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_MajinZ_.
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Dimitriy ormai aveva imparato a conosce gran parte delle reazioni della fanciulla, quindi quando la vide stupirsi a quel modo scoprì di aver previsto il giusto. Per poco non le cadde la mascella a terra tanto era lo stupore, ma era una reazione comprensibile davanti alla bellezza di quella gemma. Non erano solo le dimensioni a renderla imponente, ma l’aura che sprigionava era di puro potere... tuttavia non era qualcosa di furioso ma di calmo e solenne. Anche se era un oggetto il primo pensieri nei suoi confronti era di rispetto, poche cose causavano una reazione simile.
No, questa gemma non appartiene al mio tempo: è nata qui, su Endlos.
Poteva sembrare un pezzo originale della nave, ma in principio non aveva nulla a che fare con essa. Il biondo si avvicinò alla parete trasparente, posando una mano guantata su di essa, come a voler raggiungere il Cuore.
Quando abbiamo recuperato la nave, il motore era sul punto di cedere... così il nucleo è stato sostituito da questa pietra recuperata a Nord, sul Koldran. Sono passati due anni da quel giorno e per recuperarla abbiamo affrontato la Madre Terra stessa.
Ricordava benissimo quanto avevano rischiato, quel giorno, però ripensandoci ne era valsa davvero la pena... avere un potere simile tra le mani era un vero privilegio.
La sua energia sembra infinita, per questo è perfetta per alimentare un mezzo come questo... inoltre si tratta di energia pulita, non ha nulla a che vedere con quella nucleare.
Poteva sembrare strano, eppure la gemma non emanava radiazioni cancerogene o in qualche modo negative, l’unico accorgimento che bisognava adottare era di chiuderla in un ambiente controllato, per evitare di subire sbalzi o cambi di pressione potenzialmente pericolosi. Il ragazzo comunque non aggiunse altro, diede tempo alla ragazza di assimilare ogni spiegazione per poi rispondere alle altre domande, sempre che lei ne avesse avuto. Osservare quella gemma però non era male, insomma, era un vero spettacolo.. -
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_MajinZ_.
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Innamorato... beh si, anche quella poteva essere un’interpretazione. Dimitriy però provava qualcosa di differente per quella gemma. Durante quella missione per la prima volta in vita sua, non aveva ricevuto nessun ordine, nessuno gli aveva imposto di svolgere quel compito... e la cosa scaldò subito il suo cuore gelido. L’intero gruppo aveva agito come una squadra, non vi era qualcuno che dava ordini e altri che eseguivano, si muovevano come un unico essere... e questo era il bello di essere Eversori. Erano come una creatura con innumerevoli braccia, ognuno con un compito preciso.
Il suo più che amore era un sentimento di gratitudine, grazie a quella pietra si era sentito finalmente libero e anche se aveva rischiato la vita innumerevoli volte, non poteva fare altro che continuare a ringraziarla per la strada che gli aveva mostrato. In ogni caso tutto quel potere era come una calamita per lo sguardo, il biondo la guardava quasi perso... ma riuscì comunque a voltarsi verso la ragazza, fissandola per qualche attimo con un’espressione indecifrabile. Dove voleva arrivare con quelle parole? Era un discorso pericoloso, quello.
E’ probabile che ci siano altre gemme simili, non escludo la possibilità.
Spiegò il russo tornando ad osservare quell’azzurro intenso.
Ma credo anche che un potere simile abbia un guardiano, proprio come quello che abbiamo affrontato noi... lui agiva in nome della terra stessa e la sua forza era terribile. Abbiamo rischiato di morire e la grotta è letteralmente andata in frantumi. Però questo mondo è magico, probabilmente la sotto c’è ancora qualcosa che aspetta solo di essere scoperta.
Spiegò il ragazzo dando poi le spalle alla gemma, appoggiandosi con la schiena alla vetrata incrociando infine le braccia al petto.
Ma non sempre si può essere così fortunati.
Concluse infine sollevando lo sguardo in direzione di Violet, cercando a sua volta di capirne le intenzioni... era rischioso lanciarsi da soli in un’avventura simile e non voleva che la sua preziosa recluta gettasse la sua vita per un semplice capriccio.. -
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_MajinZ_.
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Forse Dimitriy aveva pensato nel modo sbagliato, insomma, da quel che aveva capito Violet non era la tipa che si lanciava in missioni suicide totalmente a caso. Era un po’ come lui per certi aspetti, entrambi studiavano ogni dettaglio e prima di muoversi era fondamentale avere sotto controllo la situazione... conoscere alla perfezione ogni avvenimento prima che potesse avvenire. E per far ciò serviva tanta preparazione, non era una cosa che si apprendeva dall’oggi al domani, anche se i loro percorsi di apprendimento furono totalmente differenti.
Tutta la strumentazione, la armi e i motori attingono da qua. L’energia viene convertita in diversi modi così da essere usata anche in campo offensivo. Se non sbaglio dovrebbe esserci un qualche simulatore in zona... ma non ricordo dove sia.
Non poteva essere sempre infallibile il biondo, ricordava molto della nave ma non tutti i segreti e forse quel simulatore poteva tornare molto utile al caso, però la ragazza doveva accontentarsi di una semplice simulazione digitale vista in terza persona. Quindi non fecero altro che fare la strada a ritroso, senza aggiungere molto altro, ritornando infine al tavolo olografico. Una volta li il russo digitò un paio di comandi, entrando negli archivi di battaglia, mostrando qualche immagine riguardo alla devastazione che potevano causare quelle cannonate... le foto mostravano intere città devastate, mandate in fumo da una salva di cannone. Un singolo proiettile.
E’ semplicemente devastante.
Commentò il ragazzo facendo partire una simulazione, dove la nave mostra gran parte del suo potenziale con tanto di valori e rilevazioni, tutta roba di cui il sicario non capiva nulla ma che magari a lei potevano anche interessare. Però dopo di quello non vi era davvero altro, avevano visto praticamente ogni cosa e il resto andava esplorato individualmente. Inoltre era un mezzo gigantesco, per visitarlo bene ci voleva un sacco di tempo e un paio d’ore non bastavano di certo.. -
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_MajinZ_.
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Si, quella nave era semplicemente sbalorditiva. Non solo era un prodigio della tecnica, della tecnologia di precisione, ma la potenza che riusciva a sprigionare era inimmaginabile... e se solo una di queste poteva fare così tanto, allora con un’intera flotta si poteva conquistare senza fatica un intero sistema solare. Bastava qualche cannonata e chiunque sano di mente, alla fine, avrebbe iniziato a sventolare bandiera bianca... era una cosa inevitabile, la solita legge del più forte.
In ogni caso il tempo del giro turistico, alla fine, era giunto al termine. Insieme avevano visitato le zone più interessanti della nave, per il resto c’era tempo e di sicuro era meglio raggiungere da sole, come ad esempio il famoso simulatore misterioso. Anche se non lo mostrava direttamente, Dimitriy era contento di quell’avvenimento e quel giorno aveva imparato un sacco di cose su come rapportarsi con gli altri... soprattutto se con quella persona c’era una certa affinità.
Perfetto, per ogni altra informazione chiedi pure a me.
Rispose il biondo lanciando uno sguardo alla fanciulla, la quale sembrava un poco dubbiosa... chissà, magari aveva ancora qualcosa da chiedere ma non se la sentiva.
Le stanze sono due corridoi più avanti.
Esordì poi il sicario uscendo dalla sala olografica, iniziando a camminare in direzione delle cabine senza attendere la giovane: se non voleva perdersi doveva seguirlo, altrimenti poteva finire nella stanza di Bid’daum e li si che sarebbero stati dolori.. -
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