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-Questo perchè un condensatore ideale non dissipa potenza ma la accumula e la rilascia nel tempo.

Qualora Desio si fosse voltato, forse distratto da quella voce alle sue spalle, si sarebbe reso conto che un uomo pallido ed in abiti eleganti era chino verso di lui, gli occhi grigi fissi sui calcoli. Portava degli occhialini da lettura ed aveva i capelli neri elegantemente legati in una coda bassa.

-Qualsiasi condensatore reale è inevitabilmente soggetto a fenomeni di autoscarica a causa di svariati effetti fisici. Quando l'elemento si trova a circuito aperto è abbastanza evidente.

Commentò in modo sbrigativo, come per giustificarsi di quell'inaspettata intrusione.
Poi, però, si rese conto di esserlo stato un pò troppo, soprattutto per un energico giovanotto pieno di buona volontà e desiderio di conoscenza. A vedere i libri che lo circondavano come una muraglia, suppose che lo straniero avesse lavorato davvero tanto nelle ultime ore.

-Se desidera posso dimostrarvelo con degli esempi teorici, anche se sarebbe più istruttivo avanzare di pari passo con esperienze pratiche.

Si lasciò sfuggire di nuovo, non per desiderio di vuote chiacchiere ma spinto principalmente dalla sua vocazione di Corona, e quindi maestro.

-Ma mi dica, giovanotto, cosa la porta qui a Palanthas?
Posso esserle d'aiuto, condensatori a parte?

-Arthur Friederick Giles, per servirla.

Nel presentarsi, portò una mano al petto, chinandosi appena in segno di rispetto.

-Sono uno dei responsabili di questa Biblioteca, la Corona di Kymeia, Via della Genesi.



-Se desidera aiuto, questa Biblioteca offre la possibilità di seguire dei percorsi di apprendimento riguardanti specifiche discipline- si permise di informarlo -Ma non è una scuola come la si intende in molti mondi: è più un percorso di Conoscenza sotto la guida di un Maestro. Non vi sono attestati nè esami a certificare competenze varie ed eventuali: il bagaglio culturale è strettamente personale ed i tempi di apprendimento non sono gli stessi per tutti.

Ci tenne a precisare la questione, più che altro perchè non era il genere di persona che amava confondere i suoi interlocutori. Era lì per fornire informazioni affinchè l'altro potesse prendere coscienza e scegliere autonomamente la strada da percorrere: un turpiloquio di frasi vuote e rivelazioni sibilline sarebbe stato decisamente inappropriato.

-Sarebbe interessato comunque?

Corona di Kymeia? Sarebbe a dire?

Domandò il giovanotto, curioso come pochi.

-Nel senso che sono il massimo esperto -almeno ufficialmente- di tutte le arti abbracciate da Kymeia, uno dei rami dell'Albero della Conoscenza, secondo alcune leggende. E' detta "la Via della Genesi" e comprende le applicazioni di ciò che i più chiamano scienza.

L'interlocutore, tuttavia, non si fermò, piuttosto continuò a parlare. In effetti era decisamente loquace per la media degli studiosi, ma nulla che gli potesse dar fastidio, nonostante ultimamente Arthur avesse iniziato ad apprezzare il silenzio. Non era un uomo taciturno o distaccato, ma di conversazioni "sane" ed intellettualmente stimolanti ne aveva avute davvero poche negli ultimi tempi. Che quel ragazzo potesse fargli cambiare di nuovo idea?

-Nonostante il nostro compito sia quello di divulgare la Conoscenza, Palanthas non è esattamente una struttura adibita all'insegnamento di massa. Non esistono test ed i nostri seguaci sono selezionati da noi stessi secondo criteri diversi a seconda della Corona.

Spiegò con calma, voce composta e modi garbati.

-Per entrare a far parte del mio entourage è semplicemente necessario avere la mia approvazione.

-Sette, ad esser precisi- rispose prontamente, il solito tono di voce calmo e neutrale -Sempre secondo tradizione, l'Albero della Conoscenza è diviso in tre rami: il centrale Celebliant ed i due laterali Hallarad e Dugalad. Il centrale porta alla via di Dharma, quella che studia l'essenza delle cose del mondo. In essa convergono le religioni, alcuni tipi di filosofia e tutte le discipline che puntano a quello scopo.

La voce del Saggio era estremamente rilassata e composta, abbastanza da lasciar intuire a Desio che non fosse nuovo all'insegnamento. Ancor meno un incompetente. Oltre a ciò, Arthur sembrava anche abbastanza abituato a narrare quella storia, come se fosse stato costretto a ripeterla all'infinito. In un certo senso era vero: nonostante ad Est la storia dell'Albero della Conoscenza fosse praticamente parte del folklore, erano in molti gli stranieri che giungevano a Palanthas.

-Hallarad rappresenta le Vie fondate su principi e materie evidenti e di facile approccio, ma che portano a risultati complessi ed alla portata di pochi: sono le vie sensibili e concrete. Si ramifica a sua volta in Sophia, la via dei mondi, Nazara, via delle arti e Symphonia, via della musica. Come dicono i nomi, è chiaro ciò di cui le ultime due si occupano. Sophia, invece, studia la storia.

La sua spiegazione si fece sempre più approfondita, ma mai prolissa: nonostante ci fosse molto di cui discutere, Arthur stesso non amava perdersi eccessivamente in chiacchiere.

-Dugalad rappresenta infine le Vie fondate su principi e materie prive di mezzi di comprensione semplici e immediati ma dai risultati chiari. Si tratta delle scienze; il ramo si divide infatti in Obeah, via della guarigione, Kymeia, via della genesi e Regalia, via delle leggi. Quest'ultima riguarda la teoria delle scienze, le leggi che regolano l'universo e ciò che vi è alla base di Obeah e Kymeia. Obeah si occupa della medicina e della biologia mentre Kymeia dell'applicazione delle leggi di Regalia, così da adattarle alla realtà che -in molti casi- non rispecchia completamente il pensiero.



-Dunque, dopo aver chiarito l'ultimo dubbio da voi espresso, credo di avervi dato abbastanza strumenti per comprendere quale sia la via più adatta, sempre che abbiate ancora intenzione di studiare presso Palanthas.

Non rispose volutamente al primo quesito del giovanotto. Approvazione? Si, era necessaria... tuttavia non erano in una scuola elementare ma in un'organizzazione di individui maturi uniti dal loro interesse per la Conoscienza ed in grado di muoversi autonomamente in quel difficile percorso. La Corona, infatti, era solo una guida, un compagno più esperto. Non una balia.
O almeno era questo il rapporto che Arthur cercava per i suoi adepti.

Grazie, siete stato estremamente gentile e puntuale. Mi dispiace se la ho costretta a ripetere per la millesima volta questa spiegazione. Da quanto mi hanno spiegato i naufraghi sono parecchi ed immagino che molti vengano qui alla ricerca di informazioni.

Vide il ragazzo scusarsi, ed in parte lo apprezzò. Nonostante fosse un dovere fornirgli le giuste informazioni, Arthur trovò molto cortese che Desio si preoccupasse di quanto l'interlocutore fosse interessato a quella conversazione.

-Siamo fondamentalmente divulgatori di Conoscenza: se enunciare mille volte un concetto o una storia è utile allo scopo e non provoca conseguenze deleterie, allora nessun Saggio si stuferà mai di ripetersi.

Spiegò semplicemente, quasi a ringraziarlo per il tatto, pur facendogli notare che la preoccupazione era infondata, in quel caso. Poi fu nuovamente il turno di Desio e, con immenso piacere di Arthur, scelse di percorrere la via di Kymeia.

Ho ancora intenzione di studiare qui, questo è sicuro.
Alla luce delle informazioni ottenute mi sento più affine alla via di Kymeia.

A quel punto, il vampiro si limitò ad un breve cenno d'assenso.

-Allora, benvenuto nel mio entourage giovanotto- gli allungò la mano, in attesa che l'altro gliela stringesse -Al momento non hai nessun vantaggio rispetto ad altri visitatori se non la possibilità di consultarmi a qualunque ora del giorno, come anche avere accesso a tutti i miei recapiti. Che poi sarebbero Palanthas ed i miei laboratori a Garwec, situati a Codec.

Disse semplicemente, calmo e freddo come suo solito.

-Sei ovviamente libero di studiare tutto ciò che desideri, come anche applicarti in ricerche personali. Se invece desideri aumentare i tuoi privilegi, devi dimostrarmi di essere superiore al 50% degli scienziati che ho conosciuto nella mia lunga esistenza che, per inciso, sfiora i 2500 anni.

Si concesse un attimo di pausa, così che l'altro assimilasse tutto ciò che aveva da dirgli.

-Il come dipenderà da te.

Quel ragazzo gli piaceva.
Il luccichio nel suo sguardo nell'intraprendere una nuova avventura, il suo modo di accettare le sfide, la sua mente reattiva... e l'umanità. Gli piacevano gli individui dall'umanità molto sviluppata.
Forse a causa dei suoi trascorsi.

Datemi un po' di tempo per aggiornarmi e poi sarò lieto di discutere con voi di alcuni miei progetti. Il grosso del mio lavoro è stato perso, o meglio lasciato nella mia dimensione originale, ma tutto è nella mia mente. Ho bisogno di tempo per aggiornarmi e recuperare tutto e poi vi stupirò, ve lo posso garantire. Ma non voglio peccare di superbia, sarete voi stesso a dirmi in che percentile rientro delle vostre conoscenze.

-Tecnicamente sono già morto, dunque ho tutto il tempo che voglio.

Sorrise, impercettibilmente, ed anche se non ne era informato Desio si sarebbe dovuto ritenere estremamente fortunato. Rari infatti erano i sorrisi del vampiro, ancor più delle battute di spirito.

-La lascio ai suoi studi, dunque. Se ha bisogno del mio aiuto, mi trova nel mio studio.

E con ciò se ne andò, lasciando il nuovo arrivato solo nei suoi pensieri.