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Jester.
Si trovava al Palazzo Blu, vi aveva portato quella piccola giovane clown dopo averla brutalmente uccisa –anche se tecnicamente non era stato lui-.
La fine del loro scontro era stata assolutamente inevitabile, ben più strano era il fatto che la ragazza aveva poi avuto il cattivo gusto di rigenerarsi e tornare alla vita come se nulla fosse.
Naturalmente l’Antico aveva deciso di studiare il curioso fenomeno, quindi l’aveva tramortita e portata assieme al resto delle cose che aveva con se al Palazzo Blu in modo da eseguire qualche test e porre un po’ di domande a quella strana fanciulla che aveva avuto l’ardire di assaltarlo.
La giovane donna, trasportata dall’ushabti era stata adagiata su uno dei grandi tavoli del piano di alchimia.
Seguendo gli ordini del proprio immortale signore la statua animata prese un lungo pezzo di corda e dopo averlo tagliato in più parti procedette a legare la ragazza svenuta al piano su cui era stata sgraziatamente sistemata, le mani e i piedi opportunamente bloccati perché non potesse compiere alcun tipo di movimento ma non fermati tanto strettamente da impedire il passaggio della circolazione del sangue.
Non voleva certo che pezzi del suo giocattolo marcissero via mentre stava ancora giocando.
Solo allora l’Antico le fece versare addosso una secchiata d’acqua perché si svegliasse.
C’erano un po’ di domande che necessitavano di una risposta e il tempo era tiranno, quella mattina Drusilia aveva richiesto la sua presenza al Mastio e decisamente non poteva farla aspettare.
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Nella Chiesa capovolta
La paura fa novanta,
Se al bivio la Nera-Dama ti porta
Ogni gente ti fa buona e santa!
Se invece la Morte non t'accetta
All'incrocio la Vita svolta
E la Natura così ti riammetta
Fuori dalla stanza morta...
Quando le luci del giorno si spensero lasciando il cielo di Laputa le palpebre di Jester poterono aprirsi per far incatenare le iridi, due pozzi scuri quasi liquidi, alle tenebre della sera. Ci volle qualche secondo prima che i ricordi della fanciulla, da confusi e sfumati, si trasformassero in vividi immagine.
Era... era morta!
Il corpo ebbe un sussulto mentre la donzella arrancava per rialzarsi in piedi. Le dita affusolate passarono velocemente sulla testa, se non ricordava male era morta dopo averla sbattuta. Quando sentì la chioma incrostata di sangue capì di aver ragione. Tuttavia quella nuova consapevolezza durò poco... Qualcuno o qualcosa l'aveva colpita e lei era passata dall'inconsapevolezza del sonno eterno a quella più lieve del sogno...
§...§
Brrr...
La sveglia fu una secchiata d'acqua gelida e la giovane guitta si destò di soprassalto. Tuttavia quando cercò di tirarsi su, un riflesso condizionato più che naturale, si accorse che ogni suo movimento era vano. Il panico fu la prima reazione della ragazza ma ben presto questo venne sostituito da una strano imbarazzo. Infatti la sensazione di una lastra fredda sulla pelle fu il sentore che, non solo era legata, ma anche non troppo vestita.
Un ringhiò sommesso fuoriuscì dalle labbra rosse della donzella ma quel suono vnne inghiottito da una risata argentina quando gli occhi della folle incontrarono le orbite vuote del suo rapitore...
-Saluuuut, Hello-Khaty-Sama!
Come mai mi hai legata nella tana?
Non mi sembra cosa sana...
Sana soprattutto per una dama!-
Cinguettò la fanciulla con una nota di rimproverò nella voce sorridendo al sommo e al suo fedele ushabti. Nel frattempo la Strega della Luna tentava di slegare, o almeno allentare, le corde ai polsi e alla caviglie.. -
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Rime.
Quelle rime iniziavano davvero a seccarlo, non tanto per il fatto che fossero tutte baciate, quanto perché non capiva che necessità ci fosse di utilizzarle ogni singola volta che apriva la bocca.
Comunque fosse non era quello il momento di perdersi in inutili sofismi sulla natura delle rime e sul perché le utilizzava, gli interessavano ben altri particolari e prima di iniziare a tagliuzzarla avrebbe preferito avere delle risposte.Non cosa sana dici?
Peccato che io possa fare ciò che mi pare e piace.
Si lasciò andare ad una breve risata, una vera e propria alitata di nonvita.Piuttosto, pare che tu abbia la noncomune capacità di tornare alla vita dopo che sei morta.
La cosa mi interessa molto e gradirei che me ne parlassi in modo completo, sebbene conciso.
Non vorrai costringermi a tirarti fuori la verità con le cattive, vero?
Avrebbe decisamente preferito che la ragazza collaborasse con le buone, anche perché se avesse iniziato a torturarla e del sangue gli fosse schizzato addosso, non sarebbe riuscito a togliersi l’odore di dosso in tempo perché Drusilia non lo avvertisse.
Non aveva alcuna voglia di spiegarle perché c’era un pagliaccio legato e torturato nel Palazzo Blu, sicuramente avrebbe fatto delle storie.
Comunque prese uno dei seghetti lì vicino, giusto perché Jester capisse che anche se non ne aveva voglia, avrebbe comunque usato le cattive se ci fosse stato costretto.. -
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Ancora nella lotta contro le corde, che iniziavano a segarle polsi e caviglie, la donzella sorrise al Sommo che aveva preso la parola. Forse per quel giorno avrebbe fatto meglio a fare la brava... Non cosa sana dici?
Peccato che io possa fare ciò che mi pare e piace.Inclinò la testa nell'ascoltare la risata della mummia. Ecco lì lo svitato di turno.
Piuttosto, pare che tu abbia la noncomune capacità di tornare alla vita dopo che sei morta.
La cosa mi interessa molto e gradirei che me ne parlassi in modo completo, sebbene conciso.
Non vorrai costringermi a tirarti fuori la verità con le cattive, vero?
Detto ciò il simpatico Sacerdote, ora non tanto simpatico, prese una seghetta e la portò pericolosamente vicino alla pazza che, mostrando una fifa blu, iniziò a scuotersi nel disperato tentativo di liberarsi.
La ragazza tanto pazza e coraggiosa che aveva sfidato il comandante a duello sembrava sepolta sotto una versione molto più umana ed equilibrata. In più, se c'era una cosa che Jester DAVVERO detestava era quella di sentirsi vulnerabile e in quel momento, era proprio quello che stava accadendo.
-Aspetta, aspetta, aspetta
Parlerò senza lametta!-
Strillò la Strega della Luna riferendosi all'arnese.
-E' caratteristica di razza
Ma per ora davvero basta
Con quel coso se sbaglia m'ammazza
E non ne sono entusiasta!-
Detto ciò la ragazza ricordò la richiesta di Khatep di essere completa e continuò...
-Del mondo Hunter sono,
Immortalità per me è dono.
Nella notte mi risveglio
Dalla morte in cui di giorno non veglio!
Mezza Selvatica elementalista...
Ora, Khaty, porti via quel coso dalla mia vista!-
Fece segno col mento in direzione del poco rassicurante oggetto.
-Che devo ammetter esser lucente...
Me lo presterai? Se la sente?-
Cinguettò la fanciulla velocemente non dando del tu all'Antico ma chiedendo se la sega fosse d'accordo a farle compagnia.. -
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Jester.
Ascoltò la sua pantomima rimata con attenzione, anche se quando confessò che quella sua immortalità era una caratteristica propria della sua razza ebbe quasi un moto di stizza.
L’Antico si impose di calmarsi e mise via l’attrezzo che teneva in mano, in fondo Jester si stava rivelando collaborativa anche se non era detto che stesse dicendo la verità.
All’inizio aveva pensato che la sua impossibilità a morire fosse data da un qualche tipo di artefatto che magari portava sopra, o dentro, di se e il seghetto l’avrebbe aiutato ad estrarlo.
Se davvero era una caratteristica di razza allora avrebbe dovuto fare qualche esperimento un po’ più accurato comprendente parecchi cicli di morte e rinascita per la piccola Jester, danneggiando e mutilando il suo corpo in maniera crescente per vedere fin dove arrivavano le sue capacità rigenerative mentre cercava di capire come emulare quella capacità, oltre a come sconfiggerla.
Nella sua mente già si prefigurava di donare l’immortalità ai soldati d’assalto di Laputa, renderli una macchina inarrestabile di morte e carneficina per tutti i nemici del presidio.
Ma non aveva il tempo, né l’attrezzatura, per svolgere quel tipo di esperimenti quindi per ora si sarebbe dovuto limitare alle chiacchiere.Naturalmente non puoi averlo, tuttavia hai colto il mio interesse.
Parlami di più di questo aspetto Selvatico di te, pare qualcosa che vale la pena di conoscere.
Si era davvero incuriosito, non gli capitava spesso di trovare qualcosa che non conosceva.. -
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Naturalmente non puoi averlo..
La fanciulla sbuffò.
...tuttavia hai colto il mio interesse. Parlami di più di questo aspetto Selvatico di te, pare qualcosa che vale la pena di conoscere.
A quella dichiarazione Jester arrossì e sul suo volto si disegnò un sorriso timido. Non poteva credere che Khaty fosse interessato a qualcosa che la riguardava. Come era il detto? Si attirano più mosche con il miele che con l'aceto. La pazza cominciò a parlare...
-Nella razza le donne hanno i poteri
Gli uomini non ricevono ad esser sinceri.
Se sul nostro capo il velo di morte cala
Nostra Signora Luna ci porta fuori dalla sala!-
Il Giullare omise la sorte riservata a coloro che nascevano maschi. Non voleva suscitare una reazione negativa nel Sacerdote raccontando che i bambini venivano uccisi. Nascose anche il fatto che essendo mezza Selvatica non aveva ereditato i tratti tipici di questa specie.
-Una piccola parte a poteri elementali
Ma tutte non abbiam spoglie mortali!
Se venissimo mutilate ci ricomporremmo
Affogate o avvelenate sopravviveremmo!
I segni del tempo su noi son lenti
E si bloccan ai 40 anni apparenti-
Poi la giovane aggiunse qualcosa, una bugia:
-Non c'è alcun modo per toglierci di torno,
La morte è breve come il giorno! -
Sorrise. In realtà un modo c'era, ma non aveva nessun intensione di rivelarlo.. -
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Immortalità.
Le rime del Giullare cominciavano quasi a suonare musicali, o almeno a non dargli più sui nervi e la cosa era positiva altrimenti l’avrebbe uccisa ancora un paio di volte solo per togliersi di torno un fastidio.
Ciò che disse la ragazza era tuttavia estremamente interessante, solo le donne della sua razza erano immuni alla morte e pare lo fossero per un qualche tipo di benedizione, o comunione, con la Luna.
La scrittura svolazzante e precisa dell’Antico vergava fogli su fogli con appunti, osservazioni e commenti a ciò che stava udendo.Capisco.
Dimmi, nelle leggende del vostro popolo le vostre donne sono sempre state benedette dalla Luna o c’è qualche racconto che narra di come questa protezione sia calata su di voi?
C’è qualche spiegazione del perché i maschi non godono di questo favore?
Della fine che facessero fare ai maschi non gliene fregava onestamente niente, anche se non supponeva cosa succedesse loro, nemmeno gli interessava.
Comunque il tempo cominciava a stringere e presto l’Alfiere avrebbe richiesto la sua presenza.
Per un Immortale era una sensazione estremamente paradossale e aliena, quella di non avere abbastanza tempo.. -
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Capisco.
Dimmi, nelle leggende del vostro popolo le vostre donne sono sempre state benedette dalla Luna o c’è qualche racconto che narra di come questa protezione sia calata su di voi?
C’è qualche spiegazione del perché i maschi non godono di questo favore?
Aiaiai... Jester impallidì alla domanda del Sommo, ma si sforzò di non cedere al panico e di concentrarsi sulla penna che scorreva veloce sul foglio. Dopo un attimo di esitazione scosse il capo facendo segno di no.
-No, solitamente scompariamo,
Non c'è età in cui lo facciamo!
Prendiamo la nostra strada per il mondo
E nessuna fa ritorno dal 'circondo'!-
Disse la giovane nel tentativo di nascondere il segreto sulla morte Selvatica
-Per quanto riguarda i maschi
Poche volte si concepiscon fiaschi!-
La parola 'fiaschi' per sottolineare l'inutilità degli uomini nella loro razza.
-Le Streghe della Luna nascono con riti
Come raccontano i nostri miti.
Questi momenti son assai rari
E le nascite maschili a quelle delle donne non son pari.
Perché gli uomini non abbiano poteri è un mistero
Ma le mie zie dicono sia una decisione dell'unico vero...-
Fece una pausa sbuffando.
-Personalmente mi è antipatico,
Questo tipo a quanto dicono mi sembra apatico!
Certo, i maschi sono inferiori,
Ma lui li rende mortali e noi siam le migliori!-
Con questa affermazione la giovane rivolse un sorriso al Sacerdote e poi guardò il suo antipatico amico Ushabti.
-Lui non parla mai?
In questo caso saresti più accettabile sai!-
Disse l'ultima frase rivolgendosi a l'essere, poi si rivolse nuovamente al suo rapitore.
-Khaty, mi potrei vestire?
Non lo vorrei mai dire,
Tuttavia mi sento in imbarazzo
E in più i nodi fanno male un mazzo! -
La giovane finì la frase lamentandosi e cercando di liberare la mano sinistra.. -
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Rime.
Sembrava che nulla potesse impedire al Giullare di esprimersi in quelle fastidiose rime, ma come al solito lasciò perdere la questione cercando invece di estrapolare ciò che gli poteva essere utile da quell’accozzaglia di parole.
Comprese che i maschi in quel popolo venivano visti in modo molto spregevole, ma non era affar suo, ma attirò la sua attenzione quando sembrava che Jester stesse per nominare qualcuno di particolarmente interessante, sebbene si fosse fermata prima di dire alcun nome particolare.Stavi per pronunciare un nome…
Disse mentre le gettava addosso i vestiti in modo da coprirle almeno le zone che più avrebbero potuto provocarle vergogna.…ma non l’hai fatto.
Dimmi un po’, le tue zie dicono che sia una decisione dell’unico vero…cosa?
Per quanto riguardava i nodi, la fanciulla avrebbe presto capito da se che del fatto che le facessero male a lui non interessava assolutamente nulla.. -
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Il Giullare stava ancora cercando di sciogliere i nodi che la tenevano relegata a quel tavolo da laboratorio mentre il Sommo, acconsentendo alla sua richiesta, prendeva i suoi vestiti. Stavi per pronunciare un nome…
Sentì Jester affermare dalla mummia mentre le gettava gli abiti addosso.…ma non l’hai fatto.
Dimmi un po’, le tue zie dicono che sia una decisione dell’unico vero…cosa?
La fanciulla che fino a qualche minuta prima si era persa alla vista dei suoi variopinti abiti magici che, a quanto pare non avevano cambiato forma dopo la sua morte, alzò il viso. Un'espressione interrogativa si disegnò sul viso cereo. Non si ricordava assolutamente che qualcuno avesse mai detto il nome di Lui e non era neanche certa che, sempre Lui, esistesse.
-Emmm...-
Strinse gli occhi e si mordicchiò le labbra pensierosa.
-Non ne ha proprio uno
Non l'ha mai visto nessuno.
E' un alieno che abita sulla Luna
Ed è il padre delle mie zie, ognuna!-
Fece una pausa chiedendosi se si fosse scordata qualche dettaglio...
-Comunque direi che tutto
Siamo razza aliena senza lutto.-
Piccola menzogna che Jester mascherò con un sorriso.. -
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Storie.
Tutte quelle cose che Jester raccontava non erano altro che le sciocche leggende del suo popolo, niente da cui poter estrapolare delle vere informazioni, purtroppo.
Avrebbe fatto ricerche più estensive ed invasive seduta stante ma purtroppo i suoi impegni istituzionali lo richiamavano ad altri doveri, Drusilia aveva desiderio di parlare con lui e decisamente non avrebbe potuto farla attendere, in fondo era pur sempre l’Autocrate.Molto bene, tu resta qui.
Quando tornerò vedremo di utilizzare qualche giocattolo per scoprire il segreto della tua immortalità, vuoi?
Non ascoltò nemmeno la risposta, non importava, volente o nolente quella ragazzetta gli avrebbe fornito le risposte che lui desiderava avere e l’incontro con Drusilia era soltanto un piccolissimo contrattempo.
Già mentre si allontanava con il proprio costrutto stava riflettendo su quale tipo di seghetto sarebbe stato più opportuno utilizzare.. -
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Dalle orbite del Sommo Jester colse qualcosa che non seppe spiegarsi bene. Forse delusione? La giovane non parlò e aspettò che fosse l'altro a porre le sue domande... Molto bene, tu resta qui.
Quando tornerò vedremo di utilizzare qualche giocattolo per scoprire il segreto della tua immortalità, vuoi?
La Strega della Luna si mordicchiò il labbro e annuì seguendo con lo sguardo la mummia allontanarsi e uscire dalla porta. Poi portò la testa sulla superficie fredda del tavolo e si guardo il polso sinistro con aria sconfitta. 'Vuoi?' Come se avesse altra scelta.. -
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Ufficiale.
Ecco l’Antico di ritorno con un titolo nuovo fiammante da appuntarsi al petto, assieme agli altri della sua già numerosa lista.
Oh non si era dimenticato di Jester, e come avrebbe potuto?
Quella ragazzina forse conservava il segreto per un tipo di immortalità diverso da quella che possedeva lui, forse si poteva usare per impedire la morte dei membri importanti del presidio o forse no.
Comunque la cosa andava certamente investigata.Bene, bene, bene.
Eccoci nuovamente tutti qui, spero tu non abbia sentito eccessivamente la mia mancanza.
Disse mettendo mano a un curioso arnese che aveva portato dal suo ufficio, somigliava a una specie di sfera alla quale erano collegati una miriade di cavi che terminavano con varie superfici lisce, piatte o leggermente concave, il cui corpo principale riluceva iridescente.Adesso vediamo di scoprire un po’ di più sulla benedizione che ti impedisce di morire.
Disse mentre rimuoveva gli abiti che le aveva gettato addosso precedentemente e con fare clinico appoggiava le varie piastre al loro posto: due sul cranio, due sul petto appena sotto le clavicole, una sul ventre, due sui fianchi e poi su braccia e gambe.
Quando lasciò andare la sfera questa iniziò a levitare placidamente quattro spanne al di sopra del corpo disteso.Questo gingillo scansionerà minuziosamente la tua aura separando tutte le influenze esterne, esaminandole dettagliatamente una ad una e nel caso te lo stessi chiedendo no, non sarà piacevole.
Le rare volte che l’aveva usato su qualcuno aveva dovuto utilizzare magie di insonorizzazione per evitare di essere sentito all’esterno, buona cosa che il laboratorio ne fosse già provvisto.
In fondo…la ricerca richiede sperimentazione.. -
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La porta cigolò e Jester tentò di alzarsi automaticamente. Si maledisse quando sentì le corde costringerla al tavolo, doveva essersi assopita invece di provare a scappare, non che avesse molte chance in realtà. Appuntò mentalmente di fare più pratica con i lacci una volta uscita da quel laboratorio, se fosse riuscita ad uscire naturalmente.
Bene, bene, bene.
Eccoci nuovamente tutti qui, spero tu non abbia sentito eccessivamente la mia mancanza.
La Selvatica alzò un sopracciglio. La Mummia era talmente seria che Jester proprio non riusciva a comprendere se il suo fosse sarcasmo o premura. Arrossì.
Adesso vediamo di scoprire un po’ di più sulla benedizione che ti impedisce di morire.
Sul volto della fanciulla si dipinse un punto interrogativo quando vide il Sommo avvicinarsi con una specie di palla da discoteca collegata a dei cavi che finivano in strane placche. Ammirò l'aggeggio con aria incuriosita quando improvvisamente Khatep le tolse di dosso i vestiti che le aveva lanciato prima di andarsene e iniziò a posizionarle sul corpo le piastre. Presa alla sprovvista la ragazza che si fece scappare un mezzo urletto mentre tentava di coprirsi contorcendo il più possibile le gambe.
Questo gingillo scansionerà minuziosamente la tua aura separando tutte le influenze esterne, esaminandole dettagliatamente una ad una e nel caso te lo stessi chiedendo no, non sarà piacevole.
Sì, si stava chiedendo se quel coso facesse male, ma al contempo la preoccupava di più il fatto di essere nuda. Cappero almeno uno straccio glielo poteva lasciare addosso, no? Mentre si domandava ciò voltò la testa di lato indecisa tra il fargli presente il suo disagio o tenerselo per se, scelse la prima. Ma la sua decisione durò solo pochi attimi, era troppo sconvolta dalla situazione imbarazzante.
-Non sono fatti miei,
Ma perché nei LAM è Lei?
Sa com'è, data la situazione
Darei il via alla conversazione!-
Si morse un labbro. Non voleva sembrare imbranata e, per quanto strano potesse sembrare, il suo aguzzino un po' l'affascinava e avrebbe voluto saper di più sul suo conto.. -
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Chiacchiere.
Perché no, infondo?
Di certo non potevano interferire con i processi necessari all’analisi di ciò che rendeva così speciale quella ragazzina.Perché sono nei LAM ti chiedi?
Ti stupisce forse che a differenza di quella manica di idioti io, in larga parte, non abbia limitazioni quali la pietà o la compassione?
Cominciò finendo di sistemare i vari elettrodi al corpo nudo di Jester, corpo che per quanto interessante lui osservava con disinteressato occhio clinico senza lasciarsi andare ad alcun tipo di occhiata lasciva.
Certe cose non gli interessavano più da almeno duemila anni, senza contare che aveva avuto una quota di ragazze più che generosa fintanto che era ancora in vita.Ho forzato la mano del Gran Maestro nell’accettarmi, da allora si è semplicemente resa conto che sono assai più utile alla causa di quanto non fossi un peso a causa della mia passione per la sperimentazione.
Comunque smettila di contorcerti, il tuo corpo non mi interessa se non da un punto di vista prettamente scientifico.
Inoltre avrebbe finito per rovinare le misurazioni e sarebbe stato costretto a ripeterle, pensò mentre inviava alla sfera levitante l’impulso necessario perché iniziasse la sua dolora scansione dell’aura della ragazza.SPOILER (clicca per visualizzare)Mana: 110%
Bastone del Serpente:Bastone a foggia di serpente
Collana di Setep:Identifica attacchi psionici
Mantella con Cappuccio:
Borsa di Pelle:
Maschera dei Mille Volti: Capacità di travestimento illusorio
Aeris Mappa: Indica la posizione degli aviatori su Endlos
Frammento di AI: Dispositivo di comunicazione tra aviatori
Servitori Nonmorti
Intet, il Sognatore:
-Legame Telepatico
-Zanne e Artigli
-Ali
-Capacità di vedere la magia
Ushabti:
-Armatura Completa
-Artigli
-Spada Rituale
-Bonus 50% in forza
-Bonus 50% in resistenza
Poteri e Abilità
Sommo Sacerdote Liche: No organi interni, immune alle malie, anima non imprigionabile
Immortale: Immortale
Collettore Magico: +10% mana
Scrutare l’Anima: Capacità di vedere le anime entro 30m
Conoscenze Enciclopediche: Bonus in informazioni dato dal QM
Incantesimi Riflessi: Cast dalle evocazioni.
Jestering Knowledge |
