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Uscire dalla biblioteca fu come allontanarsi da un caldo focolare.
Najaza non era certo nota per il suo clima gradevole e temperato, d'altro canto.
La singolare architettura degli edifici, caratterizzati da tetti in tegole rigorosamente rosse, continuava ad affascinare Erik, che non poté anche stavolta esentarsi dall'ammirare quel capolavoro sospeso nei cieli.
Nel frattempo, un chiassoso vociare proveniente da dietro l'angolo attirò la sua attenzione.
La musica e il rumore erano inconfondibili.
- Bè, direi che ci siamo!- commentò allegro rivolto a Shurazen, dandogli al contempo una gomitata ammiccante.
Non credeva che sarebbe mai andato al bar con un topo di biblioteca. Anzi, non credeva che sarebbe mai più stato in un bar, in effetti.
Nel suo vecchio mondo era abbastanza depresso e concentrato sulla sua personale missione per far si che qualcosa potesse davvero importargli più del necessario.
Scuotendo leggermente la testa, il soldato allontanò i cattivi pensieri prima che potessero emergere...pensare alla sua vita di prima non era il suo intrattenimento preferito.
Svoltato l'angolo, si ritrovarono l'osteria praticamente di fronte: la porta accostata lasciava intravedere uomini e donne allegri intenti a darsi a del sano divertimento da bettola.
Senza attendere oltre, Erik varcò la soglia, venendo investito da tutti gli odori e i rumori tipici di ogni pub che si rispettasse.
Dannazione, era bello vedere che dovunque si andasse, i bar non cambiavano. C'era sempre un bancone, un oste e tanta roba da bere, indifferentemente dal tipo di località.
Fattosi largo fra la folla che assediava il bancone, Erik parlò.
- Una birra per me e il mio amico!- disse all'oste, che annuì sparendo per prendere due boccali.
Quando tornò, il Capitano non glie li fece nemmeno posare sul legno scuro del bancone, afferrandoli direttamente e andando ad occupare un piccolo tavolino in un angolo.
- Al primo giro offri tu!- disse ridendo a Shurazen, mentre gli indicava con un cenno del capo dove si sarebbero seduti di lì a poco.
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Ah, la taverna, leggendario luogo di incontri e di scontri, dove tutto è possibile, dal ricevere un cazzotto in piena faccia senza nessun motivo, ad incontrare per l’ennesima volta il pugile … guardo un po in giro, a del losco boxer neanche l’ombra
-Ah a questo giro non lo vedo, sarà a picchiare qualcuno in qualche altra locanda
Il mio nuovo amico prende in fretta le due birre, e mi fa vedere il tavolino che assalteremo.
-Allora … Erik, quella sorgente di energia ti serve per ricaricare quei cosi
Indico i due bracci meccanici, mentre prendo un sorso di birra
-Oppure per qualcos'altro?
Beh forse aveva qualche arma particolare che necessitava di una grande quantità di energia, che so … un fucile, o una spada, tanto ormai su Endlos non mi sorprendo più di nulla. -
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- Allora … Erik, quella sorgente di energia ti serve per ricaricare quei cosi?- domandò Shurazen sorseggiando la sua birra.- Oppure è per qualcos'altro?- aggiunse poi.
Prima di rispondere Erik mandò giù un poderoso sorso di birra, che per i suoi standard equivaleva ad un terzo di boccale.
Dannazione, era davvero buona! Non come quelle porcherie aliene che doveva sorbirsi sulla sua corvetta intergalattica.
Lì la birra aveva un sapore dannatamente...vero. Corposo. Si sentiva che era birra autentica, dannazione!
Sbuffò soddisfatto, appoggiandosi lemme allo schienale e poggiando le gambe sul tavolo. Quella si che era vita!
Si soffermò quindi ad osservare meglio il suo interlocutore finalmente: era magrolino, quindi si poteva escludere che fosse un guerriero. Gli occhi guizzanti e allegri gli davano un'aria quasi bonaria, non fosse stato per una certa postura e gestualità che ne denotavano una natura sicuramente ben diversa dalle apparenze. Inoltre quella lastra metallica sembrava essere tutto fuorché un animale da compagnia.
Prese un altro sorso di birra, poggiando poi il boccale sul tavolo in modo abbastanza rumoroso.
- Bè si, mi serve per il mio super uccellone!- esclamò fissando Shurazen con i suoi penetranti occhi nocciola e ghignando in modo allusivo.. -
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- Bè si, mi serve per il mio super uccellone!
- Sai che si dice di quelli che si vantano
Tirando su il mignolo, e faccio la faccia da deficiente, ma poi scoppio a ridere e prendo un sorso di birra, ma poi mi accorgo del suo sguardo e ringrazio il cielo di aver posato il sedere su una sedia.
La conversazione stava diventando strana, non dirmi che all'interno di quelle braccia … noooo, spero di no.
-Parlando di cose serie, a che ti serve questa fonte
Prendo un altro sorso, e subito dopo chiedo al mio caro amico locandiere un’altra birra, sia per me che per Erik
-… Però caro, a sto giro ce la dai gratis. -
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- Sai che si dice di quelli che si vantano...- fu la risposta allusiva di Shurazen, poco prima di ingollare frettolosamente un sorso di birra, stranamente nervoso.
Erik strinse gli occhi a due fessure, scrutando Shurazen come se fosse un povero scemo.
Poi si mise a ridere.
Sguaiatamente.
- No dico davvero! Vuoi vederlo?- il soldato non perse tempo: l´uccello era una cosa importante, e ne avrebbe convinto il suo interlocutore.
Con un rapido gesto, l´uomo portó una mano sotto al tavolo...
- Ecco qui!- esclamó con un sorriso stampato in volto, posando sul tavolaccio un groviglio di lamine metalliche. A guardare bene peró, queste lamine sembravano creare una forma precisa.
Molto precisa.
- Bé, non dici nulla?- commentó Erik in direzione del suo nervoso interlocutore.
Con un dito metallico sfioró un punto preciso fra le lamiere, mettendo in moto una sorta di reazione a catena: le lamiere si contorsero, tesero, piegarono, gemettero. due zampe, un paio di ali, un becco uncinato, un corpo aerodinamico comparvero sul tavolo di legno.
Un uccello.
Come promesso.. -
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- Bé, non dici nulla?
E con quella mossa mi ha spiazzato, ma so che ancora non sono fuori pericolo,però ora sono più rilassato ... Anche se quella conversazione stava diventando una discussione a luci rosse
-Che ti devo dire ... Pensavo fosse più grosso
Il locandiere arriva al nostro tavolo con le birre, ma non fa in tempo a posarle sul tavolo che gliele prendo.
-Amico, a quanto pare oggi le birre non riesci a posarle
Ed inizio a ridere, afferrando la mia birra e facendo scivolare l'altra sul tavolo
-Erik, però ridendo e scherzando mica mi hai risposto ... A che ti serve una fonte di energia?
Mentre accarezzo dolcemente il pennuto meccanico sotto il becco. -
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- Che ti devo dire...pensavo fosse più grosso- fu il povero commento di Shurazen alla vista della sua meraviglia tecnologica.
Erik sbuffò.
Un falco robotico costava un'ira di dio, mica era una cosa che si comprava così al mercato!
Ma era evidente che per il giovane la questione fosse abbastanza irrilevante, tantopiù che riprese la sua domanda precedente.
- Erik, però ridendo e scherzando mica mi hai risposto ... A che ti serve una fonte di energia?
L'ex soldato lo guardò interrogativo, dimentico per un attimo che probabilmente Shurazen non sapesse nemmeno che farsene di fonti di una fonte di energia, perlomeno non del tipo che cercava lui.
Si sarebbe fidato?
In genere no. Ma in quel mondo era costretto a fare un'eccezione: doveva pur trovare alleati o amici, o non sarebbe andato lontano.
Decise quindi che il ragazzo meritasse una risposta adeguata.
- Bè, diciamo che sto tentando di rimettere in sesto i miei averi. Una fonte di energia locale potrebbe darmi la possibilità di non rimanere a secco di munizioni una volta che la cella al plutonio sia esaurita. Devo trovare qualche elemento che produca radiazioni, o calore o qualsiasi tipo di energia trasformabile in proiettile- disse quindi.
Chissà se l'altro lo avrebbe capito.
Di sicuro ci sarebbero state un sacco di domande.
- Tu invece che cosa cerchi così disperatamente da trincerarti dietro ad un muro di libri in biblioteca?- domandò quindi a sua volta, sperando di saperne qualcosa di più sul suo interlocutore e magari sul mondo che lo circondava.. -
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- Bè, diciamo che sto tentando di rimettere in sesto i miei averi. Una fonte di energia locale potrebbe darmi la possibilità di non rimanere a secco di munizioni una volta che la cella al plutonio sia esaurita. Devo trovare qualche elemento che produca radiazioni, o calore o qualsiasi tipo di energia trasformabile in proiettile-
Non ho capito una singola parola, ma forse nel complesso ho colto il messaggio, gli serviva questa fonte per pararsi il culo, quanto sono intelligente.
-Diciamo che ti serve per pararti il culo in futuro, interessante … e sai già dove trovarla?
Mentre prendo un altro sorso di birra, ah quanto amo questa locanda … birra ottima e, serve altro? In caso ci si potrebbe mettere anche la compagnia, e quello è uno dei pochi momenti in cui potevo affermarlo, beh in quale altro luogo puoi vedere due perfetti sconosciuti che si gustano una bella birra e parlano,tranquillamente, dei cazzi loro? Da nessun’altra parte.
Ma la stessa domanda è stata fatta anche dal tipo cibernetico.
- Tu invece che cosa cerchi così disperatamente da trincerarti dietro ad un muro di libri in biblioteca?-
-Sai cos’è un Lord Elementale ed un elementalista, beh diciamo che in tutti quei libri si narra la storia di un elementalista che è riuscito ad ottenere l’immortalità attraverso un patto con un Lord … beh ci voglio provare anch’io, voglio evocare un altro Lord, ma mi servono degli oggetti per farlo e costringerlo a stipulare questo patto
Beh gli ho detto tutto, poiché anche lui ha fatto lo stesso, quindi mi sembrava il minimo
-Ma indovina una cosa … questi cazzo di oggetti sono sparsi per tutto Endlos, e poi … mi ero trincerato per non farmi vedere mentre mangiavo e dormivo, tre quarti di quei libri erano di cucina, piante e animali
Poi finisco la birra e lascio un paio di monete d’oro sul tavolo, ringraziando, urlando, l’oste per l’ospitalità e le ottime birre
-Beh se vuoi, possiamo andare a cercare queste cose insieme, soprattutto la tua fonte, in quanto il mio Lord non scappa
Mentre mi alzo e mi dirigo alla porta della locanda. -
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Shurazen non sembró capire molto ció che il soldato tentó di spiegargli.
Ad ogni modo aveva afferrato il concetto, che era piuttosto chiaro.
-Diciamo che ti serve per pararti il culo in futuro, interessante … e sai già dove trovarla?- chiese infatti il suo interlocutore.
- Hai detto bene, serve a pararmi il culo alla fin fine. E per rispondere alla tua domanda: no, a dire la veritá non ne ho ancora la piú pallida idea- fu la sincera risposta di Erik.
Aveva cercato di capire dalle descrizioni dei vari presidi dove potessero trovarsi piú risorse energetiche, ma per il momento non aveva ancora trovato informazioni riguardante qualcosa di eclatante e sopratutto di duraturo.
Per quanto ne sapeva potevano esistere fonti di energia non ancora scoperte, da quelle parti...
La cosa gli metteva una certa voglia di partire, a dirla tutta.
Il brivido della caccia era qualcosa che gli era sempre rimasto, dopo la guerra, e piú qualcosa sembrava introvabile piú il suo interesse cresceva.
Passó poco prima che Shurazen rispondesse a sua volta.
-Sai cos’è un Lord Elementale ed un elementalista, beh diciamo che in tutti quei libri si narra la storia di un elementalista che è riuscito ad ottenere l’immortalità attraverso un patto con un Lord … beh ci voglio provare anch’io, voglio evocare un altro Lord, ma mi servono degli oggetti per farlo e costringerlo a stipulare questo patto- inizió.
Di tutto quel discorso, Erik capí ben poco.
Che diavolo era un elementalista, tanto per cominciare??
Peró il succo si era capito.
- L´immortalitá non credo sia una bella cosa. Veder morire tutti quelli che conosci ed essere costretto a continuare la tua vita non ti preoccuperebbe?- chiese sollevando dubbioso un sopracciglio.
Shurazen finí d´un fiato la sua birra, e Erik lo imitó, rimanendo pensieroso per alcuni istanti.
-Beh se vuoi, possiamo andare a cercare queste cose insieme, soprattutto la tua fonte, in quanto il mio Lord non scappa- propose il nuovo amico di Erik.
Amico.
Non ne aveva da un pezzo.
Ma forse era ora di cambiare proprio vita e abitudini.
- Mmm...ci sta! L´avventura chiama!- esclamó allegro, battendo il pugno metallico sul tavolaccio di legno.
Il soldato si alzó, seguendo Shurazen fuori dalla porta, nel gelo di Najaza.
Pieno di idee, e pieno di propositi, che per una volta non si limitavano a voler annientare qualcuno..
Oh, ma guarda una locanda! |
