Primi passi

Giardini

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  1. Kazanther
     
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    "Pensato"
    "Parlato"
    Narrato



    "Immagina"
    "Immagina"
    Immagina.



    "Sarà il mondo giusto questa volta? o sarà un nuovo trucco creato per imprigionarmi in questo ciclo di ripetitività?
    Trova un mondo Jack, acquisisci più informazioni che puoi, infettalo, sii un cancro di saggezza, consumalo e in fine distruggilo, annientalo, liberalo."


    Una luce accecante avvolgeva lo spazio in cui egli riposava, la materia prese forma formando nel bianco di quel luogo uno strano simbolo runico di un nero petrolio, da quel simbolo gocce di sangue sgorgarono macchiando e colorando di rosso acceso il punto della creazione, poi giunsero ossa, organi e muscoli, si fondevano e incastravano creando la vita in cui egli avrebbe potuto risorgere.
    Capelli lunghi corvini gli coprivano per ora il volto, la sua pelle candida nel bianco della creazione e dell'immaginazione, il suo corpo snello ma definito, gli occhi aperti, bianchi e vuoti facevano intendere che quell'involucro non era ancora stato preso.
    In fine quando tutto si fermò un ombra dal nulla apparve, l'ombra di un uomo nel pieno delle forze, alta due metri e grossa il doppio del corpo appena creatosi, sembrava avere incastonata nella schiena uno spadone a due mani, e in mano possedeva l'ombra di una strana arma da fuoco, rimase fermo a scrutare il corpo privo di vita

    "Cosi è questo il mio corpo ora? cosa hai in mente? tu meglio di me sai chi sono io...sai di cosa sono capace, vuoi mettermi alla prova per l'ennesima volta?"


    L'ombra lasciò cadere a terra l'arma da fuoco, poi si slaccio l'enorme spada facendola cadere alle sue spalle, in fine divenne fumo, un fumo sottile e malvagio, infimo e palesemente viscido.
    Prese forma di un serpente nero mentre strisciava nel bianco verso il corpo fermo, inizio ad avvolgergli la gamba salendo lentamente e sibilando il suo disgusto, il corpo da prima freddo iniziò a riscaldarsi, ad essere lentamente vivo, strisciò quindi verso l'inguine salendo in fine lungo il petto, osservò per pochi secondi la fessura della bocca poi con una scatto deciso si introdusse con ferocia all'interno, la gola si gonfiò mentre il suo cuore incominciava a battere e la sua mente si apriva all'eterno e al possibile.
    I suoi occhi presero forma in un colore dell'iride viola sfumata da piccole linee dorate.

    "Si inizia quindi, ma prima..."


    Mosse lievemente la mano destra verso di lui

    "...I vestiti"


    Il vestiario apparve come per magia, esattamente come lui lo aveva immaginato, stivali neri, pantaloni del medesimo colore stretti, eleganti e di un tessuto pregiato, camicia larga bianca anch'essa elegante e di un tessuto vellutato, alcuni anelli nelle dita di nessun valore simbolico e una catenina lungo il collo.

    "Parti"




    Endlos - Laputa - Le mure esterne.

    Una giornata di sole, tranquilla come un giorno qualsiasi a Laputa, la gente si riversava nelle strade con i loro scopi, i loro traffici di merce e i loro affari, i bambini giocavano a inseguirsi ridendo rumorosamente e le guardie smontavano e montavano il proprio turno di sorveglianza delle mura che circondavano la città bassa, fu proprio all'esterno di quel muro tra una torre di controllo e l'altra che l'aria si caricò di una intensa forza elettrica, piccole scintille smorzavano lo spazio aumentando di volume ad ogni nuova scossa ma producendo un suono lieve e fastidioso.
    Delle punta di dita apparvero poi dal nulla al centro di quel effetto atmosferico insolito...

    "Io me lo creo il mio portale, non sei tu a crearlo per me"


    Le dita delle mani poste opposte alle altre si strinsero per afferrare la realtà e allargarla formando uno strappo spazio temporale e in fine un portale da un altra dimensione, mise quindi nel terreno il piede destro varcando la soglia del passaggio e facendo cosi un passo verso il nuovo mondo, una volta giunto completamente il portale si chiuse in un lampo di fulmini dietro di se svanendo nel nulla.

    "Mura di difesa classica, materiale roccia forse incantato, altezza quasi venti metri forse più, probabilità di guardie armate all'interno alta, dalla struttura presumo ci sia un grosso centro abitato, probabilità di un regime dittatoriale media, classico Re del cavolo"


    Si guardò a torno un po intontito e disorientato, barcollò per qualche metro prima di acquisire una camminata stabile e sicura, e in fine decise di seguire le mura verso la prima entrata disponibile verso la presunta città sconosciuta.
    Giunse dopo una camminata di mezz'ora all'entrata della città, non si soffermò a osservare le grandi porte che si estendevano d'innanzi a lui, di quello ovviamente non gli importava erano uguali alle centinaia di porte che aveva già osservato in passato, si diresse con un po di logica verso il passaggio pedonale sulla sinistra giungendo a una esigua fila di persone che si era creata per l'ingresso, poi giunse il suo turno e venne fermato da una guardia grassoccia e baffuta

    "Salve viandante, il suo nome e il motivo che la spinge a entrare a Laputa?
    "Nome Città Laputa"



    Pronunciò il suo discorso veloce e in modo sicuro.

    "Salve a lei, il mio nome è Jared figlio di Jess cugino di Kalvin che abita appunto qui signore, Il mio sogno è sempre stato quello di conoscere mio Zio e di visitare Laputa quindi eccomi qua, sono stato lasciato fuori dalle mura da mio fratello maggiore Mark..."

    "Hai detto tuo Zio Jess?, per caso Jess Stone?"
    "No" - "Si". Sorrise.

    "Entra pure figliolo conosco tuo Zio è una brava persona, affidabile e gran lavoratore, se i suoi parenti sono come lui posso star tranquillo"
    "Se lo dici tu" - "Grazie signore"





    Due ore dopo - Laputa - Giardini.

    Più esplorava quel luogo più ne era incuriosito, era approdato da poco nel nuovo mondo e gli si parava un regno costruito a più gironi con ogni girone il proprio scopo, il primo in cui era stato lo aveva classificato come il popolino, si era ritrovato poi a vagare in strani luoghi girovagando praticamente a caso, pur sapendo perfettamente tornare indietro sui suoi passi per ritrovare l'uscita continuava imperterrito ad andare avanti e mappare ogni girone per conoscerlo meglio, si ritrovò in fine in un luogo vasto e rilassante, i giardini del quarto girone a quanto aveva udito per strada, vaste aree albeggianti accoglievano gli abitanti più pigri a rilassarsi sotto l'ombra di un salice, o su tavolini appositi per giocare a scacchi...

    "Conoscono lo scacchi anche qui!"


    ...Insomma i giardini che ricoprivano la zona erano stati progettati apposta per creare una zone relax per le persone e i loro problemi.
    Aveva passato le ultime due ore e mezza a camminare lungo la città, prendendo mezzi di fortuna senza pagare alcun che e facendosi dare passaggi da perfetti sconosciuti senza mai approfondire il bagaglio culturale che voleva iniziare a farsi, decise quindi di osservare senza sosta alla ricerca di qualcuno con cui potersi informare sui vantaggi che questa città poteva offrirgli.


    Ciao, spero d'aver fatto una buona entrata a Laputa, le mie passive credo che tu le conosca ma le metto ugualmente per sicurezza:

    CITAZIONE
    Palazzo Mentale: 5pt
    Aiutata dal potere psichico la mente di Jack registra e immagazzina conoscenza costantemente, questa particolarità lo ha portato a immaginare e a conservare tutti i suoi ricordi e tutte le sue conoscenze in un vero e proprio palazzo mentale catalogando ogni cosa per nome, luogo e immagine da lui visto, è capace quindi di ricordare nel dettaglio ogni cosa vista o sentita, ricordare odori, sensazioni, pensieri effettuati nelle sue esperienze trovando il modo di riviverle quando ne occorre l'esigenza.

    CITAZIONE
    Percezione Mentale: 5pt + 5pt per la Telecinesi
    Ogni essere vivente possiede quasi sempre una mente da soggiogare, Jack ha imparato ben presto a riconoscere le varie menti e a vederle intorno a se creando una sorta di magnetismo mentale intorno alla sua persona, riesce in questo modo a percepire le menti intorno a se nell'arco di trenta metri e volendo sempre a patto che queste siano nel raggio della percezione a conversare con esse.

    CITAZIONE
    Visione Mentale: 5pt
    Lo sguardo, l'olfatto il tatto si uniscono nell'insieme di una visione psionica capace di catalogare la più piccola informazione, mentre Jack osserva nel raggio dei suoi dieci metri di percezione precedente sarà capace in automatico di catalogare ogni singolo oggetto a cui i suoi sensi vengono in contatto, riconoscendoli e dandogli una valutazione in denaro, resistenza, capacità e utilizzo, per fare un esempio osservando per pochi istanti una catapulta la sua mente e i suoi ricordi lavoreranno automaticamente per sapere se conosce il legno in cui è stata fabbricata, la provenienza e guardandone la struttura quanto carico massimo riuscirebbe a lanciare e per quanta distanza, calcolando il tutto in pochi secondi.

    CITAZIONE
    Fase Mentale:
    Il fisico riesce a dormire ma la mente no, difatti Jack può considerarsi come privo di sonno visto che la sua mente immagazzina costantemente informazioni e gestisce alla perfezione le funzionalità del suo corpo, se esso è stanco la mente consiglia il riposo oppure concentra le sue energie per affrontare la giornata, essa però non riposa mai, anche quando il corpo sembra prendere sonno la mente continua a lavorare con percezioni e quant'altro astenendosi quindi dal sognare o dal farsi trovare impreparato.

    Poi non le citerò più, e niente, spero di divertirmi e divertirti ;), se c'è qualcosa che non va e devo editare fammi sapere :win:
     
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    " Il profumo dei fiori non va contro vento,
    non quello del sandalo, del tagara e del gelsomino;
    il profumo dei buoni va contro vento:
    un uomo retto pervade tutte le regioni".


    Buddha


    png

    Giardini, Città Alta.
    Presidio Errante, Endlos.

    Per tutti gli stranieri il Presidio Errante suscitava invero un certo fascino. In parte per l'alta quota e l'essere completamente sospeso in aria, in parte per l'architettura del tutto esotica -a volte quasi proibitiva- erano in molti a rimanere in un certo qual modo incantati dal complesso. Perchè dove gli edifici e le costruzioni avevano le medesime funzioni di mille altri luoghi, era il dettaglio a renderli unici.
    Le mura, un semplice ammasso di mattoni particolarmente spesso: nessuno straniero poteva immaginare che nascondessero l'anima di un gigante addormentato. Eppure il popolo si, e lo venerava come Cuvar, dio del Sole e protettore dei deboli. E le strade? Semplici ciottolati e pietrisco a coprire il sangue versato in una breve ma sanguinosissima guerra civile, terminata in modo assai bizzarro. Infine i giardini: unica opera naturale su Endlos realizzata anche e soprattutto grazie all'uso della magia. Perchè sul Presidio Errante vivevano maghi e custodi di eredità provenienti da diversi mondi, dalla civiltà ormai scomparsa da cui era rinata Laputa al casato Elessedil di Celentir, di cui il Prorettore del Magisterium ne era membro attivo e rispettato.
    Perfino in quei giardini aveva lasciato la propria firma: aldilà delle magnolie, dei cespugli verdeggianti, le margherite e le viole, piante demoniache osservavano i presenti in angoli remoti, tenute in disparte per la loro pericolosità eppure curate ed esibite come parte integrante di quella inusuale composizione.

    Perso com'era nelle sue riflessioni, il mangiatore di conoscenza sarebbe stato distratto solo da un intenso profumo di rose fresche, condotto a lui dal vento. Cercando con lo sguardo la fonte di quella distrazione, avrebbe incontrato la figura sinuosa di una donna. Drappi di velo e sete preziose ricoprivano la pelle candida e luminosa, disegnando incantevoli sfumature di chiaroscuri e trasparenze, morbidi capelli d'ebano scendevano come onde sulla schiena ed il seno accogliente, incorniciando il volto ovale su cui occhi smeraldini e labbra rubiconde davano l'idea di essere sapientemente incastonate da un artista amante di gioielli.
    Eppure nessun prezioso adornava la bella figura, il collo lungo o le mani affusolate: solo qualche fiore fresco intrecciato fra i capelli mossi.

    Era in piedi, con le mani posate su di una balconata ad osservare un punto imprecisato all'orizzonte. Lo sguardo vivo ma profondamente stanco.

    Ai tuoi occhi non sarebbe parsa un'avventuriera; per quanto fossero comodi quegli abiti, non erano certo i migliori per viaggiare. E poi, in un certo senso, dava l'idea di sentirsi a casa.


    crocedrusilia
    » Status Energetico: 110%

    » Status Fisico: illesa.

    » Status Psicologico: tranquilla.

    » Riassunto: //



    rosadru



    » Abilità Passive

    GALANODEL »

    « i figli di Dio videro le figlie dell'uomo che erano belle
    e si presero delle mogli fra tutte quelle che scelsero. »

    Bereshit (Genesi) VI,2.


    Risultato dell'unione fra sangue umano ed angelico, il corpo di un Galanodel presenta tratti di entrambe le razze.
    Per comprendere una delle caratteristiche alla base della stirpe dei Galanodel, è necessario approfondire un aspetto storico relativo alla loro creazione. Questi altro non sono che il risultato dell'unione di una creatura celeste con un essere umano. Ciò significa che, sebbene manifestino aspetti del tutto umani, la loro vita è tuttavia slegata dalle funzioni del corpo perchè -come gli angeli- i Galanodel sono legati alla Fonte. Questa li rende immuni da agenti esterni, come ad esempio il tempo, o magari cose più "concrete", quali batteri, tossine o organismi non loro. Ciò implica che sono assolutamente immuni alle malattie e, qualora qualcuno provasse ad avvelenarli, la sostanza tossica verrà assunta senza che il corpo possa subire effetti deleteri.
    Altra eredità della progenie celeste vi è certamente la capacità di sollevarsi in aria -talvolta generando candide ali sulla schiena- o irradiare luce dalla propria pelle, intensificandola o meno a seconda del caso. Questa tuttavia non si annullerà mai, ragion per cui, se di giorno sarà praticamente impercettibile, di notte e nell'ombra si manifesterà sotto forma di candore lunare. Essendo quindi provvisti di un corpo luminoso, questo non sarà provvisto di ombra ai propri piedi.
    Essendo inoltre il corpo parzialmente costituito di luce, esso avrà capacità di rigenerazione superiori a quella di un normale umano; non conserva inoltre i segni delle cicatrici.
    E' infine cosa ben nota che il sangue di una creatura pura contenga un potenziale nettamente superiore a quello di un comune vivente; non a caso nei sacrifici umani son predilette fanciulle vergini ed infanti. Ora, si immagini questo potenziale amplificato in modo esponenziale, tanto da rendere il sangue stesso non più un comune componente di pozioni o riti, ma l'unica e sola fonte di potere.
    Questo è quello che si verifica con il sangue degli angeli, o di creature che fanno parte della loro discendenza. Coloro che ingeriscono qualche stilla della linfa vitale di un appartenente ad una stirpe celeste si ritrovano vincolati da un legame di natura mistica molto forte che si concretizza con un netto prolungamento della vita del soggetto, la cui intensità dipende dalla quantità di sangue assunto e la cui efficacia trascende qualsiasi razza, genere, classe sociale e (soprattutto) la natura soprannaturale: ha effetto su chiunque, chiunque egli sia e qualsiasi cosa sia. L'allungamento della vita dipende dalla razza, dalla quantità di sangue ingerito e molti altri fattori. Orientativamente, una goccia del sangue di un Galanodel "puro" porta in un essere umano qualunque un aumento della vita di circa cento anni.

    [Proprietà del sangue + rigenerazione rapida + assenza d'ombra + passiva di volo + immunità passiva alle malattie ed i veleni più attiva a consumo variabile.]

    GODDESS OF LOVE »

    «Mettimi come sigillo sul tuo braccio, come sigillo sul tuo cuore, perchè forte come la Morte è Amore. Le grandi acque non potrebbero spegnerlo, né i fiumi sommergerlo. Tenace come gli inferi è la passione: le sue vampe son vampe di fuoco, una fiamma ardente, la fiamma del Signore!»
    Canto dei Cantici VIII,6-7.


    L'Amore è un sentimento intenso e profondo, simile all'affetto, alla simpatia ed all'adesione, ma molto più violento ed incontrollabile, impossibile da rendere appieno per chi non ha avuto mai modo di viverlo, rivolto verso una persona, un animale, un oggetto, o verso un concetto, un ideale. Oppure, può semplicemente essere un impulso dei nostri sensi che ci spinge verso una determinata persona. E' tuttavia soggettivo, ed è forse quello a renderlo così complesso; per alcuni è il volere che gli altri siano felici, un sentimento incondizionato e che richiede molto coraggio e accettazione, per altri è ciò che avvicina l'uomo ad un Dio lontano, altri lo ritengono semplicemente una utopia, qualcosa di non concreto. Sono infiniti i modi di pensare e vederlo, così tanti quanti sono le creature di ogni universo e dimensione. Drusilia Galanodel, insieme al fratello Quarion, rappresenta ogni singolo aspetto della carta di Arcani di cui sono i concetti incarnati. Loro sono gli Amanti, incarnano l'Amore, la forza più potente dell'Universo, ed il Libero Arbitrio.
    Loro sono quella fiamma viva in grado di animare ciascun animo verso il desiderio massimo del proprio esistere. Per tale ragione la bella è in grado di esercitare numerose malie sugli altri. Ciò che tuttavia non accade è la situazione inversa: nulla è in grado di scalfire la sua volontà, mentirle o ingannarne i sensi, forte del suo potere e della sua stessa essenza.
    E' inoltre empatica, capace di comprendere appieno lo stato d'animo altrui. Significa "sentire dentro" e nonostante il concetto sia spesso ridotto al semplice "mettersi nei panni dell’altro", in realtà vuol dire "portare l'altro nel proprio mondo". Drusilia può mettere in secondo piano il suo modo di percepire la realtà per cercare di far risaltare in se stesso le esperienze e le percezioni di chi le sta intorno. È una forma molto profonda di comprensione dell'altro perché si tratta d'immedesimazione negli altrui sentimenti. Ci si sposta da un atteggiamento di mera osservazione esterna al come invece si sente interiormente, cercando di guardare attraverso i suoi occhi.
    E' per tutto questo che, chiunque ha a che fare con la Dama del Vento, vede in lei ciò che desidera; il musicista la sognerà come propria musa o sentirà dolci melodie provenienti dai suoi passi, il pittore la vedrà come opera d'arte vivente ed il chierico si stupirà nel riconoscere in lei l'impronta del suo dio. Tali reazioni possono essere infinite, come lo sono coloro che la incontrano, assaporandone la persona, omaggiando la sua bellezza.

    [Malia d'amore + protezione da malie + auspex attacchi psion + auspex illusioni + auspex bugie + empatia + bonus riserva energetica (10%)]

    LADY OF THE WIND »

    «L'Amore ci passa accanto, rivestito di soavità, ma noi fuggiamo via impauriti, andiamo a nasconderci nelle tenebre o, ancora, l'inseguiamo per far del male in suo nome. Anche il più saggio tra noi si piega sotto il formidabile peso d'Amore; eppure esso è, in verità, leggero come la brezza lieve del Libano.»
    Kahil Gibran.


    E' innegabile che, dal suo arrivo su Endlos, il potere della Dama del Vento sia sensibilmente cresciuto: questo può essere in parte dovuto al fatto che ella abbia abbracciato il suo destino di guerriero Galanodel -imparando a non lasciarsi più frenare dal suo cuore tenero-, e in parte al fatto che la permanenza presso l'Isola nel Cielo l'abbia portata ad un più alto livello di comunione col suo elemento... Fatto sta che l’ambiente attorno a lei sembra aver sviluppato un legame quasi empatico con Drusilia, reagendo alla sua presenza e riflettendo come uno specchio i suoi stati d’animo. Il potere non genera mai effetti disastrosi o disagevoli, nemmeno per gli avversari, ma è una spia più che utile per capire che aria tira; se -all’improvviso- il cielo si annuvola... e se è stato fatto o detto qualcosa di fuori luogo, sarebbe meglio a preoccuparsi di quei neri cumoli temporaleschi, perché potrebbero essere un terribile presagio di tempesta.
    La comprensione del suo elemento è tale da poter considerarlo "tutt'uno" con la sua Signora. Partendo da tale presupposto, la giovane Galanodel può comandarlo a suo piacimento con rapidità e naturalezza sconosciute ad un mago qualunque. E' anche in grado, attraverso la meditazione, di poter "sentire" ogni molecola d'aria presente nel raggio di 15m da lei; quando qualcosa si trova all'interno dell'area, la Dama è in grado di stabilire la sua esatta posizione nello spazio, un suo qualsiasi movimento o un semplice respiro, come anche la composizione chimica in caso di sostanze gassose.
    Similmente all'aria è perfino in grado di spostarsi, veloce come il vento di cui è sovrana, ed ha particolarità fisiche quali una elasticità muscolare fuori dalla norma che le permette di compiere movimenti particolarmente complessi con l'aiuto del proprio fisico scattante.
    Mai vi fu nulla più mobile dell'aria e del vento, mai vi fu più grazia di ciò che nel cielo sconfinato si muove.

    [Manipolazione atmosferica + instant casting + auspex fisico + auspex composizione aria + PU passivo velocità (50%) + PU passivo agilità/destrezza (50%)]

    AURA DEI GIUSTI »

    «Ciascuno metta al servizio degli altri il dono che ha ricevuto»
    (1 Pt 4,10).


    Altro non è che una aura di "cárisma" che circonda alcuni degli appartenenti alla gilda. Tale aura è invisibile tuttavia splendente per chi è in grado di guardarla, ed è un concentrato di Salvezza, Misericordia e Grazia. Coloro che avranno modo di osservare un portatore di tali doni, vedranno nelle sue gesta, anche quelle non apprezzabili, la manifestazione più alta di Giustizia, perchè Aviatore è colui che scelse di avere il dono di una vita spesa al servizio dei fratelli.

    [Malia di carisma]

    rosadru

     
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  3. Kazanther
     
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    "Hai costruito un castello di carta per difenderti dal fuoco
    Ti consideri un pagliaccio triste e non fai nulla per cambiare
    Sei patetico, lasciati controllare"



    Il suo sguardo scrutava ogni individuo alla ricerca della persona giusta al quale accostarsi, il vecchio che scriveva poesie venne scartato sin da subito, la coppia felice a nascosta tra la vegetazione venne ignorata automaticamente, poi un profumo di rose lo invase, da quando era giunto aveva percepito un quantitativo di profumi notevole di fiori, il pane caldo del fornaio situato nel vicolo della quarta strada a destra della città bassa, l'odore di ogni singola persona che si era avvicinato a lui, ricordava ogni cosa ma questo profumo inebriante che lo attirava al momento, avrebbe costruito una stanza apposta nel suo palazzo mentale per catalogare quel profumo, ma egli era a conoscenza che la curiosità non porta sempre a belle conclusioni e questa curiosità portava ad una donna.
    Aveva seguito con l'olfatto indirizzato dal vento la posizione dell'apparente docile creatura, che stava guardando l'orizzonte su una delle tante balconate presenti.

    "E cosi è lei la causa di questo? l'inizio della fine mi sarà concesso da quella donna?"



    Si avvicinò lentamente, incurante di non dare nell'occhio, la sua postura dritta e il suo sguardo mirava al bellissimo spettacolo che si mostrava d'avanti a lui, e anche all'orizzonte ovviamente, ormai non si sarebbe mai scordato di quella donna, poteva guardarla e riguardarla in ogni minimo dettaglio nella sua mente, i suoi capelli, il seno, le rose...

    "Quel dannato profumo di rose, certamente abitante di Laputa, non riesco a catalogarla e può significare solo una cosa"



    ...Si avvicinò a lei, non troppo visto che lui era uno sconosciuto e lei una quasi certa frequentatrice dei giardini di quella città, ebbe una breve esitazione che a lui parve durare ore, non era abituato al dialogo, sapeva solo mentire per i suoi scopi e in passato non avrebbe mai fatto conversazione con una estranea, ma era certo che la donna dal profumo di rosa poteva offrirgli più conoscenza di quanto avesse sperato.
    Appoggiò le mani sulla balconata, poi la guardò, non sorrise, non chiuse le palpebre, il suo sguardo volle incrociare quello della donna poi parlò mentre il vento faceva oscillare i suoi capelli

    "Chiedo scusa"



    La sua voce era calma, lineare e senza sbavature o difetti di alcun sorta

    "Perdoni la mia domanda irriverente ma è lei che emana questo fantastico profumo di rose?"
    "Domanda di cui sai già la risposta, livello di educazione accettabile"




    Status Energetico: 100%
    Status Fisico: illeso.
    Status Psicologico: Incuriosito.
     
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    "Chiedo scusa"

    Ad avvicinarsi fu un uomo di bell'aspetto e dagli abiti eleganti, lunghi capelli scuri ed occhi d'ametista ad incorniciargli il volto. Bastarono pochi attimi alla Dama del Vento per comprendere che non fosse di Laputa. Infondo non era nata Alfiere, e dal suo arrivo come naufraga su Endlos alla salita al potere aveva avuto modo di conoscere un pò tutti gli abitanti del posto, almeno di vista. Il bello di avere un Presidio piccolo era anche quello: lo straniero si riconosceva immediatamente, almeno per un occhio esperto. Questo permetteva un migliore controllo del territorio.

    "Perdoni la mia domanda irriverente ma è lei che emana questo fantastico profumo di rose?"

    La sua voce era calma, i modi abbastanza pacati, nonostante l'irriverenza. Che fosse dell'Est? O qualche nobile di Altatorre, nel Pentauron?

    jpg

    -Mh?

    Le sopracciglia ad ala di gabbiano si deformarono in una curva perplessa nel voltarsi. Si concesse ancora qualche attimo per rendersi conto della situazione un pò stramba, infine le belle labbra rosse si mossero appena, concedendogli la risposta tanto attesa nel tono di cortesia che si conserva in genere per gli sconosciuti.

    -Ehm... si, è mio. Le dà per caso fastidio?

     
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  5. Kazanther
     
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    "Ehm... si, è mio. Le dà per caso fastidio?"

    "Non può essere lei l'artefice dell'inizio, però deve per forza avere un ruolo chiave"
    "No anzi, devo ammettere che mi ha incuriosito"



    Si spostò una ciocca di capelli all'indietro mentre volgeva lo sguardo verso il cielo, sorrise leggermente, tralasciando un piccolo spiraglio di umanità che non sapeva ancora gestire bene con il nuovo corpo, fece un breve respiro concentrando nuovamente l'attenzione sul viso di lei e sul suo profumo

    "Diretto, maleducato, gentile, romantico, imbarazzato....imbarazzato va bene"


    Guardò verso il basso con aria timida aggiungendo subito dopo

    "Si insomma...be, non tutti i giorni si può sentire un buon profumo di rose...sai come è?"


    Attese pochi secondi mentre si grattava la nuca rialzando lo sguardo verso il suo interlocutore

    "Ti chiedo scusa, sono Globel e sono un forestiero, sono giunto qui da....be non so nemmeno io da dove, probabilmente ho perso la memoria o un qualcosa del genere perché non ricordo nulla, forse Globel non è nemmeno il mio vero nome"



    Sorrise,
    e lui sapeva che il metodo giusto per mentire era mischiare la menzogna con la verità, e cosi fece mentre immobile osservava la reazione della fanciulla al suo parlare, l'inarcamento delle sopracciglia precedente non lo aveva di certo rincuorato ma non ci sapeva fare con le persone, in passato avrebbe utilizzato la tortura per estrapolare informazioni, questa volta invece il nuovo ciclo gli aveva messo a disposizione solo la conversazione e lui doveva abituarsi

    "So di cosa sono capace però, ma non so dove mi trovo...oh chiedo scusa, lei come si chiama?"

    "Scenetta pietosa Jack, cosa ti prende?"

     
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    "Ti chiedo scusa, sono Globel e sono un forestiero, sono giunto qui da....be non so nemmeno io da dove, probabilmente ho perso la memoria o un qualcosa del genere perché non ricordo nulla, forse Globel non è nemmeno il mio vero nome"

    Il giovanotto, dopo averla tranquillizzata sul fatto che non desse fastidio, si dilettò in un discorso assai curioso, non per i toni e nemmeno per gli argomenti trattati... piuttosto per il groviglio intricato di bugie e verità che andava a tessere come un ragno in attesa della preda. L'Alfiere Errante stette ad ascoltarlo in silenzio.

    "So di cosa sono capace però, ma non so dove mi trovo...oh chiedo scusa, lei come si chiama?"

    Sorridendo di rimando al giovane, la bella in abito bianco si voltò completamente nella direzione dello straniero, mostrando una tranquillità aldilà di ogni apparenza. Ottimo attore, se solo avesse recitato in presenza di una vera dama: lei di teatranti ne capiva fin troppo, e se da un lato sentiva le sue parole in parte false, dall'altro poteva percepire le sue emozioni e... non avvertì nulla che corrispondesse ai toni della voce o ai movimenti del corpo prestante.
    A quel punto non comprese a cosa volesse arrivare quell'uomo, se semplice corteggiamento o qualcosa di più pericoloso, come un complotto politico o un assassinio. Scelse di rimanere ancora al suo gioco, solo per vedere fino a che punto sarebbe arrivato con le bugie.

    -Drusilia Galanodel, è un piacere conoscervi... anche se immagino che per voi non sia lo stesso. Il viaggio dimensionale e la perdita di memoria devono essere davvero orribili da gestire.

    Concluse con voce accogliente e benevola, reclinando il capo con dolcezza.

    -Posso fare qualcosa per voi, oltre a dirvi che siete giunto su Endlos?



    Usata "Goddess of Love", già citata al primo post òwò/
     
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  7. Kazanther
     
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    I suoi occhi viola si spalancarono alle parole della dama, la sua mente spaziò nella sua concentrazione ancestrale e accumulò informazioni e teorie su qualsiasi cosa potesse venirgli in mente finalizzando svariate conclusioni, il suo volto parve divertito ma ovviamente non lo era, stava solo calcolando il da farsi e catalogando le molteplici informazioni lasciate dalle poche parole dalla donna

    "Quindi Jack, riavvolgi il nastro e studia...nome: Drusilia Galanodel non mi dice nulla ovviamente, è un piacere conoscervi... anche se immagino che per voi non sia lo stesso... Perché non dovrebbe essere lo stesso...perché dovrebbe immaginare una cosa simile? e sopratutto se immagina una cosa simile perché dovrebbe fargli piacere fare la mia conoscenza?...che abbia frainteso o capito la situazione...prima opzione ha una probabilità alta la seconda dubito, poi..."



    Elaborando i pensieri in quel modo veloce Jack si mise composto, il suo sguardo cominciò a fissare quello di lei, per poi distoglierlo nuovamente quel poco necessario per poter finire di valutarla, lasciando cosi una leggera pausa nel suo ascoltare e pensare.

    "Il viaggio dimensionale e la perdita di memoria devono essere davvero orribili da gestire....no per niente, il fatto e che tu sai, tu sai che non sono di questo mondo, tu sai come sono giunto qui, tu sai del portale anche se io non ne ho fatto parola di conseguenza mi illustri la tua mano di poker di sette vincendo lo scontro, tralasciando il fatto che io ho mollato con una scala reale"



    Lei fece una piccola riverenza inclinando il capo, lui osservò il gesto e rispose al medesimo modo, poi la dama con una voce benevola aggiunse

    "Posso fare qualcosa per voi, oltre a dirvi che siete giunto su Endlos?"



    "Si"
    "Si...Come fa a sapere per certo che io abbia perso la memoria con un viaggio tridi...dime....come ha detto? dimensionale? è un qualcosa che capita spesso da queste parti?
    "Endlos"
    "E poi questa non è Laputa? non pensavo avesse più nomi"


    La sua voce era ancora camuffata da quel finto imbarazzo iniziale, ma il suo volto questa volta era divenuto serio e veritiero, il volto di Jack kouver si era rivelato alla dama Drusilia Galanodel, i suoi occhi vivi ma privi di emozione, l'unica che poteva trasparire dal suo modo di fissarla era la curiosità e l'impazienza dell'attesa di ricevere più informazioni sul posto e su quella ragazza, ragazza che nascondeva più cose di quanto lui potesse immaginare.
     
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    Quel tipo era strano.
    Certo, non tutti i naufraghi dimensionali raccontavano vita morte e miracoli di sè stessi alla prima persona che incontravano per strada... ma l'Alfiere davvero non capiva la necessità di quelle mezze menzogne. Che avesse cattive intenzioni? Che fosse un ricercato?

    "Si...Come fa a sapere per certo che io abbia perso la memoria con un viaggio tridi...dime....come ha detto? dimensionale? è un qualcosa che capita spesso da queste parti?

    Lo fissò ancora per qualche secondo, incuriosita.
    Si, forse era davvero confuso.
    Non gli diede quindi una colpa, o almeno non ritenne il peccato abbastanza grosso per chiamare tutte le guardie presenti nella Città Alta per sbatterlo in cella ed interrogarlo. Infondo lei non era come Khatep.

    "E poi questa non è Laputa? non pensavo avesse più nomi"

    Sorrise benevola, intenerita dai suoi dubbi.

    -Beh, si, ma il mondo in cui ti trovi si chiama Endlos: Laputa è solo la capitale di uno dei sei regni che lo compongono, da noi detti Presidi.

     
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  9. Kazanther
     
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    "Beh, si, ma il mondo in cui ti trovi si chiama Endlos: Laputa è solo la capitale di uno dei sei regni che lo compongono, da noi detti Presidi"



    Jack rimase fermo ascoltando con estrema attenzione le parole di Drusilia, più accumulava le prime conoscenze di quel mondo più si insinuava nella sua mente l'idea di come avrebbe reagito, il suo piano iniziava lentamente a concatenarsi in un insieme di idee che si intrecciavano attraverso i sei presidi di cui la donna aveva accennato, come poteva scatenare quel mondo per trovare la mente primaria?

    "Conflitto, guerre, morte?"



    Un piccolo sorriso sbucò sul suo volto, le labbra si mossero lentamente come per dire qualcosa a voce troppo bassa per essere udita, poi il suono, soave e calmo uscì in cerca di altre informazioni

    "Come si chiamano questi presidi? e da chi sono gestiti?"



    Gli servivano nomi di persone importanti, doveva sapere ogni cosa, ogni minimo particolare, l'attenzione sulla donna era svanita alla conoscenza delle nuove informazioni, eppure continuava a vedere in lei una persona chiave nel suo piano per liberarsi dalle sue catene invisibili.


    Stato psicologico: Deciso, serio, volenteroso di risposte.
    Giusto per il Goddess of Love
     
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    "Come si chiamano questi presidi? e da chi sono gestiti?"

    La bella Drusilia, a quella domanda, reclinò leggermente la testolina con fare perplesso. Sembrava avido di informazioni, una fame in qualche modo perversa, nonostante le domande fossero più che giustificate, data la sua condizione di naufrago. Abbandonò quel pensiero con una scrollata di spalle: non le stava chiedendo nulla di strano, infondo, quindi non vedeva ragione per non soddisfarlo.

    -Ogni presidio è retto da un Alfiere, che ne è governatore indiscusso. Quattro di essi si chiamano come i punti cardinali, e stanno ad indicare anche la loro posizione su Endlos: Orientale, Meridionale, Occidentale e Settentrionale. La capitale, una megalopoli nel cuore di Endlos, si chiama Pentauron, detta anche Presidio Centrale. Infine c'è il Presidio Errante, sospeso fra le nubi.

    Concluse brevemente, allargando le braccia ad indicare la terra su cui posavano i piedi.

    -La capitale del Presidio Errante è Laputa. Oltre ad essa ci sono gli Approdi, piccolissime porzioni di territorio sottostante da cui partono i mezzi di comunicazione diretti alla fortezza.

     
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  11. Kazanther
     
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    "Ogni presidio è retto da un Alfiere, "Mi serve sapere chi sono gli alfieri" che ne è governatore indiscusso. Quattro di essi si chiamano come i punti cardinali, e stanno ad indicare anche la loro posizione su Endlos: Orientale, Meridionale, Occidentale e Settentrionale."Interessante, almeno riduco al trenta per cento la possibilità di perdermi" La capitale, una megalopoli nel cuore di Endlos, si chiama Pentauron, "La guerra verrà causata dal Pentauron" detta anche Presidio Centrale. Infine c'è il Presidio Errante, sospeso fra le nubi." "Una sorta di fortezza volante quindi?"



    Mai sarebbe esistita al momento su tutta Endlos una persona cosi palesemente attenta ad una semplice conversazione come lo era in quel momento Jack, scrutava ogni minimo movimento delle labbra dell'incantevole Drusilia assimilando ogni piccola parola che la sua dolce voce emanava verso il suo udito, il suo palazzo mentale apriva e chiudeva le sue porte immaginarie creando veri e propri archivi del mondo di Endlos, classificava gli alfieri come i governanti del mondo intero, doveva venire a contatto con tutti e sei per stabilire se Endlos era il mondo che gli avrebbe dato la libertà, ma lui sapeva di essere troppo debole per arrivare a loro, l'esperienza lo aveva reso saggio e la saggezza gli consigliava di stare nell'ombra, in fin dei conti lui era arrivato da poco e ogni sua azione avrebbe creato una reazione negativa, pure la più semplice.
    La ragazza in fine allargò le braccia indicando il suolo e concluse:

    "La capitale del Presidio Errante è Laputa. Oltre ad essa ci sono gli Approdi, piccolissime porzioni di territorio sottostante da cui partono i mezzi di comunicazione diretti alla fortezza."

    "Presidio Errante, Laputa, Città sospesa nelle Nubi, non potevo chiedere di meglio! i cieli saranno la rovina di questo mondo o la loro salvezza"


    Jack guardò per un attimo il terreno, sembrava osservare ogni minimo particolare del pavimento sottostante, sorrise leggermente, la maschera di imbarazzo sul suo volto ormai era sparita da un pezzo, alzò lo sguardo verso la fanciulla incurante della sua espressione, il suo sguardo serio osservava per l'ennesima volta il suo interlocutore, era una donna assai bella ma questo non gli faceva peso più di tanto, ma le informazioni che egli tirava fuori ad ogni risposta stavano diventando la sua droga

    "Forse mi è tornato in mente..."



    Attese qualche secondo, alzando con finto dubbio lo sguardo al cielo

    "Mi è venuto in mente del perché io mi trovi a Laputa, sto..."Dubbio"...sto cercando proprio l'Alfiere del presidio errante per proporgli un accordo, si ecco perché sono qui"



    Ripose lo sguardo verso gli occhi di lei, il suo finto dubbio sulla sua presenza li era palesemente falsa, ma allo stesso tempo corrispondeva a realtà, aveva creato quella soluzione sul momento, e ora stava realmente cercando l'alfiere per proporgli qualcosa

    "Tu lo conosci? Sapresti indirizzarmi a lui?"

    Se quella donna aveva la risposta a quest'ultima domanda non gli sarebbe più servita
     
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    Ancora quelle scenate.
    L'Alfiere Errante era sempre più curiosa, ed al tempo stesso perplessa: continuava a non comprendere cosa ci fosse dietro quella pantomima, perchè di base tutta la discussione non le sembrava davvero avere qualcosa di illecito. E le intenzioni? Buone o cattive, non stava comunque facendo nulla di illegale.

    "...sto cercando proprio l'Alfiere del presidio errante per proporgli un accordo, si ecco perché sono qui. Tu lo conosci? Sapresti indirizzarmi a lui?"

    Voleva l'Alfiere.
    Voleva un accordo.

    Le questioni erano due: o quell'atteggiamento era nella norma, e non si rendeva conto dei messaggi che inviava con la propria mimica, come anche con quel fare sospetto, oppure aveva delle cattive intenzioni. L'ipotesi della mancanza di fiducia nel prossimo era crollata nel momento stesso in cui aveva affermato di cercare una carica così importante per proporgli un patto.

    -Oh, l'Alfiere?- domandò, quasi sorpresa, mantenendo il suo sorriso amabile e la voce conciliante -So che di pomeriggio riceve i cittadini del Presidio Errante alla Sala del Trono. Potrebbe fare la sua proposta in quel frangente, immagino.

    Riportò le braccia lungo i fianchi, voltandosi un attimo ad osservare il panorama.

    -Spero di esserle stata d'aiuto, signore.

    Le bastarono brevi attimi per tornare ad osservarlo.

    -Piuttosto, dato che manca un pò... le andrebbe di passeggiare insieme e farmi un pò di compagnia? Ultimamente ho bisogno di qualcuno con cui passare il tempo, e mi farebbe molto piacere la sua presenza.

    Sorrise, candida.

    -Le andrebbe, o chiedo troppo?

     
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  13. Kazanther
     
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    "So che di pomeriggio riceve i cittadini del Presidio Errante alla Sala del Trono. Potrebbe fare la sua proposta in quel frangente, immagino."



    Si voltò alle sue spalle, aprì la mente in cerca dei ricordi della Sala del Trono, ricordi che non si manifestarono, di sicuro non era passato da quelle sale e non sapeva dove esse potessero trovarsi, crebbe la delusione dentro di lui e la frustrazione, aveva parlato più di quanto fosse capace e la sua attenzione era rivolta all'ubicazione di quel maledetto alfiere

    "Spero di esserle stata d'aiuto, signore."



    Non la ascoltò nemmeno, si girò verso di lei accennando un breve sorriso, forse lo aveva addirittura chiamato signore, gli venne in mente quando era lui il Re, quando aveva sconfitto Dei e Titani per portare la pace nel suo mondo, e poi portare distruzione alla sua morte, morte e distruzione un tempo questo era il suo motto, ora lui aveva scoperto la verità e la conoscenza racchiusa nell'alfiere avrebbe confermato le sue teorie

    "Piuttosto, dato che manca un pò... le andrebbe di passeggiare insieme e farmi un pò di compagnia? Ultimamente ho bisogno di qualcuno con cui passare il tempo, e mi farebbe molto piacere la sua presenza."



    Si accorse solo in quel momento che la ragazza lo stava osservando, la sua espressione mutò da serio a sorridente, ormai si rendeva conto d'aver osato troppo con le bugie, ma continuando sarebbe risultato come sempre indecifrabile, o almeno fino ad ora aveva sempre funzionato

    "Passeggiare non ne ho voglia ma tanto non ho nulla da fare"

    "Volentieri my lady"



    Gli porse il braccio, aspettando o forse sperando una reazione positiva, non sapeva cosa fare, il suo palazzo mentale esigeva risposte immediate sull'alfiere errante, ma il tempo era a suo sfavore, il tempo era sempre stato in suo sfavore, eppure che armi aveva a disposizione per reperire le informazioni che gli servivano? un tempo avrebbe torturato chiunque, spezzato braccia e gambe anche alla più nobile fanciulla se quella non si decideva a parlare, ma questa rispondeva a tutto, e visto che rispondeva tranquillamente e con cortesia non era necessario leggergli nel suo passato, anche se la curiosità iniziale non andava per niente scemando, il suo odore di rose continuava a entrargli in testa invadendo anche la sua mente, trovava in lei un libro aperto e la sua convinzione sul fatto che aveva ancora molto da dare si fece più pesante

    Ma lui era stato uomo un tempo, e certi modi di fare non li avrebbe mai persi, come il dare e ricevere e lui da quella ragazza per il momento aveva ricevuto molto, decise per una volta di non fare come suo solito, doveva continuare a fingere d'essere una persona normale, per quanto difficile fosse doveva comunque aspettare l'orario delle udienze

    "Raccontatemi un po di voi...cosa fate per vivere? oppure fatemi qualche domanda, magari se stimolato come prima i miei ricordi torneranno a galla"



    Per come si stava rivolgendo a quella fanciulla iniziava a odiare veramente quel mondo


    Ero convinto d'aver risposto e non vedendo il post mi sono immaginato d'aver scritto tutto da un'altra parte...ho avuto paura per un istante XD, poi forse mi sono reso conto che non avevo cliccato su aggiungi la risposta :win: , oggi sono fuori di testa xD
     
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    Percorrevano i viottoli in pietrisco come una normale coppia di amici, nonostante i loro rapporti -come anche le volontà- fossero agli antipodi. Fra un cespuglio di rose selvatiche ed un albero dai fiori color cielo, lui recitò la sua parte, sicuro di poterla prendere in giro come e quando desiderava. Lei gli rispose sorridente e benevola, coprendo il proprio volto dietro all'ennesima maschera.

    -Forse le domande possono esserle d'aiuto, messere- disse la bella, tenendolo sotto braccio -Avete parenti o affetti in vita? In genere i sentimenti molto forti aiutano a ricordare.

    Consigliò, e sembrò quasi disinteressata.
    Perchè tutti i giochi vanno condivisi, ed ogni sfida onorevole va combattuta ad armi pari.

    -Avete una dama a cui siete devoto?

     
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  15. Kazanther
     
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    Una dama?
    quella domanda risuonò nei ricordi di quel castello di memoria che aveva costruito per entrare a Endlos, aveva aperto mille delle porte create in quel palazzo immaginario trovando pochi frammenti sulla dama che voleva ricercare, aveva forse cancellato volontariamente in un altra vita quei ricordi?, apparvero nella sua mente pochi distinti frammenti, dal quale la ragazza dal forte potere empatico avrebbe appreso che in fondo al suo cuore un tempo esistete l'amore più puro.

    I suoi occhi scuri diventavano di un verde chiaro quando piangeva
    In lacrime lo supplicava di non andare
    Lui la abbracciò, la baciò in fine a quanto pare, contro ogni sua probabilità d'essere, la dimenticò.

    Scosse la testa, quasi involontariamente ammettendo questa volta la verità

    "No, nessuna dama ora vorrebbe il mio cuore"



    Anche perché il cuore che batteva dentro il suo corpo era stato creato solo per ospitarlo, superarono altre piante diretti per chissà dove, il dubbio si insinuò nella sua testa, lo stava portando verso la sala del trono o stavano solo girando a caso?, odiava non sapere le cose, e probabilmente quel suo essere curioso lo avrebbe portato a fare sbagli.

    "E voi? siete promessa a qualche nobile cavaliere?"



    Continuava a rivolgere l'attenzione verso di lei che verso di lui, abitudine o finto interesse, e anche per normale finta cortesia, ormai era convinto d'aver appreso ogni notizia utile da quella persona, eppure quell'odore, quel modo di fare, quel modo di comportarsi continuava a spingerlo verso di lei convincendolo che c'era qualcosa sotto, doveva trovare l'alfiere e lei sicuramente sapeva dove esso si trovava, anche sapere il modo di raggiungere la sala del trono lo avrebbe placato, arrivato a questa sua soluzione decise di provare per la prima volta le sue nuove abilità, provando a invadere la mente della dolce ragazza per scoprirne i segreti, del resto, la sua ricerca di informazioni poteva essere utile anche con la plebe.



    Status Energetico: 60%

    Conoscenza mentale: 1pt
    Jack brama la conoscenza, qualsiasi essa sia, dal punto di vista tecnologico o spirituale e lo psionismo lo aiuta ad aumentare le proprie conoscenze, questa tecnica non offensiva e mentale porge una linea psichica che una volta instaurata non può essere spezzata fin che essa non ha finito il suo scopo, essa unisce la mente di Jack a quella dell'altra persona facendo in modo di aprire la sfera dei ricordi al mangiatore di conoscenza, esso sarà capace di vedere ciò che la vittima ha visto, udire ciò che ha sentito percepire e ricordare ciò che esso ha percepito e ricordato nelle sue esperienze passate, la conoscenza mentale può avvenire tramite sguardi fissi o contatto fisico e agisce in pochi secondi provocando solo piccola nausea a entrambi i personaggi
    Consumo: Critico.


    Uso il contatto fisico per fare la tec, basandomi sulla tua passiva che dice:
    CITAZIONE
    E' per tutto questo che, chiunque ha a che fare con la Dama del Vento, vede in lei ciò che desidera

    , io sono un mangiatore di conoscenza e vedo in te una fonte grande di conoscenza per questo motivo mi sono dato la scusa di usare la tec, contando anche il fatto che Jack non sa chi tu sia in realtà, se no probabilmente mai che l'avrebbe fatto xD.....spero di non morire il turno dopo ahahahahaha xD
     
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24 replies since 19/5/2014, 14:42   280 views
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