Ora paghi penitenza!

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    2,810
    Location
    Wanderlust

    Status
    Offline
    Lo scrosciare della pioggia era una melodia frenetica le cui note risuonavano ripetutamente nelle orecchie del Giullare. La circense camminava sotto la tempesta portando sulle spalle un ragazzo svenuto dalle molteplici ferite che, a dirla tutta, aveva provocato lei stessa. Le iridi scure passavano in rassegna tutto l’altopiano di Garwec alla ricerca di anima viva ormai da un’ora ma la fantomatica città di cui aveva sentito parlare sembrava ancora lontana.
    La folle figura stava quasi per perdere le speranze quando notò un edificio scagliarsi contro l’orizzonte a qualche chilometro di distanza. Se era vero che la ruota della fortuna girava quel giorno era dalla sua parte, sorrise dirigendosi verso l’abitazione.
    Una volta arrivata vide che si trattava di una catapecchia in via di catafascio ma con un sorriso raggiante la giovane arrivò alla porta, in fondo se c’era una casa la metropoli non doveva essere lontano. Con un festoso tintinnio di campanelli la saltimbanco bussò più volte, ma non ebbe risposta. Guardò nuovamente la casa in rovina dicendosi che probabilmente era disabitata e decise di entrare. Pescò una delle sue carte da poker dalla tasca e, ben attenta a non far cadere il suo amico, forzò la serratura. Una volta nell’atrio l’acqua piovana che inzuppava gli abiti e i capelli della ragazza grondava sul pavimento di legno che scricchiolò sotto il peso dei suoi passi. Il salone era illuminato solo dalla debole luce che filtrava da una vetrata opaca e incrostata di sporco da cui spifferi gelidi si inoltravano dagli infissi. Le mura di un color giallo pallido erano solcate da crepe e popolate da ragnatele che promettevano un soggiorno con tanti piccoli amici ad otto zampe. La stanza era spoglia se non per un rozzo tavolino e un divano in pessime condizioni.
    La mezza Selvatica non badò allo squallore contenta di avere un tetto sopra la testa, non che la pioggia non le piacesse, e posò il povero sciagurato che si era fatto male giocando con lei sul sofà. Velocemente la giovane si frugò nelle tasche estraendone un pacchetto di erbe mediche ed ago e filo che usò per disinfettare e ricucire le varie ferite di Paul. La Strega della Luna sorrise vedendo che il braccio destro era rotto e si disse di ricordarsi in futuro di andarci piano con quel ragazzino che con tutta probabilità si avrebbe pensato due volte prima di risfidarla. In più avendo perso avrebbe dovuto pagare penitenza e la mezza Selvatica non vedeva l'ora di prenderlo in giro...
    Con fare esperto Jester manipolò l’arto e lo bloccò poi al collo con un pezzo di stoffa strappata dal suo abito per il resto delle ossa fratturate avrebbero dovuto aspettare. Con uno schiocco di dita l’abito della circense si ricompose e in più ad aggiungersi al completo anche un mantello che la fanciulla si tolse per poi ricoprire il compagno.
    Con fare soddisfatto il Giullare ammirò la sua opera, era da quando si ricordava che si occupava di quel genere di cose:
    Da piccola aiutava spesso suo padre quando era al lavoro ed essendo egli un’acrobata non erano rare questo genere di occasioni. Poi quando a quattordici anni era andata ad abitare col popolo materno, quello delle Selvatiche, aveva imparato tutto sulle erbe curative e sui rimedi naturali. Come se ciò non bastasse era diventata anche una Hunter e di certo questo non guastava nel campo medico dato che durante le missioni gli incidenti e le fratture non mancavano.
    La ragazza si stiracchiò alzando le braccia al soffitto, non era neanche mezzogiorno ma lei era stanchissima per via degli eventi delle ultime ore. Con un fazzoletto _sempre portarne qualcuno dietro_ si struccò del make-up da giullare e fece un paio di passi indietro fino ad andare a cozzare col tavolo. Si girò e passò l’indice sulla sua superficie polverosa, un’idea le balenò in testa. Pulì il tavolino che diventò nella mente della pazza un la sua buon letto e in un battito di ciglia la mezza Selvatica si issò su di esso ed accoccolandosi come una gatta scivolò tra le braccia di Morfeo.
     
    Top
    .
0 replies since 22/3/2014, 15:02   62 views
  Share  
.