When the Light is at its peak... Darkness lies thicker.

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Turn off the lights and murder the dawn.

    Group
    Member
    Posts
    4,618

    Status
    Offline

    Misericorde
    Parco



    Sionn1
    .Dov'e il limite tra giustizia e vendetta? Quanto è importante per noi superarlo o non oltrepassare quella sottile linea, che nel furore delle passioni diventa invisibile agli occhi? Quando la Morte assume un calore diverso dal nero del lutto, ma si colora dello scarlatto dell'assassinio, delle ferite sui corpi che abbracciavamo un tempo con gioia ed ora sono freddi e con gli occhi rivolti ad un cielo non sicuri di raggiungere.

    No, la sua adorata famiglia non raggiungera quel cielo, sempre vi sia qualcosa oltre quelle nuvole, oltre la sempre serena volta dell'Est, la cui limpidezza non e bastata per rischiarare il volto di un assassino cosi brutale, cosi insensato nella sua delicata metodologia, profondo a suo modo in un simbolismo che non lascia che indizi per le future indagini di chi vorra rendere giustizia a quella povera famiglia, dal cammino retto e senza macchia. Proprio questo gravava, anzi, incendiava l'animo della giovane esule di Merovish. Chi avrebbe mai potuto?
    Ora che tutte le lacrime che poteva erano state versate, quell'interrogativo le martellava il cuore, come fosse urlato da mille voci che solo lei e in grado di udire.

    La giovane si solleva con delicatezza dall'abbraccio della castellana, pur facendo scivolare le sue mani sul corpo dell'Alfiere, appoggiandole ad entrambi gli avambracci sottili ricoperti dalle eleganti vesti ricamate. Finalmente può un'altra volta guardare negli occhi la sua Signora, che in quel momento, si rese conto, stava piangendo. Un pianto garbato, silenzioso, emanato come potrebbe esserlo una lieve risata ad un incontro diplomatico o lo schiarirsi della gola ad un comizio al suo popolo. L'esternare un'emozione, né più, né meno. Se in un primo momento l'animo della Merovisha era agitato dal timore e dalla frustrazione del non essere intesa, del sentirsi una stupida nel credere che avrebbe potuto varcare quella che pensava fosse una semplice soglia, anziché una voragine, tra il popolo e la sua signora, il suo sguardo si addolcì quando incontrò quello di Kalia.
    Le lacrime che le rigavano il volto ne sono una prova, la Dama Azzurra sta soffrendo con lei.
    Può sentire il corpo scosso dai medesimi fremiti, ma difeso da una forza a Tanilla sconosciuta, forse la medesima che le ha permesso di non spezzarsi alla vista di persone che anche lei, a modo suo, aveva amato.

    Le parole della dama suscitano sentimenti misti ed opposti nell'animo della sciamana, la quale riconosce un conflitto ben più radicato del suo animo, tra la figlia adottiva dell'Est e la fuorilegge del Sud. Vorrebbe sbottare alla donna il suo rancore, sfogarsi, dirle che non comprende, non può comprendere cosa lei abbia visto e provato, da una semplice visione.
    Dall'altro l'effetto taumaturgico sul suo povero animo ferito delle parole dell donna. Brian, il suo maestro, glielo diceva sempre, dopotutto: "L'odio è la chiave d'ogni portale dell'Abisso". Fianna, quando parlava di una persona non meglio specificata nella memoria di Tanilla, ripeteva sempre col sorriso: "Sarà cambiato, sarà lo stesso, non posso odiare qualcuno per nessuna ragione.".
    Ma quei ricordi si sovrappongono ai loro cadaveri seviziati.

    China il capo la ragazza, come a provare vergogna nel sostenere lo sguardo della dama, ma al contempo le mani ancora stringono la presa, segno che l'ira e l'astio non sono ancora morti in lei. Il tono, come al suo arrivo a Misericorde, è frammentario, affaticato. Ma non trattiene il dolore e le lacrime. Trattiene l'astio, la rabbia, le bestemmie, le maledizioni, i giuramenti di vendetta.


    Tanilla: "Io... non sta a me decidere di come dovreste punire un crimine nel vostro dominio. Voglio aiutare a prendere il responsabile. Lo prenderei io, potessi... ma dovesse essere giudicato... dovesse essere processato... non c'è processo al mondo per questo... non c'è una prigione dura abbastanza..."

    Tanilla alza lo sguardo. Ha ripreso a piangere ed il suo volto è una maschera di dolore e rabbia.

    Tanilla: "Ha preso le loro anime...! Le loro anime! Non torneranno mai più... ma più!"

    Edited by Mordreth - 11/12/2014, 11:21
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Cherish

    Group
    Alfiere
    Posts
    1,245

    Status
    Anonymous

    Delicatamente, Tanilla scostò da sé le braccia della Dama Azzurra, e nel contemplarne il viso rigato di lacrime -seppure composto-, sembrò trovare in qualche modo il conforto di un sostegno a cui l'odio rischiava di renderla cieca; dopotutto, è così che agisce la collera: vela lo sguardo con una cortina rosso sangue, e -d'un tratto- non sei più capace di discernere la realtà intorno a te... così finisci per non vedere l'avversario, per non capire da dove intende attaccarti, e per ignorare i tuoi alleati, convincendoti di essere solo.

    "Io... non sta a me decidere di come dovreste punire un crimine nel vostro dominio.
    Voglio aiutare a prendere il responsabile. Lo prenderei io, potessi... "
    principiò la giovane, di nuovo a capo chino, in un afflato mesto di dolore
    "...ma dovesse essere giudicato... dovesse essere processato...
    ...non c'è processo al mondo per questo... non c'è una prigione dura abbastanza..."
    lacrime di furia le straripavano dagli occhi scuri quando sollevò lo sguardo e parlò ancora
    "Ha preso le loro anime...! Le loro anime! Non torneranno mai più... ma più!"

    jpg
    « ... »

    Quel dettaglio, fino a quel momento ancora assente dal quadro generale di una situazione già torbida, gettò nuove ombre nella mente della Castellana, perché... beh, per quanto potesse essere pericoloso un assassino a piede libero nel cuore del suo regno, efferato al punto da compiere un triplice omicidio con tutte le aggravanti del caso, e con capacità virtualmente in grado di eccedere i poteri druidici -escludendo per prudenza l'eventualità che l'avesse semplicemente colto di sorpresa- di Brian, il furto dell'anima restringeva la rosa dei colpevoli ai praticanti di arti arcane che ella aveva particolarmente in spregio per la loro crudeltà: demoni, shamani rinnegati, o necromanti.

    Senza nessuna volontà di dissimulare l'impatto violento con cui quella notizia la colpì, Kalia abbassò il capo... e per un momento apparve sconfitta, ferita dalla crudeltà di quella situazione, e smarrita dalla sua irragionevole ferocia; tuttavia, quando tornò a levare lo sguardo di zaffiro verso gli occhi della fanciulla d'ambra, pur in quella profonda tristezza, brillava la forza caparbia con cui un guscio di noce resiste ai marosi ruggenti e schiumanti di rabbia anche in mezzo all'infuriare della tempesta.

    jpg
    « Allora avrò bisogno del tuo aiuto, Tanilla. »
    proferì, pervasa da una calma inamovibile ed intoccabile nonostante le lacrime
    « Perché intendo riprenderle. »

    Perché negli abissi dell'esistenza si può venire scossi senza tremare,
    si può essere ribaltati e restare a galla, gettati verso i fondali e riemergerne...
    Fino a danzare con le onde – e dominare la tempesta.

    Quelle anime erano figlie dell'Est, e l'Alfiere avrebbe reso loro la libertà.

     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Turn off the lights and murder the dawn.

    Group
    Member
    Posts
    4,618

    Status
    Offline

    Misericorde
    Parco



    Sionn1
    Per un solo, fugace attimo, Tanilla ha paura per la sua Lady. Ha paura di poter averla ferita, con parole troppo forti. Dopotutto non è lei che come una madre abbraccia tutti i suoi sudditi e tutti i suoi sudditi sono prole della sua gentile essenza? Le avrà fatto male con quelle sue parole rudi ed impregnate di negativi e mortali pensieri?

    Tanilla, appena vede la dama azzurra abbassare il capo, come fosse sconfitta, improvvisamente si rincuora, mettendo, con una forza di cui neanche lei si sarebbe creduta capace, da parte come può e quanto può il dolore per l'orrore e la perdita, forse lenito dallo sfogo a lei concesso dalla graziosa e generosa castellana. Tanilla si alza, portando i suoi occhi al livello di quelli della Dama, quando questa li rialza e la giovane Merovisha quasi indietreggia e la presa su Lady Kalia si fa meno salda.

    Ancora, cosa distingue un monarca, un sovrano, da tutti gli altri, siano fidi luogotenenti o elementi tra le fila delle sue schiere? Colui o colei che regge sulle spalle il suo reame, è portatore di equilibrio, collante di un immenso crogiolo eterogeneo di vite, essenze, razze, colori. Mai un'emozione dev'essere fuori posto, mai nulla non può controbilanciarsi con una reazione uguale e contraria. Quando Kalia rialza lo sguardo da quell'abisso di dolore nel quale si è concessa un attimo di guardare, gli occhi non sono più azzurra brezza e cristalline onde, ma nemmeno burrasca. Un quieto ed inamovibile lago ghiacciato, che si estende quanto il suo dominio. Bellissimo e freddo. Delicato e rigido al contempo. La natura si rispecchia in lei, quieta con chi la rispetta, indomita con chi la oltraggia.
    Tanilla, se in un primo momento ne è quasi spaventata, all'udire le parole ferme della sua signora, torna ad avanzare un passo verso di lei, stringendole ancora le mani tra le sue. Non è una stretta violenta come la precedenza. Ma v'è, in essa, speranza per il futuro, per la giustizia, per l'anima di colore che ha amato.


    Tanilla: "Ditemi! Ditemi tutto! La mia vita è vostra madama."

    Finalmente, di nuovo nella speranza della giustizia, Tanilla...



    ... sorride.


    Sì. Non può essersi sbagliato. Il messaggero piange perché ha visto il suo piccolo capolavoro. Tutto è andato com'era suo desiderio andasse ed ora v'è solo d'attendere la Tiranna, con la sua mente e le sue abilità nel filare e riassestare le carni e le anime, ricomponga quell'enigma nei cui pezzi ha nascosto la vera essenza della trama che voleva lei vedesse.
    Sì, ha gustato le sue lacrime, il primo passo. Come se le bevesse, poteva sentire la rugiada o un cristallino rivolo della mareggiata su immacolate spiagge scendere per la sua gola, corrompendosi, lentamente diventando pece e dissolvendosi nella necrosi cronica che avviluppa le sue atrofizzate interiora da anni ed anni, dove il poco sangue che scorre gocciola.
    Ma niente ha gustato, in quella breve missiva di dolore e di orrori, quanto l'ultima parte.


    rsz_sionn_grin



    Un piccolo passo. In quanto la determinazione, una legittima risposta alle azioni brutali e morbose del Necromante, può rivelarsi un sentimento difficile da contenere in questi casi. Certo per una persona che nella sua intera vita è stata sormontata ed è venuta a capo ad una lunga serie di responsabilità in grado d'influire sul destino di molti, gestire le emozioni è un problema di poco conto, quasi una reazione oramai inconscia. Ma quanto può durare quella resistenza?
    L'ombra si allunga lontano dalla luce e più questa s'avvicina, più s'avrà la sensazione le tenebre svaniscano. Giusto per riaffiorare dove ogni divino e sacro raggio non guarda più ed era fissato l'attimo precedente. Nessuno dopotutto vivrebbe senza l'altro ed entrambi si covano a vicenda. Kalia ha guardato dall'altra parte quando Sionn nasceva con qualcosa di storto, serpentino e vile intrinseco nella sua struttura genetica. Kalia ha guardato dall'altra parte mentre Sionn cresceva e la voragine nella sua anima s'allargava tanto da farvi passare qualsivoglia incubo.
    Il Canto del Vento, per quel pallido e gracile essere non è mai esistito, per quanto l'avesse cercato, avesse teso le orecchie, si fosse dannato nel tentativo di udirlo. La stessa concezione di quel principio era estraneo al suo raziocinio. Quindi, come era mai potuto lui nascere nell'Est, l'erbaccia ai confini del bosco?
    Avrebbe scoperto l'origine della Spleen che lo avviluppa sin da quando era in fasce. Avrebbe divelto la fonte di ogni suo potere. Avrebbe letto il libro della sua vita sin dalle prime pagine, ora mancanti. Il suo libro sarebbe stato qualcosa che, così come il Canto del Vento per lui, il mondo era incapace persino di concepire come immagine nella propria mente. Ma Sionn sì ed attende quel giorno come attendesse una rivelazione messianica e meravigliosa, ché lui è l'unico che può prevederla nel futuro, non importa quanto ci vorrà.
    Lo sguardo d'odio di Kalia.
    L'archè di Sionn Brandubh, necromante, matricida, parricida, fratricida.

    Tiene stretto il suo Meadhbh al petto, incapace di cancellare quel sorriso gioioso e perverso dal suo volto e tornare alla calma nobile ed elegante che sempre lo contraddistingue. A Misericorde, ogni suo figlio torna un po' bambino. Neanche si volta, ancora fissi ha gli occhi sulla Dama Azzurra.


    Sionn: "Oggi è un giorno lieto Bess... la Dama Azzurra è un passo più vicina a noi."


    Energia: 100%

    † Possessioni †


    Anelli Runici
    Sacrificando un qualsiasi animale o persona etc. e bagnandone nel sangue la runa dell'anello, essa evocherà uno spirito che risponderà alle risposte solo ed esclusivamente di Sionn. Più particolareggiata ed articolata sarà la domanda, più energia verrà consumata.

    † Benedizioni †


    Voh'Mira [Passiva GDR-Only]
    Dopo aver amabilmente colloquiato con i più oscuri piani dell'esistenza, abituando le sue orecchie a quei versi gracchianti e gutturali sino a distinguerne articolazioni, parole e quant'altro, Sionn è tornato dal suo viaggio alla scoperta dei meandri della morte con una conoscenza in più. Ora egli parla correttamente la lingua del Voh'Mira, la lingua dei Morti e degli Araldi dell'Oscura Mietitrice. Vanto di Sionn ed alle volte persino oggetto del normale discutere, quella lingua è anche l'esatto idioma con cui cantare i suoi incantesimi d'evocazione.

    "Araldo della Morte"
    Sionn ha passato un tempo imprecisato al di fuori dello spazio e del tempo, in un’amorevole ed eterea chiacchierata con la Morte o la Dea di essa o di una Signora delle Malebolge, nonché tutto ciò che il tocco freddo delle visioni del Meadhbh gli ha mostrato, furono segreti il cui peso avrebbe ucciso deteriorato la maggior parte delle menti deboli. Temprato da questo e molto, molto meno umana e dalle rudimentali conoscenze da Psiomante, la mente del Necromante è ben più difficile da manipolare, se non con un buono sforzo delle proprie capacità e può vantare qualche protezione dalle malie di varia natura.
    [Anti-malie]

    Soultracker [Tecnica di Gilda]:
    Un ambiente come quello della Seele, pieno di anime e di Demoni raminghi, stimola positivamente la psiche di una persona.
    Influenzati dall'energia spirituale, anche i membri meno dotati imparano col tempo a vedere gli spiriti. Con un po' di allenamento, riusciranno a vedere le aure fino a 30 metri di distanza: una lieve alone di energia che avvolge ogni essere vivente. Colore e forma di questo alone dipendono da persona a persona, in base alle sue attitudini e potenzialità.
    Basta tenere la mente aperta e fare qualche esercizio di meditazione.
    [Passiva - Auspex spirituale]
     
    Top
    .
  4.  
    .
    AVATAR_DEFAULT

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    80

    Status
    Anonymous

    "Oggi è un giorno lieto Bess... la Dama Azzurra è un passo più vicina a noi."

    La prima reazione del fanciullino a quella frase fu uno spontaneo e profondo scroscio di risa: seduto sul davanzale della finestra al secondo piano, il bimbo sgambettò nel vuoto reggendosi la pancia con le manine bianche, e tuttavia -pur dondolando in quella posizione precaria- riuscì a non perdere l'equilibrio.

    Ci volle un po' perché quella strana reazione si esaurisse, ma quando -lunghi minuti più tardi- Bess ritrovò la calma e il controllo necessari a prendere il fiato per parlare, lo fece... e nella sua voce aleggiava ancora lo spettro della più candida ilarità infantile, tuttavia venata da una nota di acredine, che ne faceva risaltare tutta la consapevole amarezza della sua eternità.


    « Kalia è vicina a noi quanto può esserlo il cielo alla terra:
    che differenza fa se sei un albero o una montagna? Sarà sempre oltre la tua portata. »


    La testolina castana si voltò in direzione di Sionn, e mentre le labbrucce ben disegnate si arcuavano in un sorriso dolce -e sinistro-, l'Oracolo di Istvàn si mise in piedi sul parapetto con un movimento fluido e felino, guadagnando così una posizione di dominanza rispetto al suo interlocutore, anche se solo per pochi centimetri; un accorgimento forse un po' teatrale, ma utile al discorso che stava per intavolare.

    « ...ad ogni modo, fratellone: di lei abbiamo parlato anche troppo, non pensi? »
    esordì dopo un beve momento, intrecciando le mani dietro la schiena
    « A dirla tutta, è di te che dovresti maggiormente preoccuparti in questo momento. »

    Sì, perché, il Vampiro era probabilmente l'unico al mondo comprendere la smania perversa con cui il Necromante sembrava ricercare disperatamente le attenzioni della Dama Azzurra, ma... la sua empatia e la sua indulgenza per quel comportamento, non costituivano alcuna attenuante al fatto che il suo vecchio amichetto lo avesse pesantemente offeso.

    « Tu sai che sono il Custode di questo posto: tu sei stato mio, loro sono miei... »
    proseguì, indicando i bambini in cortile con un lieve ed eloquente cenno del capo
    « ...e anche Fianna era mia. »

    Di nuovo, come era avvenuto alla sua comparsa, lo spazio del corridoio parve farsi più freddo, la penombra all'interno dell'edificio ancora più densa e pesante, e persino la luce del sole all'esterno parve divenire più smorta ed opaca... e una vibrante inquietudine di distese nell'ambiente di intorno, saturando l'atmosfera di elettricità statica.

    « Vedi: per quello che avete fatto nel mio territorio, dovrei ucciderti, ma...
    In memoria dei vecchi tempi ho pensato di proporti un piccolo accomodamento. »

    sentenziò ancora, inarcando un poco la schiena in avanti, nella sua direzione
    « Rendimi l'anima di tua sorella, e io dimenticherò l'accaduto; rifiuta, e...beh: lo scoprirai.♥ »

    La boccuccia pallida e ben disegnata si piegò in un sorriso affilato,
    e una vivida ombra di follia trasfigurò la maschera del bambino in quella del predatore.


    jpg
    « ...senza contare che qualcuno deve pur avvisare la tua amica. »

     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Turn off the lights and murder the dawn.

    Group
    Member
    Posts
    4,618

    Status
    Offline

    Misericorde
    Alloggi



    Greek%252520And%252520Roman%252520Necromancy%252520-%252520Daniel%252520Ogden%252520-%252520Books%252520Covers




    Sionn1
    "Oh ridi, ridi pure..."
    Sicuramente l'onnipresente custode di quell'asilo per le anime candide, che così avrebbero dovuto rimanere, a lungo, in una vano tentativo di tenerle al caldo ed al sicuro, conosce molti segreti ed ha aperto, nella sua lunga vita di cui è impossibile intravederne un principio, il primo germogliare, molti dei sigilli con cui l'entità che sopra tutto risiedono hanno reso sicuri i precetti alla base di vita e di morte. Un custode dei bambini deve conoscerle entrambe, altrimenti come guidare quelle anime candide verso il percorso di luce che viene loro imposto, violentemente, alla loro nascita?

    Povera la sua dolce sorella e povero lui! Anche loro ebbero a subire quest'orrendo destino, un'illacrimata sepoltura delle vere passioni e pulsioni, ricoperte da montagne di miele e zuccherose parole, come fossero un terreno in cui piantare lo sterco.

    La piega presa dagli eventi è deliziosa. La sua mano, per lo meno, esce, schiude, si dissotterra da quel mare di vento dell'Est ed i suoi occhi intravedono il primo spiraglio di tenebra, in quella catacomba di luce. Che quello stolto, sicuro nella sua onniscenza rida pure. Non potrà mai compiere quel che ha compiuto Sionn. La sua carezza gelida ha raggiunto il cuore dell'Alfiere più dolce e buono di tutti, come un aculeo ha punto il suo cuore ed ora sgorga da quel primo sguardo fiero e risoluto. Un primo passo. Che Bess continui a rimirarla da quella finestra, come un obolo periodico al suo servizio. Bassezza, troppa bassezza per un essere così possente.

    Ma... è forse invidia quella che provoca una risata così sguaiata, in un essere così antico? Forse è la consapevolezza del non essere stato il primo, tra i due, a raggiungerla? Sionn ha tentato di coinvolgerlo in quel piccolo trionfo. Ma Bess, tronfio ha rifiutato.

    Così, Sionn rimane fermo ad osservare Tanilla e Kalia, mano nelle mani, condividendo dolore, lacrime e visioni di sangue e sorride, come fosse lì. Come se anche lui volesse partecipare alla caccia che lo vede come un fumoso e distante obiettivo. Eppure, così vicino. Non è sorpreso quando le intenzioni di Bess si palesano. Come poteva esser altrimenti, dopotutto? Come? La sua tracotanza non poteva ovviamente fermarsi a quella tetra risata, dalle sfumature troppo forzate per esser rimessa dal cuore. Quindi ora Sionn è in pericolo o meno? Indubbiamente, le sue arti, potessero fermare l'avanzata di Bess, richiamerebbero mezza Istvàn. Ma non è quello che desidera. Aveva messo in conto che più d'una persona non avrebbe gradito le sue azioni. Peccato.. sono solo le prime. Chissà con chi si divertirà la prossima volta, in attesa d'esser degno di cacciar odio, da colei che l'ha dimenticato?

    Sionn sospira. Non si è dimenticato di Bess. Il grimorio pulsa violentemente. Quell'anima pavida e stolta. Su, Piccolo Sionn, cos'hai da temere? Non è vostro zio ad avervi dato quell'immenso potere? Vi ha dato anche un cervello, superbamente funzionante.

    Il Necromante sposta la coda dell'occhio verde ed apatico su Bess, sul suo sorriso, su tutto ciò che rappresenta. Vorrebbe abbracciarlo, vorrebbe dirgli quanto lo ha caro. Oh, il suo vecchio amico d'infanzia. L'unico! Lo smembrasse lì, in quei corridoi, urlerebbe, ma di gioia. Lui non l'ha mai deluso... ed ora, almeno lui, gli mostra il vero volto dell'Est. Quando il Necromante si volta, lo guarda come se guardasse un amico a cui deve tanto, troppo nella sua vita. La sua stessa minaccia di morte è un balsamo per la visione del Rinnegato e Parricida. Quello è il vero volto dell'Est. Abbassa lo sguardo un attimo. Non incurante, né irrispettoso... ma terribilmente nostalgico.


    Sionn: "Oh buon amico... sempre qui, mi ricordi quanto realmente valga l'Est. Quanto oro tra i prati e gli alberi."

    Il Necromante risolleva lo sguardo. Ogni traccia del passato sembra svanita, ritornando l'elegante, accondiscente Signore della Morte. Che anche con la sua vita sull'orlo del precipizio, non perde il suo aplomb. No. In realtà lui desidera con tutto sé stesso scoprire quanto l'Est possa infliggere lui quel dolore liberatorio di cui ha bisogno. Non sa quante conferme riceverà da Bess... ma è già un buon inizio.

    Sionn: "Parli, Bess, come se io avessi già rifiutato... Cosa che io non ho fatto. Non preoccuparti. Ti verranno rese la sua e la mia... ma mi trovi sprovvisto. Potresti macellarmi, spedire la mia anima lontano, oltre lo Stige, in posti che solo tu conosci... ma che sto dicendo. Mi verrà giustamente detto che io non posso sapere di cosa tu posa farmi. Legittimo. Ammetto d'avere un'onesta curiosità. Ma a te la scelta, perché quell'anima, ad ora non la ho con me. Dopotutto non ci sono cose che non sono alla mia portata?




    Energia: 100%

    † Possessioni †


    Meadhbh - Grimorio
    Con la crescita dell'Exp, Sionn impara di più sul suo libro. Perdendolo, non sarebbe in grado di castare alcun incantesimo di Necromanzia, essendo sprovvisto delle formule.

    Anelli Runici
    Sacrificando un qualsiasi animale o persona etc. e bagnandone nel sangue la runa dell'anello, essa evocherà uno spirito che risponderà alle risposte solo ed esclusivamente di Sionn. Più particolareggiata ed articolata sara la domanda, più energia verrà consumata.

    † Benedizioni †


    Voh'Mira [Passiva GDR-Only]

    Dopo aver amabilmente colloquiato con i più oscuri piani dell'esistenza, abituando le sue orecchie a quei versi gracchianti e gutturali sino a distinguerne articolazioni, parole e quant'altro, Sionn e tornato dal suo viaggio alla scoperta dei meandri della morte con una conoscenza in più. Ora egli parla correttamente la lingua del Voh'Mira, la lingua dei Morti e degli Araldi dell'Oscura Mietitrice. Vanto di Sionn ed alle volte persino oggetto del normale discutere, quella lingua e anche l'esatto idioma con cui cantare i suoi incantesimi d'evocazione.

    "Araldo della Morte"
    Sionn ha passato un tempo imprecisato al di fuori dello spazio e del tempo, in una??amorevole ed eterea chiacchierata con la Morte o la Dea di essa o di una Signora delle Malebolge, nonché tutto ciò che il tocco freddo delle visioni del Meadhbh gli ha mostrato, furono segreti il cui peso avrebbe ucciso deteriorato la maggior parte delle menti deboli. Temprato da questo e molto, molto meno umana e dalle rudimentali conoscenze da Psiomante, la mente del Necromante e ben più difficile da manipolare, se non con un buono sforzo delle proprie capacita e può vantare qualche protezione dalle malie di varia natura.
    [Anti-malie]

    Soultracker [Tecnica di Gilda]:
    Un ambiente come quello della Seele, pieno di anime e di Demoni raminghi, stimola positivamente la psiche di una persona.
    Influenzati dall'energia spirituale, anche i membri meno dotati imparano col tempo a vedere gli spiriti. Con un po' di allenamento, riusciranno a vedere le aure fino a 30 metri di distanza: una lieve alone di energia che avvolge ogni essere vivente. Colore e forma di questo alone dipendono da persona a persona, in base alle sue attitudini e potenzialità.
    Basta tenere la mente aperta e fare qualche esercizio di meditazione.
    [Passiva - Auspex spirituale]
     
    Top
    .
  6.  
    .
    AVATAR_DEFAULT

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    80

    Status
    Anonymous

    Vide vorticare molti colori nell'aura di Sionn, in un caleidoscopio tutto sommato folle quanto il proprio, ma neanche lontanamente vicino al discernimento e alla saggezza che la pazzia dona alle menti forti... e la cosa, non gli dispiacque: finché restava intrappolato nei suoi stessi limiti, il Necromente non era affatto una minaccia degna di nota – solo un adulto meno noioso della norma, con cui trastullarsi per il tempo di una partita.

    "Oh buon amico... sempre qui, mi ricordi quanto realmente valga l'Est.
    Quanto oro tra i prati e gli alberi. Parli, Bess, come se io avessi già rifiutato... "
    esordì l'ospite, con un sorriso compiaciuto che il Vampiro ricambiò, spensierato
    "Cosa che io non ho fatto. Non preoccuparti. Ti verranno rese la sua e la mia...
    Ma mi trovi sprovvisto. Potresti macellarmi, spedire la mia anima lontano, oltre lo Stige, in posti che solo tu conosci... ma che sto dicendo. Mi verrà giustamente detto che io non posso sapere di cosa tu posa farmi? Legittimo.”

    Nel sentirlo sproloquiare da solo in quella maniera, come un pomposo pedagogo davanti ad una classe di asini addormentati, Bess lo trovò terribilmente buffo – e l'Immortale non ne fece alcun mistero, vista la raffica di risatine che gli risalì la gola in un gorgheggio argentino.

    "Ammetto d'avere un'onesta curiosità. Ma a te la scelta, perché quell'anima,
    ad ora non la ho con me. Dopotutto non ci sono cose che non sono alla mia portata?”

    A quella risposta, tanto logica quanto prevedibile e scontata, il Malkavian non si scompose affatto: sapeva che l'anima di Fianna non era con lui -non avrebbe altrimenti dovuto fare alcun complimento prima di iniziare a violargli la mente per estorcergliene la liberazione-, quindi aveva tenuto in conto anche l'implicita richiesta di andarsene alla chetichella per “andarla a recuperare”.

    jpg
    « Mi sembra sensato: va pure a prenderla, allora...! »
    cinguettò con un candido sorriso raggiante, tendendogli il palmo aperto, in attesa
    « ...vorrà dire che Meadhbh resterà con me come garanzia. »

     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Turn off the lights and murder the dawn.

    Group
    Member
    Posts
    4,618

    Status
    Offline

    Misericorde
    Alloggi



    Greek%252520And%252520Roman%252520Necromancy%252520-%252520Daniel%252520Ogden%252520-%252520Books%252520Covers




    Sionn1
    Per la prima volta in vita sua, Sionn si sente alquanto... no, questa volta le solite mezze misure non sono sufficienti e neanche possono giustificare quel che accade dentro a quel libro, così come non possono spiegare quel che per la prima volta accade nella testa, nel cranio di quel fantoccio di carne ben vestito e ben educato da chi lo ha lanciato nel mondo con il solo scopo di creare il caos che in vita aveva fallito nel realizzare. Indubbiamente il colpo è stato audace, ma ora vi sono i rischi da correre ed una garanzia che almeno uno dei tanti pericoli possano essere, se non scampati, mitigati è una considerazione da non sottovalutare. Ricordava Bess. Non lo ricordava così. Il Necromante guarda il suo libro, poi torna su Bess.
    È spaesato, si noterebbe anche senza la particolare sensibilità del Malkavian per vedere con un terzo occhio le anime dei suoi interlocutori. Per la prima volta in vita sua, non è in grado di discernere come agire nella maniera più retta. S'appella alla sua scienza. Ma è silente. Si appella all'Oscura Signora. Ma è silente. Si appella al suo maestro, suo zio, ma egli è altrettanto quieto.

    È da solo. Per la prima volta nella sua vita lunga eoni si accorge che in quel luogo, in quel mondo, le potenze a lui asservite sono lontane. No. Anzi. Non sono lontane. Sono più vicine a Bess di quanto lo siano a lui. Ed ecco che giunge l'idea, l'illuminazione, la panacea delle sventure accorse a ciò che egli considera suo di diritto. Quel pensiero, fissato come un chiodo nel cranio, l'unico capriccio che si concede, stava per far lui dimenticare le ottime e squisite maniere di cui è tanto orgoglioso. Non l'avrebbe permesso di certo. Sa che vi è chi sta ridendo di lui. Sa di non poterci nulla e sa che la strada sia lunga... ma non può portarla con sé, non può conservarla in altro luogo se non quello. Il prurito alle mani ritorna... è dal Meadhbh che Sionn parla. Scuote le sue catene con le sue deboli braccia e si agita debolmente.
    Per favore...

    Sussurra...
    ... sai di doverlo fare.


    Non è di molto aiuto, ma dona a lui una direzione verso cui indirizzarsi.
    Il Necromante, stavolta ben più presente a se stesso, s'inginocchia di fronte a Bess affinché siano alla stessa altezza. Le nere vesti del rinnegato, poggiandosi sul pavimento di marmo, sono una pozzanghera corvina in un mare immacolato.


    Sionn: "So tu lo trovi divertente. Ma per me non lo è affatto."

    Il Meadhbh viene consegnato a Bess. Una garanzia con un Malkavian. Una garanzia retta solo dalla sicurezza che l'essere ultraterreno tenga più alle cose proprie che all'infrangere i patti.

    Sionn: "Spero, davvero tu tenga la sua anima. E nessun'altro."



    Energia:100%

    † Possessioni †


    Meadhbh
    - Grimorio
    Con la crescita dell'Exp, Sionn impara di più sul suo libro. Perdendolo, non sarebbe in grado di castare alcun incantesimo di Necromanzia, essendo sprovvisto delle formule.

    Anelli Runici
    Sacrificando un qualsiasi animale o persona etc. e bagnandone nel sangue la runa dell'anello, essa evocherà uno spirito che risponderà alle domande solo ed esclusivamente di Sionn. Più particolareggiata ed articolata sara la richiesta, più energia verrà consumata.

    † Benedizioni †


    Voh'Mira [Passiva GDR-Only]

    Dopo aver amabilmente colloquiato con i più oscuri piani dell'esistenza, abituando le sue orecchie a quei versi gracchianti e gutturali sino a distinguerne articolazioni, parole e quant'altro, Sionn e tornato dal suo viaggio alla scoperta dei meandri della morte con una conoscenza in più. Ora egli parla correttamente la lingua del Voh'Mira, la lingua dei Morti e degli Araldi dell'Oscura Mietitrice. Vanto di Sionn ed alle volte persino oggetto del normale discutere, quella lingua e anche l'esatto idioma con cui cantare i suoi incantesimi d'evocazione.

    "Araldo della Morte"
    Sionn ha passato un tempo imprecisato al di fuori dello spazio e del tempo, in una??amorevole ed eterea chiacchierata con la Morte o la Dea di essa o di una Signora delle Malebolge, nonché tutto ciò che il tocco freddo delle visioni del Meadhbh gli ha mostrato, furono segreti il cui peso avrebbe ucciso deteriorato la maggior parte delle menti deboli. Temprato da questo e molto, molto meno umano, nonché aiutato dalle rudimentali conoscenze da Psiomante, la mente del Necromante è ben più difficile da manipolare, se non con un buono sforzo delle proprie capacita e può vantare qualche protezione dalle malie di varia natura.
    [Anti-malie]

    Soultracker [Tecnica di Gilda]:
    Un ambiente come quello della Seele, pieno di anime e di Demoni raminghi, stimola positivamente la psiche di una persona.
    Influenzati dall'energia spirituale, anche i membri meno dotati imparano col tempo a vedere gli spiriti. Con un po' di allenamento, riusciranno a vedere le aure fino a 30 metri di distanza: una lieve alone di energia che avvolge ogni essere vivente. Colore e forma di questo alone dipendono da persona a persona, in base alle sue attitudini e potenzialità.
    Basta tenere la mente aperta e fare qualche esercizio di meditazione.
    [Passiva - Auspex spirituale]
     
    Top
    .
  8.  
    .
    AVATAR_DEFAULT

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    80

    Status
    Anonymous

    Nell'osservare l'incertezza con cui lo sguardo di Sionn rimbalzò tra il suo viso di eterno infante e la copertina del libro maledetto, Bess si sentì intimamente compiaciuto dall'intera situazione, e sebbene in quel momento provò con prepotenza l'impulso di infierire sul Necromante per ribadirgli che -sì- era stata un'idea davvero molto stupida sfidarlo così nel suo territorio, il Vampiro si limitò a fissarlo pacatamente, con sulle labbra pallide e sottili il suo miglior sorriso enigmatico.

    Quando l'Assassino si inginocchiò al suo cospetto, non aleggiò nell'animo antico dell'Immortale alcun trionfo o soddisfazione: dopotutto, non si trattava di una piccola vittoria, ma del più logico e naturale ordine delle cose - e come tale accettò quell'isolato sprazzo di
    saggezza da parte del giovane con niente più che una serena indulgenza.

    "So tu lo trovi divertente. Ma per me non lo è affatto."

    jpg
    « Bene. Perché non voglio che lo trovi divertente. »
    si limitò ad asserire con un'alzata di spalle, guardandolo negli occhi
    «Certe lezioni, solo il dolore può incidertele addosso... e ci tengo che tu possa ricordare chiaramente e a lungo cosa può succedere a chi tocca i miei giocattoli. »

    Non senza una certa riluttanza, il Meadhbh gli venne porto dalle mani del suo legittimo padrone, e il Malkavian accolse l'oggetto tra le manine delicate con l'allegra disinvoltura con cui qualunque altro ragazzino avrebbe preso in mano un libro di fiabe, e cominciò a sfogliarlo a casaccio con aria curiosa.

    "Spero, davvero tu tenga la sua anima. E nessun'altro."

    « Sai... mi domandavo: che cosa potrebbe mai accadere se un'alta Sacerdotessa
    scagliasse un potente esorcismo su questo brutto libro...? »

    stuzzicò Bess con candida curiosità, rigirandosi tra le mani l'antico tomo con fare assorto
    « Sarebbe interessante fare un esperimento, non trovi...? »

    Fece una pausa, il Vampiro, lasciando aleggiare tra loro un denso istante di silenzio, prima di gorgheggiare una risatina e saltellare più indietro -lungo il corridoio-, piroettando su sé stesso e terminando il suo balletto con il prezioso volume sottobraccio; a differenza del suo interlocutore, egli pareva il ritratto della spensieratezza.

    « Non preoccuparti troppo, Fratellone: ogni gioco ha le sue Regole, e non sarebbe divertente vincere barando - sarebbe come ammettere di non essere bravi abbastanza... ♥ »
    lo rassicurò, sorridendo in quel suo modo che mischiava malizia e candore
    « Alcuni Spiriti possono diventare molto vendicativi, dicono, perciò... io eviterei di contrariarli - potrebbe diventare problematico per te e i tuoi nuovi amici dovervi guardare le spalle. »

    Così dicendo, il Figlio di Malkav volse le spalle al Necromante, e mosse qualche passo l'ungo l'andito per allontanarsi deserto del Nido degli Angeli col chiaro intento di prendere congedo insieme al suo ostaggio.

    « Rispetta le condizioni, e tutto andrà bene; fa una mossa sbagliata,
    e riceverai una punizione: è semplice, no? ♥ »

    riassunse, senza più voltarsi a degnarlo di un altro sguardo
    « Ti aspetterò tra tre giorni a Silphyl, la Città dei Giocattoli – porta pure con te chi vuoi. ♥ »

    Un istante più tardi, Sionn era rimasto da solo nell'ala del dormitorio di Miséricorde... ma nell'aria, distorto dagli echi delle gloriose architetture, rimbalzò fino alle sue orecchie un ultimo distante stornello, sciorinato con spensieratezza da una voce di bambino.

    Filastrocca impertinente: chi sta zitto non dice niente;
    chi sta fermo non cammina; chi va lontano non s’avvicina;
    chi si siede non sta ritto; chi va storto non va dritto;
    e chi non parte, in verità,
    in nessun posto arriverà...♥


    Poi, il silenzio calò sul Nido degli Angeli come un tetro sudario.

     
    Top
    .
22 replies since 13/10/2014, 16:45   580 views
  Share  
.