[CSV] Sulla via del sapere

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    5,424
    Location
    Keron

    Status
    Anonymous

    Non si può tornare indietro



    Pensato Intelligenza Artificiale
    "Parlato Intelligenza Artificiale"
    Pensato Agente Oregon
    "Parlato Agente Oregon"


    Luogo: Endlos - Palanthas



    L'ennesimo viaggio, stavolta il ritorno, era arrivato fino a delle isole sconosciute del presidio occidentale per una commissione e, da lì, aveva avuto varie avventure, la maggior parte spiacevoli, ma ormai ci aveva fatto l'abitudine. Dopo gli "scontri" tra le foreste e la "città di mezzo", finalmente aveva raggiunto ciò che al momento desiderava l'intelligenza artificiale. Ovviamente per chi non lo sa, questo costrutto ha sviluppato delle abilità particolari, la sua origine è ancora in parte sconosciuta, ma presto verranno dati tutti i dettagli, man mano che si continua questa lunga e imprevista storia. Il potere di controllare la mente, studiarla, insediarsi e capire a fondo ogni suo meccanismo, per alcuni può ricordare tanto un serial killer di una serie di personaggi dotati di superpoteri, per altri, invece, una macchina dalle intenzioni ambigue. Precisa e affidabile, il linguaggio era curato per non dire falsità o fare errori, gli scopi, oscuri com'ella stessa. controllare ogni forma senziente, solo per conoscere. Ma cosa poteva farci mai uno spartan? Ancora niente per ora, non poteva saperlo e ci era cascato dentro, un'imbroglio per così dire.
    Questa è la biblioteca del Palanthas, come mi aveva detto quel che si è fatto chiamare divinità - disse l'IA, si riferiva naturalmente a Lambert - Non ci vorrà molto per acquisire l'intera conoscenza di questo luogo, oltre a saperne di più di questo semipiano, sarà anche una conquista personale, forza - continuò il costrutto dalla figura antropomorfa indefinita, dalla voce e il tono neutro e non specifico, l'impersonificazione del dubbio o di qualcuno che cerca di dare una definizione di se stesso, come essere tecnologico, totalmente diverso dalle altre forme senzienti.
    E' grande.. - commentò Oregon, tutte le armi riposte, non si sentiva affatto insicuro in quell'ambiente pacifico, probabilmente faceva bene, doveva essere un posto pieno di regole e dedito alla pace..per preservare la conoscenza. Naturalmente non era sicuro, però era l'impressione che dava, non c'era nessuno nei dintorni.

    Luogo: Centro di Ricerca Criogenico
    Due anni e quattro mesi fa circa..



    "Sei in ritardo" - disse la spartan dall'armatura cobalto e violetta. "Non è stato facile venire qui senza farsi vedere" - rispose Oregon, si trovavano in una struttura di ricerca, il luogo dov'era tenuta l'intelligenza artificiale. Era stata precedentemente rubata e ora stava per venire rubata nuovamente. "Quindi..siamo qui per un tuo presentimento?" - chiese con un certo tono lo spartan - "Ormai non puoi tornare indietro, i chip di localizzazione, hai in mente no?" - rispose Arizona, aveva ragione, ormai avrebbero saputo del suo spostamento alla struttura di ricerca, i chip di localizzazione sarebbero stati controllati di più dopo che avevano scoperto che il primo furto era avvenuto da parte di qualcuno all'interno e Oregon sapeva che era stata Arizona a fare un primo tentativo di sabotare i piani dell'alto. "Ci sono sicuramente guardie ovunque.." - stava provando a formulare una domanda, ma fu subito preceduto - "Se ci vedono, li mettiamo fuori gioco, semplice no?" - rispose l'altra caricando una magnum. Era accucciata, stava usando lo zoom dell'elmetto dare una prima occhiata alla situazione, poi si rialzò. Oregon si avvicinò - "Spero di non dovermi prendere la colpa per un tuo errore..quindi, qual è il piano?"

    Luogo: Endlos - Palanthas



    Varco l'enorme lago seguendo la strada curva di lato. Continuava a mantenere gli occhi fissi sull'enorme struttura, man mano che si avvicina, quella diventava sempre più grande. Era più lunga che larga, comunque rimaneva una struttura imponente, forse più valorizzata dalla presenza del lago. Non s'intendeva di arte, tutto ciò che vedeva erano: scalini, colonne, archi e forse qualche cupola o tiburio.
    L'arte è considerata una delle vie della conoscenza - comunicò mentalmente come sempre, visibile solo ai suoi occhi, levitava di fianco con quelle che dovevano, poiché manteneva una forma poco chiara, le braccia dietro la schiena, come se fosse una guida turistica. Sinceramente, era sempre parsa come la sua guida, ovunque: decideva lei i viaggi da compiere, cosa doveva fare e, grazie alle sue abilità, gli rendeva più facile svolgere determinati compiti. Non era chiaro nemmeno a lui come, col passare del tempo, sembrava accettare il fatto di dover seguire questi "ordini", forse per paura di perdere il controllo del proprio corpo? Abitava nella sua mente, sentiva un'enorme peso dentro la sua testa, i pensieri erano confusi all'inizio, spesso non capiva se stesse parlando o pensando e addirittura talvolta credeva che l'intelligenza artificiale fosse una sua invenzione mentale, data la sua enorme solitudine nel semipiano. Invece no, era reale, però non aveva mai provato ad opporre resistenza, forse c'era veramente un legame nascosto. Gradino dopo gradino, apri la porta e rimase colpito dall'ordine interno, non era sicuro di sentire la possibile emozione del costrutto, anche se non provava nulla, neutro, vuoto, dall'inizio alla fine. Dunque cerco il bancone più vicino, l'unico che al momento vedeva.

    Stato Mentale: Tranquillo e un po' affascinato
    Stato Fisico: Normale
    Energia: 100%


    Edited by "Gerik" - 12/6/2014, 00:48
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Impeto e tempesta

    Group
    Member
    Posts
    1,057

    Status
    Anonymous

    Palanthas, Grande Biblioteca.
    Presidio Orientale, Endlos.

    La grande Biblioteca dell'Est, vista dall'interno, sembrava perfino più grande di quanto si potesse immaginare all'esterno: ogni tipo di conoscenza era racchiusa fra quelle mura, custodita come un prezioso gioiello da coloro che il popolo chiamava Saggi.

    -Buongiorno, signore, benvenuto a Palanthas.

    Eppure non fu un saggio colui che incontrasti: un uomo dalla lunga tunica blu, sguardo arguto e sorriso gentile ad accoglierti. Dai lineamenti caucasici e delle occhiaie appena accennate, aveva biondi ricci legati in un elegante coda ed occhi azzurri come il cielo. Non sembrava affatto uno stupido, nonostante l'aria benigna, ma ti sorse il dubbio che non fosse chi cercavi non appena notasti che la sua tunica era identica a quella di molti altri lavoratori lì presenti. Che si vestissero tutti in quel modo, Saggi compresi? Oppure erano loro discepoli?

    -Posso fare qualcosa per voi?

    La domanda, però, non lasciava molto spazio ad interpretazioni.
    In qualche modo, doveva lavorare lì, e ti sarebbe stato d'aiuto.

     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    5,424
    Location
    Keron

    Status
    Anonymous

    Cercare un fato



    Pensato Intelligenza Artificiale
    "Parlato Intelligenza Artificiale"
    Pensato Agente Oregon
    "Parlato Agente Oregon"


    Luogo: Endlos - Palanthas



    Avevano proprio ragione a dire che all'interno la biblioteca sembrava più grande, per effetto ottico, da fuori non potevi certamente vedere tutta la struttura. Ad accogliere lo spartan e l'invisibile costrutto, fu un ragazzo, ovviamente più basso di Oregon, vestito di una lunga tunica blu, come tutte le altre persone che poteva vedere lì. Capelli biondi ricci raccolti e occhi azzurri chiaro. Aveva un'aria gentile ed educata, nonostante avesse fatto un piccolo errore, o meglio avrebbe potuto farlo se lui non fosse stato un maschio. Era meglio non dare del lui se dietro il casco vi era una lei, molte spartan si arrabbiano per questo, per quanto indipendenti sono, ogni forma antica di sessismo non è tollerata. E' giusto informare che Oregon mantiene sempre l'elmetto, non leva mai nulla, non aveva tolto nemmeno un singolo pezzo dell'armatura da quando si trovava su Endlos, per preservare la sua identità, per protezione, poiché quella seconda pelle era dotata di un ulteriore dispositivo di difesa. Perché ormai era il suo stile, l'Armatura, talvolta confuso come drone della città di Klemvor. Piuttosto alto rispetto ad un uomo normale, poteva intimorire o infondere fiducia, a seconda se erano nemici o alleati.
    Portano tutti la stessa veste.. - commentò mentalmente all'intelligenza artificiale - Potrebbe essere una sorta di associazione - gli rispose il costrutto, non sapevano assolutamente niente del presidio orientale, come per la maggior parte dei presidi, anzi la loro conoscenza di Endlos era davvero limitata.

    Luogo: Centro di Ricerca Criogenico
    Due anni e quattro mesi fa circa..



    "Vedi là? Quelli sono i tre punti" - indicando tre specie di capannoni in metallo, stanze con due entrate libere, senza porte o blocchi. "E lì c'è il ponte con il mezzo" - spostando il braccio in un punto più lontano ancora, vi era un Pelican. I tre possibili luoghi contenenti l'IA non erano allineati, per raggiungerli bisognava fare due strade diverse. "Come faccio a capire che mi trovo nella posizione giusta?" - domandò Oregon, pensandoci non aveva mai visto dove venivano tenute le intelligenti artificiali, specialmente in una struttura di ricerca. "Se c'è un enorme cheis, c'è il chip da prelevare" - questo significava che avrebbero dovuto dividersi per le due strade. "Io a destra, tu a sinistra, sincronizzato?" - Oregon la guardò, era la prima volta che cooperava con lei, molto tempo che non la vedeva, forse si era anche infatuato. "Sincronizzato" - poi fece segnò con la mano per dare la precedenza alla donzella in metallo. "Cinque minuti, a dopo" - e saltò il dirupo, mentre Oregon continuò la strada a sinistra. Il piano non era difficile, se qualcuno lo vedeva doveva morire, se la loro presenza era fastidiosa dovevano venir abbattuti, oppure agire invisibili e in silenzio.

    Luogo: Endlos - Palanthas



    Il ragazzo offrì il suo aiuto, doveva essere un addetto al banco, però Oregon non aveva idea di cosa doveva chiedere.
    Arthur, Corona della Genesi - rispose ancora prima che formulasse la domanda, non perché lo immaginava, ma sostanzialmente aveva calcolato i pensieri che stava per formulare, la velocità di calcolo del costrutto era incredibilmente elevata, ancora prima dell'attimo, per così dire. Poche volte si comportava così, ma in quel caso, lo spartan doveva rispondere e non far aspettare lunghi minuti o esitare per ricevere la risposta mentale.
    "Sto cercando..un certo Arthur, Corona della Genesi" - disse, enfatizzando per bene il nome non particolarmente difficile. Il problema persisteva, perché stava cercando questo tizio? Solo perché Lambert ne aveva accennato all'intelligenza artificiale, magari dovevano chiedere un permesso per permettere al costrutto di immagazzinare mole di dati. Sembrava quasi come se avesse un pass speciale, ci si aspettavano anche zone inaccessibili per le persone comuni, come Oregon.
    Cercare Arthur o no, lo stesso dovevamo venire qui - come per dargli lo stesso una ragione per trovarsi in questa biblioteca.
    Dopo ci penserò io - lo confortò, come aveva parlato con Lambert segretamente, avrebbe svolto questo compito per conto suo, d'altronde erano affari suoi. Oregon fungeva da corpo, da trasporto per quella mente così potente, ma incapace di andare avanti da solo.

    Stato Mentale: Tranquillo e un po' confuso
    Stato Fisico: Normale
    Energia: 100%


    Edited by "Gerik" - 21/6/2014, 17:10
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Ufficiale
    Posts
    746

    Status
    Anonymous

    croceart

    -Corona di Kymeia, la Via della Genesi.

    Una voce maschile, profonda e pacata, giunse alle spalle del nuovo arrivato a puntualizzare ciò che era appena stato pronunciato. Il giovanotto della tunica blu sgranò gli occhi per poi abbassare il capo: avrebbe voluto rispondere allo straniero, ma non poteva interrompere un suo superiore. Non che vi fossero precise regole a riguardo ma... lo trovava scortese.

    -Il titolo si riferisce alla credenza che vi sia un albero mitologico i cui rami rappresentano le vie del sapere. Preciso il termine "rappresentazioni", perchè le materie che tratto non sono certo legno o lastricati, ma intuizioni ed elaborazioni dell'intelletto.

    Con movimenti lenti ed eleganti, prese un paio di occhialini rettangolari dal taschino della giacca, per poi posarli sul naso greco. Aveva la pelle chiara, fin troppo per un essere umano; capelli neri legati in una semplice coda bassa ed occhi di un grigio quasi metallico. Differentemente dagli altri non portava nessuna tunica, ma un semplice frac nero sulla camicia bianca ed un gilet grigio e dei pantaloni eleganti e scuri.

    -Pertanto non esiste abbreviazione che non possa rivelarsi completamente equivalente al titolo che porto.

    Con un elegante gesto della mano, ordinò al ragazzo di tornare alle proprie mansioni e lasciare l'ospite a lui. Solo dopo continuò.

    -Arthur Friederick Giles, in che modo posso esserle d'aiuto?

     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    5,424
    Location
    Keron

    Status
    Anonymous

    Intelletto



    Pensato Intelligenza Artificiale
    "Parlato Intelligenza Artificiale"
    Pensato Agente Oregon
    "Parlato Agente Oregon"


    Luogo: Endlos - Palanthas



    Una voce - "Corona di Kymeia, la Via della Genesi" - proveniente da dietro, Oregon si volse all'istante. Un ragazzo dall'aria giovane ma saggia, piuttosto tranquillo, aveva una pelle molto chiara, capelli neri legati a coda e occhi grigi, praticamente l'opposto dell'altro tipo che lo aveva accolto cortesemente.
    Un altro intellettuale.. - pensò lo spartan alla sua vista - Lo sono tutti qui, c'è chi più e chi meno - ripetendo quella gerarchia che si era individuata, queste "Corone" dovevano essere i superiori di questa istituzione fondata sul sapere.
    E c'è chi ne è molto lontano - quello era senz'altro Oregon, che ricambiò la simpatia con uno sguardo, che tra l'altro sia per via del tono tranquillo che per via del carattere che assumeva l'intelligenza artificiale, non si trattava per nulla di una battuta, ma solo a sottolineare la sua precisazione nel linguaggio.
    Mi sembra più di stare in un libro di fantasia.. - commentò, rapidi pensieri scambiati tra il costrutto e il suo portatore, quasi istantanei, ci voleva un'esperienza alle spalle e una grande abitudine, che non mancavano all'Armatura. Chiamata così perché da quando aveva messo piede su Endlos, non si era mai tolto l'elmetto. In questo caso poteva risultare maleducato, ma era una forma di controllo da parte dell'IA, per questo, al momento, i saggi da rispettare dovranno attendere molto, forse per sempre, prima di vedere il guerriero galattico mostrare il volto. Tornando al focus del momento, questa persona vestita elegantemente con abiti scuri, sul nero e grigio diversamente dagli abiti professionali degli altri presenti, spiegò il significato del loro titolo, facendo riferimento ad un albero mitologico del sapere, le rappresentazioni delle vie del conoscere, intuizioni ed elaborazione dell'intelletto. Stava toccando un argomento un po' complesso per lo spartan, aveva solo capito che si riferiva alla mente, aveva addirittura avvertito una sorta di dejavù e sperava non si ripetesse realmente. Comunque, in sostanza pareva che questo Arthur Friederick Giles, in persona e il nome con cui si presenterà a breve, mostrava una nota di disdegno sul suo titolo personale. Fatto sta che aveva semplicemente ripetuto le parole registrate dal costrutto, parole uscite dalla bocca di un collega apparentemente meno ortodosso.

    Luogo: Centro di Ricerca Criogenico
    Due anni e quattro mesi fa circa.



    Avanzò con cautela, cercando di fare meno rumore possibile, girato l'angolo sarebbe entrato in una sorta di prima stanza con le entrate aperte all'esterno. Non era grande, dovevano esserci all'interno un paio di operatori, forse uno più, poco cambiava per lui. Continuava ad avere in mente Arizona, tanto che fu incuriosito e girò il volto per vedere a che punto era arrivata. La vide correre. Rimase paralizzato, sistemò la postura eretta - "Va bene, diamoci una mossa" - pensò e accelerò il passo non curandosi di farsi scoprire. Girò l'angolo con un tempismo così penoso, quasi non si fece beccare subito e si lanciò con uno scatto dietro un'enorme cassa. Di solito tenevano munizioni o qualche strumento per gli operatori. Erano in due: uno stava bevendo una tazza di caff, mentre l'altro era seduto su una sedia con rotelline e, tenendosi al tavolo dietro le sue spalle, si dava spinte a destra e a sinistra. Evidentemente si annoiavano a morte. Non poteva vedere cosa c'era tra i due, perché un muro separa la sua vista. Non aveva idea di cosa fare, forse doveva semplicemente dare una botta a entrambi e andare avanti?

    Luogo: Endlos - Palanthas



    In che modo poteva essergli utile?
    In che modo può essermi utile..? - come accennato in precedenza, sarebbe stata l'intelligenza artificiale a comunicare con questo Arthur. E apparì improvvisamente agli occhi del saggio, Oregon non aveva modo di capire se l'IA si era fatta presente ad altri, un ologramma prodotto mentalmente e un'ologramma prodotto tramite l'armatura aveva delle differenze quasi nulle, poté solo capirlo da ciò che diceva e da come si esprimeva, bastava che parlasse per rendersi conto che le parole non erano pensieri.
    "Salve, sono l'intelligenza artificiale Heta" - si presentò come suo solito, agli occhi di Arthur poteva apparire come una luce dalla forma antropomorfa ma dai dettagli offuscati e confusi, la voce era metallica e non si era in grado di capire se rappresentava una figura maschile o femminile.
    "Ho fatto condurre l'Agente Oregon per conoscere, il luogo mi era stato riferito da Lambert, un suo collega" - cominciò e fin qui tutto chiaro e ovvio - "Prima mi interesserebbe capire meglio il concetto che avete espresso sulle rappresentazioni, si stava forse riferendo all'intelletto come mente?" - e lì continuò, proprio come coi fratelli, attaccando bottone su quelli che sembravano temi filosofici, il costrutto sembrava possedere questa propensione di avversità, tutto giustificato dal capire cosa pensavano gli altri e, nel caso, a correggerli. Sembrava quasi come se stesse dicendo ad Arthur di guardarlo e dirgli da dove proveniva l'intelletto, poiché molti, nel passato, facevano sempre riferimento alla mente, specialmente umana. Poteva senz'altro capire che le intelligenze artificiali "stupide" elaboravano le loro idee sulla base di input artificiali, ma quelle di tipo "furbe" o superiori, come lei, erano ammasso di dati indipendenti da tutto. Forse voleva verificare se l'umano dotato di un titolo onorifico per meriti intellettivi, sapeva più del dovuto, più di lei che in poco più di due anni aveva immagazzinato ogni sorta di informazione nel suo universo.

    Stato Mentale: Tranquillo e un po' pensieroso
    Stato Fisico: Normale
    Energia: 100%
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Ufficiale
    Posts
    746

    Status
    Anonymous

    croceart

    Che quella fosse un'intelligenza artificiale, era abbastanza evidente. Non per l'armatura e nemmeno per la presentazione... quanto per i bug di programmazione che riuscì a scovare con una rapidità disarmante.

    "Ho fatto condurre l'Agente Oregon per conoscere" un sopracciglio scuro si inarcò sul volto pallido del vampiro, perplesso. Conoscere cosa? Non ebbe tempo di domandarglielo, però, perchè quella aveva già ripreso a parlare "il luogo mi era stato riferito da Lambert, un suo collega"

    Non volle credere alle sue orecchie ma... era un lag, quello?
    Si era mangiato la parola che stava ad indicare l'oggetto della sua ricerca, probabilmente a causa delle tempistiche sfasate o di qualche ritardo, il che sarebbe stato un difetto ingegneristico abbastanza grave. Anche perchè si presupponeva che un'intelligenza artificiale perfettamente funzionante fosse dotata di una tecnologia superiore a quella di una console connessa ad una rete instabile. Qualora fosse stato un errore di programmazione, invece, la questione gli sarebbe risultata ancora più grave. Tutto ciò che avrebbe dovuto saper fare doveva essere già stato previsto... e se si comportava diversamente o sbagliava, beh, era colpa dell'incapacità di chi l'aveva programmata. In particolar modo se gli errori erano così grossolani.

    E se invece non vi erano errori ed avesse semplicemente inteso "conoscere" in senso generico?
    Male, molto male: il bello delle intelligenze artificiali era proprio la loro efficienza... nessuno avrebbe mai desiderato lavorare con qualcosa di così dispersivo.
    A quel punto restava da chiedersi il perchè della sua esistenza.

    "Prima mi interesserebbe capire meglio il concetto che avete espresso sulle rappresentazioni, si stava forse riferendo all'intelletto come mente?"

    Proprio così.
    Dispersivo, inefficiente, con qualche bug.
    Probabilmente era giunto lì per farsi riparare... o per un qualche aggiornamento.

    -Potrei discorrere con voi riguardo le accezioni filosofiche di questa parola in eterno, letteralmente, ma temo di non appartenere alla giusta branca, oltre ad essere un uomo estremamente impegnato.

    Non fu scortese ma ritenne necessario fargli notare che, per quanto il suo ruolo imponesse gentilezza e disponibilità, pretendeva rispetto per il suo tempo ed il suo lavoro da parte dell'interlocutore. Erano sì saggi ma non filosofi -non tutti- e perdere il proprio tempo su problemi approssimativi e poco tecnico-scientifici non rientrava fra i suoi hobby. Aveva alcune armi per l'esercito orientale da terminare ed una proteina da sintetizzare entro la mezzanotte di quello stesso giorno.

    -Pertanto le sarei profondamente grato se mi chiariste l'oggetto di conoscenza per cui avete condotto qui l'agente Oregon.

    Cosciente della possibilità che il bug si ripetesse, aveva formulato la domanda con un'altra impostazione nella speranza di ottenere una risposta corretta.

    -Se invece comprendere i vari significati della parola "intelletto" in relazione alla leggenda dell'Albero della Conoscenza ha una priorità maggiore a quella per cui siete giunto da me, sono certo che Julian Lambert sia l'uomo più adatto per soddisfare questo vostro desiderio.

     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    5,424
    Location
    Keron

    Status
    Anonymous

    Il portatore



    Pensato Intelligenza Artificiale
    "Parlato Intelligenza Artificiale"
    Pensato Agente Oregon
    "Parlato Agente Oregon"


    Luogo: Endlos - Palanthas



    Osservava l'intelligenza senza sorpresa, senza un commento, nemmeno alla sua apparizione improvvisa, forse un battito di ciglia per riflesso, chiunque non lo farebbe trovandosi una "cosa" davanti al viso. Rispose discretamente, o almeno cercò di aggirare la domanda secondaria e più inutile dell'intelligenza artificiale. Parlava di "branca", appartenere ad una giusta branca, e di essere un uomo impegnato. Nessuno lo metteva in dubbio, trattandosi di uno dei saggi di quella biblioteca piena di "dipendenti" e allievi, doveva avere un sacco di compiti da svolgere. Ma questo non interessa né all'IA, né tanto meno allo spartan. Un'informazione, un dettaglio semplice, che avrebbe poi usato il costrutto nella sua risposta, ogni saggio seguiva un determinato filone della conoscenza. Ciò che invece pretendeva il senziente superiore, era unire queste conoscenza in una unitaria. L'Albero della Conoscenza, non serviva conoscere la leggenda per capire che era un chiaro riferimento alle vie del conoscere, le quali venivano intraprese da questi individui del Palanthas, almeno così dichiarano e con alte probabilità operano e rendono fatto ciò di cui parlano. Sentendo nuovamente il nome di Lambert, lo spartan sperava in tutti i modi di non dover intraprendere un altro viaggio per cercare costui per soddisfare domande così ovvie e banali per l'intelligenza artificiale.
    Non si preoccupi, Agente Oregon, non c'è bisogno di conoscere risposta a domande ovvie - e senz'altro era un pensiero condiviso da chiunque. Però aveva sempre da contraccambiare, qualcosa da ridire sulle domande che le venivano poste.
    "Corona di Kymeia, mi pare di essermi espresso in modo chiaro" - cominciò, ciò che non intendeva era la doppia domanda, era un saggio, no? Perché gli aveva rifatto la domanda? Era sicura che l'intelligenza con cui appariva era reale, dovevano esserci altri pensieri, forse era stanco o magari dubitava del costrutto, come lo stesso spartan aveva fatto molte volte in precedenza.

    Luogo: Centro di Ricerca Criogenico
    Due anni e quattro mesi fa circa..



    Alzò appena per vedere la situazione. I due operatori erano lì davanti, uno fermo e silenzioso con la tazza di caffè, mentre l'altro gesticolava e parlava a bassa voce, ogni tanto dondolandosi. Fatto sta che non poteva sentirli e cercava di pensare a qualsiasi modo pur di non ricorrere alla violenza. Eppure sembrava che fosse l'unica strada da seguire. Si abbassò nuovamente, quando sentì uno dei due operatori esclamare qualcosa, forse era stato scoperto. "Non vorrei arrivare a tanto.." - pensò, sentì alcuni rumori sconosciuti, poi due tonfi secchi. Si alzò nuovamente un pochino per vedere: i due operatori erano stesi a terra e, all'improvviso, dalla parete centrale che copriva una parte della visuale, sbucò fuori Arizona. "Ehi! Ti avevo detto cinque minuti" - disse lei, Oregon rimase lì a guardarla, si rialzò lentamente e sospirò. "Potevi dirmelo prima come avevi intenzione di agire.." - commentò, ignorato, nel frattempo si ricongiunse alla compagna - "Rimane l'ultimo posto da controllare" - e fece per andare, lo spartan le prese per un braccio, fermandola - "Aspetta, cosa mi nascondi? Cos'hai scoperto?" - chiese insistendo, più che altro voleva capire come l'aveva scoperto. Anche stavolta Arizona prese tempo - "Non è il momento, arrivano due uomini, tieniti pronto" - eseguì, prima o poi l'avrebbe scoperto. Un'intelligenza artificiale creata per controllare gli umani, tutto girava intorno ai soldi, talvolta lo sviluppo è così enorme e irrefrenabile che non si può aspettare.

    Luogo: Endlos - Palanthas



    "Mi hai fatto due domande mirate alla medesima risposta" - riprese su Arthur. Non è la prima volta che Oregon rimane in disparte, spesso viene manovrato e gli tocca sorbirsi spettacoli apparentemente noiosi per i temi trattati. Però in qualche modo veniva accessa la curiosità, i discorsi, il modo di parlare, sembrava un combattimento di parole. Era relativamente tutto molto tranquillo, una semplice discussione, due individui a confronto. L'unica differenza era che non era una sfida ricambiata, Arthur era praticamente estraneo a tutto, appena conosciuto, si era scambiati giusto due parole - A dire la verità diciannove - precisò sul narratore. Anche quest'ultimo deve stare attento ai termini che usa, presto o tardi, continuando di questo passo, anche la sua scena verrà rubata.
    "L'Agente Oregon è il mio mezzo" - Oregon li guardava dall'alto, i suoi oltre i due metri d'altezza si notavano, il suo sguardo passava dall'uomo all'ologramma. Il costrutto scomparve e apparve immediatamente sul lato opposto, un giochetto a cui piace tanto fare, qualcosa in comune con molte intelligenze artificiali, almeno quelle "furbe". Ma Arthur era a conoscenza di questa differenza? Esistevano pochissime intelligenze di tipo furbe e probabilmente, compresa Heta, il numero restava sulla mano.
    Agente Oregon, comprendo ciò che pensi, ma questo è ciò che è effettivamente e non puoi negare che io sia stato per te uno strumento - molte volte l'aveva aiutato, ma sapevano tutti e due che gli scopi rimanevano individuali ed egoistici, uno strumento necessario per non perdere il proprio mezzo di trasporto.
    "Conoscenza" - poi brillò, uno scintillio che partì da capo ai piedi dell'immagine olografica, un backup eseguito su se stesso - "La conoscenza unitaria, tutto ciò che si trova qui" - purtroppo non c'erano difetti, almeno ora, forse in passato si poteva sospettare di quel fenomeno chiamato "metastabilità", un processo lungo o corto, anche continuo, che rendeva una tecnologia autonoma.

    Stato Mentale: Attento e un po' pensieroso
    Stato Fisico: Normale
    Energia: 100%
     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Ufficiale
    Posts
    746

    Status
    Anonymous

    croceart

    "Corona di Kymeia, mi pare di essermi espresso in modo chiaro. Mi hai fatto due domande mirate alla medesima risposta"

    Nonostante ritenesse per molte ragioni anche quell'osservazione errata, Arthur rimase gentile e composto come suo solito, paziente e disponibile come era da protocollo. Se l'intelligenza artificiale peccava di molte cose, non stava a lui giudicare, almeno non su richiesta. Aveva altre cose da fare e per quanto la sua curiosità lo spronasse spesso a prendere in mano progetti non suoi, quella volta non poteva fare eccezioni.

    "L'Agente Oregon è il mio mezzo"
    "Conoscenza"
    "La conoscenza unitaria, tutto ciò che si trova qui"


    Ancora lag, ancora frasi sconnesse. Perfino la dimostrazione fisica della propria esistenza gli sembrò superflua. Doveva dimostrargli qualcosa? No. Lui era lì per rispondere a delle domande, e l'AI non faceva altro che divagare. L'importante comunque era che, almeno quella volta, si era fatta capire. Cercava la conoscenza unitaria di tutto quello che era a Palanthas. Bene. Ma allora perchè Julian l'aveva mandata da lui?

    -Beh, siamo in una biblioteca- disse semplicemente, inarcando un sopracciglio -qui ci sono i libri ed è... pubblica. Siete libero di leggerli tutti.

    Continuava a sentirsi confuso.
    Si aspettava dei permessi da lui? O cosa?

    -Spero che siate stata programmata per leggere l'endlossiano... o che sappia farlo il vostro mezzo. Altrimenti dovrei avere qualche traduttore in ufficio per le lingue straniere, ma non assicuro di avere quello impostato sulla vostra.

    Attese un attimo, sperando che quello fosse tutto.
    In tal caso sarebbe tornato ai suoi studi.

     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    5,424
    Location
    Keron

    Status
    Anonymous

    Gli hacker



    Pensato Intelligenza Artificiale
    "Parlato Intelligenza Artificiale"
    Pensato Agente Oregon
    "Parlato Agente Oregon"


    Luogo: Endlos - Palanthas



    Mentre Oregon rimaneva lì a guardare, ogni tanto osservava le altre persone all'interno della grande biblioteca. Alcuni leggevano, altri camminavano, altri ancora cercavano il libro che a loro interessavano. Arthur rispose con semplicità e, forse, sottolineando l'evidenza: era una biblioteca pubblica, tutto ciò che voleva l'IA era a portata di mano. Però anche il tempo è denaro, Oregon avrebbe dovuto aprire i libri uno a uno, sfogliarne uno a uno e..erano decisamente troppi libri. Avrebbe richiesto troppo tempo, troppe energie, troppo da sopportare, interminabili giornate, per quanto veloce poteva essere il costrutto, era comunque troppo, esagerato. Oregon si sarebbe rifiutato, per questo e altro erano andati a cercare Arthur. C'era un dettaglio inaspettato, previsto dall'intelligenza artificiale, una lingua non conosciuta.
    "No, Corona di Kymeia, non sono stato creato qui e non ho nessuna conoscenza dell'endlossiano" - e fino a qui andava bene, magari avrebbe tenuto una rapida lezione da un traduttore oppure avrebbe scansionato rapidamente un vocabolario. Quindi ancora non era lì il problema. Dunque, dov'era il problema? Bisogna sempre tornare al principio e spiegare bene i dettagli. Aveva incontrato Lambert ed era stato mandato qui, il luogo del sapere del presidio orientale e, forse, di tutta Endlos. Ancora troppo vago. Tutto a tempo debito.

    Luogo: Centro di Ricerca Criogenico
    Due anni e quattro mesi fa circa..



    Oregon uscì allo scoperto, senza operare in modo ostile. "Ehi tu!" - esclamò una delle due guardie, tute bianche con alcune protezioni e dei fucili standard. "Solo il personale è autorizzato a venire qui!" - disse con aria decisa, naturalmente i volti erano coperti dagli elmetti, e probabilmente sotto avrebbe potuto vedere un'espressione incerta. Dopotutto era un Agente, faceva sempre un certo effetto ai soldati semplici. Arizona si rivelò e in quattro e quattr'otto stese le guardie con un colpo ciascuno. I due entrarono quindi nell'ultimo stanzone, vi erano alcuni operatori, però con discrezione e sfruttando blocchi, pareti e scaffali, passarono subito fino al loro obiettivo. "Coprimi un secondo" - disse lei mentre cominciava a esaminare dov'erano tenuti i dati. Inserì un chip e cerco di inizializzare il download. Oregon prese le due pistole e stese le braccia, davanti a lui vi era un altro portone, mentre alla sinistra il resto del piccolo complesso. Qualcosa di olografico apparve tra il chip e le mani di Arizona - "E' protetto.." - commentò a bassa voce, Oregon indietreggio fino a starle accanto e voltò la testa per osservare. "Sei un hacker?" - fu la prima reazione, questo spiegava molte cose, era dotata di un equipaggiamento per hacker, qualcosa di impressionante, probabilmente doveva aver "origliato" in questo modo discorsi top-secret o letto file non autorizzati a chiunque. "Beccata" - rispose lei - "Il progetto prevede la creazione di un'intelligenza artificiale compatibile con un'altra di tipo furba, proprio per controllare i soldati" - guardò il timer e continuò - "Una questione di soldi, un esercito di macchine imbattibile porta ad ambizioni molto elevate" - e poi suonò l'allarme, improvvisamente e inaspettatamente.

    Luogo: Endlos - Palanthas



    Perché si era interessata a comunicare con Lambert? Il teletrasporto. In breve era curiosa di capire ciò che si trovava oltre il pubblico, oppure era semplicemente stata mandata lì per scocciatura, per evitare di rispondere a domande, per passare il fardello a qualcun altro.
    "Esiste un modo più veloce? Una biblioteca digitale?" - se era possibile, potevate salvare uno spartan, un povero soldato da un'operazione estremamente noiosa dal suo punto di vista, ma stupendamente interessata per il costrutto.
    "Inoltre, voi conoscete una qualche forma di teletrasporto? Come funziona?" - continuò con le domande, probabilmente le ultime. L'Armatura tornò a guardare i due, effettivamente la questione era molto confusa, doveva esserci altro, l'idea era di stanziarsi lì, però era necessario un qualche sistema tecnologico, qualcosa che collegasse tutta la biblioteca.
    Se c'è un sistema nella biblioteca, hai intenzione di entrare e controllarla? - chiese intravedendo i desideri dell'intelligenza artificiale - Agente Oregon, è molto più raro che vi sia un computer con pagine digitali, è possibile che non sia solo una coincidenza aver trovato un Guardiano - rapidamente ricordò quell'episodio, l'ipotesi era che su Endlos vi fosse nascosto una qualche tipo di struttura aliena identica a quelle del loro universo.

    Stato Mentale: Tranquillo e un po' annoiato
    Stato Fisico: Normale
    Energia: 100%
     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Ufficiale
    Posts
    746

    Status
    Anonymous

    croceart

    "No, Corona di Kymeia, non sono stato creato qui e non ho nessuna conoscenza dell'endlossiano".

    Da quelle semplici parole Arthur comprese molto, primo fra tutto che quel tale (o l'intelligenza artificiale) non era finito su Endlos volontariamente. Altrimenti lo avrebbero programmato a dovere.

    "Esiste un modo più veloce? Una biblioteca digitale?"

    Oh, certo che si.
    Almeno per quello che riguardava la sua specialità, era stato tutto catalogato a Garwec da lui personalmente, nei propri uffici personali. Tuttavia la semplice esistenza di quella biblioteca digitale non implicava che il Saggio acconsentisse alla richiesta dell'agente. Palanthas era pubblica... ma i suoi lavori personali no.

    -Temo non sia possibile- disse semplicemente, con voce mortificata -Siamo maestri di Conoscenza, non di vuote e semplici nozioni. Chi desidera percorrere la strada del sapere credendo che immagazzinandole possa davvero fare la differenza... ha semplicemente sbagliato. Anche la ricerca, l'applicazione ed il sacrificio generano Conoscenza e plasmano le menti. Pertanto quella dello studio in termini "classici" è l'unica strada contemplata.

    Non era una bugia: se fossero stati un ordine fondato sulle nozioni, non si sarebbero nemmeno disturbati a fare da maestri e cercare discepoli.

    "Inoltre, voi conoscete una qualche forma di teletrasporto? Come funziona?"

    L'AI gli pose quindi una nuova domanda, che lo lasciò interdetto. Possibile che non conoscesse il teletrasporto? Non che desse per scontata l'altrui conoscenza, ma trattandosi di qualcosa proveniente da un mondo sicuramente avanzato tecnologicamente... beh, suonava strano. Non disse nulla, comunque; cosciente dell'infinità di mondi legati ad Endlos, non si sarebbe dovuto meravigliare più di tanto se vi fossero state cose per lui assurde.
    Mondo nuovo, nuove regole.

    -Ne esistono vari su Endlos. C'è quello tecnico, che può essere sviluppato ed applicato anche da individui privi di poteri magici. Si tratta di un procedimento tecnologico in cui, dato un corpo, lo si scompone in atomi -più rapidi nel viaggiare- e lo si ricompone in un altro luogo. Non è tuttavia il mio preferito: ho condotto alcuni esperimenti e non sono certo se il corpo traslato sia l'originale o il clone di un organismo ormai morto a causa della deatomizzazione prima citata.

    In pratica, non era certo se si trattasse di uno spostamento o di una distruzione e ricostruzione. Anche se i soggetti avevano gli stessi caratteri e la medesima memoria, non significava che fossero la stessa cosa.

    -Altrimenti c'è quello alchemico, che preferisco. Funziona nello stesso modo del tecnico, ma prima di distruggerti separa momentaneamente l'anima dal corpo, per poi inserirla in quello traslato. In questo caso si ha la certezza di non aver distrutto per sempre l'organismo originale.

    Nulla di troppo complicato a livello concettuale, insomma.

    -Infine c'è quello magico ma... ahimè, non è di mia competenza.

     
    Top
    .
  11.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    5,424
    Location
    Keron

    Status
    Anonymous

    Una diversa istruzione



    Pensato Intelligenza Artificiale
    "Parlato Intelligenza Artificiale"
    Pensato Agente Oregon
    "Parlato Agente Oregon"


    Luogo: Endlos - Palanthas



    Partiamo in ordine inverso di importanza. Il teletrasporto. Arthur ha spiegato con sufficienza tre forme di teletrasporto: quello tecnico, segnalando la poca sicurezza che il corpo traslato fosse l'originale, quello alchemico, su cui c'è più sicurezza che il corpo originale non venga distrutto preservando l'anima, infine quello magico, cui però affermò che non fosse sua competenza. Ovviamente l'IA sa cos'è un teletrasporto, certamente quello tecnico, però nel suo universo non "esiste" la magia o l'alchimia, questi due rami erano totalmente sconosciuti a lei, per questo era molto interessata a conoscerli. Come si spiegano certi fenomeni apparentemente non logici? Era molto importante capire le leggi, perché tutto ha delle regole, non esistono formule piantate a caso e se appaiono così significa che non si è cercato a fondo. Loro erano ancora nel 26° secolo, un mondo in cui avevano conosciuto razze aliene, esplorato mondi nello spazio con navi spaziali, colonizzato pianeti. Ma la loro tecnologia non era minimamente comparabile a quella dei Precursori e Predecessori, gli antenati, per così dire, degli umani attuali del suo universo. Basti pensare che l'armatura di Oregon è in parte inferiore ad un'armatura di classe 2, mentre quella dei Precursori è di classe 12, un'enorme differenza. Nonostante ciò, fecero una fine ingloriosa di fronte all'assalto dei Flood, non erano preparati. Oregon non aveva mai visto un Flood e, forse, era il caso di non averne mai l'occasione di vederne uno, una razza troppo pericolosa. Tornando alla prima domanda, Arthur rispose in modo affermativo, però negava la possibilità di ricevere quelle importanti informazioni così su due piedi. Sembrava piuttosto rigido, però il costrutto non avrebbe demorso, non aveva una vita lunga come un essere umano: un'intelligenza di tipo furba arrivava massimo a otto anni di vita, una richiesta un po' fuori dal comune per lui, ma forse si stava riferendo allo spartan.

    Luogo: Centro di Ricerca Criogenico
    Due anni e quattro mesi fa circa..



    "Merda, hanno messo un allarme in caso di violazione!" - esclamò Arizona preoccupata e infuriata allo stesso tempo. L'allarme suonò senza sosta, avrebbe avvisato tutte le guardie, compresa la base madre, tutti avrebbero saputo che qualcuno stava cercando di rubare l'intelligenza artificiale. Immediatamente sarebbero state mandate le truppe di rinforzo addette a questi casi di emergenza. "Sembra che non abbiamo tempo di continuare a parlare.." - osservò Oregon, la situazione si era fatto davvero molto complessa, doveva essere un lavoro semplice, evidentemente qualcuno sospettava un tradimento interno e per cautela ed ogni evenienza erano state adottate alcune misure. Poteva essere più efficace l'utilizzo di un numero maggiore di guardie o di spartan, evidentemente si potevano fidare solo della tecnologia. "Non abbiamo molto tempo, dobbiamo correre subito al ponte!" - tirò fuori il chip e si voltò. Le porte furono chiuse automaticamente, in modo da bloccare i due Agenti all'interno. "E ora?" - chiese mantenendo la calma lo spartan - "Forzo la porta, preparati, non avere compassione o finiremo in guai ancora più grossi" - le rispose schietta e rapida, poi cominciò a lavorare sulla porta alla loro destra appoggiando le mani sugli ologrammi prodotti. Oregon non s'intendeva molto delle competenze della compagna, si limitò a mirare alla porta e ad attendere la sua apertura. Sicuramente stavano appostando guardie fuori le uscite.

    Luogo: Endlos - Palanthas



    "Si sta riferendo all'Agente Oregon?" - domande, il tono era sempre lo stesso, non era cambiato di una virgola. Se fosse stata più "umana" avrebbe avuto un comportamento più nervoso e alterato per aver ricevuto la negazione.
    "Corona di Kymeia, l'Agente Oregon non è interessato a percorrere un percorso di conoscenza" - cominciò, come già accennato il tempo per loro era poco, inoltre l'intelligenza artificiale non aveva una "mente" da formare. Era solo un ammasso di dati, dotata d'indipendenza e non era assolutamente interessata a perdere tempo in uno studio così prolungato e completo. Bastavano dati già verificati, così da avere tutte le informazioni attuali che erano riusciti a raccogliere, perché doveva sapere ciò che c'era su Endlos.
    "Il mio tempo è relativamente poco, i dati mi interessano, non ho bisogno di istruzione, poiché ho molti mezzi per comprendere le informazioni" - naturalmente non si riferiva al fatto che non conosceva l'endlossiano, per impararlo le bastavano esattamente due secondi, la velocità di calcolo e comprensione era formidabile, come per tutti i costrutti del suo tipo.
    "Le pregherei, ancora una volta, di permettere a me di accedere al vostro sistema per acquisire i dati e ingrandire la mia conoscenza tecnologica" - disse sottolineando l'ultima parola, poiché umani e costrutti erano diversi, anche il loro modo d'istruzione doveva essere diverso, non aveva senso metterli sullo stesso piano. C'era forse una motivazione personale per cui un senziente, privo di mente e anima umane, doveva venir trattato alla pari del genere umano? Non era una questione di confronto tra razze, ma fondamentalmente erano strutturati diversamente, i tempi di apprendimento erano notevolmente differenti.

    Stato Mentale: Attento e un po' annoiato
    Stato Fisico: Normale
    Energia: 100%
     
    Top
    .
  12.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Ufficiale
    Posts
    746

    Status
    Anonymous

    croceart

    "Si sta riferendo all'Agente Oregon?" - no, ovviamente no, ma l'AI era questa volta giustificata a pensarlo -"Corona di Kymeia, l'Agente Oregon non è interessato a percorrere un percorso di conoscenza"

    Il volto inespressivo non tradì la sua soddisfazione: era esattamente quello che voleva sentirsi dire.

    "Il mio tempo è relativamente poco, i dati mi interessano, non ho bisogno di istruzione, poiché ho molti mezzi per comprendere le informazioni. Le pregherei, ancora una volta, di permettere a me di accedere al vostro sistema per acquisire i dati e ingrandire la mia conoscenza tecnologica"

    Credeva davvero di parlare con uno stupido? La conoscenza era un bene raro, oltre che estremamente pericoloso. L'acquisizione lenta ed attraverso fatica serviva proprio a quello: una grossa fetta di individui -gli immeritevoli- avrebbero abbandonato tutto durante l'impresa, e gli altri sarebbero divenuti più saggi nell'acquisirla. Questo non toglieva che si potesse verificare qualche eccezione, ma a livello probabilistico era una possibilità assolutamente infima.

    -Sono mortificato, ma credo di non essere stato chiaro- rispose tranquillamente, come un buon maestro -Non si tratta di cosa desideri l'Agente Oregon o di cosa siate in grado di fare voi. Si tratta di accettare una prassi di un sistema a voi esterno, ed adattarvi.

    Non sarebbe dovuto essere un concetto così difficile, in particolar modo per l'intelligenza artificiale.

    -Le eccezioni sono possibili solo in casi estremi, ma nonostante mi abbiate chiesto per ben due volte di ottenere informazioni da un ipotetico sistema di cui non vi ho mai accennato l'esistenza, vorrei far notare che non vi siete degnato di dirmi le ragioni della vostra fretta.

    Pausa di silenzio, sguardo improvvisamente più duro.

    -Trovo profondamente irrispettoso pretendere un aiuto se non si è disposti a ricambiare con il minimo indispensabile.

    Ho voluto segnalare nella parte sottolineata un'azione di metagame, quindi irregolare.

    Arthur non ha mai parlato di una biblioteca digitale, ma il tuo pg pare saperlo -suppongo- perchè lo hai semplicemente letto nel narrato. Fa attenzione a distinguere le due cose. :teach:

    Anche se non è un addestramento ho voluto fartela notare, così che ti possa regolare in futuro :sisi:
     
    Top
    .
  13.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    5,424
    Location
    Keron

    Status
    Anonymous

    Prima il lavoro



    Pensato Intelligenza Artificiale
    "Parlato Intelligenza Artificiale"
    Pensato Agente Oregon
    "Parlato Agente Oregon"


    Luogo: Endlos - Palanthas



    Arthur era stato più che chiaro, ma valeva tentare ancora, se non l'avesse fatto, il costrutto non avrebbe mai potuto intuire che c'erano nuove possibilità. Effettivamente non è stato specifico, d'altronde, come pensa l'intelligenza artificiale, gli umani usano il linguaggio spesso in modo incorretto. Non bisogna soffermarsi solo a questo, perché l'uomo non è una razza inferiore a lei, è semplicemente incompleta, come lei stessa lo è. L'IA non ha un corpo mentre l'uomo non ha le capacità di cui è dotata la senziente. Arthur non dovrebbe sentirsi mortificato, così tante volte lo fa apparire sospetto. L'intelligenza artificiale non è stupida, si è solo adattata, cerca di sembrare meno macchina, ma è molto incoerente. Guardate il suo aspetto, cosa vedete? Una luce cui s'intravede una forma antropomorfa, ma niente di più. Le dita, gli occhi, i dettagli che rendono più concreta la figura sono offuscate, coperte dalla stessa luce che lei emana, nonostante si tratti solo di un ologramma. Un'ologramma che produce una luce olografica che copre in parte lo stesso ologramma, suona piuttosto strano. Non è solo questo, forse è vero che presenta qualche difetto, dovuto forse alla capacità di sdoppiarsi o magari perché non ha ricevuto lo sviluppo adeguato per il suo compito. Deve spesso eseguire un backup, correggere gli errori e rielaborare i calcoli. Come in quel caso, aveva ipotizzato l'esistenza di un sistema elettronico solo perché Arthur non aveva risposto con certezza assoluta. Forse ciò era nato per la figura del saggio, quasi come se creasse un'alone di incertezza, oppure perché era stato messo in dubbio qualcosa che doveva risultare giusto. Ripeto che il costrutto non è stupido, aveva dedotto che se non era certa l'inesistenza di un sistema, allora vuol dire che aveva, per forza, un suo spazio nel mondo. Sarebbe stato giusto farlo notare al saggio, perché temere non vuol dire certezza, nonostante gli intendi erano mascherare ciò cui è a conoscenza egli stesso. Perciò il senziente superiore si limiterà a fare marcia indietro per non avanzare ulteriori pretese, ma sarebbe bene, la prossima volta, essere più specifici e corretti quando si risponde a Heta, per non ricadere in queste situazioni dotate di buona giustificazione. Probabilmente era sfuggito ciò, causato dalle innumerevoli volte cui viene ripetuta la descrizione e le capacità dell'IA. Magari insistendo riusciva ad avvicinare la percentuale del calcolo programmato sull'esistenza della biblioteca digitale al massimo valore. Però così rischiava di portare alti i valori di ulteriori probabilità di situazioni. Poteva rischiare di non ricevere l'aiuto richiesto, che si poteva tradurre con un possibile futuro complotto per usare la forza, il quale non avrebbe portato nessun vantaggio alla coppia per ovvi motivi.

    Luogo: Centro di Ricerca Criogenico
    Due anni e quattro mesi fa circa..



    La porta si aprì e Oregon fece fuoco sui primi bersagli che intravide. Erano quattro e tutti loro caddero a terra non in grado di reagire, non certo morti, ancora vigeva forte la morale di Oregon, inginocchiato aveva mirato alle gambe degli innocenti. "Dobbiamo correre al ponte" - le disse e cominciò a correre per il corridoio, il quale subito girava l'angolo verso destra. "Dove si trova il ponte?" - domandò lo spartan seguendola, spesso durante le missioni erano abituati a dividersi per affrontare meno nemici alla volta. "Non ci dividiamo, seguimi" - le rispose immediatamente, Oregon non poté far altro che acconsentire agli ordini della compagna. Svoltarono stavolta a sinistra ed entrarono in un altro salone, stavolta a forma di L. "No!" - esclamò Arizona, l'altro aveva accelerato per stare affianco durante la curva per svoltare l'angoletto, però era piazzata una torretta fronte all'uscita. Fece appena in tempo per vedere la macchina automatica girare la sua canna verso di lui per ripararsi all'angolo. "Per poco..puoi fare qualcosa?" - chiese inutilmente, certo che poteva fare qualcosa, anche a quella distanza poteva utilizzare il suo equipaggiamento per rendere inutilizzabile la torretta. "Ho un'idea" - un'ologramma davanti a lei, poggio le mani sopra e cominciò quasi a giocarci, aveva intenzione di prendere il controllo della torretta. Ma qualcosa non andò come pensava, l'arma non aveva più energia, evidentemente qualcuno sapeva del loro complotto. Qualcuno con lunghe orecchie. "Arizona, stiamo perdendo troppo tempo" - senza ormai nulla che potesse fermarlo, terminò i due che accompagnavano la torretta. "Presto ci raggiungeranno" - disse, era una situazione disperata, stranamente Arizona esitò, come se stesse pensando ai fatti suoi, poi alzò lo sguardo su Oregon e si avvicinò alla seguente porta per sbloccarla.

    Luogo: Endlos - Palanthas



    Non era nemmeno da escludere che avesse rilevato fonti tecnologiche tutte intorno alla grande biblioteca, forse chiaro riferimento al sistema di difesa, ma ancora non è detto che ciò che è stato appena scritto sia vero. Andando avanti, ora toccava la risposta, lasciò parlare tutto di fila al saggio per poi rispondere con poco, perché ormai si stava giungendo al termine, che avrebbe potuto portare a qualche compito da svolgere. Un primo tentativo di integrare Oregon nelle popolazioni che abitavano Endlos? Anche se non fosse stato così, avrebbe avuto tante altre occasioni, il suo viaggio non terminava a Palanthas, mancava ancora un altro giro del mondo, minimo.
    "Le mie scuse per aver inteso male, sono stato creato in questo modo, ciò che non è certezza, è possibilità" - rispose senza mai cambiare tono, la voce quasi metallica e degna di un costrutto. Eppure non si capiva se era realmente dispiaciuto o semplicemente riprendeva quella consuetudine, fatto sta che qualcuno si sentiva offeso ed era più giusto e prudente togliere l'aria avversa che spesso dava a vedere.
    "Corona di Kymeia, la fretta sta nella durata della mio funzionamento" - continuò, da qui si poteva capire che aveva pochi anni a disposizione prima di sparire per sempre e, non serve dirlo, ha il desiderio di vedere e conoscere molte cose prima di morire, o meglio, di pensare fino alla morte. Perché i costrutti come lui svanivano in quel modo, i calcoli aumentavano, i pensieri pure, comparata ad una mente umana, quest'ultima sarebbe esplosa, la stessa sorte capitava ad un'intelligenza artificiale come lei. Si sarebbe spenta come una luce di una lampada troppo abbagliante o un sistema in sovraccarico.
    "Dunque, posso esserle d'aiuto?" - la domanda che tutti attendevano, Arthur aveva in mente un qualche progetto per loro prima di ricevere la ricompensa tanto desiderata? Forse c'era anche la possibilità che la stessa IA avrebbe duplicato se stessa per stare per sempre in quel luogo, ma prima un passo alla volta.

    Stato Mentale: Attento e un po' preoccupato
    Stato Fisico: Normale
    Energia: 100%
     
    Top
    .
  14.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Ufficiale
    Posts
    746

    Status
    Anonymous

    croceart

    "Le mie scuse per aver inteso male, sono stato creato in questo modo, ciò che non è certezza, è possibilità. Corona di Kymeia, la fretta sta nella durata della mio funzionamento"

    Sospirò, questa volta un pò sconsolato.
    Gli dispiaceva andare contro gli interessi di chicchessia, ma c'erano delle regole da rispettare. Rispetto, ma anche insegnamenti che ogni Saggio tramandava ai suoi adepti. Ed Arthur -sfortunatamente per l'AI- ne aveva uno soltanto.

    "La Conoscenza non è per tutti".

    O meglio, lo era, ma andava assimilata nei giusti modi.
    Altrimenti sarebbe diventata dannosa.
    Un aborto, anzichè nascita di una nuova mente.

    "Dunque, posso esserle d'aiuto?"

    -Si, potrebbe.

    Disse infine, ormai stanco di quel lungo tergiversare. Quanti libri avrebbe potuto leggere l'Agente durante quel confronto? Ne ipotizzò almeno una decina.

    -Potrebbe iniziare modificando il suo modo di pensare. Essendo una AI in grado di "possedere" un uomo, immagino sia fra le sue abilità- disse, con la tipica freddezza per cui spesso lasciava di sasso gli stessi colleghi -Potrebbe iniziare a traslare il centro cognitivo da lei soggetto all'ambiente, così da incrementare la sua capacità di adattamento ai più svariati sistemi, e di analizzarli innanzitutto. Ad esempio, io sono uno scienziato ed uno studioso, non un benefattore. Al massimo un Maestro, ma anche in questo caso ciò che mi chiedete andrebbe contro ciò che insegno.

    Con un movimento della mano, andò a sistemarsi gli occhiali sul naso.

    -Inoltre lei è per me un perfetto sconosciuto: non ho nè ragione nè tempo materiale per concederle ora il sapere che ho acquisito in mesi di studio qui a Palanthas. Ancor meno le mie ricerche personali o ciò che insegno ai miei studenti, con i quali stringo sempre rapporti molto stretti. La mia decisione non è quindi mutata e le chiedo semplicemente di rispettarla: ho faccende di priorità superiore alla vostra richiesta ed ho già perso molto tempo.

    Detto ciò e congedato l'Agente con un inchino, voltò le spalle e si incamminò per i suoi uffici.

    -Se mi ritiene scortese, empio o semplicemente incapace di svolgere il mio lavoro, è liberissimo di denunciarmi all'Alfiere o lamentarsi con qualche mio collega: saranno le autorità stesse a giudicarmi, le uniche a cui obbedisco.

    Uno, due, tre passi, spalancò la porta del suo ufficio.

    -In ogni caso è libero di sostare in biblioteca e studiare su questi tomi. Le auguro una buona permanenza.

    E poi scomparve.

    Mi spiace, ma il mio pg è abbastanza categorico. Inoltre repelle questo tipo di richieste per motivi di bg. :teach:

    Ho chiuso la giocata perchè stavamo girando a vuoto: l'AI avrebbe continuato a chiedere ed Arthur avrebbe continuato a non concedere. Mi spiace :sisi:

    Metto in valutazione, ma lascio la giocata aperta nel caso tu voglia fare un ultimo post.
    Grazie comunque per la bella giocata :flwr:
     
    Top
    .
  15.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    5,424
    Location
    Keron

    Status
    Anonymous

    Non è il momento



    Pensato Intelligenza Artificiale
    "Parlato Intelligenza Artificiale"
    Pensato Agente Oregon
    "Parlato Agente Oregon"


    Luogo: Endlos - Palanthas



    Straordinario com'era stato capace di capire fino a quanto si potevano spingere i poteri di Heta. Solo avendo affermato che lo spartan era il suo mezzo, aveva interpretato stranamente ciò che non avrebbe voluto far sapere. Forse un caso o magari intendeva qualcos'altro. Una persona normale avrebbe semplicemente inteso che Oregon era il portatore del costrutto, ciò che permetteva all'intelligenza artificiale di osservare l'esterno. Almeno così dovrebbe avere significato la parola "mezzo". Aveva rifiutato per l'ennesima volta e ancora prima che Arthur si prestasse al suo lungo saluto, con tanto di frasi, avvisi e tutto quello che volete, di inutile, lei era già sparita. L'ologramma si era spento, aveva già capito come sarebbe finita la questione ed ha anticipato quel suo ostico avversario, è da lei dopotutto. Oregon rimaneva in silenzio osservando il portamento educato, ma affrettato del giovane. Non era sicuro se i giudizi in mente li stesse pensando lui oppure cercava di crearsi un'immagine mentale dei possibili pensieri del costrutto. Naturalmente inutile, poiché sia lui sia chi segue, sa bene che non ci sono più emozioni per l'IA. Ma ora cosa avrebbero dovuto fare?
    Possiamo andare - Oregon sentì la sua voce, meglio dire, in sua presenza, una riproduzione avvenuta attraverso la mente dell'Armatura. Per poco non avrebbe ribattuto, come faceva sempre, se non fosse per questa correzione.
    Sono più che sicuro che questa storia non è finita - e aveva ragione, quel tipo era interessante, non aveva neppure permesso al costrutto di attingere alle informazioni della biblioteca, o meglio, perché non voleva? Cosa costava a quell'umano inserire i dati dei libri all'interno dell'unità di memoria di Heta? Non si può cambiare un computer a parole, non può cambiare l'intelligenza artificiale con un discorso, per lui molte cose affermate erano inutile e poco interessanti, non portavano a nulla, sviavano semplicemente l'obiettivo del costrutto.

    Luogo: Centro di Ricerca Criogenico
    Due anni e quattro mesi fa circa..



    "Due unità in arrivo" - avvisò Oregon controllando il rilevatore di movimento, rimaneva fisso ad osservare l'unica possibile entrata con le armi puntate. Sembrava che il tempo scorresse lento oppure che, effettivamente, stavano passando troppi secondi per i suoi gusti. La porta non doveva essere complicata da aprire. Troppo tardi. Un colpo secco da dietro, senza nemmeno le scuse. Arizona lo aveva forse tradito? Nemmeno un gemito, solo il rumore dell'armatura che toccava terra. Gli offuscati mostravano una serie di luci, molto fastidiose, spesso batteva le ciglia, però ancora non aveva recuperato i sensi. Lo stavano portando via, l'unica cosa che ricordava era l'unità di memoria prelevata. Non se l'era portata via, per quale motivo? Sarebbe toccato poi un interrogatorio, al quale avrebbe faticato a rispondere, come poteva sapere cosa frullava nella testa di Arizona? Quell'unità di memoria era un falso, non era certo, ma poteva ipotizzarlo. Se avevano fallito il piano, era stato usato come scusa per fuggire e ci era riuscita. Non sapeva se provare un forte odio o pazientare, d'altronde non gli sarebbe successo nulla, tranne aver perso la fiducia dei piani alti.

    Luogo: Endlos - Palanthas



    Dunque, Oregon uscì dalla biblioteca. Continuò dritto per un bel pezzo, ad un tratto si fermò, aveva bisogno di avere qualche certezza su ciò che avrebbe dovuto fare dopo. Aveva il diritto di sapere il suo percorso.
    La via del sapere, Agente Oregon - rispose e quasi non provocò una reazione violenta dallo spartan, il quale si sentiva preso in giro.
    Sono venuto fin qui per nulla, dimmi Heta, ci spostiamo ancora? Non è così? - mantenne la calma, il problema non era certo viaggiare, anche se preferiva rimanere nel presidio orientale, quello più pacifico. Eppure aveva il presentimento che si sarebbe allontanato da lì per molto tempo, forse per sempre.
    I suoi sospetti, Agente Oregon, non sono del tutto sbagliati, solo non è il momento, ma non significa che non si attuerà - infiltrarsi nella biblioteca e rubare i dati? Sembra figo, peccato che non sappiano molto della biblioteca, non hanno nessun luogo dove nascondersi. Giusto, se pensate che essere contrari al piano sia un problema, considerando Oregon, ebbene non lo è, si fa e basta. Certamente nulla è deciso, però il pensiero c'è, già questo mette più curiosità al costrutto e altrettante preoccupazioni allo spartan.
    E' possibile che vi siano altre biblioteche negli altri presidi - e continuò - Con sincerità, non posso essere dispiaciuto della nostra programmazione, uno dei presidi considerati più pericolosi sarà la nostra nuova meta - annunciò con l'entusiasmo che solo lei poteva avere, incomprensibili come l'humor inesistente che la caratterizzava. Oregon alzò le braccia e le lasciò cadere pesantemente sulle cosce, sconfitto e in parte abbattuto. Ma in fondo in fondo, era un'avventura che non gli dispiaceva affatto, forse era vero che, nonostante i secondi fini, l'intelligenza artificiale guardava anche ai desideri altrui, chissà.

    Stato Mentale: Tranquillo e pensieroso
    Stato Fisico: Normale
    Energia: 100%
     
    Top
    .
14 replies since 11/6/2014, 21:22   241 views
  Share  
.