Cuore di Drago

{LAM} Addestramento Nesrìn - Maestro: Drusilia Galanodel.

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    "Il fuoco migliore non è quello che brucia più in fretta".

    Charles Eliot.


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    Arena Celeste, Città Bassa.
    Presidio Errante, Endlos.

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    Il vento dell'Ovest sapeva di mare.
    Rapidi e sinuosi come le onde di Undarm, i suoi sospiri giungevano fino ai cieli di Laputa in quel periodo dell'anno, mitigando il clima ed imbrattando i muri delle dimore più esposte di salsedine.

    Anche l'Arena Celeste -satellite artificiale del Presidio Errante- nella stagione estiva dava l'idea di un porto abbandonato, antico e misterioso, lambito da un mare di nuvole candide. Le pietre bianche ardevano sotto lo sguardo inclemente del Sole di Mezzogiorno, generando miraggi anche a breve distanza.

    In quell'ambiente desolato e dal clima asfissiante, due donne percorrevano la distanza che le separava dal centro della struttura ad ampie falcate. Una di loro, avvolta in un manto di lino bianco per ripararsi dal sole, procedeva senza indugio come a guidare l'altra.
    Avevano raggiunto l'Arena Celeste in groppa ad un bianco Grifone, Aeglos, ora placidamente disteso sugli spalti in una zona d'ombra. Come diceva il nome "punta di neve" o come era facile intendere dal manto particolarmente folto, non doveva sentirsi a suo agio in quell'ambiente. Eppure sarebbe rimasto lì, impassibile, in attesa degli ordini della sua signora.

    -Bene, siamo arrivate!

    La voce melodiosa di Drusilia risuonò per tutta l'area circostante, amplificata dalla posizione degli scalini e le colonne degli spalti ora vuoti.

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    -Sono stata io ad ordinare la costruzione di quest'Arena, immediatamente dopo la mia nomina ad Alfiere Errante- disse, allargando le braccia come a voler indicare l'intera struttura -Non te l'avevo mai chiesto ma... che ne pensi? Non la trovi bellissima?

    Uno, due, tre passi ancora, lo sguardo perso nel limpido cielo che le sovrastava.

    -A dire il vero, non ti ho mai domandato molto da quando ci conosciamo. Nonostante lottiamo per la stessa causa, nonostante calpestiamo la stessa terra... è un pò come se non ci conoscessimo affatto, non trovi?

    Il suo allegro incedere si placò quando la bella decise di voltarsi indietro, lì dove Nesrìn la osservava. Labbra di rosa piegate in un dolce sorriso, uno sguardo amorevole ma dal retrogusto profondamente malinconico.

    -Mi piacerebbe davvero tanto conoscerti, Nesrìn.
    Conoscerti realmente, non quelle idiozie che gli ipocriti spacciano per amicizia.


    Si concesse un attimo di pausa, riflettendo bene sulle parole da usare. Sapeva di essere un pò troppo sentimentale e che spesso rischiava di mettere disagio gli altri con i suoi modi di fare.

    -Tu... me lo concederesti?


    Quest Master's voice

    Benvenuta al tuo primo addestramento!
    Da quello che puoi vedere, hai Drusilia come Maestro.

    Differentemente dai miei precedenti addestramenti questo è un pò "particolare", nel senso che lavoreremo principalmente sul campo "strategia" piuttosto che sugli altri, dato che in scrittura vai già bene e nella sportività è più o meno tutto già scritto nel regolamento (il resto si impara giocando).
    Essendo la strategia qualcosa non solo relativo all'abilità del giocatore, ma anche alla psicologia ed il bg del personaggio, non sarò io (non completamente) a correggere errori o spiegarti tattiche e strategie, ma sarà il mio personaggio a spiegarlo al tuo. In questo specchietto inserirò solo traduzioni di quello che ho già scritto su e/o aggiunte off-game per integrare.

    L'ho posta come Scena Masterata per ragioni che comprenderai già nel corso della giocata, e che ora non mi dilungo a spiegare.

    Detto ciò, buon gioco.
    Sei libera (anzi, è fortemente consigliato) di interpretare Nesrìn come meglio credi. Non preoccuparti di dilungarti su parti che esulano il combattimento: l'importante è SEMPRE rimanere coerenti col proprio personaggio.

    Scadenza: 13 Agosto (compreso)
    Divertiti <3


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    » Status Energetico: 110%

    » Status Fisico: illesa.

    » Status Psicologico: concentrata.

    » Note: //


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    Armi:
    • Alcarcalime
      (arco+frecce= 2pt)
      IMMAGINE ALLEGATA
      Dimensioni: 1m circa
      Materiale con cui è fatto: Lega proibita argentata con rune elfiche in oro ricamate lungo tutto l'arco.
      Descrizione: Arco di una gittata elevatissima: circa 30m.

    • Nanatsusaya
      (spadone semplice= 1pt)
      IMMAGINE ALLEGATA
      Dimensioni: 1m circa
      Materiale con cui è fatto: Caos cristallizzato.
      Descrizione: Una lama di raffinata bellezza, appare come uno spadone di un singolare materiale trasparente con ben sette punte. In più emana una inquietante aura violacea.


    Famiglio:
    • Grifone adulto
    Il grifone è una creatura leggendaria con il corpo e la coda di leone, artigli, ali (qualora si trattasse di un esemplare femmina) e testa d'aquila. Questa ha orecchie molto allungate; sono a volte descritte come da leone ma spesso anche da cavallo, a volte anche piumate. Simboleggia custodia e vigilanza, e solitamente son creature perfette da mettere a protezione di tesori particolarmente rari. Inoltre la sua figura riunisce in sè l'animale dominante sulla terra, il leone, con quello dominante in cielo, l'aquila, dunque è anche simbolo di perfezione e potenza. L'esemplare in questione è l'unico grifone albino vivente nel territorio di Endlos, una femmina, unico per la sua bellezza, tuttavia particolarmente delicato. Questo è caratterizzato da un piumaggio candido come la neve, esattamente come lo è il manto da felino del corpo di chimera. Unica macchia di colore, quasi ad impreziosirlo più che a sporcarlo, è l'oro di due grandi occhi lucenti. Si dice che, differentemente dai suoi fratelli, questa creatura sia stata trovata dal Gran Maestro nel Presidio del Nord, e che l'abbia portata con sè perchè colpita dalla sua bellezza esotica ed il candore lunare. E' anche un esemplare particolarmente grande; infatti è lungo quasi tre metri, con un'apertura alare di ben 6 m.

    [Punti base famiglio (3pt) + taglia grande (5pt) + volo (5pt) + artigli (1 pt) + becco (1 pt) = 14pt TOT]

    Nonostante il suo piumaggio albino, non si può certo dire che Aeglos sia una creatura delicata; abituato alle temperature più impervie e alle bestie più selvatiche e pericolose, la creatura dimostra una particolare capacità di resistenza agli attacchi, che gli permette di riportare meno danni rispetto un normale esemplare della medesima specie. In termini gdr, si tratta di un bonus passivo del 50% all'attributo "Resistenza".
    Come se non bastasse, è dotato di una muscolatura corta e possente che, sebbene non gli permetta una particolare agilità o rapidità, lo rende capace di compiere sforzi di molto superiori rispetto agli altri grifoni, come ad esempio trasportare più gente sul proprio dorso o fare dei danni ad un avversario con un semplice colpo fisico.
    In termini gdr, si tratta di un bonus passivo del 50% all'attributo "Forza".


    [Punti bonus Resistenza (5pt) + bonus Forza (5pt)= 10pt TOT]

    Occhi congiunti
    Aeglos non è un grifone come gli altri, e non lo è soltanto per il piumaggio candido, gli occhi d'oro ed il portamento aggraziato eppure maestoso, oltre ad essere la cavalcatura scelta del Gran Maestro del Liberis. Lui è molto di più. Lui, anzi lei, ha superato un lungo ed estenuante addestramento all'Albero Casa, delicati esperimenti da parte della Corona della Via della Genesi uniti a cure per migliorare la sua vita e le sue prestazioni a causa della debolezza fisica dovuta allo stato genetico di albinismo. Ha superato tutto, e non è stato facile, eppure la soluzione è giunta dal sangue stesso della sua padrona. Come narrano alcune leggende, infatti, il sangue degli angeli che in parte scorre nelle vene di Drusilia, ha proprietà particolarmente potenti per chi è in grado di sfruttarle, davvero molto simili a quelle decantate per la famosa "pietra filosofale". Il risultato? Oltre ad un recupero totale da tutte le carenze e malattie da esse generate, il volatile possiede ora anche un legame empatico con il Gran Maestro; Drusilia sarà in grado, infatti, a seconda del suo semplice desiderio, di vedere tutto ciò che passerà sotto lo sguardo vigile della chimera, come se i suoi occhi fossero i propri.

    [Punti passiva Occhi Congiunti (5pt)]


    » Abilità Passive

    GALANODEL »

    « i figli di Dio videro le figlie dell'uomo che erano belle
    e si presero delle mogli fra tutte quelle che scelsero. »

    Bereshit (Genesi) VI,2.


    Risultato dell'unione fra sangue umano ed angelico, il corpo di un Galanodel presenta tratti di entrambe le razze.
    Per comprendere una delle caratteristiche alla base della stirpe dei Galanodel, è necessario approfondire un aspetto storico relativo alla loro creazione. Questi altro non sono che il risultato dell'unione di una creatura celeste con un essere umano. Ciò significa che, sebbene manifestino aspetti del tutto umani, la loro vita è tuttavia slegata dalle funzioni del corpo perchè -come gli angeli- i Galanodel sono legati alla Fonte. Questa li rende immuni da agenti esterni, come ad esempio il tempo, o magari cose più "concrete", quali batteri, tossine o organismi non loro. Ciò implica che sono assolutamente immuni alle malattie e, qualora qualcuno provasse ad avvelenarli, la sostanza tossica verrà assunta senza che il corpo possa subire effetti deleteri.
    Altra eredità della progenie celeste vi è certamente la capacità di sollevarsi in aria -talvolta generando candide ali sulla schiena- o irradiare luce dalla propria pelle, intensificandola o meno a seconda del caso. Questa tuttavia non si annullerà mai, ragion per cui, se di giorno sarà praticamente impercettibile, di notte e nell'ombra si manifesterà sotto forma di candore lunare. Essendo quindi provvisti di un corpo luminoso, questo non sarà provvisto di ombra ai propri piedi.
    Essendo inoltre il corpo parzialmente costituito di luce, esso avrà capacità di rigenerazione superiori a quella di un normale umano; non conserva inoltre i segni delle cicatrici.
    E' infine cosa ben nota che il sangue di una creatura pura contenga un potenziale nettamente superiore a quello di un comune vivente; non a caso nei sacrifici umani son predilette fanciulle vergini ed infanti. Ora, si immagini questo potenziale amplificato in modo esponenziale, tanto da rendere il sangue stesso non più un comune componente di pozioni o riti, ma l'unica e sola fonte di potere.
    Questo è quello che si verifica con il sangue degli angeli, o di creature che fanno parte della loro discendenza. Coloro che ingeriscono qualche stilla della linfa vitale di un appartenente ad una stirpe celeste si ritrovano vincolati da un legame di natura mistica molto forte che si concretizza con un netto prolungamento della vita del soggetto, la cui intensità dipende dalla quantità di sangue assunto e la cui efficacia trascende qualsiasi razza, genere, classe sociale e (soprattutto) la natura soprannaturale: ha effetto su chiunque, chiunque egli sia e qualsiasi cosa sia. L'allungamento della vita dipende dalla razza, dalla quantità di sangue ingerito e molti altri fattori. Orientativamente, una goccia del sangue di un Galanodel "puro" porta in un essere umano qualunque un aumento della vita di circa cento anni.

    [Proprietà del sangue + rigenerazione rapida + assenza d'ombra + passiva di volo + immunità passiva alle malattie ed i veleni più attiva a consumo variabile.]

    GODDESS OF LOVE »

    «Mettimi come sigillo sul tuo braccio, come sigillo sul tuo cuore, perchè forte come la Morte è Amore. Le grandi acque non potrebbero spegnerlo, né i fiumi sommergerlo. Tenace come gli inferi è la passione: le sue vampe son vampe di fuoco, una fiamma ardente, la fiamma del Signore!»
    Canto dei Cantici VIII,6-7.


    L'Amore è un sentimento intenso e profondo, simile all'affetto, alla simpatia ed all'adesione, ma molto più violento ed incontrollabile, impossibile da rendere appieno per chi non ha avuto mai modo di viverlo, rivolto verso una persona, un animale, un oggetto, o verso un concetto, un ideale. Oppure, può semplicemente essere un impulso dei nostri sensi che ci spinge verso una determinata persona. E' tuttavia soggettivo, ed è forse quello a renderlo così complesso; per alcuni è il volere che gli altri siano felici, un sentimento incondizionato e che richiede molto coraggio e accettazione, per altri è ciò che avvicina l'uomo ad un Dio lontano, altri lo ritengono semplicemente una utopia, qualcosa di non concreto. Sono infiniti i modi di pensare e vederlo, così tanti quanti sono le creature di ogni universo e dimensione. Drusilia Galanodel, insieme al fratello Quarion, rappresenta ogni singolo aspetto della carta di Arcani di cui sono i concetti incarnati. Loro sono gli Amanti, incarnano l'Amore, la forza più potente dell'Universo, ed il Libero Arbitrio.
    Loro sono quella fiamma viva in grado di animare ciascun animo verso il desiderio massimo del proprio esistere. Per tale ragione la bella è in grado di esercitare numerose malie sugli altri. Ciò che tuttavia non accade è la situazione inversa: nulla è in grado di scalfire la sua volontà, mentirle o ingannarne i sensi, forte del suo potere e della sua stessa essenza.
    E' inoltre empatica, capace di comprendere appieno lo stato d'animo altrui. Significa "sentire dentro" e nonostante il concetto sia spesso ridotto al semplice "mettersi nei panni dell’altro", in realtà vuol dire "portare l'altro nel proprio mondo". Drusilia può mettere in secondo piano il suo modo di percepire la realtà per cercare di far risaltare in se stesso le esperienze e le percezioni di chi le sta intorno. È una forma molto profonda di comprensione dell'altro perché si tratta d'immedesimazione negli altrui sentimenti. Ci si sposta da un atteggiamento di mera osservazione esterna al come invece si sente interiormente, cercando di guardare attraverso i suoi occhi.
    E' per tutto questo che, chiunque ha a che fare con la Dama del Vento, vede in lei ciò che desidera; il musicista la sognerà come propria musa o sentirà dolci melodie provenienti dai suoi passi, il pittore la vedrà come opera d'arte vivente ed il chierico si stupirà nel riconoscere in lei l'impronta del suo dio. Tali reazioni possono essere infinite, come lo sono coloro che la incontrano, assaporandone la persona, omaggiando la sua bellezza.

    [Malia d'amore + protezione da malie + auspex attacchi psion + auspex illusioni + auspex bugie + empatia + bonus riserva energetica (10%)]

    LADY OF THE WIND »

    «L'Amore ci passa accanto, rivestito di soavità, ma noi fuggiamo via impauriti, andiamo a nasconderci nelle tenebre o, ancora, l'inseguiamo per far del male in suo nome. Anche il più saggio tra noi si piega sotto il formidabile peso d'Amore; eppure esso è, in verità, leggero come la brezza lieve del Libano.»
    Kahil Gibran.


    E' innegabile che, dal suo arrivo su Endlos, il potere della Dama del Vento sia sensibilmente cresciuto: questo può essere in parte dovuto al fatto che ella abbia abbracciato il suo destino di guerriero Galanodel -imparando a non lasciarsi più frenare dal suo cuore tenero-, e in parte al fatto che la permanenza presso l'Isola nel Cielo l'abbia portata ad un più alto livello di comunione col suo elemento... Fatto sta che l’ambiente attorno a lei sembra aver sviluppato un legame quasi empatico con Drusilia, reagendo alla sua presenza e riflettendo come uno specchio i suoi stati d’animo. Il potere non genera mai effetti disastrosi o disagevoli, nemmeno per gli avversari, ma è una spia più che utile per capire che aria tira; se -all’improvviso- il cielo si annuvola... e se è stato fatto o detto qualcosa di fuori luogo, sarebbe meglio a preoccuparsi di quei neri cumoli temporaleschi, perché potrebbero essere un terribile presagio di tempesta.
    La comprensione del suo elemento è tale da poter considerarlo "tutt'uno" con la sua Signora. Partendo da tale presupposto, la giovane Galanodel può comandarlo a suo piacimento con rapidità e naturalezza sconosciute ad un mago qualunque. E' anche in grado, attraverso la meditazione, di poter "sentire" ogni molecola d'aria presente nel raggio di 15m da lei; quando qualcosa si trova all'interno dell'area, la Dama è in grado di stabilire la sua esatta posizione nello spazio, un suo qualsiasi movimento o un semplice respiro, come anche la composizione chimica in caso di sostanze gassose.
    Similmente all'aria è perfino in grado di spostarsi, veloce come il vento di cui è sovrana, ed ha particolarità fisiche quali una elasticità muscolare fuori dalla norma che le permette di compiere movimenti particolarmente complessi con l'aiuto del proprio fisico scattante.
    Mai vi fu nulla più mobile dell'aria e del vento, mai vi fu più grazia di ciò che nel cielo sconfinato si muove.

    [Manipolazione atmosferica + instant casting + auspex fisico + auspex composizione aria + PU passivo velocità (50%) + PU passivo agilità/destrezza (50%)]

    AURA DEI GIUSTI »

    «Ciascuno metta al servizio degli altri il dono che ha ricevuto»
    (1 Pt 4,10).


    Altro non è che una aura di "cárisma" che circonda alcuni degli appartenenti alla gilda. Tale aura è invisibile tuttavia splendente per chi è in grado di guardarla, ed è un concentrato di Salvezza, Misericordia e Grazia. Coloro che avranno modo di osservare un portatore di tali doni, vedranno nelle sue gesta, anche quelle non apprezzabili, la manifestazione più alta di Giustizia, perchè Aviatore è colui che scelse di avere il dono di una vita spesa al servizio dei fratelli.

    [Malia di carisma]

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    Edited by Drusilia Galanodel - 20/8/2014, 19:44
     
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    Nesrìn
    Quando le venne recapitato il messaggio di Drusilia, Nesrìn stava al Cappio di Bronzo a farsi una bella bevuta ... “senza niente di meglio da fare,” a suo avviso. Il giovane le consegnò la lettera porgendole il saluto e poi se ne trotterellò via evitando di spiccicare la benché minima parola, lasciandola sola a leggere la missiva con sguardo interrogativo stampato in faccia. Inutile dire che, non appena apprese la notizia, la reazione della focosa fu di genuina sorpresa mista a un notevole entusiasmo - smorzato forse da un certo stupore per la richiesta inaspettata - tanto da spingerla ad accorrere subito dal suo superiore, schizzando fuori dal locale con una rapidità tale da ribaltare la sedia sulla quale stava seduta fino a poco prima.

    A parte il lecito, insignificante, dubbio d’essersi dimenticata di pagare il conto della locanda - dubbio che si faceva sempre più pressante ogni minuto che passava - la rossa non riuscì comunque a nascondere una certa ansia quando infine mise piede nell’Arena. Ansia giustificata dal fatto che: primo, ignorava perché Drusilia avesse desiderio d’incontrarla proprio laggiù, e secondo, cosa stava architettando la Dama del Vento di così segreto da non meritare manco un misero accenno in una lettera?!

    Scosse la testa. No, non era davvero il caso di fare la paranoica. Era una metadrago, per la Fiamma!

    Seguì l’Alfiere zitta zitta, la rossa, risoluta nel suo silenzioso avanzare, buttando ogni tanto un’occhiata distratta agli spalti vuoti, uno sbuffo di fumo che talune volte le sfuggiva dalle labbra, a sottolineare il nervosismo che, contro tutti i suoi sforzi, proprio non pareva avere alcuna intenzione di lasciarla in pace tanto presto; il Sole di mezzogiorno che le bruciava le membra, e che in altre occasioni avrebbe placato in un batter d’occhio l’ardore del drago, sembrava non essere in grado di alleviare le sue pene.

    Per la Fiamma, di quale “atroce delitto” s’era macchiata questa volta per finire addirittura all’Arena Celeste in compagnia dell’Alfiere in persona?! Cioè, non ricordava d’aver causato guai così terribili, negli ultimi tempi, a parte forse la rissa della settimana scorsa ... ma era stato quell’ubriacone a cominciare! Lui e le sue battute spinte! Se l’era cercata, quell’idiota! Un buon manrovescio ed era finito al tappeto, quello sciocco!

    Già ... ora che ci pensava, qualcosa di simile era accaduto pure il mese scorso. Che Drusilia avesse intenzione di punirla a causa della sua natura recidiva? In effetti, eccetto quando partiva per compiere chissà quale missione eroica da Aviatore - dalla quale, modestia a parte, tornava sempre vincitrice - tutte le volte in cui se ne stava tranquilla a Laputa non è che si distinguesse granché in quanto esempio di virtù e nobiltà d’animo. Anzi, più casino c’era e più il drago si sentiva vivo, c’era poco da fare!

    Bene, siamo arrivate!
    Sorrise radiosa, la focosa, mentre ogni dubbio che le aveva attanagliato l’animo fino a quell'istante si scioglieva come neve al Sole sotto lo sguardo dolce e la voce melodiosa della sua interlocutrice, nessun astio o nota di rimprovero ad accompagnare i gesti e le parole della Dama.

    Tanto rumore per nulla. Ma cosa poteva farci se Drusilia era una delle rare persone a cui il drago dava retta, una delle rarissime persone della cui opinione al drago fregava qualcosa? Quella donna era forte, si batteva con onore ... a volte con un po’ troppa bontà e ingenuità per i suoi gusti, ma senz’altro restava un privilegio lottare al suo fianco. E lei che per un attimo aveva temuto una punizione epocale per mano dell’Alfiere! Certo, la Dama del Vento non era da sottovalutare, ma una simile severità non era comunque nel suo stile! ... Giusto? Oppure fino a quel giorno era solo stata molto fortunata a non incappare nella sua furia?

    Gli occhi le brillarono. Beh ... tanto meglio! Al drago piacevano i tipi focosi!

    [...] che ne pensi? Non la trovi bellissima?
    Si guardò in giro, la rossa, come se fino a quel mentre non avesse osservato con la giusta attenzione lo scenario che le stava di fronte, la mente impegnata a rivivere vecchi ricordi di un mondo ormai lontano.

    Dru ... è bella per il ssolo fatto di fluttuare fra le nuvole.
    Si poteva leggere una nota d’ironia nella voce serpentina della figlia del fuoco.

    Dalle mie parti, realizzare un’opera del genere avrebbe dei cossti inimmaginabili!
    Già, nel suo mondo era tutto complicato.

    E l’arcanite non è cossì utile come molti credono! Quel crisstallo è tanto potente quanto mortale!
    Aggiunse sovrappensiero.

    E pure difficilissimo da estrarre! Ma così prezioso che qualunque uomo avrebbe dato un occhio della testa per averlo! D’altronde, come biasimarli? Era una pietra le cui eccezionali proprietà erano decantate da centinaia, forse addirittura migliaia, di leggende! Non per niente, era conosciuta dalla gente comune sotto il nome di “sangue divino,” per la sua straordinaria capacità di elevare gli uomini quasi al rango di divinità, tanto era grande il suo potere. Già ... peccato solo per gli abominevoli effetti collaterali che l’assiduo e prolungato uso di questo cristallo poteva provocare persino negli arcanisti più esperti!

    E gli arcanissti non ssono cossì bravi come vogliono far credere!
    Concluse con un’alzata di spalle, gli occhi rivolti al cielo e smorfia di sufficienza.

    Persino l’Arte aveva i suoi limiti, il suo prezzo. I rari arcanisti del suo mondo con un po’ di sale in zucca da scegliere la via più lunga e difficile - ma meno rischiosa, in teoria - per carpire i segreti dell’Arte, e non quella più facile data dall’arcanite, comunque non sarebbero riusciti a realizzare in così breve tempo ciò di cui invece l’Alfiere era stata capace, forte della potenza di chissà quali incantesimi.

    [...] è un po’ come se non ci conoscessimo affatto, non trovi?
    Sguardo interrogativo ed espressione spaesata.

    Perché quel cambio di discorso, così tutto ad un tratto? E poi, perché parlare di tutte quelle cose proprio in mezzo ad un’arena? Se Drusilia non voleva punirla o lanciarle una sfida, per quale ragione le aveva chiesto di recarsi laggiù? Quello non le sembrava davvero il luogo più adatto dove chiacchierare in santa pace! L’Arena Celeste era il terreno di scontro di giovani Aviatori, non una sala da tè! Per carità, scambiare quattro parole con colei che tempo addietro le aveva salvato la vita era senza dubbio un vero piacere per lei, dopo così tanto tempo passato a bighellonare, però ... un minimo di buon gu-

    Occhi fuori dalle orbite. Il senso di colpa che la schiaccia come un macigno.

    Ecco svelato il mistero. Ecco la ragione di tanta malinconia.

    Tu non c’entri ... è colpa mia.
    Sguardo basso. Espressione cupa e affranta.

    Per la Fiamma, che stupida era stata! Le aveva dato la sua parola, aveva detto a Drusilia che un giorno le avrebbe raccontato la sua storia! E invece cos’aveva fatto non appena fu libera di girovagare per i vari Presidi? Era partita all’avventura, ecco cosa! In preda all’entusiasmo e alla bruciante curiosità di scoprire, d’esplorare ogni angolo di quello strano nuovo mondo, era subito corsa incontro all’ignoto, colma d’eccitazione e interesse sempre più crescenti; emozioni rese ancor più urgenti dalla frenesia del drago, sempre alla costante ricerca del brivido e di avversari degni del fuoco che gli ardeva nelle vene.

    La Dama del Vento l’aveva salvata da morte certa. L’aveva accolta fra le fila degli Aviatori senza farsi alcun problema. Le aveva addirittura dato una nuova casa, una nuova ragione per cui lottare che non fosse il semplice bisogno di scatenare l’inferno! L’aveva trattata al pari di qualunque altro naufrago, senza dare peso alla sua natura; anzi, si era rivolta a lei come se avesse di fronte una semplice donna, e non un abominio! Certo il drago si era sentito un po’ sminuito, ma la felicità e la gratitudine che aveva provato quel giorno le erano rimaste nel cuore. E ora lei ripagava la generosità della Dama andandosene a zonzo!

    Davvero una bella mossa, dopo tutto quello che l’Alfiere aveva fatto per lei!

    Invece di farti compagnia quando avrei potuto, ho preferito gironzolare in cerca d’avventura.
    Alzata di spalle, sorriso imbarazzato.

    Era davvero il caso di scusarsi. E alle fiamme il drago che ruggiva per il disappunto! Alle fiamme il drago che non era abituato a chiedere scusa, a mostrare le sue debolezze ... forse perché, dall’alto della sua superbia, credeva di non averne. D’altronde, era solo colpa del drago se ora doveva fare i conti con quella situazione. Già ... perché, in realtà, la riluttanza della rossa svelare il suo passato a Drusilia aveva ben poco a che vedere con la sua negligenza, bensì con l’orgoglio del drago, così poco incline a mostrare a il suo lato vulnerabile; un lato del suo carattere che di sicuro sarebbe venuto fuori dalla sua storia piena d’interessanti colpi di scena, ma non proprio tutta rosa e fiori. E il drago non aveva bisogno della pietà di nessuno! Mai si era pianta addosso nei suoi duecento anni di vita e certo non avrebbe cominciato proprio adesso! Il drago era forte, lei era forte!

    Mi piacerebbe davvero tanto conoscerti, Nesrìn. [...] me lo concederesti?
    Rise, la focosa, di una risata che sciolse ogni tensione.

    Ma a chi voleva darla a bere? Era solo una vigliacca! Era fuggita da Drusilia per paura di fare la figura della smidollata, altroché! Era stata così ingenua da credere che le sue azioni sarebbero bastate a provare la sua amicizia e lealtà nei confronti dell’Alfiere e della gilda ... perché le azioni valgono più di mille parole, giusto? Era la sua filosofia di vita, insieme al “vivi e lascia vivere” e al “goditi la vita.” E invece no. Il suo perpetuo vagabondare, per non parlare poi della sua natura ribelle e casinista, nel lungo periodo non aveva fatto altro che peggiorare le cose! La Dama del Vento le veniva incontro come meglio poteva, quasi alla cieca, piena di fiducia nei suoi confronti e lei ... lei continuava a fare la gnorri, convinta di non doverle dimostrare alcunché!

    Certo, Dru! ... È il minimo, dopo tutto quello che hai fatto per me.
    Dentro di lei, il drago ruggì la sua frustrazione.

    Era stata una sciocca. Una sciocca e una vigliacca! Quale disonore, fuggire da sé stessa! Quale disonore, cadere preda di una paura tanto futile! Il drago non era così! Il drago non si lasciava sopraffare dal dubbio! Era forte, il drago, e se la gente per sbaglio finiva col crederlo un debole, avrebbe volentieri provato loro il contrario! ... Per la Fiamma, cosa le era saltato in testa?! Parlare dei suo problemi passati non la rendeva una smidollata. Piangersi addosso, invece, sì ... era stata davvero una stupida.

    Doveva rimediare all’errore. E il prima possibile! Ma prima c'era ancora un dubbio da chiarire.

    Però ... perché ssiamo qui?
    Non è che adesso saltava fuori che Drusilia voleva vendicarsi dell'affronto subito, vero?!

     
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    sguardo_zpsd9817303

    Sentiva Nesrìn curiosamente agitata.
    Perfino più del solito: le lingue fiammeggianti del suo spirito scalpitavano diversamente dalle braci ben alimentate di una forgia, troppo rapide e con forme innaturali per ricordare un comune incendio.
    Era come se cambiasse continuamente direzione, alimentato dal vento.

    Certo, Dru! ... È il minimo, dopo tutto quello che hai fatto per me.

    Era senso di colpa ciò che la tormentava?
    E per cosa, poi?

    Che avesse combinato qualche guaio? Drusilia davvero non capiva... e nemmeno immaginava cosa frullasse nella testa del Drago. Poteva intuirlo, questo si, ma comprendere a fondo davvero no. Lei stessa non concepiva buona parte delle convenzioni umane, dell'etichetta, e quelle pochissime cose che sapeva le aveva imparate per necessità. Non certo perchè le condivideva.
    In balia delle correnti e dell'indole profondamente eclettica, lo spirito dell'Alfiere Errante necessitava sempre della massima libertà di pensiero ed azione. Per questo raramente lanciava imperativi... perchè lei era la prima a non rispettarli.
    Lo stesso valeva per gli obblighi che non fossero "sentiti".

    Però ... perché ssiamo qui?

    Arricciò le labbra, abbandonando i suoi dubbi in un sospiro leggero.
    Si concesse del tempo per pensare, prima di rispondere.

    -Una volta qualcuno mi disse che, per quanto tempo si spenda insieme ad un'altra persona, non saremo mai in grado di conoscerla davvero. E' la stessa ragione per cui non riusciamo nemmeno a capire noi stessi.

    Incrociò le braccia, esibendo un'espressione abbastanza seria.

    -Io penso che sbagli- sentenziò, come una bambina capricciosa -Se hai trascorso parte della tua vita con qualcuno e non lo conosci... vuol dire semplicemente che per tutto quel tempo lo hai guardato distrattamente, o hai scelto di considerare solo ciò che di quella persona ti andava a genio.

    Sguardo corrucciato.

    -Vedi, Nesrìn, il problema è che siamo tutti egoisti.

    Ne seguì una lunga pausa in cui la Dama del Vento discostò gli occhi dalla Metadrago, facendo sì che il proprio sguardo vagasse per la distesa sconfinata di nuvole bianche e spazi aperti, perdendosi da qualche parte all'orizzonte.

    -In ogni caso, non sono qui per capire di chi è la colpa, ma per risolvere il problema. Sono egoista, lo confesso, ma nulla mi vieta di combattere questo mio difetto. Quindi...- tornando a scrutare la sua interlocutrice, con un movimento rapido si tolse il manto di lino, gettandolo per terra -...dato che non sapevo cosa organizzare per passare del tempo assieme, ho pensato a quello che entrambe sappiamo fare meglio.

    drappogiugrave_zps3a56360d

    -Attaccami senza remore o timori, perchè è il Fuoco dei Draghi quello che voglio provare sulla mia pelle.

    La guardò dritta negli occhi, e lo smeraldo si tuffò impavido nell'oro. L'espressione dura, spaventosamente seria... tranne che per un sorriso giunto alla fine, quasi a ricordarle che le piaceva orribilmente.

    -Oggi raggiungerò la tua anima.


    Quest Master's voice

    Drusilia avverte lo stato di Nesrìn grazie alla passiva di empatia.

    Scadenza: 21 agosto (compreso)



    Edited by Drusilia Galanodel - 15/8/2014, 11:49
     
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    Nesrìn

    Sbatté più volte le palpebre, la rossa, fronte corrucciata e smorfia confusa dipinta sul viso ferino.

    Davvero non capiva ... dunque Drusilia non era arrabbiata con lei, non voleva punirla per chissà quale guaio, e non aveva la minima intenzione di vendicarsi per esser stata trascurata dalla sua fedele Aviatrice? Era così che stavano le cose? ... Sul serio?! Ma allora perché le aveva chiesto di raggiungerla all’Arena Celeste? E perché si dilungava in quell’assurdo sproloquio inutile?

    Forse si era persa una parte essenziale del discorso, come suo solito, o c’era in ballo un’altra faccenda di cui l’Alfiere doveva ancora rivelarle la natura? ... Per la Fiamma, se c’era un lato del carattere dell’Alfiere che proprio non riusciva a digerire, erano i suoi discorsi farciti di belle parole, ma dal significato oscuro! Magari adesso saltava fuori addirittura che l’unico motivo per cui l’aveva condotta fin laggiù era il più banale di questo mondo! Ma allora perché continuare a girare il coltello nella piaga?!

    Il sangue di un drago le scorreva nelle vene, il sangue di un figlio del Caos. Su quali basi una come lei poteva dire di conoscere una persona, quando perfino lei, per sua propria natura, non era nemmeno in grado di conoscere sé stessa? I metadraghi erano uomini, prima del Rito dell’Unione. E in quanto uomini, erano in grado di distinguere la propria natura umana da quella del drago, e dunque di averne il dominio senza morire o mutare in una abominio, ma lei ... lei non era nata umana.

    Lei era il drago, e il drago era lei ... impossibile capire dove finiva la donna e dove iniziava la bestia. Nascere mezza drago non l’aveva resa più forte del Caos che le scorreva nelle vene, bensì solo più vulnerabile ... non c’era alcun confine a separare la donna dalla bestia. E una misera bambina come poteva sperare di tenere a bada una forza così selvaggia e primordiale?

    Ecco dunque entrare in gioco l’orgoglio, con tutte le conseguenze del caso. E ora Drusilia le veniva a dire che bastava solo un po’ d’impegno e interesse per conoscere davvero qualcuno ... beh ... che dire, buona fortuna! Lei comunque continuava a non capire. Tutto quel bellissimo discorso non si poteva fare al Cappio di Bronzo?! Magari con una grossa bistecca al sangue e un buon boccale di birra davanti, giusto per alleggerire la tensione? Per la miseria, arrivata a questo punto era certa che la Dama ormai avesse capito di non avere di fronte un genio ... perché dunque non si decideva a parlare in un modo un po’ più chiaro, invece di girare intorno alla questione senza mai arrivare al sodo?!

    Cosa per la Fiamma stava cercando di com-

    Vedi, Nesrìn, il problema è che siamo tutti egoisti.
    Sguardo che s’illumina.

    Ah, ecco svelato l’arcano! ... O quasi.

    Sorrise, la focosa, sguardo complice stampato in faccia.

    E così, pure l’Alfiere si sentiva un po’ in colpa per averla ignorata! Questa proprio non se l’aspettava, però ... per la Fiamma, chiamarlo egoismo le sembrava un’esagerazione! Drusilia aveva la politica, gli affari esteri e la burocrazia a cui badare! Era giustificata, mentre lei ... beh, lei sì che era stata un’egoista! Come suo solito aveva preferito dare la priorità alle sue emozioni e al suo orgoglio, invece di concedere un poco del suo tempo alla Dama, una volta ogni tanto. E ora l’Alfiere le veniva a dire che forse parte della colpa era pure sua! Davvero una bella sorpresa! La gilda degli Aviatori era davvero molto diversa dall’Ordine del Drago ... si era immersi in un clima più familiare, mentre dalle sue parti c’era sempre l’Impero che ti stava col fiato sul collo!

    Ultimo baluardo di salvezza contro la stirpe dragonica, i metadraghi non potevano concedersi alcun lusso. Il loro unico scopo era difendere gli uomini dai figli del Caos ... fallire non era contemplato, ogni mezzo per vincere la guerra era accettato. Persino l’arcanite ... persino il bere sangue di drago. Il Patto dava ai membri dell’Ordine piena libertà d’azione, il Codice dava loro precise e inalienabili regole di condotta ... perché l’Impero aveva bisogno dei metadraghi, ma allo stesso tempo li temeva.

    Nient’altro che una rigida e impietosa vita militare, un macigno di aspettative che pesava sulle spalle dei novizi fin dal loro primo giorno nell’Ordine, mentre fra gli Aviatori l’atmosfera che si respirava era più ... calda, quasi materna. Certo, quel nuovo ambiente era un po’ troppo pacifico e “povero” di sfide per i suoi gusti, ma era pronta a farci ben volentieri l’abitudine.

    No, Dru ... l’egoissmo non c’entra. È ssolo colpa del mio orgoglio.
    Si strinse nelle spalle, sguardo basso e smorfia di sufficienza.

    Troppe volte il drago mi ha trascinato ssull’orlo del baratro ... e a me non piace parlarne.
    Soffocò un ruggito.

    Mi fa ssentire vulnerabile.
    Da dove cominciare? ... Bah, non aveva voglia di perdersi in quisquilie, le avrebbe fatto un-

    Attaccami senza remore o timori,
    perché è il Fuoco dei Draghi quello che voglio provare sulla mia pelle.

    ASPETTA. COSA?!

    Occhi fuori dalle orbite, labbra socchiuse in una smorfia allibita.

    Ah, quindi tutto quello sproloquio era solo una scusa per dirle che aveva voglia di fare a botte con lei?!

    La tensione provata fino a quel mentre svanì in un baleno, sostituita da una smorfia seccata.

    Per la Fiamma, Dru! Ci godi a farmi diventare paranoica?!
    Ruggì la rossa, sfogando tutta la frustrazione repressa fino a quell’istante.

    Alle fiamme Drusilia e le sue macchinazioni! Alle fiamme quella sua lettera insulsa! Alle fiamme i suoi silenzi e i suoi sguardi tristi! Alle fiamme i suoi discorsi sul conoscere davvero una persona! Ma per la Fiamma, era lei una scema di prima categoria, o l’Alfiere ci godeva a farla stare sulle spine in quel modo?! Per la miseria, non poteva dirlo fin dall’inizio che desiderava passare del tempo con lei, invece di perdersi in sproloqui pseudo-filosofici che la buttavano giù di morale e la facevano sentire in colpa?! Era così difficile parlare chiaro, o la noiosa retorica era un vizio comune a tutte le persone che stavano al potere?!

    Uno sbuffo di fumo le sfuggì dalle labbra.

    Per la Fiamma, quanto tempo avevano perso in chiacchiere, quando invece avrebbero potuto passare subito all’azione? Certo, con quel suo lungo discorso, forse la Dama aveva solo cercato di farle capire quanto contava per lei la loro amicizia, ma ... davvero credeva che fosse necessario un simile sentimentalismo per catturare la sua attenzione? Se invece di fare tutta quella scena le avesse detto “Nesrìn, ti va di fare una bella scazzottata in nome della nostra amicizia?” l’avrebbe apprezzato di più!

    Non hai bissogno di fare tutta quessta sscena per avere un po’ della mia compagnia!
    Il tono della focosa era ora più calmo, e la rabbia si era trasformata in un sorriso. Un sorriso malizioso, per esser più precisi, con tanto d’occhiolino e fiamme ad avvolgere l’intera sua figura, quasi fosse una torcia umana, selvaggia chioma rossa compresa. Il fuoco le bruciava negli occhi, mentre con la sola forza delle sue fiamme s’alzava verso il cielo, a cinque metri circa dal suolo.

    Sse è l'inferno ciò che vuoi ... bassta chiedere!
    Ruggì infine la metadrago, in chiaro tono canzonatorio, ben lieta di cogliere la sfida lanciata da Drusilia.

    Una provocazione, nient’altro. D’altronde, stava solo giocando. Mica voleva davvero carbonizzare il suo capo! Una provocazione seguita dallo sfrecciare repentino di sei sfere infuocate dai suoi palmi, dirette contro l’Alfiere e pronte a scatenare l’inferno. E ruggì di nuovo, la rossa, decisa ad assistere alla buona riuscita della sua offensiva. Cinque lingue di fuoco saettarono dunque verso la sua avversaria, pronte a ghermirla per vanificare ogni suo tentativo di fuga. Era tempo di scatenare l’inferno!


    Energia: 80%
    Stato fisico: ottimale.
    Stato emotivo: pronta a scatenare l'inferno.

    Passive: Anima di Drago (immortalità), Scaglie di Drago (pw up 50% resistenza), Cuore di Drago (pw up 50% forza),
    Scurovisione (vista notturna), Volo del Drago (volo), Occhi di Drago (vista potenziata).

    Tec. utilizzate: Pioggia di Meteore [Consumo Medio] Attacco ad area.
    Nesrìn lancia 6 meteore verso gli avversari, in un'area d'effetto di 7 metri.

    Stretta Infernale [Consumo Medio] Supporto, immobilizza il nemico.
    Cinque lingue di fuoco sfrecciano dalle dita di Nesrìn per avvolgersi al corpo dell'avversario.
    Se questi non si rivelerà tanto bravo da evitare le fiamme, verrà bloccato sul posto, senza possibilità di muoversi.
    Qual'ora tenti di liberarsi, il fuoco lascerà sulla sua pelle un bel ricordino.

    Equip.: Lame Gemelle.



    Edited by Nesrìn - 22/8/2014, 20:58
     
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    Per la Fiamma, Dru! Ci godi a farmi diventare paranoica?!

    No, ovviamente no.
    Però era convinta che fosse necessario mettere in crisi le coscienze per svelare la natura delle persone. E Nesrìn, per la prima volta, aveva scoperto il fianco al Gran Maestro.

    Il suo problema non era sentirsi vulnerabile; per quanto fosse scappata, sarebbe sempre capitato qualcosa a farla sentire inadatta. Succedeva a lei, a Drusilia e a chiunque altro. Non era nemmeno che pensasse troppo o troppo poco: aveva la mente reattiva... ma tendeva ad agitarsi troppo.
    Proprio lì Drusilia aveva colto una falla.

    Non hai bissogno di fare tutta quessta sscena per avere un po’ della mia compagnia! Sse è l'inferno ciò che vuoi ... bassta chiedere!

    A quella dichiarazione di guerra -ovviamente in amicizia- Drusilia non sembrò molto contenta. Con i suoi modi di fare, infatti, Nesrìn riusciva spesso a mandare all'aria tutti i tentativi educativi da parte del maestro di turno. Ma Drusilia non era un maestro come gli altri... e vantava una testa dura al pari della sua allieva.
    Non avrebbe lasciato andare così facilmente.

    -Invece ne ho bisogno- si trovò a dire, crucciata -Non è l'inferno che voglio... ma te.

    A dire il vero, sembrò quasi non far caso all'attacco che la Metadrago aveva in serbo per lei.

    -Non sarò con te ma leggo spesso i rapporti degli Aviatori: ti lasci guidare dagli istinti e ti rifiuti di riflettere sui consigli degli alleati. Non sono qui per giudicarti come Gran Maestro, ma per farti notare che se ti nascondi dietro al Drago non riuscirò mai a vedere completamente la tua faccia- si trovò ad esclamare, forse un pò duramente -Io penso che tu sia più forte di lui. Non capisco perchè ti nascondi e non ne prendi il controllo.

    barriera_zps32a535bb

    Difendersi dalla pioggia di meteore non fu eccessivamente complesso: aveva presenziato a tutti gli scontri ufficiali fra i suoi associati all'Arena Celeste e combattuto con la Metadrago durante l'invasione di Edolas ad Est. Conosceva la natura delle lingue di fuoco che andavano rapidamente ad avvolgerla, sapeva perfettamente che non facessero del male a chi non opponeva resistenza. Si limitò quindi a farsi catturare con la mano levata cosicchè una barriera si generasse fra lei e le sfere infuocate dell'Aviatrice, vanificando istantaneamente l'attacco.

    -Non so come era nel tuo mondo, ma su Endlos buona parte delle creature ha poteri che vanno oltre le abilità degli umani.

    Parlò dopo un profondo sospiro. Non era delusa nè avvilita, semplicemente si rendeva conto di quanto essere un naufrago fosse sconveniente in una realtà praticamente imprevedibile come quella del Semipiano in cui si trovavano. I Naufraghi giungevano sempre con delle certezze sulla vita, il destino e gli altri... ma poi finivano tutti con il cadere alla prima stranezza.

    spiegaz_zpse8585b67

    -Puoi usare questa tattica con qualche brigante o del bestiame da cacciare, qualcosa che fondi il suo potenziale sul proprio movimento- spiegò brevemente, indicandosi -Io, però, sono la Dama del Vento e controllo l'aria: non ho bisogno di spostarmi. Guarda che so fare e presta bene attenzione.

    E fu allora che il suo corpo prese a brillare come per magia. Una luce candida e sacra... ma che ben presto sarebbe diventata letale: chiunque l'avesse osservata in quel momento sarebbe rimasto temporaneamente accecato.


    Quest Master's voice

    Premetto che non è male come inizio... ma, in una scala da 1 a 5, equivale a un 3.
    Sei consapevole di avere un vantaggio grosso attaccando per prima, e di strategie per approfittarne ce ne son diverse. Mi limito a trattare solo quelle fattibili dal tuo pg, considerando le classi presenti in scheda.

    Parliamo di quella che hai appena applicato tu: tecnica di supporto + attacco. E' un buon metodo, ma lasci troppe possibilità di reazione da parte dell'avversario. In poche parole: è facile difendersi.

    Come si fa a renderla più complessa? Ci sono 2 approcci: uno in-game (che ti ha spiegato Drusilia in questo post) ed uno off-game. Essendo in ambiti diversi, potresti usarli anche contemporaneamente.

    Approccio in-game:
    Costringi il personaggio avversario a muoversi, possibilmente in zone del campo per te favorevoli.
    Tenerlo fermo non è sempre una mossa lungimirante poichè le risposte istintive all'attacco sono anche quelle corrette: la prima cosa che potrebbe venirgli mente potrebbe essere di chiudersi a riccio, rimanendo fermo e bloccando il resto. E' la cosa più istintiva, ed anche quella strategicamente vincente: non solo rimarrebbe illeso, ma guadagna terreno facendosi colpire dalla tecnica di supporto e risparmiando mana prezioso. Inoltre l'esser stato bloccato lascerà intuire al pg-vittima che stai per tirargli qualcosa, il che ti manda a quel paese l'effetto sorpresa.
    Dunque... non fermarlo, piuttosto cerca di farlo muovere secondo percorsi da te scelti, così che finisca da solo in trappola e senza rendersene conto. Puoi applicare questi tentativi in un turno soltanto, ma sono facili da scoprire per il tuo avversario (soprattutto se esperto). La soluzione è distribuirli in più turni, e metterli in scacco quando meno se lo aspettano.
    Questo, però, è un metodo che usano personaggi molto esperti in strategia militare: se giochi un pg istintivo come Nesrìn e decidi di fare così ti conviene trovare ottime motivazioni di background per permetterti queste tattiche, o almeno darne una coerenza. Se non lo fai, il voto in strategia che si alza compenserà con l'interpretazione che si abbassa.

    Approccio off-game:
    Quello più semplice e con meno sbattimenti. Personalmente (ma posso ovviamente sbagliarmi) credo sia anche quello più adatto a Nesrìn, che ha tendenze brutali e poco tattiche. In questo caso, infatti, il tuo pg può attaccare anche alla cieca, ma tu giocatore fai lo stronzo (in amicizia) e giochi con le percentuali di mana spese e le sottigliezze che il regolamento impone.
    Esempio? Potevi usare tranquillamente due tecniche semplici e brutali ma, anzichè consumare due medi, mi lanciavi un alto e un medio. O anche un medio e un basso.
    Cosa accadrebbe in questo caso?
    Io che subisco, se voglio mantenere uno slot per attaccarti, devo necessariamente difendermi con una tecnica attiva e basta. Con medio + medio mi difendo con un alto e bon.
    Il regolamento, però, dice che posso salvarmi da un attacco solo se il consumo della difesa è pari o superiore all'attacco, quindi per difendermi completamente da un medio+alto devo usare un critico. Io difensore mi troverò in difficoltà, perchè mi costringerai a scegliere fra:


    1. risparmio mana ma mi consumo entrambi gli slot e non posso attaccarti, ridandoti la possibilità di attaccarmi 2 volte come al primo turno;

    2. uso un solo slot per difendermi completamente e (nel caso in cui l'attacco è medio + alto) sono costretta a usare un critico, finendo in svantaggio del 10% di mana rispetto a te;

    3. mi difendo con uno slot soltanto e, per non avere lo svantaggio di mana, mi becco un medio di danni, difendendomi con un alto.

    Questo ovviamente se il tuo avversario è leale. Altrimenti verrà saccagnato di mazzate al giudizio in sportività.




    Ultima cosa, ma non meno importante... su Endlos non sopravvivi se non hai almeno un auspex. Non se sei da sola, ancor meno se sei un guerriero (non la classe, intendo il mestiere).
    Appena hai 5 punti, fatti un Auspex passivo, perchè attualmente basta accecarti per metterti in crisi. Se non sai che inventarti con le classi che hai puoi parlarmene in revisione e troviamo una soluzione insieme ò_ò




    Detto ciò (se non riuscissi a difenderti) ti lascio scegliere se continuare il combattimento o attendere la fine dell'effetto dell'accecamento con un turno di giocata semplice. In quel caso riprendiamo il duello da zero dopo la breve pausa =)
    Non c'è bisogno che tu me lo dica per mp: se mi attacchi di nuovo al prossimo post, continuo normalmente il combattimento.

    Scadenza: 28 agosto (compreso)


    150_zps7bdea67c

    » Status Energetico: 110-20-10= 80%

    » Status Fisico: illesa.

    » Status Psicologico: concentrata.

    » Note: //


    1374205276_zpscb2fe5a8

    Armi:
    • Alcarcalime
      (arco+frecce= 2pt)
      IMMAGINE ALLEGATA
      Dimensioni: 1m circa
      Materiale con cui è fatto: Lega proibita argentata con rune elfiche in oro ricamate lungo tutto l'arco.
      Descrizione: Arco di una gittata elevatissima: circa 30m.

    • Nanatsusaya
      (spadone semplice= 1pt)
      IMMAGINE ALLEGATA
      Dimensioni: 1m circa
      Materiale con cui è fatto: Caos cristallizzato.
      Descrizione: Una lama di raffinata bellezza, appare come uno spadone di un singolare materiale trasparente con ben sette punte. In più emana una inquietante aura violacea.


    Famiglio:
    • Grifone adulto
    [Punti base famiglio (3pt) + taglia grande (5pt) + volo (5pt) + artigli (1 pt) + becco (1 pt) = 14pt TOT]
    [Punti bonus Resistenza (5pt) + bonus Forza (5pt)= 10pt TOT]
    [Punti passiva Occhi Congiunti (5pt)]


    » Abilità Passive

    GALANODEL »
    [Proprietà del sangue + rigenerazione rapida + assenza d'ombra + passiva di volo + immunità passiva alle malattie ed i veleni più attiva a consumo variabile.]

    GODDESS OF LOVE »
    [Malia d'amore + protezione da malie + auspex attacchi psion + auspex illusioni + auspex bugie + empatia + bonus riserva energetica (10%)]

    LADY OF THE WIND »
    [Manipolazione atmosferica + instant casting + auspex fisico + auspex composizione aria + PU passivo velocità (50%) + PU passivo agilità/destrezza (50%)]

    AURA DEI GIUSTI »
    [Malia di carisma]


    » Tecniche Attive

    Barriera Eterea »
    Ponendo le mani aperte, nella direzione dell'attacco subito, è in grado di creare una vera e propria barriera invisibile, in grado di proteggerla solo ed esclusivamente nella direzione in cui sono rivolti i palmi delle sue mani. Protegge sia da attacchi fisici che da attacchi magici.
    [Consumo Alto]

    Luce del Cielo »
    Il pg emana luce dal proprio corpo che, in un attimo, diventa sempre più violenta e potente, tanto da accecare gli avversari privi di particolari difese per 2 turni. La luce si propaga su tutti i fronti, come se il corpo da cui fuoriesce fosse una stella.
    [Consumo Medio]

    1374205276_zpscb2fe5a8

     
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    Nesrìn
    Quel bagliore accecante fu l’ultima cosa che la rossa vide prima di crollare a terra. A nulla le servì coprirsi gli occhi nel disperato tentativo di proteggersi da quella luce sfolgorante, l’attacco - se così poteva definirsi - fu di una tale rapidità da vanificare ogni sua eventuale difesa ... sempre se fosse davvero possibile una certa forma di protezione contro un’offensiva basata sulla luce.

    ARGH!
    Un ruggito colmo di rabbia e frustrazione le sfuggì dalle labbra, mentre il suo corpo s’accasciava al suolo.

    Merda. Merda! MERDA!!
    Un ringhio soffocato, che in un crescendo di una manciata di secondi si trasformò in un altro ruggito, più forte del primo e carico di sprezzo e vergogna. Parole sputate dalla bocca come veleno ... veleno contro sé stessa per l’umiliazione appena subita.

    Come osava prendersi gioco di lei?! Come osava affrontarla coi suoi insulsi giochetti di vento e luce?! Chi si credeva di essere, per osare alzare un dito contro il drago?! Quale sfrontatezza, quale follia ... quale disonore! Lei era il drago, per la Fiamma! Figlia del fuoco e figlia del Caos, era sopravvissuta a scontri ben più difficili e mortali di quel banale duello, e ora si lasciava battere così?! Per colpa di un fottuto gioco di luci?! Alle fiamme Drusilia! Chi era lei in confronto al drago? Nulla! ... Merda, com’era potuta cadere così in basso?! Farsi sconfiggere con una tale facilità da un attacco tanto debole e miserevole!

    E osava pure farle la predica, quella pazza! Per la Fiamma, come osava sminuire la sua forza?! Con quale faccia tosta osava dirle che il suo fuoco era utile solo per tenere a bada un branco di criminali e del maledetto bestiame?! Come osava farle da maestrina?! Il drago non aveva bisogno d’alcun maestro! Era nato nelle terre selvagge di Àedùn, forgiato dalle aspre Montagne di Fuoco, signore incontrastato delle Lande Proibite ... e ora quella ragazzina diceva di volergli insegnare l’arte della guerra?! Proprio a lui, che aveva lottato per la sopravvivenza ogni fottuto giorno della sua vita?! Alle fiamme ... ALLE FIAMME!

    Taci! Tu non puoi capire.
    Voce roca, rotta dal nervosismo. Iridi ambrate che brillano come fiamme.

    Cosa ne sapeva, la Dama, su come si doma un drago? Credeva davvero che la sola forza di volontà fosse sufficiente a domare la bestia? Pensava sul serio che un misero essere umano fosse in grado d’incatenare la furia selvaggia di un drago e piegarla al suo volere?! Forse questo poteva valere per i suoi fratelli metadraghi, ma lei non era come loro. Lei era nata col sangue di drago che già le scorreva nelle vene ... impossibile distinguere il confine fra la donna e la bestia, proprio perché non ne esisteva alcuno!

    E ora l’Alfiere le veniva a fare la lezioncina! Snocciolava la sua opinione senza conoscere la ve-

    Abbassò lo sguardo.

    Ah ... merda!
    Uno sbuffo di fumo le sfuggì dalle labbra, mentre si passava le mani fra i capelli.

    Certo che non poteva conoscere la verità ... e non l’avrebbe mai saputa, se lei continuava a esitare!

    Ssai cossa mi disstingue dai miei fratelli, Drussilia?
    Il tono di voce si fece più calmo, la voglia di lottare pareva essere svanita ... per ora.

    L’attenzione era senz’altro rivolta all’Alfiere, ma gli occhi della focosa restarono comunque fissi su un punto non ben precisato del terreno, più che altro perché nelle condizioni in cui versava non sarebbero stati in grado di mettere a fuoco alcunché. Bah ... alle fiamme!

    Non il ssangue ... ma il drago.
    Si morse il labbro inferiore, incapace di trovare le parole giuste per riprendere il discorso.

    Non era il suo forte cercare di esprimere complicati concetti astratti in parole povere.
    Per loro è facile domare il drago, perché conosscono il confine fra l'uomo e il drago.

    Sapeva che nel suo mondo erano state scritte valanghe di libri su questa materia, libri che descrivevano con minuzia di particolari tutto ciò che c’era da sapere sui metadraghi: origini, scopo, funzioni, natura e ... bah, peccato solo che lei mai avesse pensato di prenderne visione, nemmeno quando proprio quei libri le vennero sbattuti in faccia dai suoi stessi maestri! S’era degnata solo di leggere alcune pagine, giusto per farsi un’idea generale, e quell’idea stava provando a spiegarla a Drusilia.

    Ma io non ssono umana ...
    E qui iniziavano le note dolenti, perché nessun libro parlava di “mezzi draghi.”
    Per la Fiamma, non esisteva manco un nome per classificare quelli come lei! I metadraghi, in quanto corrotti dal sangue di drago, non possono avere figli. Fine della questione. Stando a ciò che era scritto su quei tomi, lei non sarebbe dovuta esistere.

    ... ssono nata mezza drago.
    Si lasciò sfuggire una smorfia seccata, quella discussione stava diventando un po’ troppo noiosa per i suoi gusti. Desiderava con tutto il cuore riprendere lo scontro, ma non poteva lottare alla cieca!

    Merda ... doveva solo pazientare un altro poco.

    E ogni mio penssiero, ogni mia parola e ogni mia azione è il rissultato del mio legame con lui.
    Oh ... alle fiamme, di questo passo le sarebbe presto venuta una bella emicrania!

    Io non mi nasscondo dietro il drago, Drussilia.
    Lo sguardo si fece deciso, quasi di sfida, e la voce roca parve soffocare un ruggito, come se il drago si fosse fatto largo a forza dal profondo della sua anima per uscire allo scoperto proprio in quell’istante, e scatenare tutta la sua furia sulla Dama del Vento. Poi s’alzò in piedi, e l’ambra si tuffò nello smeraldo.

    Io ssono il drago!
    Ruggì in un moto d’orgoglio.

    Sentiva gli occhi bruciare, ma non era la luce irradiata da Drusilia che ardeva nel suo sguardo.



    Energia: 70%
    Stato fisico: accecata.
    Stato emotivo: pronta a scatenare l'inferno.

    Passive: Anima di Drago (immortalità), Scaglie di Drago (pw up 50% resistenza), Cuore di Drago (pw up 50% forza),
    Scurovisione (vista notturna), Volo del Drago (volo), Occhi di Drago (vista potenziata).

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    Finalmente Nesrìn parlò, e per Drusilia giunse un lungo attimo di sollievo. Almeno ora poteva capire meglio la questione: aiutare qualcuno senza aver cognizione di causa non era solo inutile, ma anche dannoso. Non voleva fare un errore simile con Nesrìn.

    -Metà Drago, il Drago, un quarto di Drago: ciò che sei sono solo dettagli. Non centra nulla sulla volontà di controllarsi.

    Un vento gelido prese a tirare sull'Arena Celeste senza una particolare ragione, rabbiuando il cielo di nuvole dense e cariche di pioggia. Non era un fenomeno normale: l'aria sembrava irrespirabile e, levando il capo, Nesrìn avrebbe visto scintille di energia elettrostatica sormontare minacciosamente la struttura. Una luce sempre più violenta andò infine ad addensarsi sulle spalle di Drusilia, fino a generare tre bianche ali. Forse non era solo un addestramento.

    -In me scorre del sangue angelico. La mia parte umana e quella celeste non sono distinte ma... mi hai mai visto attaccare un demone solo perchè è tale? Mi hai mai vista accettare le decisioni di un mio superiore? Io maledico il destino, Nesrìn! Ti sembro forse un angelo?

    grifisduello_zpsa34eaad0

    -Agli angeli non è concesso il libero arbitrio: sono stata io a prendermelo, sviluppando la mia parte umana. Sai perchè l'ho fatto?

    La squadrò da capo a piedi con sguardo duro.

    -Non per la dignità, nemmeno perchè volevo sentirmi migliore. L'ho fatto per sopravvivere.

    Se solo lei non avesse compreso in tempo, se solo si fosse rifiutata di scendere a compromessi... ora Nesrìn si sarebbe ritrovata a parlare con un cadavere.

    -Nel nostro lavoro si muore facilmente: il cimitero è pieno di Aviatori caduti in missione ed altrettanti sono dati per dispersi. Non voglio che il tuo nome si aggiunga alla lista.

    Ne seguirono lunghi attimi di silenzio, concessi dal Gran Maestro alla sua allieva in modo che potesse riflettere. Non le importava se Nesrìn la pensasse come lei... desiderava solo che l'ascoltasse.

    -Non sono comunque qui per metterti in catene: se ritieni che io sia stupida o prepotente sei libera di andartene e seguire la tua strada- concluse infine, allargando le braccia in un segno di resa. Le ali dietro la schiena scomparvero in un fascio di luce -Ma se decidi di ascoltarmi devi lasciarti guidare. Se non hai fiducia in me, come posso io averne in te?


    Quest Master's voice

    Drusilia avverte lo stato di Nesrìn grazie alla passiva di empatia.

    Scadenza: 9 settembre (compreso)



    Edited by Drusilia Galanodel - 4/9/2014, 13:28
     
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    Nesrìn
    Nuvole nere s’addensarono all’orizzonte, e vento di tempesta cominciò a soffiare nell’Arena. Lampi di luce illuminarono il campo di battaglia e il rombo di un tuono echeggiò sopra la testa della focosa, che si chiuse a riccio in quel preciso istante, piedi e ginocchia piantati a terra e la testa fra le mani, come se quel misero gesto fosse sufficiente a salvarla dalla furia dei cieli. Lo sguardo fiero e l’aria di sfida, che tanto l’avevano caratterizzata fino ad allora, si spensero in un attimo, sostituiti da una smorfia atterrita e confusa, la paura di venir colpita da una folgore che si faceva sempre più forte ogni secondo che passava.

    MERDA!
    Urlò la rossa, riversando tutta la sua frustrazione in un ruggito.

    Per la Fiamma, odiava la pioggia! Estiva o primaverile, non faceva alcuna differenza! Odiava gli acquazzoni, odiava i temporali, odiava il vento gelido che soffiava nella stagione autunnale! Odiava l’inverno, odiava la neve, odiava la fottuta grandine che le tamburellava sul cranio! Odiava il freddo, odiava la brina! Odiava le melmose paludi e le montagne innevate! Odiava il mare e l’oceano in tempesta ... odiava l’acqua e basta! Il gelo e gli ambienti umidi indebolivano il suo fuoco, il drago si sentiva vulnerabile ... e allora si faceva la doccia con l’acqua bollente, che avrebbe ricoperto d’ustioni come minimo di terzo grado chiunque, ma non lei, perché solo così poteva rilassarsi davvero senza correre il rischio di perdere troppo prezioso calore!

    E ora Drusilia, da brava Dama del Vento qual’era, osava chiamare a raccolta tutte quelle nubi tempestose?!
    ... ‘Fanculo! Stava barando! Approfittare così delle sue debolezze ... come osava?! Credeva sul serio che delle misere goccioline di pioggia avrebbero placato il drago, mitigando la sua voglia di scatenare l’inferno? Sciocchezze! L’aveva solo reso più nervoso! Pensava forse di farle paura, l’Alfiere, con quelle candide ali a incorniciare la sua figura leggiadra e quell’espressione minacciosa stampata in faccia? ... Ah, davvero esilarante! Un vero drago teme solo il proprio simile ... e Drusilia non era certo un drago!

    [...] ciò che sei sono solo dettagli. Non centra nulla sulla volontà di controllarsi.
    Soffocò un ruggito, la focosa, espressione annoiata a mascherare - invano - il nervosismo crescente.

    Un altro sermone ... SUL SERIO?!

    S’alzò in piedi con fare fiero, la figlia del fuoco, smorfia stizzita stampata in faccia.

    C’entra eccome, invece!
    Le rinfacciò, spazientita.

    E dire che le sembrava d’essere stata chiara!

    Fin da quando sssono nata, non ho fatto altro che cercare di domare il drago!
    Sguardo basso, il viso ferino si fece subito cupo.

    Ciò che vedi, è il miglior rissultato a cui ssono giunta in duecento anni di vita ...
    Mosse le braccia a indicare la sua intera figura.

    ... ho resso bene l’idea?
    Una nota d’ironia le smorzò la voce colma d’amarezza.

    Era così simile a lei, la Dama del Vento, eppure continuava a non capire. Credeva davvero di essere l’unica sopravvissuta? ... Sciocca. Il drago conosceva fin troppo bene la parola “sopravvivere.” Era sopravvissuta quando sarebbe dovuta morire, frutto di uno scherzo della fortuna o di chissà quali sinistre e oscure macchinazioni. Era sopravvissuta al drago che le ruggiva di scatenare l’inferno, vittima fin da bambina dei suoi istinti primordiali. Era sopravvissuta al Rito dell’Unione, al sangue del drago della forgia che le bruciava come fuoco nelle vene. Era sopravvissuta alla morte dei suoi genitori ... alla morte di Àodhàn ... e ora Drusilia osava farle la predica?! Alle fiamme! Sviluppare la sua parte umana, certo ... l’impresa più difficile della sua vita!

    [...] Se non hai fiducia in me, come posso io averne in te?
    Uno sbuffo di fumo sfuggì dalle labbra della focosa, e tutta la sua tensione si scaricò in quel gesto.

    Io mi fido di te, Drussilia ...
    Le uscì naturale, quasi di fretta. D’altronde, non era quello il punto che le premeva chiarire.

    ... ma non rinnegherò il drago, perché è parte di me.
    Sguardo deciso, occhi ambrati fissi sull’Alfiere.

    Però continuerò a lottare, a provare il mio valore.
    Il fuoco ardeva nei suoi occhi.

    Perché io ssono forte ... più forte di quanto immagini.
    Nessun ruggito, nessuna parola di sfida.

    La donna aveva parlato, non il drago.



    Edited by Nesrìn - 11/9/2014, 12:29
     
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    Io mi fido di te, Drussilia ...

    No, non era vero.
    Eppure Drusilia non le diede colpe: la fiducia si guadagnava e, se la Metadrago non si sentiva ancora completamente legata a lei, non poteva fare altro che accettare la situazione ed andare avanti. E poi era ovvio che non si fidasse: Nesrìn stessa aveva affermato di non esser riuscita a far molti progressi in duecento anni di vita. Perchè credere o anche solo concepire che Drusilia potesse aiutarla in così poco tempo? Probabilmente, poi, aveva anche qualche trauma legato alla propria condizione. Questo rendeva tutto molto più difficile per il Gran Maestro, ma non per questo l'avrebbe abbandonata o avrebbe smesso di preoccuparsi per lei.
    In una famiglia funzionava così, dopotutto.

    ... ma non rinnegherò il drago, perché è parte di me.
    Però continuerò a lottare, a provare il mio valore.
    Perché io ssono forte ... più forte di quanto immagini.


    Sospirò, incrociando le braccia al seno.

    -Non ti ho detto di rinnegarlo: è una parte di te, qualcosa che ti rende unica. Se lo rinneghi, non perderesti solo la tua forza, ma anche te stessa... ed è l'ultima cosa che desidero.

    Osservò bene lo sguardo ardente della Metadrago, e lo sostenne. Non per sfida ma perchè discostarlo le sarebbe parsa una mancanza di rispetto.

    -Io ho solo parlato di "controllo".

    Il vento smise di soffiare e le bianche ali scomparvero in deliziosi giochi di luce. In pochi attimi le nuvole si erano diradate ed il sole aveva ripreso a brillare nel cielo.

    -Come me, non sei completamente umana. Ma non sei nemmeno l'altra cosa. Bisogna trarre vantaggio dalla nostra diversità rispetto agli altri: noi possiamo sfruttare al meglio entrambe le nature che ci compongono. La mia perplessità riguardava solo il fatto che una delle due nature sfugge spesso dal tuo controllo, cerca di prevalere sull'altra e rischia di ucciderti. Tutto qui.

    Nonostante tutto, anche Drusilia pensava che la forza ed il valore fossero i fondamenti alla base dell'esistenza di ogni guerriero che si rispetti, ma era altrettanto convinta che non fosse possibile dimostrarli da morto. Sarebbe arrivato un giorno in cui entrambe avrebbero perso la vita. Probabilmente -così sperava- sarebbe accaduto sul campo durante la lotta. Eppure la morte come immolazione verso un bene più grande -che fosse un'ideale o semplice desiderio di gloria, poco importava- aveva senso solo in determinate situazioni e non certo in battaglie di poco conto. Il compito di un vero guerriero non era solo combattere, ma rimanere in vita il più a lungo possibile, così da avere la possibilità di poter morire al momento giusto.

    -E poi non ho mai detto che tu non sia forte. Se non lo pensassi non ti riterrei un elemento fondamentale della mia gilda.

    Abbandonando la stretta, lasciò cadere le braccia lungo i fianchi e prese a camminare verso la sua interlocutrice. L'avrebbe raggiunta e, se Nesrìn lo avesse permesso, l'avrebbe abbracciata a lungo, in silenzio. Avrebbe trascorso quegli attimi regolando il ritmo del suo respiro a quello dell'altra, sperando che bastasse per tranquillizzarla. Non era lì per farla soffrire, nè ci provava gusto a farle quei discorsi. Era solo preoccupata per lei... ed i sentimenti non dipendevano certo dalla forza della Metadrago o da cosa volesse dimostrare.

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    -Quindi, ti chiedo solo di non farmi preoccupare troppo, ok?

    Solo allora l'avrebbe lasciata andare, per poi retrocedere in pochi rapidi balzi. Quando furono a sei metri l'una dall'altra, Drusilia estrasse l'arco e lo puntò contro la sua Aviatrice.

    -Avanti, ricominciamo.


    Quest Master's voice

    Se decidi di combattere, a te lascio la prima mossa.

    Scadenza: 19 settembre(compreso)

     
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    Nesrìn
    A quanto pare, quel “mi fido di te” non era stato convincente a sufficienza. Drusilia aveva colto senza difficoltà la menzogna insita nelle parole della rossa, come si poteva notare dallo sguardo scettico che le incorniciava il viso angelico e dalle braccia incrociate al petto a prova della sua incredulità.

    Si lasciò sfuggire uno sbuffo di fumo, la focosa, mentre una smorfia seccata le corrucciava il viso ferino.

    Beh ... avrebbe dovuto immaginarlo! Era sempre stata una frana a raccontare frottole!
    L’unica volta che aveva provato a inventarne una decente, se ne era subito pentita! E non perché le erano venuti i sensi di colpa, che davvero erano l’ultimo dei suoi pensieri, bensì perché non era stata capace di tenere in piedi la bugia per più di un giorno! Il suo povero cervello, abituato a seguire schemi semplici e dalla natura più pratica, aveva presto finito col dare i numeri, preda della più assoluta confusione! Era un lavoraccio, tirare fuori una menzogna decente! Era necessaria una mente sveglia e arguta, in grado di tenere insieme tutte le fila della storia senza rischiare di finire ingarbugliata fra le sue stesse trame! Trame che, col passare del tempo, era inevitabile che finissero col diventare sempre più assurde e complicate ... un vero incubo! Dunque, meglio dire sempre la verità ... che a volte poteva essere molto fastidiosa da gestire, certo, ma se non altro non ti faceva venire l’emicrania!

    Ma quel giorno c’aveva provato comunque, a dare a bere all’Alfiere la sua fiducia ... non per malizia, o per fare bella figura, ma perché, in fondo, un po’ di fiducia verso Drusilia la nutriva sul serio. Per la Fiamma, dopo tutto quello che la Dama aveva fatto per lei, era proprio il minimo! Però ... come poteva credere alle sue parole? L’Alfiere pensava davvero di farcela dove tutti gli altri avevano fallito? Dove perfino lei aveva fallito? Domare il drago era una faccenda seria! Certo, per i suoi fratelli era più facile domare la bestia, forti dell’identità umana a cui si potevano sempre aggrappare nelle occasioni più disperate; ma lei ... lei non aveva una natura definita. Lei era donna e drago nel medesimo istante ... era una mezzosangue.
    Per tutta la vita non aveva fatto altro che lottare contro sé stessa, per trovare un equilibrio fra due identità contrastanti e in perenne conflitto; e questo perché le mancava la conoscenza del drago ... poiché quale uomo avrebbe mai potuto carpire la vera natura di un figlio del Caos?

    E ora Drusilia le veniva a fare la lezioncina, come se sapesse meglio di lei come funzionano le cose su Àedùn! ... Alle fiamme! Sapeva che le intenzioni dell’Alfiere erano buone, sapeva bene che la Dama del Vento voleva solo aiutarla, ma per la Fiamma, tutto quell’interesse nei suoi confronti stava proprio iniziando a darle sui nervi! Sapeva benissimo che rischiava di morire ogni volta che perdeva il controllo, non aveva bisogno di una balia pronta a sbatterle in faccia quella realtà tutte le volte che faceva un passo falso! Il drago era forte, ma lei di più! Era questo ciò che voleva sentire l’Alfiere?

    Drusilia credeva forse che la sua natura selvaggia e caotica avrebbe finito col mettere a rischio la sua posizione quale membro della gilda degli Aviatori? Le doveva forse provare il suo valore?

    Non ho mai detto che tu non sia forte. [...]
    Espressione corrucciata, smorfia allibita.

    Ok, adesso sì che era confusa! Cioè, cosa per la Fiamma stava architettando Drusilia?! Di questo passo ne sarebbe uscita pazza! Non voleva punirla per chissà quale guaio. Va bene. Non voleva vendicarsi per essere stata trascurata. D’accordo. Non voleva farle la predica e non voleva vederla provare il suo valore ... ma per la Fiamma, era così difficile parlare chia-?!

    A quel tocco inaspettato, tutto il suo corpo s’irrigidì in un istante, mentre il cuore perse un battito.

    Drusilia la stava ... ABBRACCIANDO?!

    Ti chiedo solo di non farmi preoccupare troppo, ok?
    Occhi fuori dalle orbite.

    Oh ... dunque era questa la ragione. Era così ... semplice. Perché non ci aveva pensato prima?

    La tensione si sciolse in un attimo. La rossa ricambiò l’abbraccio.

    Ok.
    La voce era calma, calda. La stretta più salda, come per chiederle scusa.

    Aveva dimenticato quell’emozione.

    Combatti sempre e comunque, lotta per sopravvivere, non lasciarti accecare dalla paura; segui l’istinto, sii forte, rifuggi da ogni forma di debolezza. Sii il cacciatore, non la preda. Affronta il nemico, non arretrare di fronte alla sua furia. Non osare morire. Ah, che ironia! Con quale facilità il suo lato umano s’era lasciato sedurre dal Drago, pur di non cedere alla follia del Caos che le scorreva nelle vene! Non era forte come credeva ... era debole! Se veniva sopraffatta dal drago con una tale semplicità, allora ...

    Perdonami.
    La voce rotta dalla vergogna, la rossa non fece obbiezioni quando la Dama la liberò dall'abbraccio.

    Era stata una sciocca, aveva sbagliato tutto.

    Avanti, ricominciamo.
    Un sorriso sghembo incorniciò il viso ferino della focosa. Questa volta si sarebbe impegnata di più!

    Oh, ssì! Non chiedo di meglio!
    Espressione giocosa, rilassata, di chi ha infine ritrovato il suo scopo nella vita.

    Tese le braccia di fronte a sé, la focosa, i palmi puntati contro l’Alfiere. Sei sfere infuocate sarebbero allora sfrecciate verso la Dama del Vento, accompagnate subito dopo da una sfera più piccola, insignificante in confronto alle sorelle più grandi e minacciose, ma molto più pericolosa; l’idea di picchiare duro una sua buona amica non l’attirava per niente, ma aveva visto coi suoi occhi con quanta forza e valore il Gran Maestro era solita affrontare le avversità ... non era proprio il caso d’andarci piano con la Dama del Vento, se non si voleva finire gambe all’aria! E poi ... voleva rifarsi per la figuraccia di poco prima, ecco!

    Prova ora a domare il mio fuoco, sse ti riesce!
    Voce roca, tono di sfida a mascherare una nota d'incertezza.

    Sapeva di non essere un’esperta stratega, ma per la Fiamma, non avrebbe fatto di nuovo lo stesso errore! Non si sarebbe lasciata accecare dalla superbia! Drusilia era forte, il drago era stato uno stupido a sottovalutarla ... lei era stata una stupida. Una vera stupida.



    Energia: 70%
    Stato fisico: ottimale.
    Stato emotivo: concentrata.

    Passive: Anima di Drago (immortalità), Scaglie di Drago (pw up 50% resistenza), Cuore di Drago (pw up 50% forza),
    Scurovisione (vista notturna), Volo del Drago (volo), Occhi di Drago (vista potenziata).

    Tec. Utilizzate:

    Pioggia di Meteore [Consumo Medio] Attacco ad area.
    Nesrìn lancia 6 meteore verso gli avversari, in un'area d'effetto di 7 metri.

    Bomba Piroclastica [Consumo Alto] Attacco ad area.
    Nesrìn lancia una piccola sfera di fuoco (di circa 30 cm) nelle vicinanze degli avversari.
    Nel caso questi non facciano in tempo a sottrarsi all'attacco, la sfera esploderà nel preciso istante in cui toccherà il suolo,
    carbonizzando ogni cosa sul suo cammino in un'area d'effetto di 10 metri.

    Equip.: Lame Gemelle.

    NOTE: come vedi, ho seguito il tuo consiglio optando per l'approccio off-game. Spero d'essere andata meglio, questa volta. :)

     
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    Ok.
    Perdonami.


    A quelle parole Drusilia rimase in silenzio. Nesrìn non aveva bisogno di esser perdonata perchè di fatto non si era macchiata di alcuna colpa agli occhi dell'Alfiere, eppure Drusilia preferì non rispondere. Rimase a cullarla in quell'abbraccio con dolcezza, come una madre amorevole. Le dita affusolate carezzarono lungamente le ciocche cremisi della bella Metadrago, insinuandosi appena solo per sistemarle meglio sulle spalle; infine le scostò i capelli dalla fronte e vi stampò un tenero bacio.

    -Avanti, ricominciamo.
    Oh, ssì! Non chiedo di meglio!
    Prova ora a domare il mio fuoco, sse ti riesce!


    Dopo che entrambe furono nuovamente ai loro posti, Drusilia osservò la Metadrago tendere le braccia in modo che i palmi fossero ben aperti contro di lei. Sette palle di fuoco furono generate dal nulla e, seguendo la volontà della loro signora, sfrecciarono contro il Gran Maestro a grande velocità, lasciando già intuire alla donna la consistenza della minaccia.
    Personalmente, non sapeva se Nesrìn fosse in in grado di muoverle come Yoko era solito fare con le bolle d'aria compressa, quindi scartò a priori l'idea di schivarle, così da evitare strane trappole. Evocò invece un turbine di vento che l'avvolse come un largo mantello col solo fine di proteggersi e scaraventare via la minaccia di fuoco.

    Quando tuttavia avvenne l'impatto... si scatenò l'inferno.

    Nonostante il piccolo ciclone fungesse da barriera, le correnti decisamente elevate -al punto di assumere la consistenza di un muro- si scontrarono sulla sfera più piccola, generando un'esplosione particolarmente violenta. Drusilia ne fu coinvolta: sbalzata dall'onda d'urto generata, ebbe appena il tempo di annullare il proprio comando sull'aria che la circondava prima di finire stesa per terra.

    -Meglio...- tossì per dissimulare i gemiti di dolore causati dalla scottatura -...molto meglio.

    Non le diede il tempo di correre in suo soccorso: sollevò la mano come a dirle di star bene, poi si sollevò lentamente da terra. Non aveva riportato ferite mortali, questo poteva sentirlo, ma le bruciature facevano più male di un pugno o di un colpo di lama.

    -Solo un attimo.

    Con lievi movimenti andò a spogliarsi dei brandelli carbonizzati che le facevano da abito. Ringraziò in silenzio che non fosse in pubblico ma con un'alta donna: lo avrebbe trovato imbarazzante, altrimenti.
    Rimanere in intimo.
    Senza tuttavia soffermarsi ulteriormente su quella situazione, imbracciò il proprio arco, incoccando la freccia e tendendola in direzione della Metadrago. Sul volto un'espressione concentrata e seria estremamente lontana da quella sofferente o imbarazzata che ci si sarebbe potuti aspettare. Drusilia non amava confessarlo... ma era abituata a torture simili.

    -Ora vediamo come ti difendi.

    Con gesti straordinariamente rapidi prese a lanciare dardi in direzione della propria Aviatrice, mirando alle braccia, alla spalla sinistra, all'anca, alla testa ed infine un altro probabilmente all'addome... ma l'avrebbe mancata, forse a causa del dolore che la distraeva. Peccato che, toccato il suolo a mezzo metro da lei, proprio l'ultimo dardo avrebbe generato anch'esso una grande esplosione. Di luce, questa volta, ardente come e più del fuoco stesso.
    Per la Metadrago non sarebbe stato affatto piacevole.
    Occhio per occhio, dente per dente.


    Quest Master's voice

    Molto meglio =)

    Ho giocato un turno lento solo in virtù del mio ruolo da QM. In un combattimento reale tempistiche troppo lente sono considerate scorrette: mi sarei infatti dovuta fermare a quando Dru ti chiede di aspettare un attimo.
    Anche le coccole che fa Dru a Nesrìn non sono completamente corrette a livello di tempistiche, ma alla fine non è un combattimento standard.

    Ora vediamo come ti difendi ^O^

    Scadenza: 10 Ottobre(compreso)



    150_zps7bdea67c

    » Status Energetico: 80-20-10= 50%

    » Status Fisico: ferita di livello medio da ustione.

    » Status Psicologico: concentrata.

    » Note: Mi difendo dal solo attacco Alto. Avvalendomi dell'abilità di Arciere Arcano (aumento del numero di colpi fisici per turno) scaglio 6 dardi verso Nesrìn (alla spalla sinistra, all'anca, alla testa, al braccio destro, al sinistro ed uno -il primo della serie- che la manca e si dovrebbe posizionare dietro di lei alla distanza di mezzo metro. Grazie all'altra abilità dell'Arciere Arcano, cioè il centro di casting nelle mie frecce, faccio partire dalla mia ultima freccia citata la tecnica Sancta (versione offensiva) a consumo Medio.
    Nell'attacco e nella difesa sono da conteggiare anche la passiva di Instant Casting e i due PU al 50% in Agilità e Destrezza.


    1374205276_zpscb2fe5a8

    Armi:
    • Alcarcalime
      (arco+frecce= 2pt)
      IMMAGINE ALLEGATA
      Dimensioni: 1m circa
      Materiale con cui è fatto: Lega proibita argentata con rune elfiche in oro ricamate lungo tutto l'arco.
      Descrizione: Arco di una gittata elevatissima: circa 30m.
      Passive allegate: Arciere Arcano»
      Da sempre i Galanodel sono famosi per la loro abilità di tiratori scelti. Grazie alle sue caratteristiche razziali, la Dama del Vento è perfettamente in grado di lanciare dardi ad una velocità maggiore rispetto la norma senza perdere la precisione del lancio. Questo si traduce in una cadenza di fuoco di 6 colpi a turno, anzichè 3. Inoltre, quando Drusilia lancia una freccia per mezzo di Alcarcalime, è in grado di infondere la sua magia all'interno di essa. Ciò le permetterà di far funzionare magie da "tocco" a distanza, come anche travolgere i propri nemici con tecniche che, altrimenti, non li avrebbero mai raggiunti dato il ridotto raggio d'azione; esse infatti manterranno le medesime caratteristiche, tuttavia partiranno dal punto esatto che colpirà la punta della freccia.

    • Nanatsusaya
      (spadone semplice= 1pt)
      IMMAGINE ALLEGATA
      Dimensioni: 1m circa
      Materiale con cui è fatto: Caos cristallizzato.
      Descrizione: Una lama di raffinata bellezza, appare come uno spadone di un singolare materiale trasparente con ben sette punte. In più emana una inquietante aura violacea.
      Passive Allegate: Chaos.


    Famiglio:
    • Grifone adulto
    [Punti base famiglio (3pt) + taglia grande (5pt) + volo (5pt) + artigli (1 pt) + becco (1 pt) = 14pt TOT]
    [Punti bonus Resistenza (5pt) + bonus Forza (5pt)= 10pt TOT]
    [Punti passiva Occhi Congiunti (5pt)]


    » Abilità Passive

    GALANODEL »
    [Proprietà del sangue + rigenerazione rapida + assenza d'ombra + passiva di volo + immunità passiva alle malattie ed i veleni più attiva a consumo variabile.]

    GODDESS OF LOVE »
    [Malia d'amore + protezione da malie + auspex attacchi psion + auspex illusioni + auspex bugie + empatia + bonus riserva energetica (10%)]

    LADY OF THE WIND »
    [Manipolazione atmosferica + instant casting + auspex fisico + auspex composizione aria + PU passivo velocità (50%) + PU passivo agilità/destrezza (50%)]

    AURA DEI GIUSTI »
    [Malia di carisma]


    » Tecniche Attive

    Occhio del Ciclone »
    La persona che la applica diventa il fulcro (il centro, l'"occhio") di una corrente d'aria molto forte che, in pochi attimi, si trasforma in un piccolo ciclone. Il ciclone è alto 2m, di forma troncoconica con la base inferiore rivolta verso il basso e funge da scudo su tutti i tipi d'attacco fisici e magici e su tutti i fronti (esclusi attacchi provenienti dall'alto e dal basso) e, se qualcuno si avvicina o lancia un qualsiasi attacco e sfiora soltanto quello che è il piccolo ciclone, esso ha anche il compito di deviarli e scaraventarli via. La tecnica è molto pericolosa perchè se la persona che vi è dentro si muove, rischia di fare la stessa fine di chi attacca dall'esterno.
    Tipologia: difesa, supporto.
    Consumo: variabile.
    [Consumo Variabile Alto]

    Sancta »
    Tecnica sacra dalle grandi potenzialità, è in grado di riunire in sè difesa per gli alleati ed offensiva per i nemici. Congiungendo le mani in segno di preghiera, Drusilia evocherà attorno a sè quattro sfere contenenti gli elementi cardinali delle gerarchie angeliche, e cioè la terra di cui indosso porta i colori, il fuoco che sempre arde nel suo sguardo, l' Acqua, suo elemento di Arcano di Coppe e l'Aria di cui è Signora. Questi vorticheranno intorno a lei catalizzando energie positive, per poi unirsi e generare un'esplosione di luce. Questa può essere usata o come attacco, oppure come difesa energetica ad area.
    [Consumo Variabile Medio]

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    Nesrìn
    Il piccolo ciclone difese bene l’Alfiere dall’esplosione di fuoco e fiamme che la travolse in quei brevi istanti, ma non bastò a salvarla dalle altre sfere infuocate che le furono lanciate addosso e l’onda d’urto si riversò sulla Dama del Vento in tutta la sua furia, sbalzandola lontano quasi fosse un fuscello. Rovinò a terra con un tonfo sordo, Drusilia, le vesti mezze carbonizzate dalle fiamme e colpi di tosse a mascherare gemiti di dolore ... per orgoglio, forse? Ah, allora il drago non era il solo a soffrire di questo vizio! Ottimo, un po’ di sano orgoglio non fa mai male, soprattutto quando si finisce faccia a terra dopo una clamorosa sconfitta! Bisogna sempre avere la forza di resistere e continuare lottare: solo così si può sperare di sopravvivere.

    Drusilia era stata brava, aveva accusato bene il colpo senza subire troppi danni ... e senza farsi prendere dal panico. Un’ottima avversaria, non c’è che dire, di solito quelli che osavano affrontare il drago finivano i propri giorni come mucchietto di cenere! Ma d’altronde quella era l’Alfiere, mica un chicchessia qualunque! E ora si rialzava pure! Davvero un bel coraggio! Si reggeva a stento in piedi, ma aveva quell’ardore negli occhi ... voleva riprendere il duello. Oh, sì, quella Drusilia era proprio una degna avversaria del drago! Si preannunciava uno scontro molto interessante. Il drago era forte, ma l’Alfiere non le avrebbe reso la vita facile ... ah, tanto meglio, una vittoria facile non ha lo stesso, dolce, sapore di una vittoria conquistata col sangue!

    Eppure, ironia della sorte, l’istinto fu comunque quello di correre incontro all’Alfiere, in ragione di un lato umano tutt’altro che intenzionato a ignorare le sofferenze dell’amica. Quelle bruciature dovevano far male ... per la Fiamma, certo che facevano male! Chi poteva saperlo meglio della figlia del fuoco? ... Merda, forse aveva esagerato! Cioè, va bene tutto, ma non voleva farle così tanto male! Era un duello, certo, fare a botte era lo scopo del gioco, ma mica voleva farla secca! E se adesso ...

    Solo un attimo.
    Un semplice gesto della mano, tanto bastò per fermare la corsa della metadrago.

    Si bloccò sul posto, la focosa, come impietrita.

    Calma i bollenti spiriti, Nesrìn. E non dimenticare chi hai di fronte!

    Già ... non era proprio il caso di stare in pensiero per un’amica che sapeva mettere in scacco il drago con una sola, semplicissima mossa. Per quel che ne sapeva, la Dama poteva benissimo farlo di nuovo e doveva stare allerta, se non voleva subire un’altra volta quella fottutissima umiliazione! Dunque, sì, meglio prendere le dovute precauzioni, restare ben lontani da Drusilia e concentrarsi sul duello.

    Fai pure con cal- ... ?!
    Occhi fuori dalle orbite, labbra dischiuse in una smorfia allibita.

    MA CHE ... ?! VOLEVA COMBATTERE IN INTIMO?!

    Un leggero rossore si dipinse sulle gote della focosa.

    Dru ... qu-quessto è barare.

    Cos’era saltato in mente all’Alfiere?! Cioè, per carità, la vista era magnifica, ma per la Fiamma, Drusilia credeva davvero che la cara metadrago avrebbe continuato lo scontro senza batter ciglio avendo di fronte tutta quella formosa, soffice e morbida mercanzia?! No, non era una pervertita, ma per la Fiamma, come si poteva restare impassibili davanti a così tanta bella roba?! Le cadeva l’occhio, c’era poco da fare, e non c’entrava trovare attraenti ambo i sessi ... la Dama era più "in carne" di lei!

    Che fosse per caso una specie di tattica per distrarla dallo scontro? ... Nah, l’Alfiere non era tipo da formulare simili strategie: troppo dolce, buona e gentile. Non nutriva la minima malizia, la ragazza. Eppure, con un figurino del genere avrebbe potuto fare faville! ... Per la Fiamma, ora capiva perché Yoko s’era invaghito di Drusilia! Come si poteva non amare cotanta espressione di bellezza?! Ah, la cara vecchia volpe era furba ... molto furba! Demone o meno, aveva visto la sua occasione e non se l’era lasciata sfuggire! E ora guarda, era addirittura accasato e con figli a carico! Cioè, per la Fiamma, se questo non è darsi da fare!

    La Dama del Vento era di Yoko ormai, però ... chissà se poteva escogitare un modo per rimediare una tocca-

    FRECCE!

    MERDA!
    ‘Fanculo, s’era distratta!

    In un gesto istintivo portò le braccia a coprirsi il viso, mentre in tutta fretta un muro di fiamme si erse a sua difesa, carbonizzando l’offensiva avversaria giusto in tempo per salvarla da un destino come puntaspilli.

    Ah, delle misere frecce non potevano nulla contro il fuoco del drago! Cosa per la Fiamma era passato per la testa dell’Alfiere? Prima le faceva la ramanzina su quanto fosse necessario tenere a freno gli istinti per non rischiare di lasciarci la pelle ... e ora agiva così?! Cos’è, voleva morire giovane, per caso?! Cioè, lungi da lei torcere un capello all’Alfiere Errante, ma per la Fiamma, quello era un duello che doveva insegnare a lei come domare il drago e i suoi impulsi selvaggi ... se proprio adesso la Dama decideva di dare alle fiamme tutti i suoi sforzi le questioni erano due: o lei era davvero un caso disperato, o la cara Drusilia era così accecata dal dolore che- !!!

    NO, FERMI TUTTI, MA LE FRECCE NON ERANO SEI?!

    BOOM!

    Ecco dov’era la fregatura!

    ARGH!

    Un ruggito colmo di dolore e di rabbia le sfuggì dalle labbra, mentre l’esplosione di luce la investiva senza pietà, riversando su di lei tutta la sua furia incandescente. Sentiva ogni fibra del suo corpo bruciare, il sangue ribollirle nelle vene più del solito ... ed era strano, perché lei era la figlia del fuoco e le fiamme erano ciò che le donava forza e vigore! Invece ora stava male ... si sentiva bruciare da un fuoco che non era il suo, da un calore che non era il suo. Un calore estraneo perfino al drago, quasi alieno ... ultraterreno. E ruggì di nuovo tutta la sua frustrazione, la focosa, mentre crollava in ginocchio distrutta dal dolore, ma ben più nell’orgoglio. Imprecò per una buona manciata di secondi, per soffocare i gemiti di dolore e trovare un po’ di sollievo in quelle parole che ai suoi occhi avevano come il potere d’alleviare ogni sua pena.

    Poi s’alzò il piedi, sguardo di fuoco puntato contro l’Alfiere.

    Mi ssono sstancata di gioca- ...
    No, no, proprio non ci riusciva!

    Come per la Fiamma poteva prenderla sul serio se le stava di fronte mezza nuda?!

    Il drago esigeva uno scontro serio, onorevole ... e alla pari.

    Ti prego, copriti ...
    Esclamò la metadrago con un certo imbarazzo, mentre le gote di nuovo le si colorivano di un leggero rossore.

    ... le tue belle forme mi disstraggono.
    Priva di tatto, come al solito, ma era la pura verità!



    Energia: 50%

    Stato fisico: bruciacchiata.

    Stato emotivo: distratta ... MOLTO distratta. >.>

    Tec. Utilizzate: Muro di Fiamme [Consumo Variabile] Difesa fisica.
    Quando deve proteggere sé stessa o i suoi alleati da un offensiva nemica, Nesrìn si affida alla sua piromanzia per erigere un vero e proprio muro infuocato. La barriera di fuoco ha uno scopo solo difensivo contro attacchi fisici e non provocherà alcun danno agli avversari, a meno che questi non finiscano comunque, per scelta o disgrazia, in pasto alle fiamme.


    Passive: Anima di Drago (immortalità), Scaglie di Drago (pw up 50% resistenza), Cuore di Drago (pw up 50% forza),
    Scurovisione (vista notturna), Volo del Drago (volo), Occhi di Drago (vista potenziata).

    Equip.: Lame Gemelle.

    Note: a livello tecnico, il post non mi convince per niente. Insomma, usare una tec contro un semplice attacco fisico ... :uhm: ma non sapevo in che altro modo cavarmela. :(



    Edited by Nesrìn - 19/10/2014, 22:51
     
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    Nesrìn cadde nella trappola di Drusilia senza troppe difficoltà, probabilmente distratta dall'involontaria provocazione della Dama del Vento. Sta di fatto che fu travolta dalla luce e, ferita nel corpo e nell'orgoglio, si levò con gli occhi ardenti e lo sguardo di un predatore pronto all'attacco.
    Bene.

    Mi ssono sstancata di gioca- ...

    Momento di silenzio.
    Che stava succedendo?

    Ti prego, copriti ... le tue belle forme di disstraggono.

    Perplessa, Drusilia prese a fissare la Metadrago con occhietti curiosi, reclinando la testolina. Ok che era in intimo ma... era una donna pure lei, no? Che fosse così pudica da imbarazzarsi anche davanti un corpo femminile? Questo pensò, l'innocente Drusilia, del tutto incapace di fare due più due in una situazione del genere. Anche perchè, in un certo senso, era il gemello Quarion ad aver ereditato la malizia per entrambi.

    -Beh... non posso... coprirmi- spiegò, un attimino insicura su come esprimersi -Si, cioè... i miei vestiti.

    Con il ditino andò ad indicare il mucchietto di cenere e stracci poco distante.
    Di sano, in tutto ciò, rimaneva solo il mantello, tolto poco prima dell'inizio del duello. Non lo avrebbe indossato per combattere, però, perchè non avrebbe avuto altro di cui coprirsi per tornare a casa.

    -Facciamo così- propose, dirigendosi verso il drappo bianco ed indossandolo -Per il momento direi che possa bastare. Riprenderemo la prossima volta... e porterò degli abiti di ricambio.

    Un pò imbarazzata per quella strana situazione, mortificata di aver imbarazzato Nesrìn, Drusilia richiamò la sua cavalcatura con un gesto della mano. Aeglos, ancora accovacciato sugli spalti, reagì immediatamente al richiamo della padrona, dunque si levò e la raggiunse.
    In pochi attimi la Dama del Vento ebbe modo di salirci in groppa, tendendo la mano verso l'Aviatrice. Nonostante tutto, sorrideva dolcemente.

    -Vieni con me o preferisci rimanere qui?


    Quest Master's voice

    Allora, andiamo per ordine.

    1) Turnazione: mai in un combattimento e dico MAI non utilizzare uno slot tecnica che ti spetta di diritto. Nessuno ti costringe a farlo, ma se non attacchi dai all'altro la possibilità di attaccarti con doppio slot... ed è un vantaggio enorme. Se fossi stata giudice, ti avrei tolto un bel pò di punti in strategia con questa azione.
    Ovviamente questa "regolina" che ti ho appena enunciato non vale nei combattimenti da quest ma solo in quelli fra utenti: nelle avventure la priorità è conservare mana, quindi puoi anche attaccare con un solo slot e cavartela tranquillamente.

    2) Spoiler: inserisci sempre in spoiler a che consumo casti la tecnica, non solo le energie rimanenti. Ti consiglio anche un riassunto con le azioni principali: è molto utile sia per il tuo avversario che per il tuo QM, in caso di avventura.

    3) Difese: dagli attacchi fisici, in realtà, ci si difende tranquillamente schivando senza apportare consumi di mana. Se c'è una differenza di PU potresti avere qualche problema, ma solo in quel caso.
    La regola di base per ogni difesa è principalmente una: la difesa corrisponde per consumo di mana all'attacco. Se io quando ti attacco non consumo mana tu puoi non consumarlo. Questo se non ci sono passive strane di contorno che modificano (anche se di poco) il conteggio complessivo. Guarda i PU, l'instant casting e robe così. In questo ultimo caso potresti farti prendere di striscio o ignorarli (anche se, ovviamente, il punteggio in sportività potrebbe abbassarsi un pochino).
    Nel nostro caso, se tu avessi avuto un auspex (ecco perchè sono essenziali) forse avresti potuto scoprire il tranello e difenderti. Se ti mancava l'auspex, un instant casting passivo non ti avrebbe avvisata ma sicuramente sarebbe stato utile per farti rispondere all'attacco con prontezza, limitando i danni.
    Nella tua situazione io mi sarei presa le frecce, o le avrei schivate beccandomi tuttavia la tecnica attiva: magari da quella non potevi difenderti, ma almeno ti saresti risparmiata un consumo di mana quasi inutile ed uno slot-tecnica, che avresti potuto impiegare utilmente in combo con l'altro per l'attacco.

    4) Sportività: mi è piaciuto come hai subito i danni. Ricorda che chi fa il "sono troppo figo per sentire il dolore", a meno che non abbia qualche passiva che gli dia effettivamente quel potere, viene saccagnato di mazzate dal giudice di turno in sportività. Al contrario chi sa rendere bene la sofferenza del personaggio in caso di danni.

    Nota scema ma necessaria: non per te ma per alcuni combattimenti che ho visto ultimamente: prendersi danni aggratis pure se le tecniche usate possono proteggerti non è sportivo, anzi, ti fa perdere punti. Questo perchè la sportività indica il rispetto del regolamento, e se ignori una regola (anche a tuo svantaggio) è comunque errore.

    Detto ciò, direi che l'infarinatura di base te l'ho data :D
    Possiamo chiuderla qui: ovviamente ti consiglio di seguire anche gli altri addestramenti che farò (saranno tutti all'Arena Celeste) e, se ti servono consigli, contattarmi pure per via privata.

    Questo turno è l'ultimo, quindi scrivi pure la conclusione alla giocata che maggiormente ti aggrada. =)
    E' stato un piacere giocare con te!

    Scadenza: 19 Ottobre(compreso)

     
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    Nesrìn
    A dir la verità, tutta quella situazione era un po’ seccante. Il drago non era abituato a lasciare in sospeso uno scontro, ad abbandonare il campo prima d’aver inflitto il colpo finale al suo avversario; era una questione di principio, di orgoglio ... di sopravvivenza. Lottare sempre e comunque, contro qualunque avversità, perché un nemico risparmiato è una futura sentenza di morte. E certo non era merito del dubbio e della pietà, se era giunta viva e vegeta fino a quel giorno! E sì, lo sapeva bene che quello era solo un banalissimo duello amichevole, per cui tutto quel discorso sulla lotta per la sopravvivenza non era da prendere in considerazione, ma il drago era una creatura selvaggia guidata dall’istinto, non conosceva la differenza fra il fuggire dalla battaglia perché deboli o vigliacchi e il “sospendere l’incontro per cause di forza maggiore,” per lui erano la stessa cosa!

    In intimo o meno, Drusilia restava pur sempre la sua avversaria e il drago non esigeva altro che concludere lo scontro per darle prova del suo valore, della sua forza. Il fatto poi che l’Alfiere fosse un avversario formidabile, lo spronava ancor di più a continuare il duello, eccitato dal brivido della sfida! E alle fiamme se per sconfiggere la Dama del Vento avrebbe dovuto dare fondo a tutte le sue energie, battere l’Alfiere in persona non era certo roba da tutti i giorni! ... Ma ecco sorgere il problema: uno sfidante mezzo nudo era difficile da prendere sul serio! Il povero malcapitato era in chiaro svantaggio e il drago non era certo il tipo da infierire sui più deboli ... visto che non costituivano un pericolo per la sua sopravvivenza, perché preoccuparsene?

    Drusilia, però, non era debole ... e lo stare in intimo di fronte al drago non la faceva sentire vulnerabile. Ottimo davvero per il drago, ansioso di mettere la parola fine a quel duello e magari uscirne pure vincitore, ma non per lei! Per carità, lo spettacolo era magnifico, ma non le andava di perdere l’incontro per colpa di una sbirciatina di troppo, ecco. Il drago, per sua stessa natura, se ne fregava del pudore altrui ... ma la sua parte umana no! Per la Fiamma, come poteva restare concentrata sullo scontro se la Dama del Vento sceglieva di sfoggiare le sue forme in tutto il loro splendore?! ... No, no, no! Non poteva lasciarsi sconfiggere da una stupidaggine simile, ne andava del suo orgoglio, del suo onore! L’Alfiere doveva coprirsi, per la Fiamma!

    Beh ... non posso ... coprirmi.
    OH SÌ CHE TI COPRIRAI, INVE-

    Sì, cioè ... i miei vestiti.
    La sola vista di quel mucchietto di cenere colpì la rossa come un macigno.

    Ah ... giusto, le aveva bruciato i vestiti.

    Riprenderemo la prossima volta. [...] Vieni con me o preferisci rimanere qui?
    Restare all’Arena Celeste a girarsi i pollici, o accettare il passaggio di un angelo in biancheria intima?

    Occhi che brillano, sorriso malizioso.

    Fammi sspazio.

    Un balzo e fu in groppa al grifone, mani a cingere la vita della Dama del Vento; non ci teneva a stare davanti, già una volta uno di quei pennuti aveva cercato di staccarle la mano a morsi! Molto meglio starsene dietro e, chissà, magari da quella posizione avrebbe potuto rimediare una sbirciatina fra le pieghe di quel fottuto mantello!



    :grab: Grazie a te per la giocata e...

    CITAZIONE
    ti consiglio di seguire anche gli altri addestramenti che farò (saranno tutti all'Arena Celeste)

    ... ricevuto. :caffe:
     
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