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Pubblico. Da quanto tempo non ne aveva? Non riusciva neppure a ricordare di essere mai stata effettivamente oggetto di tanti sguardi, ma -con una punta di compiacimento- la Vampira dovette ammettere di trovarlo alquanto divertente: le Selvatiche si erano radunate intorno alle loro consorelle, e tutte quante se ne stavano col naso per aria, a farsi venire il torcicollo solo per lei. Ne fu quasi commossa.
Cosa ci fa una mortale nelle nostre terre?
inquisì la Sacerdotessa in risposta, levando il capo
Se ci chiami Streghe della Luna vuol dire che sai il rischio che corri
nell'avventurarti in questi luoghi!
« Già, già... »
mormorò, facendo leva sulle gambe e rimettendosi in piedi con un movimento fluido
« Chissà cosa ci faccio...? »
Con un gesto elegante e aggraziato delle braccia flessuose, la bionda si espose alla platea in un muto invito a guardarla bene; poi, prima di prendere nuovamente la parola, i fuochi fatui che avevano guidato i suoi passi nel folto del bosco tornarono a galleggiarne intorno, mutarono forma, e continuarono a fluttuare leggeri attorno all'Hunter sotto forma di splendide farfalle di luce eterea: verdi, azzurre e viola... un incantevole spettacolo, in vero, perché se hai un pubblico devi dargli qualcosa a cui assistere.
« Ho udito la leggenda delle Streghe della Luna, e ho viaggiato a lungo per raggiungere questo Sacro Monte, perché desideravo incontrarvi. »
scandì con voce chiara e forte, perché tutti la sentissero
« Nel mondo esterno sono uno degli Hunter: Cacciatori di tesori, di potere, e di conoscenza... »
La sua voce rimase per un lungo istante sospesa nella notte;
una pausa teatrale per far crescere l'attesa.
« ...in verità, dentro di me alberga un demone, e la Luna è mia madre. »
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« Ho udito la leggenda delle Streghe della Luna, e ho viaggiato a lungo per raggiungere questo Sacro Monte, perché desideravo incontrarvi. »
Le Selvatiche ascoltarono in silenzio.
« Nel mondo esterno sono uno degli Hunter: Cacciatori di tesori, di potere, e di conoscenza... »
Un brusio sommesso si alzò dal gruppo di donne sconcertate da quella dichiarazione e Jester ne capì il motivo. Pochi, pochissimi Hunter si erano interessati a quei boschi cercando di instaurare un contatto con il loro popolo, invano. La sacerdotessa azzittì le altre con un gesto della mano e la straniera continuò.
« ...in verità, dentro di me alberga un demone, e la Luna è mia madre. »
A quella affermazione neanche l'atto di Demiarte riuscì ad impedire che le altre smettessero di blaterale. Qualcuna iniziò ad urlare che la giovane pazza era una bestemmiatrice e che avrebbe portato sventura se non fosse stata eliminata. L'ibrido intanto se ne stava col naso all'insù mentre un sorriso felicissimo le incurvava le labbra cremisi. La sua nemica-amica era troppo divertente e la cosa più incredibile era che lei le credeva. Cercò lo sguardo di lei con un'espressione di soddisfazione stampata in volto 'Ti sei messa nei guai!' pensò compiaciuta mentre un sorriso le affiorava sul volto. Poi una voce sovrastò le altre...
SMETTETELA!
Tutto tacque al comando di Daphne.
Tu...
Disse la donna dai capelli argentei indicando Kora e abbandonandosi in una risata di scherno.
...Vorresti dire che nostro Padre, che proviene da una galassia lontana, ci ha ordinato di pregare tua madre?
Il capo guardia rise ancora gelida e bella in quella maschera di malvagità.
Piccola sciocca morirai per la tua insolenza
Detto questo la guerriera scambiò un'occhiata con la sacerdotessa e ricambiò annuendo.
Ti sfido a duello. Scendi tu o salgo io?
Lo sguardo di Daphe divenne di ghiaccio. Un brivido d'eccitazione salì su per la schiena di Jester che si preparava a vedere lo scontro. Sapeva che sarebbe stato divertente, in fondo erano una Hunter contro la più forte delle sue simili.. -
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Una volta data la spinta alla giostra, la Vampira non dovette far altro che restarsene in piedi sul suo trespolo, a bearsi della scena come uno stregatto sornione, contemplando con i mistici occhi verdi il carosello di voci ed emozioni che stava scuotendo le Selvatiche come uno tsunami in mare aperto... ed osservare quel caleidoscopio di energia empatica era come bere alla coppa del caos:
una cosa che la rendeva ebbra di piacere.
SMETTETELA! Tu...
una voce possente si levò sulle altre, zittendole; poi, naturalmente, si rivolse a lei
...Vorresti dire che nostro Padre, che proviene da una galassia lontana,
ci ha ordinato di pregare tua madre?
« Non conosco vostro Padre - anche se deve essere un bel tipo... »
con tutta la nonchalance del mondo, la bionda fece spallucce
« ...ma la Luna ha molti pretendenti: non sarebbe così strano. »
Piccola sciocca morirai per la tua insolenza
proseguì decisa la guerriera, scambiando un'occhiata con la Sacerdotessa
Ti sfido a duello. Scendi tu o salgo io?
« Dare della sciocca ad una persona che non conosci non è molto carino, sai? »
la redarguì, agitando un indice con aria da saputella
« ...ad ogni modo: hai detto "duello"? Secondo quale formula? »
Portando la candida mano destra alle labbra rosse e ben disegnate,
l'Hunter celò vistosamente un teatrale sbadiglio.
« Se come proposta sarà stimolante abbastanza,
accetterò l'offerta e ci batteremo domani. ». -
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Jester guardava quella scena esilarante come una spettatrice e impazzì di gioia quando vide i fuocherelli svolazzare attorno alla bella figura di Kora. Applaudì chiedendosi cosa le Selvatiche le avrebbero fatto se avessero saputo che era stata lei a invitare la signorina. Ridacchiò piano...
« Dare della sciocca ad una persona che non conosci non è molto carino, sai? »
La ragazzina vide la la Hunter sgridare Daphne come fosse una bambina e non c'era bisogno di guardarla quest'ultima per sapere che ciò le stava rodendo dentro.
« ...ad ogni modo: hai detto "duello"? Secondo quale formula? »
Jester inclinò la testa. Cosa si aspettava una sfida musicale?!
« Se come proposta sarà stimolante abbastanza,
accetterò l'offerta e ci batteremo domani. »
Concluse la fanciulla esibendosi in uno sbadiglio assonnato.
Bene!
Esordì la Strega della Luna con la nota irritata prevista dall'ibrido.
Da quanto dici sei figlia della Luna e da quanto ho visto hai il dominio sugli elementi...
Fece una pausa
...o almeno uno di loro, non è così?
Daphne lasciò il tempo all'intrusa di rispondere.
Allora domani quando calerà il sole vedremo chi di noi sa usare meglio i poteri che l'universo ci ha donato. Se noi vinceremo tu diverrai il nostro sacrificio!
Poi il tono serio si fece di scherno
Naturalmente se una ragazzina riesce a battermi potrà chiedere qualcosa in cambio!
Quelle parole provocarono l'ilarità del gruppo di donne e la ragazzina dalla chioma scura poggiata all'albero sapeva il perché. Nessuna di loro si sarebbe mai sognata di battere il capo delle guardie in un duello di elementi. Erano poche le Selvatiche in grado di i poterli usare e la mezz'umana ne contava solo dodici di cui la metà ne usava massimo due. Ma del resto per quanto potesse essere potente una creatura in grado di quelle magie anche la Strega della Luna più debole era una temibile guerriera col dono dell'immortalità e la potenza selvatica.... -
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Bene! Da quanto dici sei figlia della Luna e da quanto ho visto hai il dominio sugli elementi...
...o almeno uno di loro, non è così?
Le parole provocatorie ed arroganti della guerriera amazzone richiamarono su di lei l'attenzione delle iridi di smeraldo, guadagnandosi appena una smorfia indifferente da parte della Vampira; certo che, se volevano di dileggiarla, avrebbero dovuto impegnarsi almeno un po' di più! Lei si stava impegnando tanto per indispettire la tribù al gran completo, e loro: niente! Quelle Streghe della Luna dovevano essere incredibilmente composte -e non le sembrava il caso- o incredibilmente poco fantasiose.
Allora domani quando calerà il sole vedremo chi di noi sa usare meglio i poteri che l'universo ci ha donato.
Se noi vinceremo tu diverrai il nostro sacrificio!
propose la gigantessa, suscitando l'ilarità delle sue sorelle
Naturalmente se una ragazzina riesce a battermi potrà chiedere qualcosa in cambio!
« D'accordo: affare fatto. »
accettò la fanciulla dai capelli d'oro, con un bel sorriso e una scrollata di spalle
« A domani, allora. ♥ »
Così dicendo, rivolse un profondo inchino alla sua platea, poi -raddrizzandosi nella sua statura- si lasciò cadere dall'alto ramo dell'albero su cui aveva trovato rifugio: il suo corpo si scompose in un nugolo di fatue farfalle di luce ben prima di toccare terra, e le creature si dispersero sbattendo le ali in direzioni diverse... salvo dissiparsi in fili di fumo colorato al primo alito di vento..
Monte × Setta × Confusione |
