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.Elisabeth svoltò per l'ennesimo cunicolo della città sotterranea, cercando un luogo adatto dove piazzare quegli stramaledetti bandi. Sarah le aveva chiesto un favore, giacché dubitava fosse sicuro farlo personalmente. Beh, a dire il vero percorrere quelle vie era sempre rischioso, ma se si facevano arrabbiare le persone sbagliate, farlo poteva esserlo ancora di più e per quanto la principessa fosse un tipo che amasse cacciarsi nei guai, non era abbastanza folle da esporsi quando vi era una soluzione alternativa. Ovvero chiedere una mano a qualcuno praticamente sconosciuto lì.
L'ancella però non capiva perché lo avesse domandato proprio a lei. Era pur vero che era tra quelle capaci di muoversi e di difendersi in un simile posto, come che non avesse preso parte alla vicenda che stava dando problemi all'amica, tuttavia detestava vedere la dama interessarsi ad Endlos, anziché alla propria nazione. In un certo senso si sentiva come gelosa del semipiano, anche se negli ultimi tempi Sarah si era finalmente ricordata di Einheit.
Aveva però accettato di aiutarla ugualmente, dato che l'amica sembrava tenere molto a quell'iniziativa. Aveva infatti notato come il semipiano fosse soggetto a minacce e calamità e aveva maturato l'idea che andassero affrontate in maniera differente e soprattuto cin una nuova consapevolezza. Un po' come era accaduto quando la gente di Endlos aveva messo da parte le proprie diversità per affrontare un enorme drago. Di fatti l'idea era di riprodurre ciò che era avvenuto quel giorno in piccolo. Un bel sogno, che tra l'altro aveva scoperto essere non solo suo, ma non così facile da realizzare.
Al momento stavano cercando altri membri che potessero aderire all'iniziativa e vevano insistito molto per provare a reclutare gente anche nel presidio Meridionale, anche se Elisabeth non era d'accordo. Secondo lei ci sarebbe stato qualcuno che si sarebbe fatto avanti, ma era assai probabile che raccattassero solo fuorilegge e non gente che avrebbe potuto aiutarli.
In virtù di ciò aveva preso una piccola contromisura per scremare un po' di taglia gole: aveva semplicemente descritto ciò a cui la gilda mirava, non tralasciando quindi la lieve vena idealista, mettendo solo pochi bandi per la città. Certo, in tal modo avrebbe ridotto di molto il numero di persone che si sarebbero presentate, ma era quasi sicura che così si sarebbero presentati o individui che credevano almeno un po' in quanto avevano letto o gente che, anche se spinta solo da un ipotetico guadagno, avrebbe avuto comunque presente gli intenti del progetto. Attaccò allora l'ultimo foglio e tornò indietro.
Così, per puro caso, Adaham si sarebbe imbattuto in uno di quei pochi bandi in cui, oltre che a una sommaria descrizione del progetto e dei suoi intenti, vi avrebbe trovato il luogo e l'orario per incontrare alcuni dei promotori. Si trattava di un'abitazione anonima, ma comunque le indicazioni erano sufficienti a raggiungerla anche per una persona che non conosceva bene Merovish.
La cosa interessante era che, nonostante gli obiettivi del progetto, in definitiva ciò che si dava ai membri sembrava proprio essere un impiego, a quanto pareva accessibile anche a chi non sapeva combattere. Vi era più di un modo in cui si potesse contribuire allo sviluppo dell'organizzazione.
Certo, su quel foglio non vi erano sufficienti informazioni da poter soddisfare ogni domanda che poteva farsi un eventuale lettore, ma se il ragazzo si fosse interessato, avrebbe tranquillamente potuto raggiungere il luogo dove potevano spiegargli tutto.SPOILER (clicca per visualizzare)Bene, in questa prima parte il tuo pg trova il bando e sei libero di fargli faggiungere l'abitazione e bussare. La casa si trova vicino allo sbocco dei cunicoli d'ingresso.
Al momento ho preferito usare un famiglio e non direttamente la mia pg, perché sto aspettando una conferma. Se hai qualche domada, mandami pure un messaggio
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Sono in città da nemmeno un paio di giorni e già capisco l'antifona. Combatti, vivi, uccidi, vivi, combatti. Però a me non piace combattere e quindi, ovviamente, non faccio che ritrovarmi in mezzo ai problemi. Solo per evitare di finire invischiato in una rissa in una taverna, prima sono persino dovuto scappare attraverso una finestra, e adesso mi ritrovo a camminare svelto nella strada più larga che ho trovato, che poi è anche l'unica che conosco bene visto che è anche la prima che mi sono ritrovato a percorrere. Mi guardo intorno circospetto e preoccupato, pronto a scappare al primo accenno di battaglia, o di problemi in generale.
Ma non mi sono ritrovato proprio qui per caso, così come non ero entrato per caso proprio in quella taverna. Pochi minuti prima ho trovato un annuncio, e leggendolo mi sono subito interessato alla faccenda. Un bando per creare un gruppo di eroi, di salvatori di Endlos e di chiunque ne avesse bisogno. Tante belle parole, frasi ad effetto, ed un posto o perlomeno un gruppo assicurato in cui stare.
Essere un eroe... bello! Chi non lo ha mai desiderato? Vivere avventure, venire riconosciuto come salvatore, divenire famoso, tante prospettive che mi hanno spinto ad annotare indirizzo ed orario del colloquio. Certo, poichè non mi piace granchè combattere normalmente una simile proposta la avrei guardata e basta, ma in questo caso alcuni particolari mi hanno convinto ad approfondire la faccenda.
Nel bando è scritto abbastanza chiaramente che non solo posso avere la possibilità di divenire parte di un gruppo di eroi, ma anche che non è necessario combattere per farne parte! Inoltre sembrano interessati anche a trovare qualcuno che si occupi delle cose tecnologiche, un motivo in più per provare: potrò dimostrare le mie capacità, e magari migliorare imparando dagli altri partecipanti.
Copiati i dati che mi servivano, mi sono quindi impegnato per individuare il luogo d'incontro. Ho chiesto nella taverna a quelli che mi sembravano meno pericolosi, e per fortuna ho trovato quasi subito qualcuno disposto a fornirmi le indicazioni. E da lì ho capito che l'abitazione designata si trovava vicino ai cunicoli d'ingresso, proprio quei cunicoli che tanto mi avevano fatto penare all'arrivo. Bhe, perlomeno so già dove andare, mi sono detto, per poi scappare dalla finestra a causa della rissa e dirigermi quindi verso quella zona.
Trovare l'abitazione non è difficile, le indicazioni sono chiare e il tempo c'è, ed ho anche la fortuna che l'orario sia così prossimo al momento attuale da permettermi di non dovere aspettare un altro giorno in questa città. Raggiungo il luogo d'incontro con qualche minuto di anticipo, e non vedo nessuno. Non all'esterno perlomeno. Sono davanti alla porta, e a questo punto come tradizione sorgono i dubbi. Posso fidarmi? Non sarò mica uno scherzo, o una trappola di qualche malintenzionato? Sarò all'altezza? Mi accetteranno? Chi mi troverò davanti? Un guerriero in armatura, forse? Ci sarà già qualcun'altro? Verrà qualcun'altro? Cosa mi chiederanno?
Avrò l'abbigliamento adatto? Il lungo soprabito, le catene, la machera sul volto...
Basta! Faccio un respiro profondo, mi tolgo la maschera e la appendo alle catene, getto qualche occhiata in giro per vedere se qualcuno mi stia guardando, per fortuna no, e poi fisso la porta. Forza, se non provo non saprò mai. Se non provo, potrei non avere altre possibilità di trovare un posto dove stare.
Mi faccio coraggio, e busso.
Un ultimo dubbio mi assale proprio in quel momento: ho bussato alla porta giusta, vero? Il mio sguardo multicromatico è dubbioso e preoccupato da ciò che potrebbe celarsi oltre la soglia, ma resto fermo a fissarla ed attendo una risposta.STATUS FISICO STATUS MENTALE
Perfetto Dubbi, dubbi e ancora dubbi.ENERGIAConsumi effettuati: - 0%
100%EQUIPAlcuni attrezzi (cacciaviti vari, chiavi inglesi, ecc), i progetti delle sue tecno-cose, e l'occorrente per scrivere e disegnare, tutto tenuto in un comodo zainetto. O nelle tasche dei pantaloni.
E poi, ovviamente, i vestiti che ha indosso, maschera, catene e lucchetti compresi (sono oggetti di scena, da cosplayer)PASSIVETheVoice -->Da quando è giunto su Endlos una voce ha iniziato a sussurrargli nella mente parole e frasi apparentemente senza senso.ATTIVE-Slot 1: vuoto
-Slot 2: vuotoNOTETrovo il bando, cerco il luogo, e busso alla porta.. -
.Sarah sedeva presso un vecchio tavolo in legno. Un mobile malconcio, che mostrava i segni di ripetute riparazioni e che aveva perso parte della vernice che lo ricopriva, tuttavia perfettamente funzionale. Leggeva con attenzione il testo dei bandi che Elisabeth aveva preparato per lei.
Era un po' perplessa e voleva chiedere qualche spiegazione, ma temeva che degenerasse tutto nell'ennesimo litigio. Per qualche motivo, l'amica tendeva ad arrabbiarsi con estrema facilità, il che la induceva pure a tirarle sonore sberle, accompagnate da insulti più o meno coloriti, di cui "idiota" era il più comune. Decise di farlo lo stesso, giacché teneva ad aver maggiori possibilità ad attirare qualcuno lì.
" Elisabeth, non ti sembra di aver scritto un discorso un po' troppo idealista?"
Inaspettatamente la cortigiana non si arrabbiò, anzi, sul suo volto comparve un sorriso compiaciuto.
" Sary, sappiamo entrambe che tu sei la prima a credere in tutto ciò che ho steso."
Non era quello il punto.
" Si, ma dubito che il cittadino medio di Merovish accetti facilmente simili parole. A molti di loro interesserebbe solo trovare un impiego, poi magari potrebbero imparare di nuovo a sognare e trovare ulteriori motivazioni nella causa che seguiranno."
Sarah era convinta che una persona dovesse superare le proprie paure prima di poter coltivare la speranza e che dovesse farla crescere per bene prima di concedersi il lusso di avere dei sogni. Chi faceva la dura vita del deserto, in particolare gli abitanti della capitale del Sud, viveva nell'insicurezza e spesso sviluppava un forte pessimismo. Certo, c'era sempre chi riusciva a tirare fuori il coraggio per superarlo, ma a molti occorreva invece dimostrare prima che fosse possibile cambiare le cose.
Perciò trovava più sensato puntare più sul fatto che la futura organizzazione poteva poteva aiutare loro, contando che in futuro ciò li incentivasse a dare una mano a chi si era trovato nella medesima condizione.
" Il problema è che..."
L'ancella capì all'istante che discorso stesse per farle e troncò tutto.
" Sii contenta che ti ho aiutata e se non ti comoda il metodo, la prossima volta chiedi a qualcun altro."
Quindi cercò di cambiare argomento, per evitare che l'altra insistesse.
" Invece... quell'altro foglio è per caso uno degli schemi tecnici degli enling?"
Il che parve funzionare, dato che la principessa annuì.
" Sì, me lo ha dato Nikol. Ha detto che avrebbe cercato di darmi qualche lezione, anche se non credo che questa disciplina mi interessi più di tanto."Toc Toc
Improvvisamente le due sentirono bussare alla porta, non nascondendo un certo stupore. Non si aspettavano che di vedere qualcuno farsi avanti così presto. Bah, non era in caso di saltare a conclusioni affrettate: magari era un semplice seccatore o un tizio che voleva usare la storia del bando come pretesto per entrare dentro e rubare quel che trovava.
" Vado io."
Disse l'amica, avvicinandosi all'entrata. Non era detto che non fosse qualcuno che era effettivamente lì per l'annuncio, ma anche in quel caso non voleva dire che non potesse essere pericoloso, data la città in cui si trovavano.
Aprì la porta di poco, quel tanto che le bastò per vedere chi ci fosse dall'altra parte. Lo guardo per uno o due secondi ed ebbe l'impressione che non fosse qualcuno da cui si sarebbe dovuta guardare. Forse per gli abiti stravaganti, segno che forse non fosse del posto, o magari per la costituzione, assai diversa dallo stereotipo dell'energumeno pronto a spaccare tutto. Quindi decise di aprire del tutto e abbozzò un lieve sorriso.
" Salve."
Era tentata di chiedergli se volesse sapere di più riguardo al bando, ma preferì lasciare che spiegasse cosa desiderava. Ad ogni modo, forse anche Adaham avrebbe potuto capire di non dover temere la ragazza che aveva davanti, né quella che lo stava guardando lontano, in mezzo alla stanza dai muri grigi e pieni di crepe. I loro tratti erano morbidi, assai diversi da quelli di molte donne cresciute nella capitale del Sud e a giudicare dal colore dei capelli, avrebbero potuto essere anche sorelle.SPOILER (clicca per visualizzare)Da adesso possiamo proseguire senza problemi. -
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Pochi secondi di attesa, poi qualcuno dall'interno socchiude la porta, forse per guardarmi, mentre io non scorgo quasi niente di lui. Forse ci fissiamo a vicenda, finche egli non decide di aprire completamente l'uscio, e vedo una ragazza. E la squadro curioso da capo a piedi. Giovane, lunghi capelli biondi, aaaaah quanto mi piacciono i capelli lunghi, e niente di eccezionale per quanto riguarda i vestiti. Per non dare nell'occhio? Perchè sono gli abiti casalinghi? In ogni caso ella accenna un sorriso, e mi saluta.
"Salve"
Rispondo automaticamente allo stesso modo e con uno sguardo il più possibile privo di emozioni, nonostante l'evidente sorpresa alla vista di colei che mi ha aperto. Sono sicuramente contento di non venire accolto da un tipo pauroso. Anzi, lei sembrerebbe tutto l'opposto, sarà una candidata come me? O piuttosto uno dei mandanti? O forse, e questa mi sembra l'ipotesi più probabile, ho sbagliato casa? Sicuramente, non appare come una malvivente, ma le apparenze ingannano, si. Prima di tutto decido quindi di verificare se il posto sia quello giusto, specialmente prima che la ragazza mi scacci solo per averla squadrata da capo a piedi.
"Aprile la bocca!"
La solita voce nella mia mente, e come al solito al momento sbagliato. Mi colpisco alla testa con la mano destra, abbastanza forte e veloce da fare ciok, ma non da farmi male, e poi passo oltre.
"Ehm, è qui il raduno per..."
Momento di smerotezza, come si chiamava il gruppo? Prendo velocemente gli appunti che ho in tasca e ne leggo il nome.
"...gli agenti dell'eco?"
Concludo la domanda rialzando gli occhi multicromatici verso l'interpellata, il foglietto ancora in mano all'altezza del petto, nuovamente resto fermo a fissarla ed attendo una risposta.STATUS FISICO STATUS MENTALE
Perfetto Sorpresa, curiosità, e altri dubbi.ENERGIAConsumi effettuati: - 0%
100%EQUIPAlcuni attrezzi (cacciaviti vari, chiavi inglesi, ecc), i progetti delle sue tecno-cose, e l'occorrente per scrivere e disegnare, tutto tenuto in un comodo zainetto. O nelle tasche dei pantaloni.
E poi, ovviamente, i vestiti che ha indosso, maschera, catene e lucchetti compresi (sono oggetti di scena, da cosplayer)PASSIVETheVoice -->Da quando è giunto su Endlos una voce ha iniziato a sussurrargli nella mente parole e frasi apparentemente senza senso.ATTIVE-Slot 1: vuoto
-Slot 2: vuotoNOTESaluta, si colpisce alla testa a causa di TheVoice, e poi chiede conferma del luogo.. -
.Da quanto tempo Elisabeth era tornata lì? Mezz'ora? Sì, più o meno e non si sarebbe mai aspettata di trovare già qualcuno che chiedesse di quanto aveva letto, specialmente avendo messo così pochi bandi e con un testo del genere. Evidentemente però a Merovish c'era, o perlomeno passava, anche molta gente a cui non sarebbe dispiaciuto impegnarsi in simili intenti.
Se le cose stavano così, allora era quasi contenta di aver dato una mano. Forse aveva avuto un po' di attrito con l'amica quando le aveva parlato del progetto, ma ora che vedeva qualcuno già lì, non poté far altro che gettare dubbi e riserve.
" Certo, accomodati pure."
Disse esibendo un sorriso più pronunciato del precedente e facendogli segno di entrare.
" Il mio nome è Elisabeth. Per qualsiasi cosa riguardo agli Agenti dell' Eco, credo che la mia amica possa spiegarti meglio di me."
Ed indicò Sarah, che parve un attimo perplessa. Fortunatamente la cortigiana la conosceva abbastanza bene da capire cosa stesse pensando, ovvero: "Cosa sono gli Agenti dell'Eco?" Ciò le permise di impedire che la principessa facesse una terribile figuraccia.
« Cretina, leggi il testo del bando.»
L'avvertì telepaticamente, facendole abbassare un attimo lo sguardo su un punto del foglio che non aveva letto. Constatò allora che qualcuno avesse già scelto un nome per l'organizzazione, senza che lei potesse saperlo. Forse era stato Panamon o magari di Elisabeth, che poteva essersi inventata il nome quel giorno stesso. Tuttavia non le dispiacque affatto e non solo perché le piaceva quello scelto, ma perché avevano ritenuto necessario dare un nome all'organizzazione.
Il fatto che qualcuno ci avesse pensato, significava che ora fossero oltre una semplice idea. Quando i pensieri iniziavano a trasformarsi in azioni e un progetto prendeva forma vi era la necessità di chiamarlo in qualche modo. Notare un simile progresso le infuse nuova carica e la ben dispose per la conversazione.
" Mi chiamo Sarah."
Iniziò lei, accennando un lieve inchino, indicando poco dopo una sedia dall'altra parte del piccolo tavolo.
" Siediti pure, così possiamo parlare con calma."
Aspettò allora che si mettesse comodo, dandogli modo di presentarsi. Poi decise di aprire la discussione.
" Prima di tutto vorrei sapere se c'è qualcosa in particolare che vuoi chiedermi riguardo a questo progetto. Se tipo vuoi sapere di più su una particolare che hai letto nel bando o hai domande."SPOILER (clicca per visualizzare)Da adesso possiamo proseguire senza problemi. -
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Nuovamente la ragazza sorride, conferma che il luogo designato è proprio questo, poi mi invita ad accomodarmi e si presenta. Si chiama Elisabeth, e mentre entro ella mi indica un'altra ragazza seduta ad un tavolo nel mezzo della stanza. Questa si presenta col nome Sarah, fa un piccolo inchino e poi indica la sedia vuota di fronte a sè, un mobile malconcio, vecchio e malridotto come malridotto appariva anche il luogo. Anche lei è bionda, giovane, e con normalissimi abiti, niente di elegante, o di strano come potrebbero sembrare i miei. Mi invita a sedermi per parlare più tranquillamente.
Sorrido, entusiasta di non avere sbagliato luogo, di avere conosciuto non una ma ben due belle ragazze, e che forse farò parte del gruppo insieme a loro. Mi avvicino quindi alla seconda ragazza, e mi presento.
"Io sono Adaham"
Spinto dal suo inchino, ne faccio uno anche io seppure più esagerato. Gambe diritte, il braccio sinistro piegato dietro la schiena, mentre il destro lo è sul davanti, e le dita sono stese ed unite, quindi mi piego il più possibile, cercando di posizionarmi all'incirca a 110-120 gradi, anche un po' di meno. Una bella figura, certo, è questo ciò che m'immagino di fare, conclusa poi con un elegante 'al vostro servizio'. Peccato solo che, mentre completo l'opera, la maschera sfugga al suo sostegno e finisca a terra. Mi accorgo subito di ciò, e quindi mi rialzo portando una mano dietro la testa e assumendo una delle più classiche pose da imbarazzato, accennando anche una risatina ed un sorrisetto. Poi mi appresto svelto a raccogliere il caduto, ed una volta rimesso al suo posto termino la presentazione senza smettere di sorridere.
"Al vostro servizio"
Perfetto, la mia bella figura l'ho fatta, già. Ora prima che succeda qualcos'altro è meglio se mi siedo. Mi avvicino quindi al tavolo e mi metto comodo sulla sedia. Bhe, più o meno comodo, poichè mi posiziono con la schiena dritta e guardo negli occhi Sarah, mi hanno detto che aiuta a fare una buona impressione, ed in questo caso credo proprio di averne bisogno. A questo punto la ragazza inizia a parlare.
" Prima di tutto vorrei sapere se c'è qualcosa in particolare che vuoi chiedermi riguardo a questo progetto. Se tipo vuoi sapere di più su un particolare che hai letto nel bando o hai domande."
La ascolto, e quando ha finito mi prendo qualche secondo per pensare a cosa chiederle. Vediamo un po'...
"Bhe, visto che ne ho l'opportunità ne approfitto."
Inizio quasi scherzando, e col sorriso sul volto. Subito dopo passo però ad un espressione seria e pongo le prime domande.
" Innanzitutto, l'intento di questo gruppo è davvero quello descritto? Cercheremo veramente di difendere Endlos e i suoi abitanti?"
Sono forse le più importanti, quelle che richiedono maggiormente una risposta.
"Abbiamo una base, o comunque un luogo dove ritrovarci? Magari una casa comune."
Importantissimo per me, che non ho un posto dove stare, e spero che non sia ridotta peggio del luogo dove ci troviamo.
"A parte voi due, ce ne sono altri?"
Strano, sono più rilassato di quanto mi aspettassi, pensavo che avrei sudato freddo e non sarei riuscito a dire un'intera frase senza impappinarmi venti volte, e invece fila tutto liscio come l'olio. Si, più o meno, se non teniamo conto che ho fatto un po' domande, senza attendere una reazione da parte di Sarah, e che qualche risposta si potrebbe perdere lungo la strada. E se non mi fosse venuto in mente di fermarmi per darle il tempo, avrei continuato.STATUS FISICO STATUS MENTALE
Perfetto Contento, entusiasta ed emozionato ma per qualche motivo anche tranquillizzato.ENERGIAConsumi effettuati: - 0%
100%EQUIPAlcuni attrezzi (cacciaviti vari, chiavi inglesi, ecc), i progetti delle sue tecno-cose, e l'occorrente per scrivere e disegnare, tutto tenuto in un comodo zainetto. O nelle tasche dei pantaloni.
E poi, ovviamente, i vestiti che ha indosso, maschera, catene e lucchetti compresi (sono oggetti di scena, da cosplayer)PASSIVETheVoice -->Da quando è giunto su Endlos una voce ha iniziato a sussurrargli nella mente parole e frasi apparentemente senza senso.ATTIVE-Slot 1: vuoto
-Slot 2: vuotoNOTESi presenta con un inchino mezzo fallito, si siede e ascolta, poi fa qualche domanda.. -
.Sarah non riuscì a trattenere un sorriso nell'assistere al piccolo "incidente", quando il ragazzo provò ad inchinarsi in maniera più formale. Portò in fretta una mano davanti alla bocca, anche se per molti versi era contenta che fosse andata così: per la prima volta vedere qualcuno che cercava di comportarsi come prescritto dall'etichetta la mise di buon umore.
Attese allora che si accomodasse (anche la parola "comodo" era un po' grassa per quella vecchia sedia). Quindi ascoltò Adaham, che dopo aver esordito con una piccola battuta, iniziò a fare le domande.
La ragazza aspettò, per poi socchiudere un attimo gli occhi e trovare il modo migliore per rispondere alla serie di quesiti. Doveva stare attenta a non spaventarlo o indurlo ad andarsene, rispondendogli contemporaneamente con onestà.
" No, hanno aderito anche altre persone. È pur vero che siamo ancora in pochi."
Per esempio si erano uniti Panamon e Alexis, anche se contava maggiormente sull'aiuto del primo.
" Ma comunque faremo del nostro meglio per difendere e assistere la gente del semipiano, nei limiti delle nostre possibilità. Se andrà tutto bene, i nostri successi faranno sì che sempre più persone credano e si uniscano a noi, permettendoci di aiutare sempre in maniera maggiore.
Dopo tutto, anche il più grande degli alberi all'inizio era una piccola piantina."
Non si stava dimenticando qualcosa? Ah sì, la base!
" Per quanto riguarda la base, ne abbiamo una provvisoria. A dire il vero si tratta di un'abitazione che usiamo per ritrovarci e dove ho parlato con altri potenziali membri."
Si trattava dell'appartamento che una volta usavano alcune delle sue ancelle, dato che non potevano dormire nello stesso luogo dove stava lei.
" Prevediamo però a breve di prenderci una base vera. Inizialmente pensavamo di situarla nel presidio Nord, ma anche l'Ovest si sta rivelando un possibile candidato. Visti gli ultimi avvenimenti è abbastanza probabile che lì ci sia più gente disposta ad abbracciare la nostra causa."
O almeno ne era convinta, credendo che chi subisse un'ingiustizia di solito capisse la necessità di combatterne altre.
" Se conosci bene gli avvenimenti recenti del semipiano, saprai di cosa sto parlando."
In quell'affermazione era anche implicita una domanda, ovvero da quanto tempo fosse su Endlos. Così avrebbe potuto capire se dovesse spiegargli qualcosa.. -
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Il turno passa a Sarah, che inizia a rispondere alle mie domande. Ascolto attento senza distogliere lo sguardo, e senza interromperla in alcun modo.
" No, hanno aderito anche altre persone. È pur vero che siamo ancora in pochi."
Forse è meglio così, in un gruppo piccolo si è più complici, più amici, è più semplice diventare buoni compagni.
Continua confermando gli intenti, finendo con una sorta di analogia. Sorrido, mi piace quello che ha detto, mi piace l'idea, credo proprio di avere fatto bene a venire.
Prosegue e parla della base. A quanto pare per ora ne hanno una provvisoria, ma non è un problema, non quanto lo è il fatto che probabilmente viene usata solo per ritrovarsi, e quindi la speranza di trovare una casa in questo modo sfuma togliendomi di conseguenza il sorriso. Perlomeno per il momento.
"... Visti gli ultimi avvenimenti è abbastanza probabile che lì ci sia più gente disposta ad abbracciare la nostra causa. Se conosci bene gli avvenimenti recenti del semipiano, saprai di cosa sto parlando."
Non so di cosa parla, ma il resto sembra tutto perfetto, forse troppo per essere vero, ma al momento è l'unica possibilità che ho, seppure non si sia parlato di un posto dove io possa effettivamente andare a vivere. Ma a questo penserò dopo, ora devo decidere cosa dire, e capire se con recente intenda nell'ultimo mese, o piuttosto un periodo più lungo.
"Bhe, ecco..."
Pausa di riflessione. Cosa faccio? Fingo di sapere, o dico la verità? Quale direzione devo prendere?
"A dire il vero, non ne ho la più pallida idea, non so a cosa tu ti riferisca, hehe"
Mi gratto a lato della testa accennando un sorriso. Confessare potrebbe non essere la migliore idea della giornata, in quanto non conoscere i pericoli che minacciano Endlos, o che lo hanno fatto in passato, non gioca sicuramente a mio favore per l'entrata in questo gruppo.
"Non... non è un grave problema, vero?"
Appaio evidentemente preoccupato, sia nella voce che nell'espressione. Ora cosa farà, mi caccerà? Mi informerà? Passerà oltre?
"..."
Dovrei dirle che è perché sono qui da poco? Anche questo potrebbe giocare contro di me, non sono nativo del semipiano e non ho niente da difendere a parte me stesso. Però, a ben pensarci ora che sono bloccato qui Endlos è diventato la mia casa, e quindi sarei giustificato a difenderla. Sarebbe quasi un dovere, oserei dire. E allora gli dico anche questo.
"Il fatto è che sono qui da poco, e non ho ancora avuto modo di informarmi bene"
Speriamo bene.STATUS FISICO STATUS MENTALE
Perfetto Attento alle risposte, e alla fine sorgono delle preoccupazioni.ENERGIAConsumi effettuati: - 0%
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E poi, ovviamente, i vestiti che ha indosso, maschera, catene e lucchetti compresi (sono oggetti di scena, da cosplayer)PASSIVETheVoice -->Da quando è giunto su Endlos una voce ha iniziato a sussurrargli nella mente parole e frasi apparentemente senza senso.ATTIVE-Slot 1: vuoto
-Slot 2: vuotoNOTEAscolta le risposte, e poi confessa di non sapere niente sugli avvenimenti recenti e di essere su Endlos da poco.. -
.Adaham confessò di non sapere molto di quel mondo, essendoci finito da poco. Sarah sorrise, capendo perfettamente la situazione del ragazzo; in fondo anche per lei era stato così all'inizio. Certo, il suo caso era diverso da quelli della maggior parte dei naufraghi: poteva tornare a casa in ogni momento. Ma era pur vero che quando era capitata per la prima volta sul semipiano le era preclusa tale possibilità e l'unica dimensione in cui le era concesso stare, oltre ad Endlos, le sembrava più una prigione che come un luogo a alei caro.
" Tranquillo, anche io sono stata una naufraga dimensionale e inizialmente non sapevo molto di questo posto.
Lascia che ti spieghi brevemente la situazione in quel presidio. Devi sapere che un gruppo di persone ha preso il potere e ha iniziato a perseguitare le minoranze etniche e i naufraghi dimensionali. Si può dire che i loro intenti siano state in parte mosse da idee molto conservatrici, dato che vedevano questi due gruppi di persone come un elemento che potesse alterare l'ordine di cose nel presidio.
Ciò che però mi colpisce maggiormente della vicenda è che queste persone siano riuscite a compiere le loro persecuzioni quasi indisturbate. Solo in seguito le autorità dei altri presidi sono venute a conoscenza dei fatti e hanno deciso di prendere dei provvedimenti."
Aveva vissuto in prima persona l'episodio in cui un gruppo di individui aveva cercato di far presente all'Est cosa stesse succedendo lì, sebbene compiendo un'azione infame.
" E proprio perché ci proponiamo di mettere i bastoni tra le ruote a coloro che avranno simili propositi ed aiutare a ricostruire ciò che hanno distrutto, che penso che la gente di quel presidio si dimostri maggiormente propensa ad unirsi a noi. Suppongo che desiderino evitare che tali eventi si ripetano.
Solo allora, dopo essersi persa in quella spiegazione, si rese conto di aver trascurato qualcosa di molto concreto, legato al ragazzo. Un problema che avevano quasi tutti i naufraghi.
Con aria un po' sorpresa, tipica di chi si è appena ricordata di qualcosa, cambiò discorso.
" Comunque, Adaham, mi chiedevo una cosa. Hai detto di essere qui da poco, ce l'hai una sistemazione o comunque un luogo dove possiamo trovarti?"
Se gli stava facendo una domanda del genere, voleva dire che propendeva per accettarlo tra loro.. -
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Per fortuna Sarah capisce la mia situazione, e mi spiega quali siano questi eventi recenti. Avvenimenti che mi ricordano il mio mondo, e che mi fanno pensare che Endlos non sia poi così diverso. Persecuzioni, non mi sono mai piaciute, io di solito non differenzio così la gente e non ho nemmeno mai avuto intenzione di farlo. Che idea... schifosa. Si, schifosa, schifosissima, una di quelle che ti fanno storcere il naso da quanto ne risulti schifato, che poi è esattamente quello che faccio mentre la ragazza ne parla. Mi accingo quindi a dirmi d'accordo con il combattere cose del genere, quando Sarah ricomincia improvvisamente a parlare, toccando quell'argomento che prima mi ha spinto a raggiungere Merovish, e poi ha contribuito a farmi partecipare a questo colloquio.
Via il sorriso, via l'imbarazzo, ora si parla di cose importanti, di una di quelle che mi occorreranno maggiormente nell'immediato futuro.
"Al momento no, sono qui veramente da pochissimo, un paio di giorni, o forse un mese, o ancora da un mese e un paio di giorni, devo ancora capirlo. Problemi di tempo e di fuso orario, presumo."
Malefiche gallerie, malefici cunicoli, malefica Merovish.
"Ho provato a cercarne una ma ho avuto problemi col pagamento."
Sospiro. Brutta esperienza, quello strozzino d'un locandiere aveva addirittura preteso i miei attrezzi in cambio di una sola notte. I miei attrezzi, ma andiamo! E poi io cosa avrei fatto senza gli strumenti dell'unica mia vera passione?
"Potrei dirti che mi troverai in giro per la città..."
...sempre se riuscirò a sopravvivere...
"...però ne dubito, in quanto questo posto non fa per me ed ho tutte le intenzioni di lasciarlo. E il fatto che la base degli Agenti sarà situata lontano da qui, non fa che giocare a mio favore."
A patto di entrare a farne parte.
"A questo proposito ho una domanda: c'è un posto dove uno nuovo possa stare? Mi andrebbe bene anche di accamparmi nella base provvisoria"
La fisso speranzoso, in attesa di una risposta. Sembra una brava ragazza, non penso che mi lascerebbe in queste condizioni, specie visti i loro, o forse dovrei dire i nostri, intenti. Dai dai dai, ti preeeeego.
E per favore non chiedermi qualcosa in cambio, a parte forse i servigi per il gruppo.STATUS FISICO STATUS MENTALE
Perfetto Attento alle risposte, e poi molto, molto speranzoso.ENERGIAConsumi effettuati: - 0%
100%EQUIPAlcuni attrezzi (cacciaviti vari, chiavi inglesi, ecc), i progetti delle sue tecno-cose, e l'occorrente per scrivere e disegnare, tutto tenuto in un comodo zainetto. O nelle tasche dei pantaloni.
E poi, ovviamente, i vestiti che ha indosso, maschera, catene e lucchetti compresi (sono oggetti di scena, da cosplayer)PASSIVETheVoice -->Da quando è giunto su Endlos una voce ha iniziato a sussurrargli nella mente parole e frasi apparentemente senza senso.ATTIVE-Slot 1: vuoto
-Slot 2: vuotoNOTEAscolta le risposte, parla della sua condizione, e propone di farlo accampare nella base provvisoria.. -
.La ragazza lo guardò un po' stupita, non appena sentì che lo avrebbe trovato "in giro per la città". Era logico che non avesse ancora un luogo in cui abitare, data la risposta, ma l'idea che potesse trovarlo semplicemente cercandolo per le strade le sembrava alquanto improbabile.
Pochi attimi dopo però, lui stesso ammise di non aver intenzione di rimanere in un luogo pericoloso come quello e fece ben intendere che gli sarebbe piaciuto che la base della futura organizzazione diventasse la sua nuova casa. Solo allora Sarah si rese conto di quanto fosse ironica la situazione: entrambi si sentivano messi sotto esame dall'altro ed entrambi temevano un esito negativo da quell'incontro: lei che il ragazzo se ne andasse, non convinto dell'idea, lui di non venir accettato.
Si trattenne dal ridere, limitandosi semplicemente a sorridere.
" Ma certo, in quanto nuovo membro degli Agenti dell'Eco, ti sei appena guadagnato una sistemazione."
Si alzò allora da tavolo, per poi continuare.
" Se vuoi posso portarti lì anche subito, sempre se non hai una o due cose che vorresti fare prima a Merovish."
Anche se ne dubitava. D'altro canto era curiosa di vedere come avrebbe reagito quando si sarebbe conto di come l'avrebbe portato. Adorava proprio l'incantesimo delle brecce dimensionali!
" Ah, giusto per sapere. Possiedi qualche abilità in particolare o ti senti tagliato per qualcosa?"
Se avesse posseduto una qualche propensione poteva esser loro ancor più d'aiuto.. -
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" Ma certo, in quanto nuovo membro degli Agenti dell'Eco, ti sei appena guadagnato una sistemazione."
Queste parole mi riempiono di gioia, non solo adesso sono uno di loro, ma ho anche una casa! Quando poi lei si alza, lo faccio pure io. Sorrido, gioisco dentro me stesso, e quando mi propone di andarci già adesso a stento mi trattengo dall'improvvisare un ballo di festeggiamento. Abbandono, più o meno, tono e modi quasi formali fino ad ora utilizzati, ed esprimo la mia felicità.
"Grazie, grazie, non sai quanto mi faccia felice tutto questo. Non ho niente che mi trattenga qui, possiamo anche partire adesso."
Un gruppo, nuovi amici, una casa, è meglio di quanto mi aspettassi, sicuramente. Ho una sorta di impulso improvviso che mi spinge ad abbracciarla, però ho anche il timore che questo possa farle cambiare idea. Mi accingo ad avvicinarmi iniziando, anche se poco, ad allargare le braccia, ma subito mi fermo riuscendo a contenere la voglia. Poi lei ricomincia a parlare.
" Ah, giusto per sapere. Possiedi qualche abilità in particolare o ti senti tagliato per qualcosa?"
La fisso pensieroso per qualche istante, con le mani unite dietro la schiena. Cosa so fare?
"Penso di essere bravo con la roba tecnologica. Non sono proprio un esperto, però me la cavo, e nel caso servisse potrei comunque cercare di aiutare gli altri con qualunque cosa debbano fare"
"Denti, denti, quanti denti. Perchè non ce ne occupiamo noi?"
"Si si, anche questioni di denti, se necessario"
Concludo quasi ridendo, questa volta quanto detto dalla voce sembrava una battuta, ed io l'ho seguita senza nemmeno rendermene conto, sempre sorridente, e decisamente entusiasta per come si è svolto l'incontro. Chissà dove andremo, e come ci arriveremo, sono proprio curioso.STATUS FISICO STATUS MENTALE
Perfetto Contento, felice, gioioso.ENERGIAConsumi effettuati: - 0%
100%EQUIPAlcuni attrezzi (cacciaviti vari, chiavi inglesi, ecc), i progetti delle sue tecno-cose, e l'occorrente per scrivere e disegnare, tutto tenuto in un comodo zainetto. O nelle tasche dei pantaloni.
E poi, ovviamente, i vestiti che ha indosso, maschera, catene e lucchetti compresi (sono oggetti di scena, da cosplayer)PASSIVETheVoice -->Da quando è giunto su Endlos una voce ha iniziato a sussurrargli nella mente parole e frasi apparentemente senza senso.ATTIVE-Slot 1: vuoto
-Slot 2: vuotoNOTEAscolta gioioso le parole di Sarah, esprime parte della propria felicità a parole, e spiega che se la cava con le robe tecnologiche.. -
.Adaham dichiarò di avere una certa propensione a lavorare con la tecnologia e Sarah fu contenta di constatare che avesse già un modo per dare una mano. A dire la verità si era preparata anche a sentire che non avesse alcuna capacità particolare e che dovesse imparare tutto dall'inizio, per quanto improbabile fosse trovare qualcuno del genere per una città come Merovish.
Quando però le disse che poteva aiutarli anche per "questioni di denti", sentì per l'ennesima volta un punto di domanda gigante comparirle sopra la testa, per poi caderle addosso. Era così che tendeva a reagire quando le si paravano davanti situazioni insolite, tanto che non riuscì a trattenere una domanda. Che fosse una sorta di dentista?
" In che senso denti?"
Subito si accorse di essere sull'orlo di una figuraccia e cercò di cambiare discorso,anche perché Elisabeth avrebbe potuto arrabbiarsi e dar sfogo ai propri istinti violenti, facendo far loro una figura peggiore.
" Magari me lo spieghi dopo, adesso pensiamo ad andare."
Allora si voltò e dopo aver fatto un gesto col braccio (che aveva l'unica funzione di impressionare il ragazzo) l'aria davanti a lei iniziò ad incrinarsi come un vetro, per poi rompersi e aprire un passaggio per uno strano tunnel blu, una specie di vortice le cui pareti sembravano scorrere in continuazione.
Li avrebbe portati proprio nella "base provvisoria", che altro non era che una semplice abitazione, più adatta per riposarsi che discutere, che a fungere come centro operativo di un'organizzazione, ma avrebbe fatto al caso di Adaham e che comunque bastava per coloro che la utilizzavano.
Tra l'altro, la principessa prevedeva di trovarne una vera entro breve tempo.
" Dopo di te."
Disse, facendogli educatamente segno di entrare. Poi lo avrebbe seguito assieme, probabilmente assieme all'amica.SPOILER (clicca per visualizzare)Breccia dimensionale: Come si può intuire dal nome, questa tecnica è in grado di aprire passaggi dimensionali per passare da una all'altra o teletrasportarsi in un punto diverso del mondo in cui ci si trova. Ideata dagli enling e inizialmente concepita per essere attivata dalla loro energia magica, il Bagliore Blu, si è mostrata compatibile a molte altre forme di magia, tra cui quella Bianca. Rispetto al Balzo dimensionale ha il vantaggio di essere più stabile e quindi scongiura il rischio che eventuali turbolenze portino gli utilizzatori in un punto diverso dalla destinazione prevista, di contro richiede di conoscere con maggior precisione il posto in cui si vuole arrivare, perciò occorre o saperne le coordinate esatte o che averlo già visto.
In termini di gioco Sarah potrà aprire un passaggio che permetterà a chiunque vi entri di entrare in uno strano luogo in cui si verrà spinti verso un'uscita che corrisponderà alla zona in cui avrà deciso di arrivare. La breccia rimarrà aperta un turno o anche meno se deciderà di chiudere in anticipo l'entrata per non far passare qualcuno di indesiderato e talvolta potrebbe comparire un abitante di Einheit che lo aprirà al suo posto (ciò però avrà una semplice funzione scenica).
La tecnica non potrà essere usata in combattimento, ma sarà comunque possibile ricorrerci durante una fuga. Oltre a ciò, durante una quest, se si deciderà di muoversi da una dimensione all'altra occorrerà il consenso del master, invece non sarà necessario per spostamenti all'interno di un mondo.
Questa tecnica permetterà quindi di percorrere grandi distanze in tempi irrisori, di viaggiare da un mondo all'altro e di uscire da luoghi in cui da cui è difficile farlo, come prigioni, fortezze e altri posti pieni di impedimenti fisici o magie che svolgono una funzione analoga, purché meno potenti di questa.
Consumo: Critico. -
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Quando Sarah commenta le mie parole, sono già perso nelle mie fantasticherie sul futuro e quindi non le presto attenzione. Immagino un viaggio in carrozza, o magari su un jet supersonico, o su un qualche strano animale di questo mondo. Un viaggio verso il mio nuovo futuro.
Torno ad osservare il mondo reale, e vedo la ragazza fare uno strano gesto con la mano, e subito di fronte a lei si crea un qualcosa di inaspettato, non per me nuovo ma comunque inaspettato. Lo spazio s'incrina, si frattura e si apre, e dietro un tunnel blu, ed un vortice. Mi fa segno di entrarvi dentro, per precederla nel cammino da lei stessa creato.
Ho un'espressione estremamente stupita in volto. Quell'apertura, quella crepa nell'aria, quel vortice...
"Di nuovo? E' come quello che mi ha portato qui, solo un po' più grande!"
Sono stupefatto da ciò che vedo, non mi sarei mai aspettato una cosa del genere, ed un dubbio improvviso mi assale. Mi volto verso Sarah e glielo espongo evidentemente perplesso.
"Sei stata tu a trascinarmi su Endlos?"
E perchè lo avrebbe fatto? Cercava forse aiuti in altri mondi? Mi ha scelto come eroe? Si è trattato di un caso? Sarà stata lei davvero? Torno a guardare il vortice, restandone quasi ipnotizzato, e rifletto. Il primo incontro mi ha regalato un viaggio fino ad Endlos e una voce nella testa, il secondo potrebbe peggiorare la situazione, o migliorarla. In ogni caso se Sarah riesce a controllarli, forse potrebbe aiutarmi a tornare a casa, o magari insegnarmi a crearli io stesso. Non sono preoccupato ne tantomeno intimorito anzi, l'intera faccenda mi esalta quanto... quanto... non lo so, però è sicuramente tanto.
"Finiremo questo discorso in un secondo momento, una volta dall'altra parte"
Se anche stesse tentando di rispondere alla mia domanda in questo momento non potrei sentirla immerso come sono nei miei pensieri, ma quasi sicuramente con quest'ultima affermazione l'avrei interrotta proprio mentre parlava. Poco male, avrà modo di rifarsi più avanti.
"Allora andiamo. Avanti!"
Indico la frattura, sorrido, sono un misto di esaltazione, di curiosità e felicità.
"Verso l'avventura!"
Mi avvicino al vortice continuando a parlare e mi accingo a ripetere l'esperienza di attraversare il lungo tunnel a spirale, questa volta accompagnato e pilotato dalla sua creatrice e, soprattutto, volontariamente.
Verso una nuova vita, una nuova casa, e nuove avventure.
Lo attraverso. La mia esistenza negli Agenti dell'Eco ha inizio.
Yuppy-iey!STATUS FISICO STATUS MENTALE
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E poi, ovviamente, i vestiti che ha indosso, maschera, catene e lucchetti compresi (sono oggetti di scena, da cosplayer)PASSIVETheVoice -->Da quando è giunto su Endlos una voce ha iniziato a sussurrargli nella mente parole e frasi apparentemente senza senso.ATTIVE-Slot 1: vuoto
-Slot 2: vuotoNOTEFantastica sul viaggio, si stupisce del metodo deciso da Sarah, esprime il proprio dubbio ma non vuole sentire la risposta, e si accinge ad attraversare il vortice preferendo parlare dopo.. -
.Se era stata lei a portarlo su Endlos? No, non era tipo da strappare le persone dai propri mondi e portarli su altri. Tra l'altro non ne sarebbe stata capace, se non facendosi vedere alle persone a cui avrebbe aperto il varco.
Stava per rispondergli, ma lui la interruppe per la prima volta, dicendo di voler rimandare il discorso. Beh, le andava bene anche così, anche se comunque dirgli che non era stata lei sarebbe stato semplice: bastava una breve parola.
Perché non farlo? In fondo bastava un semplice "no" e avrebbe espresso il concetto. Però, proprio in quell'istante, il ragazzo il ragazzo la interruppe una seconda volta, ricolmo di euforia, stupore, unita ad una lieve esitazione. Allora si gettò nel tunnel, seguito poco dopo dalla biondina.
Il carattere di Adaham le piaceva: ricolmo di sogni e speranze, oltre che di curiosità. Vedeva in lui qualcosa che le non aveva mai smesso di essere e sperò che non cambiasse mai da quel punto di vista.
Quindi si godette il viaggio, benedetta dalla libertà di poter andare ovunque desiderasse e quando volesse, grazie a quel meraviglioso incantesimo.
Poco dopo, quando entrarono tutti coloro che dovevano, la breccia si richiuse. Entro un paio di minuti i tre sarebbero arrivati a destinazione..
Oltre una semplice idea |
