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.CITAZIONE
Interacting with...
_Dimitriy Kozlov. -
_MajinZ_.
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Purtroppo la povertà era una costante di ogni universo, proprio come sosteneva la ragazza che tanto aveva viaggiato di mondo in mondo. Non si poteva fare molto per cambiare una situazione simile, probabilmente si trattava di una legge della natura a cui non si poteva porre rimedio... c’era sempre una figura destinata a spiccare sulle altre, in un modo o nell’altro, nel bene e nel male. Ogni universo quindi aveva la sua Merovish, anche se sicuramente quella endlossiana era la peggiore di tutte... non poteva esserci nulla di peggio dell’inferno.
Hai ragione, purtroppo funziona ovunque così.
Dimitriy osservò quindi la ragazza, abbassando subito dopo lo sguardo per portarlo in direzione della libreria... iniziava a sentirsi leggermente imbarazzato. Non sapeva bene come continuare il discorso, gli argomenti iniziavano a farsi scarsi. O forse si poteva continuare in tanti modi, ma al momento il biondo era a corto di idee e la cosa iniziava a metterlo a disagio. Non era abituato a conversazioni così lungo, ma in qualche modo doveva sforzarsi... gli sarebbe dispiaciuto interrompere tutto così di punto in bianco, sparendo oltre l’angolo senza dire una parola.
Vuoi... esplorare il resto della nave?
Domandò sollevando gli occhi azzurri che celavano un po’ di insicurezza, non sapeva bene il motivo che l’aveva spinto a dire quelle parole. Voleva solo continuare a parlare, ma in verità non era molto convinto del fatto che lei avesse accettato quella proposta... insomma, andare in giro con un frigorifero non era una cosa molto allettante.. -
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Interacting with...
_Dimitriy Kozlov. -
_MajinZ_.
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Violet era rimasta sicuramente sorpresa da quell’affermazione, la sua espressione infatti non lasciava nessun dubbio e anche una persona poco abituata a socializzare come Dimitriy, si era accorto di quella reazione. In effetti era un’azione abbastanza inaspettata quella, ma il fatto di non avere preoccupazioni imminenti gli dava modo di aprirsi un po’ di più... al momento il biondo era come in ferie e quindi poteva rilassasi a dovere visto che non aveva missioni di cui interessarsi. Così decise di continuare con quella specie di esperimento, un qualcosa che stava andando meglio del previsto.
In seguito all’iniziale sorpresa, lei sorrise contenta per quella richiesta e accettò senza pensarci sopra due volte... infondo si trovavano su una nave volante ipertecnologica e sarebbe stato un peccato sfruttare a dovere l’occasione. Al momento la nave era praticamente vuota, quindi potevano muoversi senza intoppi di sorta. L’assassino ripose quindi il libro sullo scaffale, muovendosi per abbandonare lo studio.
Sono già stato sopra uno di questi cosi... credo di ricordarmi come sia fatta.
Rispose lui facendo un po’ il misterioso, chissà cosa intendeva con quelle parole. Magari domandargli come faceva a sapere certe cose sarebbe stato un ottimo inizio per una conversazione, sempre che avesse voglia di parlare di cose passate. In ogni caso appena usciti dallo studio, davanti a loro si apriva un’ampia paratia oltre la quale era situata la mensa: c’era un gran numero di tavoli lunghi e con panche sui lati. Si trattava della più classica delle mense, nulla di poi così interessante. Facendo il giro nel corridoio, invece, c’era si qualcosa di davvero interessante.
Superato l’ascensore che conduceva alla sala macchine, infatti, era possibile notare due porte scorrevoli non troppo distanti tra loro. Dimitriy si mosse in direzione di quella più vicina, facendola scattare per mostrare ciò che custodiva: un laboratorio all’avanguardia, con ogni tipo di macchinario immaginabile. Era un posto interessante quello, che poteva tornare utile anche allo stesso sicario.
Questo dovrebbe essere il laboratorio.
Commentò il biondo facendo qualche passo all’interno, guardandosi poi attorno in attesa della reazione da parte della fanciulla..