Here comes the Bride

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    AVATAR_DEFAULT

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    3,131

    Status
    Anonymous

    Nell'assordante ululato della tormenta che infuria tra le vie della Città delle Stelle, il passaggio della loro carrozza è solo il fantasma di un fragore clamoroso: gli zoccoli dei cavalli rintoccano contro la pietra gelata del lastricato nascosta dalla neve, i nitriti degli animali e il frenetico cigolare delle ruote in movimento senz'altro sveglieranno più d'uno nel proprio letto, e il traballare spettrale delle lanterne appese a cassetta -accanto al cocchiere intabarrato, nel tentativo di far luce davanti a loro-, finiranno sicuramente per ispirare nuovi racconti sulle oscure presenze che abitano la notte di Najaza l'indomani.

    Per la volta chiara di quel cielo di neve si innalza soffocato un frastuono che avrebbe altrimenti rischiato di ridestare i morti dalle tombe e annunciare una delle tanto predicate notti del giudizio destinate ad epurare la terra dagli empi, se solo la bufera non fosse in atto - o se solo fosse abitudine dei Nobili conservare entro le mura le spoglie delle loro vittime...

    Diversamente, all'interno dell'abitacolo il silenzio tra i suoi occupanti è qualcosa di palpabile come un sudario: a causa del freddo, al giovane paggio è stato concesso di entrare, e il dondolio dei sedili gli ha conciliato il sonno; il ragazzino dorme pacificamente avvolto in uno dei mantelli della Dama, ben concentrata nella lettura di un qualche romanzetto dalla copertina segnata dal tempo, e il Crimson ha oscillato tra sonno e veglia, alternando colpi di sonno a qualche chiacchiera di intrattenimento con Lady Desdemona... ed è al risveglio di uno di questi momenti di incoscenza che il giovane si accorge che il cocchio ha rallentato.

    jpg

    Fuori dai finestrini il paesaggio è cambiato, e le casette ammassate hanno lasciato il passo ad un giardino innevato da cui si ergono solo qualche conifera e qualche statua di marmo imbiancate dal bacio del gelo; qualche decina di metri più avanti, al di sopra delle chiome degli alberi, il profilo di una bella dimora emerge dalla fitta nevicata: finalmente, siete in vista della meta di tanto peregrinare.

    « Tra poco saremo in arrivo al castello dei Gluskin, caro Lance. »
    lo informa la donna, curvando le belle labbra borgogna in un sorriso
    « Il lord del Maniero sarà presto mio marito, e so per che verso prenderlo, ma...
    Il suo entourage potrebbe avere qualche riserva verso di noi. »

    prende tempo per una pausa teatrale, metre chiude il libercolo che ha in grembo
    « Pertanto, devo chiederti di assecondarmi in tutto quello che dirò e farò d'ora in avanti.
    Ne va della nostra sicurezza »


    Negli occhi d'argento della maliarda strega brillano una fermezza ed una gravità
    che non lasciano margine di errore sulle sue intenzioni: sta dicendo sul serio.

     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar


    Guerriero solitario dall'animo nobile e dal cuore di ghiaccio

    Group
    Member
    Posts
    11,162

    Status
    Offline

    Atto I



    Snow...~



    Descrizioni/Azioni
    "Parlato"
    Pensato




    Oscillava candezialmente l'abitacolo adibito al trasporto della regale consorte, conciliando l'avvento d'un onirico sentore. Vittima di tale sentore parea il prode vassallo d'un regno perduto, che a stento arginava i fragorosi sbadigli che si delineavan sulle labbra sue, occultati prontamente e garbatamente con ambo i palmi, in tal guisa lo avea irrettito l'amato fratello. Ei non era in grado di scorgere alcunchè oltre l'oblo sito accanto alla sua postazione, l'immacolata distesa precludeva ogni sorta di veduta, ostentando l'eccesso candore di cui era propria, eppur codesta candida prerogativa non era assai spiacevole, invero. Sbiadite immagini si delineavan oltre le iridi del giovane uomo, che scrutava assorto, alla stregua d'un infante ed i suoi balocchi.




    Una dimora oltre le nubi, la foschia che l'ammanta è densa nondimeno di mistero, che dunque quell'immane magione sia il traguardo. La metà si agoniata? Taluno è giunto a sincerarsi della nostra identità, che riponessero sì tanta fiducia nelle doti del Doganiere. Tsk, ironico...




    Sovente nel peregrinare Crimson s'era accinto ad interloquire con la regal pulzella, apprendendo nozioni di spessore sull'annesa regione, altrettanto s'era assopito incautamente, ma alla visione del loro obbiettivo parve risanato dall'ardua tenzone che poc'anzi lo avea provato, nondimeno smanioso di esser testimone della singolarità che pullulavan in quel loco: oltremodo il tragitto lo avea tediato.




    "Siamo giunti, Milady?"




    Esordì il prode, prestando orecchio ai verbi della fanciulla, sostenendo il di lei sguardo, aggrottando d'un poco il cipiglio all'udir tali parole dalle labbra della futura consorte. Trasudava fermezza la pulzella, che vi fosse menzogna nelle sue parole era da escludere, eppur per quale recondita ragione l'incolumità loro era a repentaglio? Quesito lecito, invero. Nell'innoqua innocenza sua il ramingo si rivolse all'interlocutrice, adoperando un tono moderato al fine di non destar il paggio.




    "Chiedo venia, lungi da me intrommetermi nella vostre relazioni, eppur chi avrebbe modo di aver riguardo verso la dama del signore del maniero?"




    Dubbioso rimase in viso mentre pazientava la replica della Cinerea lady. Al seguito di fugaci istanti riprese fiato il Naufrago.




    "Non vi sarà ingiuria alcuna a ledere la nostra figura, se per proseguire dovrò prestarmi ad una farsa...E sia."




    Ragione alcuna sovveniva all'ex mercenario, plausibile vi fosse una menzogna più radicata, un tranello imbastito oltre l'apparenza. Pavido di alcunché era Crimson, ei anelava in cuor suo di destreggiarsi nella pugna ancora, forgiato in cotal maniera l'animo suo: tale era la sua benedizione e medesimo il fardello. L'unica mansione a cui sapea adoperarsi era tale, il lascito d'un fratello smarrito.





    Mana: 100% = 100%
    Stato fisico: Perfetto.
    Stato Psicologico: Inizialmente annoiato in seguito progressivamente incuriosito.
    Sunto: Semplice dialogo.
    Passive utilizzate: Velocità +50%
    Tecniche Attive: Nulla.
    Ps qualora vi siano edit, saranno meramente al fine di rimuover vari o eventuali errori di battitura.
    Armi:
    The Breaker Una coppia di lame gemelle assai particolari, invero, poichè taluna spada è stata forgiata a mò di Spirale, più simile ad una sorta di 'Trivella'. Peculiarità principe di codeste armi bianche è quella di fregiarsi d'una considerevole dote perforante, poichè, tramite un astuto congegno sito sulla guardia, colui che le brandisce è in grado di farle vibrare sin ad innescare il meccanismo che le renderà per l'appunto rotanti è assai ostiche da arginare, incrementando notevolmente le loro doti di perforazione e offesa. Futile rammentar che l'elsa è la medesima d'una qualsiasi arma convenzionale, è la superficie atta ad offender che prende la forma d'una Vite, ove l'apice accuminato e piccolo e propenso ad insinuar le difese e la lama cresce a forma conica verso la guardia. Quando il loro custode non attinge alla loro peculiarità la loro capacità d'offesa non è dissimile da quella d'una qualsiasi altra arma bianca di calibro medio. [ Power Up Variabile in Forza quando le armi sono azionate, con due livelli di incrementi(basso o medio), con un massimo di consumo medio e annesso 50%]

    Abilità:
    Red Shadow Saettante e fulmineo, lesto quanto fatale, invero, tale è Lance durante la pugna. Crimson è in grado di sorprendere talun antagonista vantando un'invidiabile velocità e fluidità nelle movenze, alla stregua d'una mortal danza, ei è rapido e preciso nei movimenti, rasentando una grazia concessa solo agli araldi celesti, ottimizando ogni torsione o balzo a proprio vantaggio, eseguendo azioni che in pochi sarebbero in grado di emulare, difatti sovente tale peculiarità che lo rende un avversario temibile e temuto. Degno di nota è la capacità del ragazzo di riuscir ad imprimer nella retina di eventuali astanti la figura sua, grazie all'eccelsa rapidità, sì da ingannar i presenti sull'odierna ed esatta locazione sua. [Passiva, incremento Velocità 50% + Immagine residua come Abilità Attiva, con consumo Variabile in base alle copie di immagine prodotte, da un minimo di Medio per una.]

    One Man Army Attingendo alla sua abilità di evocatore, il giovane è in grado di richiamare, da uno spazio sconosciuto, le più svariate armi bianche, che appariranno tra le mani del ragazzo o all'interno del suo raggio d'azione, distorcendo l'aere. Ogniqualvolta ei manifesta codesta mistica peculiarità, la tinta delle iridi sue muta, cangiando in un rosso sanguevivo, che paion rifulge di chiaror proprio. Le armi evocate non avranno particolari doti, se non l'esser di forgia fisiche o magica, taluna sarà sotto il dominio dell'ex mercenario, che sarà in grado di manovrarle anche a distanza secondo il suo personal diletto, adoperandole per l'offesa quanto per la difesa. N.B. ci tengo a precisare che se con la presente si evocano spade(che sono l'esclusiva dell'evocazione stessa) fisiche la natura dell'attacco e della tecnica non sarà differente, come qualora siano magiche, ma non è consentito mischiare creando cosi una tecnica fisica e magica al contempo [Attiva, Consumo: Variabile]

    Renzokuken Arcano stile di lotta appreso dell'ormai smarrito fratello, tale stile si affida all'ausilio di una considerevole rapidità di movimenti ed una brutalità rilevante, che ha reso Lance l'esperto schermidore che è tutt'ora. Per apprender tale via è necessario aver una discreta manualità con un'apposita lama, sì da riuscir ad ottimizzare le tempistiche di azione e reazione con movimenti minimi ed evemtuali torsioni del busto e degli arti inferiori, al fine di scrutar la breccia nell'altrui difesa ed annichilire con perizia l'avversario, istillando il maggior vigore possibile nel fendente, recando seco la disfatta sotto la gelida morsa del metallo. Il giovane è in grado di utilizzare tale disciplina solo quando brandisce le sue fidate e personali armi. [Passiva, accessibile solo quando Lance impugna Breaker, Incremento Riflessi 25% e Destrezza 25% ]
     
    Top
    .
  3.  
    .
    AVATAR_DEFAULT

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    3,131

    Status
    Anonymous

    "Chiedo venia, lungi da me intromettermi nella vostre relazioni..."
    perplesso e incuriosito per via delle sue parole, Lance prese la parola
    "...eppur chi avrebbe modo di aver riguardo verso la dama del signore del maniero?"

    « Il Signore del Maniero. »
    rispose lei con un'alzata di spalle e un sorriso enigmatico
    « ...ma a lui penserò io. E' per questo che mi trovo qui. »

    Contemplando il volto serio e leale del suo imprevisto accompagnatore, la Dama Nera non poté far a meno di sentirsi un pochino in colpa nei suoi riguardi: non era stata del tutto sincera con lui in merito alle circostanze di quel suo matrimonio prossimo venturo, ma.... se lo fosse stata, probabilmente nessuno avrebbe acconsentito a seguirla ed accompagnarla in quel luogo - non il piccolo mendicante che aveva vestito da paggio, né tanto meno il vecchio cocchiere di cui aveva noleggiato i servigi nel cuore del Pentauron.

    Non si poteva certo dire che Najaza avesse una cattiva reputazione, visto che -in ogni altro luogo di Endlos- non si sentiva mai parlare di suoi provvedimenti o della sua quotidianità, né nel bene né nel male (ad eccezione della sua burocrazia, di una pedanteria così atroce da sconfinare nel paradosso o nella leggenda), ma... se entro i confini del Settentrione chiunque preferiva impallidire, tacere, cambiare argomento, o fuggire dopo essersi ricordato di qualche impegno improvviso altrove non appena gli si chiedevano informazioni sulla Capitale,
    qualcosa di strano doveva esserci.

    E quello che di strano c'era sotto, lei lo aveva casualmente scoperto un giorno qualsiasi, quando una donna si era presentata al bordello presso cui lei lavorava, alla disperata ricerca di un impiego di qualsiasi genere: come sguattera di cucina, come cameriera per le pulizie, anche come "donna di mestiere" -non le importava-, ma vista la zoppia che la rendeva storpia e le numerose cicatrici che le sfiguravano il volto non più nel fiore degli anni, era piuttosto evidente che la Mezzana non l'avrebbe trovata utile per nessuna di quelle mansioni.

    Desdemona non sapeva ancora spiegarsi che cosa l'avesse esattamente mossa a pietà quella volta -probabilmente, era stata semplicemente la chiamata del Destino-, ma fatto stava che si era fatta avanti e l'aveva reclamata come sua ancella personale... e visto che lei era la più bella e la più cara della
    Maison -il fiore all'occhiello di quella casa di piacere-, quella pretesa non le era stata rifiutata. Dopotutto, non era il capriccio più strano che le avessero mai accordato.

    Nonostante la gratitudine e la fedeltà, la donna non si era dimostrata mai troppo di compagnia con la sua benefattrice, e nemmeno troppo efficiente nell'accudirla: le storpiature le rendevano difficile muoversi agilmente, e il suo viso sgraziato non era certo un bel vedere, quindi non c'era troppo da stupirsi di quanto inadeguata potesse sentirsi al suo cospetto, ma... c'era voluto qualche giorno prima che gli occhi d'argento della Strega si accorgessero che la cappa di mestizia che quella sventurata trasudava non fosse completamente naturale.

    Dopo i primi tempi passati ad osservarla, l'Imperatrice aveva confermato il suo sospetto che si trattasse di una maledizione, ed era riuscita ad identificarne la causa nell'anello che quella portava al dito, ma aveva dovuto mettere crudelmente sotto torchio -con metodi non proprio gentili-, perché le raccontasse che cosa l'aveva ridotta in quello stato e perché...

    "Non vi sarà ingiuria alcuna a ledere la nostra figura,
    se per proseguire dovrò prestarmi ad una farsa...E sia."


    Le parole del Crimson sancirono il suo assenso, e -un pò sovrappensiero- la Dama d'Ebano annuì benevolente, piegando le piene labbra color borgogna in un sorriso di ringraziamento prima di evadere lo sguardo altrove, indugiando un istante sul sigillo che indossava all'anulare della mancina -che le riposava in grembo- e volgendo poi le iridi d'argento fuori dal finestrino, al viale fiancheggiato da grandi alberi innevati.

    Detestava esporsi in prima persona -lo trovava inutilmente pericoloso per la sua meravigliosa persona-, ma nonostante la sua indole pavida e refrattaria ai rischi, l'unico signore che riconoscesse l'aveva convocata in Sogno per affidarle quel Mandato, e così... eccola lì a Nord, per risolvere un problema con la promessa di un'adeguata ricompensa.

    « Chi è là?! Chi siete? Che cosa volete? »

    La voce alta, chiara e forte di un uomo fece eco al silenzio che seguì l'arrestarsi della carrozza, e il bagliore aranciato della lanterna che -con ogni probabilità- questi doveva recare con sé lasciavano intendere senza fraintendimenti che qualcuno fosse giunto ad accoglierli; molto bene: era il momento di entrare in scena.

    « Seguimi, Lance: usciamo. »
    lo esortò la fanciulla, mettendo da parte il libro e il paggio, e alzandosi
    « ...e ricorda: sei la mia guardia del corpo - stai nel personaggio. »

    Gli rivolse un occhiolino, sperando il giovane cogliesse l'implicito messaggio insito in quelle parole, valevole tanto come suggerimento a reggerle sempre il gioco, ma anche -e soprattutto- a tenere gli occhi aperti e le armi pronte; poi, spalancò lo sportello e discese con grazia la scaletta meccanica, pizzicando due lembi della lunga gonna nera per sollevare l'orlo quanto necessario a non inciampare.

    « Perdonate la tarda ora, mio signore... »
    esordì la Strega con voce suadente, avanzando verso il domestico
    « ...la neve ha causato qualche piccolo problema alla mia carrozza,
    e si è fatto buio nel frattempo. »


    Se l'avventuriero l'avesse prontamente seguita, avrebbe potuto ammirare in tutta la sua stupidità l'espressione comparsa sul volto dell'uomo con la lanterna e degli altri tre -armati e con le mani sull'elsa delle spade- apparsi dietro di lui, per frapporsi tra l'ingresso e quelle visite apparentemente inattese: la bellezza di Desdemona li aveva lasciati sopraffatti, e questo -fortunatamente- stemperava di molto l'atmosfera di una scena che sarebbe stata altrimenti tesissima e densa di ostilità, ma... la cosa non quadrava col racconto fatto al Naufrago.

    « Pe-perdonate Milady, ma... »
    esordì dopo un momento il Maggiordomo
    « ...non capisco cosa... »

    Pur ammaliato dal fascino della lady, il Maestro di Cerimonie rimase tenace nei propri doveri, e -seppur più confuso e cortese di quanto la situazione gli avrebbe normalmente richiesto-, non sembrava comprensibilmente propenso a rinunciare ad una spiegazione esauriente, finché...

    jpg
    « Sono qui per presentarmi al Lord Gluskin, naturalmente. »
    lo interruppe lei, proterva come solo una donna vanesia sa essere
    « So che avrei dovuto avvertirvi del mio arrivo... »
    distrattamente, sollevò una mano a ravviarsi i capelli, esibendo l'anello
    « ...ma ero così impaziente di incontrare il mio sposo...! »

    ...qualcosa in quel gesto e quelle parole parve dargli all'istante tutte le risposte che cercava, e fu sbarrando gli occhi -d'un tratto sveglissimo- che, con un sobbalzo, il Maggiordomo e le guardie si fecero immediatamente da parte; il primo profondendosi in un inchino rispettoso e desolato, gli altri scattando sull'attenti.

    « Costernato, Milady...! Non eravamo stati avvertiti del vostro arrivo...! »
    interloquì quello mortificato, prima di voltarsi per fare strada all'interno
    « Non so come sia potuto accadere. Vi prego, per di qua...!
    Il viaggio sarà stato faticoso con questo tempo da lupi. »


    Un benevolo sorriso rassicurante incurvò le belle labbra rosso borgogna della Dama Nera, mentre appena un cenno di assenso dissimulò nella condiscendenza il suo trionfo; soddisfatta, concesse al suo accompagnatore uno sguardo di intesa per invitarlo a seguirla, consegnò al cocchiere qualche disposizione da sopra una spalla, e infine varcò con disinvoltura la soglia del maniero.

    Un brivido la scosse interiormente -se di eccitazione o timore non seppe dirlo-, ma per l'ennesima volta si trovò a ripetersi che non aveva davvero nulla di cui preoccuparsi: aveva le sue risorse, il Destino aveva anche messo Lance sulla sua strada (e lui sembrava proprio il tipo di bravo ragazzo che non abbandona una fanciulla in difficoltà: le avrebbe sicuramente guardato le spalle), e... non ultimo, l'imprescindibile punto nodale attorno a cui rivoluzionava la sua vita:
    era troppo carina per morire.

     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar


    Guerriero solitario dall'animo nobile e dal cuore di ghiaccio

    Group
    Member
    Posts
    11,162

    Status
    Offline

    Atto II



    Lie...~




    Le parole pronunciate dalla cinerea donzella eran assai ambigue, l'ombra del dubbio cozzava nelle congetture sue. Come potea il futuro consorte ordire a discapito della propria amata? Scostò d'un lato il capo il ramingo, accantonando momentaneamente quella smania dubbiosa che avanzava nell'animo suo, logorandolo, anteponendo l'ardente tempra sua, alla stregua d'un Cavaliere della sua risma. Ei non era avvezzo a cogitare, invero. Mai avea tessuto trame o altresì preso parte a quest'ultime, il giovane uomo soleva agir con decisione e polso, rigorosamente fronteggiando dinanzi le ostilità, riponendo fiducia alla benedizione che la natura gli avea concesso, in ciò che gli era congeniale. Fu la suadente voce della dama ad intimarlo, infine: L'avvento suo era atteso, non vi fu tempo di elucubrare. Un gesto d'intensa sentenziò le parole della fanciulla, comprese Lance come era accaduto in precedenza, che dunque vi fosse un imminente tedio ad incombere? Plausibile. Le fidate lame gemelle sopite pazientavan di destarsi. Il Guerriero Cremisi bramava una successiva tenzone, sarebbe stata quantomeno una menzogna asserir contrario, seppur l'imperativo era di ottener informazioni sul loco e notizie sull'amato fratello.




    "Che la ballata abbia inizio."




    Sussurrò a flebile fiato, ironico, sornione, come di consueto. Pacato mosse al seguito dell'ebanica dama, opachi bagliori di lanterna irradiavan la foschia notturna, gli uomini che sorreggevan le lanterne interrogaron la donzella, che annichilì gli astanti ostentando la propria avvenenza. A stento arginava le risa, l'errante guerriero, anche ella parve assai dilettata, invero. Un palmo distanziava la figura Scarlatta dalla bruna lady, eppur Crimosn non comprese alcunché, quei gesti esulavan dalla sua comprensione, ma i verbi enunciati presagivano che vi fosse altro che in apparenza era stato taciuto. Balenaron nella mente del Cavaliere le congetture di poc'anzi. In guisa alcuna ebbe modo di eluder tale sentore.




    Non v'è emozione di sorta ad animar le viscere della Lady, ella agogna giunger dirimpetto a codesto Lord Gluskin per un fine occulto che non m'è concesso sapere. Plausibile che vi sia una sorta di riscatto nelle ragioni della donzella...Invero, alcunché mi tange di codesta situazione, Ella m'ha promesso sostegno ed informazioni future, auspico che anche tali verbi non mutino in fallace realtà. Quale giovamento potrebbe trarne?




    L'ennesimo sguardo d'intesa scoccò la Pulzella, quasi avesse udito i pensieri del ramingo, che annui pacatamente, come se non vi fosse taluna congettura a turbar l'anima sua. Sull'efebico viso persisteva una tracotanza che deformava l'estremità delle sottili labbra in un tenue sorriso. Non mutò la distanza tra il Naufrago e la Cinerea Lady, giustizia e onore impedivano al ramingo di mancar ai suoi doveri momentanei, indi al di lei fianco rimase, volgendo sovente le vitree iridi tutt'attorno, con parsimonia, invero. La cappa scarlatta sua garriva saltuariamente allo spirar dell'aere come fosse un vessillo, in medesima guisa la chioma vorticava furente, conferendo quasi una sorta di esoterica austerità al Cavaliere. Fregiandosi dell'innata eleganza sua varcò la soglia dell'imponente maniero, quasi fosse un vassallo degli Dei. Tema alcuna albergava nell'animo suo ed il dubbio poc'anzi covato si dissolse come brina al sole, v'era solo la mansione sua ora ed adempiere ad essa come fosse un greve fardello ed al contempo una grazia. Mai avea veduto un maniero dalla sìfatta ampiezza, quale incauto stolto avrebbe deposto l'attenzione al cospetto di un simil costrutto.






    Mana: 100% = 100%
    Stato fisico: Perfetto.
    Stato Psicologico: Inizialmente confuso dalle parole di desdemona, ma in seguito la confusione ed il dubbio lasciano spazio alla curiosità ed al senso di giustizia e onore.
    Sunto: Non necessario.
    Passive utilizzate: Velocità +50%
    Tecniche Attive: Nulla.
    Ps qualora vi siano edit, saranno meramente al fine di rimuover vari o eventuali errori di battitura.
    Armi:
    The Breaker Una coppia di lame gemelle assai particolari, invero, poichè taluna spada è stata forgiata a mò di Spirale, più simile ad una sorta di 'Trivella'. Peculiarità principe di codeste armi bianche è quella di fregiarsi d'una considerevole dote perforante, poichè, tramite un astuto congegno sito sulla guardia, colui che le brandisce è in grado di farle vibrare sin ad innescare il meccanismo che le renderà per l'appunto rotanti è assai ostiche da arginare, incrementando notevolmente le loro doti di perforazione e offesa. Futile rammentar che l'elsa è la medesima d'una qualsiasi arma convenzionale, è la superficie atta ad offender che prende la forma d'una Vite, ove l'apice accuminato e piccolo e propenso ad insinuar le difese e la lama cresce a forma conica verso la guardia. Quando il loro custode non attinge alla loro peculiarità la loro capacità d'offesa non è dissimile da quella d'una qualsiasi altra arma bianca di calibro medio. [ Power Up Variabile in Forza quando le armi sono azionate, con due livelli di incrementi(basso o medio), con un massimo di consumo medio e annesso 50%]

    Abilità:
    Red Shadow Saettante e fulmineo, lesto quanto fatale, invero, tale è Lance durante la pugna. Crimson è in grado di sorprendere talun antagonista vantando un'invidiabile velocità e fluidità nelle movenze, alla stregua d'una mortal danza, ei è rapido e preciso nei movimenti, rasentando una grazia concessa solo agli araldi celesti, ottimizando ogni torsione o balzo a proprio vantaggio, eseguendo azioni che in pochi sarebbero in grado di emulare, difatti sovente tale peculiarità che lo rende un avversario temibile e temuto. Degno di nota è la capacità del ragazzo di riuscir ad imprimer nella retina di eventuali astanti la figura sua, grazie all'eccelsa rapidità, sì da ingannar i presenti sull'odierna ed esatta locazione sua. [Passiva, incremento Velocità 50% + Immagine residua come Abilità Attiva, con consumo Variabile in base alle copie di immagine prodotte, da un minimo di Medio per una.]

    One Man Army Attingendo alla sua abilità di evocatore, il giovane è in grado di richiamare, da uno spazio sconosciuto, le più svariate armi bianche, che appariranno tra le mani del ragazzo o all'interno del suo raggio d'azione, distorcendo l'aere. Ogniqualvolta ei manifesta codesta mistica peculiarità, la tinta delle iridi sue muta, cangiando in un rosso sanguevivo, che paion rifulge di chiaror proprio. Le armi evocate non avranno particolari doti, se non l'esser di forgia fisiche o magica, taluna sarà sotto il dominio dell'ex mercenario, che sarà in grado di manovrarle anche a distanza secondo il suo personal diletto, adoperandole per l'offesa quanto per la difesa. N.B. ci tengo a precisare che se con la presente si evocano spade(che sono l'esclusiva dell'evocazione stessa) fisiche la natura dell'attacco e della tecnica non sarà differente, come qualora siano magiche, ma non è consentito mischiare creando cosi una tecnica fisica e magica al contempo [Attiva, Consumo: Variabile]

    Renzokuken Arcano stile di lotta appreso dell'ormai smarrito fratello, tale stile si affida all'ausilio di una considerevole rapidità di movimenti ed una brutalità rilevante, che ha reso Lance l'esperto schermidore che è tutt'ora. Per apprender tale via è necessario aver una discreta manualità con un'apposita lama, sì da riuscir ad ottimizzare le tempistiche di azione e reazione con movimenti minimi ed evemtuali torsioni del busto e degli arti inferiori, al fine di scrutar la breccia nell'altrui difesa ed annichilire con perizia l'avversario, istillando il maggior vigore possibile nel fendente, recando seco la disfatta sotto la gelida morsa del metallo. Il giovane è in grado di utilizzare tale disciplina solo quando brandisce le sue fidate e personali armi. [Passiva, accessibile solo quando Lance impugna Breaker, Incremento Riflessi 25% e Destrezza 25% ]
     
    Top
    .
  5. Roryn Macduff
     
    .

    User deleted



    Perché ogni notte la sognava, e doveva ammansire la passione della sua carne lontana; vi fosse almeno riuscito, blandendola con carezze. Era questa la risposta alla domanda che gli era stata posta? No. Si toccò la fronte. Non era questo ciò che voleva dire: se lo fosse stato, avrebbe potuto dissetarsi a qualsiasi fonte, come fanno i soldati di ventura, o fare da sé. Era diverso. La mancanza di lei non si acuiva all'apparire di un luogo amato; e nemmeno si infervorava per una voglia passeggera. Era nel proprio corpo che avvertiva la sua mancanza, come una nave in secca di desiderio. Sulle labbra gli affiorò un sorriso triste. Non gli capitava mai; specie di sorridere. Ma quella notte si sentiva addosso una stranezza che era furore e delirio.
    « Dicono che quando perdi un arto continui a sentirlo. Ma non c'è. »
    Si sorprese a dire quelle parole; parole non da soldato, ma da amante. Era buffo. Ross lo guardò senza fiatare, sorpreso da quell'affermazione improvvisa. Non era una risposta da Roryn Macduff. Se ne rese conto anche lui, soffermandosi su quanto gli era sfuggito. Il thane lo cancellò con un gesto della mano, e fu come se la sua anima fosse stata rimessa al suo posto: un posto nascosto e buio, celato da tutti. In un attimo, tornò quello di sempre; fissò il luogotenente, furibondo per la domanda da stolto.
    « Perché Gluskin è nella mia lista, e questo mi basta. »
    Il cugino non aveva distolto l'attenzione da lui, sebbene si guardasse le mani. Roryn lo sapeva. Non esisteva sulla terra uomo che lo conoscesse meglio; e da qualche tempo, sapeva anche questo, Ross lo studiava. Percepiva i mutamenti del suo carattere. Aveva paura di lui - l'aveva sempre avuta - ma ora temeva, innanzitutto, quello che stava diventando. Come un cervo tremante per il leone incombente.
    « E se è vero... »
    Serrò i pugni; digrignò i denti. Sembravano affilati come quelli degli animali, e le unghie parevano artigli di cristallo, pronti a strappare e dilaniare la carne. Ross sbatté le palpebre e l'immagine scomparve; doveva essere solo un'allucinazione, data dalla mente stanca, dalla scarsa luce.
    « ... se è vero, » ripeté, dando le spalle all'altro. Ma il graffio nella sua voce non lasciava intendere il dubbio: piuttosto, faceva trapelare la certezza di una punizione terribile. « sarà una ben triste festa, la sua. »
    Respirò lentamente, ritrovando una calma priva di intenzioni.

    « Stavolta sarò io a mandare
    i miei omaggi.
    »

    - - -

    Sei pazzo.aveva asserito il cugino, scuotendo la testa.
    Come farai ad entrare a Najaza? C'è una taglia sopra la tua testa.
    Ti uccideranno prima che tu riesca a mettere un solo piede per terra lì dentro.

    Tendenzioso, ma vero. Tutti sapevano quanto la lacrima edenica fosse la capitale del cavillo burocratico, prima che del Nord: si diceva che nessuno fosse mai riuscito a sfuggire ai pupazzi dell'Alfiere. Roryn Macduff, da parte sua, odiava quell'abominio celeste. Avrebbe sfatato quel mito solo per puro gusto di contraddizione.

    « Hai ragione. A meno che... »

    La conclusione del ragionamento spiegava il motivo per il quale, in quell'istante, si ritrovava in mezzo ai bagagli della carrozza: nessuno avrebbe fermato la promessa sposa di Gluskin, questo era stato il suo assunto. Un piano interessante, e nondimeno rischioso. Le sue previsioni erano state per metà deluse dal tentativo del doganiere di fermare il veicolo; eppure, in qualche modo, la dama se l'era cavata, evadendo il controllo. Aveva un debito nei suoi confronti, seppure il suo ruolo, nella faccenda, non destava le sue simpatie.
    Da allora, attese un tempo che gli apparì interminabile. La carrozza non era come il cavallo: le ripetute sbandate, le percosse delle vie sterrate, il non poter guardare la strada gli avevano procurato un pericoloso mal di stomaco che non aveva nemmeno sospettato. Roryn Macduff con la nausea: gli dèi stavano ridendo di lui, mettendolo alla prova. Si fermarono, poi, nuovamente, con l'ennesimo scossone. Il cavaliere si tenne il ventre, afferrandosi più strettamente a un appiglio.


    — Vi prego, per di qua. — udì indistintamente.
    — Il viaggio sarà stato faticoso con questo tempo da lupi.

    Dunque erano arrivati. Il malore passò di colpo, quasi che anch'esso ricordasse il motivo per cui si trovava lì. Non gli restava che sgattaiolare via non appena i servi avessero guidato il cocchiere alle stalle. Lì lo attendeva qualcuno, un amico dei Cavalieri: con le vesti giuste, con le armi più consone.
    La sua missione aveva inizio.

     
    Top
    .
  6.  
    .
    AVATAR_DEFAULT

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    3,131

    Status
    Anonymous

    { Gluskin Manor, Atrio }
    Lance

    Accompagnato dalle tue considerazioni sulla situazione sempre più nebulosa in cui ti stai andando a cacciare, segui Desdemona all'interno della magione, e sebbene l'aria sia ugualmente fredda -anche se meno che fuori, all'aria aperta- e l'ambiente poco illuminato, ciò che subito colpisce lo sguardo è la magnificenza del posto: probabilmente, di giorno o quando il lampadario e i bracieri sono accesi, quel luogo deve sembrare meno lugubre e assai più maestoso...

    jpg

    Con lento incedere, il Maggiordomo cammina davanti a voi per farvi strada nella semioscurità, e -con l'aria disinvolta di chi è abituata ai manieri e alla grandiosità- la Dama lo segue verso la doppia rampa di scale che conduce al piano superiore; nonostante il disagio che quella situazione surreale di certo comporta, ella sembra non badarci affatto: il rintocco dei vostri passi riecheggia nel silenzio assoluto della grande casa addormentata, accrescendosi in echi che rimbalzano sinistri per la volta -celata nelle tenebre- e i corridoi che si inabissano nel buio, ma lei ha sul viso la maschera gioiosa ed impaziente di una promessa sposa che non pensa a null'altro che alle nozze.

    « Mi state conducendo dal mio futuro marito? ♥ »
    cinguetta la fanciulla, giungendo le mani come una scolaretta emozionata

    « Oh, desolato, Milady... ma temo che dovrete aspettare domattina per le presentazioni. »
    risponde costernato il domestico, iniziando a salire la rampa di scale
    « Lord Gluskin si è ritirato per la notte ore fa, e a quest'ora starà dormendo profondamente...
    Non è possibile svegliarlo. »


    « Capisco... »

    Il mormorio della Dama è condiscendente, e tuttavia venato da una vaga nota di delusione; le belle labbra -rosse come un cuore intagliato nel sangue- si imbronciano un poco, e lo scontento che si irradia da lei è quasi un peso fisico che rende l'aria più pesante, ma la loro guida non osa fiatare nulla in risposta per paura di aggravare la sua posizione agli occhi della donna, e la conversazione si conclude così.

    Arrivati davanti ad una porta dai doppi battenti di legno intarsiato, il Maggiordomo si ferma e ne schiude l'uscio, aprendolo affinché gli occhi d'argento della donna possano ammirare l'ampio e sfarzoso ambiente della camera da letto che si stende al di là.

    « Spero che la stanza degli ospiti possa essere di vostro gusto, Milady. »
    annuncia, facendosi da parte per liberare l'ingresso
    « Si tratta di una sistemazione temporanea, naturalmente:
    domattina, provvederemo a trasferirla nella stessa ala di Lord Gluskin. »


    « Splendido. ♥ »
    commenta querula la donzella, varcando la soglia e voltandosi poi verso l'esterno
    « Domani gradisco essere svegliata presto, e provvedete ad assegnarmi una cameriera personale: voglio essere bellissima per il mio sposo, e avrò bisogno di assistenza nella vestizione. »
    dopo aver comandato come già fosse la padrona, la donna si rivolge al Crimson
    « Presentati alla mia porta prima di colazione: mi scorterai di sotto.
    E sii presentabile per stare al cospetto del mio sposo: non farmi fare brutte figure...! ♥ »

    con un sorriso, accosta poi il battente fino a lasciare solo uno spiraglio per il suo viso
    « Buona notte...! ♥ »

    La porta viene chiusa, e mentre i passettini leggeri di Desdemona lasciano intuire che si stia addentrando nei suoi alloggi, il domestico si volta per tornare sui suoi passi e ricondurti al piano di sotto: indietro per l'andito, giù per le scale, e dritto lungo un corridoio laterare che porta all'ala della servitù.

    « Da questa parte, Signore... »
    dice, facendosi luce col candelabro lungo il tragitto, e dopo un attimo parla di nuovo
    « ...mi scusi se sono indiscreto, ma... che genere di relazione avete con Milady? »


    { Gluskin Manor, Cortile }
    Roryn

    L'infiltrazione sulla carrozza è andata bene, il viaggio in bagagliaio -in mezzo alle valige e agli scossoni- un po' meno, ma anche se la nausea è stata la peggiore dei compagni di viaggio, quel che conta è l'obiettivo, e quello può dirsi raggiunto: avete superato il Doganiere, siete saliti a Najaza, avete raggiunto il maniero, e il tuo passaggio è stato anche ammesso all'interno.

    ...e la cosa può essere un problema, perché degli ospiti in casa del tuo obiettivo vogliono dire più testimoni e più occhi a cui dover celare la tua presenza finché non avrai raggiunto il nobile – la tua preda.

    Nonostante l'impazienza -di passare all'azione, ma soprattutto di toglierti da lì-, ti tocca aspettare ancora un tempo lunghissimo, prima che il campo sia libero: nonostante la premura del domestico di tornare al sopore del proprio letto, il vecchio cocchiere si è incaponito -come solo gli anziani sanno fare- per sciogliere e strigliare i due animali prima di ritirarsi nella stanza messa a disposizione per loro nell'ala della servitù; nulla da stupirsi se, invece, il giovane paggio suo nipote -più avvezzo alla testardaggine del nonno- si sia risolto ad appisolarsi su una balla di fieno, in attesa di poter raggiungere un letto.

    Quando finalmente la piazza viene sgombrata -un'eternità più tardi-, il cameriere sbuffa come un mantice: ha perso ogni briciolo di cortesia nel far strada all'anziano -che tiene per mano il ragazzino assonnato-, ma quel suono ti aiuta a comprendere distintamente quanto e quando il trio si allontana; rimasto solo nella stalla buia e fredda, non ti resta che abbandonare il tuo nascondiglio e attendere il tuo contatto.

     
    Top
    .
  7. Roryn Macduff
     
    .

    User deleted


    Presto la sua missione sarebbe iniziata. Presto.
    Se lo ripeté più volte a mente; quel ritornello - lo sperava - era un esorcismo o un talismano, capace di far avverare le sue speranze al più presto. E, invece, gli attimi si succedettero uguali, uno dopo l'altro, in un'identica attesa. Il vecchio non voleva lasciare il campo, non voleva andarsi a riposare, non prima, almeno, di aver strigliato i suoi maledetti cavalli. Roryn serrò la mascella, innervosito. In un altro momento avrebbe omaggiato quell'uomo, capace di una resistenza invidiabile; ma ora la sua dedizione al dovere era senz'altro fuori luogo: gli stava facendo perdere un sacco di tempo. Non seppe dire quante ore passò così, cercando solamente di stare quanto più immobile e silente dietro il suo nascondiglio. Di tanto in tanto, allungava un braccio o una gamba per non fare indolenzire troppo i muscoli; per non lasciarsi vincere lui stesso dal sonno o dalla stanchezza. Il sangue vampiro che aveva assunto prima del viaggio lo stava aiutando a stringere i denti. Sperava solo che gli effetti non svanissero tanto presto.
    I tre seccatori lasciarono la stanza, infine. Ne fu avvertito dallo sbuffo risentito dell'inserviente, dal rumore strascicato dei piedi del giovanotto, dalle lamentele dell'anziano. Sospirò a sua volta, rilassando la nervatura, che fino ad allora era rimasta tesa, pronta a scattare. Sgusciò fuori dalla sua postazione con un movimento lento. Un'ombra felina che si univa a quelle tremolanti della notte, che la luce delle torce rendeva più affusolate.


    « Whoa! »
    Fu un urlo soffocato, quello dell'uomo di fronte a lui. Aveva persino fatto un balzo all'indietro, arretrando di diversi passi. Roryn si era messo in guardia, ma aveva subito allentato la difesa, non appena aveva capito chi si trovasse davanti.
    « Ero venuto a cercarvi. Mi avete fatto prendere un colpo. »

    Ser Oswald era un uomo di mezz'età, dall'aria bonaria; un cavaliere errante che aveva passato la sua vita tra giostre e mischie di vario tipo. In vita sua, però, non era riuscito a vincere nemmeno un torneo. Non si poteva dire, ciononostante, che in passato non fosse stato una lama valorosa. Lo stemma della talpa che si era scelto per rappresentarlo gli si addiceva sotto molti aspetti.
    « Difendere il Nord. », lo salutò Macduff, tendendo il braccio.
    « Difendere il Nord. »
    Ripeté Oswald, ricambiando la stretta. Un gesto un po' meccanico, ma non per questo privo di una certa dose di genuinità.

    « Hai quello che mi serve? »
    Era proprio uno di quegli uomini che vanno dritto al loro obiettivo: fu questo il pensiero del cavaliere errante. Gli avevano detto che il Comandante degli Eremiti - o Cavalieri di Koldran, come li chiamavano i più - fosse un tipo pragmatico, ma non poteva sospettare fino a che punto. Si passò una mano sulla barba ruvida, lasciata incolta da tre giorni. Lo faceva sempre, quando manifestava un dubbio.
    « Certo. Ecco qua. »
    Ser Oswald gli tese un sacco di iuta: al suo interno, Roryn vi trovò una tunica elegante, verde smeraldo, di un casato minore fedele ai Gluskin. Inoltre, c'era una spada corta e un pugnale, di quelli che qualsiasi uomo del Nord portava con sé per difesa personale.
    « Ho io il vostro spadone. Nel caso vi serva, ve lo farò trovare. Gli dèi non vogliano. »
    Macduff indossò i nuovi abiti, cingendosi alla vita con la cintura di cuoio ribollito che gli era stata fornita. La fibbia mandò barbaglii d'oro, illuminando il volto scavato del Leone. Prima di andare, il cavaliere si trattenne qualche secondo, in cui vagolò l'ombra di un'incertezza.

    Gli dèi non vogliano, aveva detto ser Oswald.

    Era quello che si augurava anche lui. Si scambiarono un'occhiata di congedo,
    e Roryn fece il suo ingresso nel maniero.

     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar


    Guerriero solitario dall'animo nobile e dal cuore di ghiaccio

    Group
    Member
    Posts
    11,162

    Status
    Offline

    Atto III



    Crystal Castle...~




    Pregno di magnificenza era maniero del Lord, ove ombre flessuose lasciavan presagire che parte di codesta magnificenza era omessa e ad appannaggio del mero chiarore, assai soffuso in quel frangente. Plausibile che se l'avvento alla magione fosse stato diurno l'apparente dimora sinistra sarebbe parsa maggiormente fulgida e notevolmente meno macabra. Codeste le congetture del giovane, momentaneamente assorto nella contemplazione degli arazzi e di quello sfarzo, quel lusso che mai sarebbe appartenuto ad una Ramingo della sua risma. Con sguardo gioviale tumulò l'invidia nascente, proseguendo l marcia al seguito della Tenebrosa, senza badare ai verbi farfugliati da ella. Echeggiavan le parole di ambo gli interlocutori, in tal guisa l'errante prode non fu in grado di negar loro orecchio, mentre con falcate cadenziate s'inoltrava al seguito dei meandri più reconditi del palazzo, sovente spiazzato dalla vasta locazione ed altrettanto attonito, non propriamente a suo agio.




    Codesto fitto dedalo mi tedia, eppur debbo rimembrar la via o v'è possibilità che io mi ubichi in qualche ala sgradita.




    Ponderava Crimson, sin quando l'attenzione sua fu destata al cospetto d'una stanza, come di consueto dalle pregiate rifiniture. L'alloggio di Desdemona. L'alloggio della novella sposa. Il dubbio invase il viso dell'emissario del Nord, ei avrebbe voluto pronunciarsi sì da comunicare quanto non fosse congeniale che la fanciulla fosse disposta senza la degna custodia: La sua. Eppur tacque, ella si pronunciò dettagliata ed il ramingo si limitò a confermare le direttive. Escludeva che la dama fosse sì sciocca, Lance elucubrò che ella avea avuto modo di agire in una posizione analoga, qualora fosse stato necessario.




    "Come desidera, milady."




    Un commiato celere, mantenendo il ruolo imposto. Innegabile, il giovane dalla corvina chioma era quasi dilettato da quella farsa. Privo di titubanza alcuna ei mosse al seguito del custode, emulando il lento incedere dell'uomo. Pochi passi ed il Maggiordomo ostentò la sua curiosità, quasi morbosa, interrogando lo schermidore. Senza scemar il passo enunciò verbo Lance, munito della consueta ingenuità sua e della proverbiale tracotanza insita nell'indole.




    "Lady Desdemona ha avuto riguardi nei miei confronti, al fine di codesto favore presto servigi alla sua persona...A disposizione mia v'è l'unica mansione alla quale sono in grado di adempiere."




    Crimson non poteav fregiarsi della dote di oratore, eppur auspicava che il custode non avrebbe avanzato ulteriori quesiti, anche se quella domanda parve singolare, ma come potea aver timore d'un maggiordomo? Non v'era taluno in grado di alimentar tema nell'indomito spirito suo.





    Mana: 100% = 100%
    Stato fisico: Perfetto.
    Stato Psicologico: Curioso.
    Sunto: Non necessario.
    Passive utilizzate: Velocità e Destrezza +50%
    Tecniche Attive: Nulla.
    PsHo provveduto ad editare armi e tecniche perchè le precedenti non erano consone al regolamento, quelle odierne vanno bene, ad ogni modo non dovrebbe cambiare nulla ai fini del gioco. qualora vi siano edit, saranno meramente al fine di rimuover vari o eventuali errori di battitura.
    Armi:
    The Breaker Una coppia di lame gemelle assai particolari, invero, poichè taluna spada è stata forgiata a mò di Spirale, più simile ad una sorta di 'Trivella'. Peculiarità principe di codeste armi bianche è quella di fregiarsi d'una considerevole dote perforante, poichè, tramite un astuto congegno sito sulla guardia, colui che le brandisce è in grado di farle vibrare sin ad innescare il meccanismo che le renderà per l'appunto rotanti è assai ostiche da arginare, incrementando notevolmente le loro doti di perforazione e offesa. Futile rammentar che l'elsa è la medesima d'una qualsiasi arma convenzionale, è la superficie atta ad offender che prende la forma d'una Vite, ove l'apice acuminato e piccolo e propenso ad insinuar le difese e la lama cresce a forma conica verso la guardia. Quando il loro custode non attinge alla loro peculiarità la loro capacità d'offesa non è dissimile da quella d'una qualsiasi altra arma bianca di calibro medio. [Aumento Variabile in Forza quando le armi sono azionate, con diversi livelli di incrementi, con un minimo di consumo medio e massimo di Critico, con annessi Bonus]

    Abilità:
    Red Shadow Saettante e fulmineo, lesto quanto fatale, invero, tale è Lance durante la pugna. Crimson è in grado di sorprendere talun antagonista vantando un'invidiabile velocità e fluidità nelle movenze, alla stregua d'una mortal danza, ei è rapido e preciso nei movimenti, rasentando una grazia concessa solo agli araldi celesti, ottimizzando ogni torsione o balzo a proprio vantaggio, eseguendo azioni che in pochi sarebbero in grado di emulare, difatti sovente tale peculiarità che lo rende un avversario temibile e temuto. Degno di nota è la capacità del ragazzo di riuscir ad imprimer nella retina di eventuali astanti la figura sua, grazie all'eccelsa rapidità, sì da ingannar i presenti sull'odierna ed esatta locazione sua. [Passiva, incremento Velocità 50% + Immagine residua come Abilità Attiva, con consumo Variabile in base alle copie di immagine prodotte, da un massimo di Quattro Copie per un Consumo Basso, Sei a Medio, Otto per un Consumo Alto ed Dieci Critico.]

    One Man Army Attingendo alla sua abilità di evocatore, il giovane è in grado di richiamare, da uno spazio sconosciuto, le più svariate armi bianche, che appariranno tra le mani del ragazzo o all'interno del suo raggio d'azione, distorcendo l'aere. Ogniqualvolta ei manifesta codesta mistica peculiarità, la tinta delle iridi sue muta, cangiando in un rosso sanguevivo, che paion rifulge di chiaror proprio. Le armi evocate non avranno particolari doti, se non l'esser di forgia fisiche o magica, taluna sarà sotto il dominio dell'ex mercenario, che sarà in grado di manovrarle anche a distanza secondo il suo personal diletto, adoperandole per l'offesa quanto per la difesa. N.B. ci tengo a precisare che se con la presente si evocano spade(che sono l'esclusiva dell'evocazione stessa) fisiche la natura dell'attacco e della tecnica non sarà differente, come qualora siano magiche, ma non è consentito mischiare creando cosi una tecnica fisica e magica al contempo [Attiva, Consumo: Variabile]

    Renzokuken Arcano stile di lotta appreso dell'ormai smarrito fratello, tale stile si affida all'ausilio di una considerevole rapidità di movimenti ed una brutalità rilevante, che ha reso Lance l'esperto schermidore che è tutt'ora. Per apprender tale via è necessario aver una discreta manualità con un'apposita lama, sì da riuscir ad ottimizzare le tempistiche di azione e reazione con movimenti minimi ed eventuali torsioni del busto e degli arti inferiori, al fine di scrutar la breccia nell'altrui difesa ed annichilire con perizia l'avversario, istillando il maggior vigore possibile nel fendente, recando seco la disfatta sotto la gelida morsa del metallo. Il giovane è in grado di utilizzare tale disciplina quando più gli aggrada. [Passiva, Incremento Destrezza 50%]
     
    Top
    .
  9.  
    .
    AVATAR_DEFAULT

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    3,131

    Status
    Anonymous

    { Gluskin Manor, Atrio }
    Lance

    "Come desidera, milady."

    Rispettoso come ti si conviene mostrarti al cospetto della servitù della ricca magione -e come avevate concordato di fare in carrozza- prendi congedo dalla Dama Nera per la notte, e ti lasci scortare dal maggiordomo nell'ala del maniero adibita all'alloggio dei domestici: tra tutte le svolte dei tanti corridoi che percorrete, la strada è un po' tortuosa da ricordare, e l'oscurità di certo non aiuta, ma... probabilmente, domattina -con la luce del giorno- orientarsi ti diventerà più facile.

    Quando arriva la domanda del tuo accompagnatore, ovviamente, non ti scomponi: avendo avuto una generica direttiva entro cui muoverti, non c'è nemmeno da stare troppo a pensarci su, anche perché -pur se naufrago- non sei a digiuno di rapporti interpersonali, e sei abbastanza disinvolto e spigliato nel relazionarti esattamente nel modo in cui vuoi mostrarti.

    "Lady Desdemona ha avuto riguardi nei miei confronti,
    al fine di codesto favore presto servigi alla sua persona..."

    sciorini senza esitazioni di sorta: sul vago, plausibile ed efficace
    "A disposizione mia v'è l'unica mansione alla quale sono in grado di adempiere."

    « Capisco. »

    Come hai auspicato, l'uomo ti risparmia altre domande, e dopo altri lunghi momenti di pesante silenzio si ferma davanti ad una semplice porta di legno; con gesti composti, lo vedi schiudere il battente e farsi da parte per invitarti ad entrare, prima di porgerti la lanterna e lasciartela in consegna, di modo da destreggiarti liberamente da solo per la stanzetta buia.

    « Purtroppo, essendo mancato il preavviso e non potendo svegliare le cameriere a quest'ora tarda, per questa sera dovrà accontentarsi di questo alloggio. »
    annuncia con voce impostata e tutt'altro che sentita
    « Domattina, dopo la colazione, cercheremo una sistemazione più consona.
    Le auguro una buona notte. »


    Il maggiordomo si congeda con un cenno del capo, poi ti volta le spalle e si allontana, proseguendo lungo l'andito -probabilmente diretto alla sua stanza- e svanendo nell'oscurità; rimasto da solo con il lume a tua disposizione, esplori la tua camera: è piccola e fredda, e il mobilio è costituito soltanto da un letto, un comodino, un piccolo armadio -vuoto-, e un grosso baule ai piedi del giaciglio, dentro cui trovi lenzuola e coperte. Se non altro, non dovrai passare la notte all'addiaccio.

    Il materasso è piuttosto duro, ma meglio di niente: prese tutte le accortezze che ritieni necessarie per passare la notte in casa di sconosciuti; forse pensavi di restare vigile e sveglio per assicurarti che nessuno ti tagli la gola mentre sei incosciente, o magari non sei così paranoico e hai deciso di sfruttare l'occasione per concederti un po' di meritato riposo, tuttavia... mentre assapori per un po' quella quieta solitudine, ti accorgi di essere davvero molto stanco, e anche se continui a sentire dei fruscii provenire dall'interno delle pareti (topi, forse?), finisci che scivolare nel sonno.

    Ma non si tratta di un riposo tranquillo: la sensazione opprimente che qualcuno ti osservi ti fa rigirare spesso -alla ricerca di una posizione più comoda-, e nel silenzio assordante che caratterizza quelle ore notturne, anche i fruscii più lievi ti giungono nitidi ed amplificati; eppure, non riesci a scrollarti di dosso il sopore, ed è in questo stato di semi-coscienza che i tuoi sensi sembrano rilevare delle presenze, in piedi attorno al tuo letto.

    Incapace di addormentarti profondamente o anche solo di svegliarti del tutto, resti in questo stato di dormiveglia fino all'aurora, quando -finalmente- la luce del sole inizia ad allungarsi timidamente nella cameretta attraverso la piccola e stretta finestra. Finalmente è mattina, e puoi alzarti: non molto riposato, ma -per lo meno-
    libero da quegli strani incubi.

    Ora, sarà meglio prepararti in “alta uniforme” come ti era stato richiesto, e raggiungere Desdemona alla porta della sua camera per scortarla dal suo futuro Sposo e cominciare la vostra giornata nel maniero.

     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar


    Guerriero solitario dall'animo nobile e dal cuore di ghiaccio

    Group
    Member
    Posts
    11,162

    Status
    Offline

    Atto IV



    Whispers On The Shadow...~




    Il giovane uomo fu nondimeno lieto dell'esito del colloquio col suo interlocutore, quest'ultimo non incalzò quesiti sgradevoli, plausibile fosse abituato a circostanze analoghe. Invero, codesto non fu cruccio del Predatore Scarlatto, che dinanzi al suo alloggio scorgeva guardingo la tetra oscurità, futilmente, poichè privo del consono chiaror lo sguardo suo non era in grado di eluder quel sì genuino buio. Con proverbiale ventura il maggiordomo si congedò lasciando tra le salde mani del cavaliere il lume con cui avea dissipato sin a poc'anzi quell'oscurità. La favella di costui fu sommariamente compresa dal Ramingo, che era assorto nel contemplar le mura di quella stanza, ove v'era il suo capezzale.




    "Altrettanto."




    Farfugliando il suo commiato il giovane s'addentrò in quel che parea un assai smunta sistemazione, allocata nei meandri più infimi del dedalo della magione. L'assenza di tepore era palese sintomo che quelle mura non avean veduto ospiti di recente, quasi fossero atte a ben altro, eppur il mobilio era coerente, seppur anch'esso scarno. Dettaglio fondamentale che destò l'attenzione del ramingo fu che quell'alloggio non era dissimle ad un loco di reclusione. Cogitando al riguardo un beffardo ghigno si dipinse sull'efebico viso.




    Ironico.




    Muovendosi cauto il novello del Nord serrò l'ingresso, scostante il baule, ove era riposto il necessario per l'avvento della notte, adiacente all'ingresso, sì da udire più nitidamente se vi fosse stata un eventuale intrusione, adagiando infine le stanche membra sulla superficie del giaciglio, previa deposizione delle fidate Gemelle al fianco di quest'ultimo, a debita distanza qualora fosse stato impellente snudarle. Ei avea bisogno d'un sonno ristoratore, di cui avrebbe beneficiato anche l'anima sua, eppur come potea esser quieto in quel maniero? Accidentalmente approdato in codesta landa il sentiero s'è palesato prontamente irto di ostacoli, se avesse mai fatto ritorno alla sua dimensione ne avrebbe giovato la sua esperienza, temprandolo più di quanto già non fosse. Opponendo la ferrea tempra sua tentò, invano, di resistere ed infine cadde inesorabilmente in favore di Oniro. Un tediante fruscio fu contrario al riposo del ramingo, che non ebbe modo di beneficiare di quell'agognato sonno. Se non fosse stato sì provato avrebbe probabilmente percosso quella stanza in balia dell'ira. Ottenebrato dal torpore Crimson non fu in grado di discernere se quelle presenze attorno al suo letto fossero reali o partorite da un inganno onirico. Presenze che sovente avvertiva nei frangenti d'incoscienza. Il bagliore dell'aurora decretò l'epilogo di quello stillicidio, che di fatto negò il meritato riposo al Cavaliere, alimentando altresì la sua collera. Il timido chiarore del mattino fu quasi una carezza sul diafano profilo suo, sin a poco fa turbato.




    "Che dunque sia un presagio di pessimo auspicio?"




    Sussurrò Lance, mentre si cimentava nella ricerca-alquanto approssimativa- di eventuale prove che avrebbero sincerato la presenta di estranei nella notte. L'esito non fu positivo ed il giovane uomo accolse ambo le fidate lame alla cintola e s'accinse ad ubicarsi al cospetto della corvina dama, tentando di porsi un decoro nell'aspetto. A breve avrebbe preso parte all'ultimo Atto, non era congeniale recarsi impreparato.





    Mana: 100% = 100%
    Stato fisico: Perfetto.
    Stato Psicologico: Infastidito dal poco sonno.
    Sunto: Non necessario.
    Passive utilizzate: Velocità e Destrezza +50%
    Tecniche Attive: Nulla.
    Ps qualora vi siano edit, saranno meramente al fine di rimuover vari o eventuali errori di battitura.
    Armi:
    The Breaker Una coppia di lame gemelle assai particolari, invero, poichè taluna spada è stata forgiata a mò di Spirale, più simile ad una sorta di 'Trivella'. Peculiarità principe di codeste armi bianche è quella di fregiarsi d'una considerevole dote perforante, poichè, tramite un astuto congegno sito sulla guardia, colui che le brandisce è in grado di farle vibrare sin ad innescare il meccanismo che le renderà per l'appunto rotanti è assai ostiche da arginare, incrementando notevolmente le loro doti di perforazione e offesa. Futile rammentar che l'elsa è la medesima d'una qualsiasi arma convenzionale, è la superficie atta ad offender che prende la forma d'una Vite, ove l'apice acuminato e piccolo e propenso ad insinuar le difese e la lama cresce a forma conica verso la guardia. Quando il loro custode non attinge alla loro peculiarità la loro capacità d'offesa non è dissimile da quella d'una qualsiasi altra arma bianca di calibro medio. [Aumento Variabile in Forza quando le armi sono azionate, con diversi livelli di incrementi, con un minimo di consumo medio e massimo di Critico, con annessi Bonus]

    Abilità:
    Red Shadow Saettante e fulmineo, lesto quanto fatale, invero, tale è Lance durante la pugna. Crimson è in grado di sorprendere talun antagonista vantando un'invidiabile velocità e fluidità nelle movenze, alla stregua d'una mortal danza, ei è rapido e preciso nei movimenti, rasentando una grazia concessa solo agli araldi celesti, ottimizzando ogni torsione o balzo a proprio vantaggio, eseguendo azioni che in pochi sarebbero in grado di emulare, difatti sovente tale peculiarità che lo rende un avversario temibile e temuto. Degno di nota è la capacità del ragazzo di riuscir ad imprimer nella retina di eventuali astanti la figura sua, grazie all'eccelsa rapidità, sì da ingannar i presenti sull'odierna ed esatta locazione sua. [Passiva, incremento Velocità 50% + Immagine residua come Abilità Attiva, con consumo Variabile in base alle copie di immagine prodotte, da un massimo di Quattro Copie per un Consumo Basso, Sei a Medio, Otto per un Consumo Alto ed Dieci Critico.]

    One Man Army Attingendo alla sua abilità di evocatore, il giovane è in grado di richiamare, da uno spazio sconosciuto, le più svariate armi bianche, che appariranno tra le mani del ragazzo o all'interno del suo raggio d'azione, distorcendo l'aere. Ogniqualvolta ei manifesta codesta mistica peculiarità, la tinta delle iridi sue muta, cangiando in un rosso sanguevivo, che paion rifulge di chiaror proprio. Le armi evocate non avranno particolari doti, se non l'esser di forgia fisiche o magica, taluna sarà sotto il dominio dell'ex mercenario, che sarà in grado di manovrarle anche a distanza secondo il suo personal diletto, adoperandole per l'offesa quanto per la difesa. N.B. ci tengo a precisare che se con la presente si evocano spade(che sono l'esclusiva dell'evocazione stessa) fisiche la natura dell'attacco e della tecnica non sarà differente, come qualora siano magiche, ma non è consentito mischiare creando cosi una tecnica fisica e magica al contempo [Attiva, Consumo: Variabile]

    Renzokuken Arcano stile di lotta appreso dell'ormai smarrito fratello, tale stile si affida all'ausilio di una considerevole rapidità di movimenti ed una brutalità rilevante, che ha reso Lance l'esperto schermidore che è tutt'ora. Per apprender tale via è necessario aver una discreta manualità con un'apposita lama, sì da riuscir ad ottimizzare le tempistiche di azione e reazione con movimenti minimi ed eventuali torsioni del busto e degli arti inferiori, al fine di scrutar la breccia nell'altrui difesa ed annichilire con perizia l'avversario, istillando il maggior vigore possibile nel fendente, recando seco la disfatta sotto la gelida morsa del metallo. Il giovane è in grado di utilizzare tale disciplina quando più gli aggrada. [Passiva, Incremento Destrezza 50%]


    Edited by squall 89 - 16/4/2015, 18:22
     
    Top
    .
  11.  
    .
    AVATAR_DEFAULT

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    3,131

    Status
    Anonymous

    { Giorno I }

    "Che dunque sia un presagio di pessimo auspicio?"

    Quando ti sei posto quella domanda nel desolante e solitario silenzio della minuscola stanza assegnatati dal ciambellano, la notte del tuo arrivo volgeva ormai alla sua conclusione: mancava poco all'alba, e avevi dormito a stento e male a causa della spiacevole sensazione di sentirti osservato dal buio, ma... non avendo trovato nessuna prova del fatto che qualcuno fosse effettivamente stato lì, non sapevi dire se si fosse trattato di qualche sicario particolarmente abile a celare la propria presenza -mandato a tenerti d'occhio- o di pura e semplice suggestione, dovuta alla stanchezza e all'atmosfera spettrale che aleggiava in quel posto.

    Tutt'altro che riposato da quella strana e surreale nottata, all'affacciarsi delle prime luci dell'aurora attraverso il vetro opaco e sporco della tua finestra ti eri risolto a seguire le istruzioni che ti erano state impartite dalla Dama Nera solo poche ore prima: con le armi assicurate al fianco ti eri così diretto alle sue ben più regali stanze, e -assieme al Ciambellano- avevi pazientemente atteso che la Lady finisse di imbellettarsi per esser pronta ad incontrare il suo promesso Sposo.

    Come prevedibile, l'operazione aveva richiesto uno sproposito di tempo nonostante i due tentativi del cerimoniere di sollecitarla affinché ella si sbrigasse (tempo che l'uomo aveva passato scrutandoti con insistenza da capo a piedi, e ponendoti di tanto in tanto strane domande sul genere di rapporto che intercorreva tra te e la loro ospite), ma alla fine il risultato era stato decisamente valevole dell'attesa...

    jpg

    Quando la porta della sua stanza si era aperta, Desdemona ne era emersa adorabile, magnifica e radiosa: il ricco abito da castellana faceva risaltare il latteo pallore della pelle, i belletti esaltavano con raffinatezza le labbra rosse e gli occhi argentei, e i gioielli calcavano il giusto accento sul suo rango di nobildonna; il portamento fiero e regale, la sicurezza che rasentava l'arroganza o il capriccio, e i suoi modi affettati e garbati facevano il resto.

    Convinto il Ciambellano a farvi strada, tu e la donna eravate stati condotti ad un'ampia e sfarzosa sala da pranzo, ed era stato lì che avevate fatto la conoscenza del Lord del maniero: sedeva ad un capo del lungo tavolo, e nonostante avesse scolpita sul volto l'espressione stizzita che ogni padrone di casa riserverebbe a degli ospiti talmente maleducati da piombare non annunciati nella sua dimora nel cuore della notte per poi aver anche l'ardire di tardare a presentarsi a colazione, puoi giudicare che si tratta di un uomo di bell'aspetto, nonostante abbia superato i quaranta- con i capelli scuri tagliati corti, la mascella ben squadrata e due stupefacenti occhi azzurro-ghiaccio.

    Nonostante la torva ostilità che gli traspariva dal volto, l'espressione del Nobile era virata in una sincera sorpresa non appena Desdemona si era fatta avanti per le presentazioni, reclamando l'attenzione e lo sguardo dell'uomo con poche parole affettare e un'aggraziata riverenza, e quando quello si era alzato dal suo posto per andarle incontro e accoglierla con il benvenuto di usanza al Nord ti era stato possibile notare che si trattava anche un tipo piuttosto alto e ben piantato, con spalle larghe e il corpo tonico e muscoloso di un guerriero; insomma: nemmeno la capricciosa Lady che accompagni avrebbe potuto avere di che lamentarsi. Non per quanto riguarda l'estetica, per lo meno...

    E' solo una sensazione infondata, dato che non lo conosci e che sai quanto è sbagliato saltare a conclusioni, ma... così, a pelle, hai percepito subito che c'è qualcosa che non ti convince in lui; durante il desco e la visita al castello hai avuto l'opportunità di studiare la situazione da una posizione privilegiata, camminando dietro alla coppia che passeggiava a braccetto per la roccaforte insieme agli altri attendenti, osservando non visto, dal momento che un Lord Gluskin (questo il nome dell'uomo) divenuto raggiante e ciarliero non aveva occhi che la sua futura moglie: a differenza del Ciambellano -che sembra non volerti togliere gli occhi di dosso-, il suo padrone sembrava trovare la tua presenza del tutto insignificante, tanto che nell'arco di tutta quella giornata non ti aveva riservato che un paio di occhiate e nemmeno una parola... ciononostante, avevi avuto il netto sentore che non gradisse la tua presenza sotto il suo tetto e vicino alla sua donna.

    Al momento di ritirarti nuovamente nella tua stanzetta, non eri ancora riuscito a comprendere cosa del Nobile fosse esattamente a lasciarti interdetto, ma... certamente una cosa l'avevi capita: doveva tenere davvero molto al matrimonio, visto con quanta impazienza -quasi smania- aveva mobilitato i servitori perché tutto il necessario alla Cerimonia fosse approntato nel minor tempo possibile; certo, la bellezza di Desdemona doveva averlo conquistato, eppure... una parte di te aveva avuto la sensazione che ci fosse dell'altro. Che iniziasse a sentire l'urgenza di avere un erede con cui perpetuare il suo casato? Effettivamente -con una frequenza che tu stesso avevi trovato imbarazzante e disturbante- Gluskin aveva esternato spesso il suo desiderio di divenire padre...

    Bah! Sfinito dalla lunga giornata -affrontata senza esserti potuto propriamente riposare la notte prima- avevi accantonato la questione per provare a stenderti e a riposare: quelli erano fatti tuoi, dopotutto; a te bastava che la futura sposa raggiungesse incolume l'altare, così da poterti garantire -come promesso- l'accesso alla Biblioteca privata del maniero e apprendere di quel mondo quel che ti avrebbe fatto comodo, prima di andartene per la tua strada.

    png

    { Giorno II }

    Ancora una volta, la notte ha disteso il suo manto di tenebra sul Maniero dei Gluskin.
    Ancora una volta, l'alba ha fatto capolino dalla tua finestra opaca nei quartieri della servitù.
    Ancora una volta, qualcosa è giunto a disturbare il tuo sonno a cavallo tra il buio e l'aurora.
    ...e inizi ad avere forti dubbi sul fatto che si tratti di suggestione.

    Aver l'impressione che ci sia qualcuno in piedi accanto al tuo giaciglio è una sensazione a dir poco angosciosa anche per un guerriero impavido come te: di nuovo -come accaduto la notte del tuo arrivo- hai preferito rimanere immobile facendo finta di star dormendo, tenendoti però ben più che pronto a neutralizzare l'aggressore non appena questi avesse fatto l'errore di mettersi a portata; che qualcuno ti stia spiando -magari per coglierti fuori guardia, magari per studiare le tue abitudini- potrebbe avere senso, vista la sospettosità e la diffidenza che gli abitanti della casa avevano mostrato verso di te, ma... perché stazionare in modo inquietante nel buio senza tentare alcunché?

    Concentrato su questi interrogativi sei costretto ad alzarti l'indomani, e -preso come sei dalle tue elucubrazioni- non dai come al solito nessun bado alla muta e pacata ostilità che ti circonda: ora come ora ti interessa molto di più capire chi è sgattaiolato nella tua stanza nelle ultime due notti e come ci è riuscito, piuttosto che rammaricarti del fatto che nessuno chiede la tua opinione su decorazioni, abiti e pietanze da inserire o escludere dal banchetto di nozze!

    Certo, ti piacerebbe davvero molto avere modo di scambiare qualche parola con Desdemona, perché è probabilmente l'unica persona dalla tua parte su cui poter fare affidamento, ma... Lord Glaskin la sta monopolizzando, e nei brevi momenti in cui lui non c'è ci pensano i maggiordomi a togliervi occasione di confrontarvi, non perdendo naturalmente l'opportunità di ricordarti di stare “al tuo posto”; intanto, i preparativi per la cerimonia fervono, e il Nobile pare avere una gran fretta di celebrare il rito nuziale entro la settimana, così da farlo coincidere con l'avvento di Rigel, la Luna Cremisi. “E' di buon auspicio” gli hai sentito ripetere più volte nell'arco della giornata, e per quanto ne sai potrebbe benissimo essere la verità: a giudicare da quanto tubano come piccioncini, sembra essere veramente molto preso dalla Dama Nera, sebbene la conosca da due giorni appena, eppure... perché continua a non piacerti la smania quasi febbricitante in quei suoi occhi azzurri?

    Nell'atmosfera un po' surreale che permea le cose quando si inizia a soffrire di privazione di sonno, anche la seconda giornata volge al termine, e nonostante la stanchezza, quando ti congedi per far ritorno alla tua branda, prendi la decisione di tentare un agguato alle misteriose spie che turbano il tuo riposo: nascondi sotto le coperte cuscini e stoffe che sei riuscito a raccimolare per fare spessore e dare l'impressione che ci sia un corpo umano coricato a letto; poi, ti infili nell'armadio che ti è stato lasciato a disposizione, e -avendo premura di tenere l'anta socchiusa- ti prepari a cogliere i colpevoli con le mani nel sacco, per cercare di capire...

    png

    { Giorno III }

    La notte arriva e se ne va, ma il suo passaggio è stato lento ed estenuante
    come solo la veglia forzata da un'insonnia protratta sa essere.

    Nel tuo nascondiglio hai atteso tutta la notte, ma non hai visto nessuno, e quando l'alba è arrivata hai ceduto alla spossatezza e -senza accorgertene- sei crollato addormentato nell'armadio: stai dormendo, ora... eppure riesci a sentirti vigile e presente a te stesso, senza però poter sollevare le palpebre, pesanti come se le avessero incollate; non sei un esperto di queste cose, ma forse ti sarà capitato di sentir parlare di “sogni lucidi” (sogni in cui sei consapevole di star sognando), e potresti azzardare che è questo che si sta verificando.

    Nel dormiveglia, stavolta, ti pare di cogliere un piagnucolio sommesso provenire forse dall'oscurità, o forse dal di là delle pareti, e quel concerto di gemiti sofferenti, singhiozzi soffocati e scricchiolii sinistri ti fa compagnia come una tetra nenia. E ti da i brividi, perché sembrano voci di fanciulla.

    In un moto istintivo, ti viene in mente Desdemona, e quel pensiero è in grado di farti riemergere dall'incoscienza come da una lunga apnea; di nuovo sveglio, sebbene un po' intontito, ti affretti a darti una sistemata ed esci alla ricerca della tua datrice di lavoro, trovandola nella sala da pranzo, intenta a passare in rassegna le decorazioni con una certa insofferenza: lo Sposo non pare essere nei paraggi, così -dopo aver indotto le cameriere ad allontanarsi-, riuscite finalmente a scambiare qualche parola.

    Le racconti degli strani accadimenti notturni, dei rumori, del fatto che ti senti osservato... e -rendendo ancora più fitto quel mistero- la donna ti conferma di aver avuto la stessa sensazione; è tesa e preoccupata per qualcosa, ma non fa in tempo a spiegarti nulla perché venite interrotti dall'arrivo di Gluskin: prima che il futuro marito sopraggiunga, la Dama Nera fa in tempo a dirti di recarti da lei quelle notte, così da poter fare il punto della situazione in tutta tranquillità; poi, adducendo come motivazione la tua brutta cera, ti congeda per il resto della giornata, e si allontana per andare a raggiungere il suo futuro marito.

    Ormai manca davvero poco al Matrimonio, e tu non puoi far a meno di avvertire come un presagio che il tempo a disposizione per svelare il mistero di quel maniero è ormai agli sgoccioli...

    png

    { Giorno IV }

    Cos'avresti potuto fare per passare il tempo fino alla mezzanotte senza annoiarti? Fin dal tuo arrivo al maniero non hai mai avuto con te molti effetti personali, e ancora non hai avuto in questi giorni l'occasione di accedere alla Biblioteca per procurarti un libro, quindi... confinato nella tua piccola stanza fin dal pomeriggio, hai avuto la buona idea di passare le ore pomeridiane schiacciando un pisolino, e -eccetto che per i soliti scricchiolii e fruscii nei muri- il tuo riposo è stato abbastanza tranquillo.

    Ti svegli quando è ormai già sera inoltrata: il borbottio sordo delle tue viscere ti fa notare che -avendo saltato la cena- devi avere appetito, e anche se escludi a priori di poter fare un salto nelle cucine, ti dici che così hai almeno una buona scusa da presentare nel caso tu finisca per essere scoperto: “avevo fame, così sono uscito a cercare qualcosa da mangiare” è una motivazione decisamente solida e sensata, nel caso qualche servo o il Ciambellano in persona ti sorprendano a gironzolare per i corridoi nel cuore della notte, mentre l'intera magione dorme...

    Sono circa le due del mattino quando -con fare circospetto- sgattaioli fuori dalla tua cameretta, e fai appello a tutte le tue abilità di guerriero per essere il più possibile rapido e furtivo: la casa è immersa nel buio e nel silenzio, segno che tutti devono essere ormai placidamente accoccolati tra le braccia di Morfeo, e così riesci a raggiungere gli appartamenti al piano superiore senza intoppi o sgraditi incontri; ricordi senza fatica la strada giusta da percorrere per giungere alla tua meta, perché hai memorizzato bene il percorso fino agli appartamenti della Dama Nera, e -come un'ombra tra le ombre- picchetti delicatamente un dito sulla porta.

    Dall'altra parte non senti provenire alcun suono in risposta, eppure il battente oscilla suo cardini: è aperto... certo, ti sembra un po' strano, ma il primo pensiero è che sia stata Desdemona a lasciare la porta socchiusa, in attesa del tuo arrivo: spingi il pannello di legno quel tanto che basta per aprire uno spiraglio entro cui schiacciarti, e torni ad accostarlo con cura dietro di te non appena oltrepassata la soglia. Metà della sortita notturna sembra essersi compiuta con successo, e mentre tiri un sospiro di sollievo pensandolo, ti rendi conto di aver cantato vittoria troppo presto; quando ti volti verso l'interno del locale, noti immediatamente che c'è qualcosa che non va.

    Tanto per cominciare, la camera è vuota: la Lady non si vede da nessuna parte, ma più di questo a preoccuparti è che il letto appare disfatto -segno evidente che la fanciulla doveva trovarsi lì fino a non molto tempo fa-, mentre il comodino lì accanto è ammaccato e rovesciato a terra insieme ad una seggiola e ai cocci di una lampada ad olio; alcuni abiti e altri oggetti tra cui boccette di vetro -di certo i cosmetici della Dama- sono sparsi disordinatamente per terra, in una coreografia che fa facilmente pensare ad una colluttazione... e che ti dice chiaramente che Desdemona è in pericolo.

     
    Top
    .
  12.  
    .
    Avatar


    Guerriero solitario dall'animo nobile e dal cuore di ghiaccio

    Group
    Member
    Posts
    11,162

    Status
    Offline

    Atto V



    Over The Snow...~





    Agli occhi del ramingo si palesò la confusione d'un tafferuglio, ove vesti e oggetti eran sparsi per la stanza, assieme al disagio che ne conseguiva. Fiale, cosmetici e mobilio infranti a lordare il suolo, come se qualcuno avesse frugato spasmodicamente...o come se vi fosse stato un dissidio assai travolgente. La Dama Nera era assente, che fosse il pericolo in cui ella versava era nitido, ma non cotale situazione convinceva il Ramingo, che ancor silente si limitava a scorger il luogo del misfatto per cercare di analizzare l'accaduto. Un quesito avanza prima di altri: perché alla corte del futuro sposo alcuno avea tutelato la Lady? Forse la mansione era proprio la medesima, allontanando l'unico che di fatto potea disporsi come baluardo per la fanciulla. Deduzione sciocca quanto banale quella ponderata dall'errante cavaliere, che momentaneamente scostò tali congetture dalla mente, al fine di soffermarsi sullo scenario del misfatto. Il predatore non fu in grado di non scorger le orme di coloro che avean calpestato il loco, imbrattate da vari liquidi rivolti al suolo. Impronte decisamente imponenti che potean appartenere ad un uomo dalla possente mole, o sì desumeva Crimson, ancor immobile per evitar di contaminare eventuali indizi. L'istinto fu quello di seguire i passi d'un sentiero già battuto, ma adoperandosi in questo Lance si imbatté in un'anomalia: le orme conducevan dinanzi ad una parete spoglia e ivi si interrompevan, come per incanto. Contemplando un modo per abbatter rapidamente l'ostacolo -ovvero il muro- Lance, pronto a snudar le fidate gemelle, s'accorse d'un drappo appeso, in cui v'era raffigurata una scena di caccia. Alla veduta di tale raffigurazione le labbra del Vassallo del Nord si storsero per il disprezzo, poiché si trattava d'una battuta di caccia umana.




    Ironico come sovente la collocazione muti. Non necessariamente il Cacciatore rimane tale e altresì la preda. E voi, Lord Gluskin, siete preda o predatore?




    Non era il momento di balenar congetture analoghe, ma fu impossibile per l'errante prode evitare di ponderar tale pensiero. Ei che predatore era divenuto per necessità non potea tollerar chi gozzoviglia per bramosia. Successivamente l'attenzione del giovane uomo si focalizzò su un dettaglio di quell'arazzo, sorvolando ciò che rappresentasse: v'era un lembo tinto d'umana linfa. All'interno della stanza ei non avea notato altri dettagli lordati di tiepido sangue, che dunque fosse un fortuito aiuto? Tastando quella porzione Crimson fu in grado di svelar il passaggio occultato. Ingranaggi lenti scostaron la parete, ma lasciando che vi fosse l'arazzo ad ottenebrarne l'ingresso, come fosse un macabro preambolo a ciò che fosse avvenuto solcando quell'ingresso. Lance trasalì all'idea, indi, dopo aver rinvenuto delle candele ed un acciarino per dissipare quelle tenebre lungo il cunicolo, varcò temerariamente la soglia.




    Suvvia Cacciatore, mostratemi come vi comportante con un Predatore.




    Sovente cotanta tracotanza era una zavorra eccessiva, o altresì uno stimolo necessario. Inoltrandosi nel pertugio il Cavaliere Scarlatto notò come, per quanto quel loco fosse un ricettacolo d'immondizia raccolta nel corso delle decadi con diversi strati di polvere, v'eran diverse orme sul suolo, indi fu assai arduo discernere quale fossero quelle da seguire. Anche se il dettagliò che destò maggiormente l'attenzione del ramingo fu l'assenza di rumore alcuno, potea quasi udir il sangue scorrere nelle vene. Invero, non comprendeva se fosse solo merito di quel condotto ottenebrante o dell'assenza di sonno accumulata nel corso dei giorni. Irradiando con fuochi soffusi il sentiero Lance avanzò, ubicandosi verso quello che sembrava esser un punto nevralgico del maniero. Alcunché temeva ei, conscio che vi sarebbe stato l'avvento d'una pugna, indi placidamente si beava della quiete che precede la 'tempesta'.





    Nome: Lance
    Mana: 100%
    Armi: The Breaker Una coppia di lame gemelle assai particolari, invero, poichè taluna spada è stata forgiata a mò di Spirale, più simile ad una sorta di 'Trivella'. Peculiarità principe di codeste armi bianche è quella di fregiarsi d'una considerevole dote perforante, poichè, tramite un astuto congegno sito sulla guardia, colui che le brandisce è in grado di farle vibrare sin ad innescare il meccanismo che le renderà, per l'appunto, rotanti è assai ostiche da arginare, incrementando notevolmente le loro doti di perforazione e offesa. Futile rammentar che l'elsa è la medesima d'una qualsiasi arma convenzionale, è la superficie atta ad offender che prende la forma d'una Vite, ove l'apice accuminato e piccolo e propenso ad insinuar le difese e la lama cresce a forma conica verso la guardia. Quando il loro custode non attinge alla loro peculiarità la loro capacità d'offesa non è dissimile da quella d'una qualsiasi altra arma bianca di calibro medio. [Qualora verrà portato un attacco con le suddette-che implichi un consumo di mana per l'azionamento-questo sarà da considerarsi alla stregua di una tec di quel consumo.
    Consumo: Medio]

    Passive: Velocità e Destrezza +50%, Percezione e Istant Casting.
    Condizioni Fisica: Ottime.
    Condizione Psicologica: Curioso di vedere cosa accade. Preoccupato per Desdemona.
    Breve Sunto: Non necessario...Ps qualora vi fossero edit, essi sono al mero fine di rimuover vari ed eventuali errori di battitura...
    Abilità Attive: Nulla

     
    Top
    .
11 replies since 1/7/2014, 21:36   693 views
  Share  
.