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Ascolta attentamente la risposta di Raphael mentre continuano a camminare verso il primo dei posti dove probabilmente si terrà l’imminente furto.
Purtroppo quello che gli disse non fu molto di aiuto visto che qualcosa sul generale di quello che rubavano glielo avevano già accennato anche qualche ora fa alla milizia, ma comunque le informazioni che aveva erano già qualcosa rispetto al dover partire un’indagine da zero, o peggio, una cattura di ladri che sembravano fantasmi da quanto riescono ad essere silenziosi e precisi nei loro colpi.
Arrivati alla villa, una danzatrice di strada tenta di stregare il gruppo di ragazzi con movenze sensuali e provocanti, e sembrerebbe che con Lars ci sia riuscita. Umbrella avendo solo 19 anni e essendo in piena fase ormonale, per non contare che da quando la divisione la mandato su Endlos non ha avuto nemmeno il tempo di conquistare nessuna ragazza nei locali del posto che potesse fargli “compagnia “, non riesce a fare a meno di osservare e seguire con gli occhi la giocane ragazza di fronte a loro; ma non poteva permettersi distrazioni, doveva conquistare la fiducia dei suoi nuovi compagni e avrebbe dovuto mostrarsi concentrato solo sul caso.
Come vide Gian dirigersi verso le due guardie armate all’entrata della villa lo segui in modo da cosi poter entrare nella villa ed esaminare il posto, quando con un ultimo sguardo con la coda dell’occhio verso la ragazza gli venne un dubbio:
Che ci fa una danzatrice di strada davanti al cancello di una villa appartenente ad un collezionista d’arte?
Gli sembrava un po’ strana la cos, sarà che quando segue un caso è sempre stato piuttosto sospettoso di tutto e di tutti ma cera qualcosa che non lo convinceva in quella ragazza.
Si fermo per un secondo lasciando Gian avviarsi da solo verso il cancello e si diresse con passo tranquillo e un viso serio verso la ragazza. Decise di fargli qualche domanda, forse sapeva qualcosa sui furti che avvenivano in questi ultimi tempi in città, e poi cosi avrebbe anche potuto guardarsi la bella vista da più vicino. Con una voce evidentemente un po’ insicura che cercava di mascherare con un’espressione seria e il più autorevole possibile chiese alla giovane ragazza:
<<mi scusi… sono un agente della milizia, io ed i miei compagni stiamo indagando sui misteriosi furti avvenuti qui ad Argenstella. Saprebbe darci qualche informazione a riguardo?>>
Gli chiese cercando di attirare la sua attenzione e di “disturbarla“ da Raphael e Rals che sembrano non dispiacere la presenza della giovane ragazza, in questo modo spera anche di riportare a concentrarsi sul caso i due milizia che sembravano essersi dimenticati del motivo della loro visita alla villa.
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La domanda alla danzatrice funziona quasi come l'amo di una canna da pesca: mentre parli la noti continuare a danzare, ma appena parli dei "numerosi furti ad Argenstella" sembra bloccarsi per una minima frazione di secondo.
Quasi impercettibile, a dire il vero, ma subito dopo lei comincia a muoversi verso di te.
I passi regolati, lo sguardo sicuro che non si stacca dai tuoi occhi, le braccia che si muovono leggermente e, con uno svolazzare della gonna dato da una piroetta, la sua mano prova a posarsi sul tuo petto, scivolandoci su mentre ti circumnaviga ballando e passandoti dietro.
In questo secondo puoi notare li sguardi seri -ma speranzosi- dei due miliziani di prima.
Guardano te, ma guardano lei, ma si tengono al loro posto senza dire né fare niente.
Quando sta tornando nuovamente davanti a te, con passi di danza, avvicina leggermente il suo capo al tuo, parlando con voce chiara ma non udibile da tutti:
E dimmi, bello...
alza e batte le mani, poi ruota leggermente verso di te
...cosa può farti pensare che io,
le mani vengono abbassate lentamente per seguire il profilo del suo corpo
...una semplice ballerina che cerca di allietare la vita degli abitanti di questo splendido distretto...
dietro di lei noti di sfuggita Lars che fa gesti come a dire che lei riesce bene in quello che cerca di fare
...possa sapere qualcosa più della milizia, riguardo ai Fantasmi?
Appena pronuncia l'ultima parola, marcando il tono interrogativo della frase, le braccia si fermano sulle anche e gli occhi scorrono il tuo corpo, lentamente, dai piedi fino a tornare sui tuoi occhi. L'espressione è accigliata, ma in un modo che sembra essere messo a forza su un sorriso naturale: la domanda esige risposta, ma forse non le importa veramente tanto quale risposta venga data.. -
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La danzatrice a sentire la frase “numerosi furti ad Argenstella “si gira verso Umbrella e fissandolo negli occhi inizia a danzarli intorno portando la ano sul suo petto.
Doveva rimanere calmo, e non farsi trasportare dalla donna. Tirò un respiro con la bocca leggermente aperta in modo che non si potesse notare il suo tentativo di tranquillizzarsi. Trattenne il respiro per un secondo per poi rilasciarlo sempre lentamente. Nel momento in cui la ragazza passò dietro di lui notò i due miliziani che lo fissavano sguardo serio, probabilmente aspettavano di vedere come si sarebbe comportato Umbrella alle provocazioni della ragazza, e proprio per questo doveva rimanere lucido e pensare solo a chiedere informazioni alla ragazza, quando si riposiziona davanti ad Umbrella gli sussurra:
E dimmi, bello...
...cosa può farti pensare che io,
...una semplice ballerina che cerca di allietare la vita degli abitanti di questo splendido distretto...
...possa sapere qualcosa più della milizia, riguardo ai Fantasmi?
Per poi squadrare Umbrella.
<< In un’indagine qualsiasi informazione potrebbe essere utile. Se sa qualcosa a riguardo… >>
Dice rivolto alla ragazza con tono il più convincente possibile, anche se, data la situazione, non dava la sensazione di riuscirci.
Gli occhi fissi su quelli della ragazza:
<< Dovrebbe parlarcene in modo che possiamo risolvere il caso al meglio>>
Rilasciò l’aria nei polmoni che aveva trattenuto fino a poco fa per mostrarsi più autoritario possibile. Togliendo lo sguardo dagli occhi della ragazza guardò per una manciata di secondi verso i miliziani nel sperare in un loro segno di approvazione, per poi tornare di nuovo sulla ragazza mantenendo l’espressione seria e che cercava di esprimere sicurezza, squadrò la ragazza poco distante da lui per poi tornare sui suoi occhi. Rimase fermo con la mano sinistra in tasca, mentre aspettava una risposta dalla ragazza anche se, non sembrava molto interessata a rispondere…. -
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Nel tuo cercare di restar composto noti gli occhi della ballerina soffermarsi sulla tua espressione, ed in particolare sulla tua bocca semi aperta nel tentativo di non far trasparire il fatto che hai bisogno di tranquillizzarti.
Poi noti, per una piccola frazione di secondo, gli angoli della bocca sollevarsi in un sorriso compiaciuto: lei prima di uscire di casa si è fatta bella e adesso si muove seducente attorno a te, e tu le stai dicendo senza dire niente che la reputi bella e seducente.
La tua risposta potrebbe rappresentare bene la parodia di una persona seria e decisa.
La donna pare solamente lusingata da questi tuoi sguardi e tentativi di apparire inattaccabile, ma ascolta quello che hai da dire facendo serie espressioni di comprensione riguardo al fatto che, in un'indagine come la vostra, ogni aiuto è indispensabile.
Oh, zuccherino...
La voce è, se possibile, ancora più sensuale di prima.
L'anca scivola da un lato all'altro, portandosi con sé gli sguardi attoniti dei tuoi neo-colleghi, che stanno lì nello sfondo.
Poi compie un passo verso di te, alzando la mano destra, lentamente.
Puoi scorgere le unghie perfettamente curate e colorate di un colore cangiante che ora sembra rosa, ora verde, ora giallo pallido.
È con quella stessa mano che, decisa, afferra il colletto della tua camicia tirandolo poi a sé, al suo viso, mentre le iridi castano chiare indugiano con uno sguardo provocante, per uno o due secondi, sulle tue labbra.
...
Si morde, lentamente, il labbro inferiore che è di un rosso simile a quello del sangue che ti pompa nelle vene.
Poi una scossa.
Uno strattone.
Una spinta indietro, una veloce giravolta e poche parole, rapide e sicure.
Mi spiace, ma non so niente.
Dopo aver detto questo, mentre gli altri due ti guardano con gli occhi sgranati, senti dei passi rapidi e precisi provenire dalla tua sinistra.
È infatti Gian che, deciso, cammina nella tua direzione.
Lo puoi vedere leggermente provato in viso, alterato, mentre i passi incedono verso di te.
Prima che tu possa dire alcunché lui si ferma e fa un gesto come di seguirlo:
Ci fanno passare: su, andiamo!
Lars e Raphael si muovono appena parla, affrettandosi ad andargli dietro.
Lui cammina di nuovo verso il cancello della villa, mentre questo viene aperto dalle due guardie con cui ha appena finito di discutere, sembra, uscendo vincitore.
Visto il mandato non potevano impedirci di entrare nell'abitazione.
Con queste parole senti che il fatto che non potevano sembra non li abbia fermati dal cercare in ogni modo dall'evitare che succedesse, tanto da sfiancare il soldato che ha portato le ragioni della milizia.
Abbiamo il tempo che vogliamo, ma se dobbiamo controllare tutti i posti sarebbe meglio non spendere qui troppo tempo.
Con queste parole si avvia rapido in direzione del cancello e, superato quello, della villa che si vede in lontananza.
In lontananza, già, perché solo adesso fai caso al fatto che partendo dal cancello fino al portone della villa ci potrebbero stare una manciata di intere costruzioni, posizionate una accanto all'altra lungo il vialetto di quel giardino che sembra più un pezzo di natura incontaminata completamente ignaro della civilizzazione che sta oltre le alte mura che gli fanno da recinzione.
Certo che questo signor Sham deve avere davvero tanti soldi!
Il commento di Lars, dalla tua destra, sembra racchiudere i pensieri di tutti i tre miliziani, che camminano ammirando il paesaggio in cui sono immersi.
Dopo alcuni minuti di camminata arrivate nei pressi dell'edificio principale della villa, davanti alla cui porta sono posizionate altre due guardie.
Quello che ti casca immediatamente all'occhio, però, è l'equipaggiamento nettamente più scarno che contraddistingue queste due uomini: una sola spada lunga, accompagnata da una balestra che ha sicuramente visto giorni migliori, il tutto incorniciato da abiti semplici recanti solamente lo stesso stemma che hai potuto vedere sulle guardie di fuori.
Appena vi vedono, poi, loro non mettono le mani sulle loro armi, parlando con voce alta prima che voi siate vicini, mentre si allontanano dalla porta che guardano compiendo alcuni passi nella vostra direzione:
Alt!
Cosa ci fate qui?
Che fine hanno fatto le guardie al cancello?!
La voce sembra tradire una certa preoccupazione, ma Gian compie un passo verso di loro e si affretta a rispondere sollevando il foglio che ha fatto vedere anche alle guardie al cancello:
Siamo membri della milizia.
Abbiamo un mandato.
È stato firmato anche dagli uomini al cancello per comprovare che ci hanno lasciati passare.
I due leggono il foglio, spostando lo sguardo dove Gian indica con l'altra mano.
Letto questo si fissano per un attimo.
Puoi riconoscere lo scambio di sguardi che sembra esclamare "eh, va bene!" e precedere il fatto che i due si muovono verso il solido e grande portone di quercia, aprendo lentamente una porticina a misura d'uomo che si trova incisa sulla grossa anta.
Quello che vi accoglie dopo il portone, il l'ingresso della villa e il corridoio, ha un ché di vuoto.
Non si nota la ricchezza ostentata che avete sempre visto.
Solo una manciata di quadri -probabilmente di famosi artisti- fanno capolino sulle pareti quasi del tutto spoglie.
Una delle guardie si fa avanti sperando di attirare la vostra attenzione:
Allora.
Comincia, muovendo la mano verso il lato sinistro del corridoio su cui si affacciano due porte:
Da questa parte ci sono le sale della servitù e gli spogliatoi di noi miliziani.
La mano si sposta poi lentamente verso l'altro lato, con una sola porta:
Quella è la cucina, mentre dietro l'angolo là in fondo c'è l'ingresso alla sala da pranzo per la servitù.
Con queste parole si può notare che il lungo corridoio termina con una grande porta a due ante e poi si biforca passando lateralmente alla sala centrale.
La sala in fondo al corridoio è la sala da ballo del signore, a sinistra ci sono le scale per arrivare al secondo piano dove ci sono gli alloggi della famiglia, mentre a destra c'è, come ho detto, l'ingresso della sala da pranzo per i servi, la lavanderia e stanze adibite ad uso di chi lavora in questa villa.
Una volta finito di parlare l'uomo rimane fermo, come aspettando qualcosa. Ed è l'altra guardia che arriva verso di lui, parlando con calma:
Diteci dove volete andare e noi vi ci scorteremo.
E...ah!
Al secondo piano non è consentito salire neanche alla maggior parte di noi, quindi se volete visitare le stanze da letto del padrone e della famiglia, dovrete aspettare che si unisca.
E quindi eccovi nella villa.
Una casa immensa. Un'indagine da portare avanti.
Come è il caso di procedere?. -
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La risposta della donna non fu ovviamente quella in cui Umbrella sperava.
Dopo che lo prese per il colletto per poi spingerlo indietro costringendolo a spostare un piede di un passo all’indietro, per non perdere l’equilibrio, mentre vedeva la danzatrice allontanarsi dicendo:
Mi spiace, ma non so niente.
Diede uno sguardo ai suoi due colleghi sullo sfondo per poi tronare di nuovo sulla ragazza, che continuava ad allontanarsi con passo sicuro.
“Le donne… e chi la mai capite? “
In quel momento senti Gian avvicinarsi a lui dalla sua sinistra e invita l’intero gruppo a seguirlo all’interno della villa.
Umbrella non emette un suono se non un segno di approvazione con la testa per poi iniziare ad incamminarsi all’interno delle mura oltrepassando il cancello controllato dalle due guardie armate. Solo adesso notò che un grande giardino separava la casa dalle mura che lo circondavano. Mentre camminavano non poté fare a meno di spalancare la bocca involontariamente per una decina di secondi nell’ammirare quella natura e quel verde che circondavano la villa.
Difronte al portone della villa altre due guardie fermarono l’intero gruppo ma Gian mostrò loro il foglio con il mandato, le due guardie lo osservano attentamente fino a quando non si convincono e ci accompagnano all’interno.
L’interno non fu sfarzoso come Umbrella si sarebbe aspettato se non per un paio di quadri appesi a qualche parete, Umbrella ne rimase sorpreso ed incuriosito fino a quando le guardie non li nominano le varie presenti al pian terreno e che hai piani superiori si tengono gli alloggi della famiglia
“… Sicuramente è al piano superiore che tengano i gioielli e le opere di valore, dobbiamo riuscire ad ispezionare al meno una stanza del piano superiore”
Fu il primo pensiero di Umbrella mentre cercava di capire se fosse possibile per i ladri avere la possibilità di entrare in qualche modo passando per il corridoio centrale.
<< Che ne dite se per prima visitiamo la sala da ballo, probabilmente è lì che possiamo trovare quello che cerchiamo >>
Mentre parla si gira verso il gruppetto e con lo sguardo vuole far capire agli altri che per “quello che cerchiamo “intende molto evidentemente quadri o opere di valori che potrebbero interessare hai possibili ladri.
<< e poi volevo anche parlarvi della mia idea per catturarli, visto che non è un’idea semplice da realizzare e da fare e vorrei sapere anche il vostro parere. >>
Conclude con questa frase rivolta al gruppo per poi girarsi verso le guardie in modo che possano accompagnarli nella sala da ballo.. -
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La tua proposta viene accolta da un rapido cenno di assenso da parte di Gian, che muove un passo in avanti aspettando che l'uomo della servitù lo porti verso la direzione che hai detto, mentre puoi notare gli sguardi vacui di Lars e Raphael: forse c'è più di un motivo per cui Gian è loro superiore, anche se di poco.
Certamente.
Seguitemi.
L'uomo non aspetta neanche un attimo, incamminandosi lungo l'ampio corridoio e aspettandosi che lo seguiate.
I tre miliziani, d'altronde, lo seguono rapidamente, e Gian si tiene leggermente indietro guardando di sottecchi nella tua direzione finché non lo affianchi. Dopo lo sguardo viene portato in avanti a guardare la grande porta della sala da ballo, per poi parlare calmo:
Adesso andiamo alla sala da ballo e teniamo gli occhi attenti ad ogni particolare, una volta lì dicci pure.
Dopo le sue parole passano hai circa una decina di secondi nei quali percorrete tutto il corridoio ed arrivate alla porta della sala, che viene completamente aperta dall'uomo che vi ha accompagnati, facendo filtrare nel corridoio la tantissima luce che arriva dalle grandissime finestre della sala e che si riflette sul lucentissimo pavimento di marmo bianco e sulle pareti ora ambrate, ora bianche, ora rosee.
Woooow!
L'esclamazione di Lars riassume perfettamente l'espressione allibita degli uomini al vedere questa stanza: la lucentezza del pavimento ed i colori cangianti delle pareti sono accompagnati da un lampadario -ora spento- le cui migliaia di piccoli cristalli fanno letteralmente ballare i raggi di luce che ci passano attraverso, creando ai vostri piedi uno spettacolo con pochi eguali.
Questa sala è il fiore all'occhiello della villa: anche i più illustri Lord di Endlos non hanno saputo resistere alla bellezza di questi marmi pregiati...
La voce sembra aver preso una nuova vita mentre l'uomo parla di questa bellissima sala.
...e potete solo immaginare come potesse essere questa sala durante i gran gala, la sera, con il lampadario acceso da cui partono tutte le luci che ora potete vedere solo da questo lato.
Le parole ti fanno immaginare, per un attimo, quanto potrebbe essere bello stare in questa sala durante uno dei gran gala di cui ha parlato, muovendosi tra i due lussuosissimi tavoli imbanditi delle più esotiche pietanze, al suono di una lieve musica intonata da qualche band che sta nell'angolo dove ci sono ben poggiate alcune custodie di strumenti musicali, seggiolini per gli artisti, e leggii per reggere gli spartiti da suonare.. -
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Incamminandosi con gli altri iniziò a pensare al suo piano in modo da poterlo spiegare agli altri nel migliore dei modi, ma più ci pensa, e più il piano gli sembra poco fattibile e impossibile da realizzare, bisognerebbe avere sempre un piano B, ma lui non lo aveva, e nel caso la su8a idea venisse bocciata, potrebbe solo sperare che gli altri abbiano qualcos’altro in mente.
Nel momento in cui la guardia apre le porte, l’intero gruppo rimane impressionato dalla bellezza e da quanto la sala possa essere impressionante, dai magnifici colori delle pareti, al grande lampadario sospeso in mezzo alla stanza.
Dopo quell’attimo di esaltazione, tira un sospiro e decide finalmente di parlare ai compagni della sua idea,
<< Potreste lasciarci un attimo da soli? >>
Chiese rivolgendosi alla guardia che gli aveva accompagnati,
Per poi iniziare rivolgendosi all’intero gruppo
<< Allora… >>
Si sospese per una manciata di secondi in cui cercava di organizzare al meglio il discorso,
Ma non ci riuscì.
<< Tendiamoli una trappola…
La mia idea era di portare un buon numero di oggetti di valore in un solo luogo con la scusa di una presentazione o qualcosa di simile e tendere un’imboscata ai ladri.
Bisognerebbe scegliere però quale luogo sarebbe più adatto per una cosa del genere, fra quelli possibili in cui i ladri potrebbero compiere il furto. Ma apparte questo…
Che ne dite?
Secondo voi è un piano fattibile?
Avete qualche altra idea in mente? >>
Appena concluse osservò le facce dei vari miliziani sperando in una loro risposta positiva.. -
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Certamente.
La risposta arriva rapida, accompagnata da un rapido muoversi verso la porta.
Porta che viene socchiusa immediatamente dopo che la guardia la oltrepassa.
Appena siete soli tu spieghi in poche battute in cosa consisterebbe il tuo piano.
Gian e Raphael rimangono immobili a guardarti mentre parli, al contrario di Lars che cammina per la stanza osservando ogni oggetto accanto a cui passa e provando a spostarlo o altro.
Quest'ultimo sembra il più distratto e meno interessato a quello che stai dicendo, ma è la sua voce la prima a rompere il silenzio che si è venuto a creare dopo le tue parole:
Tutti i furti dei fantasmi sono avvenuti in negozi o case con poche persone al loro interno...
Osservazione detta con tono quasi di sovrappensiero, che sembra risvegliare i pensieri anche degli altri due:
Sì.
E poi, se dovessimo fallire, sarebbe uno smacco palese; davanti agli occhi di tutti.
A queste parole, Raphael si limita ad annuire incrociando le braccia sul petto.
Intanto Lars, che non si è ancora fermato, ritorna verso il centro della stanza e dove siete tutti voi.
Non mi sembra qui ci sia tanta roba di valore...
La sua voce è ancora bassa, quasi distratta.
Non sembra più il rumoroso Lars che ti ha apostrofato più volte quando ti stavi facendo aggiornare sul caso.
Da quel che hanno detto, la maggior parte delle ricchezze stanno al piano di sopra; negli alloggi del signor Sham.
Raphael parla guardando la grande porta da cui siete entrati, per poi voltarsi verso di te in attesa di qualsiasi risposta.
Sì ma non abbiamo tutta la sera.
Dobbiamo decidere adesso se aspettare il padrone e controllare su, oppure se andare a vedere gli altri luoghi.
La voce di Gian è nettamente più ferma e decisa, in questo momento, di quella dei suoi colleghi.
I suoi occhi si posano su di te, mentre aggiunge:
Sei tu a capo dell'operazione.
Abbiamo ancora un bel po' di tempo prima del tramonto. Ma ci sono ancora due luoghi da controllare.
Decidi, e noi faremo come dici.. -
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Alla conclusione del suo discorso in cui cercò malamente di spiegare il suo piano, non gli restò che attendere la risposta dei suoi compagni e sapere cosa ne pensavano di questo sconfusionato piano di Umbrella. La loro risposta fu purtroppo negativa, e il piano fu immediatamente bocciato dall’intero gruppo.
E poi, se dovessimo fallire, sarebbe uno smacco palese; davanti agli occhi di tutti.
Avevano ragione.
Sarebbe stato troppo rischioso e fallendo sarebbe stata una figuraccia che ovviamente la milizia del posto non poteva assolutamente permettersi.
Il gioco non valeva la candela.
Un po’ ne rimase deluso, visto che quella era l’unica idea che glie era venuta in mente fino a quel momento; ma non è certo stato abituato ad arrendersi alla prima difficoltà, l’indagine era solo all’inizio e avevano ancora tutto il tempo per pensare ad un piano. Continuando l’indagine e scoprendo nuovi indizi sicuramente gli sarebbe venuto in mente qualcosa;
L’unica cosa a cui dovevano pensare adesso era trovare qualche tracia e raccogliere informazioni utili che glia avrebbero permesso di capire qualcosa in più su questi esperti ladri.
Sei tu a capo dell'operazione.
Abbiamo ancora un bel po' di tempo prima del tramonto. Ma ci sono ancora due luoghi da controllare.
Decidi, e noi faremo come dici.
Già!
Quasi l’aveva scordato, anche se Lars era più esperto e di grado maggiore rispetto al suo, era lui a capo dell’operazione, e aspettava a lui gestire l’intera squadra.
<< OK squadra!
Pensavo che potessero esserci oggetti di maggior valore ma da quello che ho potuto notare sembrerebbe che quello che ai ladri potrebbe interessare non si trovi qui.
Direi che potremmo andare a parlare con i proprietari e sentire se loro anno qualche informazione da darci. >>
Concludendo, Umbrella invitò l’intero gruppo a uscire dalla stanza. Avvicinandosi e quasi involontariamente sincronizzandosi il suo passo a quello di Lars gli si avvicinò e gli domanda.
<< Non hai notato nulla di particolare o di valore mentre ispezionavi? >>
Molto probabilmente se aveva scoperto qualcosa sicuramente l’avrebbe già riferita all’intero gruppo, ma è sempre meglio essere sicuri.
Usciti dalla porta e rivolgendosi alle due guardie che gli avevano accompagnati fino a prima chiese:
<< Potreste chiamare i proprietari?
Vorremmo fargli qualche domanda. >>. -
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Mhh...
Non mi è sembrato di vedere niente...
Lars sembra dubbioso esattamente come lo sembri tu.
Questa è la villa di una della persone più ricche di Argenstella.
Ma niente di quello che avete visto, salvo la casa stessa, sembra valere realmente tanto.
...ma tu conosci gli ord--
Quando apri la porta puoi vedere la guardia e l'uomo della servitù che parlano.
Si sono zittiti nel preciso istante in cui hai abbassato la maniglia della porta, ma puoi vedere le loro espressioni accigliate e gli sguardi che si mandano vicendevolmente, evidente segno che non stavano facendo un discorso pacifico.
Il membro della servitù ti guarda e fa un'espressione costernata mentre parli, per poi rispondere:
Mi dispiace, signori, ma il padrone di casa non è al momento all'interno dell'edificio.
Se volete aspettare il suo ritorno abbiamo saputo che dovrebbe essere di ritorno tra meno di un'ora.
Così dicendo arretra per darvi l'opportunità di uscire dalla sala e seguirlo un poco nel corridoio, e continua:
Durante l'attesa potrete stare nei saloni della servitù, siamo a vostra completa disposizione.
Nel momento in cui noti che anche gli altri si sono avvicinati a dove siete, Raphael si sporge leggermente verso di te e, abbassando lo sguardo, sussurra:
Sei tu a capo dell'operazione...
Gli occhi si muovono, rapidi, in direzione del servo e della guardia, che vi guardano
...parlare col padrone di casa potrebbe dirci cose su dove sono le cose che è possibile rubare...
Mh!
Abbiamo poco più di due ore, e mezza città da controllare.
Lars parla a voce udibile da tutti mentre vi passa accanto, poi si ferma ad aspettare, alzando gli occhi al soffitto con fare spazientito.
Allora, signor Umbrella?
Gian ha incrociato le braccia sul petto e, come gli altri, ti guarda in attesa di una qualsiasi risposta.
A te la scelta!
Rimanere e parlare col padrone di casa, oppure andare ad indagare negli altri due posti?
Queste sembrano le uniche scelte possibili ora, ma le possibilità sono molte di più.
E tu?
Cosa sceglierai di fare, nell'immediato?. -
.Come Umbrella immaginava, anche Lars nel suo ispezionare la stanza non aveva notato niente di abbastanza prezioso e di valore che avrebbe potuto suscitare l’interesse dei ladri.SPOILER (clicca per visualizzare)<< Parlato >>
" Pensato "
Raggiunte le guardie che gli aspettavano nel salone principale, Umbrella chiese se era possibile incontrare i padroni di casa visto che sicuramente sapevano dove erano custoditi i gioielli e i preziosi di famiglia, ma la risposta delle due guardie non fu quella che si aspettava; i padroni di casa erano fuori e prima di mezz’ora abbondante non sarebbero tornati. Questo era un bel problema visto che abbiamo il tempo contato, e di questo sembra essersene accorto anche Raphael che si avvicinava ad Umbrella facendoli notare quello che sembrano le uniche due soluzioni possibili: o rimangono a ispezionare la casa e quindi perdere del tempo prezioso, oppure lasciare perdere la villa e andare a ispezionare gli altri luoghi.
Era Umbrella il capo dell’intero gruppo, sarebbe aspettato a lui scegliere cosa era meglio fare per portare avanti l’indagine. Tutti pendevano dalle labbra di Umbrella e aspettavano la sua decisione.
Per quanto potesse sembrare banale quella decisione, non andava assolutamente sottovalutata, decise di fermarsi un attimo e ragionare.
<< Mhmm… >>
Portò la mano destra all’altezza del mento dove con l’indice e il pollice aperti a coprire la bocca e il resto della mano leggermente socchiusa.
“Cos’è più importante, avere un maggior numero di indizi, oppure avere meno indizi a disposizione e rischiare di perdere del tempo prezioso per avere un indizio certamente utile…? “
La mente piano piano si affollava di idee, supposizioni e domande. Ripensò a tutto ciò che avevano visto, alla ragazza davanti alla villa, alle guardie armate, a loro che entrano e che vengono accompagnati dalle due guardie, a loro che ispezionano la sala; cerca di capire se possa essergli sfuggito qualcosa…
Quando una domanda gli giunge alla mente:
“Appena entrati ci è stato chiesto dalle guardie quale stanza avremmo voluto ispezionare per prima, e non conoscendo la casa, abbiamo scelto quella che secondo noi sarebbe stata dove era più probabile trovare oggetti preziosi, questo significa che i ladri si troverebbe nella nostra stessa situazione; non possiamo sapere quale sarà la stanza in cui andare a colpo sicuro per trovare ciò che cercano, e dalle informazioni che la milizia a raccolto sappiamo che riescono a essere molto furtivi e silenziosi nei colpi che mettono a segno, quindi i casi sono tre: o hanno contatti con i padroni o i servitori della casa e quindi hanno avuto la possibilità di entrare e come stiamo facendo noi di ispezionare la casa indisturbati presentandosi come semplici ospiti, o in qualche modo hanno accesso a una piantina della casa, oppure essendo abili e silenziosi sono riusciti a entrare e fare un sopralluogo dell’intera casa. Pensandoci bene, ritengo difficile che siano riusciti a recuperare una piantina della casa, e allo stesso modo, se fossero riusciti a entrare di nascosto, a quel punto essendo già dentro la casa, avrebbero potuto in quel caso tentato immediatamente di rubare, non avrebbe avuto senso ritornare in un secondo momento e rischiare due volte. La soluzione più plausibile sembra quella che abbiano contatti con le persone della casa, oppure, sono sempre stati dentro la casa… in ogni caso, è meglio non scartare nessuna ipotesi... “
Dopo averci pensato decise che la cosa migliore per adesso era quella di andare a ispezionare un altro luogo. Lo comunicò hai presenti e accompagnato dalle guardie si incamminarono verso l’uscita.
Rivolgendosi alle guardie che lo scortavano chiese:
<< Potete gentilmente avvisare i padroni al loro ritorno che siamo stati qui e che più tardi probabilmente torneremo ad ispezionare la casa? >>
Il cammino continua e ad Umbrella sorse un altro dubbio, quindi chiese rivolgendosi di nuovo alle guardie:
<< Voi avete sentito parlare dei “fantasmi “che ultimamente stanno compiendo furti in città? >>. -
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La decisione di andare avanti per poi tornare ad ispezionare questa villa più tardi venne accolta bene da quasi tutti, tranne da Raphael che noti ruotare gli occhi con fare scocciato mentre comincia a muoversi verso l'uscita.
Anche gli altri due ragazzi si incamminano senza aspettare te mentre parli alla servitù:
Certamente.
Il signor Sham verrà avvisato in modo che voi possiate ispezionare anche il piano superiore, al suo ritorno.
Parla piano, come se non fosse del tutto sicuro delle parole che sta dicendo, ma puoi vedere che lo sguardo volge alla porta d'ingresso verso cui stanno andando gli altri.
Anche lui compie qualche passo verso quella direzione, ma alla tua domanda si ferma interdetto.
Dandoti le spalle prende un lento e respiro, per poi parlare:
Certamente; in questi tempi non si parla d'altro.
Poi si volta a guardarti, serio:
Ora se vuole seguirmi verso l'uscita...
Dovete continuare le vostre indagini, dico bene?
E così dicendo aspetta che tu lo raggiunga, per poi proseguire lungo l'ampio corridoio fino al portone d'ingresso.
I tre miliziani ti attendono prima di cominciare a muoversi lungo il cortile che circonda la villa, e mentre state camminando in mezzo al lussureggiante verde Lars prende la parola:
Abbiamo altri due posti da visitare.
Una gioielleria e il museo d'arte...
Dove andiamo?
Lars, che è passato avanti a voi, si volta camminando al contrario, ti guarda negli occhi e pone quella domanda mentre state per arrivare al cancello, e quindi uscire in strada.
Appena fuori Raphael guarda speranzoso in strada, ora sgombra da ballerine o altri saltimbanco d'altro genere, spostando gli occhi da destra a sinistra.
Da qui...il più vicino è il museo, prendendo questa direzione.
La mano si muove assieme alle parole, per indicare il lato sinistro della strada, la direzione opposta a quella da cui siete venuti.
Altrimenti, per la gioielleria andiamo da questa parte, ma poi svolteremo a sinistra.
Mentre parla muove la mano verso destra, piegando la mano come ad indicare la curva a sinistra che dovrete prendere più avanti.. -
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La domanda di Umbrella alla guardia sembrò inspazzientirla non poco, tanto che tentò di sviare il discorso prima ancora che Umbrella avesse la possibilità di rispondergli. Gli sarebbe sembrato scortese insistere, e poi se più tardi fossero riusciti a tornare a ispezionare la villa, avrebbe potuto chiedergli qualche informazione in più anche dopo.
Raggiunta di nuovo la strada di fronte al cancello principale, non rimaneva che decidere se andare a ispezionare per primo il museo o la gioielleria. Dopo qualche secondo di attesa per pensare alla cosa per poi dire:
<< Dirigiamoci alla gioielleria, sicuramente li perdiamo meno tempo rispetto a visitare il museo.
E dovremmo anche sbrigarci se poi vogliamo tornare alla villa. >>
Ma nemmeno il tempo di iniziare ad incamminarsi che una carrozza si piazza davanti all’intero gruppo quasi a volergli sbarrare la strada. Un uomo ben vestito in uno smoking bianco e nero, con occhiali scuri a coprirli gli occhi scende dalla carrozza, per poi dirigersi verso il gruppo e domandare:
“Agente Umbrella?!”
Con movimenti della testa osserva uno per uno i componenti del piccolo gruppo fino a quando Umbrella non risponde:
<< Eccomi … ! >>
Alla sua sua affermazione, l’uomo in smoking si fa strada nel gruppo verso Umbrella per poi dirgli:
“ è richiesta la sua immediata presenza alla divisione.
La prego di seguirmi…”
Umbrella viene preso per un braccio e quasi trascinato dall’uomo verso la carrozza, dove li lo invita a salire.
Solo il tempo per un ultimo sguardo verso il suo gruppo, che l’uomo insiste a far salire Umbrella.
Nemmeno il tempo di un saluto, che la porta si chiude e viene fatto un cenno al cocchiere per partire. La carrozza parte e purtroppo l’indagine di Umbrella, si conclude li. Gli sarebbe piaciuto riuscire a risolvere il caso e dimostrare il suo valore, e gli dispiaceva concludere quella sua avventura in quel modo cosi brusco ma essendo un agente la divisione deve venire prima di tutto.SPOILER (clicca per visualizzare)Edit: modifiche riguardanti buona parte del post.
Edited by mugna97 - 30/7/2015, 22:45.
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