[EM] Chiudere i conti

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  1. _MajinZ_
     
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    E’ passato un giorno dalla tua eroica impresa, un singolo giorno prima di ritrovarti inserito in un’operazione molto delicata, ancora più dell’infiltrarsi nella villa. Durante quella giornata hai passato parecchio tempo con Dimitriy e le sue Voci fidate. Le hai conosciute un po’ tutte, dal tipo silenzioso con il suo falco al tizio inquietante con la maschera, dall’amorevole Selja alla simpatica Stella, fino ad arrivare a Volker insieme alla sua passione per i dolci e alla parlantina ininterrotta di Xuan.
    Però è soprattutto con te che il biondo parla, la tua missione infatti consiste nell’infiltrarti nella zona sotto l’anfiteatro e piazzare una carica esplosiva. Insieme studiate la mappa delle fogne e discutete dell’importanza di quella parte del piano. L’anfiteatro infatti è un luogo vecchio, fatiscente, dove basta una singola colonna fuori posto per far crollare l’intero complesso e con esso ogni traditore. L’idea è comunque quella di far crollare una parte dell’edificio in modo da creare confusione, dando modo a Dimitriy e ai suoi di mettere le mani sulle menti che hanno ideato quella stupida rivolta.
    In ogni caso Xuan ti spiega per filo e per segno il funzionamento della carica: si tratta di una sfera bluastra con un paio di bottoni rossi sopra e un timer che segna cinque minuti. Una volta premuto il pulsante hai cinque minuti per lasciare l’area, non è un tempo lunghissimo ma sufficiente per allontanarsi senza subire conseguenze. Dopo l’ultimo briefing andate a riposare, ma qualche ora dopo siete nuovamente in piedi e vi muovete per raggiungere le vostre posizioni.
    Xar, tu raggiungi la tua posizione dopo mezz’ora buona di cammino, immerso tra la povertà straziante del Distretto della Fame. La tua fermata si trova in una zona anonima, isolata, ma noti subito quel tombino di pietra proprio a metà del vicolo... è li, proprio come te l’hanno descritto. Non ti resta altro da fare che scendere e iniziare a muoverti verso la posizione prestabilita: conosci tutte le svolte alla perfezione, inoltre il tuo capo ti ha fornito uno strano arnese che si chiama torcia. Ti basta premere un piccolo pulsante per illuminare la strada davanti a te. Per usala con cautela, non sai se ci sono guardie anche la sotto... al momento però non senti nulla, la via è tranquilla.



    Allora, qui trovi una descrizione sommaria delle Voci d'èlite, per il resto puoi fare come preferisci, non ho descritto molto e hai carta bianca XD fermati appena scendi nelle fogne :3
     
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    Ma io dico, cosa l'ho adottato a fare un armadillo se poi vado a ficcarmi in situazioni del genere. Ho tanti di quei ripensamenti, riguardo questa faccenda, che metà basterebbero a far impazzire un uomo. Per fortuna ci pensano le Voci a distrarmi.

    Tutto è così frenetico, veloce, irreale. Vengo trascinato in un mondo nascosto sotto al mondo, e non oppongo neanche resistenza. Mi piace, mi sento importante e soprattutto mi sento parte di un gruppo che mi accetta per quello che sono.
    E poi sono simpatici. Alcuni un po' inquietanti, ok, ma non sono mica così schizzinoso.
    Sono comunque sorpreso dal fatto che si fidino già di me al punto da assegnarmi un compito così delicato. Sarò ancora in fase di prova? Oppure si fidano di me perché si fidano di Dimitriy, e Dimitriy si fida di me quindi anche loro si fidano a prescindere da me?
    ...Devo smetterla di pensare così tanto, vero?


    Sollevo lo sguardo da terra, incrociando quello dei mendicanti del distretto della Fame. Un nome, una garanzia.
    Non posso fare niente per loro: non ho cibo perchè non mi serve, e non ho soldi perchè non mi serve il cibo. Distogliere lo sguardo da donne e anziani è relativamente facile, ma i bambini... Diamine, i bambini no, mi ci rispecchio troppo. Sono il me stesso di non più di tre anni fa. Forse non è un caso il fatto che non siano in molti a chiedermi l'elemosina: sembro proprio uno di loro.
    Accelero il passo. La sferetta esplosiva e la torcia le ho nascoste in un fagotto fatto con il mah'ri e legato alla schiena. Dovrei essere vicino al... Sì, eccolo: un tombino in pietra a metà del vicolo, proprio come mi avevano detto. Mi avvicino dando un'ultima occhiata alle mie spalle, per assicurarmi che nessuno mi stia guardando. Solo a quel punto mi abbasso sul tombino.

    « Umfgh. »
    ...E' più pesante di quanto immaginavo, e io non sono esattamente una montagna di muscoli.
    Devo proprio dare fondo a tutta la mia "forza" per spostarlo quanto basta a consentirmi di passare di profilo. E ovviamente lo devo anche richiudere, una volta dentro.
    Altra gioia per le mie braccia, insomma.

    Scendo fino a toccare il fondo. Buio totale. Chissà quanti metri sotto terra sono? Sono in un buco nel buco nel buco. Fanno proprio bene a chiamarla "Tana".
    ...E io sto pensando ancora troppo.
    Scuoto la testa. Concentrazione Xar, concentrazione! Hai un anfiteatro da far esplodere.
    Tiro fuori la torcia. L'ho già provata ieri ed è fichissima, come avere un fuoco infinito da accendere e spegnere con tutta la facilità del mondo. Come ogni fonte di luce nel buio, però, potrebbe rivelare la mia posizione.
    Ecco perchè ci metto una mano davanti prima di accenderla, così da non fare troppa luce ma consentirmi di vedere dove metto i piedi.



    ▌Energia: 100%

    ▌Passive:
    ● Ciò che resta di Waza [Apparenza fisica umana - GdR only]

    ● Vivo, più o meno [Immunità a fame, sete e sonno. Influenzabile da altre tecniche attive]

    ● Anima Camaleontina ["Mimetizzazione" (Anti-Auspex) spirituale]

    ● Rivelazione delle ossa [Auspex sensibile ai resti organici + Auspex spirituale]



     
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  3. _MajinZ_
     
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    La sotto è talmente buio che anche con poca luce riesci a illuminare l’area, o almeno, vedi i contorni delle cose quanto basta per non andare a sbatterci. Avanzi quindi guardingo ma non troppo, infondo qualsiasi rumore risalterebbe con tutto quel silenzio e al momento non senti nulla, per un po’ la strada è libera e puoi raggiungere la tua posizione con la dovuta calma. Svolti a destra dopo una decina di metri, poi ti sposti verso il muro perché verso il centro il pavimento è umido e scivoloso, poi giri a sinistra e prosegui per diversi minuti, il corridoio è molto lungo.
    Sbuchi nel mezzo di un bivio, prendi la via di destra e subito senti qualcosa di fresco bagnarti i piedi... oltre ad un odore davvero nauseabondo. Lo sai, quelle sono le fogne e dovevi aspettartelo, sono liquami quelli che ti solleticano le dita. Per fortuna devi starci poco a contatto con loro, infatti qualche metro più avanti sali la scaletta che ti porta al livello superiore... e qui noti qualcosa di diverso, capisci che il cunicolo non è più disabitato, il tocco umano è abbastanza evidente. Spegni la torcia perché non ne hai più bisogno, alle pareti ci sono delle pietre luminose.
    Adesso inizi ad essere più cauto, l’anfiteatro è solo qualche metro sopra la tua testa ma per raggiungere la posizione devi ancora scarpinare. Poco più avanti noti una porta, di metallo e sai che devi aspettare, anzi, forse è meglio nasconderti. Ci sono due modi per farlo, o nascosto sotto una delle casse alla tua sinistra, oppure arrampicandoti sfruttando le stesse casse per infilarti in un’intercapedine vicina al soffitto. Devi muoverti però, visto che la tua unica possibilità di entrata sta arrivando e qualche secondo dopo lo senti armeggiare con la serratura della porta metallica... sei puntuale.
    La guardia esce poco dopo, andando subito a controllare la via delle fogne... ora hai due alternative. Sgattaiolare alle sue spalle e infilarti nella stanza, così come ti ha suggerito Dimitriy, oppure abbatterlo come ti ha suggerito invece Volker. La guardia non indossa un’armatura e la sua arma è una sciabola appesa alla vita, quindi potrebbe essere un bersaglio facile per te che sei nascosto. Però sta a te decidere come agire, ma devi farlo adesso e devi fare in fretta.

     
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    Splat.
    Eeew. Schifo. Sto camminando su della roba schifosissima e puzzolentissima e vorrei essere da qualsiasi altra parte tranne che qui. Oh, ecco la scala! Addio schifosissimi liquami di Merovish!
    Salgo in fretta. Adesso che c'è più luce non ho bisogno della torcia, la spengo e la metto via. Tutto corrisponde esattamente alle descrizioni di Dimitriy. La cosa dovrebbe tranquillizzarmi, e invece... Mi sa che sono nervoso. So che tra un po' la situazione si farà sempre più pericolosa.
    La via sembra libera, eppure non riesco a fare a meno di guardare di qua e di là ogni tre secondi. Potrebbe spuntare una guardia alle mie spalle. Potrei urtare qualcosa a terra e fare rumore. Potrebbe esserci una trappola di lame sul soffitt--- no ok, forse sto esagerando. Respira Xar - ora puoi, non c'è più la puzza delle fogne.

    L'entrata non dovrebbe essere lontana... Sì, eccola là: una porta di metallo, ovviamente chiusa, ovviamente impossibile da sfondare. Tendo l'orecchio: sono dei... passi? Oh merda. Sono arrivato proprio a pelo.
    E' ora di fare quello che sono più bravo a fare: nascondermi! Salgo sulle casse puntando ad un'intercapedine vicina al soffitto. Mi sembra sensato: normalmente le persone guardano alla propria altezza o verso il basso, e fanno meno caso a ciò che è sopra di loro. Dato che peso cinquanta chili bagnato le casse non dovrebbero cedere o scricchiolare.
    E ora trattengo il fiato, mi appiccico al muro e lascio che lo spirito del camaleonte mimetizzi la mia aura con quella del legno e della pietra.
    ...
    La guardia si allontana. Mi da le spalle. Non mi ha visto.
    Tutte le mie cellule cerebrali sono impegnate a prendere una decisione.
    "Entra senza lasciarti cadaveri alle spalle."
    "Uccidi la guardia, una in meno è meglio!"
    "Non hai tempo per nascondere il cadavere."
    "E se poi torna?"
    "Non fare azioni inutili."


    Aaaah, vaffanculo!
    Sgattaiolo giù e oltrepasso la porta. Ha vinto la parte smidollata di me, come al solito. Cioè, cerco di giustificarla con frasi tipo "Non era necessario, e se mi lascio dietro un cadavere e lo scoprissero sarebbe un casino, e se non riuscissi ad abbatterlo in un colpo solo e lui desse l'allarme sarebbe un casino ancora più grande", eccetera eccetera.
    Spero solo di non pentirmene.




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  5. _MajinZ_
     
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    Il sangue del perfetto infiltrato scorre in te, Dimitriy ci ha proprio visto giusto. Sei inesperto, è vero, ma forse è proprio la tua inesperienza ad aiutarti a prendere le decisioni più giuste. Avevi due alternative: uccidere il nemico o evitarlo, scegliendo la seconda opzione ti sei messo in una posizione di vantaggio rispetto ai nemici. Il tuo fisico non ti permette di eseguire una uccisione certa al cento per cento, inoltre non riusciresti mai a spostare un cadavere in tempi brevi... quindi l'infiltrazione è perfetta. Certo, la guardia tornerà in dietro, prima o poi, ma quando lo farà tu sarai già in un'altra zona. Sempre che tutto fili liscio.
    Ad ogni modo quando la guardia fa la sua comparsa, tu ti nascondi e la tua presenza passa totalmente inosservata, hai dunque tutto il tempo per scendere e superare la porta, badando bene a non urtarla in qualche modo: le porte metalliche e soprattutto vecchie scricchiolano sempre. Una volta dentro ti accorgi di un particolare, anche nella mappa che ti ha mostrato Dimitriy era presente e si tratta di una statua, un mezzo busto, dietro la quale sai di poter trovare una speciale granata che esplodendo fa un gran casino, ma è del tutto innocua. Chi ha scandagliato l'area prima di te, ti ha lasciato una cosa utile, la prenderai con te? Devi sbrigarti però, la guardia potrebbe tornare indietro in ogni momento.
    Avanzi con sicurezza tra le catacombe, ogni tanto noti anche qualche scheletro, ma comunque la camminata è abbastanza tranquilla e arrivi senza intoppi in un'ampia area circolare, una stanza cerimoniale sostenuta da varie colonne... ma non è li che devi piazzare la bomba. La tua meta infatti si trova dall'altro lato, si tratta dell'ennesima scala della giornata, l'ultima. Il tuo obiettivo è la sopra, ma tra te e lui si frappongono tre guardie, sedute accanto a un fuoco che parlano tra loro. La fortuna però sembra dalla tua parte, infatti lungo il perimetro c'è un avvallamento che può fornirti copertura... muovendoti basso, magari strisciando, puoi raggiungere la scala abbastanza facilmente: quei tizi non sembrano in vena di fare la ronda.

     
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    Andata. Phew. Era da un sacco che non sperimentavo una tensione simile, e il peggio deve ancora venire.
    La stanza corrisponde alla descrizione, e se tutto è andato liscio in quella statua dovrebbe esserci un bel regalo per me. Corro per raggiungerla, tanto tutti i miei muscoli sono talmente tesi che mi sembra di muovermi sfiorando appena il terreno. Non lascerò un aggeggio così utile qui a marcire: la granata viene via con me. La prendo e via, scappo in punta di piedi verso la prossima stanza.

    Camminare vicino alle pareti mi fa sentire più tranquillo. Dare un'occhiata alle mie spalle ogni quattro secondi, pure. Il senso più attento ora è l'udito: in questo silenzio l'eco dei passi dovrebbe sentirsi a una distanza sufficiente per permettermi di nascondermi, no? Io sono a piedi scalzi e cerco di tenere un passo leggerissimo, non dovrei fare troppo casino. Se solo il mio cuore smettesse di martellare così tanto sarebbe ancora meglio.
    Ho ancora la granata in mano; prima, per sbrigarmi non l'avevo messa via. Ne approfitto ora che sembra più tranquillo. Pro-memoria: comprare una sacca. Se mi capiterà di trasportare altre bombe e granate vorrei avere qualcosa di più efficente di un fagotto fatto con un vecchio pezzo di stoffa.
    Tutte queste catacombe mi danno fastidio. Percepisco la presenza della morte, chiara e pesante come sempre, e delle ossa consumate dal tempo e dal buio di questi tunnel. Accelero il passo: non posso permettermi di perdere la concentrazione.

    Altre guardie. Yee. E questa volta sono in tre.
    Mi appiccico a una colonna, dal lato opposto ai tre uomini. Non hanno l'aria di gran lavoratori, probabilmente si limitano a far passare il tempo. Ma sono comunque in tre, armati e addestrati, e io devo salire quelle scale.
    Potrei usare la granata: la lancio nel corridoio, fa casino, loro e l'altra guardia rimasta indietro vanno a vedere, e io nel frattempo sono già in cima. Sì, e poi? Si rendono conto di un bellissimo ordigno non loro, e danno l'allarme a tutto l'anfiteatro. No, no, devo trovare qualcos'altro.
    Ehi, ma quello sembra un avvallamento fatto apposta per me! E corre lungo tutto il perimetro della stanza, ora che lo guardo meglio. Non sarà la scelta più sicura, ma è la migliore ai fini della missione.
    Deglutisco silenziosamente, abbassandomi fino al terreno. Okay. Il fagotto è ben fissato, la mia aura è mimetizzata e la colonna può coprirmi almeno finchè raggiungo l'avvallamento.
    Striscio come un millepiedi. Scendo e continuo a strisciare sfruttando le chiacchere dei tre come copertura sonora: quando parlando ad alta voce striscio più veloce, quando stanno in silenzio rallento quasi fino a fermarmi.
    ...Le scale sembrano dannatamente lontane.



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  7. _MajinZ_
     
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    Il trio di guardie continua a parlottare, dandoti così modo di raggiungere l'avvallamento per iniziare a strisciare, proprio come un serpente. Purtroppo in questo modo i tuoi movimenti risultano terribilmente lenti, ma almeno sei abbastanza silenzioso da non attirare l'attenzione di nessuno... almeno per ora. All'improvviso infatti le guardie si ricordano di avere un compito e per tua sfortuna smettono di parlare della misura del seno di un'allegra odalisca, preferendo rimettersi a lavoro con il loro lavoro di perlustrazione. Non sembrano molto contenti eh, in fondo chi verrebbe in un luogo come quello a quell'ora? Qualche topo al massimo. Un topino dai capelli verdi che cerca di fregarli passandogli proprio sotto il naso.
    Ad ogni modo ora due delle guardie iniziano a girare in direzioni opposte lungo il colonnato, una in senso orario e una in senso antiorario, mentre la terza rimane al centro della sala, guardando ogni tanto in una direzione diversa. Adesso sei nei guai. Riesci a nasconderti dietro il piedistallo che una volta sosteneva una statua: li sei nascosto e al sicuro, ma sei ancora a metà strada dalla scala che ti interessa. Sei bloccato, ma sai che non puoi restare fermo per troppo tempo e devi quindi pensare a una strategia per proseguire.
    Hai varie opzioni, una delle quali consiste nel lanciare la bomba sonora, attirare tutti dall'altro lato della stanza e correre a perdifiato fino alle scale. Ma quale sarebbe la conseguenza di tutto ciò? Esatto, come hai detto tu scatterebbe subito l'allarme e tu avresti ancora meno tempo per agire, sfruttando comunque la confusione. L'alternativa è molto più semplice, ma ugualmente rischiosa se presa alla leggera. Le due guardie ci mettono del tempo a fare un giro completo e a un certo punto del percorso la tua via è libera, non riuscirebbero a vederti. Il problema rimane il nemico al centro, ma anche qui contando i secondi, potresti riuscire a sfruttare l'unico momento in cui i loro sguardi sono tutti altrove. Devi solo... contare.



    Voglio che descrivi bene come ti muovi, soprattutto se scegli la via più sicura :3 gestisciti tu il tempo, non ho specificato perché voglio vedere come te la cavi uwu
     
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    Oh andiamo, proprio adesso vi ricordate che dovete lavorare?!
    Se potessi permettermi di sospirare fortissimo lo farei, ma non posso. Un solo mio starnuto e posso dire ciao ciao al mondo.
    Scommetto che sono l'essere più rannicchiato e immobile di Merovish. Paura? Pff, no no, tutto a posto. Mi serve solo qualche secondo per pensar-PORCAVACCA quello mi è passato vicinissmo.
    Di solito questa è la parte dove mi vengono i ripensamenti, ma ho il vago sospetto che non mi saranno di alcuna utilità. Devo uscire da questa situazione e continuare. Con che faccia mi ripresento se torno senza aver fatto il botto? Non voglio essere l'ennesima delusione di qualcuno.

    Ascolto. I passi delle guardie non sembrano vicini. Sbircio.
    Una al centro e due al perimetro. Ovviamente in movimento. Ovviamente. Il tizio al centro pare il più svogliato: guarda un po' dappertutto meno che alle sue spalle. Con gli altri... sarà un casino. Girando così in tondo coprono un cono visivo veramente grande, ma forse, forse c'è un momento in cui sono tutti di spalle. Devo capire dove i due tizi si incrociano: quello sarà il momento da evitare assolutamente, visto che insieme copriranno quasi 360 gradi di visuale.
    Quindi aspetto. Fa che non si incrocino vicino a me, fa che non si incrocino vicino a me... Sì! Si incrociano appena più in là dell'entrata dal quale sono venuto. Ottimo, ottimissimo. Ok ora mi riappiccico a questo santo piedistallo, non sbircio più. Se le guardie tengono più o meno lo stesso passo, e mi è sembrato di sì, dovrebbero incrociarsi di nuovo poco più in qua delle scale. Se la stanza è un orologio io sono a ore sei, le scale a ore tre e il corridoio a ore nove. Le sentinelle si incrociano quasi a ore dieci e quasi a ore quattro.
    Immagino la pianta della stanza ad occhi chiusi. Per raggiungere la scala devo essere fuori dal cono visivo di tutti e tre, e l'unico momento sarebbe... Sì, sarebbe appena dopo che la guardia del senso orario supererà il mio nascondiglio. Rimane quella al centro, ma non guarda mai nella stessa direzione per più di tre o quattro secondi. Potrebbero bastarmi per sgattaiolare alle sue spalle e via verso le scale.

    Otto... Dodici... Diciassette secondi. Le guardie si incrociano ogni diciassette secondi. E io partirò a contare da... Adesso.
    Sedici. Se la prossima volta che si incrociano non avrò raggiunto un punto sicuro sarò in guai seri.
    Quattordici. La guardia del senso orario sta venendo verso di me. Mi appiccico al piedistallo. Divento il piedistallo, spiritualmente parlando.
    Dodici. E' a meno di un metro da me.
    Dieci. Mi ha superato! Sbircio. Anche l'altro mi da le spalle, ma solo per qualche altro secondo. Quello al centro... Dannazione, girati!
    Mi alzo, ma rimango basso, pronto a scattare. Sfrutterò ancora l'avvallamento e le colonne, ma sta volta correrò. Devo solo aspettare che Mister Universo guardi dall'altra parte e...
    Scatto.
    Otto, sette, sei. I secondi scorrono troppo veloci. Potrei andare più veloce, ma farei anche più rumore.
    Cinque, quattro, tre. Colonne, devo stare dietro alle colonne. Tra una manciata di secondi le guardie non mi daranno più le spalle. Voglio raggiungere le scale e ripararmi lì, ma anche la colonna più vicina mi andrebbe bene nel caso le mie gambette decidano di non collaborare. Aspetterò un altro giro e farò la stessa cosa. Se non finisco prima infilzato dalle loro tre lame.

    Due, uno...




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  9. _MajinZ_
     
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    Zero.
    Le lancette si fermano. Il timer nella tua testa suona, ti tiene sveglio: ti impedisce di addormentarti. Non puoi dormire, devi essere scattante e pronto all'azione. L'adrenalina ti fornisce il giusto carburante e il tuo cuore divora quell'energia, tamburellando nel petto a una velocità incredibile, tanto che hai quasi l'impressione che da un momento all'altro posso saltare fuori dal tuo petto. Ma non accade. Rimani lucido anche in un momento tanto stressante, fai i tuoi conti e ti muovi con precisione, senza lasciare nulla al caso... e il tuo modo d'agire ti da pienamente ragione. Raggiungi la scala, la superi quasi volando e raggiungi la tua meta.
    Appena raggiungi una posizione sicura, trovata in una rientranza nel muro, il tuo fisico cede per un attimo. Ti tremano le gambe, cadi al suolo e inizi a riprendere fiato... fino a quel momento ti eri anche dimenticato di respirare. Poi però ti guardi intorno e capisci di avercela fatta, sei arrivato nella zona in cui devi piazzare l'ordigno. Riconosci i vari punti di riferimento presenti nelle piante che Dimitriy ti ha mostrato, sai con precisione dove dirigerti e, forse per un colpo di fortuna, non sembrano esserci delle guardie in servizio... ottimo, no? Ti muovi, fai un paio di svolte e raggiungi un colonnato: non c'è anima viva.
    Però... cos'è quella sensazione che ti costringe a girarti dopo ogni passo? Ti senti osservato, eppure non c'è nessuno. Dev'essere una conseguenza della corsa di prima, si: è sicuramente così. Arrivi al punto prefissato e devi solo piazzare la carica per poi andare via, niente di più semplice. Ormai hai fatto la parte più lunga e ti resta solo l'ultimo tratto da percorrere. Dalla tua posizione vedi anche la via che ti porterà fuori, quindi sbrigati e torna da Dimitriy: sarà sicuramente fiero di te. Cerca solo di non attardarti, non vorrei che ti cadesse in testa l'intero anfiteatro...



    Fai quel che devi, ma fermati non appena descrivi la tua intenzione di uscire :3
     
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    Fatta. FATTA. FATTAAA.
    Sono riparato! Ho superato le scale! E non mi hanno visto! Sono il miglior-
    ...Sono per terra.
    Dèi. Non mi ero mica reso conto di essere così stanco. Devo... Fermarmi un attimo. Respirare a fondo. Ora posso.
    Chiudo gli occhi per un istante. Mi sento vivo. Che bella sensazione. Negli ultimi anni non sono mai stato seriamente in pericolo, mi stavo scordando di quanto fosse spaventoso e gratificante allo stesso tempo. Io non bevo, non mangio, non dormo e non cresco. Di non essere completamente vivo l'ho già capito da un pezzo.
    Eppure questo è il mio cuore che pulsa sangue caldo. Questa è adrenalina e istinto di sopravvivenza. Sì, ora lo capisco: sono sulla strada giusta. E' questo quello che devo fare.
    Andare avanti.

    Torno al mondo. Il mio piccolo momento di riflessione mi ha dato il tempo di recuperare un po' di energia e motivazione. Soprattutto motivazione.

    La fortuna mi sorride: niente guardie nè ostacoli di alcun tipo, ogni cosa corrisponde ai riferimenti della mappa che ho studiato con Dimitriy. Sarebbe tutto perfetto, se non fosse per 'sta strana sensazione alle spalle. C'è qualcuno? Boh, non vedo nessuno. Una guardia? Nah, se lo fosse mi attaccherebbe senza prendersi la briga di seguirmi.
    Forse sono solo paranoico.

    Due svolte, un colonnato, dritto per di là e... woah. Ce l'ho fatta. Sono arrivato tutto intero!
    Mi scappa un mezzo sorriso. Sì ok, non dovrei tirarmela, in fondo non si è ancora sentito il botto e il fragore di questo posto che collassa su sé stesso. Sciolgo il fagotto, la sfera bluastra è perfettamente intatta. Seguo tutte le istruzioni di Dimitriy: la maneggio con cautela, la inserisco nel punto prefissato, infine mi assicuro che la mia via di fuga sia libera e raggiungibile. In tutto ciò sono estremamente contento.
    Forse è anche un po' d'incoscenza, la mia. Non ho mai visto una di queste cose, una bomba, esplodere. Me l'hanno descritta e sembra una gran cosa. Ecco perchè quando premo il pulsante di avviamento sono più esaltato che preoccupato.

    Il conto alla rovescia è partito, caro anfiteatro, e io ora me la do a gambe.




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  11. _MajinZ_
     
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    La bomba? Piazzata.
    Il conto alla rovescia? Partito.
    L'uscita? Vicina.
    Hai fatto tutto, non ti resta altro da fare che andartene via e depennare anche l'ultimo obiettivo, che è quello di metterti in salvo. In quei cinque minuti ci rientri perfettamente, ti resterebbe anche del tempo per fare qualche salto di gioia e glorificarti nel modo adeguato. Sei tranquillo perché sai di aver fatto tutto alla perfezione... però ricordi quello sguardo? Ecco, lo senti ancora e questa volta sembra farsi quasi tangibile.
    Ti volti. Niente.
    Abbassi lo sguardo... cos'è quel laccio verde che ti sta avvolgendo la caviglia? E' tardi per capirlo: il cappio si stringe, tira e in un attimo ti ritrovi a sbattere la faccia per terra, proprio con la fronte. Cadi rovinosamente in avanti, sbucciandoti la pelle in più punti. Solo in quel momento riesci a voltarti e vedi una donna... una bella gnocca vestita da odalisca, in verde: la riconosci avendola vista alla riunione segreta. Il viso nascosto da un velo.
    Cosa abbiamo qui? I topi ultimamente stanno crescendo troppo.
    Alla fine di ogni frase i suoi fianchi ondeggiano. E tu sai di essere nei guai, a occhio e croce son già passati trenta secondi... anche se lei non sembra saperlo, probabilmente nel colonnato ti ha perso di vista e non sa che hai piazzato la bomba, forse. Devi sbrigarti in ogni caso, se non vuoi che centinaia di tonnellate di roccia ti cadano in testa.
    Mi dispiace... ma devo ucciderti.
    Non ci ha messo molto per decidere il tuo destino e facendo schioccare la frusta, sembra sottolineare la cosa. Ad ogni modo non sembra prenderti troppo sul serio, hai quindi dalla tua un certo effetto sorpresa... ti conviene sfruttarlo. Adesso.

     
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    Succede tutto molto, troppo in fretta.
    « Cos-?! » SBAM. La caduta è così veloce che mi sembra sia stato il pavimento a venirmi addosso, non il contrario. Il dolore di qualche sbucciatura attiva l'adrenalina; il mio cuore accelera, il respiro anche.
    Mi giro sulla schiena cercando di strisciare più indietro e la vedo. E' la stessa donna che ho visto alla riunione della villa, ne sono sicuro. Come DIAMINE ha fatto a seguirmi.

    Mi ucciderà. Ha detto che mi ucciderà. Mi vuole uccidere.
    Per un attimo, il nulla. L'agitazione si trasforma in panico. Mi pervade le ossa e il sangue e ogni centimetro di carne. Sembrerà una reazione ingiustificata. In fondo è solo una donna sola con una frusta che mi ha colto di sorpresa. Il mio problema infatti non è lei, ma quello che ha risvegliato: questa scena è già successa. Ne porto la prova proprio qui, sulla mia pelle, in questa enorme cicatrice.

    « Stai... » Un filo di voce. Mostro i denti come un animale minacciato.
    « Stai lontana da me! » E qualcosa cambia.
    Il panico diventa odio. L'odio diventa forza.
    Mi rialzo con uno scatto mentre entro in contatto con le anime delle bestie che mi accompagnano. Scegliere è questione di un attimo: aggancio lo spirito del più forte che ho, l'Orso. Lascio che il suo frammento di anima si unisca alla mia come un pezzo di puzzle.
    Quando l'unione spirituale è completa la sua aura avvolge le mie braccia, che ora sono anche le sue.
    Muovo il primo, selvaggio colpo verso di lei. Sono un ragazzino di appena cinquanta chili, ma ora mi sento come se ne pesassi duecento in più. Concateno una seconda rapida zampata, con l'altro braccio. Non mi interessa che è lontana: l'onda d'urto arriva fino a dieci metri.
    Terza zampata, cambio ancora braccio. Quarta, muovo tutto il corpo per assecondare la massima espansione del movimento. I colpi sono tutti per lei, in particolare per le sue lunghe gambe: anche se non riuscirò a ucciderla voglio far sì che non sia in grado di seguirmi.
    Il quinto e il sesto colpo sono veloci e rabbiosi. L'intera tecnica non occupa più di una manciata di secondi, di solito. Devo ferirla alle gambe: se non riuscirà a muoversi ci penserà la bomba a finire il lavoro.
    ...Accidenti, la bomba. Con la coda dell'occhio controllo il punto in cui è piazzata: devo stare attentissimo a non colpirla. Il legame spirituale con l'Orso comincia a vacillare.

    « Nngh. » Sette, otto! Otto è il massimo che riesco a fare.
    La connessione spirituale si scioglie e il frammento dell'orso torna a riposare nella sua reliquia. Io ho il fiatone, ma devo prepararmi a correre: potrebbe essere il mio ultimo momento buono per la fuga.




    ▌Energia: 80%

    Attiva:
    CITAZIONE
    Zampate dell'Orso
    Entrando in contatto spirituale con l'artiglio di orso, Xar ne evoca lo spirito. Dall'artiglio si espande un'aura che va ad avvolgere le braccia di Xar, rimarcando in particolare l'area delle mani. Lo spirito dell'animale fa da guida per l'esecuzione del movimento giusto: le braccia si muovono come per dare dei potenti colpi fino a otto ripetizioni. Da ogni colpo parte un'onda d'urto contundente che potrà raggiungere un obbiettivo nel raggio di 10 metri. Ogni colpo può colpire un bersaglio diverso.
    [1 Turno - Consumo Alto - 10 metri - da 1 a 8 Bersagli]

    ▌Passive:
    ● Ciò che resta di Waza [Apparenza fisica umana - GdR only]

    ● Vivo, più o meno [Immunità a fame, sete e sonno. Influenzabile da altre tecniche attive]

    ● Anima Camaleontina ["Mimetizzazione" (Anti-Auspex) spirituale]

    ● Rivelazione delle ossa [Auspex sensibile ai resti organici + Auspex spirituale]



     
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    Il momento della verità alla fine è giunto. Ti ritrovi faccia a faccia con il passato, un passato che ha preso le sembianze di una bella odalisca e che, come ben sai, non mira ad altro che alla tua vita. Ma questa volta non andrà nel modo sbagliato, sai di non poterti permettere un fallimento e devi lottare con le unghie e con i denti per non soccombere. Non combatti solo per la tua vita, ma lo fai anche per l'onore, la fiducia. Hai le capacità per batterti, hai dimostrato che il coraggio non ti manca e quindi non ti resta altra da fare che mettere in pratica ciò che hai imparato.
    Oh! un topolino che parla... ma che sorpresa.
    Lei proprio non sa con chi ha a che fare. Continua a prenderti in giro... continua a sottovalutarti. Nella sua mente si vede già vittoriosa e solo quando il tuo spirito si muove qualcosa le dice che alla fine non sei solo un topo. Ormai però è troppo tardi per metterci l'attenzione necessaria, presa in controtempo non può fare altro che subire. E quando l'orso entra in scena, anche se non lo vedi, sei sicuro che il sorriso è sparito da quel volto. Sparito per lasciare spazio al dolore.
    I colpi arrivano uno dietro l'altro, senza sosta. La ballerina ne viene travolta, una, due... tre volte. E ancora. Ancora. Un colpo raggiunge lo stomaco, uno il viso e gli altri si riversano sulle gambe. La furia è tale da riuscire a sollevarla dal suolo, spingerla indietro e farla schiantare contro la parete. Un urlo strozzato fuoriesce dalle sue labbra, mentre con il sedere ricade al suolo e il capo si piega in avanti. Le sue gambe ora non sono più così belle.
    Tu... lurido... insignificante RIFIUTO!
    In un primo momento hai sicuramente pensato di aver vinto... ma nonostante la batosta appena subita, la donna riesce ancora a muoversi. Solleva il capo, il naso sanguina copiosamente e un volto sfigurato non solo dall'odio, ma anche da una profonda cicatrice, ti fissa. Gli occhi verdi sono sgranati e iniettati di sangue, i denti digrignati come quelli di una belva.
    Considerati MoRtO!
    La sua voce è del tutto alterata. L'odalisca si alza a fatica, zoppica in avanti e fa sibilare la frusta accanto al tuo orecchio. Un istante dopo inizia la tempesta: la frusta arriva da ogni direzione, gli schiocchi si fanno sempre più vicini... minacciano di colpirti. Sono tanti, proprio come i colpi dell'orso e capisci che è arrivato il momento di difenderti.
    GAAAAH!!!



    Si tratta di una raffica di colpi a consumo alto, di tipo fisico :3
     
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    Xar


    Xar, scappa. Allontanati da quell'assurdo pericolo, da quella donna, da quella bomba, da quelle persone che ti hanno mandato lì. Non sei fatto per questa vita.
    Non. Sei. Capace.

    Questo qui nella mia testa è il mio buon senso, quello che mi ha tenuto in vita (circa) fino ad oggi. Di solito ha sempre ragione, ma in effetti credo di aver sempre seguito le sue indicazioni, per cui non ho mai avuto occasione di scoprire cosa sarebbe successo se non l'avessi fatto. Potrei scoprirlo adesso, visto che di voglia di scappare non ne ho più tanta.
    Ho reagito. Sono stato forte. Lei non se l'aspettava. Io neppure.
    Sono dannatamente soddisfatto. Mi sento come se potessi sputare fuoco, cazzo!

    « Non muoio facilmente. » Mormoro. Sono sicuro che non mi abbia sentito, stavo più che altro parlando a me stesso.

    Un sibilio mi passa vicinissimo all'orecchio, e poi tantissimi altri ancora sempre più vicini. Non riuscirò mai a schivarli tutti, questo è certo, ma ho un compagno che potrebbe aiutarmi.
    Arretro la gamba destra, abbasso il baricentro, inspiro. Sono concentrato, sveglio, i miei pensieri sono veloci ma ordinati. Il mio cuore martella e l'adrenalina stuzzica ogni fibra muscolare. Questa volta avrò bisogno dello spirito della Tartaruga: come per l'Orso lascio che il suo frammento si unisca alla mia anima e mi doni la sua forza. L'aura si espande nella forma eterea di un guscio che mi avvolge. Gli dono tanta energia quanta è quella delle frustate, calibrando attentamente ogni singola goccia di mana.
    ...Il... Il procedimento richiede molta più energia di quanto pensassi. Forse me la sono tirata un po' troppo: comincio a sentirmi stanco, e sono passati solo pochi secondi dall'inizio dello scontro.

    Ma non posso sprecare un'altra occasione come questa! Devo contrattaccare subito: aggancio lo spirito del Ghepardo e subito un'altra aura avvolge le mie braccia, e di nuovo lo spirito mi guida per attaccare senza pietà: muovo un passo avanti e distendo tutto il braccio destro in un ampio semicerchio, come a voler lacerare l'aria. In realtà è ben altro che miro a lacerare: tipo il suo braccio. Tipo quello con cui muove quella dannata frusta.



    ▌Energia: 50%

    Attive:
    CITAZIONE
    Guscio della Tartaruga (consumo Alto)
    Entrando in contatto spirituale con la scaglia del guscio della tartaruga Xar può evocarne lo spirito per difendersi da un attacco fisico. Dalla scaglia che porta sulla collana si espande un'aura dalla tipica forma del carapace dell'animale, che fungerà da scudo coprendo tutta la figura del ragazzo.
    [Tecnica di difesa fisica - 1 Turno - Consumo Variabile]

    CITAZIONE
    Artigli del Ghepardo
    Entrando in contatto spirituale con l'artiglio di ghepardo, Xar ne evoca lo spirito. Dall'artiglio si espande un'aura che va ad avvolgere le braccia di Xar, terminando con in forma di artigli nei pressi delle dita. Lo spirito dell'animale fa da guida per l'esecuzione del movimento giusto: il braccio si muove come per dare un'artigliata, e da esso parte un'onda d'urto tagliente che potrà raggiungere un obbiettivo nel raggio di 7 metri.
    [1 Turno - Consumo Medio - 7 metri]

    ▌Passive:
    ● Ciò che resta di Waza [Apparenza fisica umana - GdR only]

    ● Vivo, più o meno [Immunità a fame, sete e sonno. Influenzabile da altre tecniche attive]

    ● Anima Camaleontina ["Mimetizzazione" (Anti-Auspex) spirituale]

    ● Rivelazione delle ossa [Auspex sensibile ai resti organici + Auspex spirituale]



     
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  15. _MajinZ_
     
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    Ormai siete alla resa dei conti. L'odalisca contro il ragazzino denutrito su cui mai nessuno scommetterebbe, la frusta contro le mani nude. Ma c'è anche qualcos'altro che ti differenzia da quella donna, ossia il fatto che lei, al contrario di te, è da sola. Nessun compagno andrà mai ad aiutarla, ma oltre a questo tu hai i tuoi spiriti ad accompagnarti e insieme a loro ti senti forte, coraggioso come non mai. Inoltre sai che più di una persona crede in te, ci crede Dimitriy e tutti i suoi compagni... e la riuscita dell'intera missione dipende dal tuo piccolo compito, quindi non puoi cedere neanche volendolo. Quella donna non capirà mai tutto questo, lei agisce semplicemente per denaro, quello è il suo unico credo.
    Adesso è la tartaruga a venirti in soccorso, il suo guscio duro si frappone alla frusta e scherma il tuo corpo, impedendo alla striscia di cuoio di ferire la tua pelle. Sai bene quanto ciò sia stancante, ma conosci anche bene che tipi di frutti riuscirai a cogliere dopo... e sono ottimi. La tua difesa lascia la donna sbigottita, ancora una volta non riesce a credere ai suoi occhi. Non accetta che un ragazzino le sia superiore, ma il suo atteggiamento isterico non fa altro che aggravare la sua già precaria situazione. Ancora una volta infatti si fa trovare impreparata, senza difese, mentre il ghepardo la punta e si prepara a colpire.
    Ti lanci all'attacco come il felino da cui attingi potere, sferrando un'artigliata che colpisce la zona del polso nemica, costringendo la ballerina a lasciar cadere la sua arma. Si tiene la zona ferita con l'altra mano, non ha proprio calcolato quanto fossero gravi le ferite riportate in precedenza: cade in ginocchio, sconfitta. Ma non hai tempo per restare a guardarla, devi andare via. Proprio in quel momento un flash ti attraversa la mente. La bomba. In quegli istanti hai smesso di pensarci, ma ora improvvisamente ricordi il motivo della tua fretta. Quanto è passato? Due, forse tre minuti... il che significa che l'inferno sta per generarsi.
    Corri dunque, raggiungi l'ennesima scala, forse l'ultima della giornata. Sali veloce, ti fermi giusto per aprire il passaggio sulla tua testa... ma proprio in quel momento una mano ti afferra all'altezza del polpaccio: l'odalisca è ancora alle tue calcagna.
    Nooo! Non fuggirai!
    Estrae un pugnale dalla lama ricurva. Ormai hai poco tempo, non puoi fermarti a combattere... farlo significherebbe perire con lei. Devi liberarti di lei e salire, basta solo un colpo e forse quell'occhio martoriato potrebbe essere un buon punto da colpire.



    Non temere, abbiamo quasi finito XD ora devi solo colpirla, ti basta solo segnare il consumo, non ha bisogno di una tecnica specifica :3 serve solo un consumo basso <3
     
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18 replies since 29/9/2014, 21:32   209 views
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