere plasmata in qualsiasi modo, persino solidificata dalla mente abile del mago accorto, o esplodere in caso perda la concentrazione, a causa della violenta liberazione della luce dalla sua gabbia magica; solo i maghi più strani e innovativi trovano che questo effetto eplosivo possa avere qualche reale utilità in battaglia, con le dovute precauzioni.
    Consumo: variabile ALTO
    Effetto: Il Sommo Sacerdote ha la capacità di manipolare la luce, dissipandola, concentrandola e addirittura liquefandola e solidificandola per sfruttarla come più desidera, questo però è legato alla presenza di luce pur andando bene un qualunque tipo di luce (naturale, magica o artificiale) ed è indipendente dalla sua quantità poichè per incrementarne l'intensità si usa il potere insito nell'incantesimo, serve solo come "miccia" per far partire la magia.
    La gittata massima a cui può giungere questa luce sfruttata dal sommo varia in base al consumo utilizzato per la tecnica (basso 5 metri, medio 7, alto 10 e critico 15) e qualunque forma egli gli dia avrà un potere pari a quello del consumo utilizzato, purchè non sia una forma troppo grande.

    Sciame dei Sepolcri
    "Api, vespe e insetti del genere, nella loro forma adatta a vivere nel Deserto hanno sviluppato la capacità di divorare i tessuti dall'interno, oltre ad un apprezzabile color sabbia a tinta unita, non mirano a farti scappare, ma a predarti."
    Nell'antica Nehekhara la fauna aveva un che di non propriamente amichevole, non verso coloro che non sapevano approcciarsi a lei con una certa cura ed esperienza, questo poichè nel deserto non solo abbondavano scorpioni e insetti terrestri di ogni tipo, per non parlare di animali ben più grandi, ma anche insetti volanti.
    Api, vespe e calabroni del deserto cacciavano gli animali più piccoli e ne succhiavano le interiora per poi riportare il pasto all'alveare, generalmente situato su una palma, e produrre il loro nettare tipicamente rosso e non dorato.
    I Sacerdoti allora impararono ad uccidere queste piccole bestie e a lasciarne essiccare i gusci nel sole del deserto in modo che di essi non restassero che gli esoscheletri, ora è possibile evocare interi sciami di queste bestiole volanti ricolme magicamente di veleno, volano ora in sciami compatti o dispersi e seguono ogni ordine del loro signore non morto.
    Consumo: medio
    Durata: 2 turni
    Effetto: evocazione di centinaia di insetti assortiti tra api, vespe e calabroni di dimensioni normali, questi insetti sono ricolmi di un veleno che una volta iniettato nella vittima causa forti dolori, che però svaniscono in due turni, e rigonfiamento della parte interessata a causa del veleno stesso.
    Il rigonfiamento è davvero notevole, l'area diventa rossa e si può alzare e gonfiare anche di due centimetri ne punto più alto e in un area di diametro tre centimetri, e causa un'intenso prurito, questo non svanirà dopo due turni ma permarrà per tutta la battaglia, lenendosi gradualmente, in quanto effetto primario del veleno, il rigonfiamento tende a essere turgido e tentare di premerlo o piegare la zona interessata causa dolore.
     
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    Dire che Jester ci rimase male è dir poco!
    Avrebbe voluto impartire al suo nuovo amico una lezione di Bon ton invece i suoi colpi furono del tutto inutili. Una barriera di luce si erse impenetrabile attorno all’Antico e la folle donzella fu colta dalla sorpresa mentre spostava il suo sguardo da quel muro splendente alla sua mano poco prima chiusa in un pugno. Era assorta nei suoi pensieri quando la voce d’oltretomba la fece destare dal suo sonno ad occhi aperti, automaticamente scattò andando a prendere le sue fidate compagne di giochi…

    Tu morirai per questo.

    La stramba fanciulla non poté non sorridere notando che nel tono di Khatep non si coglieva nessuna nota di rabbia accanita ma più che altro una constatazione annoiata. Nonostante ciò quel che quell’uomo credeva non toccava minimamente la ragazza che dal canto suo avrebbe venduta cara la pelle…

    Per un attimo si chiese cosa fosse per quell’essere millenario la morte. Era forse una punizione da infliggere, un piacevole passatempo, oppure era una compagna di vita?
    Si domandò cosa comportasse per lui l’immortalità. Era qualcosa che gli era stata donata o qualcosa che aveva bramato, studiato e acquisito?
    Sospirò. Non sapeva le risposte, forse un giorno gliele avrebbe chieste e lui avrebbe risposto, o forse non avrebbe conosciuto mai la verità! Per ora tutto ciò che sapeva erano le sue risposte, o almeno quel che al momento credeva di sapere. La sua mente navigava in un mare di pensieri che portavano a galla i ricordi della sua stessa vita. Assaporava il sapore delle acque che la inghiottivano facendo largo nei polmoni, i racconti su quando l’avevano pugnalata da neonata si trasformavano in tante fantomatiche immagini, poi vi era quella volta che l’avevano impiccata, comunque andava la solfa non cambiava, lei rinasceva. Perché era una Selvatica anche se per metà e come tale tramontava col Sole e risorgeva con la Luna. Impossibile per la fatal quiete trattenerla con le sue catene di sogni poiché la stessa natura di quella giovane era una chiave di vita alimentata dalla sua stessa volontà.

    La Strega della Luna alzò il volto e si accorse che vi era un nuovo arrivato, o forse semplicemente qualcuno che non aveva notato. Un essere altissimo e maestoso dalla testa di rapace che brandiva un enorme spadone, al Giullare fece subito venire in mente un documentario sull’antico Egitto che aveva visto anni prima. Lo salutò velocemente con la mano sinistra, dopo poco un ronzio le giunse alle orecchie e con esso uno sciame d’insetti s’avventò sul suo corpo. La donzella sorrise amorevolmente alzando le braccia al limpido cielo. Ormai nella sua carne si diffondeva la forza, un potere immenso proveniente dal popolo materno, lo stesso che le permetteva di non temere la morte. Lasciò che quei piccoli esseri le baciassero la pelle diafana. Le carte strette ancora fra le dita della destra non ferivano quelle creature minute e la pazza dagli abiti circensi volteggiò su se stessa mentre con voce melodiosa iniziava a parlare…

    -La morte può esser dono
    Ma io sarò maleducata,
    Rimango ciò che sono
    E non accetto altro che foto amata!-

    Fece un attimo di pausa mentre osservava affascinata dei calabroni sul palmo della mano destra…
    -Perciò Khatep antico
    Inutile offrirmi il buio
    Ascolta quel che ti dico
    Porterò la tua vita in subbuglio!-


    Detto ciò spostò le iridi scure sul sacerdote, ma proprio in quel momento il suo scagnozzo l’attaccò. Lo vide accanirsi su di lei con l’intento di prenderla per la gola. Fortunatamente per quanto quel bestione potesse essere grosso non era altrettanto veloce e la mezza Selvatica riuscì a sfuggirgli esibendosi con disinvoltura in un ponte perfetto. Mentre arrivava a posar le mani saldamente sul terreno vide la lama lucente dell’egizio tagliare l’aria dove poco prima vi era stata lei. Tuttavia uno strappo le fece capire che c’era qualcosa che non andava. Con la spinta delle gambe la giovane arrivò in verticale per poi scendere in posizione accovacciata e mentre faceva ciò lanciò il cinque di cuori mirando la zampa destra dell’avversario. Con la sua solita velocità ed una grazia felina s’alzò in piedi balzando all’indietro ben attenta a non ricevere altri attacchi e proteggendosi con le tre carte che le erano rimaste. Portò istintivamente lo sguardo all’addome e scoprì la sua casacca viola orribilmente lacerata, fortunatamente la difesa che la proteggeva dallo sciame brulicante aveva impedito l’attacco la ferisse ma per Jester quello era l’ultimo dei suoi problemi. Si morse il labbro fino a farsi uscire il sangue, odiava quando le distruggevano le cose...

    -Non potrò mai perdonare
    Ora la bestia dovrete affrontare!-


    Disse quelle parole a denti stretti iniziando a tremare di rabbia. Non poteva credere che le avessero fatto una cosa del genere. Non era importante che quell’abito fosse incantato e che si potesse ricomporre con uno schiocco, non poteva ugualmente accettare una simile infamia. Velocemente la ragione sfumò e al suo posto comparve sadica follia e brama di sangue. Le tre carte scomparvero nella manica e al loro posto vi era solo il due di picche che era la carta più amata dalla Strega. Poi una risata argentina iniziò ad echeggiare nell’aria mentre la giovane scattava velocemente verso Ushabti per poi scartare verso sinistra e correre nella direzione del suo padrone, Khatep era sua la colpa! Se fosse riuscita nell’impresa si sarebbe scagliata contro la vecchia mummia mirando col piede al libro. Sì, proprio il libro!
    Era un attacco con doppio fine:
    Il primo era quello di distruggergli quel volume come lui aveva fatto con il suo abito.
    Il secondo era quello di spappolargli il torace.
    Già bramava il gusto delle pagine macchiate di liquido vermiglio , sempre che ci fosse ancora qualcosa in quello che le appariva un antipatico ma bellissimo individuo…

    Energia: 85%-5%-10%=70%
    Stato mentale: Serena-Arrabbiata-impazzita
    Stato fisico: Buono

    EQUIPAGGIAMENTO:

    COL MAZZO TI AMMAZZO: Il "mazzo" è costituito da 10 carte:
    Asso di cuori, A.fiori, A.quadri, A.picche, Jolly, Regina di cuori, Re di cuori, 9 di quadri, 5 di cuori, e _la sua preferita_ 2 di picche.
    Non sono adatte per il gioco d'azzardo ma ogni volta che le usa Jester scommette la vita. Quindi preparatevi a diventare un bersaglio o/ed essere tagliuzzati dalle lame più simpatiche che si possano trovare su Endlos.
    Le carte da Poker sono... <<un classico, sempre apprezzato, sempre amato da chi come loro seguiva la via della follia circense.>> Cit.S

    ATTIVE:

    ARMAGEDDON: Essendo Jester della classe Selvaggia può beneficiare della forza animale. Ciò consiste nel concentrare una grande quantità di potere in un punto preciso del corpo, cosicché sia in grado di dare pugni/calci/testate. (Consumo variabile)
    10% (Calcio)

    DIFESA MICA INDIFESA: La mezza Selvatica con questa mossa riuscirebbe ad utilizzare il suo lato selvaggio ed attingere alla forza del suo popolo per diventare molto più resistente. Questa tecnica le permette di difendersi da qualunque genere di attacco: sia fisico che magico senza fare un solo passo. (Consumo variabile) 5%

    PASSIVE:

    TERRORE NELL’ORRORE: Per quanto possa esser definita graziosa quando Jester si arrabbia diventa davvero inquietante. Ciò viene amplificato in più casi:
    1 Quando è arrabbiata!
    2 Quando le sciolgono la treccia!
    3 Quando si fa guidare dalla follia!
    4 Quando combatte!

    Jester's Art: Ogni Corte che si rispetti è provvista di un artista pronto a soddisfare, compiacere e divertire le persone che la abitano.
    Beh, nel mondo Hunter x Hunter Jester era quell'artista!
    Infatti il Giullare assieme a suo padre si esibiva non solo nel raccontare storie in rima ma anche in giochi di abilità. E fu così che con il passare del tempo ha sviluppò dei power-up di agilità e velocità del 50%.
     
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    Tempo.

    Evidentemente ce ne sarebbe voluto più del preventivato per sbarazzarsi di quella fastidiosa seccatura rimeggiante.
    La ragazza aveva in qualche modo deflesso l’assalto dei suoi insetti indurendo la propria carne, facendo sì che i pungiglioni delle sue creaturine non potessero più penetrarla per iniettarvi il loro veleno incapacitante.
    Forse era il caso di rivedere la scarsissima valutazione che aveva di quella fanciulla, che in ogni caso sarebbe stata brutalmente uccisa da lì a poco.
    Se non fossero stati 80 secondi, sarebbe stato qualcuno in più.

    Quando anche il suo Ushabti fallì l’Antico venne travolto da una fastidiosa ondata di disappunto, era evidente che la ragazzetta era assai più rapida ed agile di quanto potesse sembrare e aveva facilmente evitato l’assalto della bestia scheletrica.
    Approfittò della situazione per appuntarsi mentalmente di incrementare la rapidità del costrutto, iniziando a fare elaborati calcoli mentali sul potenziale magico da impiegare per velocizzare tutta la sua elevata mole.
    Considerate le sue dimensioni ci sarebbe voluto un incantesimo abbastanza potente, se doveva essere qualcosa di permanente, naturalmente l’energia sufficiente per un simile sortilegio avrebbe potuto provenire solo da una manciata di fonti, non tanto perché ne serviva in esagerate quantità quanto perché la fonte non doveva esaurirsi in tempi brevi, possibilmente mai.
    Stava ancora riflettendo quando alzò una nuova barriera di luce, per difendere il suo corpo –e il suo libro- dalla sciocca violenza di quella bambina scalmanata, né interruppe il proprio pensiero solo per la necessità di contrattaccare quella sciocca.

    Gli venne in mente, però, di utilizzare un trucchetto divertente nei confronti di quella stupida che sembrava bramare la morte più di ogni altra cosa.
    Con placida tranquillità piantò le proprie orbite vuote dritte negli occhi di Jester, mentre lo sciame di insetti nonmorti continuava a tentare di aggredire le carni del giullare per iniettarvi il suo veleno.
    Una miriade di luci lontane si potevano scorgere nell’oscurità delle orbite del Lich, miliardi di stelle che bruciavano ed emanavano più potere di quanto sarebbe stato concepibile supporre, uno spettacolo degno delle più meravigliose esposizioni.
    Mentre la osservava, da dietro la ragazza partì un raggio di energia dal notevole potere, diretto contro la sua nuca, con il chiaro obbiettivo di trapassarla da parte a parte per ucciderla sul colpo.

    Quanto all’Ushabti, la grande creatura non aveva nemmeno sentito l’assalto di Jester contro la propria zampa, già estremamente resistente di suo e oltretutto protetta da una spessa armatura dorata.
    Il colossale costrutto si volse per seguire i movimenti della donna e solo dopo che il raggio del suo padrone fu partito si scagliò contro la ragazza, seguendola in un suo eventuale spostamento, cercando di brandire la sua enorme lama rituale contro l’esile gola del Giullare.
    Naturalmente se l’assalto di Khatep avesse fallito, il raggio avrebbe centrato il legno della corteccia dell’albero, svariati centimetri sopra il cranio rinsecchito della mummia.
    L’Antico non era certo così stupido da rischiare di colpirsi da solo.

    Status Fisico: Illeso
    Status Mentale: Infastidito
    Mana: 80-10-10= 60%

    Equipaggiamento


    Bastone del Serpente:Bastone a foggia di serpente
    Mantella con Cappuccio:
    Borsa di Pelle:
    Maschera dei Mille Volti: Capacità di travestimento illusorio
    Aeris Mappa: Indica la posizione degli aviatori su Endlos
    Frammento di AI: Dispositivo di comunicazione tra aviatori

    Servitori Nonmorti


    Ushabti:

    Poteri e Abilità


    Sommo Sacerdote Liche: No organi interni, immune alle malie, anima non imprigionabile
    Immortale: Immortale
    Collettore Magico: +10% mana
    Scrutare l’Anima: Capacità di vedere le anime entro 30m
    Conoscenze Enciclopediche: Bonus in informazioni dato dal QM
    Incantesimi Riflessi: Cast dalle evocazioni


    Tecniche Utilizzate

    Signore della Luce
    "Somma perfezione della magia della luce, capace tanto di attaccare quanto di proteggere; indubbiamente l'incantesimo migliore di tutto l'Ordine dei Maghi del Sole..."
    I Maghi del Sole, l'altro ordine dedito al servizio della divinità solare ma che a differenza del culto funebre utilizza magie e incantesimi anzichè evocazioni, ha la capacità di poter convogliare l'enorme forza del Dio e disporne come più si preferisce della sua luce, muovendola, spostandola, liquefandola e addirittura solidificandola in Lucinferina, un elemento ambrato luminescente fatto di lucida solida tenuta assieme dalla magia, si dice che per questo privilegio il grande Dio si prenda parte dell'energia di chi ha richiesto i servigi del suo elemento.
    La verità però è questo è un semplice incantesimo che dona la capacità di manipolare a proprio completo piacimento e discrezione qualunque luce presente nella zona di effetto della magia stessa, tale luce potrà essere plasmata in qualsiasi modo, persino solidificata dalla mente abile del mago accorto, o esplodere in caso perda la concentrazione, a causa della violenta liberazione della luce dalla sua gabbia magica; solo i maghi più strani e innovativi trovano che questo effetto eplosivo possa avere qualche reale utilità in battaglia, con le dovute precauzioni.
    Consumo: variabile MEDIO
    Effetto: Il Sommo Sacerdote ha la capacità di manipolare la luce, dissipandola, concentrandola e addirittura liquefandola e solidificandola per sfruttarla come più desidera, questo però è legato alla presenza di luce pur andando bene un qualunque tipo di luce (naturale, magica o artificiale) ed è indipendente dalla sua quantità poichè per incrementarne l'intensità si usa il potere insito nell'incantesimo, serve solo come "miccia" per far partire la magia.
    La gittata massima a cui può giungere questa luce sfruttata dal sommo varia in base al consumo utilizzato per la tecnica (basso 5 metri, medio 7, alto 10 e critico 15) e qualunque forma egli gli dia avrà un potere pari a quello del consumo utilizzato, purchè non sia una forma troppo grande.

    Sguardo Ardente
    "Un lampo, solo una rapidissima vampata di luce uscì dai saggi occhi del Sommo Sacerdote, un attimo dopo la testa dell'oscuro necromante giaceva fumante a terra trapassata da parte a parte..."
    Raccogliendo l'energia stessa del sole nelle proprio corpo vetusto e rinsecchito il Sommo Sacerdote ha la capacità di concentrarla nei propri occhi e da essi sparare un raggio di luce ed energia magica concentrata verso l'avversario con enorme precisione, dato che i raggi (uno per occhio) seguono la linea di vista del Sacerdote essi colpiranno precisamente dove gli sta guardando, senza scartare di un solo millimetro.
    Consumo: variabile MEDIO
    Effetto: due raggi, ognuno dei quali possiede metà della potenza dell'attacco, partono dagli occhi del Sacerdote per andare a congiungersi nel punto in cui egli sta guardando per poi proseguire per la loro strada fino a incontrare un oggetto solido o liquido, in caso di colpo mancato.
    Qualunque cosa colpiscano essi causano gravi danni da bruciatura, scavano nella carne non protetta fin quasi all'osso, la loro elevata profondità e l'acuto dolore che causano è però compensata dal fatto che non causano sanguinamento nella zona colpita dell'avversario dato che l'intenso calore tende a cauterizzare tutti i tessuti colpiti e danneggiati.


    Edited by Settra - 2/4/2014, 00:08
     
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    Inutile…
    Ecco una definizione appropriata per descrivere l’attacco frontale dell’irriverente circense. Un ringhio sommesso fu la risposta di disapprovazione alla ormai conosciuta barriera di luce innalzata dal sacerdote. Fece un balzo indietro per ribadire le distanze e piroettò su se stessa per capacitarsi dell’inattività dello scheletrico servo egiziano. Purtroppo questi stava già avanzando verso di lei e questo incrementò notevolmente l’astio che il guitto stava provando nei confronti del sommo. Così, quando si girò nuovamente verso l’Antico, il volto cereo della mezza Selvatica era colmo di un odio muto la cui palese presenza era tradita dai suoi che parevano esser divenuti due oblii e il tremolio del suo labbro inferiore fermato a forza dagli incisivi che scavano nella pelle fino a farne uscire piccole gocce di liquido vermiglio.
    La bestia era ormai libera. Libera di strappare l’ultimo sigillo dal cuore della fanciulla, farlo sanguinare fino a farlo straripare di un male che sarebbe apparso del tutto esterno alla sua allegra figura ma al contempo adatto alla sua natura. Un io di cui era intrisa la sua anima, un valore aggiunto per alcuni, una maledizione per altri. Questa era parte dell’eredità del popolo materno, un cane rabbioso che si celava nel petto di Jester pronto a saltar fuori per la più banale e la più seria delle situazioni. Un regalo generato dalle ingiustizie a cui il corpo e la fragile mente della matta era stata sottoposta. E in quel giorno il sottile filo che separava la sua sanità alla pazzia era spezzato e il tutto era andato a fondersi in una realtà dove il concetto di giusto e sbagliato si trasformava in pura utopia.
    Mentre la furia le batteva forte in petto le iridi scure si soffermarono nelle orbite cavernose di Khatep. La Strega della Luna era del tutto sdegnata, non poteva credere che il seguace della maestosa mummia l’avesse attaccata e lui si trovasse ancora seduto sotto a quell’albero. La forza scaturì velocemente nelle sue carni colmando ogni cellula d’un potere spaventoso, poi qualcosa la colpì. Proprio al centro della nuca Jester avvertì un dolore lancinante che la costrinse ad abbassarsi in avanti ma la sbruffona non rimase in quella posizione per un solo secondo. Una risata acuta si innalzò dalle sue labbra mentre la circense tornava ritta e con la destra spappolava qualche insetto troppo indiscreto. Ridacchiò con voce mentre, veloce come un lampo, tirava fuori una carta-lama dalla manica per parare il colpo di Ushabti. Infatti la fanciulla il quale aveva visto con la coda dell’occhio l’essere scagliarsi su di lei con brutale potenza. Nonostante il dolore alla testa per via del colpo subito poc'anzi e i sentimenti negativi che albergavano nell’anima del guitto un sorriso smanioso di morte affiorò nel candore della sua pelle mentre scattava indietro e lasciava cadere al suolo l’asso di fiori ormai distrutto.



    -Veda di alzare il viso.
    Voglio un bel… sorriso!-


    Detto ciò si accovacciò a terra come una gatta. Era stanza e ansimava un poco ma non lo diede a vedere nascondendo il tutto con soffi e miagolii inquietanti, poi con scatti veloci girò attorno al possente servitore con l’intento di confonderlo. Alla fine quando il Giullare si ritrovò al fianco dove il non-morto brandiva l’arma fece leva sulle gambe e in poco meno d’un secondo si ritrovò a proiettarsi contro di lui. Mentre con la mancina la psicopatica impugnava il Jolly, pronta ad ogni evenienza, con la gemella si preparava ad un pugno diretto al cranio dell’essere. Jester aveva compreso l’estrema potenza dei suoi avversari ma non ne era impaurita, al contrario, era proprio il loro potere soverchiante a far ruggire la bestia e a farle ascoltare le carezze pungenti dei suoi artigli. No, non si sarebbe arresa e avrebbe fatto dell’Antico il suo giocattolo personale e del suo amichetto omogenizzato al rapace…

    Energia:70%-20%-10%=50%
    Stato fisico: Mal di testa per il colpo-Un po' stanca
    Stato mentale: Arrabbiata, contenta, matta

    EQUIPAGGIAMENTO:

    COL MAZZO TI AMMAZZO: Il "mazzo" è costituito da 10 carte:
    Asso di cuori, A.fiori, A.quadri, A.picche, Jolly, Regina di cuori, Re di cuori, 9 di quadri, 5 di cuori, e _la sua preferita_ 2 di picche.
    Non sono adatte per il gioco d'azzardo ma ogni volta che le usa Jester scommette la vita. Quindi preparatevi a diventare un bersaglio o/ed essere tagliuzzati dalle lame più simpatiche che si possano trovare su Endlos.
    Le carte da Poker sono... <<un classico, sempre apprezzato, sempre amato da chi come loro seguiva la via della follia circense.>> Cit.S

    ATTIVE:

    ARMAGEDDON: Essendo Jester della classe Selvaggia può beneficiare della forza animale. Ciò consiste nel concentrare una grande quantità di potere in un punto preciso del corpo, cosicché sia in grado di dare pugni/calci/testate. (Consumo variabile)
    10% (Pugno)

    DIFESA MICA INDIFESA: La mezza Selvatica con questa mossa riuscirebbe ad utilizzare il suo lato selvaggio ed attingere alla forza del suo popolo per diventare molto più resistente. Questa tecnica le permette di difendersi da qualunque genere di attacco: sia fisico che magico senza fare un solo passo. (Consumo variabile) 20%

    PASSIVE:

    TERRORE NELL’ORRORE: Per quanto possa esser definita graziosa quando Jester si arrabbia diventa davvero inquietante. Ciò viene amplificato in più casi:
    1 Quando è arrabbiata!
    2 Quando le sciolgono la treccia!
    3 Quando si fa guidare dalla follia!
    4 Quando combatte!

    Jester's Art: Ogni Corte che si rispetti è provvista di un artista pronto a soddisfare, compiacere e divertire le persone che la abitano.
    Beh, nel mondo Hunter x Hunter Jester era quell'artista!
    Infatti il Giullare assieme a suo padre si esibiva non solo nel raccontare storie in rima ma anche in giochi di abilità. E fu così che con il passare del tempo ha sviluppò dei power-up di agilità e velocità del 50%.
     
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    Noia.

    Il Giullare ringhiò contro la luminescente barriera e si allontanò con un paio di rapide piroette, per poi voltarsi ad osservarlo con una espressione che molti avrebbero trovato terrificante: gli occhi carichi d’odio, le labbra morse fino a far uscire il sangue, la ragione che visibilmente scivolava via un istante dopo l’altro lasciando il posto a qualche altra cosa.
    Khatep però non si scompose né si alzò dalla propria comoda posizione sotto le fronde ombrose, poiché lui aveva affrontato gli orrori del Chaos e aveva mantenuto la propria mente intatta, quindi una ragazzina che impazziva non era qualcosa di particolarmente spaventoso per lui.

    Il fatto che quella bambinetta avesse incassato il suo attacco magico, le punture dello sciame e persino l’assalto del suo costrutto senza farsi troppi problemi destò effettivamente l’attenzione del Sommo, oltre a scocciarlo terribilmente.
    Intanto che Jester gettava via la carta distrutta dal brutale colpo dell’Ushabti, l’Antico si chiese perché tutti i più folli individui di quel piccolo semipiano sembrava che prima o poi dovessero avere a che fare con lui, pur senza trovare una risposta decente alla propria domanda retorica.
    Non restava che far mandarli via e uccidere quelli troppo molesti e purtroppo per il Giullare, lei ricadeva decisamente nell’ultima categoria.

    Veda di alzare il viso.
    Voglio un bel… sorriso!


    Se avesse avuto un sopracciglio l’avrebbe alzato, decise comunque di ignorare le parole senza senso di quella ragazzetta in preda ad una crisi di nervi, per ora la cosa più importante da fare era ucciderla e tornare alla lettura del suo libro.

    Il Giullare si accovacciò, iniziando a miagolare e soffiare come fosse una gatta rabbiosa e l’Antico si sorprese di questo comportamento, era senza senso persino per una pazza, probabilmente.
    Si segnò mentalmente di approfondire i propri studi sulla psicologia umana e in particolar modo sulla follia, uno stato di alienazione talmente estraneo alla sua psiche tanto rigida e ordinata che faticava persino a concepire la pazzia in quanto tale.
    Comunque fosse la sua temporanea avversaria cominciò a muoversi con rapidi scatti attorno al suo costrutto, ignorando completamente il Sommo, con lo scopo di confondere la creatura nonmorta sebbene avesse ben poche speranze di riuscirci, l’Ushabti si teneva sempre ben piantato verso di lei sebbene la sua guardia si posizionasse sempre in ritardo a causa della superiore velocità della ragazza.
    Fu allora che colpì, una volta che si trovò alla destra del golem d’ossa si scagliò in avanti sferrando con rapidità un destro dalla potenza devastante dritta sul volto dell’Ushabti, che esplose in un milione di frammenti, l’intera sagoma del costrutto crollò all’indietro, pur rimanendo integra, non aveva potuto fare assolutamente nulla per evitare quella fine ingloriosa.

    Non che a Khatep interessasse qualcosa se la testa del suo giocattolo era appena stato ridotto in briciole, anche perché gli bastò un semplice movimento della mano e una minuscola parte della propria magia per infondere nuova vita nel costrutto.
    I frammenti del cranio frantumato si illuminarono debolmente e mentre l’enorme carcassa si rialzava, essi tornavano in quieto ordine al proprio posto, fino a che l’intero colosso di ossa e metallo non fu perfettamente integro con la gigantesca lama in mano.
    Se il Sommo avesse avuto una faccia avrebbe sorriso.

    Il gigante si mosse, con tutta la velocità che gli consentiva il suo corpo possente e si scagliò ancora una volta contro la nemica del suo padrone, questa volta dapprima le scagliò contro la spada per cercare di distrarla –ma se l’avesse colpita avrebbe comunque potuto staccarle la testa- per poi lanciarsi con tutta la propria massa su quella gatta randagia, cercando di piantarla al suolo con la dritta tenendola per la gola e quindi strapparle il cuore con la mancina.
    Naturalmente non ci sarebbe riuscito, era troppo lento per fare una cosa del genere, ma forse tutto ciò avrebbe distratto quella ragazzaccia abbastanza perché lo spirito in catene evocato dal Sommo facesse il suo effetto.
    La povera anima sventurata era stata richiamata, essendo incorporea, direttamente nel terreno e il suo compito era di assaltare Jester una volta che fosse stata distratta dall’Ushabti, in modo da attraversarle il corpo con la sua essenza eterea e strapparle le energie vitali che ancora le rimanevano.

    Con un po’ di fortuna avrebbe potuto tornare a leggere il proprio libro entro breve.

    Status Fisico: Illeso/Leggermente affaticato
    Status Mentale: Infastidito
    Mana: 60-5-20= 35%

    Equipaggiamento


    Bastone del Serpente:Bastone a foggia di serpente
    Mantella con Cappuccio:
    Borsa di Pelle:
    Maschera dei Mille Volti: Capacità di travestimento illusorio
    Aeris Mappa: Indica la posizione degli aviatori su Endlos
    Frammento di AI: Dispositivo di comunicazione tra aviatori

    Servitori Nonmorti


    Ushabti:

    Poteri e Abilità


    Sommo Sacerdote Liche: No organi interni, immune alle malie, anima non imprigionabile
    Immortale: Immortale
    Collettore Magico: +10% mana
    Scrutare l’Anima: Capacità di vedere le anime entro 30m
    Conoscenze Enciclopediche: Bonus in informazioni dato dal QM
    Incantesimi Riflessi: Cast dalle evocazioni


    Tecniche Utilizzate

    Anima in Catene
    "Misere anime mortali e fanciulle che avete trovato la vostra fine all'interno dell'Arca delle Anime, vi offro la libertà temporanea per i vostri servigi, approfittatene poichè tale generosità è rara a ripetersi..."
    L'Arca delle Anime garantisce un eternità infinita di tormendo e disperazione a tutti coloro che hanno la disgrazia di essere uccisi da essa, ma per le anime esiste una saltuaria speranza.
    I Sommi Sacerdoti possono decidere di richiamare, spendendo parte del loro potere mistico, una delle anime presenti nell'arca per farla ubbidire ai propri comandi, l'essere spettrale sarà ovviamente felicissimo di essere schiavizzato temporaneamente poichè sà bene che ogni istante che trascorre fuori della sua prigione magica è un attimo fantastico, nessuno può immaginare a cosa siano sottoposti questi essere all'interno dello scrigno ma è altrettanto vero che nessuno vuole doverlo scoprire.
    L'anima, come quelle liberate durante l'apertura dell'Arca stessa, ha il potere di risucchiare enormi quantità di energia vitale e magica da tutto ciò che tocca, se si viene infatti attraversati da questa entità si avverte un grandissimo senso di gelo mentre la vita stessa viene strappata a forza dalle membra del povero malcapitato, le quali subiranno gravi danni da necrosi, come se le cellule che li compongono fossero semplicemente morte.
    L'essere etereo ovviamente non ha alcun contatto con la realtà fisica essendo unicamente un entità spirituale e ha quindi la capacità di passare attraverso ostacoli solidi di ogni tipo, purchè non siano pesantemente incantati con magie difensive, come ad esempio corazze magiche o barriere di energia, o che siano permeati fortemente di magia come delle mura evocate con essa; ovviamente lo spettro è quasi completamente invisibile, rilevabile unicamente per una lievissima distorsione dell'aria ma percepibile tramite auspex magici di qualunque livello.
    Eventuali attacchi magici annientato facilmente il legame che lo tiene legato a questo mondo, anche se la sua agilità è enorme, così come la sua velocità, essendo completamente dislegato da ogni legge fisica.
    Consumo: alto
    Durata: 1 turno con possibilità di mantenere il legame spendendo un altro alto.
    Effetto: evocazione di uno spirito entro due metri dal sommo con diverse capacità.
    Procura elevati danni da necrosi se entra a contatto col nemico (in caso colpisca un essere nonmorto o animato grazie alla magia, questo spirito lo danneggerà ugualmente a causa del risucchio di ciò che tiene in piedi il nemico.) è quasi invisibile ai tipi di vista fisici ma non alle rilevazioni di energia (alle quali apparirà come una luce), ha una velocità è un agilità nella norma e può attraversare oggetti solidi o liquidi.
    Se lo spirito è ancora "vivo" e non viene distrutto dal nemico la sua presenza sul piano potrà essere accresciuta di un turno ulteriore, grazie a una relativa spesa energetica.

    Riforgiare
    "Risorgi dai tuoi frammenti contorti, risorgi ed esegui i miei ordini per l'eternità!"
    È facile che eseguendo gli ordini del Sommo le creature viventi subiscano danni e mutilazioni anche piuttosto serie, poiché l’incolumità dei suoi sottoposti è sempre subordinata al conseguimento degli obbiettivi, è quindi facile intuire che il bisogno di ricostituire il suo sottoposto più fedele e meno lamentoso possa essere un imperativo costante.
    Utilizzando questo incantesimo è possibile riparare completamente il Servitore Nonmorto, riportando il suo stato a perfetto indipendentemente da quanto fosse danneggiato in precedenza, anche in caso rimanga completamente distrutto sarà sempre possibile ricondurlo allo stadio originale.
    Consumo: Basso
     
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    La testa dell’essere sembrò una friabile fetta biscottata sotto i colpi del Giullare. Le iridi scure della folle videro la pelle rinsecchita sgretolarsi e riversarsi sull’erba. La scena sarebbe potuta sembrare terribile ma la brama di morte presente come un velo invisibile nell’anima della donzella la rendeva irresistibilmente romantica. Quella frana di membra parevano alla giovane come una pioggia di stelle cadenti.
    La pazza si accovacciò a terra e guardò in direzione di Khatep chiedendosi come avrebbe fatto senza il suo fedele rompiscatole. Tuttavia l’espressione tranquilla che trovò sul volto dell’antico le fece capire che non era finita infatti, come volevasi dimostrare, il servo egizio tornò in non-vita. La circense soffiò indietreggiando stupita ma allo stesso tempo innervosita da il mutare degli eventi. La psicopatica si portò una mano alla nuca ancora scossa dal colpo che l'aveva presa in pieno poco prima e si ritrovò a lanciare un'occhiataccia carica di risentimento verso l’Antico. Comunque ora non poteva farsi cullare dal dolore e la stanchezza così tornò in se mentre balzava per evitare l’ennesimo attacco di Ushabti, certo che era proprio recidivo e molto troppo lento. La forza che affluiva nelle vene della giovane si intensificò ancora una volta, onde evitare che il suo aggressore la beccasse e questa sua prevenzione si rivelò immediatamente un bene. Sì, proprio un bene dato che ciò la salvò da un subdolo attacco nemico. Una sensazione di freddo fece rabbrividire la donzella dalla lunga treccia che non poté trattenersi dal sobbalzare quando vide una fanciulla di materia incorporea oltrepassarle il corpo. Una sensazione che Jester non avrebbe scordato mai più nella sua vita, per un attimo si senti triste e sperduta, ma durò solo un attimo. Lo sguardo scuro si soffermò un secondo su quella figura evanescente dai capelli lunghi e subito ne riconobbe le fattezze di uno spettro. Inclinò la testa lasciando tintinnare i campanelli e stendendo una mano in sua direzione, era apatia o terrore ciò che leggeva in quegli occhi. Per un attimo si riconobbe nello sguardo vacuo dell’altra, una Jester più piccola e senza speranze… Poi tornò alla realtà tremando solo l’idea di ciò che quella creatura le avrebbe potuto fare se l’avesse trovata impreparata. Automaticamente la Strega della Luna indietreggiò confusa e si ritrovò ben presto in posizione di difesa poi, dopo un momento di titubanza, alzò le flessuose braccia al cielo e chiuse gli occhi…

    -Qui non siamo nel deserto
    Siamo in un luogo aperto
    Spero abbia un giacchetto
    E attenzione se no l’affetto!-


    La voce melodiosa della folle sciorinò quella parole con naturalezza poi accadde l’inevitabile. L’aria di Laputa divenne gelida e i forti venti del nord iniziarono a soffiare con furia attorno alla ragazza che si ritrovò ben presto nell’occhio del ciclone. La folle stava piegando la natura alla sua volontà ed ella era pronta ad usarla per portare il caos quindi un sorriso divertito si dipinse sul suo volto mentre tutto ciò che si trovava ad un raggio di sette metri da lei veniva investito e tagliuzzato da schegge di ghiaccio affilate come rasoi. Chissà se con quell’attacco la giovane Giullare sarebbe riuscita a far alzare l’importante sedere del decrepito Sacerdote. Ormai quello di farlo scomodare era divenuto lo scopo della giornata, ma a dirla tutta la matta sperava ancora in una foto e forse, perché no? Anche in un autografo…

    Energia: 50%-20%-10%=20%

    Stato fisico: Mal di testa, stancherrima
    Stato mentale: Arrabbiata- triste- cazzimosa

    ATTIVE:

    GUAI NEL FIOCCO MEGLIO L’OCCHIO: Jester crea un tornado di neve. Lei si trova nell'occhio del ciclone (Naturalmente nell'occhio c'entrano altre persone se le sono accanto). Ma tutto ciò che rimane fuori dall'occhio viene scaraventato via (tipo onda d'urto) dal vento e viene attaccato da fiocchi di neve ghiacciata. (Consumo medio)

    DIFESA MICA INDIFESA: La mezza Selvatica con questa mossa riuscirebbe ad utilizzare il suo lato selvaggio ed attingere alla forza del suo popolo per diventare molto più resistente. Questa tecnica le permette di difendersi da qualunque genere di attacco: sia fisico che magico senza fare un solo passo. (Consumo variabile) 20%

    PASSIVE:

    TERRORE NELL’ORRORE: Per quanto possa esser definita graziosa quando Jester si arrabbia diventa davvero inquietante. Ciò viene amplificato in più casi:
    1 Quando è arrabbiata!
    2 Quando le sciolgono la treccia!
    3 Quando si fa guidare dalla follia!
    4 Quando combatte!

    Jester's Art: Ogni Corte che si rispetti è provvista di un artista pronto a soddisfare, compiacere e divertire le persone che la abitano.
    Beh, nel mondo Hunter x Hunter Jester era quell'artista!
    Infatti il Giullare assieme a suo padre si esibiva non solo nel raccontare storie in rima ma anche in giochi di abilità. E fu così che con il passare del tempo ha sviluppò dei power-up di agilità e velocità del 50%.
     
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    Jester.

    Il fatto che quella ragazzina continuasse imperterrita a non morire lo seccava incredibilmente, come osava essere tanto potente?
    Anche se ormai avrebbe dovuto averci fatto l’abitudine, in quella strana dimensione persino i ragazzini avevano poteri degni del più possente degli arcimaghi e questa era una delle caratteristiche che rendevano Endlos a dir poco ridicolo.
    In ogni caso né l’ultimo assalto del suo costrutto né la povera anima incatenata ebbero qualsivoglia tipo di successo, la cosa stava cominciando sinceramente a spazientirlo.

    Qui non siamo nel deserto
    Siamo in un luogo aperto
    Spero abbia un giacchetto
    E attenzione se no l’affetto!


    Subito vide a cosa si riferiva la folle ragazzina, poiché ella aveva richiamato la furia dei venti del Nord e fece sì che l’aria diventasse fredda e gelida e che un tornado cominciasse a formarsi attorno alla sua esile e ferina figura.
    Nonostante la seccatura rappresentata da quella donna, doveva ammettere che i suoi poteri erano vari e notevoli, sebbene nemmeno una briciola di ciò che era in grado di fare lui.
    Per la millesima volta si chiese perché Endlos fosse così povero di magia della Luce rispetto al suo piano natio, si sentiva continuamente soffocare e sebbene scoprisse continuamente nuovi poteri del bastone la sua riserva di energia magica non era che una frazione di quanto avrebbe potuto essere.

    Mentre questi gravi pensieri scorrevano nella sua mento qualcosa accadde alla tempesta invocata dalla strega della luna, il centro di quella spirale di vento e schegge di ghiaccio si spostò, non più sotto il controllo della sua creatrice, muovendosi verso l’Antico.
    Il turbine stesso aveva perso di intensità, mentre lunghi filamenti di mana cominciavano a distaccarvisi per finir inghiottiti dalla bocca di serpente del bastone in mano alla vecchia mummia, continuando fino a quando quell’impetuoso tornado non divenne nulla più che una piacevole e fresca brezza, poi neanche quello.

    L’Ushabti si era scagliato, instancabile, nuovamente all’assalto della fanciulla cercando di squartare il suo minuto corpicino riducendo la sua testa a una poltiglia sanguinolenta usando i propri grossi artigli.
    Poi per aggiungere minaccia all’assalto della creatura, l’Antico ormai spossato dal consumo di potere decise di giocarsi il tutto per tutto in un ultimo assalto incantato che avrebbe finalmente eliminato quella sciocca creatura una volta per tutte dalla sua vista.
    Concentrò gran parte di ciò che rimaneva della scarsa magia nel suo corpo, condensandola nella forma di una lama sottile e incredibilmente pericolosa, che venne poi scagliata a velocità imbarazzante contro la gola del Giullare.
    Aveva una gran voglia di spiccarle la testa dal corpo, certo com’era che la donna avesse sprecato molta più energia di lui, era sicuro che quell’ultima mossa gli avrebbe portato la vittoria.

    Indubbiamente lo sperava, dato che non aveva più un briciolo di forze e che l’unica cosa che gli impediva di crollare al suolo era il fatto che fosse già seduto all’ombra di quell'albero imponente.

    Status Fisico: Illeso/esausto
    Stato Mentale: "ma muori una buona volta"
    Mana: 35-10-20= 5%

    Equipaggiamento


    Bastone del Serpente:Bastone a foggia di serpente
    Mantella con Cappuccio:
    Borsa di Pelle:
    Maschera dei Mille Volti: Capacità di travestimento illusorio
    Aeris Mappa: Indica la posizione degli aviatori su Endlos
    Frammento di AI: Dispositivo di comunicazione tra aviatori

    Servitori Nonmorti


    Ushabti:

    Poteri e Abilità


    Sommo Sacerdote Liche: No organi interni, immune alle malie, anima non imprigionabile
    Immortale: Immortale
    Collettore Magico: +10% mana
    Scrutare l’Anima: Capacità di vedere le anime entro 30m
    Conoscenze Enciclopediche: Bonus in informazioni dato dal QM
    Incantesimi Riflessi: Cast dalle evocazioni

    Tecniche Utilizzate

    Divoraincantesimi
    "I signori dell’arcano assaporano una deliziosa ironia. I loro studi arcani più profondi e complicati li portano a una conclusione semplicissima: la capacità di dichiarare esclusivamente sì o no."
    Anticamente, quando i bastoni furono forgiati con gli alberi più antichi e intrisi della magia più potente, i demoni del Chaos attaccavano con frequenza disarmante, ogni mese i loro eserciti marciavano sulle terre di Nehekhara e le loro magie trucidavano interi eserciti, soltanto con il potere della propria magia i sacerdoti riuscivano a ristabilire l’ordine e cacciarli ma la lotta era estenuante.
    Ai bastoni fu quindi dato l’incredibile potere di disperdere la magia presente nell’aria, al costo dell’integrità dello spirito del possessore; costui infatti può decidere di rilasciare parte del proprio potere magico direttamente nelle fibre della staffa per trasformarle da solido legno a una vera e propria spugna di magia capace di risucchiare tutta la magia presente entro un’area variabile in base a quanto lo si è nutrito di magia, a cominciare dall’incantesimo più potente.
    È anche possibile usare questo potere selettivamente per risucchiare la magia da un oggetto magico esistente, tale risucchio può essere parziale o totale e può andare dal lasciare l’oggetto temporaneamente senza poteri al ridurlo in cenere.
    Consumo: variabile MEDIO
    [Attiva di dispersione della magia in una data area (basso 5m, medio 7m, alto 10m, critico 15m//Attiva di neutralizzazione temporanea della magia presente in oggetti magici toccati dal Bastone del Serpente (basso 5minuti, medio 10minuti, alto 30minuti, critico distrutto), la seconda tecnica è GDR-Only e NON può essere usata in combattimento.]

    Signore della Luce
    "Somma perfezione della magia della luce, capace tanto di attaccare quanto di proteggere; indubbiamente l'incantesimo migliore di tutto l'Ordine dei Maghi del Sole..."
    I Maghi del Sole, l'altro ordine dedito al servizio della divinità solare ma che a differenza del culto funebre utilizza magie e incantesimi anzichè evocazioni, ha la capacità di poter convogliare l'enorme forza del Dio e disporne come più si preferisce della sua luce, muovendola, spostandola, liquefandola e addirittura solidificandola in Lucinferina, un elemento ambrato luminescente fatto di lucida solida tenuta assieme dalla magia, si dice che per questo privilegio il grande Dio si prenda parte dell'energia di chi ha richiesto i servigi del suo elemento.
    La verità però è questo è un semplice incantesimo che dona la capacità di manipolare a proprio completo piacimento e discrezione qualunque luce presente nella zona di effetto della magia stessa, tale luce potrà essere plasmata in qualsiasi modo, persino solidificata dalla mente abile del mago accorto, o esplodere in caso perda la concentrazione, a causa della violenta liberazione della luce dalla sua gabbia magica; solo i maghi più strani e innovativi trovano che questo effetto eplosivo possa avere qualche reale utilità in battaglia, con le dovute precauzioni.
    Consumo: variabile ALTO
    Effetto: Il Sommo Sacerdote ha la capacità di manipolare la luce, dissipandola, concentrandola e addirittura liquefandola e solidificandola per sfruttarla come più desidera, questo però è legato alla presenza di luce pur andando bene un qualunque tipo di luce (naturale, magica o artificiale) ed è indipendente dalla sua quantità poichè per incrementarne l'intensità si usa il potere insito nell'incantesimo, serve solo come "miccia" per far partire la magia.
    La gittata massima a cui può giungere questa luce sfruttata dal sommo varia in base al consumo utilizzato per la tecnica (basso 5 metri, medio 7, alto 10 e critico 15) e qualunque forma egli gli dia avrà un potere pari a quello del consumo utilizzato, purchè non sia una forma troppo grande.
     
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    Qualcosa non andava.
    Jester percepì il controllo esercitato sugli elementi sfuggirle dalle mani ancor prima di aprire gli occhi. E quando lo fece vide che i suoi avversari erano illesi e tutto ciò che era rimasto del suo ultimo attacco era solo una brezza leggera. Portò le mani a terra stremata e consapevole di essere al limite delle forze, tuttavia sorrise mentre si rimetteva in piedi. Barcollò un po’ prima di riacquistare il giusto equilibrio e scambiare un’espressione soddisfatta all’Antico. Follia ecco cos’era il Giullare, un concentrato di pazzia che si manifestava nel gioco, un gioco insano e incompreso, il gioco del sangue. La fanciulla si ritrovò nuovamente ad evitare i lenti, ma potenti, attacchi del Ushabti. Si abbassò scartando a sinistra il nemico e finendogli alle spalle ma proprio in quel momento vide qualcosa volare contro di lei dritta alla giugulare. La mezza Selvatica concentrò tutto il potere che le era rimasto per evitare l’attacco. Accelerò il processo così che presto poté darsi la spinta e spiccare il volo. Mentre il corpo si trovava a mezz’aria la giovane si ritrovò ad abbassare le palpebre che divenivano sempre più pesanti. Jester era incredibilmente stanca e se pur la forza di volontà che l’aveva sempre caratterizzata era forte sentì il corpo privo di ogni energia. Le sue labbra si incurvarono all’insù mentre le iridi tornarono a curiosare. L’azzurro del cielo era talmente limpido da dargli una pace interiore che ben poche volte aveva provato. Non durò molto. Quando mancarono pochi metri al contatto col suolo il Giullare cercò di mettersi dritta ma mentre un piede si dirigeva nella giusta direzione l’altro volava per fatti propri. Poi i ricordi si affollarono nella sua mente. Affogata, strapazzata, pugnalata… La paura s’inoltrò con furia nel suo animo, sapeva benissimo cosa stava per accadere e non le piaceva. La donzella provò a richiamare l’energia ma si accorse ben presto che era del tutto inutile. Come previsto la testa della Strega della Luna si spaccò al contatto con il terreno impregnando la terra di liquido vermiglio convertendo il verde speranzoso dell’erba a quello più violento del sangue. Il corpo della psicopatica giaceva immobile sul latifondo e il cappello a caduto durante il balzo sparì trasformandosi in polvere. La gamba destra si era rotta e si trovava piegata in modo innaturale mentre la sinistra era stesa in avanti. Le braccia allargate avevano e le mani coi palmi verso l’alto. Perché tutti noi nasciamo con i pugni come a voler ribadire la nostra presenza nel mondo e catturare tutto ciò che ci circonda e moriamo con le dita rilassate lasciando che ogni cosa guadagnata con fatica e sudore ci abbandoni.
    L’espressione sul suo volto era triste, il suo ultimo pensiero era stato quello di non voler lasciare nuovamente la vita per abbracciare la sua meno simpatica sorella morte. Le iridi scure erano spalancate al sole ma non venivano accecate dalla sua luce poiché non vedevano come le orecchie non udivano e la bocca non parlava. Ormai il sipario era chiuso e la circense era rimasta sul palco, ma non preoccupatevi di questo...

    Perché è lo show del Giullare
    E non può non continuare...


    Energia: 20%-20%=0%
    Stato fisico: Leggermente morta...
    Stato mentale: Soddisfatta- Impaurita- Triste- Niente

    ATTIVA:

    MI RIBALTO CON UN SALTO: Per schivare gli attacchi fisici (calci, pugni, colpi di spada, frecce, proiettili...) Jester può fare salti con capriola di metri. (Consumo variabile)

    PASSIVE:

    TERRORE NELL’ORRORE: Per quanto possa esser definita graziosa quando Jester si arrabbia diventa davvero inquietante. Ciò viene amplificato in più casi:
    1 Quando è arrabbiata!
    2 Quando le sciolgono la treccia!
    3 Quando si fa guidare dalla follia!
    4 Quando combatte!

    Jester's Art: Ogni Corte che si rispetti è provvista di un artista pronto a soddisfare, compiacere e divertire le persone che la abitano.
    Beh, nel mondo Hunter x Hunter Jester era quell'artista!
    Infatti il Giullare assieme a suo padre si esibiva non solo nel raccontare storie in rima ma anche in giochi di abilità. E fu così che con il passare del tempo ha sviluppò dei power-up di agilità e velocità del 50%.
     
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    Morte.

    Osservò l’ultima acrobazia del Giullare con estremo interesse, dapprima credendo che avesse evitato nuovamente il suo magico assalto, solo per terminare la propria capriola con la testa sfondata contro il terreno del Latifondo.
    Emise un sospiro compiaciuto, l’Antico, non che avesse mai realmente dubitato di poter essere sconfitto da quella ragazzetta, la cosa sarebbe stata semplicemente ridicola, ma pure doveva ammettere che gli aveva dato del filo da torcere.
    Ora però lei era morta, come lui le aveva predetto all’inizio di quello spreco di energie incredibilmente poco produttivo.
    Si rimise placidamente a leggere il proprio libro, aveva deciso di riposarsi qualche tempo per recuperare almeno parte del mana perduto e così fece.

    Era ormai il tramonto quando l’Antico si alzò in piedi e prese dalla borsa che portava sempre con se una grande tela, assieme ai pennelli, che teneva nel caso gli fosse venuta improvvisamente voglia di dipingere come in quel momento.
    Non prese i colori, non gli servivano, e mentre utilizzava come treppiede e illuminazione la propria potente magia si mise a disegnare con calma uno splendido quadro del sole che tramontava oltre Laputa.
    I suoi bagliori carmini resi meravigliosamente, sebbene avesse di utilizzare un unico colore per l’intera opera, che alla fine riuscì comunque un quadro dalle tinte talmente delicate e realistiche che, sebbene si notasse essere creato con un solo pigmento, sembrava di poter toccare il tramonto.

    Decise che l’avrebbe appeso nel suo studio, con la retroilluminazione data dalle pareti era sicuro che l’effetto della sua opera sarebbe stata ancora più interessante per l’occhio.
    Quanto al colore, era stato fortunato, il tramonto quel giorno aveva lo stesso colore di ciò che disponeva lui.
    Era un tramonto rosso come il sangue.

    Intervento creato unicamente per pareggiare il numero di post tra me e la mia avversaria
     
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    Khatep VS Jester

    Khatep
    Scrittura & Interpretazione

    L'interpretazione è sicuramente il punto più forte di questo personaggio: lo giochi da molto, sai come muoverlo e sai benissimo come rimanere fedele al suo atteggiamento. È sempre piacevole vedere con quanto (comico) disprezzo Khatep denigra il prossimo, conscio della superiorità della quale si sente investito. Onestamente, il livello in cui ti sei calato nel personaggio è molto alto e non avrei spunti da suggerire, visto il duello. Probabilmente sarebbe interessante vedere, in altre scene, come reagirebbe se messo veramente alle strette, al cospetto di qualcuno oggettivamente più potente di lui.
    Per la scrittura, invece, c'è qualcosa da migliorare: spesso, a favore della chiarezza e della narrazione, la punteggiatura è scostante ed i tempi verbali zoppicano un po'. Capita spesso nei periodi lunghi, quindi credo che una rilettura attenta sia sufficiente a scremare il testo da questi errori.
    Inoltre, un po' più di descrizione nelle dinamiche con cui attacchi o ti difendi non farebbe male.
    Voto: 3.5

    Strategia
    Sai giostrare benissimo l'evocazione e le tecniche che possiedi, mettendo ampiamente in difficoltà l'altro. Puoi tranquillamente rimanere seduto mentre ti difendi ed incalzi. Ho trovato un po' ripetitivo il modo di difenderti, a volte poche chiare le descrizioni (o assenti) nello svolgimento della tecnica -un esempio è il raggio che colpisce Jester dietro la nuca, il quale non è descritto da dove provenga, se dallo sciame oppure dall'Ushabti-. Tuttavia, mantieni il controllo del campo di battaglia, anche se avrei forse spinto un po' sull'acceleratore senza attendere tutti questi turni, vista anche la coerenza interpretativa di un Khatep infastidito.
    Voto: 3.5

    Sportività
    Non ho nulla da segnalare, anche perché non sei costretto ad incassare praticamente nessun colpo.
    Voto: 3.0


    Jester
    Scrittura & Interpretazione
    Ho trovato molto interessanti alcuni spunti di riflessione del tuo personaggio e trovo potenziale nella capacità narrativa/descrittiva. Tuttavia, il testo è sporcato da errori di battitura, punteggiatura da migliorare e qualche periodo un po' confuso o troppo lungo. Ci sono anche delle ripetizioni sparse.
    L'interpretazione è scostante: rende il personaggio confuso, sebbene nelle specifiche istanze della sua personalità esso risulti chiaro. Nel senso: quando è infuriato, rendi bene il concetto, ma l'alternanza fra introspezione, follia, giovialità è da migliorare.
    Voto: 2.75

    Strategia
    Sei vittima, purtroppo, di un avversario che possiede un ottimo piano tattico e che sa gestire bene le tecniche: gran parte dello svantaggio, però, è causato dalla ripetitività della strategia adottata. Avresti potuto giocare sulla tua agilità cercando di far muovere Khatep, aggirando l'albero ed allontanandoti dall'Ushabti, facendo leva sulla tua statura e la rapidità dei movimenti. Sei sbrigativa nelle azioni d'attacco e difesa, relegando il tutto ad una descrizione un po' troppo semplicistica.
    Voto: 2.5

    Sportività
    Ci sono alcune tempistiche di reazione e collocazione del danno che non rientrano molto nel plausibile. Oltretutto, la stanchezza fisica non è mai contemplata e continui ad attaccare a testa bassa.
    Voto: 2.75


    Verdetto
    Alla luce dei risultati, essendo superiore la media dei voti, decreto Khatep vincitore dello scontro. Assegno 1pt solo al personaggio sopravvissuto, vista la morte dell'avversario.

     
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13 replies since 26/2/2014, 13:14   338 views
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