Tempo di presentazioni

[CSV]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    2,023

    Status
    Anonymous

    Presidio Errante - Città Alta



    Casa dolce casa.
    Si lasciò sfuggire un profondo respiro mentre si sgranchiva le braccia, puntandole verso l'azzurro del cielo e lasciando entrare quanta più aria poteva nei polmoni, quasi volesse recuperare e fare suoi in un solo istante tutti i momenti che si era perso durante la sua permanenza nel Presidio Orientale.
    Molte cose erano successe, ed era giunto il momento di tornare per fare rapporto...e nel frattempo godersi un po' la permanenza nel presidio in cui era precipitato come naufrago dimensionale, salvato da Dan Mihai Simion, assistente del Magisterium.
    Forse sarebbe passato anche a fargli un saluto, già che c'era.
    Anche se, in vero, quel giorno si trovava lì esclusivamente per un motivo: presentarsi alla Corona di Sofia. Tutto il resto veniva di conseguenza.


    _ _ _


    Presidio Errante - Magisterium



    Dnsvo
    Girava voce che un Saggio di Palanthas avrebbe tenuto una lezione di lì a poco, e secondo le descrizione che gli erano state fornite sarebbe stata appunto la Corona di Sofia. O almeno così sperava.
    Giunto nell'immenso edificio, il ragazzo chiese subito informazioni circa l'orario in cui avrebbe tenuto la lezione ma soprattutto se fosse già giunto nel Magisterium e dove poteva trovarlo, sperando potesse riceverlo.
    Fece una lunga rampa di scale e attraversò un vasto corridoio pieno di sculture e abbellimenti di ogni genere, l'eco dei suoi passi che battevano contro il pavimento di marmo a tenergli compagnia in quel rigoroso silenzio.
    Giunse infine davanti una porta di legno; dall'altra parte avrebbe dovuto attenderlo il Saggio.
    Poggiò la mano sul pomello, pensieroso. Non doveva essere solo? Percepiva più di una presenza all'interno di quell'aula, molto più di una. Secondo una rapida stima ne avrebbe contate circa un migliaio.
    Per quanto spaziose le aule del Magisterium potessero essere, mai sarebbero riuscite a ospitare un gran numero di persone.
    Tuttavia questo non bastò a fermare il semidio e -spinto dalla curiosità- si mise a bussare un paio di volte, prima di entrare.



    « E' permesso? »



    Ad attenderlo effettivamente era solo una figura: un uomo, seduto in cattedra, stava davanti una pila di libri, intento a leggerne uno.
    Uriel chiuse la porta dietro di sé e attese sull'uscio, in attesa del permesso di farsi avanti.


    Edited by _Maffy_ - 13/8/2014, 19:06
     
    Top
    .
  2.  
    .
    AVATAR_DEFAULT

    J

    Group
    Member
    Posts
    4,119

    Status
    Offline
    La Biblioteca del Magisterium ci accoglie a braccia aperte. Luci magiche illuminano come fuochi fatui gli ampi corridoi che l’attraversano. Sui lati immensi scaffali di legno sono costellati di libri di ogni forma, dimensione e colore. Ci sembra triste come così tanta conoscenza non appartenga a Palanthas ma sia confinata qua, frammentandola tra i Presidi. Giovani menti ci squadrano bisbigliando tra loro; chissà se seguiranno la nostra lezione o se qualcuno tra loro sarà un futuro Saggio. Per ora non sono altro che laboriose formiche che si arrampicano sulle scale o che cercano di tenere in equilibrio alte pile di libri. Ci facciamo strada, ignorandoli, verso la sezione che tratta gli artefatti. Osserviamo le file di tomi, decisamente troppi per un argomento simile. Di cosa cianceranno? In uno di quelli dovrebbe trovarsi la risposta al nostro quesito, resta solo da capire quale sia. Ci avviciniamo ad un uomo sulla trentina, dalla lunga tunica polverosa e con indosso piccoli occhiali, che sembra occuparsi dei libri. Per ora, però, è più intento a guardare male un gruppo di giovani troppo chiassosi nelle vicinanze. « Ehm… » esordiamo, mimando un colpo di tosse. Lui si volta, ci guarda di rimando e risponde. « Desidera? » Noi alziamo lo sguardo verso gli scaffali. « I libri. » Non ha capito, o forse, non vuole capire. Sulla faccia ha dipinta un’espressione di pura perplessità. « Come, prego? Quali libri? » Non è evidente? Sospiriamo lentamente prima di replicare a nostra volta. « Tutti. »

    -----

    Parole d’inchiostro vorticano nella nostra mente. Ne saggiamo le lettere una ad una fino a che non compongono frasi di senso compiuto, poi le lasciamo scivolare nella nostra parte più profonda. Un processo che ripetiamo milioni di volte, riga dopo riga, fino a che la conoscenza all’interno del libro non termina. Da quanto tempo siamo immersi in questa silenziosa lettura? E’ difficile capirlo quando ci si estranea dal mondo. Potrebbero essere minuti, così come ore. Per fortuna ci siamo fatti dare una piccola aula per poter lavorare in tranquillità fino al momento della lezione.

    Quando le parole terminano di arrivare sappiamo che è giunta la fine. Altra conoscenza che si è aggiunta a quella che già possediamo, ma non ci è per nulla utile sapere come lucidare una Sfera di Ghaal o la delicatezza di un Cubo di Yurz. Riaprendo gli occhi ci scappa un altro sospiro al pensiero di quanto altro lavoro dobbiamo ancora compiere. Con delicatezza alziamo il tomo su cui la nostra mano era stata poggiata tutto il tempo e lo spostiamo a sinistra, sulla pila di quelli già assorbiti. Millecinquecentonovantasei. Significa che ne mancano Cinquemilaetrentadue. E’ allora che notiamo un ragazzo sull’uscio, dai capelli argentati e che somiglia incredibilmente ad Amarth, solo che non brilla. Che abbia qualche figlio illegittimo a Laputa? Chiunque sia avevamo chiesto espressamente di non ricevere ospiti. « Capiamo l’entusiasmo, ma la lezione avverrà questo fine settimana. Mancano ancora parecchi giorni. » Uno studente distratto, sicuramente. Che tornasse ai suoi doveri agitando bacchette o mescendo pozioni. Noi abbiamo fin troppi libri e decisamente poco tempo a disposizione. Con un gesto della mano lo invitiamo ad abbandonare l’aula. « Dai, torna ai tuoi studi se no non imparerai mai l’incantesimo per… » Che incantesimi insegnavano al Magisterium? Sembrava un misto tra accademia di maghi e accademia militare. Però conoscendo Drusilia siamo certi che il fine ultimo possa essere solo uno. « …trasformare la ghiaia in praline di cioccolato. » Un’ultima occhiata poi torniamo sui libri.
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    2,023

    Status
    Anonymous


    « Capiamo l’entusiasmo, ma la lezione avverrà questo fine settimana. Mancano ancora parecchi giorni. Dai, torna ai tuoi studi se no non imparerai mai l’incantesimo per… trasformare la ghiaia in praline di cioccolato.»
    E tornò con la faccia sui libri, ignorandolo. Dopo un momento di confusione iniziale, le sue labbra non poterono fare a meno di sfiorare un sorriso, divertito dal malinteso che aveva appena commesso. E certo, ne aveva tutte le ragioni; seppur centenario, il ragazzo dimostrava poco più di vent'anni, aspetto che aveva mantenuto grazie alla trasformazione in una semidivinità per concessione divina. Fece quindi un passo avanti.

    « In realtà sono qui in veste di Saggio di Palanthas. »
    Poi, senza indugiare oltre, si avvicinò sempre più alla cattedra, certo che ora non ci sarebbero stati fraintendimenti di alcun genere. Il suo sguardo non poté fare a meno di cadere sulla pila di libri che la Corona aveva letto od era intenzionato a leggere, cercando di scrutare -senza darlo troppo a vedere- il titolo di qualcuno di essi, spinto dalla curiosità. Sperava di poter conoscere i suoi interessi o semplicemente a quale lettura si stesse dilettando.

    « E' lei la Corona di Sofia?
    Il mio nome è Uriel, Ambasciatore di Laputa nel Presidio Orientale... »

    Attese. Quel tanto che basta per instillare un briciolo di curiosità nell'interlocutore. Non che fosse quello il suo intento, in realtà. Non aveva bisogno di sorprenderlo; dopotutto voleva solo presentarsi a un collega.
    « ... e Gemma di Dharma, Via dello Spirito. »




    Non badare troppo al nuovo layout, sto provando a seguire il consiglio di un amico XD
    Anche se -a dirla tutta- è molto simile al tuo ò_ò
     
    Top
    .
  4.  
    .
    AVATAR_DEFAULT

    J

    Group
    Member
    Posts
    4,119

    Status
    Offline
    « In realtà sono qui in veste di Saggio di Palanthas. » Il sopracciglio destro si alza spontaneamente. Rimaniamo immobili, con il libro stretto nella nostra presa a mezz’aria. Strano. Mentalmente facciamo la conta degli appartenenti ai Saggi, ma non ci risulta nessuno come il ragazzo. « E' lei la Corona di Sofia? Il mio nome è Uriel, Ambasciatore di Laputa nel Presidio Orientale... » Niente. Neanche il nome ci fa suonare qualsiasi campanello, nonostante sventoli una carica tutt’altro che sconosciuta. Proviamo a scavare nel passato facendo affidamento alla memoria di Julian Lambert ma non troviamo riscontri. Forse è qualcosa che è successo dopo la guerra civile a Laputa, prima che rinascessimo. « ... e Gemma di Dharma, Via dello Spirito. » Alla fine attendiamo che sia lui a spiegare la faccenda. Una gemma della via centrale, un allievo di Amarth.

    Le labbra si incurvano in un sorriso e poggiamo con delicatezza il libro sulla scrivania. « Dharma, eh? Spero non ti abbia scelto solo perché siete due gocce d’acqua. » Chissà se anche lui si illumina. Proviamo a pensare a qualcosa di estremamente offensivo per vedere se si illumina di rosso. Niente. Beh, meglio così. « L’ultima volta che abbiamo visto il tuo mentore non aveva una buona cera. Riuscite a comunicare? » Anzi, a dire il vero erano tutti disperati del fatto che avesse scelto il sonno in quella bara. Da quanto il giovane faceva parte dei Saggi? Da prima che Amarth si addormentasse? Oppure riusciva in qualche modo dare ordini e consigli ai suoi allievi anche in quello stato?
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    2,023

    Status
    Anonymous
    7NhOW

    Gli aveva sorriso. Quasi non ci credeva. Il suo gesto lo sollevò, quasi fosse una boccata d'aria per smorzare la tensione che provava nei suoi confronti. Buffo, credeva che la Corona della Via della Storia fosse più seria, più rigida, più... polverosa.
    « Dharma, eh? Spero non ti abbia scelto solo perché siete due gocce d’acqua. »
    Il ragazzo non riusciva a capire se si sentisse in vena di scherzi o se lo stava semplicemente prendendo in giro. Sorrise ugualmente, in risposta, giusto per stare al gioco.
    « L’ultima volta che abbiamo visto il tuo mentore non aveva una buona cera. Riuscite a comunicare? »
    E quella frase lo rattristò, più di quanto lui stesso si sarebbe immaginato. Abbassò lo sguardo fissando il pavimento in marmo, un velo di amarezza a coprirgli il volto.
    « Non ho mai incontrato personalmente il mio mentore... anche se mi sarebbe piaciuto molto confrontarmi direttamente con lui.»
    Tornò poi a posare i suoi occhi grigio-viola sul suo interlocutore, espressione più decisa della precedente, lavando via la tristezza che per poco non lo inghiottiva.
    « L'ho incontrato in una visione, dove mi ha chiesto di entrare a far parte dei Saggi. »
    Un rapido flashback agli eventi passati, e il ricordo della sagoma indistinta che lo aveva introdotto a far parte di quel mondo. Tutto ciò che era certo di aver visto erano i suoi occhi iridescenti, colmi di sapere.
    « Ad ogni modo, mi trovo qui per presentarmi a Voi come collega... »
    Chinò in seguito il capo in segno di rispetto.
    « ... spero andremo d'accordo, e che ognuno di noi abbia qualcosa da imparare dall'altro. »


     
    Top
    .
  6.  
    .
    AVATAR_DEFAULT

    J

    Group
    Member
    Posts
    4,119

    Status
    Offline
    Lo vediamo prima rispondere al nostro sorriso poi adombrarsi. Evidentemente un pieno autocontrollo delle proprie emozioni non fa parte dei requisiti per entrare nei Saggi. Non che ci dispiaccia, visto il nostro amore per l’emotività umana, ma un così repentino cambiamento ci lascia perplessi. Lo abbiamo ferito in qualche modo? Ci dovremmo quindi scusare? E come ci dovremmo comportare ora? Domande che vorticano nella nostra mente al vedere Uriel abbassare lo sguardo.

    Incerti nell’azione lo lasciamo parlare. Dalle sue parole sembra quasi tristezza per un maestro tutt’altro che presente e che non ha mai potuto incontrare. Comprendiamo tutto perfettamente, ma davvero…la storia della visione? Non credevamo che Amarth fosse il tipo da apparizione. Ah, vecchio burlone. « Imparare. Certo, certo. » Il volto ci si deforma in un ghigno che serve a trattenere a malapena una risata. « Anche se in questo momento penso sarebbe più utile rimpinguare le vuote casse di gilda. Non è che quando ti è apparso Amarth ti ha anche rivelato qualche… » Gonfiamo le guance con le lacrime agli occhi. « …numero da giocare sulla ruota di Laputa? » Ci pieghiamo in due, impiegando tutte le nostre forse per non scoppiargli a ridere in faccia. Quando ci calmiamo ponderiamo sul fatto che non siamo stati proprio gentili. « Ok, ok. Scusa, scusa. » Facciamo un gesto della mano come segno per voler cancellare la faccenda. « Hai detto imparare uno dall’altro. Su cosa si stanno articolando i tuoi studi in questo momento da renderli a tal punto interessanti per noi? » Ripensiamo alla via di Dharma ed al lavoro di Amarth. Faceva davvero qualcosa a parte comportarsi da uno con la scopa in culo? Non ce ne siamo mai interessanti tanto a dire il vero…
     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    2,023

    Status
    Anonymous

    E più imparava a conoscerlo più era certo di essere stato fuori strada per tutto il tempo. A quanto pare la Corona della Storia era un burlone in tutto e per tutto. Lo guardò curioso -sopracciglio inarcato- mentre l'altro si stava scompisciando per la sua stessa battuta. Avrebbe riso anche Uriel, se questa non lo riguardasse direttamente. O per meglio dire, si sarebbe limitato a sorridere... No ma che dico? Sarebbe rimasto serio. Era uno che non capiva le battute, lui. Non che fosse idiota, chiaramente. Semplicemente non ne trovava il senso. Eh si... un uomo triste.
    Voltò quindi il suo sguardo verso i libri che in precedenza aveva addocchiato: storia, mitologia (come c'era da aspettarsi), ma anche libri di vario genere.
    « Hai detto imparare uno dall’altro. Su cosa si stanno articolando i tuoi studi in questo momento da renderli a tal punto interessanti per noi? »
    Oh, era tornato serio.
    Si avvicinò ad una delle vetrate -la più vicina alla cattedra- e guardò fuori. Erano molto in alto; si poteva vedere una buona fetta della Città Alta. Una breve attesa per l'altro Saggio, che aspettava una sua risposta. Si voltò; non avrebbe mai parlato senza avere il suo interlocutore di fronte.
    « Ammetto di non aver ancora un percorso di studi. A Palanthas sto leggendo molti libri, di ogni genere. Mi affascinano molte cose di questo mondo e per ora mi stavo limitando al Sapere generale. Mi sto ancora ambientando, e Brifos e Arthur si sono offerti di darmi una mano. »


     
    Top
    .
  8.  
    .
    AVATAR_DEFAULT

    J

    Group
    Member
    Posts
    4,119

    Status
    Offline
    Ah, che peccato. Un altro della via di Dharma simpatico come un esattore delle tasse (che per loro natura rappresentano quanto di più lontano dalla simpatia vi è nei tanti universi). Ripassiamo alla mente, uno ad uno, i Saggi. Brifos ed il suo essere tardo, Arthur e la pignoleria tipica dei maggiordomi, Amarth ed il palo nel sedere che porta sempre con sé…si salva praticamente solo Amelie e le sue frittelle. Forse non è Uriel ad essere serio, siamo noi ad essere troppo allegri per lo standard. La rivelazione ci fa storcere la bocca in una smorfia.

    Lo squadriamo dubbiosi mentre si avvicina alla finestre per pensare, poi si volta in modo fin troppo teatrale. Ci aspettiamo, visto il soggetto, una lunga disquisizione su cosa stia studiando e sui libri finora letti sull’argomento. Invece finiamo solo per ascoltare un’ammissione di colpa. Per un attimo ai nostri occhi si spoglia dalle vesti di Saggio ed indossa quelle di un bambino desideroso di conoscere ma che ancora non è in grado di tracciare una propria via. Una colpa che ricade sul suo maestro, senza alcun dubbio. Ci fa così pena che ogni risposta ironica scivola via sostituita da una risposta paterna. « Dharma è la via che racchiude in sé il perché di ogni cosa. Vita, morte e forze che regolano e formano il tutto. C’è chi ha studiato la nostra essenza, l’Anima, chi ha ricercato tra le religioni quella che più si avvicinasse al significato dell’esistenza, ma c’è anche chi ha abbandonato ogni via pratica e si è perso nella filosofia. La conoscenza ed i libri vanno bene, ma dovresti scegliere una via da seguire. Così come abbiamo fatto noi. »
     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    2,023

    Status
    Anonymous

    Come c'era da aspettarsi, le parole del semidio non fecero molto piacere all'altro Saggio, che per un attimo mise via l'ironia sostituendosi con una specie di rimprovero.
    « Dharma è la via che racchiude in sé il perché di ogni cosa. Vita, morte e forze che regolano e formano il tutto. C’è chi ha studiato la nostra essenza, l’Anima, chi ha ricercato tra le religioni quella che più si avvicinasse al significato dell’esistenza, ma c’è anche chi ha abbandonato ogni via pratica e si è perso nella filosofia. La conoscenza ed i libri vanno bene, ma dovresti scegliere una via da seguire. Così come abbiamo fatto noi. »
    Certo, aveva ragione. Uriel era consapevole di ciò che stava facendo, di conseguenza prese le sue parole come un consiglio, così come effettivamente doveva essere. Si trovava ancora da poco tempo a Palanthas, e voleva approfittarne per leggere quanti più libri poteva. Era convinto che un Saggio doveva prima di tutto conoscere la sua casa, prima di poterne uscire e raccontarla al prossimo.
    « Solo quando raggiungerò un certo livello di Conoscenza il mio sentiero si rivelerà. Per il momento, sono certo che ciò che sto facendo mi porterà a un risultato migliore nel momento in cui il Destino lo vorrà. »
    Si, ne era certo. Altrimenti perché Amarth gli si era mostrato, se da lì a poco sarebbe diventato un fallito? Lui aveva fiducia in Uriel, così come Uriel lo aveva nel suo Maestro. Voltò dunque la testa di lato, scrutando con la coda dell'occhio il cielo che si stagliava fuori le quattro mura dell'aula, quasi distratto da una presenza che forse sperava lo stesse osservando.
    Doveva ammetterlo: sentiva il peso di presentarsi a una Corona.


     
    Top
    .
  10.  
    .
    AVATAR_DEFAULT

    J

    Group
    Member
    Posts
    4,119

    Status
    Offline
    Un rapporto allievo-maestro così saldo ci rende perplessi, specie considerando non si siano mai incontrati per davvero. Assomiglia quasi ad un fanatismo religioso, una fede cieca che lo fa andare avanti. Più lo ascoltiamo più in noi matura una divergenza rispetto al suo credo. Cosa succederà se Amarth non si sveglierà più? Perderemo davvero un così promettente ragazzo? « Il vostro affidarvi al Destino è decisamente ammirevole. Ci ricordate molto il vostro maestro. » Picchiettiamo sulla superficie della scrivania. « Ma il Destino non è altro che una strada per la massa, per gli uomini deboli. La Storia si aspetta che i più forti lo forgino di propria mano e seguano la via che solo loro hanno scelto. » Come noi abbiamo intenzione di fare. Abbiamo fatto breccia nel suo cuore? In fondo neanche lui sembra così convinto delle sue idee. Sospiriamo. Comunque sia l’intera faccenda non è che un contrattempo rispetto al compito che ci siamo prefissati. Cacciarlo via sarebbe da maleducati ed accantoniamo subito l’idea; forse possiamo sfruttarlo in qualche modo.

    « C’è qualcosa in questi libri che ci interessa. » esordiamo, provando a cambiare discorso. « Un materiale che entri in risonanza con le anime. Leggende, artefatti, minerali…qualsiasi cosa che ci si avvicini ci potrebbe essere utile. » Afferriamo uno dei libri, “Storia della metallurgia di Xargh”, e lo porgiamo al semidio. «Ti andrebbe di darci una mano? »


    Timeskip (se di qualche ora o addirittura giorni decidi te in base a quanto legge veloci i libri il tuo pg). In un libro intitolato "Ascesa e caduta della civiltà di ànemos" trovi informazioni riguardo ad una pietra sacra, l'Acciaio dell'Anima, il cui nome potrebbe interessare a Julian.
     
    Top
    .
  11.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    2,023

    Status
    Anonymous

    « Ma il Destino non è altro che una strada per la massa, per gli uomini deboli. La Storia si aspetta che i più forti lo forgino di propria mano e seguano la via che solo loro hanno scelto. »
    Ora cominciava a fare sul serio. Inarcò un sopracciglio; quella frase lo aveva decisamente colpito. In un certo senso era d'accordo con lui, ma questo non significa che chiunque scelga la via di Dharma e dunque di coloro che vengono guidati dal Destino siano dei deboli.
    « Sono d'accordo. I più forti si creano il proprio Destino.
    Tuttavia... sin dalla nascita ogni individuo viene guidato dal Destino. Quando l'individuo cresce e la Volontà si fortifica, sarà compito del Destino decidere se scindere il legame o meno. »

    Tacque, perdendosi per un momento nei suoi pensieri.
    « Dunque non è forse la Storia che, assieme al Destino, forgiano l'Essere di un individuo e lo scorrere degli eventi? Dopotutto, Dharma è la Via che sta tra Sophia e Regalia. Storia, Destino ed Eventi sono legati in maniera indissolubile. »
    Braccia conserte, il semidio prese fiato, speranzoso di aver colpito in qualche modo la Corona. Cercava conferma in ogni suo gesto: lo sguardo, il movimento delle labbra, persino il movimento delle mani o delle gambe che -per quanto potessero essere nascoste- se avessero tamburellato sul pavimento avrebbero fatto notare disinteresse o nervosismo.

    « C’è qualcosa in questi libri che ci interessa. Un materiale che entri in risonanza con le anime. Leggende, artefatti, minerali…qualsiasi cosa che ci si avvicini ci potrebbe essere utile. »
    Prese uno dei libri che si trovavano lì e glielo porse. “Storia della metallurgia di Xargh”; non ne aveva mai sentito parlare. Lo prese in mano, gettando un rapido sguardo sulla copertina, per poi aprirlo e sfogliarlo rapidamente. La fragranza di carta antica giunse alle sue narici.
    « Ti andrebbe di darci una mano? » chiese.
    Gli sorrise debolmente.
    « Certamente. »


    - - - - - - - - -


    Si era diretto nella biblioteca del Magisterium, sicuro che lì sarebbe riuscito a leggere in santa pace. Dopotutto tornare a Palanthas non aveva senso, e nonostante non tornasse a casa da molto tempo e si trovasse nella Città Alta era certo di finire la lettura in meno di un giorno. La sera stessa, appunto, il semidio tornò dalla Corona sperando si trovasse ancora in sede. Anche perché non era certo di ritrovarla, poi.
    Tornato in aula, tirò un sospiro di sollievo nel vederla ancora lì. Si avvicinò dunque alla cattedra e poggiò due libri: il primo era quello che il Saggio gli aveva prestato, il secondo aveva come titolo "Ascesa e caduta della civiltà di ànemos" e lo aveva trovato in biblioteca.
    « Credo di aver trovato qualcosa. »
    Aprì il secondo libro e lo sfogliò di qualche pagina fino a fermarsi su di una in particolare. Un particolare disegno balzava agli occhi tra le righe sulla carta ingiallita dal tempo. Pareva un giacimento grezzo di un particolare materiale, impossibile dire quale se non si fosse letto il testo.
    Lo passò dunque al Saggio.
    « Nel primo libro non ho trovato nulla di particolare. Tuttavia, nel X° capitolo viene accennato un nome: Acciaio dell'Anima. Incuriosito, ho fatto una ricerca più approfondita e ho trovato questo. »


     
    Top
    .
  12.  
    .
    AVATAR_DEFAULT

    J

    Group
    Member
    Posts
    4,119

    Status
    Offline
    Storia e Destino. E’ questo il problema nel dialogare con qualcuno appartenente alla via di Dharma. Per loro non sono altro che due forze parallele che cooperano. Lasciarsi cullare dal Destino non è qualcosa di negativo così come non lo è sostenere la Storia. Ma per noi, che abbiamo visto i Crogioli dei Mondi, il Destino non è altro che uno strumento della Storia per imbrigliare l’esistenza dei mondi da cui gli Eroi si liberano per sovvertirla. Come abbiamo fatto tanto tempo fa noi, che sia in positivo o negativo. Dovremmo dirglielo? Dovremmo iniziare un discorso sulla filosofia dell’esistenza. No, questo non è il luogo né il tempo adatto. Annuiamo quando Uriel risponde affermativamente alla nostrarichiesta e ne seguiamo la figura uscire dall’aula con alcuni libri in mano. Ora abbiamo altre priorità.

    -------

    Le lancette dell’orologio, appeso sopra la cattedra, si erano mosse incessantemente quella giornata. Dalle finestre a vetro dell’aula il sole aveva raggiunto il punto più alto, poi era sceso fino a lasciar spazio a luna e stelle. Da quando avevamo incontrato il giovane altre centinaia di libri erano stati spostati a sinistra, assorbiti senza trovare ciò che ci eravamo auspicati. Il dubbio che tra i tomi del Magisterium non ci fosse nulla di utile si stava lentamente radicando nella nostra monte ed una crescente sfiducia ci turba l’animo. Quali altre biblioteche ci mancano? Quella al Nord è inaccessibile, mentre ad Ovest e a Sud imperversano guerre. Non la migliore delle situazioni.

    La porta dell’aula si apre e noi ci voltiamo d’istinto per notare Uriel entrare e sospirare di sollievo. Le sue parole giungono inaspettate. « Credo di aver trovato qualcosa. » Che possa esser riuscito dove noi abbiamo fallito? « Nel primo libro non ho trovato nulla di particolare. Tuttavia, nel X° capitolo viene accennato un nome: Acciaio dell'Anima. Incuriosito, ho fatto una ricerca più approfondita e ho trovato questo. » Acciaio dell’Anima. Sfogliamo rapidamente le pagine strappandogli il libro dalle mani. Troppo testo. Rallentiamo il respiro ed il battito e poggiamo il tomo sulla scrivania facendo spazio. Poi ne carezziamo delicatamente la copertina con il dorso della mano e solo allora lasciamo che affondi tra le pagine. Un turbinio d’inchiostro prende vita nell’aula con noi come epicentro. Chiudiamo gli occhi e lasciamo che la sapienza ci colmi. Ci vogliono alcuni minuti prima che tutto sia finito, ma ora sappiamo dove andare e cosa fare. « Merovish. » annunciamo. Guerra o non guerra è lì che avrei trovato maggiori informazioni. « Ti ringraziamo Uriel. Ci hai fatto risparmiare molto tempo. Possiamo sdebitarci in qualche modo? »
     
    Top
    .
  13.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    2,023

    Status
    Anonymous

    Al vedere quel turbinio d'inchiostro, Uriel rimase a bocca aperta. Non tanto per l'effetto che trovava gradevole alla vista, quanto all'utilità. Se anche lui avesse una tecnica simile nel suo armamentario sarebbe un topo da biblioteca felice.
    « Ti ringraziamo Uriel. Ci hai fatto risparmiare molto tempo. Possiamo sdebitarci in qualche modo? »
    Riprendendosi da quelle fantasticherie, il ragazzo pensò di cosa potesse aver bisogno, senza tuttavia riuscirci. Non avendo ancora un obiettivo fisso in mente, non c'era nulla per cui valeva la pena un aiuto esterno.
    « In realtà, al momento non ho idee. » poi sorrise « Posso contare in un Vostro aiuto futuro? »
    Sperava che le sue nuovi condizioni gli andassero bene. Si avvicinò dunque alla porta dell'aula e poggiò la mancina alla maniglia, girandosi verso la Corona. Si era fatto piuttosto tardi, e Uriel non voleva disturbarlo ulteriormente.
    « Ora, con il Vostro permesso, Vi lascio ai vostri studi. E' stato un piacere conoscerVi. »
    Aprì dunque la porta.
    « Buona notte. »
    E la chiuse.


     
    Top
    .
  14.  
    .
    AVATAR_DEFAULT

    J

    Group
    Member
    Posts
    4,119

    Status
    Offline
    E’ difficile rimanere con i piedi per terra, specialmente ora che abbiamo finalmente delle informazioni. Sentiamo la necessità di viaggiare immediatamente alle Cave del Sapere a Sud, guerra o non guerra. Se davvero l’Acciaio dell’Anima si trova a Merovish finalmente possiamo far procedere il nostro piano. Peccato per la lezione che dobbiamo impartire.

    « In realtà, al momento non ho idee. » Ah. La voce di Uriel ci strappa di nuovo dai nostri sogni. Per essere un Saggio ha le idee poco chiare. « Posso contare in un Vostro aiuto futuro? » ci domanda. Noi ci pensiamo un attimo su. Onestamente odiamo rimanere in debito perché spesso il favore richiesto supera l’aiuto dato in precedenza, senza contare che si esige quasi sempre nel momento peggiore. Tuttavia l’aiuto che ci ha dato è troppo grande da poter esser ignorato. « E sia. » sentenziamo annuendo con il capo. Quando decide di ritirarsi lo salutiamo con un semplice cenno della mano. Non che la sua compagnia ci avrebbe arrecato fastidio, ma ognuno ha i propri doveri da portare a termine. E cercare la propria via ed un senso all’essere un Saggio lo riteniamo altrettanto importante quanto il nostro. Mentre torniamo distrattamente a sfogliare i libri e a preparare la lezione non possiamo far altro che augurargli di riuscire nei suoi intenti.
     
    Top
    .
13 replies since 13/8/2014, 16:15   189 views
  Share  
.