[SC] Cripte da Incubo!

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  1. _MajinZ_
     
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    Avviare un’attività, di qualsiasi tipo, è di per se una cosa abbastanza complicata. Non si pianifica dall’oggi al domani ma bisogna progettare tutto con cura, per evitare che il progetto in questione si trasformi diventando alla fine nient’altro che un fiasco. In ogni caso per procedere con l’attività bisogna avere tre cose fondamentali: una sede, il personale e i fondi per mandare avanti il tutto. La Seele Corporation non ha problemi con le prime due regole fondamentali, il problema per il momento sono i fondi... che bisogna recuperare al più presto, prima di ritrovarsi nuovamente nel mezzo di guai legali.
    Ed è questo il motivo che ha spinto Lazarus a mandare un gruppo di suoi sottoposti ad Est, un luogo ottimale per iniziare la caccia ai soldini. Inoltre avere dalla propria parte la figlia di un vampiro potentissimo, con possedimenti in ogni angolo del Multiverso, poteva tornare davvero utile... soprattutto quando ogni cripta abbandonata nasconde un tesoro consistente. Uno di questi antichi possedimenti è situato sull’altopiano di Garwec, un luogo rinomato per la sua pericolosità e la più grande concentrazione di attività elettrica del Semipiano.
    Infatti già molto prima di arrivare in cima, tuoni e fulmini vi accolgono con il loro frastuono unito alla luce accecante che, a intervalli regolari, squarcia la notte... perché si, l’ora si è fatta tarda ed è perfetta per esplorare un cripta. Come se ciò non bastasse, dal cielo sta venendo giù la cosiddetta Ira di Dio sottoforma di acqua e lampi. Un violento temporale si sta abbattendo sulle vostre teste e gli impermeabili che indossate non forniscono poi tutta questa protezione, così come le vostre torce non aiutano ad illuminare molto la strada con quei continui cambi di luminosità. In un modo o nell’altro, comunque, riuscite a raggiungere il vostro obiettivo.
    All’inizio non ve ne accorgete, ma quando un fulmine più potente degli altri vi costringe ad alzare il capo... notate tutti quel castello in rovina arroccato sulla cima di una collinetta. Come in ogni film dell’orrore che si rispetti, la luce prodotta dai lampi proiettano l’ombra scura dell’edificio su di voi, facendolo diventare probabilmente ancora più spettrale e terrificante. Però non avete troppo tempo per pensare, la pioggia si fa sempre più battente e raggiungere il castello è la vostra unica speranza per non bagnarvi fino alle ossa. Correte quindi, superate l’ampio portone a cui manca una delle due ante... e vi ritrovate al coperto, sotto un soffitto marcio e fatiscente. Almeno siete all’asciutto... o quasi. L’acqua filtra da alcuni squarci, ma tutto sommato state bene.
    Al momento il buio non vi permette di orientarvi perfettamente, riuscite comunque a notare tre vie: una svolta a destra, una a sinistra e una oltre le scale crollate che avete davanti. Il piano superiore non c’è più, però notate un passaggio prima nascosto dalla rampa di scale. Prima però forse è meglio fare il punto della situazione, giusto per riordinare un po’ le idee.
    _ __ ___ _____ ___ __ _



    Turnazione: Libera
    Nota del Master: Aspettate il post di Meow Moon prima di procedere.
    Scadenza: Per il mese di Agosto nessuna scadenza, poi la aggiungerò
     
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    Rachel Alucard
    C'era qualcosa che non le tornava; quante possibilità c'erano che si ritrovasse sotto un temporale? No, davvero. Era come se tutte le congiunzioni astrali si fossero messe contro di lei, ansiosi di farla andare su tutte le furie, farla imbestialire e tutto il resto. Pertanto, con l'impermeabile addosso ed il fido ombrello magico tra le mani, aveva seguito il gruppo di incompetenti che avevano messo su per affrontare la cripta del Conte Dracula.

    Una volta arrivati al coperto, la vampira si liberò immediatamente dell'indumento, gettandolo di fatto a terra inorridita, facendo la stessa cosa con il suo ombrello dotato di orecchie da gatto e occhi. Inutile dire che a nulla valsero le lamentele dell'oggetto.

    Il semplice sentire l'odore di chiuso, annusare l'atmosfera densa di pericolo e di morte, le fece tornare il buonumore. In minuscola parte. Infatti, si voltò verso i tipi che si era portata dietro, prendendo fiato prima di cominciare a parlare.

    « Facciamola semplice; girate per questo posto, cercate di recuperare tutto quello che c'è e che posa essere rivenduto. Non morite nel processo, possibilmente. Altrimenti dovrei usare il vostro cadavere come zombie o qualcosa del genere e... non è piacevole. »

    Si guardò in giro sino a trovare una poltroncina, in quella specie di atrio. Prese posto, indicando infine le vie di uscita, con un sorrisetto che scoprì immediatamente i denti perlacei ed appuntiti, tipici dei vampiri.

    « Ora, andate.
    Ricordate di chi è il posto che stiamo profanando.
    E... vi aspetto qui. Buona fortuna. »

    Stava per tornare a farsi i fatti suoi, dopo aver recuperato l'ombrello, ma schioccò le dita, come ad essersi ricordata di qualcosa. Si rivolse nuovamente ai suoi schiavi, con il tono di chi ha appena dimenticato le uova al supermercato.

    « Ah, il tesoro è maledetto. Non so bene come, ma pare che sia così. Dovrebbe essere costituito da una marea di monete d'oro ed una spada dello stesso materiale. Su, su, aria. »

    Disse quindi, tornando solo allora a farsi i fatti propri. Sarebbe rimasta su quella poltroncina per tutta la durata della missione, cercando di ripristinare in qualche modo i suoi capelli.
    CITAZIONE
    » Hey, Cheer up, Damn Zombie!
    Passiva di Aumento del Carisma.

    » Rachel Alucard, Count Alucard's Daughter.
    Passiva di Immortalità.

    » No Salvation For Princesses
    Passiva di Anti-Auspex.

    Mana » 100%



     
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    Fenomeni e avversità che avrebbero piegato i più, ma non Xen e la strana banda a cui si era unito.
    Un lavoretto facile gli aveva detto Lazarus, una gita con i suoi dipendenti ad un vecchio rudere pieno di Rum e oro.
    Fino a quel momento il pirata non aveva visto niente di tutto ciò, se non demoni e vampiri, roba poco raccomandabile per lui.

    "Almeno ci paga", intervenì il Kraken nella sua testa.
    Nei primi tempi era rimasto alquanto silenzioso, ma in quegli ultimi giorni si faceva sentire più che mai e sicuramente non era molto di compagnia al terribile pirata.

    ”Lo spero per lui, altrimenti … ZAC”.
    Simulò la scena dentro la sua testa, per dare ancora più enfasi al discorso.
    Anche perchè farlo davanti ai dipendenti dell’ albino voleva dire morte certa.
    Se Lee gli era risultato simpatico ma distaccato, i suoi dipendenti gli avevano subito messo una certa agitazione.

    ”Questa Selee sembra che abbia a che fare con i demoni, che solitamente sono incasinati con l’ inferno e le anime.”
    Il Kraken era di gran lunga un tipo molto più calcolatore del pirata, nonostante fosse una bestia sapeva bene che bisognava analizzare vantaggi e svantaggi in ogni situazione.
    ”E quindi? Io con tutta questa cosa non ci voglio entrare.Andiamo recuperiamo l’ oro e mi faccio pagare da Lee.”
    ”Lo so, era per fare il punto della situazione.”

    Appena riuscì a mettersi al coperto, dentro al vecchio maniero, si dimenò come un cane per togliersi l’ acqua di dosso.
    Figuriamoci se gli dava noia, ma non gli piaceva la sensazione di mutande bagnate nei pantaloni.

    ”Allora è questo lo schifo in cui mi ha mandato Laz? Tsk … vediamo di trovare almeno qualcosa.”
    Odiava quando le persone gli raccontavano frottole, a dire il vero odiava tante di quelle cose.

    Si guardò intorno, oltre che la muffa e le pietre spaccate vide solo un’ altra cosa.
    Passasse la pioggia, passasse il rudere mezzo diroccato.
    Ma la bambina viziata proprio no.
    Chi si credeva di essere per dare ordini a destra e manca?
    Anche lei faceva parte del gruppo e anche lei avrebbe dovuto venire con loro alla ricerca del forziere.
    Xen stava già per usare il potere del Kraken, ma fu proprio quest’ ultimo a bloccargli la mano:

    ”Ehi scemo, ma che fai? Ma lo sai chi è lei? E anche se tu non lo sapessi, è comunque una collaboratrice di Lee.Attaccarla ci porterebbe solo grattacapi.”

    Xen digrignò i denti al pari di una bestia.
    Il compagno aveva ragione, attaccare un collaboratore del loro datore di lavoro significava avere solo guai e lui non gli cercava.
    Anzi, cercava alleati e forse ne poteva trovare alcuni nella Selee, ecco il perché aveva accettato quella proposta.
    Anche se Lee era rimasto vago su tutta l’ operazione e su i suoi dipendenti, si vedeva che qualcosa bolliva in pentola.

    ”Allora, che facciamo? Iniziamo a cercare questo maledetto baule? Io inizierei con la destra.”
    Xen si mise in attesa, appoggiato ad un muro, di un segnale.
    Avrebbe fatto il suo lavoro e poi sarebbe andato a parlare con Lee.

    Stato fisico:Ottimo
    Stato mentale: Cauto e sospettoso, ma non per questo indisposto a lavorare
    Mana:100%

    Abilità Passive :

    Occhio del Kraken:
    Il Kraken mi ha detto che cacciava sui fondali marini, così profondi e così oscuri che nemmeno la luce gli illumina, per paura di quello che potrebbe vedere.
    Ma lui riusciva a vedere tutto.
    I coralli, i sassi, i pesci e quei mostri che il sole tanto temeva. Quegli orrori erano le sue prede preferite
    (Scuro Visione)

    Affinità con l’ acqua:
    Le capacità che il Kraken gli ha trasmesso gli permettono di respirare sott’ acqua, infatti quando si trova immerso in un liquido una bolla lo avvolge e pare che niente riesca a farla scoppiare, ne i colpi di cannone ne la pressione di ventimila leghe. La bolla non lo protegge comunque dagli attacchi nemici.
    (Respiro illimitato sott'acqua)


    Abitante delle profondità:

    Come poteva una creatura di dimensioni abnormi come il Kraken, essere passato inosservato per così molti anni?
    Perché è un cacciatore perfetto degli abissi, difatti per potersi avvicinare alla preda o alla nave, ha dovuto imparare ad annullare la propria presenza, in modo da non essere captato.
    Questa sua abilità si è trasferita anche in Xen, quando quest’ ultimo lo ha assorbito.
    (Anti-Auspex spirituale)



    Edited by Blain - 29/8/2014, 00:20
     
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  4. Yoma Mefistofale
     
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    T1YZoIb


    "Noiosissimi temporali (che arrivano nel momento sbagliato) e cripte maledette."


    Y
    oma continuava a domandarselo per non si sa da quante ore ormai, forse anche prima di partire dalla sede della Seele e ancora non si era dato risposta.

    °Allora ricapitolando perché diav… ops meglio non bestemmiare…allora facciamo perche cazz…no…ancora no … beh insomma PERCHE’ questa volta mi sono lasciato coinvolgere in quella storia delle Cripte? Non era meglio rimanere in sede anzi che seguire tutta l’intera combriccola “capitanata” da quel “coniglio succhia sangue” (si è così che chiamo quell’ “amorevole” e “simpatica” vampira di Rachel Alucard ❤ ) che ogni tanto mi faceva venire voglia di proporle un patto , fin qui? °

    Già era da quando erano partiti che se lo chiedeva e si lamentava in silenzio nonostante la pioggia lo stesse infradiciando dalla testa ai piedi, ma ancora non si era dato una risposta seppure ricordasse benissimo com’era andata l’ultima volta in sede con quei burocrati . Già probabilmente, visto che, in quell’ occasione non era stato molto all’altezza, non voleva che il suo buon nome demoniaco venisse marchiato con il bollino dell’incompetenza quindi non appena seppe della missione aveva accettato subito, per rimediare all’errore precedente e questa volta l’avrebbe fatta bene. Non si aspettava, tuttavia , di restare sotto la pioggia e di rovinare il suo impermeabile e il suo costosissimo cilindro!Per quanto lasciasse scivolare perfettamente l’acqua senza fargli bagnare i capelli che si era pettinato in maniera perfetta.

    °Potevo portarmi almeno un cambio!Tsk… Vaffanculo !°

    Ad un tratto mentre stava seguendo gli altri un fragoroso fulmine che lo fece un po’ spaventare illuminò l’ombra di un lugubre castello.

    “Oh…fantastico… a quanto pare tutto è pronto per girare un bel film sui vampiri… abbiamo anche una bella attrice esperta in tali ruoli…”

    Fece un commento a freddo, ridacchiando rivolgendosi a Rachel che era già avanti non sapeva se lo avesse sentito e poco importava , poi arrivarono all’entrata , il portone fortunatamente non c’era quindi non ci sarebbe stato bisogno di sfondarlo o forzarlo.
    Entrarono e Rachel da “brava bambina” si accomodò lasciando il “lavoro sporco” a loro, molto gentile come sempre da parte sua, ma di certo non ci si poteva aspettare altro visto che la signorina era abituata ormai a trattare tutti come i suoi schiavetti personali, cosa che faceva venire sempre più voglia a Yoma di farle “conoscere” Mefistofale e di vedere se dopo si sarebbe comportata altrettanto vanti al Re dell’Limbo. Lasciò perdere non era un tipo che cedeva alle provocazioni e poi ogni tanto non era male farsi comandare da una bella donna, seppure non fosse vestita con un corpetto sadomaso e un frusta(sarebbe stato eccitante) dopotutto se il lavoro veniva fatto bene si poteva prendere qualche ricompensa in più.
    A fine del suo discorso Yoma, che intanto aveva tolto l’acqua dall’impermeabile e dal suo cilindro, cercò di rassicurare la ragazzina succhia sangue, seppure la sua voce era sempre così terribilmente scazzata, proprio come piaceva a lui( agli altri non si sa e francamente non importava tanto).

    “D’accordo dannato coniglio succhia sangue Lady Alucard farò anch’io il “mio sporco lavoro” visto che non vuoi alzare il culo da quella fottuta poltrona , chi se ne frega della maledizione tanto ce la becchiamo noi non te tanto anche se è maledetto significa solo che qualcuno di mia conoscenza proveniente dagli inferi ci ha schiaffato un incantesimo per allontanare gli sciocchi che ci credono . Non preoccuparti non me la faccio sotto Non sarà di certo quello a spaventarmi , sono trucchi da principianti. Si me ne vado, almeno dammi tempo cazzo Con permesso Madam❤!”

    Alzò il cilindro per congedarsi facendo un inchino, ma preferì aspettare anche gli altri sperando che qualcuno la strozzi non si senta usato troppo dalla principessina, in tal caso sarebbe stato interessante vederne le reazioni come già stava accadendo con uno che onestamente Yoma non aveva mai visto in Gilda eppure li aveva seguiti, ovvero quella specie di pirata che sembrava nascondere molto di più. Non ne era sicuro , ma dal suo tono era evidente che dentro di se avesse una vera bestia e che cosa c’era di meglio che avere dentro se un qualcosa che poteva uscire da un momento all’altro?Yoma lo capiva benissimo. Si leccò leggermente le labbra al sol pensiero inebriato della solita eccitazione che lo portava a comportarsi da vero Re degli inferi, in quel modo così terribilmente peccaminoso poi accese una sigaretta.

    °Mmmm sembra un tipo interessante quanto darei per avere la sua anima , peccato che non posso proporgli il contratto adesso. Comunque glie le ha cantate bene !Penso proprio che ne vedrò delle belle . ih ih ih …°

    Non stette ad aspettare gli altri quindi si mise avanti a tutti e imbucò il corridoio di destra, seppure essendo un demonio era meglio che avesse scelto il sinistro, ma per oggi voleva andare un po' controcorrente.



    jz757s



    narrato;parlato"";pensato°° & monologhi<<>>,telepatia<<>> Parlato Esterno




    Dati & Riassunti

    Nome:Yoma / Mefistofale
    Stato fisico:buono
    Stato Psicologico:buono.




    schema uso e consumo mana:




    vsWt0uV



    Riassunto





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    Edited by Yoma Mefistofale - 29/8/2014, 00:09
     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    Shalysanne

    This will never end, 'cause I want more.
    More, give me more.
    Will I ever reach the t o p?


    - ◊◊ -


    Era l'unica a gradire la pioggia e i fulmini che cadevano attorno a loro?
    Forse si trattava semplicemente della sua natura irrequieta, che la faceva sentire abbastanza a proprio agio anche nel bel mezzo di una tempesta. Non si premurò di chiedere anche ai compagni di ventura se condividessero la sua sensazione, perchè non le andava di mettersi a gridare per coprire il rimbombo delle scariche elettriche.
    Seguì dunque in silenzio il resto del gruppo per l'altopiano, lasciandosi cullare dal ritmico suono delle gocce che si infrangevano contro l'impermeabile indossato e di tanto in tanto strizzava gli occhi in direzione del castello aggrappato alla collina.

    Una olta dentro alla fortezza, la Djinn non esitò ad alzare il cappuccio e mostrare meglio il proprio volto ai presenti. Scosse leggermente il capo, aggistandosi poi rapidamente i capelli blu notte on poche passate delle mani guantate di bianco.
    Dal canto suo, si concesse una rapida analisi delle persone che la accompagnavano.
    Dopotutto era nuova tra le file della Seele Corporation e fino a pochi giorni prima non aveva incontrato quasi nessuno. Non condivise con loro nemmeno il viaggio da - presumibilmente - Laputa al Presidio Est, perchè lei era già presente nella zona.
    Una fortunata coincidenza, qualche telefonata ed eccola arruolata per la missione.
    In linea generale, aveva un'opinione neutrale su quelle persone.
    Almeno finchè non soffermò la propria attenzione sulla ragazzetta dai lunghi capelli biondi, tale Rachel Alucard, la quale diede loro le linee guida su cosa dovessero cercare dentro al castello in rovina. Indubbiamente ascoltò le sue parole con attenzione.
    Anche se nel frattempo le riuscì non poco facilmente di sorvolare sull'atteggiamento della ragazza da manico di scopa profondamente piantata nel suo fondoschiena.

    Quando lei e gli altri due terminarono di parlare, Shalysanne si schiarì la voce con un leggero colpo di tosse, così da richiamare l'attenzione su di sè.
    « Si ha almeno qualche idea del genere di maledizione? Giusto per curiosità o almeno avere informazioni in più su cosa aspettarci. »
    Domandò con un sorriso tirato, fissando gli occhi grigio-blu in quelli della vampira.
    Che le rispondesse o meno, la Djinn poi si voltò per esaminare una seconda volta l'ambiente e valutare in quele direzione cominciare a muoversi. Quando fece la sua scelta, tese il braccio sinistro ad indicare con l'indice il corridoio che svoltava a destra.
    « Proporrei di andare per di là. »
    E se nessuno aveva da obbiettare, lei si sarebbe spostata con la dovuta cautela nel muovere un passo dopo l'altro in quella direzione, aspettandosi che gli altri facessero lo stesso. Tenne gli occhi ben aperti, puntandoli sopra la propria testa, ai lati e ovviamente davanti a sè, nella speranza di non farsi cogliere troppo alla sprovvista da qualsiasi cosa si nascondesse tra le mura in rovina di quel castello.


    Passive
    » Un desiderio al giusto prezzo | Esaudire desideri - solo gdr
    » Non ci sarà mai una fine | Immortalità
    » Volontà d'acciaio | Protezione malie

    Mana 100%


    . ♦ Code © Alyah.



    Edited by Alyah - 28/8/2014, 19:16
     
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    Rachel Alucard
    Ottimo.
    Adorava quando i sottoposti stavano... al loro, posto.
    Ossia, sotto di lei.
    Ancora intenta ad asciugarsi i capelli, spostò lo sguardo verso Xen, che era intento a digrignare i denti. La cosa non la fece neanche muovere dalla sedia. In seguito, spostò lo sguardo verso il secondo astante.

    Anche lui sembrava piuttosto convinto.
    Insomma, fino ad un certo punto.
    Schioccò la lingua, senza rispondergli. Si limitò ad un cenno del capo, per dirgli di sbirgarsi ed andare via.

    Infine... l'ultima.
    Quella ragazza sarebbe stata problematica.
    Lo aveva capito praticamente da subito.

    « Non so assolutamente niente sulla maledizione. O almeno, non più di quanto non possiate immaginare voi. Dracula era conosciuto come l'impalatore, quindi FORSE potrebbe essere qualcosa su quella falsa riga. Ma sto solo vaneggiando. »

    Disse, per infine tornare a farsi i fatti propri.
    Se non interpellata, non avrebbe aggiunto NIENTE a quella storia. Anzi, probabilmente non lo avrebbe fatto neanche se interpellata.
    CITAZIONE
    » Hey, Cheer up, Damn Zombie!
    Passiva di Aumento del Carisma.

    » Rachel Alucard, Count Alucard's Daughter.
    Passiva di Immortalità.

    » No Salvation For Princesses
    Passiva di Anti-Auspex.

    Mana » 100%





    Nota: Aspettate il post del Master prima di proseguire.
     
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  7. _MajinZ_
     
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    Un nuovo lampo si fa largo nel fragore della tempesta, la sua luce filtra imperiosa da ogni apertura del castello in rovina costringendovi per un attimo a stringere gli occhi, mentre il tuono romba così forte da far tremare il terreno sotto i vostri piedi. Questa è Garwec signori, uno dei posti più simpatici dell’intero semipiano secondo solo a Geisine probabilmente. La pioggia però sembra diminuire, non solo notate il frastuono calare, ma vedete anche che dal tetto non filtrano più delle cascate ma si è passati a dei semplici rigagnoli... ma chissà quanto può durare quella calma.
    Comunque, alla fine decidete di andare a destra... quindi vi incamminate in quella direzione. Abbandonate la sala principale e vi inoltrate in un corridoio che sa di muffa, ma non odora soltanto visto che le pareti sono ricoperti da quello che è tutto fuorché muschio. Inoltre i muri sono pieni di crepe e vi meravigliate come possano stare in piedi, cosa che probabilmente vi farà affrettare il passo per paura che il soffitto possa crollarvi sulla testa. Dopo qualche minuto però raggiungete la sala oltre il corridoio e quel che vi si para davanti non vi sorprende più.
    Una parte del soffitto è squarciata, anzi, manca proprio un angolo del salone che si apre su un precipizio... nella zona sana però potete notare un lungo tavolo marcio con tanto di sedie anch’esse marce. Al centro di esso campeggia ancora un candelabro di dubbio gusto, le decorazioni raffiguranti genti impalate non sono proprio fantastiche. Sulla sinistra vi sono dei mobili appoggiati alla parete umida... uno di essi ha un cassetto aperto, al suo interno c’è qualcosa. Sembra... un diario? Chi diamine può aver lasciato un diario li? Le sue condizioni non sono neanche così pessime, tanto che si può aprire per sfogliarlo. Sulla prima pagina, per chiunque provasse a leggerlo, è riportato il seguente messaggio:


    CITAZIONE
    Sono arrivato qui tre giorni fa e all’inizio questo posto non mi sembrava così strano... sono rimasto appostato un paio di giorni, ma non ho visto nessun movimento: la casa era vuota, sono entrato. Con mia sorpresa ho notato che non ci sono trappole... sono arrivato al tesoro senza problemi. Visto che il padrone non si vede ho deciso di rimanere un altro po’, la dispensa è piena. Poi però quando ho raggiunto il tesoro per portarlo via, trascinandolo fin fuori... ho perso i sensi e mi son ritrovato di nuovo nella cripta. Non so cosa sia successo, ma non riesco ad andarmene. Qualcuno mi aiuti.

    Le pagine sono fragili, bisogna maneggiarle con cura... ma magari chissà, al suo interno potrebbero esserci altre informazioni interessanti. Nella sala comunque non c’è altro di interessante, li a fianco c’è una stanzetta più piccola dove ci sono i resti di un camino: probabilmente si tratta della cucina. Purtroppo non c’è altro di interessante, magari è il caso che torniate suoi vostri passi... non credete? Magari al prossimo giro imboccherete la via giusta per la cripta.
    _ __ ___ _____ ___ __ _


    Turnazione: Libera
    Nota del Master: Ovviamente se nessuno leggerà il messaggio, ignorate quella parte :geez:
    Scadenza: Dal prossimo turno ci sarà una scadenza.
     
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  8. Yoma Mefistofale
     
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    T1YZoIb


    "Il Diario."


    Y
    oma continuò a fumare , mentre si addentrava sempre più nel corridoio di destra che aveva scelto constatando che l’altra ragazza (quella decisamente più carina di Rachel) e il pirata avevano scelto anche loro di avventurarsi per di lì , anche se comunque aveva la netta sensazione che aver concentrato le forze su un'unica via sarebbe stato controproducente, ma delle volte per evitare i pericoli era meglio agire assieme. Si udì un tuono, del resto il luogo in cui erano era famoso per queste tempeste fastidiose e man mano che il Re del Limbo camminava si sentiva un odore penetrante di muffa, che lo costrinse ad attemparsi il naso, le pareti ne erano ricoperte. Inoltre, i muri erano talmente pieni di crepe che quasi faticavano a stare in piedi e Yoma credeva che prima o poi gli crollasse qualcosa addosso, perciò aveva decisamente fretta di andarsene e raggiungere l’uscita il prima possibile.

    “Mmmm …qui dentro ci vuole una mano di ristrutturazione non c’è che dire...”

    Fece un commento che risuonava di più un affermazione per se stesso che per gli altri, fumando sempre la sua sigaretta che stava per finire se non lo era già e non avendone altre a portata di mano l’idea di rimanere senza lo faceva innervosire, poi finalmente uscì da quel corridoio puzzolente, ma ciò che vide non quadrava . Infatti si ritrovò avanti una stanza in cui si poteva notare che una parte del soffitto non c’era e non solo quella anche parte del salone era andato. C’era un'unica parte sana ove vi era un lungo tavolo in legno e delle sedie dello stesso materiale che erano ormai marciti, come lo era il corridoio e posto sul tavolo vi era un candelabro che Yoma non avrebbe mai usato neppure ad Halloween talmente era brutto. In più sulle pareti c’erano delle rappresentazioni di immagini di persone impalate, beh non è che le scene iprodotte siano una novità per Yoma visto che all’inferno era abituato a fare di peggio.

    °Tisk… Principianti…°

    Fu il suo pensiero nel vedere le rappresentazioni alzando un sopraciglio, poi si avvicinò con il suo andazzo altezzoso ai vecchissimi mobili posti vicino alla parete umida e notò che uno di essi aveva il cassetto aperto.

    “Oh… oh … oh …ma gurda un po’…”

    Disse con un tono scazzato sorridendo, aveva trovato qualcosa di interessante, la prese e commentò qualcosa guardando l’oggetto che aveva in mano, poi con un espressione furbesca parlò.

    “Un vecchio diario? Che ne dite ci vogliamo dare un occhiata? Chissà forse ci potrà dare qualche indizio.”

    Yoma posò il diario sul tavolo, poi lo aprì e cercò di non far sbriciolare quelle vecchie pagine nello sfogliare, poi si fermò in una pagina in particolare che dettava una frase.

    “Ehi? Guardate? C’è scritto qualcosa.”

    Yoma scorse le lettere e esattamente c’era scritto questo:

    << Sono arrivato qui tre giorni fa e all’inizio questo posto non mi sembrava così strano... sono rimasto appostato un paio di giorni, ma non ho visto nessun movimento: la casa era vuota, sono entrato. Con mia sorpresa ho notato che non ci sono trappole... sono arrivato al tesoro senza problemi. Visto che il padrone non si vede ho deciso di rimanere un altro po’, la dispensa è piena. Poi però quando ho raggiunto il tesoro per portarlo via, trascinandolo fin fuori... ho perso i sensi e mi son ritrovato di nuovo nella cripta. Non so cosa sia successo, ma non riesco ad andarmene. Qualcuno mi aiuti.>>


    Yoma dopo aver letto a tutti ciò iniziò a pensare che probabilmente ci sono già stati o c’è stato qualcun altro che ha avuto la possibilità di arrivare al tesoro, ma qualcosa sembrava averlo bloccato. Che sia quella la maledizione del tesoro?

    “Non so voi ma a quanto vedo ho brutto presentimento. Comunque sia non mi pare ci sia dell’ altro qui, forse è meglio tornare indietro.”

    Disse Yoma vedendo che in giro non c’era altro, forse era vero che la via sinistra era meglio prenderla subito, doveva fidarsi di più del su sesto senso.



    jz757s



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    Dati & Riassunti

    Nome:Yoma / Mefistofale
    Stato fisico:buono
    Stato Psicologico:buono.




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    Quel posto era veramente una fogna e se lo diceva Xen, che per scappare da delle guardie si era dovuto accampare in una fogna per tre settimane, doveva essere alquanto veritiero.
    Improvvisi e potenti fulmini, scuotevano quel maniero fin nelle fondamenta, allargando ancora di più le crepe che non sembravano voler reggere ancora per molto quel peso sulle loro spalle.
    Corridoi stretti e che puzzavano come il peggior ubriacone nella peggior bettola di tutti i mari, la bambina continuava a lasciar loro il lavoro sporco, mentre lei era intenta a non fare assolutamente nulla.
    Si, se fosse mai uscito vivo sarebbe andato da Lazarus.

    ”Questo posto mi ricorda molto casa.Buio,puzzolente e umido.“
    Intervenni il Kraken, forse per alleviare i nervi a fior di pelle del pirata, forse per esprimere la sua opinione che non poteva sentire nessuno.

    ”Taci bestia” e da quella singola frase si poteva ben capire come si sentisse il pirata.
    Ma provate per un attimo, un attimo solo, a immaginare la sua rabbia e frustrazione quando giunse insieme agli altri membri della Selee Corporation in una sala, in cui la metà mancava e l’ altra metà era inutile.
    Stava per esplodere come un vulcano sottomarino, aveva già portato la mano sulla sciabola per estrarla con furia e piantarla nel tavolo con rabbia.
    Era proprio una giornata di merda ed era giusto che si sfogasse.
    Poi però a salvare la “vita” a quel tavolo ammuffito ci pensò Yoma, che tutto contento si mise a leggere un piccolo diario trovato nel cassetto.
    Xen non sapeva leggere, quindi avrebbe dovuto ascoltare con attenzione le parole di quello strano tipo con il cilindro.

    << Sono arrivato qui tre giorni fa e all’inizio questo posto non mi sembrava così strano... sono rimasto appostato un paio di giorni, ma non ho visto nessun movimento: la casa era vuota, sono entrato. Con mia sorpresa ho notato che non ci sono trappole... sono arrivato al tesoro senza problemi. Visto che il padrone non si vede ho deciso di rimanere un altro po’, la dispensa è piena. Poi però quando ho raggiunto il tesoro per portarlo via, trascinandolo fin fuori... ho perso i sensi e mi son ritrovato di nuovo nella cripta. Non so cosa sia successo, ma non riesco ad andarmene. Qualcuno mi aiuti.>>



    Finalmente, la svolta che il pirata aspettava da tanto.
    Un sostanzioso indizio sulla vera origine del tesoro e di quel castello, adesso la sua presenza li sembrava aver un senso.
    Nonostante fosse un pirata di tesori maledetti non se li intendeva, ma di tesori e basta ne andava matto.

    ”Bene,bene. Adesso dobbiamo farcela indietro e scegliere una nuova strada.”

    Gli sarebbe piaciuto imboccare, quella volta, la strada delle scale distrutte.

    ”Direi di prendere quella del mezzo questa volta.”

    Se avesse avuto la sua buona bottiglia di whisky a portata di mano, l’ avrebbe bevuta almeno metà, adorava bere quando la situazione si faceva interessante.
    Però aveva promesso a Lee, che per una volta tanto, non avrebbe bevuto sul lavoro.

    Stato fisico:Ottimo
    Stato mentale: Si sta emozionando per l' avventura.
    Mana:100%

    Abilità Passive :

    Occhio del Kraken:
    Il Kraken mi ha detto che cacciava sui fondali marini, così profondi e così oscuri che nemmeno la luce gli illumina, per paura di quello che potrebbe vedere.
    Ma lui riusciva a vedere tutto.
    I coralli, i sassi, i pesci e quei mostri che il sole tanto temeva. Quegli orrori erano le sue prede preferite
    (Scuro Visione)

    Affinità con l’ acqua:
    Le capacità che il Kraken gli ha trasmesso gli permettono di respirare sott’ acqua, infatti quando si trova immerso in un liquido una bolla lo avvolge e pare che niente riesca a farla scoppiare, ne i colpi di cannone ne la pressione di ventimila leghe. La bolla non lo protegge comunque dagli attacchi nemici.
    (Respiro illimitato sott'acqua)

    Abitante delle profondità:
    Come poteva una creatura di dimensioni abnormi come il Kraken, essere passato inosservato per così molti anni?
    Perché è un cacciatore perfetto degli abissi, difatti per potersi avvicinare alla preda o alla nave, ha dovuto imparare ad annullare la propria presenza, in modo da non essere captato.
    Questa sua abilità si è trasferita anche in Xen, quando quest’ ultimo lo ha assorbito.
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    Va bene, Rachel le stava ufficialmente sull'anima.
    La Djinn già non vedeva l'ora di togliersela dalla vista e dunque, dopo aver ascoltato la sua breve ed inutile risposta, si avviò con passo sospettosamente affrettato per imboccare il corridoio. Prima finivano l'incarico e prima potrà tornare ai fatti suoi.
    L'improvviso lampo che attraverò il cielo bloccò pochi secondi la sua avanzata, perchè fu costretta a chidere gli occhi per non finire abbagliata. Poteva continuare a camminare, però con tutte qelle crepe in giro e marciume a volontà, non volle rischiare di finire nei guai. Un punto del pavimento debole e poi precipitare di sotto, ad esempio.
    Oppure andare ad premere la faccia contro una parete piena di muffa, come potè notare quando lei e gli altri tre attraversarono il corridoio.
    Al solo pensiero fece un'espressione disgustata.

    Arrivata nella stanza semidistrutta si mise a lanciare occhiate nelle varie direzioni, senza meravigliarsi una seconda volta delle precarie condizioni della struttura. Quel castello doveva rimanere in piedi grazie a chissà quale miracolo.
    Non ebbe l'audacia di affacciarsi sul precipizio in cui terminava la stanza, dunque rimase nei pressi del tavolo. Il candelabro l'ha visto, sì, solo non le fece ribrezzo.
    Yoma poi trovò un libro e la Djinn gli dedicò la propria attenzione.
    Finalmente qualche indizio utile sul tesoro che dovevano recuperare!
    « Non c'è scritto altro in quelle pagine? »
    Gli domandò alla fine della lettura, suggerendogli così di controllare meglio il volumetto. Prima di tornare nel salone d'ingresso e tentare per un'altra strada, tanto valeva verificare se dal diario potevano ricavare qualcosa in più.
    « Altrimenti... beh, torniamo indietro e basta. Abbiamo ancora due percorsi che aspettano di essere esplorati. »
    Aggiunse con un'alzata di spalle e infine si voltò a guardare Xen.
    « Quella al centro? Erano le scale scrollate, no? Per me va bene. »
    E quindi se non c'era altro da fare in questa stanza, si sarebbe spostata insieme agli altri in direzione della nuova destinazione.



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  11. _MajinZ_
     
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    Tuoni e lampi vi accompagnano mentre ritornate nella sala principale, sovrastando il suono dei vostri passi che rimbombano tra quei ruderi. Una volta arrivati notate che Rachel, ovviamente, si trova ancora li ma ancora più ovvio è il fatto che non vi fa neanche il favore di guardarvi... non vi calcola proprio. Cosa resta da fare quindi? Null’altro che addentrarvi nella prossima via scelta, ovvero quella centrale appena oltre la scala crollata. La via di sinistra per il momento non sembra di vostro gradimento. Nel frattempo però magari potete continuare a leggere il diario... e infatti diverse pagine avanti è riportato un nuovo messaggio leggibile...

    CITAZIONE
    Ah... voleva rubarmi il tesoro quel bastardo. L’ho visto aggirarsi nel salone e nella cucina, poi ha adocchiato la porta... la mia porta. Il tesoro è solo mio... ho preso lo spiedo dal camino e gliel’ho conficcato nel cranio... il tesoro è MIO e soltanto MIO.


    Avanzate e vi ritrovate subito davanti al primo ostacolo: la volta è squarciata e l’acqua piove dentro, rispetto a prima sembra aumentata nuovamente di intensità. Prima di infilarvi nel corridoio, quindi, vi tocca farvi una doccia, quindi vi conviene correre per non infradiciarvi completamente. Non appena superate quell’ostacolo, però, ve ne ritrovate davanti un altro... buio. Non ci sono crepe o finestre, solo buio, ma il lampo alle vostre spalle illumina per un attimo la via: sembra lineare e sicura. Tornare indietro non vi pare una buona idea, anche perché la vampira vi guarda già male... quindi vi fate coraggio e avanzate.
    Camminate quindi, aiutati da qualche lampo sporadico che come un flash illumina la via per un istante, ma purtroppo anche quella luce inizia ad essere scarsa. Ad un tratto un rumore improvviso vi costringe a fermarvi... si tratta di un suono strano, un sasso che rotola e poi cade nell’acqua, ecco che cosa vi ricorda. In quello stesso istante la torcia sulla parete si accende di colpo, magicamente. Infine guardate in basso e vi accorgete di essere sul bordo del baratro: sotto di voi un volo di una decina di metri, all’interno di una fossa piena di pali acuminati allagata solo in parte. Si, siete stati davvero fortunati.
    Altri poveretti giacciono sul fondo, stolti che hanno avuto fretta di morire. I loro scheletri sono come un monito per voi. Inoltre quella torcia ha preso fuoco da sola... tutto ciò non ha molto senso, ma osservando la fiamma essa non è normale: ha una tonalità vicina al sangue, davvero inquietante. Comunque adesso dovete arrivare dall’altro lato... e sulla sinistra c’è una piccola striscia di marmo che conduce dall’altra parte. Essa è umida e vicina al muro pieno di muffa, ma non avete alternative... a meno che non dalla vostra qualcosa che vi permetta di superare quei venti metri. Per fortuna l'altro lato pare sicuro.
    _ __ ___ _____ ___ __ _


    Turnazione: Libera
    Nota del Master: Potete continuare a leggere il diario e vi consiglio di descrivere in modo dettagliato il modo in cui attraversate la fossa, ci vuole un attimo per scivolare... 8D se avete domande usate il topic dillà <3
    Scadenza: 13 Settembre
     
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  12. Yoma Mefistofale
     
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    "Attraversata."


    Y
    oma prese con se il diario e stava anche vedendo se c’era scritto dell’altro, ma non fece in tempo a leggere perché se no stava rimanendo indietro, quindi pensò bene di seguire gli altri due .

    “Ehi un attimo aspettatemi…”

    Si affrettò a raggiungerli mentre il tempo la fuori continuava ad essere sempre più inquietante, ma non di certo per uno come Yoma che aveva visto l’inferno quindi di cose inquietanti le aveva viste fin troppe. Tornarono indietro e onestamente gli scocciava parecchio farsi rivedere da Rachel dopo aver sbagliato strada, ma quando ritornarono nella sala fortunatamente la signorina non li degnò di uno sguardo e così fece anche Yoma anche se stava già preparando una risposta pronta all’eventuale commento che avrebbe potuto esserci.

    °Meno male finalmente sembra stare zitta, non avrei sopportato un commento di “troppo”. Comunque sia volevo continuare a vedere un attimo quel diario, ho l’impressione che non ci abbia detto proprio tutto.°

    Mentre camminavano verso le scale nella via al centro , il re del limbo prese in mano il diario e continuò a sfogliarlo avanzando su i gradini fino ad arrivare poi ad un altra pagina dove c’era un’ altra scritta inquietante.

    “ Pare che le disavventure del “nostro uomo misterioso” non siano finite…fiuuuu…zick –tac …questo qui deve aver proprio fatto un avventura da “urlo” Si…si. Scherzi a parte sentite un po’ qui : << Ah... voleva rubarmi il tesoro quel bastardo. L’ho visto aggirarsi nel salone e nella cucina, poi ha adocchiato la porta... la mia porta. Il tesoro è solo mio... ho preso lo spiedo dal camino e gliel’ho conficcato nel cranio... il tesoro è MIO e soltanto MIO.>>. Beh allora non era da solo probabilmente qualcosa deve averlo fatto impazzire se si è avventato su qualcun altro che era con lui, ho sempre più voglia di sapere che cos’è questo tesoro, secondo la mia teoria non saranno la solita accozzaglia di pietre e preziosi sarebbe alquanto stupido proteggerla con una maledizione. Deve essere qualcosa di molto meglio. “

    Yoma azzardò qualche teoria su come quell’uomo del diario avesse prima raggiunto il tesoro e poi commesso un omicidio così efferato, poi dopo aver attraversato le scale si ritrovarono in un altro corridoio dove la volta era squarciata e pioveva miseramente dentro .

    “No cazzo! Devo bagnarmi di nuovo uffa!Mi ero appena asciugato!”

    Sbuffò poi corse leggermente per bagnarsi il meno possibile, ma non appena finita la “doccia” ecco che di nuovo si ritrovò avanti un corridoio oscurato privo di finestre o porte non si vedeva nulla.

    “Qualcuno ha un cerino?Non si vede un cazz…”

    Non fece a tempo a finire la frase che un altro tuono rimbombò nell’aria mentre un lampo dietro di loro illuminò la via che sembrava priva di pericoli.

    “Ok…ok ….sembra HO DETTO SEMBRA
    sicuro e gli effetti luce ce li abbiamo. Io vado avanti non ho intenzione di tornare indietro ancora o il coniglio succhia sangue ci prede per scemi, ma vediamo di fare attenzione.”


    Andò avanti mentre i lampi illuminavano a tratti la via , ma come volevasi dimostrare, iniziarono a spegnersi anche loro, dopotutto gli arrivavano da dietro e il corridoio era lungo.
    Ad un tratto Yoma si fermò di colpo disturbato da un rumore : un sasso che cadeva in acqua.

    “Cosa diamine…”

    A seguito del rumore si accese la torcia sul muro vicino a loro e illuminò un burrone alto dieci metri in cui vi era una fossa allagata in parte su cui fuoriuscivano un sacco di paletti acuminati visitata già da qualcuno visto la presenza di scheletri , probabilmente molto vecchi di quelli che erano passati prima di loro. Ci sarebbe voluto un solo passo era stato fortunato.


    “Maledizione . Ancora un altro passo e ci finivo dentro.”


    Cercò di pensare a come attraversare quella fossa e al perché quella torcia si fosse accesa da sola, ma il colore di quella fiamma non prometteva niente di buono, poi vide l’unica via per attraversare la fossa ed era vicino al muro pieno di muffa ed era una sottile lastra di marmo umida.

    “Non mi piace il colore della fiamma di questa torcia ed è anche strano che si sia accesa da sola tuttavia non mi fermerò qui.”

    Il Re del Limbo si avvicinò alla lastra , certo era veramente poco sicura, ma non aveva scelta perché altrimenti l’unico modo che aveva per attraversare il tutto era trasformarsi in Mefistofale e usare le ali, ma non era il momento di perdere la pazienza quindi lui avrebbe dovuto aspettare, la situazione era abbastanza complicata di suo
    Yoma si tolse le scarpe e i calzino color canarino che aveva addosso, erano fradici e rischiavano di farlo cadere, della divisa nera ed elegante che indossava, così come la suola delle scarpe. Rimase scalzo

    “Ok vado per prima io se muoio dite a Laz che voglio un funerale satanico e venti vergini come sacrificio com’ è giusto che sia.”

    Prima di attraversare prese un respiro profondo, doveva assolutamente concentrarsi e non pensare ad altro nemmeno che giù sotto c’erano dei paletti che aspettavano altro che ucciderlo, tanto il segreto era: Non guardare il basso per quanto ci si possa riuscire.
    Porse per prima il piede destro e cercò di assicurarsi di stare in piedi, andò bene poi fece lo stesso con in sinistro. Rimase fermo, il fiato sempre in sospeso e lo buttò fuori quando spostò il piede destro facendolo scivolare leggermente in avanti per poi pareggiare con il sinistro. Allargò le braccia da cui si poteva ben notare i calzini gialli e le scarpe nelle mani per prendere l’equilibrio, quell’ attraversata gli fece decisamente perdere venti chili in sudore in una sola volta poiché ad agli movimento che faceva gli cadeva una goccia. Nemmeno all’inferno aveva sudato tanto , ma del resto era solo la tensione che comunque cercò di governare al meglio. Prima di arrivare a distanza di poco, il signore del male lanciò le scarpe verso la parte sana della stanza, poi provò a saltare lui mantenendo la concentrazione a piedi uniti. Ci riuscì ma a momenti stava per cadere poiché era arrivato a pelo , ma fortunatamente il suo corpo penzolò verso la parte giusta e il risultato fu solo una caduta di poco conto in lunga distesa dall’altra parte.

    “Cazzo che botta …”

    Disse massaggiandosi il naso e rialzandosi , c’era mancato poco che si facesse male o ancor peggio che fosse caduto. Meno male era salvo per miracolo, ma era l’ultima volta che si metteva ad attraversare qualcosa di così difficoltoso.




    jz757s



    narrato;parlato"";pensato°° & monologhi<<>>,telepatia<<>> Parlato Esterno




    Dati & Riassunti

    Nome:Yoma / Mefistofale
    Stato fisico:buono
    Stato Psicologico:buono.




    Riassunto






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    - ◊◊ -


    Dunque tutti e tre si sarebbereo diretti al passaggio centrale.
    Passando nuovamente per il salone centrale, diede a malapena un'occhiata a Rachel giusto per vedere se fosse ancor- no, momento. Quello sguardo è stato una una mera casualità, non era veramente interessata alla sua presenza.
    Avanzò con la dovuta cautela nel corridoio, tenendois vicino al muro perchè oltre alla luce dei lampi che ogni tanto tagliava l'oscurità, lì dentro si vedeva davvero poco.
    « Auguriamoci che questo tizio sia morto, altrimenti dovremmo stare attenti a non farci infilzare allegramente tutti e tre. »
    Commentò stringendosi nelle spalle e per mettere in atto le sue stesse parole, guardò ancora attornò a sè per accertarsi che non ci fosse qualcuno in agguato nell'ombra. Si trovavano in un corridoio, è vero, ma non si è mai troppo prudenti. Ad esempio molte persone non pensano mai di guardare in alto e poi si scopre che la minaccia è lì.

    Beh, tranne per quel pezzo di soffitto crollato.
    Guardò malissimo la pioggia che entrava da quella breccia e si lasciò andare ad un altro sospiro. Se proprio le toccava bagnarsi un'altra volta, non valeva la pena di perdere tempo a lamentarsi. Quindi la Djinn non esitò un attimo in più e attraversò di corsa quel tratto, rabbrividendo appena per l'acqua fredda che la colpiva.
    ... chissà se prenderà il raffreddore, per colpa del suo contenitore. Sinceramente non si è mai posta una domanda del genere. Teoricamente non dovrebbe succedere.
    Dietro alla cortina d'acqua ecco ritornare il buio. Ancora una volta l'istinto le suggerì di portarsi vicino al muro, così da poggiarci una mano e seguire il percorso senza troppi problemi. Fortunatamente cadde un altro fulmine e portò luce nell'ambiente: non c'erano svolte strane o incroci con altri corridoi. L'avanzata sembrava semplice.
    « Coniglio succhia sangue? »
    Disse con tono divertito, rivolgendosi a Yoma.
    « Perchè coniglio? »
    Non era il massimo della discussione, l'avrebbe ammesso, ma per lo meno era meglio che dover sopportare lo scrosciare della pioggia, intevallata dal rombo dei tuoni.

    E si era detto che camminare per quel tratto appariva semplice?
    Sbagliavano. Bastò andare avanti qualche metro ed ecco che il pavimento si apriva in una voragine di morte. Shalysanne lanciò uno sguardo dentro alla fossa e si soffermò più sugli spuntoni che su ciò che rimaneva di altri avventurieri sfortunati, dopo che la tetra torcia si illuminò. Alzò il braccio destro ad indicarla.
    « Considerando la trappola nel pavimento e questa che si è accesa da sola, azzarderei a dire che siamo sulla giusta strada. »
    Commentò in risposta alle parole di Yoma, dimostrando così in via indiretta che era d'accordo con lui sull'idea di proseguire... anche se non sarebbe stato facile.
    Lasciò che fosse lui il primo a tentare l'attraversata, osservandolo con un misto di curiosità e preoccupazione. Quest'ultima perchè dopo sarebbe toccata a lei e non aveva assi nella manica da sfruttare. Maledizione ai suoi poteri difettosi.
    Come fatto in precedenza dal Re del Limbo, armeggiò con gli stivali per toglierseli e rimanere a piedi nudi, così da guadagnare punti in aderenza e abbassare il rischio di scivolare sul marmo umidiccio.
    « Un momento solo e ci provo anch'io. »
    Disse a Xen, mentre legava tra loro i lacci degli stivali. Tenerli in mano era fuori questione, perchè le servivano libere per aiutarsi a mantenere l'equilibrio e aggrapparsi alla parete. Controllò un'ultima volta che i nodi fossero saldi e poi caricò le calzature sulla spalla destra, lasciandone ricadere una davanti e l'altra sulla schiena.
    Si avvicinò infine al sottile camminamento in marmo, fissandolo con determinazione.
    Per prima cosa allungò la mano destra ad appoggiarla al muro e tentare di tenersi il più possibile, mentre allungava il piede destro a posarsi sul pavimento liscio e bagnato. Lo mosse un paio di volte con cautela, saggiando quando fosse facile scivolare e quanto poteva spostarsi. Ovviamente fece le stesse consideraizoni pure per la mano e piede sinistro, cercando anche col busto di avvicinarsi il più possibile al muro e lavorare con il baricentro del proprio corpo, in modo da rimanerci vicina e non perdere l'equilibrio.
    Voltò la testa in direzione dell'altra parte della fossa, sforzandosi a non guardare di sotto. Non che soffrisse di vertigini o altro, ma era un espediente per darsi un obbiettivo su cui concentrarsi.

    Dunque si sarebbe mossa con cautela e spostandosi una decina di centimetri alla volta, facendo scivolare con attenzione prima il piede destro e poi il sinistro, senza mai congiungerli del tutto. A gambe leggermente divaricate sarebbe stato più facile mantenere l'equilibrio e distribuire il peso del corpo, considerato il lavoro che dovevano fare pure le sue povere braccia e mani.
    Nel caso fosse riuscita nell'attraversata, per prima cosa si sarebbe presa un bel paio di boccate d'aria e solo dopo avrebbe pensato a rimettersi gli stivali.
    Se poi anche Xen li avrebbe raggiunti, non restava altro che andare ancora avanti.


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    La situazione non era delle migliori.
    Fuori dal maniero, che era tutto fuorché sicuro, la tempesta sembrava aver ripreso intensità e aveva già incominciato a regalare alla compagnia il rumore di potenti fulmini.
    Al pirata non importava di aver fallito sbagliando strada, lui non doveva dimostrare niente a nessuno, sapeva che Lee gli aveva chiesto di prendere parte a quella missione e lui aveva accettato.
    Per amicizia? Per soldi? Forse una via di mezzo.
    Però ritornare davanti a quella ragazzina gli stava veramente facendo salire una rabbia inaudita, era come guardare un peso morto, una nullità che si credeva di essere superiore.
    Stava per sparare una sentenza, quando Yoma lesse nuovamente una pagina di quel diario.

    "Situazione interessante. Omicidi,tradimenti e tesori.Proprio il tuo mondo, no Xen?!"

    Il pirata strinse i denti.
    Ci si metteva perfino il Kraken a punzecchiarlo? Anche se sotto,sotto, aveva ragione.
    Era pur sempre un predone dei mari, per lui quelle cose erano normali,anzi, normalissime insomma niente di cui stupirsi.
    Però forse voleva dire che una maledizione c’era davvero su quel tesoro.

    ”Odio l’ oltretomba e odio Lee per avermi spedito quaggiù.”

    In verità non odiava l’ albino, o almeno, non lo odiava tanto.
    A rinfrescarli le idee ci pensò una bella cascata di acqua, che decise di prendersi tutta in pieno.
    Aveva affrontato onde molto più grandi e ormai non considerava neppure più i semplici “schizzi”.
    Ad aspettarli oltre vi era un corridoio buio, che venne illuminato per un’ attimo da un fulmine, decise comunque di dare fondo alle sue risorse e si alzò la benda.
    Una sfera gialla e con una pupilla a fessura, fece la sua comparsa nella cavità oculare del pirata, quello era il famoso occhio del Kraken.
    Subito,per lui, il buio si dissipò e gli mostrò la corretta via, vide anche il burrone in cui stava per cadere dentro Yoma, per fortuna quel ragazzo aveva l’ orecchio fino e sentì una pietra cadere in acqua .
    Xen comunque non avrebbe mai permesso al compagno di perire cadendo in quella fossa, a costo di utilizzare i poteri del Kraken.
    Quando una strana torcia, si accese in uno strano modo, Xen preferì tornare a coprirsi l’ occhio.
    A quel punto la scena si presentò semplice.
    Un baratro di venti metri gli distanziava dall’ altra e solida parte, che era il pavimento.
    Se si voleva attraversarlo bisognava ricorrere a quello che era una vecchia striscia di marmo ammuffito.
    Yoma passò, Shaly passò, mancava solo lui

    ”Non credevo che fosse così semplice morire. Buona fortuna."

    Il pirata sospirò.
    Prese un bel respiro e incominciò a strisciare sul muro, per l’ occasione aveva tirato fuori anche la spada e la usava per appuntellarsi alla parete, forse era inefficace ma lo faceva sentire comunque più sicuro.
    Faceva piccoli passi, molto lenti, voleva essere sicuro di non morirci in quella trappola per topi.
    Lo spettacolo pietoso durò circa cinque minuti buoni e forse anche di più, ma per fortuna era giunto dall’ altra parte tutto interno.
    Anche se il vero problema sarebbe stato il ritorno.

    ”Eccoci qua e adesso continuiamo”

    Stato fisico:Ottimo
    Stato mentale: Leggermente spaventato dalla trappola mortale appena superata.
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    Occhio del Kraken:
    Il Kraken mi ha detto che cacciava sui fondali marini, così profondi e così oscuri che nemmeno la luce gli illumina, per paura di quello che potrebbe vedere.
    Ma lui riusciva a vedere tutto.
    I coralli, i sassi, i pesci e quei mostri che il sole tanto temeva. Quegli orrori erano le sue prede preferite
    (Scuro Visione)

    Affinità con l’ acqua:
    Le capacità che il Kraken gli ha trasmesso gli permettono di respirare sott’ acqua, infatti quando si trova immerso in un liquido una bolla lo avvolge e pare che niente riesca a farla scoppiare, ne i colpi di cannone ne la pressione di ventimila leghe. La bolla non lo protegge comunque dagli attacchi nemici.
    (Respiro illimitato sott'acqua)

    Abitante delle profondità:
    Come poteva una creatura di dimensioni abnormi come il Kraken, essere passato inosservato per così molti anni?
    Perché è un cacciatore perfetto degli abissi, difatti per potersi avvicinare alla preda o alla nave, ha dovuto imparare ad annullare la propria presenza, in modo da non essere captato.
    Questa sua abilità si è trasferita anche in Xen, quando quest’ ultimo lo ha assorbito.
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    Il tesoro è mio. Il tesoro è soltanto mio. IL TESORO E’ MIO! Nessuno può portarmelo via... nessuno. E’ solo mio il tesoro, solo e soltanto mio. Il tesoro è MIO.


    Queste sono le uniche parole scritte nelle altre pagine del diario, sempre le stesse fino alla fine, come una cantilena infinita in cui il semplice possesso si trasforma in pazzia. Non sapete chi ha scritto quel diario, ma almeno la cosa certa è l’età di quel libretto e di sicuro qualsiasi essere umano non può essere sopravvissuto per un tempo così lungo... probabilmente chi l’ha scritto ormai si è tramutato in polvere. O forse no? Ci sono tanti elementi che possono farvi scorgere qualche dubbio, primo su tutti quella fiaccola che si è accesa all’improvviso. Ma potrebbe trattarsi anche di un residuo magico... chi lo sa.
    Comunque in qualche modo riuscite a superare il baratro, arrivando così dall’altra parte del fossato. Appena vi mettete piede un’altra torcia sanguigna si accende e subito ne seguono altre, fino a quando l’intero corridoio non viene illuminato fino infondo. Lo spettacolo che vi si para davanti, però, è tutto fuorché rassicurante... accanto alle pareti spuntano dei pali e su di essi numerosi scheletri impalati, ma visto che hanno ancora le vesti addosso un tempo erano vivi. Sono decine e tappezzano il lungo corridoio fino alla fine... le loro orbite cave sembrano quasi fissarvi mentre procedete, arrivando infine davanti a una porta in legno massiccio.
    Fino a quel momento avete visto ogni oggetto di legno avvolto dal marciume, tuttavia quella porta si presenta liscia, come nuova. Essa è ricoperta di incisioni anch’esse di pessimo gusto: raccontano delle gesta di Dracula l’impalatore, quindi immaginatevi cosa rappresentano quei disegni. In mezzo al truculento sfondo in rilievo è visibile un’iscrizione... ed essa rispecchia pienamente la personalità del padrone, vi ricordate subito dove vi trovate.
    L’iscrizione recita... Il sangue è la chiave, ognuno dovrà pagare dazio. E proprio nel punto in cui dovrebbe esserci la serratura, vi è incisa una specie di fontanella che sporge di poco in avanti... non serve un genio per capire a cosa serva. Ma potete fidarvi? E’ una domanda legittima... però per proseguire dovete superare quella porta. Chissà, magari quell’iscrizione è solo una stronzata. Una porta non può mica fermare dei tipi forti come voi, magari la si può sfondare senza problemi. Chi lo sa... la scelta spetta solo e soltanto a voi tre, per fare vostro quel tesoro.
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    Turnazione: Libera
    Nota del Master: Enjoy <3
    Scadenza: 19 Settembre
     
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