[LAM][SC] Random Encounter

Grifis
ಸುಳಿವು

[...] La tua lealtà alla nostra causa è ben gradita.
Fra tutte le cose di valore che possediamo,
di certo questa è la più riconosciuta,
nonchè tesoro più grande. ~ Drusilia Galanodel

Presentazione Certo che nessuno ti aveva mai descritto quanto fosse enorme questa Merovish. Indubbiamente, lo era abbastanza da tenerti chiuso nei suoi cunicoli per un tempo estremamente lungo: forse avresti dovuto prestare attenzione ai segnali, quei pochi, presenti anche a coloro che pur conoscendo la zona potevano inavvertitamente perdervisi. Tutto sommato non ho alcuna fretta di tornare. Dicesti a te stesso, sorridendo all'idea che potevi anche rimanere lì in eterno. Non che nessuno su nell'Isola poi non chiedesse dov'eri. Forse non importava? Qualcuno però aveva forse già messo qualche voce in giro. Non ti meravigliava: non si vedeva tutti i giorni un Elfo elegantemente vestito girare disarmato e solo nei cunicoli d'Ingresso; specialmente l'Ufficiale laputense in persona. Sorridevi. Magari non eri poi così solo, dopo tutto.

Grifis
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[...] La tua lealtà alla nostra causa è ben gradita.
Fra tutte le cose di valore che possediamo,
di certo questa è la più riconosciuta,
nonchè tesoro più grande. ~ Drusilia Galanodel

Presentazione Succedeva che ogni tanto qualcuno ci cascava. Vedere un Elfo camminare da solo, faceva gola. Abbastanza che un masnadiero osò perfino palesarsi con un incanto a tuo danno. Sciocco. Sai perché mi piace il Sud? Perché era pieno di taglia-gole, assassini, ladri, stupratori, mercanti di morte, schiavisti, negrieri, meretrici, falsai, bugiardi, traditori, ingordi e infimi esseri? Perché è pieno di imbecilli e tu fai al caso mio. Vedi, la chiacchierata con il Castigo mi ha lasciato un po' insoddisfatto. E come per incanto esplodesti in un mare di piume bianche, tante quante ne furono necessarie affinché le tenebre non potessero più fare presa sul tuo corpo; e nell'arco di un breve istante eri già distante, forse non al sicuro ma almeno libero da ogni costrizione. Quindi... posso sapere almeno il tuo nome? Sai, dovrò scriverci qualcosa sulla tua tomba.

Grifis
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Fra tutte le cose di valore che possediamo,
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Post Attivo Era tutto così dannatamente divertente: eri soli, eri al buio, c'era qualcuno nascosto che voleva farti secco e non sembrava volersi arrendere perché, anche se non lo vedevi, sapevi che era ancora lì a tramare. Di ritorno a Laputa avresti preteso una filiale al Sud, da aprirsi nel cuore di Merovish in pieno sfregio all'amalgama di criminali e decerebrati che vi vivevano. Nascondersi nel buio deve essere un bel potere. Ma a cosa ti serve se parli? Se cianci io so dove sei, perché ti sento. Un tempo non avresti mentito, eri troppo cocciuto e testardo per farlo. Ma ora non serviva fare il Cavaliere e, d'altronde, se potevi sentirlo parlare fino a poterlo rispondere... non voleva forse dire che magari potevi capire dov'era? Che poi non fosse vero era un altro discorso. Indubbiamente, il fatto che si arrendesse così presto ti sorprese. Ci era cascato? Tuttavia, poco dopo ti sorprese con una domanda che non ti saresti aspettato. E perché vorresti saperlo? Non mi hai ancora detto il tuo nome e io ho ancora voglia di ridurti in polvere. L'idea che arrendendosi potesse scamparla era assolutamente ridicola. Però ora ti incuriosiva sapere che legami aveva con il Castigo e, intanto che l'Upperdark faceva ad entrambi il piacere di tenervi al buio, attendevi che l'altro ti desse un più che valido motivo per non congelarlo lì... nelle tenebre che tanto gli sembravano care.

SPOILER (clicca per visualizzare)

Quella che Grifis dice all'inizio è una bugia. La tua attiva dice che smorza i suoni ma, se così fosse, io non dovrei sentire la tua voce e/o poterti parlare. Ho quindi ipotizzato che la tua voce sia in qualche modo distorta o comunque non mi è possibile capire perfettamente dove sei. Ma tanto male che vada casterò un Critico ad Area, quindi non ho bisogno di vederti

Il mio mana è sceso al 90% by the way

Grifis
ಸುಳಿವು

[...] La tua lealtà alla nostra causa è ben gradita.
Fra tutte le cose di valore che possediamo,
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Post Attivo Buio. Era certo che non vedevi nulla in quella tenebra e ti sorprese che quel tale ne facesse così glorioso sfoggio. Buio, eh? Allora chiamami Falco di Luce, se ti rasserena. Visto che l'altro sembrava acquistare man mano più sicurezza, ti prendesti la libertà di irradiare il tuo mana tutt'intorno: un giochetto innocuo ma bastante a calare la temperatura, quant'era sufficiente che l'altro se ne accorgesse. E pensasse di essere ancora in pericolo. Io e Bid siamo vecchie conoscenze. Sono tornato a salutarlo, dato che l'ultima volta che l'ho visto è stato a Laputa in un bagno di sangue. Se lo conosci penso ti abbia parlato della sua nemesi, no? Grifis, così mi chiamano anche. Alla paura aggiungevi altra paura. Perché se quel tale conosceva il Castigo e se il Castigo si era sbottonato sulla tua esistenza, allora quel tale doveva sapere che stava armeggiando con uno dei pochi guerrieri su Endlos ad aver quasi ucciso il Kuthiano. L'unico che a cui Bid'daum desidera cavare le viscere più di ogni altro al mondo.

Grifis
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Post Attivo C'erano al mondo persone con poteri di ogni tipo. Poteri come avvertire i pericoli. Poteri come sapere chi ti stava intorno. Poteri, di ogni genere. Ma a te non ne serviva uno per sapere quando l'altro aveva paura o quando stava mentendo, specie se per salvarsi la vita. Avevi avuto a che fare così tante volte con persone del genere che, oramai, le riconoscevi anche al buio. Lee... sul serio? Una leggera risata. Interessante. Hai proprio voglia di farti malmenare, quindi. Senza bisogno di girarci intorno, era tutto così assurdo da non poter essere credibile neanche se fosse vero. Kathep era una spina nel fianco di chiunque e non si sarebbe sognato di avere tra le fila qualcuno come quel tale, bugiardo e perfino vigliacco; la vecchia ciabatta era tutto fuorché un imbecille e i suoi uomini, dovevi ammetterlo, sapeva sceglierli con dovizia. Ma una parte di te sperò che dicesse in vero... così magari potevi canzonarlo un po'. Ti conviene dirmi la verità, primo perché l'essere uno sgherro di Kathep non ti salverà al vita e secondo perché mentirmi è la cosa più stupida che tu possa fare. Braccia incrociate, sguardo divertito. Quella situazione surreale volgeva nei limiti del ridicolo, facendoti ricredere sull'aver sottovalutato Merovish e i suoi cunicoli; non avevi uno scambio di battute del genere da tanto tempo. Ogni tanto punzecchiare qualcuno era un dilettevole passatempo. E intanto ponderavi se, alla fine di tutto, valesse o meno la pena ucciderlo.

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Post Attivo Al pari di un bimbo che stringeva il giocattolo tanto desiderato, così tanto il sorriso sul tuo volto raccontava della felicità che ti colse. E intanto che l'altro trasudava un profondo nervosismo, ogni fibra del tuo essere esplodeva nella gioiosità della vittoria: una follia sperata e infine raggiunta, a coronamento di un certezza mai disillusa. Finalmente, ora iniziamo a ragionare. Ma era bene non lasciarsi scivolare quella vittoria dalle dita troppo in fretta. Dovevi stringerla Falco, affinché potessi assaggiarne il nettare più a lungo. Ho qualche dubbio nel credere che Kathep si circondi di tanto incapaci leccapiedi ma immagino che, finalmente, la vecchiaia lo stia rincretinendo. Avrò piacere di rinfacciarglielo, quando lo vedrò. Saziato, perdesti mordente sulla vita di quel giovane fifone e, invece, ti producesti a un più comprensivo comportamento: non senza rimarcare, comunque, la tua superiorità. Io non ho alcun problema a uscire da qui, Lazzaro. Vedi, io so sempre dove andare. Non potrei perdermi nemmeno se lo volessi. Il che rimarcava il fatto che la tua presenza nei cunicoli non era, dunque, figlia di uno smarrimento ma bensì di una esplorazione quasi voluta e desiderata; al pari di chi può anche permettersi di finire nel bel mezzo del mare, avendo la luce del Faro a indicargli la via del ritorno. La Bussola d'Oro, Rosa dei Venti, era stato il primo dono che Drusilia ti aveva fatto... e anche se ora non la possedevi più, il suo potere era ora alla tua mercé. Penso tu abbia capito, caro Lee, che non ho bisogno della tua guida. Ma forse tu potresti avere bisogno della mia... Magari se tu mi parlassi un po' più dettagliatamente di questa missione per conto di Kathep. Era davvero un peccato che la vecchia ciabatta non sapesse selezionare i suoi uomini con maggior dovizia. Ma se così non fosse, ora non avresti avuto l'agio e il divertimento di far uscire a galla tutti i giochetti da mummia putrefatta che a lui piacevano così tanto.

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Post Attivo A quanto pare abbiamo urtato la sensibilità di qualcuno! Bene, anzi meglio: era così che l'altro doveva sentirsi in tua presenza, cioè costantemente preso di mira. Perché tu eri il Falco e lui solo un passerotto a metà tra il poter fuggire o il finire divorato. Allora vediamo di risolvere sbrigativamente le due questioni più importanti, ti va? Ti voltasti assecondando la sua voce. Così che lui pensasse che tu reagivi solo ad essa. Perché così le tue parole, che seguirono subito dopo, avrebbero sfondato il portone delle sua sicurezza e conquistato il castello del suo orgoglio. Prima di parlarmi ti sei mosso lentamente, sulla mia destra. Adesso ti starai chiedendo "come diavolo fai a saperlo?". Lo so perché io sento l'aria muoversi. Che tu ti muova, che tu respiri o che tu parli non importa: io so dove sei fintantoché sposti l'aria. Gli mostrasti il suo sorriso più sadico, il più cupo. Adesso che sapeva che tu sapevi distinguere la sua posizione, sapeva anche che il buio non era mai stato un problema dal principio. Figuriamoci adesso. A quel punto non restava che lanciargli l'ultima pugnalata. Conosco Kathep da più tempo di te e su una cosa posso garantire: è malvagio. Il più corrotto bastardo che io conosca, perfino più del tuo caro Bid. Kathep è un manipolatore, un viscido verme che si serve degli altri per i propri sporchi mezzucci; Kathep è una vipera che morde quando non ha più bisogno di te. Scrollasti le spalle, certo che l'altro avesse già capito cosa stavi cercando di dirgli. Senza contare che Kathep farebbe di tutto per distruggere Bid. Si, anche io. Ma io ambisco a un duello onorevole... Aulë solo sa cos'ha in mente quella mummia. Quindi caro Lee fai la scelta giusta: parla. La diplomazia a volte era fatta anche di questo: pressione, intimidazione e un po' di cattiveria gratuita. Anche se, in questo caso, quasi tutto ciò che avevi detto di Kathep era dannatamente vero.

Grifis
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nonchè tesoro più grande. ~ Drusilia Galanodel

Post Attivo E poi, di colpo, una risata. Non una sottile, cinica, mista a un sentimento di superficialità. E nemmeno una veloce, grossolana, quasi a nascondere un marcato nervosismo. No, no. Era una risata fine, sottile, glaciale, precisa e minuziosa; era una risata felice, intonata. Di qualcuno che a una provocazione risponde ridendo, perché niente di più ilare poteva udire il Falco che sentire l'altro avanzare proposte condite a minacce. Sì, sì indubbiamente sono interessato agli affari. Il punto è che qui non si tratta di sederci e contrattare. Fu all'improvviso che dal tuo corpo emerse un lama. Una katana, circondata all'altezza dell'elsa da un gran numero di bianche piume. Non puoi sconfiggermi e non puoi fuggire. E non dovresti preoccuparti di cosa posso o non posso fare, perché io sono libero di fare quello che voglio. Tu, a differenza, non sei libero di fare niente: terrai la spia su Kathep e mi informerai di ogni singola mossa della vecchia mummia. E questo semplicemente perché così voglio. Il sorriso di un diavolo sul volto di un angelo e la consapevolezza di essere in una posizione di vantaggio. E giusto per rimarcare il concetto, concludesti: Obiezioni? Suppongo di no, non sei così stupido. Vero?