[Quest] L'isola del tesoro

[Quest] L' isola del tesoro post VII

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Questo tipo, si difese con abilità impressionante, dalle offese di tutti i presenti. Non solo dopo essersi protetto con maestria, sfotteva gli avventurieri, enunciando di essere deluso da ciò. Kagato iniziò a fumare di rabbia, essere deriso lo rendeva sempre incazzato e quel tizio osava pure non ricordarsi il suo nome, per quanto odiasse il suono del proprio nominativo.
Sam, vecchio Sam, continuava ad urlare di ridargli quella fottuta piramide, le sue parole erano disperate, si poteva sentire lo sconforto in quelle parole urlate in tale luogo.
Un predatore sulla preda, ecco cosa assomigliava il vecchio Sam il quel pazzo assalto, purtroppo per lui, l'età, la fatica e il suo essere poco lucido, non andarono a buon fine. Quel miserabile, patetico assalto mosso dalla tragedia, dal ricordo dei suoi compagni spiazzò, come per miracolo il misterioso individuo. Sembrava incredulo nell’osservare Sam, quasi scosso. Subito dopo enunciò qualcosa, le sue parole erano pericolose, quasi un monito, esso minacciò tutti i presenti di morte, anche se non era lui stesso a sporcarsi le mani.
Tirò fuori un piccolo telecomando e subito dopo si potevano udire in lontananza un poderoso frastuono, come se gli alberi della foresta fossero sradicati dalle proprie radici. Ogni secondo che passava il suono si faceva sempre più possente, quando in lontananza si poteva finalmente vedere un maestoso mecha metallico. Gli occhi di Kagato assunsero un’aria meravigliata nel vedere tale figherrima macchina giungere verso di loro, la sua rabbia scemò un attimo, era meravigliato nel vedere tale robot.
Però, c'è sempre un però. L'uomo sfruttò il momento per fuggire da quel luogo, il robot era fermo sembrava studiare la situazione.

Forse non è l'ultimo modello di fabbricazione...

Pensò fra se e se il Jump, rimanendo quasi spiazzato dall’immobilità del costrutto tecnologico. Così che concepì di inseguire il tipo, non aveva troppo svantaggio sul tipo misterioso, che stranamente scappò verso la spiaggia, un luogo aperto facile per rintracciarlo. Con molta probabilità quello era il luogo ove lo aspettava il suo mezzo di fuga, forse. Kagato non perse tempo.

Ragazzi, io lo inseguo, lo voglio prendere a cazzotti quel bastardo, che mi ha offeso scordandosi il mio nome.

Disse con tono arrogante, lanciandosi all’inseguimento del ladro di piramidi. Scattò velocemente verso le calcagna dell’uomo misterioso, cercando di sparire dalla vista del costrutto spiccando il volo nell’etere...

Bene, adesso appena ti becco, t'ammazzo.

Concluse infine, bisbigliando al vento che soffiava sulla sua pelle, muovendo la chioma.

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[Quest] L' isola del tesoro post VIII

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Ok analizziamo la situazione attentamente: sto tizio misterioso l’ho raggiunto insieme a quella bella fanciulla pacifista, lui ha appena estratto una pistola e ci tiene sotto tiro, io sto fluttuando in aria, quindi è talmente veloce da tenerci entrambi in scacco o tira tante cazzate.

Bel pensiero vero?
Così pensai dopo il velocissimo inseguimento del ladro della fottuta, importante magnifica piramide. Non solo si era diretto verso il suo mezzo di locomozione personale, un discreto motoscafo, il tipo si era preparato bene quella giornata, portandosi anche un mezzo per la fuga.
Lasciamo stare, è meglio. Alla fine ci mirava con il suo enorme pistolone, aspettando di salire a bordo e fuggire.
L’arma di Tizio (sì lo chiamerò così, sto stronzo) emanava una luce rossa dal caricatore mentre ci puntava, quando la ragazza iniziò a mostrare del metallo dalle mani, giocandoci allegramente come se fosse plastilina e subito dopo parlò.
Il discorso della donna, non sapevo se era vero o meno. Sicuramente mi aveva creato una finestra d’azione, c’era un’unica cosa da fare in quel frangente. PRENDERLO A CALCI IN CULO!!!
Non persi molto tempo, alla fine quando mi puntò l’arma contro alzai le mani in alto, un istinto naturale, che in quella situazione era molto utile, perché mi basta puntare il cielo con un dito per creare fulmini.

Devo sempre capire, una cosa Tizio

Dissi con tono scherzoso e iniziai a svolazzare cercando di rendere difficoltosa la mira di Tizio,

Non ti pare strano che uno che voli alzi le mani al cielo?

Conclusi con un quesito sarcastico, quando nel periodo di un batter di ciglia, apparve una nube in cielo, emettendo una folgore che andava a puntare il nostro nemico, precisamente alla testa, perché mi ero rotto le palle di quella piramide, di Sam di tutta sta storia del piffero. Soprattutto ero nero perché lui aveva osato dimenticare il mio cazzo di nome!

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[Quest] L' isola del tesoro post IX

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La mia fighissima folgore, qualcosa aveva fatto alla fine. Fendeva l'etere irradiando d'azzurro la traiettoria fino a colpire Tizio.
L'odore ci carne bruciata, il lieve fumo grigio che s'alzava da quello stronzo, era una gioia per la mia mente; compiaciuto quasi soddisfatto. Purtroppo le belle cose durano poco, dopo qualche istante tirò fuori un’altra pistola e sparò verso la ragazza. Non solo, si vedeva che non era abbastanza contento e successivamente lanciò dietro alle nostre spalle uno strano marchingegno.
Scesi sul terreno poggiando i miei piedi sulla sabbia. Quando sentii una strana forza attrarmi dietro le mie possenti spalle, non solo, notai anche sassi, rocce e la sabbia della spiaggia che si stava dirigendo verso di me! Cazzo, quel marchingegno forse alterava la gravità? Sicuramente, dato che oltre a me anche gli altri oggetti si muovevano verso l'origine della forza attrattiva, un cazzo di Bansho Tenin di Pain a rompere le palle. Non era il tempo per imprecare, dovevo in qualche modo difendermi dai detriti attratti ad una velocità pazzesca, non solo pure la sabbia iniziava a rompere le palle nascondendo Tizio alla mia vista e purtroppo il contatto visivo era necessario per capire la sua maledetta posizione, giacché non percepivo la sua "energia". Prima di pensare a lui, dovevo limitare i danni, anche se stavo piantando i piedi al terreno con forza, la gravità del gadget tecnologico mi attraeva, vedevo sotto i miei piedi un solco, ce la stavo mettendo tutta, per resistere e non perdere molta distanza da lui, i sassi, gli arbusti iniziarono a sfiorare la mia pelle, la sabbia inizia a scassare la minchia iniziando ad occultare il mio bersaglio. Insomma non dovevo più perdere tempo, così assunsi una posa con le braccia conserte e una cupola d'energia iniziò ad avvolgermi. La luce azzurra si abbracciava nel suo caldo manto, dandomi pochissimo tempo per pensare alla mia prossima mossa. Vedevo la sabbia e gli altri oggetti attratti colpire il mio figoso manto per poi cadere a terra, anche l'attrazione era diminuita. Adesso potevo pensare ad attaccare quello stronzo.
Purtroppo non avevo calibrato bene la potenza della mia luce difensiva, merda. Qualche scheggia di legno e sassi mi colpirono; i frammenti di legno si conficcavano nella mia carne, precisamente nel braccio sinistro, poco male. Sentivo male, ma muovendolo leggermente potevo capire, di non aver perso la mobilità del braccio, ok poteva andarmi peggio. I sassi invece mi colpirono con violenza sempre sulla destra, precisamente alla spalla e al volto, ferendomi. Sentivo male ma potevo andare avanti e attaccare Tizio, finalmente.

La forza del cosmo è in me, la forza del cosmo è in me.

Sussurrai al vento per scattare verso il misterioso tipo con aria alterata, partì un'altra folgore dall’etere, il mio Gigaiden si mostrava utile in quella situazione, stavolta però decisi di fare un’altra cosa. Non apparve una singola saetta, non stavolta furono sei ad apparire e tutte si dirigevano il rapinatore.

DAMMI LA PIRAMIDE, PEGASUS RYUSUKEN!!!!

Con il pugno della mancina rivolto verso Tizio, partirono altre sei globi d’energia azzurra, quattro di esse erano dirette verso il ladro, le altre due, invece puntavano il motoscafo.
Una sorta d’ultima azione. Il tempo per combattere stava per esaurirsi, non tanto per le ferite riportate, bensì per la fatica. Si, la stanchezza stava prendendo il sopravvento, le gambe, braccia e anche il respiro si facevano sempre più pesanti. Forse in quest’azione stavo giocando il mio ultimo asso.

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[Quest] L' isola del tesoro post X

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Draghi di fuoco, creati come in Naruto. Bella tecnica usò la ragazza. Insieme al mio fulmine di Pegasus, fece centro. Il motore andò in avaria e il motoscafo si schiantò letteralmente contro gli scogli, lasciando come ricordo, una bell’esplosione e una pioggia di detriti. Le fiamme divampavano maestose, quando notai quella fottuta piramide, volare verso di noi, cadendo, sempre in acqua a poca distanza da Eva.

Guarda, quella piramide del cazzo è caduta a pochi metri da te.

Dissi con voce stanca, facendo lunghi respiri. Ero stanco, ansimavo e le ferite riportate mi facevano male, non c'è che dire ero messo proprio bene.

Mi riposo un attimo. Prendi quel cazzo d'oggetto e andiamo da quella cariatide di Sam e facciamoci pagare.

Conclusi infine, con tono seccato. Tutta quell'avventura, si era dimostrata una gran rottura di palle: tra cose non dette, mezzi segreti, piramidi e rancori del passato.
Una situazione spinosa e non vedevo l'ora di chiudere questa storia e tornare sul continente.

Mira, proprio davanti a te. Prendi quella piramide e andiamo. Anzi facciamo così, mi avvio dal vecchio. Prima chiudiamo questa storia e meglio è.

Aggiunsi alla fine, incamminandomi lentamente, verso il vecchio e l'altro dio spocchioso.

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