[EM] Il Nome Maledetto

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    C A S T I G O

    Group
    Member
    Posts
    564
    Location
    Kuthian

    Status
    Offline

    Era scesa la notte, la luna di quel mese era incastonata nel cielo del deserto. Dall’interno della nave non si vedeva molto di quella volta stellata, era necessario uscire sul ponte esterno per godersi lo spettacolo del gelo notturno e - in tutta franchezza - erano ben pochi gli Eversori abbastanza romantici da uscire fuori, al freddo, solo per una manciata di stelle.
    Erano soltanto mondi lontani, forse già estinti ma sopravvissuti come un’impronta di luce nell’alone del Maelstrom. Per l’equipaggio di quell’aeronave non poteva che esistere un solo mondo degno d’interesse: il loro.

    Quella stessa notte, una componente in particolare del gruppo non poteva ancora addormentarsi: la spadaccina Mialee, novella recluta della gilda, aveva ricevuto un biglietto dal contenuto tanto sintetico quanto perentorio.

    Ore 23, presentati alla cabina 113.

    Si dà il caso che quella fosse la cabina della bestia.
    Mialee non lo conosceva direttamente, probabilmente l’aveva visto solo di sfuggita a bordo della Behemoth, ma il suo nome doveva esserle sicuramente rimasto impresso: Bid’daum, uno dei tre Gerarchi dell’organizzazione. Stando a quanto si diceva, il più brutale.
    Ma perché l’aveva convocata personalmente a quell’ora tarda?

    Possibile che il suo superiore si fosse fatto strane idee su di lei, recluta così giovane e avvenente? Muoversi di notte per quei corridoi, verso la cabina di uno dei capi… chissà quali voci sarebbero iniziate a circolare?
    Non era una situazione facile. Doveva presentarsi armata o no? E se la situazione fosse precipitata, cosa avrebbe fatto?

    Questi dubbi logoranti si accumulavano di minuto in minuto. Quando infine l’orologio scoccò la ventitreesima ora, ogni passo sul metallo era un tuffo al cuore.
    Davanti a lei era inciso un numero sbiadito. Centotredici.
    E la porta della cabina era soltanto socchiusa.

     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Brigante del Vico Buligio®

    Group
    Member
    Posts
    13,819
    Location
    combustione spontanea

    Status
    Offline

    “Ore 23, presentati alla cabina 113.”

    Un biglietto le era stato recapitato con solo quelle parole.
    Inizialmente Mialee si era alzata e aveva controllato che i legacci dell'armatura erano ben saldi infoderando la spada senza neanche porsi alcuna domanda su quel biglietto, cominciando subito ad andare dove le era stato detto per arrivare perfettamente nell'orario che le era stato indicato.

    Poi però, mentre camminava nei corridoi del ponte equipaggio, rallentò leggermente l'andatura e cominciò a rileggere il biglietto che teneva tra le mani.

    "La cabina centotredici dovrebbe essere quella del gerarca Bid’daum...
    ...cosa potrebbe volere da me?"


    Con questa domanda in testa si trovò davanti alla porta marcata col numero che cercava.
    Fece per bussare, ma avvicinando la mano notò che la porta della cabina era soltanto socchiusa.

    "...?"

    Scostò leggermente la porta, cercando di guardare un poco all'interno della stanza mentre chiuse la mano a pugno.
    In quella nave c'erano così tante presenze da percepire che fin da quando era salita aveva smesso di cercare di capire quante persone percepiva e dove si trovavano. E infatti non era in grado di dire dove, all'interno della stanza, si trovasse chi l'aveva fatta convocare.

    È...

    È permesso..?


    Parlò con un tono di voce basso, timido.
    Non era abituata a fare queste cose, comunicare civilmente e comportarsi da donna e non da guerriera: non si sentiva a suo agio quando non era sicura cosa fare e come farlo...

     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    C A S T I G O

    Group
    Member
    Posts
    564
    Location
    Kuthian

    Status
    Offline

    « Entra. »

    Una sola parola, talmente rapida da essere velocemente riassorbita dal silenzio. Evidentemente la Claymore aveva il permesso di varcare la soglia.

    C’era qualcosa di morboso nella disposizione di quelle pergamene, stese a terra e sui muri della cabina semibuia. Un paio di candele ne illuminavano appena le innumerevoli file di glifi, vergate da un inchiostro denso e pastoso. Forse era solo un’impressione, ma qualche runa brillava debolmente nella penombra.
    Era difficile mettere a fuoco il fondo della stanza, probabilmente non molto distante ma ugualmente impalpabile per colpa del buio. Qualcosa si mosse nell’ombra addensata sul fondo.
    Fu allora che tutto assunse le tinte di un incubo.

    Una sensazione vomitevole invase la stanza, come se un cancro invisibile si fosse disciolto nell’aria. Là in fondo c’era qualcosa di profondamente sbagliato, era percepibile a pelle.
    Perfino l’inchiostro si tinse del suo colore reale: rosso vivo, come il sangue. Solo adesso si riusciva a distinguere l’odore ferroso dell’emoglobina, come se negli istanti precedenti tutte le cose si fossero trattenute in una sorta di stasi. Brandelli sformati di carne erano accatastati agli angoli della stanza. Uno di questi biascicò sottovoce un lamento di morte.

    Il Gerarca mosse qualche passo oltre il buio. La sensazione di marciume represso si fece più intensa.

    « Sei proprio una bestia ubbidiente. »

    Quella voce non aveva niente di normale: il suo tono era squilibrato e possessivo.
    E poi c’erano quegli occhi. Erano quegli occhi la cosa più terrificante di tutte. Ti scrutavano dentro, senza alcuna delicatezza, sezionavano la tua vita come si sminuzzerebbe una cavia da laboratorio. E capivano tutto.
    Lui sapeva della mostruosità che celavi nel profondo. Lui sapeva che poteva risvegliarsi in qualunque momento, prendendo il sopravvento sulla tua umanità. Gli bastò un solo sguardo per riconoscere la natura delle guerriere Claymore.

    0RjevQr

    « Ti va di giocare con me? »

    Se per caso avessi controllato alle tue spalle, avresti notato che la porta della cabina si era chiusa in qualche modo.

    « Prima e unica regola del gioco: tu farai quello che ti ordino. »

    La sensazione di avere dei tentacoli invisibili avvinghiati sul corpo si faceva sempre più concreta. Non potevi più scappare.
    Quel demonio con un corno solo era diventato il tuo dio.


    Passive rilevanti:

    Oltre la Realtà [ Passiva di Auspex spirituale ]

    Burattinaio [ Passiva di controllo cinetico | manipolazione GDR-only dei PNG ]

    Nota: Bid’daum ha già incontrato una guerriera Claymore in passato, perciò riconosce in Mialee le stesse caratteristiche (la visione dell’anima è permessa dalla passiva Oltre la Realtà). La porta è stata chiusa silenziosamente con la passiva Burattinaio.
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Brigante del Vico Buligio®

    Group
    Member
    Posts
    13,819
    Location
    combustione spontanea

    Status
    Offline


    Una parola rapida, perentoria: un entra come l'aveva sentito fin troppe volte nella sua organizzazione.
    Così spinse la porta e fece per muoversi dentro la cabina, fermando il piede in aria mentre scorgeva quelle che sembravano pergamene, fiocamente illuminate da un paio di candele, disposte sul pavimento e sui muri.
    Erano pergamene piene, zeppe di glifi incomprensibili alla guerriera, scritte con un inchiostro che sembrava non voler penetrare nella carta, limitandosi a stare posato sopra, ma non dentro.

    "Cosa...cosa è tutto questo..?"

    Qualcuna sembrava stesse brillando, ma per un attimo si disse che era auto suggestione visto quello che aveva attorno.

    Poi...

    Si immobilizzò completamente, smettendo anche di respirare senza rendersene conto: le pergamene erano scritte con sangue. In un angolo della stanza sembravano esserci i resti di un pasto a base di carne, nell'aria si era liberato un acre odore fin troppo conosciuto: sangue, morte.

    Notò qualcosa, dalla catasta di carne, muoversi.

    Poi quel qualcosa pronunciò cinque parole che le sembrarono terribilmente familiari, per quanto estranee.
    Gli occhi argentei della mezza umana rimasero sgranati, piantati su quelli di chi aveva apena parlato come ad aver paura che da un momento all'altro le sarebbe saltato contro per mangiarla...

    E forse non era neanche come una paura...ne aveva sicuramente paura!

    Le parole che seguirono sembravano quelle di uno dei tanti maniaci di strada con cui aveva già avuto a che fare, ma pregne di qualcosa di più di un semplice desiderio carnale.

    Finalmente, dopo quasi un minuto che non lo faceva, Mialee inspirò.
    Ma silenziosamente, quasi impercettibilmente.
    Fu una difesa del suo corpo per evitare di morire asfissiata, ma cercò ugualmente di controllarsi per evitare di...qualsiasi cosa!

    Arretrò, cercando con la mano maniglia della porta da cui era entrata.
    Non trovandola compì un altro passo, poi due, finché non fu la porta stessa, chiusa, a bloccarle il cammino.

    C-cosa vuoi..?

    La spada era con sé, quindi avrebbe potuto cercare di difendersi, sperando questo non fosse forte e potente come o più della stessa creatura che l'aveva fatta arrivare su Endlos, contemporaneamente cercò di capire com'era strutturata la stanza per capire dove si sarebbe potuta muovere in caso di necessità, poi tornò su quello che aveva appena parlato:

    ...cosa...
    Cosa sei?!

    Ho cambiato stile di post perché mi son reso conto di saper fare una cosa così carina: ora i miei post saranno sempre impaginati così^^

     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    C A S T I G O

    Group
    Member
    Posts
    564
    Location
    Kuthian

    Status
    Offline

    Lo sentiva chiaramente, il terrore che aveva instillato nella ragazza era vivo e inebriante. Riusciva quasi a nutrirsi della sua paura, le sue parole balbettanti lo portarono sull’orlo dell’orgasmo.
    Aveva davanti della carne da macello in forma di guerriera, una spruzzata di adrenalina e di altri ormoni della paura l’avrebbero resa sicuramente più succulenta.

    « Porta rispetto, schifosa bestia. Sono il tuo padrone. »

    Una delle due candele si spense all’improvviso, come se si fosse indignata per l’insolenza rivolta al Gerarca. L’odore acre della fiammella ridotta a fumo si sparse nell’aria. Era rimasta una sola luce.

    « Questo è stato il tuo ultimo errore, non te ne concederò altri: se anche l’ultima candela dovesse spegnersi, ti strapperò la faccia a morsi. Hai capito, dolcezza? »

    Non c’era il minimo dubbio, la sua voce non tradiva la minima esitazione: sarebbe stato capace di farlo. Peggio: aveva voglia di farlo. Ma per qualche motivo si stava trattenendo.

    « Quello che voglio sapere da te è molto semplice: qual è il tuo nome di famiglia, il tuo cognome? »

    Bid’daum non stava aspettando altro: leggerlo sui dossier di gilda era già stato abbastanza traumatico, ma adesso voleva sentirlo sillabare dalle labbra carnose della Claymore.

     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Brigante del Vico Buligio®

    Group
    Member
    Posts
    13,819
    Location
    combustione spontanea

    Status
    Offline


    « Porta rispetto, schifosa bestia. Sono il tuo padrone. »

    Mialee chiuse la bocca e rimase ferma e zitta, paralizzata, dalle parole dette e dalla candela che, forse soffiata da un vento impossibile da percepire normalmente, si era spenta come a rispondere al suo padrone.

    "Ma come può...una creatura simile, essere sulla nave?"

    Era immobile, ritta e composta, guardando gli occhi di quello che si autoproclamava suo padrone.
    Le parole con cui quello proseguì non fecero che consolidare il pensiero che non dovesse stare tra gli Eversori.
    Le ricordò immediatamente uno yoma mentre gioca con la sua preda...
    Rivide sua madre, suo padre.
    Rivide i loro corpi vuotati dalle interiora e tenuti in soffitta.
    Rivide, nel gerarca, la creatura che le aveva rovinato la vita.

    Alzò la mano destra, lentamente, finché questa non andò ad incontrare l'elsa della claymore e stringervisi attorno.
    Gli occhi divennero seri, il timore reverenziale di pochi attimi prima lasciò posto alla ferrea determinazione di eliminare la minaccia.
    Era entrata nell'Organizzazione sapendo che sarebbe potuta morire da un momento all'altro, contro chiunque: non aveva paura di un demone che spegneva candele con le parole.

    Mialee.

    Mialee Galanodel.


    Mialee_decisa

     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    C A S T I G O

    Group
    Member
    Posts
    564
    Location
    Kuthian

    Status
    Offline

    Un attimo di silenzio.
    La quiete prima della tempesta, l’avrebbe chiamata qualcuno. La guerriera si era ripresa dall’iniziale timore, adesso aveva uno sguardo più deciso, non era ancora disposta a farsi spazzare via: probabilmente il Castigo aveva toccato inconsciamente qualche corda sensibile del suo animo. Peccato che nemmeno tutta la determinazione di questo mondo le sarebbe bastata, dopo che ebbe pronunciato quel nome.

    Un fiume di pensieri e sprazzi di memoria s’inserì nelle pieghe del suo cervello malato. Una notte troppo nera, la paura per le strade, il sangue sul selciato. Poi era stato sconfitto, si era nascosto, infine era scappato. Ma aveva fatto una promessa: lui sarebbe tornato, e avrebbe raso al suolo il Castello del Cielo.
    Il sorriso sprezzante di quell’angelo, che aveva osato guardarlo come un miserabile.

    Non poteva sopportarlo.

    Quella che seguì fu un’eruzione di odio distillato, tanto fango incancrenito da poter riempire l’intero universo. Il suo spirito non riuscì più a contenere tutto il marcio di cui era intriso, e così lo rilasciò. I glifi incisi sulle pergamene reagirono all’istante, emanando una luce violacea da ogni direzione. Forse non era facilmente riconoscibile, ma quella era magia di contenimento. L’intera stanza serviva ad incanalare quella furia infinita, opponendo tutta la resistenza possibile alla sua energia fuori controllo, che rischiava di annientare l’intera aeronave. Era come cercare di fermare una meteora in caduta.

    Il Kuthiano si ritrovò incatenato dal potere delle rune con cui aveva tappezzato quei muri. I cadaveri sacrificali accatastati agli angoli della cabina si erano vaporizzati in un battito di ciglia. E tutto questo per reprimere l’odio più truculento che tu avessi mai visto.
    Fu difficile per lui riprendere a parlare.

    « Tu… che legami hai con Drusilia Galanodel? Dimmelo! »

    L’ultima candela era rimasta miracolosamente accesa, anche dopo quell’apocalisse di tenebre.

     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Brigante del Vico Buligio®

    Group
    Member
    Posts
    13,819
    Location
    combustione spontanea

    Status
    Offline


    Tutto rimase fermo, congelato, per alcuni attimi dopo le parole di Mialee.
    Quasi quel nome, quel cognome, avessero saputo strappare la vita all'interlocutore/padrone.

    Poi capì che stava solamente ragionando sulla risposta e pensando a come reagire.

    La prima cosa che notò la guerriera furono le pergamene di cui erano ricoperte le pareti e il pavimento, i cui glifi si illuminarono come a preannunciare la disgrazia imminente.

    "Mi ha attirato in questa trappola per uccidermi?!"

    In quel momento si rese conto di saper percepire le auree di tutti gli esseri di Endlos. Se ne rese conto perché non poté che rimanere esterrefatta di fronte alla grandezza, alla possanza, di quello che si trovava davanti.

    Sentì però che l'energia, per quanto grandissima, sembrava limitata, contenuta.
    Solo allora capì l'utilità dei glifi: dovevano contenere tale abominio, e si erano illuminati poco prima perché sapevano.
    Divaricò le gambe, tirò leggermente fuori la claymore dal suo alloggiamento, cercò di focalizzare la sua percezione sul corpo della creatura, non su l'aura che lo ammantava completamente.

    Poi quello parlò.

    Mialee non si aspettava che nonostante questa condizione riuscisse a parlare, quindi ci mise qualche secondo a rendersi conto che le aveva fatto una domanda.
    L'espressione, rimasta allibita, sul viso fece stonare particolarmente le parole che uscirono dalla bocca della bionda con decisione e sicurezza:

    Non so chi sia.
    Mi sono svegliata su Endlos pochi giorni fa: non conosco nessuno in questo

    Era strano pensarlo e ancor più dire quella parola che prima non aveva neanche mai concepito
    semipiano.
    Mialee_wtf



    Edited by .Dark_Side. - 23/5/2014, 17:00
     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    C A S T I G O

    Group
    Member
    Posts
    564
    Location
    Kuthian

    Status
    Offline

    Nient’altro che un miraggio. Come gli incauti viaggiatori del deserto, anche Bid’daum era stato abbagliato. Era bastato un nome per fargli perdere ogni briciolo di razionalità, per fargli scordare che - nell’amalgama delle dimensioni - le coincidenze prendevano spesso il posto delle certezze.
    La luce contenitiva si fece più fioca, e quel ciclone di odio viscerale si placò progressivamente.

    Sarebbe stato difficile risalire agli eventuali gradi di parentela che legavano le due Galanodel. Era addirittura probabile che non ce ne fossero affatto.
    Il Gerarca aveva intravisto un possibile ponte d’assedio che congiungeva il deserto con Laputa, ma purtroppo era crollato davanti ai suoi occhi. La spadaccina perse istantaneamente ogni importanza per lui: era come se avesse smesso di esistere.

    Le pergamene si spensero per poi sbriciolarsi. La porta della cabina si spalancò di colpo, facendo filtrare della luce all’interno. L’essere oscuro - di contro - si ritirò al buio, in cerca di conforto.

    « Vattene. »

    Non disse nient’altro.
    Il padrone le avrebbe permesso di scappare, di rintanarsi nel suo letto, preda di chissà quali pensieri. Mialee doveva solo pregare che la vera bestia a bordo della Behemoth si dimenticasse di lei.

     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Brigante del Vico Buligio®

    Group
    Member
    Posts
    13,819
    Location
    combustione spontanea

    Status
    Offline


    La reazione alla risposta decisa della bionda fu inaspettata ma ugualmente benvenuta: le pergamene finirono il loro compito e si distrussero.
    La gigantesca aura maligna che riempiva la stanza un attimo prima si ritirò quasi come se avesse paura di uscire ancora fuori dal corpo del suo possessore.

    La porta si spalancò mentre l'altro si ritirò nel buio rimasto nella stanza.

    « Vattene. »

    La giovane rimase immobile, indecisa sul da farsi, per qualche secondo.
    Mosse un passo all'indietro, rimanendo sempre girata verso l'interno della cabina dove c'era quell'essere mostruoso.
    Poi due, tre, quattro...

    Una volta uscita continuò a muoversi guardinga per un'altra decina di metri, e solo quando fu sicura di essere lontana dal Gerarca Bid’daum si fermò e tirò un sospiro di sollievo, voltandosi verso il corridoio che avrebbe dovuto percorrere per tornare alla sua cabina.

    Compì un passo, gettando un rapido sguardo alla cabina 113 come per essere sicura di non essere seguita...

    "Quell'essere potrebbe rivelarsi un grosso problema...voglio parlare con gli altri gerarchi al più presto..."

    E con questo pensiero s'incamminò nel corridoio del ponte equipaggio verso la sua cuccetta: quella notte non avrebbe dormito, come al solito, ma avrebbe avuto molto di cui rimuginare fino al mattino seguente.

     
    Top
    .
9 replies since 20/5/2014, 13:42   213 views
  Share  
.