Un periodo non proprio felice

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  1. Jack_Kouver
     
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    Immagina
    La porta di una stanza che si apre improvvisamente da sola, al suo interno iniziano ad apparire ricordi di una vita vissuta, ricordi dimenticati, ricordi e sensazioni luoghi e profumi rimasti memorizzati da una mente troppo primitiva per riuscire a rivedere quelle scene, eppure ci sono, come quando si sente un profumo e la si collega ad una persona, magari una persona speciale che ora non c'è più, e il ricordo ti attanaglia stringendoti il cuore in una tristezza incommensurabile.

    Ma per lui non è cosi, lui riusciva a ricordare, catalogare, rivedere con chiarezza tutto, e purtroppo rivivere con precisione anche quegli stati d'animo che lo avevano colpito nel suo passato, ma ciò che stava vedendo, analizzando e scrutando ora non era il suo passato ma quello dello sconosciuto di nome Pete, sconosciuto che presto non sarebbe stato tale

    "Piacere mi chiamo Pete"
    "Lo so"



    le immagini sgorgarono come un fiume in tempesta, il mangiatore di conoscenza si stava cibando.

    "Uomo, Pete Pastore,
    Lana pecore allevamento,
    Tendenzialmente buono
    Pacifico
    Onesto leale ma offensivo, la sua forza è sorprendentemente alta anche per me, ma mi basta un giorno per riuscire a scoprire come neutralizzarlo,
    conoscenza della mungitura,
    Formaggi? Materie prime?
    E poi LEI...Ophelia, NO
    LEI non è Ophelia, è una bugiarda, come lo sono io in fin dei conti
    si chiama ISE
    Ise Ise Ise, non mi dice niente
    Paralisi, probabilmente temporanea ecco il motivo del suo essere immobile
    Cavalieri celesti? primo gruppo, dovrò saperne di più
    E l'inquisizione, interessante, non ha un vero e proprio nemico ma una organizzazione alla calcagna, non vedo l'ora che lei si rimetta in sesto per vederci a Laputa"



    Sorrise, nell'osservare Pete per quei pochi secondi

    "Comunque so chi sei"


    La dichiarazione fu schietta e seria, per poi continuare con quel suo sorriso beffardo

    "O almeno conosco già il tuo nome ti ha nominato Ophelia poco fa"


    Lo aveva fatto apposta ovviamente, giusto per vedere e osservare l'espressione di lei e di lui, ma non diede il tempo all'uomo di rispondere stringendogli la mano e aggiungendo

    "Comunque piacere tutto mio, sono Jaime e sono in viaggio per mappare il luogo, questo è il mio lavoro"



    Si girò con suo fare simpatico verso Ise e lasciò cadere delicatamente al suo fianco il sacchetto con le bacche, il gesto poteva sembrare gentile, d'amicizia ma era una facciata come tutto del resto, era semplicemente fatto cosi

    "Be io devo andare, grazie della chiacchierata... vi aspetto a Laputa quando avrete del tempo libero"



    Telepaticamente aggiunse mentre era intento a ripartire

    "Nessuna fregatura"





    Se non interrompi il mio andarmene direi che possiamo concludere qui con il tuo post conclusivo e nel caso continuare a Laputa che ne pensi? :3
     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    Non feci troppo caso al sorriso di Jaime, né al fatto che fosse stato fermo per qualche secondo. Solo quando disse "comunque so chi sei", mi suonò in testa un campanello d'allarme.
    Era più che ovvio che tale frase fosse più rivolta a me che a Pete: evidentemente l'uomo ci teneva a farmi sapere che era riuscito a scrutare i pensieri del pastore. Per un attimo temetti per me, ma poi, forse perché non c'era poi molto da salvare nella mia ormai misera vita, iniziai a sentirmi furiosa. Furiosa perché avrebbe potuto fare qualcosa a quella persona che mi aveva aiutata. Avevo usato chissà quante volte i poteri psionici su Sarah, talvolta con una leggerezza estrema, ma ora che sospettavo che qualcuno avesse usato simili capacità su di Pete, avevo solo voglia di farlo a pezzi.
    Come se niente fosse, Jaime continuò a fare il finto tonto, spiegando che sapesse come si chiamava perché "glielo avesse detto Ophelia". La reazione del pastore fu a dir poco prevedibile: cambiò espressione, indicando palesemente che non sapesse di chi stesse parlando e se l'altro non l'avesse interrotto, gli avrebbe probabilmente detto qualcosa tipo "Scusa?".
    Quando poi disse che ci avrebbe aspettati entrambi a Laputa, faticai abbastanza a mantenere un'espressione indifferente. Volevo tenere fuori il mio soccorritore da ulteriori guai e non avrei permesso che lui lo tirasse dentro.
    Così, quando mi comunicò telepaticamente che non intendesse fregarmi, lo ammonii.
    « Lo spero, per la tua salute
    Poi lo lasciai andare, anche se dubitavo di averlo spaventato sul serio.
    Proprio allora, non potei non notare che qualcosa in me fosse cambiato: avevo sentito il desiderio di fare del male a qualcuno (ma in ciò non vi era qualcosa di strano) a vantaggio esclusivo di qualcuno diverso da me. Da quanto tempo era che non succedeva?
    Tanto sicuramente. E francamente non sapevo neanche spiegarmi bene il perché. In fondo sapevo che tutti in realtà sapevano amare esclusivamente se stessi. Non avrei avuto ragione di mettermi a combattere nelle mie condizioni, non mi conveniva affatto.
    " Ma quello chi era? Lo conosci?"
    Sospirai.
    " Niente affatto e dubito che fosse una presenza amica."
    Non volevo stare un altro secondo lì.
    " Te l'avevo detto che sarebbe stata una pessima idea farmi uscire."
    " Riportami a casa."
    E così facemmo. Anche se non volevo ammettere, durante quell'uscita mi ero sentita tornare forte e sicura di me come un tempo. Ora però stavo ritornando a tutte le mie miserie quotidiane, prima tra tutto le i miei visceri di cui non avevo più controllo e tutto lo sporco, lo schifo e la puzza che mi dovevo sorbire quando non riuscivo a prevedere quando si sarebbero mossi e recarmi dove evitare l'inconveniente.


    gif



    Ora però sono di nuovo in sesto e tutto è passato. So però di essere cambiata. Non per lo schifo che ho dovuto sopportare, ma per l'aiuto che mi ha dato quell'uomo. È strano, ma giurerei che mi abbia aiutata pensando solo ed esclusivamente a me. Non ci ha di certo guadagnato nel darmi una mano. Anzi, dopo quell'episodio gli inquisitori irruppero nella sua casa, dandogli una sonora dose di legnate e non scoprendomi solo perché mi spostai in tempo con un balzo dimensionale.
    È strano sentito da me, ma vorrei fare qualcosa per ricambiare tutto l'aiuto che mi ha dato.
     
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16 replies since 4/8/2014, 22:48   239 views
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