[LAM] Into the Darkness

Prologo

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    AVATAR_DEFAULT

    Death is only the beginning.

    Group
    Member
    Posts
    3,350
    Location
    Le sabbie del tempo.

    Status
    Offline
    Visioni.

    Il vecchio lich si trovava su Endlos e contemporaneamente non vi si trovava, seduto sul punto più alto di tutto il presidio, sulla torre del mastio che più di ogni altra si ergeva al di sopra dell’Isola nel Cielo, quasi a voler toccare il Maelstrom con un dito.
    Lì l’Antico era chino sul suo astrolabio, che un astrolabio non era, intento ad eseguire rituali arcani che ai più sarebbero stati a dir poco sconosciuti, utilizzando uno strumento che non era ciò che sembrava.
    Khatep stava cercando, con il suo metodo calmo e metodico, un oggetto estremamente importante che aveva perduto al suo arrivo su Endlos e che non era più riuscito a trovare.
    Molti oggetti magici erano stati creati per aiutarlo a setacciare le dimensioni e nessuno di essi raggiungeva la perfezione di quello che teneva ora appoggiato davanti, il suo capolavoro, eppure non era ancora sufficiente.
    Serviva più potere.

    Non avrebbe voluto arrivare a tanto, non perché la cosa gli procurasse scrupoli morali ma perché se Drusilia l’avesse mai scoperto avrebbe potuto non esserne particolarmente contenta, ma la cosa non gli importava, lui doveva trovare il suo oggetto.
    Con un lampo di luce abbandonò il mastio solo per ricomparire pochi istanti dopo, teneva in mano una pietra dai colori lattei e luminescenti, chiaramente carica di potere arcano e non solo.

    Consumò l’anima del ragazzino in un fuoco di energia magica che penetrò nei meandri più nascosti dell’Astrolabio, potenziandone le capacità a livelli sbalorditivi e rivelando finalmente la locazione di ciò che tanto il lich bramava.
    I gemiti di agonia di uno spirito che veniva lentamente distrutto, inaudibili per coloro che non fossero stati particolarmente in sintonia con la necromanzia, facevano da sfondo al suo trionfo.
    Quando se ne rese conto si diede dell’idiota da solo, era ovvio che fosse finito proprio nell’unico posto in cui lui non poteva andare, anche se effettivamente c’erano sensate teorie metamagiche a supporto di quella tesi e lui stesso ne aveva avuto il sospetto.
    Ma non si organizzano missioni basandosi sui sospetti, ora che ne aveva la certezza poteva mettersi all’opera per recuperarlo.

    Sarebbero servite nuove osservazioni, naturalmente, doveva localizzarlo meglio per poter mandare la squadra il più vicino possibile ma ciò non era un problema, doveva solo costruire un altro Astrolabio dato che quello che aveva utilizzato si stava fondendo, e il metallo ancora fuso si spaccava, sotto il peso del potere arcano utilizzato.
    Un problema alla volta: prima l’astrolabio, poi localizzare l’oggetto, infine inviare una squadra per recuperarlo.
    Aveva già in mente un paio di nomi, ma probabilmente non sarebbero bastati.
     
    Top
    .
0 replies since 13/5/2014, 16:58   48 views
  Share  
.