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Narrato | - Parlato - | - Pensato - | - Parlato altrui -
Entrambi i tecnocrati erano d'accordo sul fatto che dovevano portare via il cubo da lì ora, utilizzando ogni loro mezzo a disposizione. Le idee non erano tante e, mentre Gahege pensava a come riuscire nell'intento, ricollegandosi a quanto detto in precedenza sul riconfigurare i colossi per usarne uno, Hamok probabilmente pensò la stessa cosa e si decise nel farlo.
- Aspetta qui. M'è venuta un'idea, occhi aperti, torno subito. Nel frattempo, cerca di capire se ci sono sistemi di difesa o altro applicati alla base del congegno, non vorrei saltare in aria -
Con la mano mancina Gahege cercò di toccare il cubo ma si fermò poco prima di arrivare alla superficie: gli parve, per un attimo, di avvertire una fonte energetica pronta ad elettrificarlo. Il cubo era tutto fuorché senza difese. E, prima che il compagno di viaggio si lanciasse verso il suo piano, che poi era il medesimo pensato in precedenza da Gahege, lo avvertì su quello che già di principio si poteva dire e sul da farsi:
- Non mi muovo, penso però che il cubo sia energicizzato...devo trovare il sistema di difesa. Cercherò di disattivarlo e, nel frattempo, il mio falco-drone ti aiuterà. Come sai, io e lui siamo connessi...se devi dirmi qualcosa, puoi dirlo anche a lui. -
Detto questo, Gahege iniziò a girare intorno al cubo osservando la superficie della tecnologia aliena e cercando il punto più probabile ove avrebbe trovato un punto di connessione. Non ci volle molto per lui, abituato a svariati generi di tecnologie bizzarre e nato come lavoratore per il recupero degli scarti cibernetici, a trovare quel punto. Un piccolo foro, a cui si sarebbe dovuto attaccare con il suo computer portatile. Ancora percepiva la barriera difensiva ma...in quel punto, se uno avesse inserito un jack di connessione, si sarebbe attivata? Per saper la risposta, Gahege non indugiò un secondo e provò. Come intuito, la barriera non si attivò e gli permise di connettersi con il suo minicomputer, dotato di un connettore modellabile quasi fosse di argilla, con il cubo.
- Ed ora, a noi due! -
Decodificare a conoscenze qualcosa che non si conosceva era impossibile, fortunatamente il computer che portava con sè aveva tra le applicazioni anche un interpretatore di codici. Nieinte di strano, tutto nell'ordinario del lavoro di Gahege. Per un attimo, gli sembrava di esser tornato a casa e si mise anche a fischiettare mentre smanettava con il suo computer. Una volta che l'interpretatore decifrò il codice, Gahege si mise velocemente al lavoro per disattivare la barriera d'energia, cosa alquanto basica.
- Tutto qui? Fanculo, se sapevo che era così facile non rompevo nemmeno le torrette! Bene, adesso con questo tocco, la difese non ci sono più. Ora sei davvero un grosso cubo di latta! -
Quasi si ammonì per aver privato quella struttura della sua difesa a lungo raggio, cosa che loro non avevano testato. Le due torrette che avevano rotto, infatti, avrebbero potuto colpire e difendere fino a cinquanta metri con un raggio molto ampio. Le probabilità che inizialmente ogni lato avesse una difesa, erano alte, questo voleva dire che nell'impatto con il suolo, erano state danneggiate due delle quattro torrette a sua disposizione. Tutto preso dal sistema difensivo ormai disattivato, Gahege concentrò i suoi pensieri al suo falco drone che, nel frattempo, evitava ogni possibile offensiva dei colossi e percepiva quello che sembrava un mini esercito in arrivo: presto, il povero Hamok avrebbe dovuto far i conti con una dozzina di altri droni. Gahege non l'avrebbe certo lasciato solo, tramite il suo falco avrebbe dimostrato di poter aiutare al meglio il suo compagno di viaggio. Grazie al chip BEN, lui poteva condividere tutto con il falco ed aggiungere la mente umana alla IA ancora limitata del falco, avrebbe reso quell'agile rapace meccanico una forza della natura.
Condizione fisica: Ok
Condizione psicologica: -
Droni attivi: Drone FS-R21
Abilità/Tecniche usate: -
Consumo: 0%
Energia residua: 30%
Link scheda: X
Riassunto
Gahege disattiva il sistema di difesa del cubo e si ammonisce per aver rotto le difese del cubo data la facilità con cui riesce ad entrare nel sistema. Riconfigurato il cubo e reso inoperativo, Gahege aiuterà il suo compagno con il falco drone dato che il falco ha individuato l'arrivo di una dozzina di nuovi droni, ancora di sconosciute dimensioni ed abilità combattive.
Appendice
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Adran do'Hawk.
User deleted
SPOILER (clicca per visualizzare)-Narrato
-"Parlato"-
-Pensato
Il falco fu prezioso. Permise all'Ombra di sfruttare in pace le sue conoscenze ed il suo intuito per manomettere i sistemi di accesso al controllo analogico del Golem. Quando l'Ombra impartì l'ordine di arresto, questo fermò il proprio incedere. Ne testò allora le potenzialità, facendolo ruotare in tutte le direzioni possibili. Si sbizzarrì quasi dimenticando i pericoli che lo stavano attanagliando. Tornato in se, prese a ripercorrere la strada appena fatta per portare da Gahege il grosso colosso. Una volta arrivato, avrebbe manovrato il gigante d'acciaio per far si che sollevasse il cubo per poi portarlo via di lì.
Con il Golem che avrebbe fatto il lavoro sporco per loro, ed il Falco drone a distrarre potenziali pericoli, avrebbero ripercorso la strada fatta in mattinata, a ritroso, fino al luogo sicuro nei pressi dell'Approdo. Una volta giunti lì, l'Ombra avrebbe finalmente arrestato il costrutto, deposto il cubo e guardando in direzione delle due conquiste, avrebbe detto. -"Ottimo lavoro, davvero. Non speravo di farcela, e abbiamo anche questo vecchio ammasso di ferraglia da portare con noi nelle prossime spedizioni. Sono certo che ci darà modo di riportare indietro sufficienti pezzi per poter procedere con le nostre ricerche. Direi che, una volta sistemato il controllo analogico, e adattato il bestione al lavoro per cui lo utilizzeremo, potremo contare su di un collaboratore prezioso."- disse battendo la mano sulla superficie metallica del Golem. Si volse poi verso il cubo. -"Io non so che farci con questo. Sinceramente non avrei neppure saputo come disattivarlo. Puoi tenerlo tu, il Golem, invece, sarà in società. Che ne pensi?"- concluse sorridendo a Gahege. I segni della stanchezza erano evidenti sul volto del tecnocrate, ma uno scintillio soddisfatto attraversava gli occhi verdi dello Shaar. Tutta la sua figura trasudava soddisfazione per quanto fatto quel giorno.. -
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Narrato | - Parlato - | - Pensato - | - Parlato altrui -
Il piano era riuscito brillantemente: mentre Gahege ed Hamok ritornarono celermente sui loro passi, il falco drone fece presto svanir le sue tracce e nessun drone riuscì a capire quel che era successo: il cubo di tecnologia aliena era sparito. Il primo a cantar vittoria tra i due tecnocrati era Hamok che, considerato il bottino, scelse di lasciare il cubo a Gahege e tenere il colosso non per se ma per entrambi loro. In società. Un gesto alquanto generoso e di cui Gahege non riteneva fosse giusto. Non voleva beneficiare fin dall'inizio del miglior bottino ma, addirittura, beneficiare di entrambi...sarebbe stato troppo. La sua scelta e la sua risposta al compagno furono le seguenti:
- Sono debitore con te per avermi tirato fuori dall'inferno dell'altopiano, dunque considera quel colosso come tuo a tutti gli effetti. Fin dall'inizio volevo che oggi tu fossi quello con più ricavi, così deve essere. Ti darò anche una mano per metterlo al tuo soldo e sarò contento se vorrai utilizzarlo con me ma...quello è tuo. Te lo meriti. Per quanto riguarda il cubo, quando capirò esattamente cos'è, ti farò sapere. Dobbiamo portarlo però in un posto nascosto, dove possa studiarlo. Solo così capirò bene con cosa abbiamo a che fare. Ho disattivato facilmente le sue difese ma per quanto riguarda la sua funzione, non né so niente. Il mio computer non ha rilevato niente di particolare. Ma io sono sicuro che non può esser solo un grosso cubo di latta. Inoltre...la sua barriera invisibile potrebbe esser ottimo oggetto di studio. Non so quanto sia potente, non so quale sia il suo potenziale, non so niente insomma. Sicuramente un posto lo troveremo, di certo non qui! -
Qualsiasi sarebbe stato il posto in cui l'avessero portato, il cubo non avrebbe rivelato facilmente i suoi segreti. Scalfire la superficie non era che una briciola di quel che poteva dare quel cubo e, quando avrebbe carpito i segreti, molto facilmente il tecnocrate esperto di recupero materiali cibernetici avrebbe condiviso il sapere con Hamok.
Condizione fisica: Ok
Condizione psicologica: -
Droni attivi: Drone FS-R21
Abilità/Tecniche usate: -
Consumo: 0%
Energia residua: 30%
Link scheda: X
Riassunto
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OT
Bene, direi che abbiamo finito qui! Poi ci servirà quel cubo per future aggiunte tecnologiche ai nostri pg, in modo da motivarne facilmente la derivazione. Direi che potenzialmente, abbiamo entrambi guadagnato molto!.
Il Sodalizio [II] |
