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Capitolo I - Trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato
Come a tanti prima di lui, anche a Gahege accadde un giorno qualcosa di inaspettato, qualcosa che avrebbe cambiato per sempre la sua vita: esser "rapito" di punto in bianco dalla forza primordiale del Maelstrom ed esser lanciato con veemenza su Endlos. Non c'era nessuno a cui dare la colpa, era la forza della tempesta eterna ad aver prelevato dal suo pianeta natio il giovane tecnocrate, specializzato nello smaltimento e nel recupero dei rifiuti hi-tech, facendolo comparire nel presidio dell'est, precisamente sull'altopiano della tempesta conosciuto comunemente con il nome di Garwec. Tutto questo successe uno dei primi giorni di Sirio, il primo mese dell'anno. Secondo costume, le prime parole di Gahege nel vedersi trasportato all'istante da un posto all'altro, furono le seguenti:
- Dove cazzo mi trovo? Che diavolo é successo? Questo non é certo Terko II! -
Intorno a lui, il cielo semibuio illuminato solo da continui e persistenti fulmini, che crepitavano a pochi metri d'altezza dalla sua testa e mettevano in una posizione sgradevole il nuovo naufrago di Endlos. Guardandosi intorno, Gahege notava di trovarsi su una distesa abbastanza pianeggiante, molto poco tinta dalla vegetazione e da forme di vita. Città all'orizzonte neanche l'ombra ma nelle vicinanze, c'era la tana di bestie non certo amichevoli. Nelle poche ore che lo dividevano dalla vera quiete, si sarebbe scatenata una tempesta proprio a causa di queste bestie non amichevoli. La vera tempesta di fulmini sarebbe stata causata da quello scontro, una guerriglia che per tanto tempo Gahege avrebbe chiamato "il caldo benvenuto". Il trentenne d'aspetto di un ventenne decise fin da subito di non rimanere con le mani in mano e, per questo, attivò in pochi secondi, mentre ammirava i fulmini cadere in lontananza al suolo, il suo drone numero ventuno. Peccato che da quando aveva messo piede a Garwec, si era lasciato dietro gli altri quaranta che aveva costruito in anni di lavoro, capaci di supportarlo al punto da non dover far niente ormai. L'unico in suo possesso era il prototipo migliorato che la compagnia per cui lavorava, la Ashu Corporation, metteva sul mercato ad un prezzo esoso. Lui invece, avendolo inventato e costruito, lo aveva ovviamente gratis e lo stava potenziando per un futuro possibile impiego militare. Fortuna per lui, il destino gli aveva lasciato almeno quello su quaranta: solo altri due sarebbero stati decenti su Endlos. L'aspetto di questo drone prototipo da guerra, aveva l'aspetto di un falco smeriglio, con la capacità di scandagliare ogni spostamento nel raggio di cento metri ed avvisare, attraverso un sistema di comunicazione diretto, il suo proprietario. La sua IA non era delle migliori ma le sue capacità come sentinella erano indiscutibili. Subito attivato, il drone schizzò verso il cielo, iniziando a scandagliare la zona per tracciare un primo prospetto sulle forme di vita della zona. Ma non sarebbe servito a niente: il tempo di pochi secondi e Gahege sarebbe stato raggiunto da problemi senza neppure andarseli a cercare. Lui non lo sapeva ma era in un territorio dove le creature che l'abitavano, attaccavano a vista. E lui, da quando era giunto, era già in vista di alcune di esse.
- Vediamo cosa scopre il mio drone, sperando di trovare segni di civiltà su questo pianeta. Non so in quale modo sono giunto qui ma, dal breve viaggio che ho fatto, non credo di esser finito dall'altra parte dell'universo! Voglio proprio sapere chi é lo stronzo che mi ha teso questa trappola. Per quale motivazione poi? Ricattare la Ashu? -
Diversamente da quanto pensava, Gahege non era finito su un sistema solare vicino al suo e nemmeno dall'altra parte dell'universo: lui era giunto su Endlos, un piano dimensionale completamente diverso, dove i presidi che formavano quel posto erano del tutto indipendenti l'uno dall'altro, dove non c'era una logica del perché fossero tanto diversi anche in pochi metri quando si entrava in uno venendo dall'altro. A Garwec ora, l'unico problema era la pioggia di fulmini che avrebbe forse generato una tempesta elettromagnetica, forse solo scariche sempre più potenti ed insidiose per chiunque non fosse riparato. Insomma, Gahege non era arrivato nel posto giusto dove potersi orientare, capire, conoscere.
- Mi sento...osservato. Devo muovermi da qui, cercare un posto dove ripararmi e capire dove sono capitato. Ora sono solo contro gli elementi e qualsiasi cosa mi faccia sentire questa sensazione. -
Condizione fisica: Ok
Condizione psicologica: Disorientato
Droni attivi: Drone FS-R21
Abilità/Tecniche usate: -
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Appendice
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L'idea di allungare il viaggio ed attraversare in parte il Garwec non si era rivelata intelligente. Oltre alla scomparsa quasi totale di ogni forma di vita umana, l'altopiano l'aveva accolto con una tempesta che, ad intervalli regolari, lo stava inzuppando da capo a piedi.
Stanco e infreddolito, aveva visto nelle rovine di un'abitazione, nei pressi di un crocevia, l'occasione per sistemarsi e passare la notte meno peggio di quanto non avesse fatto nelle ultime settimane.
Montata a fatica la fatiscente tenda che si ostinava a portare dietro, l'Ombra era riuscita ad accendere un misero fuoco, più adatto a scacciare la desolazione del luogo che le rigide temperature del periodo.
Assonnato e ormai in procinto di crollare tra le braccia di Morfeo, Isaac si accorse di un baluginio irregolare nel cielo scuro come inchiostro. Ad ogni lampo, un riflesso sinistro rivelava la posizione di qualcosa in volo ad alta quota sopra di lui. Incapace di distinguere le forme dell'oggetto, evidentemente metallico, si mosse dal suo giaciglio cercando di guadagnare una visuale migliore.
Preso un ciocco ancora ardente, si diresse all'esterno della struttura. Temette di essere stato vittima di un'allucinazione quando, scrutando più intensamente il cielo, non vide nulla se non la distesa immensa di nubi squarciate dalla violenta tempesta. Calò sul volto anche la sua maschera per aiutarsi nell'oscurità scesa ormai sull'altopiano.
Quando fu ad un passo dall'arrendersi all'idea di aver preso un abbaglio, il baluginio tornò, rivelando di nuovo l'esistenza dell'essenza del suo cercare. Agitò la torcia improvvisata, e chiamò:
"-Chi è là!? Rivelatevi!-"
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- Io sono Hamok. E sì, il tempo è quasi sempre così da queste parti, sei sull'altopiano del Garwec su Endlos. Direi che ulteriori domande sarebbe il caso di rimandarle a dopo, abbiamo ben altro a cui pensare, ora... -
La figura mascherata si presentò come Hamok, mostrando una padronanza del territorio ed una conoscenza del posto in questione, l'altopiano di Garwek, in maniera decisamente migliore di Gahege. Lui sapeva dove si trovava e cosa ci poteva esser nell'ombra? Forse si, forse no, Hamok stesso però confermò il non sapere cosa si stagliava all'orizzonte dato che dopo pochi secondi aggiunse anche, portando la mano verso la propria katana:
- Riesci a distinguere, COSA, ci bracca? -
L'occhio del tecnocrate non poteva far miracoli ma, al suo posto, ci stava pensando il drone ad identificare i loro avversari. Erano una dozzina di puma concolor reale, in cerca di cibo per le proprie femmine o quelle che volevano considerare come proprie. Senza cibo, non potevano accoppiarsi e per quel motivo erano a caccia: trovare cibo per riuscire a chiudere il cerchio riproduttivo. Loro erano solamente il pasto che gli serviva per arrivare all'obiettivo ma a loro spese avrebbero imparato che i due umanoidi che si erano appena conosciuti avrebbero venduto cara la pelle. Stringendo la mano a Hamok per poi ritrarla subito dopo, dato com'era impegnato a seguire la ronda del falco drone, la risposta di Gahege non si fece attendere, mentre ordinava l'attacco del suo drone a quel gruppetto di grossi puma:
- Non so esattamente cosa sono ma tramite le informazioni che mi ha mandato il mio falco drone, sono bestie quadrupedi, agili, dal passo simile a quello dei leoni...conosci qualche animale felino che popola questo posto? Penso siano quelli i nostri problemi. Al buio, grazie ai lampi, ho visto solo parte della loro sagoma. Gattoni cresciuti! Adesso vediamo come reagiscono a questo benvenuto del mio falco. -
In realtà Gahege non si aspettava una risposta sulla razza e più in generale sulle loro abitudini, lui sapeva che li stavano puntando e che era una questione di vita: o loro o i puma. Proprio quando chiuse la frase si girò e fece far fuoco al suo drone con la tecnica speciale del falco smeriglio cibernetico, Laser. Dagli occhi robotici del drone spuntarono una laser color arancione che presero a bersagliare i mostri, illuminando bene il punto dello scontro tra loro ed il drone di Gahege. Come avrebbero reagito le bestie? Il tecnocrate novello naufrago avrebbe ottenuto qualche vantaggio da quell'azione?
Condizione fisica: Ok
Condizione psicologica: Attende l'effetto della tecnica Laser del suo drone, in caso negativo sugli effetti cercherà di ingaggiare combattimento col suo fucile.
Droni attivi: Drone FS-R21
Abilità/Tecniche usate: Laser - Tecnica solo x Drone FS-R21 - [consumo medio]
Consumo: 10%
Link scheda: X
Riassunto: Le immagino non chiare danno a Gahege il responso dei loro aggressori: felini. Il falco ha l'ordine di sparare la tecnica laser per centrare l'avversario. Metri di distanza: 60.
Appendice
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Edited by Mule - 31/3/2014, 21:52. -
Adran do'Hawk.
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Percepì un'ombra in avvicinamento. Veloce calò la maschera sul viso. Le proprietà del Velo erano di grande aiuto in quella situazione, e con il temporale che montava di intensità, avrebbero rappresentato un ausilio alla vista migliore di quel misero fuoco.
Allontanò la torcia improvvisata, avendo cura di rimetterla nel cerchio di pietre preparato in precedenza. Poi si voltò di nuovo verso il punto in cui aveva percepito il movimento. Adesso riusciva a vederlo distintamente. Si trattava di un uomo, interamente ricoperto da un rivestimento a lui sconosciuto; si stava avvicinando a lui a grandi falcate.
Una volta giunto nei pressi dell'improvvisato accampamento, l'uomo parlò: - Tempo di merda eh? Mi chiamo Gahege e non so come diavolo son finito qui. Mi sembra di vivere un sogno ma so che non è un fottuto sogno. Dove mi trovo? Perché son stato portato qui e perché... - Non finì la frase. Qualcosa catturò la sua attenzione. - Oh, abbiamo compagnia...penso che fra poco dovremo iniziare a ballare un po' -
"Bene" pensò Isaac "Appena arrivato e già porti guai?". L'Hamok si concesse il lusso di squadrare per qualche istante il suo interlocutore, prima di rispondere alle sue domande. Poi si avvicinò a lui, tese la mano e, finalmente, disse: -"Io sono Hamok. E sì, il tempo è quasi sempre così da queste parti, sei sull'altopiano del Garwec su Endlos. Direi che ulteriori domande sarebbe il caso di rimandarle a dopo, abbiamo ben altro a cui pensare, ora..."-
Rapido e silenzioso avrebbe messo mano all'elsa della lunga katana al suo fianco, per poi compiere un lungo e solenne gesto per estrarla dal fodero. Si sarebbe quindi messo in posizione difensiva, con la lama ben spiegata davanti ai suoi occhi. -"Riesci a distinguere, COSA, ci bracca?"- Avrebbe poi concluso Isaac.. -
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- Io sono Hamok. E sì, il tempo è quasi sempre così da queste parti, sei sull'altopiano del Garwec su Endlos. Direi che ulteriori domande sarebbe il caso di rimandarle a dopo, abbiamo ben altro a cui pensare, ora... -
La figura mascherata si presentò come Hamok, mostrando una padronanza del territorio ed una conoscenza del posto in questione, l'altopiano di Garwek, in maniera decisamente migliore di Gahege. Lui sapeva dove si trovava e cosa ci poteva esser nell'ombra? Forse si, forse no, Hamok stesso però confermò il non sapere cosa si stagliava all'orizzonte dato che dopo pochi secondi aggiunse anche, portando la mano verso la propria katana:
- Riesci a distinguere, COSA, ci bracca? -
L'occhio del tecnocrate non poteva far miracoli ma, al suo posto, ci stava pensando il drone ad identificare i loro avversari. Erano una dozzina di puma concolor reale, in cerca di cibo per le proprie femmine o quelle che volevano considerare come proprie. Senza cibo, non potevano accoppiarsi e per quel motivo erano a caccia: trovare cibo per riuscire a chiudere il cerchio riproduttivo. Loro erano solamente il pasto che gli serviva per arrivare all'obiettivo ma a loro spese avrebbero imparato che i due umanoidi che si erano appena conosciuti avrebbero venduto cara la pelle. Stringendo la mano a Hamok per poi ritrarla subito dopo, dato com'era impegnato a seguire la ronda del falco drone, la risposta di Gahege non si fece attendere, mentre ordinava l'attacco del suo drone a quel gruppetto di grossi puma:
- Non so esattamente cosa sono ma tramite le informazioni che mi ha mandato il mio falco drone, sono bestie quadrupedi, agili, dal passo simile a quello dei leoni...conosci qualche animale felino che popola questo posto? Penso siano quelli i nostri problemi. Al buio, grazie ai lampi, ho visto solo parte della loro sagoma. Gattoni cresciuti! Adesso vediamo come reagiscono a questo benvenuto del mio falco. -
In realtà Gahege non si aspettava una risposta sulla razza e più in generale sulle loro abitudini, lui sapeva che li stavano puntando e che era una questione di vita: o loro o i puma. Proprio quando chiuse la frase si girò e fece far fuoco al suo drone con la tecnica speciale del falco smeriglio cibernetico, Laser. Dagli occhi robotici del drone spuntarono una laser color arancione che presero a bersagliare i mostri, illuminando bene il punto dello scontro tra loro ed il drone di Gahege. Come avrebbero reagito le bestie? Il tecnocrate novello naufrago avrebbe ottenuto qualche vantaggio da quell'azione?
Condizione fisica: Ok
Condizione psicologica: Attende l'effetto della tecnica Laser del suo drone, in caso negativo sugli effetti cercherà di ingaggiare combattimento col suo fucile.
Droni attivi: Drone FS-R21
Abilità/Tecniche usate: Laser - Tecnica solo x Drone FS-R21 - [consumo medio]
Consumo: 10%
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Riassunto: Le immagino non chiare danno a Gahege il responso dei loro aggressori: felini. Il falco ha l'ordine di sparare la tecnica laser per centrare l'avversario. Metri di distanza: 60.
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- Non so esattamente cosa sono ma tramite le informazioni che mi ha mandato il mio falco drone, sono bestie quadrupedi, agili, dal passo simile a quello dei leoni...conosci qualche animale felino che popola questo posto? Penso siano quelli i nostri problemi. Al buio, grazie ai lampi, ho visto solo parte della loro sagoma. Gattoni cresciuti! Adesso vediamo come reagiscono a questo benvenuto del mio falco. - Disse il soldato. Ghaege dava l'impressione di sapere il fatto suo, a rafforzare questa tesi, arrivò poi l'attacco mortale del suo drone da combattimento. Ad una cinquantina di metri da loro, comparvero le prime fiere, ora più chiare al visore notturno di Isaac; il gruppetto di assalitori fu rischiarato dai colpi del Falco Meccanico. Lesto l'Hamok estrasse la fedele Agnes dalla cintura, rinfoderando la Skul-dah e preparandosi al primo contatto a distanza con i letali assalitori.
Ora che il terreno che li separava dalle bestie feroci andava riducendosi, sentiva distintamente i versi sommessi dei cacciatori, eccitati dall'odore di carne fresca. Rispose un'ultima volta al suo compagno di disavventure, prima di dedicarsi anima e corpo alla strenua difesa della sua vita:-"Mi dispiace ma non conosco animali di questo tipo, almeno non ne ho mai visti qui nel Garwec. Invece, di leoni, nel mondo da cui provengo, ce ne sono fin troppi, e non mi sono mai piaciuti."- Avrebbe concluso l'Ombra, avvicinandosi a Ghaege e sistemandosi alle sue spalle, con il chiaro intento di coprire a 360° l'area da difendere:-"Spalle contro spalle, se sono felini come i leoni delle mie terre, quelli davanti sono l'esca, non dobbiamo mai avere le spalle scoperte! Cercheranno di accerchiarci.."-. -
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- Mi dispiace ma non conosco animali di questo tipo, almeno non ne ho mai visti qui nel Garwec. Invece, di leoni, nel mondo da cui provengo, ce ne sono fin troppi, e non mi sono mai piaciuti. Spalle contro spalle, se sono felini come i leoni delle mie terre, quelli davanti sono l'esca, non dobbiamo mai avere le spalle scoperte! Cercheranno di accerchiarci.. -
La strategia dei felini fù quasi esattamente quella che disse Hamok, variando solo dall'accerchiamento al semi accerchiamento. I puma si disposero su tre fronti e non quattro, lasciando la parte est priva di offensiva mentre da sud, ovest e nord sarebbero giunte, dopo i primi felini di avanguardia, vari gruppi di puma concolor reale. L'uomo che stava spalle contro spalle, cambiò proprio in quel momento la sua arma bianca con la più efficace arma da fuoco per la distanza, cosa che fece sorridere Gahege: anche lui si affidava alla tecnologia. Anche lui, era un tecnocrate, dopotutto. La pistola ad energia solare che teneva con la mano destra iniziò a fremere dalla pressione che stava esercitando la stretta di Gahege sull'arma e, non appena i metri dell'avanguardia dei felini si ridusse a trenta metri, il tecnocrate appena naufragato su Endlos iniziò ad aprire il fuoco: il primo sparo lo usò per identificare bene il gruppo di felini, facendo luce con un colpò che andò a sfiorare alcuni di essi mentre, i rimanenti colpi, furono indirizzati esattamente dove aveva visto le loro tetre figure, in posizione guardinga da caccia, pronte a balzare verso i due tecnocrati nel momento che fossero giunti entro i dieci-quindici metri. Gahege non voleva finire di certo per esser il pasto di bestie feroci, non ora che la sua vita stravolta lo stava invece portando ad una crescita delle sue capacità tali che un giorno, ripensando al passato ed al suo approdo su Endlos, avrebbe benedetto il fatto di esser stato preso di punto in bianco dal Maelstrom.
Vediamo come reagiscono agli impulsi della mia pistola, questi gattacci spelacchiati! Questa notte non saremo la vostra cena, ve lo potete scordare!
I colpi sparati tracciavano scie di luce molto luminose, essendo proiettili fatti con energia solare e sparati ad impulsi, la loro luce poteva rischiarare, in quel buio, per qualche metro. Forse questo avrebbe aiutato anche Hamok nel suo puntamento delle prede, non sapendo che egli aveva capacità migliori delle sue per quel combattimento. Avendo la visione notturna, probabilmente lui poteva vedere meglio, molto meglio di Gahege, il pericolo in arrivo. Ed i gruppi che, da tre fianchi, stavano giungendo. Solo il fianco destro di Gahege, che corrispondeva al fianco sinistro di HAmok, era privo di pericoli. Per il momento...la notte però avrebbe riservato varie sorprese ai due tecnocrati.
Condizione fisica: Ok
Condizione psicologica: Cosciente del pericolo incombente, desideroso di sopravvivere a tutti i costi.
Droni attivi: Drone FS-R21
Armi usate: Pistola ad energia solare
Abilità/Tecniche usate: -
Consumo: 10%
Link scheda: X
Riassunto: i felini d'avanguardia attaccano da ovest, mentre il resto del gruppo che arriverà lo farà da Sud, Nord ed ovest, lasciando l'est libero. Gahege spara dei colpi in direzione dei vari felini dopo aver usato il primo colpo per illuminare bene la loro posizione e gli altri due per cercarne di colpire alcuni.
Appendice
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Adran do'Hawk.
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- Vediamo come reagiscono agli impulsi della mia pistola, questi gattacci spelacchiati! Questa notte non saremo la vostra cena, ve lo potete scordare! -
Non lo avrebbero avuto così facilmente. Di questo era certo il Tecnocrate quando, alzando la Agnes davanti a se, prese la mira sulle bestie più prossime a lui. Rivolto verso Sud, rallentò il respiro e cercò di imporsi una calma forzata, poi, sparò. Sei colpi, l'intero caricatore della Agnes sarebbe stato svuotato sui tre felini in avvicinamento rapido da Sud. Due colpi ciascuna, uno diretto alla testa, l'altro in pieno petto, con il chiaro intento di colpire il cuore. La velocità dei movimenti delle fiere e le condizioni non ottimali rendevano difficile stabilire un contatto continuo e chiaro, ma le doti del Velo avrebbero aiutato l'Ombra a ridurre i margini di errore.
Poi avrebbe rinfoderato l'arma da fuoco estraendo al suo posto la maestosa Skul-dah. L'antica katana riverberò alla luce dei colpi del soldato. Isaac restò estasiato dall'arma utilizzata da Gahege, colpi di pura luce fuoriuscivano dalla canna del revolver. "Tecnologia interessante" avrebbe infine pensato l'Ombra, seriamente interessata ad approfondire la conoscenza di quell'artefatto alieno una volta salva la pelle.. -
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Ad uno ad uno, tutti i felini dell'avanguardia erano stati sterminati, mentre il falco finiva il lavoro con un secondo attacco aereo molto chirurgico, atto a sterminare qualsiasi cosa che ancora si muoveva. I suoi laser sembravano portare una pace nella notte turbolenta anche se, proprio il falco drone, prese a spiegare le ali ed a ritornare in modalità sentinella: qualcosa stava iniziando ad esser captato sul suo rivelatore di movimento. Il buio schermava la sua vista ma la IA del falco si stava adattando velocemente a quel pessimo tempo. L'acqua non accennava a smettere di cadere, a breve avrebbe anche iniziato a grandinare ed il vento si sarebbe innalzato con una violenza incredibile, soffiando da est ad ovest come uno schiaffo invisibile continuo sui corpi dei due tecnocrati.
- Pensi sia finita? -
Bastava aspettare altri due secondi per ricevere dal falco sentinella una risposta a quella domanda. Proprio per questo, Gahege avvertì tramite il falco la presenza di un gruppo molto più grande di predatori notturni. Forse erano tre dozzine, forse più. Il drone non riusciva a scorgerli tutti ma il tecnocrate, in continuo contatto con il chip BEN, doveva preparare il suo compagno di viaggio attuale a quello che sarebbe giunto. Dovevano preparare una strategia. Grazie al falco, adesso Gahege sapeva che il pericolo non sarebbe giunto da est. Ancora non sapeva il perché ma i felini li stavano accerchiando evitando quel lato, come se qualcosa di più pericoloso stesse giungendo...ma era fuori dal campo visivo del drone per scoprirlo.
- E' in arrivo un nutrito gruppo di felini da ovest, sud e nord. Non li ha scorti tutti probabilmente il mio falco drone ma sono, per ora, tre dozzine. DA est...non si percepisce niente. Preoccupiamoci, se non usano quel lato vuol dire che potrebbe esserci un grosso pericolo. Mi affido a te per un piano strategico, magari potremmo anche muoverci da qui andando verso est? Od aspettiamo e facciamo fuori tutti? Tu che dici? -
Staccandosi dalle spalle di Hamok, il tecnocrate appena giunto su Endlos cercò quasi di scorgere meglio la sua figura, nel girarsi, non notando niente di più che una maschera ed un vestiario vago. Forse a fine battaglia l'avrebbe conosciuto meglio ma, per ora, era la sua ancora di salvezza in quel luogo. Lui, che non conosceva Endlos, era particolarmente esposto all'altopiano di Garwec ed a tutte le sue insidie.
- Speriamo che Hamok conosca meglio di me questo posto ed abbia un modo per uscire fuori dai guai. Tre dozzine di felini più l'incognita di quanti ne potranno ancora arrivare...e cosa ci sarà di tanto pauroso verso est da non permettere ai felini di usarlo come lato? Finché non possono accerchiarci noi siamo meno fregati ma se ci fosse un pericolo maggiore, allora, saremmo ancor più fregati! -
Se ci fosse stata luce, il pensiero appena scaturito dalla mente di Gahege avrebbe potuto trovare risposta ma, in quel posto tempestato di acqua, grandine, vento in ascesa di forza e chissà cos'altro, i suoi dubbi sarebbero rimasti tali fino all'ultimo. L'unico modo di sapere era affrontare la situazione.
Condizione fisica: Ok
Condizione psicologica: In attesa di sviluppi sulla vicenda, cerca un dialogo con Isaac
Droni attivi: Drone FS-R21
Abilità/Tecniche usate: Laser [Drone] - consumo medio
Consumo: 20%
Link scheda: X
Riassunto: Il falco stermina gli ultimi felini sopravvissuti del gruppo di avanguardia e vola via a cercare notizie di possibili problemi nei dintorni. Isaac e Gahege sono circondanti su tre lati e devono iniziare a fare sul serio se vogliono sopravvivere. Gahege propone o di andare verso est o di stare fermi a far il culo a tutti.
Appendice
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Adran do'Hawk.
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-"Parlato"-
-Pensato
Dispersa o uccisa la sparuta avanguardia di quel grosso branco di felini, i due Tecnocrati cercarono di analizzare la situazione. Le preziose doti del costrutto volante in possesso di Gahege furono determinanti per avere un quadro generale delle loro condizioni. - E' in arrivo un nutrito gruppo di felini da ovest, sud e nord. Non li ha scorti tutti probabilmente il mio falco drone ma sono, per ora, tre dozzine. Da est...non si percepisce niente. Preoccupiamoci, se non usano quel lato vuol dire che potrebbe esserci un grosso pericolo. Mi affido a te per un piano strategico, magari potremmo anche muoverci da qui andando verso est? Od aspettiamo e facciamo fuori tutti? Tu che dici? -
L'assassino cercò di fare mente locale, aveva letto qualcosa sui pericoli del Garwec, ma non ricordava nulla di così spaventoso da tenere a bada tre dozzine di famelici predatori. Preoccupato, si rivolse a Gahege: -"Probabilmente ce ne pentiremo, ma penso sia più saggio evitare quelle bestie, al momento la nostra unica preoccupazione sono loro, e non potremo resistere per sempre, ho anche finito i colpi della Agnes, quindi dalla distanza sarei praticamente inutile."- disse l'Ombra, per poi continuare: -"Andiamo verso Est, il tuo falco e i visori oculari della mia maschera ci permetteranno di vedere qualsiasi cosa possa aver spaventato quell'orda famelica."-
Il ragionamento sembrava sensato, affrontare altri felini, in numero superiore a trenta, avrebbe significato morte certa, meglio l'ignoto. Si affrettò a spegnere il piccolo fuoco, raccolse le sue cose e si rivolse allo sventurato naufrago: -"Allora? Hai in mente qualcosa? Perchè altrimenti, dovremmo metterci in marcia, non abbiamo un gran vantaggio."-. -
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Le prime parole di Hamok convinsero del tutto Gahege circa la scelta da fare più logica: evitare il branco di felini in arrivo dirigendosi ad est. Era una scelta rischiosa, qualcosa di grosso doveva spaventare le tre dozzine di felini al punto da non sfruttare quella via per circondare del tutto i due tecnocrati. Per loro, però, era l'occasione d'oro per tirarsi fuori dai guai momentanei, affrontare una minaccia forse maggiore ma meno continua rispetto all'assalto continuo di trentasei felini. E dietro questi trentasei, sicuramente né sarebbero potuto giunger altri. Dopo aver scosso la testa in segno d'approvazione, Gahege percepì nitidamente il secondo dialogo con domande del suo compagno di viaggio attuale, al quale rispose subito dopo.
- Allora? Hai in mente qualcosa? Perchè altrimenti, dovremmo metterci in marcia, non abbiamo un gran vantaggio. -
- No, perfetto anche per me andare verso est. Vediamo di cosa avevano paura i gatti cresciuti. Qualsiasi cosa sia, dobbiamo prenderla a calci nel culo se vogliamo rimaner vivi! Adesso, andiamo, lasciamo questo posto! -
Il passo di Gahege si fece subito più lungo, cercando di lasciarsi dietro più metri possibili e risultar sempre meno preda di quell'accerchiamento quasi totale. Meno di un chilometro nella direzione in cui si stavano dirigendo, una macchina li aspettava. Intorno a lei, solo morte, cumuli composti da svariati corpi di felini che avevano provato la sua ira e la sua lezione imperiosa. Per i due tecnocrati, ci sarebbe stata una sfida tanto difficile quanto quella che avrebbero dovuto affrontare se fossero stati fermi sul posto, ad aspettare i puma concolor. Un grosso Gron impazzito, armato di varie lame che formavano artigli sulle sue otto articolazioni anteriori, aspettava al varco. Ogni lama era lunga quasi un metro e si poteva forse dire che esso era una specie di gron spadaccino, capace di cose incredibili pur non avendo la mobilità umana. Il drone di Gahege sarebbe giunto poco prima di loro e la previsione sarebbe stata inutile: nel momento stesso che il drone avesse visto e comunicato la presenza del Gron, la stessa macchina omicida si sarebbe mossa in direzione dei due tecnocrati, cercando un contatto non certo piacevole per i due. Il tempo che imperversava su di loro, invece, si placò, lasciando il cielo tetro libero dalla pioggia e dalla grandine, diminuendo il vento impetuoso che soffiava ma riprendendo a crepitar fulmini in maniera forsennata. La tempesta magnetica era dietro l'angolo, presto tutti i dispositivi elettronici avrebbero avuto difficoltà a funzionare. Il gron invece, era immune alle tempeste magnetiche...
Condizione fisica: OK
Condizione psicologica: D'accordo sull'affrontare una minaccia più grande che tre dozzine di felini.
Droni attivi: Drone FS-R21
Abilità/Tecniche usate: -
Consumo: 20%
Link scheda: X
Riassunto: Gahege concorda con Hamok sulla direzione da prendere e, mentre vanno verso est, il gron impazzito armato di otto lame che lo rendono insidioso. Non é veloce ma sarà una specie di spadaccino ad otto lame meccanico. Il drone di Gahege arriverà a scandagliare l'est e, quindi il gron, nel momento che esso si muoverà verso i due tecnocrati. Non ci sarà quindi preavviso. Tempsta magnetica in arrivo, possibile malus per il drone ed i due tecnocrati mentre non ci sarà malus per il gron.
Appendice
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-"Parlato"-
-Pensato
Gahege si trovò concorde con l'idea avuta da Isaac. Si mossero rapidi e all'unisono nell'oscurità crescente della notte. La pioggia diminuiva d'intensità, mentre il vento del Garwec scemava. Se fossero stati più attenti, avrebbero certo notato come la tempesta di poco fa, avesse assunto connotazioni elettromagnetiche; piccole scariche bluastre accompagnavano i loro passi, crepitii sinistri si diffondevano tutt'attorno a loro e una selva di fulmini nascondeva la cappa di nuvole sopra la loro testa.
-"Il tuo falco vede qualcosa?"- Disse Isaac rompendo il silenzio. -"Nonostante i visori notturni, non riesco a mettere bene a fuoco, i sensori della mia maschera stanno andando in tilt."- Avrebbe concluso. Un silenzio irreale avrebbe accompagnato i loro ultimi passi in solitaria, poi, sarebbero stati investiti da un odore infernale. Al centro di una selva di cadaveri mutilati, dove la terra era ormai rossa di sangue, un grosso costrutto metallico armato di ben otto lame. Un mostro partorito dall'intelletto di chissà quale psicopatico era stato liberato lì per non si sa quale motivo e sembrava averli attesi al varco.
La bestia si mosse, e per Isaac ci fu solo il tempo di estrarre la lunga Skul-dah. Deciso ad ingaggiarla prima che fosse troppo tardi, il Tecnocrate gridò al compagno: -"Cerchiamo di tenerci alla larga dalle sue lame, se ci dividiamo, non potrà attaccare tutti e due."-
Poi si sarebbe diretto verso destra, rispetto alla posizione del Gron ed avrebbe caricato la mano sinistra di energia. Arrivato ad una distanza consona, avrebbe generato una potente scarica di energia diretta al sostegno sinistro che reggeva il possente drone. L'obiettivo erano le articolazioni, una volta messe fuori uso quelle, il costrutto sarebbe stato in balia dei loro attacchi.. -
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Narrato | - Parlato - | - Pensato - | - Parlato altrui -
- Il tuo falco vede qualcosa? Nonostante i visori notturni, non riesco a mettere bene a fuoco, i sensori della mia maschera stanno andando in tilt -
Non ci fù una risposta da parte di Gahege in quanto il falco drone, a causa della tempesta elettromagnetica che già alla sua altezza iniziava a farsi sentire in modo più consistente, stava iniziando a risentir nei suoi circuiti di quel fenomeno atmosferico insidioso per ogni congegno elettronico. Poco prima che la situazione si facesse più preoccupante, fino a disattivarlo se avesse continuato a quell'altitudine, il falco robotico discese all'altezza di pochi metri dal suolo e volò davanti ai due tecnocrati...rilevando solo ora la presenza del gron. Era troppo tardi, purtroppo: l'essere meccanico colpì il falco e lo lanciò molto distante, danneggiandolo parzialmente. Non sarebbe stato un danno irreparabile nel momento in cui Gahege l'avesse recuperato ma il danno era abbastanza consistente da tener il drone fuori dalla battaglia.
- Maledizione qualcosa ha colpito il falco! Non ho il tempo di avvertire il mio compagno, dall'ultimo dato inviatomi sembrava un grosso robot armato di lame! Devo avvertire subito Hamok... -
Proprio mentre stava trovando le parole giuste per avvertire del pericolo Hamok, egli stesso sembrava aver avuto la sua stessa prontezza, grazie al suo dispositivo notturno: aveva già visto il pericolo e voleva avvisare Gahege. I due tecnocrati parlarono all'unisono:
- Cerchiamo di tenerci alla larga dalle sue lame, se ci dividiamo, non potrà attaccare tutti e due. -
- Attenzione a quel robot Hamok! E' armato di lame pericolose! Attacchiamolo dai lati! -
Venuto a conoscenza che anche Hamok sapeva già del pericolo e vedendo il suo movimento verso la destra del gron, con un sorriso leggero sulle labbra Gahege scartò nella direzione opposta a quella del suo compagno di viaggio proprio nel momento che la grossa macchina di morte stava compiendo l'affondo, evitando così un danno che l'avrebbe messo ko. Gahege sapeva che quel loro avversario non era da sottovalutare, per questo iniziò subito ad imporsi su di esso con una scarica di proiettili ad alta potenza, sparati con la sua fidata pistola ad energia solare. La distanza ridotta forse avrebbe concesso al tecnocrate la possibilità di infliggere fin da subito danni consistenti, il fatto non calcolato fù che...andò ad impattare contro le carcasse dei puma concolor proprio nel momento che mirava verso la parte bassa del corpo. Probabilmente i proiettili avrebbero preso lo stesso il gron ma non avrebbero seguito la sua strategia di colpire pesantemente un punto con la scarica concentrata su di esso. I proiettili energetici, lucenti, avrebbero colpito ognuno una zona diversa del corpo robotico e forse uno o due di essi non avrebbero centrato pienamente il bersaglio.
- Qualsiasi sarà il danno che gli avrò causato, devo rialzarmi e muovermi da qui, se mi prende con quelle lame sono morto! -
Condizione fisica: Ok
Condizione psicologica: Sorpreso per la bestia robot che hanno difronte, Gahege reagisce con determinazione e volontà di concludere lo scontro.
Droni attivi: -
Abilità/Tecniche usate: Proiettili energetici [consumo alto]
Descrizione breve di Abilità/Tecniche usate: 8 proiettili d'energia lanciati dalla pistola ad energia solare;
Consumo: 20%
Consumo totale: 40%
Link scheda: X
Riassunto: Gahege avanza fino ad arrivare difronte al gron che poco prima aveva colpito il suo falco. Cercando di avvisare Hamok, che già conosce la situazione, scarta l'affondo del gron scartando verso la direzione opposta presa da Hamok, per poi sparar da molto vicino una scarica di proiettili ad alto potenziale. Essendo sbilanciato, i colpi non finiranno in un punto solo, come voleva Gahege, ma finiranno ognuno in un punto diverso. Probabilità media di uno-due proiettili di mancare parzialmente il bersaglio.
Appendice
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Adran do'Hawk.
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SPOILER (clicca per visualizzare)-Narrato
-"Parlato"-
-Pensato
Scartando come un sol uomo, i due tecnocrati si mossero rapidi verso i fianchi dell'enorme costrutto. Quasi senza accordo si trovarono ad attuare la stessa strategia. Isaac sul lato destro, Gahege sul sinistro. Quella mostruosità non avrebbe avuto scampo.
Vide il tecnocrate appena conosciuto perdere l'equilibrio proprio nel mentre del suo attacco, osservò i potenti colpi della sua arma volare in direzione del mostro senza un'ordine apparente. Poi la visuale fu coperta dall'enorme costrutto che, volgendosi nella sua direzione, sembrava intenzionato a restituirgli con gli interessi il colpo precedentemente subito.
Ma l'Hamok fu più rapido. Al primo colpo portato a segno ne sarebbero seguiti altri due, diretti alle articolazioni rimaste integre dall'attacco precedente. Stavolta, avrebbe cercato di minare le capacità offensive della macchina. La prima violenta scarica di energia avrebbe tentato di colpire la lama più prossima, mentre la seconda, scagliata a distanza di tempo ravvicinata, avrebbe cercato l'articolazione più vicina a quella eventualmente colpita. Se non fossero riusciti a batterlo, avrebbero però potuto renderlo inoffensivo.
La tempesta elettromagnetica era ora sopra di loro, con tutta la sua violenza. La forte carica elettrica dell'atmosfera disturbava enormemente il visore notturno di Isaac, riducendone la funzionalità e l'utilità. L'Ombra decise comunque di tenere ancora la maschera, almeno per il momento.. -
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Mentre il cielo ormai era saturo di elettricità, capace di danneggiare e forse metter fuori uso le apparecchiature dei due tecnocrati, la battaglia in uno scontro due contro uno imperversava rapida e piena di colpi concatenati. Se all'inizio la bestia meccanica sembrava non aver rivali e, forse, avrebbe potuto far fuori in niente i due tecnocrati, nel giro di pochi attimi le parti si erano invertite: Gahege e Hamok sapevano il fatto loro e, seppur non avessero mai combattuto insieme, erano riusciti a combinare una combinazione dietro l'altra di colpi tali da stendere non uno ma dieci gron. I colpi non precisi di Gahege, lanciati con la sua pistola ad energia solare, avevano danneggiato varie parti del corpo metallico dell'essere meccanico, mentre Hamok aveva martellato tutti i punti giusti per far finire lo scontro il più velocemente possibile. Dai loro colpi, sei delle lame, con altrettante articolazioni che le muovevano, esplosero in una pioggia metallica. Anche i visori del gron andarono in cortocircuito, colpito dal maldestro colpo fortuito di Gahege, andando così a mettere fuori combattimento la macchina. La macchina, con sole due lame e senza sensori di movimento, cosa avrebbe fatto, se non compiere attacchi alla cieca? Ma l'appena giunto su Endlos, non era più in vena di scherzi e, sperando di concludere la battaglia, si alzò in piedi dopo la rovinosa caduta, che l'aveva anche salvato dall'esser colpito dalle lame del gron, ed estrasse da dietro la schiena la sua pistola da lancio con inserito l'arpione. Generalmente c'era il rampino innestato ma il fato aveva voluto che quel giorno, per una serie di coincidenze, il rampino era già installato. Gahege aveva bisogno di luce per il suo colpo finale e, proprio per questo, usò il suo fucile ad energia solare per sparare due colpi verso il gron, pronto con l'altra mano a sparare l'arpione. Nel momento stesso che i due proiettili illuminarono lo spazio che si frapponeva tra il tecnocrate e la macchina ormai prossima alla rottamazione, la pistola da lancio con l'arpione sparò in direzione della "testa" del gron. Se avesse centrato il bersaglio, da quella breve distanza, l'arpione avrebbe trapassato il cranio robotico del gron per poi aprirsi, con la possibilità di decapitare l'avversario di Gahege e Hamok. Un pensiero brillò nella mente del nuovo nativo di Endlos:
- Se anche non ti aprissi ora il cranio con l'arpione, ci penserebbe Hamok a farti fuori...sarebbe un bel trofeo però farti fuori con l'arpione! Ho inventato questo gingillo per aiutarmi nelle scalate ma avevo già in mente di poterlo usare come attacco ravvicinato... -
La realtà dei fatti ponevano sul corpo di Gahege, carico di adrenalina, i segni del gron: essi erano leggeri ma a breve il ragazzo lì avrebbe percepiti. Non era stato poi così scarso l'essere meccanico nel suo attacco verso il tecnocrate, così come l'inesperienza del tecnocrate si era fatta sentire. Fortuna per lui, non era solo.
Condizione fisica: tre fendenti lacerano il fianco destro di Gahege, danni da taglio lievi;
Condizione psicologica: Ok, spera di aver sparato il colpo di grazia al gron
Droni attivi: -
Abilità/Tecniche usate [1° Slot]: Pistola ad energia solare [2 colpi - danni bassi - uso senza tecniche]
Abilità/Tecniche usate [2° Slot]: Arpione
Consumo del round: 5%
Consumo totale: 45%
Link scheda: X
Riassunto: Gahege si rialza dopo esser accidentalmente caduto, assiste alla micidiale combinazione dei combi di Hamok e dei suoi precedenti colpi che han portato il robot ad esser menomato e senza la possibilità di percepire movimento a causa di un colpo fortuito sparato da Gahege in caduta. Il tecnocrate spara due colpi di pistola per farsi luce contro il gron, in modo da potergli sparare dritto in testa l'arpione. La distanza tra Gahege ed il gron é meno di cinque metri. Tre tagli di lieve entità solcano il fianco destro di Gahege che, per ora, non percepisce il dolore grazie all'adrenalina.
Appendice
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Tempeste d'acciaio |
