Spiral of Secrets

Audient Void ~ Atto I

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    { Merovish, Cave del Sapere }
    Muirne O’Gara | Azazel | Karakuriki

    Le Cave del Sapere erano un complesso architettonico notevole. La pietra massiccia era stata plasmata secoli addietro per diventare un degno contenitore della conoscenza in tutte le sue forme. Ci fu un tempo in cui le scalinate che conducevano all'atrio erano costantemente gremite di persone, tra curiosi e assidui frequentatori di un polo culturale di massima importanza per tutto il semipiano. Passarono gli anni, poi i decenni, che a loro volta si fusero in secoli. Le Cave restarono, il popolo si allontanò. Il caos cittadino e la lotta per la sopravvivenza non lasciavano spazio a vezzi come il confronto culturale e lo studio fine a se stesso. I più arguti osservatori della società fecero notare amaramente come le due statue gemelle poste all'entrata della biblioteca fossero state profetiche: l'uomo moderno era incatenato e in ginocchio, denudato di ogni dignità. Il suo sguardo basso era fermo all'entrata del tempio della cultura, incapace di spingersi più in là del quadrato di terra su cui poggiava i piedi.

    Nonostante tutto, le Cave non erano state abbandonate totalmente. Un misterioso Custode continuava a occuparsi del palazzo, alcuni visitatori passava di tanto in tanto a consultare qualche volume. Ogni cosa era in ordine come lo era stata secoli prima. Era soltanto tutto più vuoto.

    Quel giorno però era un’eccezione alla regola. C’era stata molta più affluenza del solito nelle ultime ore e il merito era da attribuire ad un bando comparso il giorno prima in diversi punti della Tana. L’annuncio riguardava un lavoro ben retribuito di ricerca sul territorio, il luogo dove si sarebbero svolte le assunzioni era proprio la biblioteca merovisha. Per i saloni e i corridoi giravano mercenari, tagliagole a tempo perso e altri miserabili in cerca di un impiego pagato decentemente per tirare a campare un altro mese. La fauna locale era piuttosto variegata: si spaziava dal killer mascherato al mutante intento a fiutare l’aria, passando per furfanti assortiti e addirittura qualche mercante tuttofare. Alcuni camminavano senza sosta, altri erano seduti placidamente ad aspettare. Che cosa aspettavano esattamente? Bella domanda. Dei fantomatici datori di lavoro non c’era traccia, apparentemente. Tutta quella storia poteva essere una bufala, non sarebbe stata la prima volta che accadeva. Forse erano caduti tutti in un’imboscata, ma gli abitanti del Sud sapevano quanto fosse improbabile: le Cave erano protette da incantesimi antichi, non era mai una buona idea sfoderare le armi all’interno di quell’edificio.

    Possibile che invece il bando fosse veritiero?
    Forse il processo di selezione era già iniziato,
    all’insaputa di tutti i presenti.


    Bentrovati a tutti, vi lascio qualche specifica.

    1) L’affluenza alle Cave di curiosi e interessati è stata spalmata lungo una mattinata, perciò non è detto che i vostri personaggi s’incontrino subito. È più verosimile che giungano sul posto almeno con una ventina di minuti di scaglionamento.

    2) Per le Cave girano molti PNG, interessati anche loro al lavoro offerto nel bando. Alcuni sono più spaesati di altri, e sono distribuiti per tutta la superficie dell’immensa biblioteca. Alcuni cercano indizi, altri se ne stanno tranquilli ad aspettare.

    3) Come detto nel bando, ci sarà da usare il cervello… fin dal primo turno.
    Cercate di approcciarvi in maniera costruttiva alla situazione, perché il lavoro dovrete guadagnarvelo prima ancora di cominciarlo.

    Per qualunque dubbio o richiesta sapete dove trovarmi.
    La scadenza è fissata per venerdì 21 novembre.
     
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    Azazél
    « Esprimi un desiderio. »

    Quella città nascondeva segreti troppo ghiotti per lasciarseli sfuggire. Era come un aroma irresistibile che ti accarezza l'olfatto, spingendoti a girarti nella direzione dal quale arriva.
    Una torta ancora calda posata su una finestra incustodita. Era semplicemente troppo invitante, per non infilare la mani nella marmellata.
    Senza considerare il fatto che quel bando, scoperto così improvvisamente dal demone, sia capitato in un momento quanto mai opportuno. Potrebbe essere anche un caso, ma lui ha sempre creduto poco nelle coincidenze. Platinia gli aveva chiesto di capire a fondo quelle terre e quella proposta di lavoro per "Ricerche sul territorio" era insolitamente simile a quello che doveva fare. Quindi perché non approfittare per prendere due piccioni con una fava?
    Poteva fare le ricerche che avrebbe comunque fatto e in più, come bonus, farsi pagare per farlo, magari accedendo ad attrezzature che in altro modo non avrebbe potuto procurarsi.
    Però le cose non sarebbero andate tanto facilmente, non lo facevano mai.
    Le Cave del Sapere, luogo di massima cultura, poteva quasi sentire il potere di migliaia di anni di conoscenze pulsare all'interno di quelle mura di pietra. Cosa avrebbe potuto fare se solo avesse avuto accesso a tutto quello scibile?
    C'era gente, troppa gente, intenta ad aspettare, intenta a cercare, quanti si erano radunati lì a causa di quel bando? Ognuno di loro era un possibile candidato, ognuno di loro era un possibile rivale al posto cui aspirava.
    Azazèl si guardava intorno con noncuranza, cercando di non dare nell'occhio, per evitare di attirare attenzioni indesiderate. Sapeva quanto la Tana potesse essere pericolosa e voleva evitare ogni genere di problema che potesse costargli di dover mettere in mostra i suoi poteri, almeno per ora.
    Con passi regolari e decisi si era avviato sulle scalinate che portavano verso l'interno delle Cave, non aveva senso, per lui, attendere fuori, dei datori di lavoro non vi era traccia e il tesoro di informazioni era conservato all'interno, non all'esterno di quel luogo. Se voleva avere qualche possibilità dove iniziare ad indagare da subito.
    Non aveva molte informazioni, quel bando era piuttosto vago, ma aveva provocato un effetto interessante: popolare un posto perlopiù ignorato, dietro ogni angolo c'era qualcuno, come avrebbero scelto chi assumere? Secondo quale principio? Come avrebbero fatto ad esaminare ognuno di loro?
    Aveva escluso la possibilità di chiedere informazioni in giro, gli altri erano fin troppo desiderosi di sbarazzarsi di possibili avversari dando false notizie. Se proprio avesse dovuto chiedere, avrebbe dovuto scegliere con cura, qualcuno di abbastanza onesto, gentile e stupido a condividere quel genere di informazioni che gli servivano.
    Se anche non sapeva quante persone avrebbero assunto, attraverso la nota "ben retribuito" poteva dedurre che non sarebbe stato scelto un nutrito gruppo di persone, non erano in molti a possedere quantità di denaro sufficienti da sostenere enormi spese di denaro e sicuramente non lo avrebbero regalato in abbondanza a chiunque. Gli sembrava più plausibile che venissero assunti pochi elementi validi, capaci di portare a termine l'incarico con rapidità e precisione. Da qui derivava un problema immediato: quello della scelta. Avrebbero sprecato troppo tempo esaminando ogni candidato che si fosse presentato lì per il lavoro, senza considerare il fatto che molti di loro non erano abbastanza qualificati per qualsiasi lavoro che non fosse tagliare gole. Quindi come scegliere in un mucchio così grande senza sprecare troppo tempo? Quello non era un genere di problema che si usava risolvere attraverso test scritti o pratici? Ma allora perché nessuno li aveva fatti accomodare spiegandoli cosa fare? Certo tutta quella pantomima poteva anche solo essere uno scherzo, un inganno, ma esclusa questa possibilità una scrematura dei partecipanti era qualcosa di necessario ed obbligatorio. Era qualcosa che si poteva fare attraverso un bando scritto, per esempio, precludendo la possibilità a buona parte delle persone che non sapevano leggere, oppure anche far attendere i candidati poteva essere un metodo per valutare la loro pazienza e la loro disponibilità. Aveva iniziato a massaggiarsi le tempie con i polpastrelli, le sue erano tutte ipotesi e poteva sbagliarsi di grosso, ma non aveva intenzione di perdere tempo aspettando la venuta del messia o la comparsa dei datori di lavoro, se voleva vincere doveva comportarsi come al solito, stando almeno un passo avanti a tutti gli altri.
    Poteva persino essere plausibile che la selezione fosse già iniziata, in fondo quello sembrava un lavoro per gente acculturata e con capacità di pensiero, non per bestie assetate di sangue che non sapevano riconoscere da che parte iniziasse e da che parte finisse una mazza chiodata.
    Usare il cervello. Stava cercando di mettere in fila le informazioni in suo possesso, per capire dove andare a sbattere la testa, ma per qualche motivo a lui ignoto, non riusciva a venire a capo del problema. Aveva bisogno di aiuto. E chi mai glielo avrebbe potuto offrire? Qualcuno che conosceva bene il posto, qualcuno che potesse essere direttamente o indirettamente legato a chi aveva diffuso quel bando. Doveva esserci un Bibliotecario, un responsabile, qualcuno con cui parlare, qualcuno da contattare prima di organizzare qualcosa di tanto grande e tanto fastidioso, qualcuno da far arrabbiare se non avvisato di un evento del genere nella sua biblioteca. Una sorta di Custode, che possa infuriarsi, tanto per usare un eufemismo, se dovesse trovare la sua preziosa biblioteca invasa da disperati, tagliagole e ladri da un giorno all'altro, qualcuno a cui chiedere il permesso per usare le sue sale come luogo di reclutamento. Sì, il Custode gli sembrava il miglior punto dal quale iniziare le sue ricerche o almeno il più probabile che possedesse qualche informazione concreta.
    "Chissà dove si trova il Bibliotecario ..." Aveva mormorato avviandosi per i corridoi, alla ricerca di quella particolare figura professionale.
    Certo il riuscire a farlo parlare sarebbe stato tutta un'altra storia.



    Status&Poteri

    Status mentale: Incuriosito ed impegnato a ragionare sulla situazione
    Status fisico: Perfetto

    Passive

    Demon: Azazel per camminare sul piano materiale di Endlos ha bisogno di possedere un essere umano, che faccia da contenitore per la sua anima. Il demone può traslare da un corpo ad un altro, e prenderne il controllo, tramite il semplice tocco. Se la persona che sta possedendo viene uccisa, la sua essenza (pressappoco uno spirito) può raggiungere un altro corpo senza bisogno del contatto fisico, ma solo entro il raggio di 500 cubiti, circa 300 metri.

    [Passiva di Possessione di PnG]+[Passiva di Immortalità Fisica]

    One way ...
    : Il demone ha una voce suadente, un aspetto rispettabile, ha carisma, ha simpatia, è un ribelle e per questo piace! Quando si discute con lui è facile farsi coinvolgere dalle sue motivazioni, dalla sua voce, tutto quello che dice sembra vero, e la gente si lascia convincere facilmente che ciò sia vero!
    In termini di GdR Azazel ha una passiva di Charme che induce le persone che lo vedono a fidarsi di lui e a fidarsi delle sue parole.
    [Passiva di Charme]

     
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    Da un posto EPICANTE

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    La tana lo meravigliava sempre di più.
    Terra ostile, costruita con mattoni d’ossa e cemento di sangue, portata sulla bocca di tutti come la “pecora nera” tra le grandi città che affollavano i presidi, eppure nonostante questo, continuava ad emanare un certo fascino che per un’attimo ti faceva anche dimenticare quali orrori nascondesse.
    Come ad esempio quella biblioteca, le grandi Cave del sapere.
    Colui con tutti gli arti aveva degnato più di una volta quel posto della sua presenza, gli era sempre piaciuto leggere e poi perché in biblioteca, essendo luogo di sapere e conoscenza, è solamente il cervello a battere,ancor più del cuore, e non le corde vocali e le tonalità di voci, questo quindi permetteva al re di trovare momentaneamente della pace.
    Ma non quel giorno.
    Per fortuna però Karakuriki si era nuovamente spinto fin laggiù con una motivazione diversa: L’annuncio.
    Si, perché qualche tempo addietro i suoi occhi si erano posati su poche,vecchie righe.
    Per farsi un nome rispettabile nella tana non serviva solamente mozzare qualche testa e far vedere che si indossava i pantaloni, ma quando mai, a quelli di Merovish serviva una prova più concreta, una prova che con molta probabilità sarebbe finita nel sangue.

    Era stato puntuale il nostro Re, così come altre centinaia di persone.
    Non ne aveva mai viste così tante sulle scalinate della biblioteca e doveva ammettere che vi erano uomini di ogni razza,età ed etnia.
    Avrebbe giurato di aver visto Troll,umani con mezzo volto, robot e quant’altro.

    ”Probabilmente sarà una selezione abbastanza dura.”

    Pensieri di questo genere affollavano la mente del sovrano dei goblin, mentre con tranquillità saliva le numerose scale.
    Se fosse stato a selezione singola o a colloquio, si sarebbe disposta una fila, un modo per tenere un comportamento civile e ordinato, perfino nella terra delle sabbie.
    Eppure così non era, c’era chi si era accampato sulle scale, chi si era addormentato e chi con impazienza affilava la propria arma.
    Era sicuramente una selezione, un classico far riunire centinaia di persone e dall’alto vedere come si comportano.
    Il primo punto era stato stabilito nella mente del re goblin, adesso bisognava decidere quale sarebbe stato il criterio di valutazione.
    Forza? Agilità? Scaltrezza? Intelligenza?
    Se fossero stati questi i parametri allora non c’era bisogno di fare una selezione.
    Vi erano giganti, vi erano bestie con le ali e quant’altro, alcune differenze erano lampanti, come avrebbe potuto uno come il Re competere contro qualcuno in forza?

    Si mise vicino ad una delle grosse statue, precisamente a quella di destra.
    Nella sua mente stava elaborando ogni possibile scenario sulle prove della selezione.
    Se fossero state specifiche sarebbe stato inutile farle, probabilmente il loro datore di lavoro cercava qualche tipo di persona abile in più campi.
    Avrebbe dovuto però parlare almeno qualche momento con il datore di lavoro per capire che tipo fosse, per predisporsi fin dall’inizio in maniera tale da entrare nelle sue grazie.
    Ma ancora della sua figura non si era vista neppure l’ombra, possibile che fosse un ritardatario?
    Se era stato così disperato da mettere un’annuncio, era forse l’ultimo che si poteva permettere un ritardo simile.
    Che volesse farsi cercare?
    E perché no, d’altronde era li per perdere tempo, almeno avrebbe perso tempo facendosi una camminata.
    Se c’era qualcuno che poteva sapere dove fosse il proprietario dell’annuncio, era quello che aveva deciso di prestargli una zona della biblioteca stessa.
    Il custode.
    Avrebbe chiesto a lui.
    Detto questo si incamminò all’interno della struttura alla sua ricerca.

    Mosse un passo, poi due e infine si fermò.
    Si voltò indietro e guardò il mare di gente.
    E se li in mezzo ci fosse stato il loro futuro capo? Poteva essere, perché no?
    Karakuriki si morse il labbro irritato.
    Doveva prendere una scelta.
    Andare o rimanere.
    Forse se avesse fatto abbastanza veloce sarebbe riuscito a trovare il custode e a tornare al raduno, ma a quel punto il custode stesso poteva essere il loro datore di lavoro.

    ”Troppi sassi nella mente … svegliati un po’ Karakuriki. Segui l’istinto.”

    Così avrebbero fatto tutti i goblin e così fece lui, rigirò i tacchi e decise di entrare nella biblioteca.

    Stato Fisico:Ottimo
    Stato mentale: Confuso dalle troppe possibilità
    Mana:110%

    La radice:
    -(Comprendere e parlare ogni linguaggio esistente)

    La vera terra:
    -( + 10% mana)

    La vera essenza di ogni Goblin:
    -(Insta-Casting)

     
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    Turn off the lights and murder the dawn.

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    Merovish
    Cave del Sapere




    Morg
    Non si è mai trovata di suo già con gli abitanti di Endlos tutta, figurarsi ora che la loro peggior feccia è radunata tutta attorno a lei, con sete di sangue e di soldi, per obiettivi anche meno nobili di quelli dell'ultima arrivata, Muirne stessa. Non ce l'avrebbe mai fatta a considerarsi anche solo al livello dell'unghia dell'ultimo arrivato in quel luogo. Ma per quelli come lei era sempre stato così, comunque la si fosse messa.
    La realtà però è crudele più delle sue prospettive alla sua attuazione pratica e la necessità, prima che far virtù, fa aspiranti suicidi. Così, lei era una tecnocrate con armi antiquate e vagamente automatiche, in mezzo ad un'orda di killer e semi cyborg, o maghi e sciamani, o assassini o così via e la ragione? La sua pancia vuota ed il suo portamonete altrettanto empito d'aria. Avrebbe dato tutto per un po' di cibo decente, non la sbobba della fabbrica, dal quale già pochi proventi venivano serviti.
    Così, dovette farsi forza e prendere uno dei bandi più pericolosi e lucrosi che Merovish ed il Sud avevano ed hanno, tutt'ora, da offrire. Non è ben sicura di cosa si debba fare, né men che meno se le sue abilità siano al livello richiesto, cosa di per sé utopistica, dato che a malapena è sopravvissuta a due anni su quel luogo dimenticato (O benedetto?) da Dio. Perciò, l'ultimo pulcino impolverato si fa strada, con la faccia lentigginosa affondata in un cappotto verde scuro per non incrociare sguardi con nessun attaccabrighe. Quando, in uno dei rari momenti in cui guarda più in alto delle scale, nota la grande statua dell'uomo in catene. Rimane mesmerizzata a fissarla, catturata da quella bellezza premonitrice che raramente aveva potuto vedere ed aveva avuto tempo di ammirare nei suoi pellegrinaggi.


    Morg
    Rookie: "Aperta comunicazione: Muirne?"

    E poi c'era lui. Forse l'unico in quel luogo a non prestare una benché minima minaccia a Muirne. Anzi a rassicurarla con la sua piccola presenza, sempre al suo fianco, qualsiasi cosa accada, nonostante le parole del suo trasmettitore suggeriscano tutto il contrario. Non importa, lui è sempre lì per Muirne e la rossa, guardandolo trasportare tutti i suoi ferri del mestiere in questa pericolosa quest, nonché il suo fido fucile, non può che esprimergli al meglio il suo affetto.

    Muirne: "Shut up, Rookie, cammina."

    In cima alla scalinata, rivede tutti i brutti ceffi delle scale. Anzi, rivede SOLO i brutti ceffi delle scale. Alcuni passeggiano nervosamente, altri attendono seduti o leggendo un libro preso dagli scaffali, altri non sono brutti ceffi che assassinerebbero te, ma il tuo portafogli. Eppure non c'è traccia di un qualcuno che abbia la benché minima idea del perché siano tutti lì a far gruppo .

    Muirne: "Quite... singular."

    Rookie: "Considerazione ipotetica: Siamo stati fregati?"

    Muirne: Agitando il braccio.)"Sssssh! Sssssh!"

    Rookie: "Lamentela: A volte dovrei ficcarti un braccio metallico nel..."

    Muirne: Agitando il braccio ancora di più.)"Sssssssssh! Mi deconcentri!"

    Nessuno a Merovish è così sicuro di sé, nonché burlone, da attirare tutti in un grosso scherzone ed urlare "Sorpresa!", a meno che non avesse assieme velleità esibizioniste e suicide, cosa molto strana per un qualsiasi senziente. Forse, più semplicemente, ci sarebbe stato da cercare QUEL qualcuno. Ma chi? Muirne fa qualche passo indietro, essendo i due relativamente liberi da qualsivoglia interruzione e comincia a fare qualche passetto di qua e di là. Chi potrebbe mai volere loro lì? Impossibile li conosca tutti, ma se sarebbe avvenuta una scrematura... beh, sarebbe stata in quel luogo.

    Rookie: "Osservazione: La Cava dei Saperi ha un custode che..."

    Muirne: Letteralmente sbracciando e voltandosi verso il robot.)"SssSSSSSsssSSSSsssh! Dammit! Lo so che c'è! Voglio sol..."

    Improvvisamente, Muirne smette di parlare e gli occhioni smeraldo si illuminano di un guizzo epifanico prima, quasi furbesco in seguito, mentre la ragazza prende dalle spalle il robot e lo volta verso la stessa direzione in cui stava guardando lei, evidentemente oltre le sue spalle di metallo. V'è lì ubicata la statua dell'uomo in catene.

    Muirne: Indicando col braccio.) "Look!"

    Rookie: "Osservazione: La statua su cui t'eri fissata prima. Per l'armonia delle forme del suo posteriore?"

    Muirne: dando un colpo al casco del Robot.)"No! Non saremmo gli unici a cercare questo custode, ma se cerchiamo l'opposto di QUELLO, forse giungeremo prima degli altri! Listen..." a bassavoce.) "... dev'essere probabilmente vecchio, starà leggendo un libro, o facendo qualcos'altro di intelligente che non ti ho mai visto fare, né io faccio mai e che nessun'altro sta facendo. Anche se non sarà il custode, forse sarà quel che cerchiamo. Andiamo!"

    Heart of a lion, mind of a stone:
    Sicuramente la vita della terrorista e della rivoluzionaria non è semplice. La sofferenza non è solo nei campi di battaglia e nelle strade, ma anche nei Quartier Generali del nemico, nei suoi bunker, nelle sue caserme. Terribili ed indicibili sono le torture dei tiranni che hanno oppresso il popolo di Muirne negli anni e neanche lei è scampata ad uno dei loro orridi interrogatori del nemico. Sfuggirne, grazie ad i suoi commilitoni, ha lasciato ferite dolorose, ma ha reso la sua mente più forte.
    [Protezione dalle Malie]

    "Way to go!"
    Contrabbandare armi e portarle da un quartier generale ribelle al luogo di un attentato ha reso Muirne molto capace nel nascondere... cose. Muirne è in grado di nascondere qualsiasi cosa, con il giusto sforzo mentale nel dissimulare efficacemente di NON avere un Kalashnikov sotto il vestito ed ovviamente date le giuste proporzioni. Non potrà nascondere un carro armato per certo.

    Webley Mk IV revolver
    Revolver

    SBritish Lee-Enfield
    Fucile

    Ferri del Mestiere
    Due larghe sacche/largo borsone in cui si trovano mille e mille utensili che Muirne usa per i suoi lavoretti.

    Rookie
    2V-R8

    Un piccolo droide, riparato alla bene e meglio da Muirne poco dopo il suo arrivo ad Endlos. Purtroppo qualcosa è andato storto durante la riparazione della tecnologia troppo avanzata per la ragazza e Rookie (così battezzato) ora oltre ad aiutare Muirne, insulta sia lei che qualsiasi possibile cliente.
     
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    { Merovish, Cave del Sapere }
    Azazel

    Non eri riuscito a resistere alla curiosità: da sempre il tuo terreno di caccia era dove si sovrapponevano diverse linee del Fato. Quella ragazza misteriosa che avevi incontrato al Belvedere era rimasta incisa nella tua memoria. Anche se per pochi minuti, la sua linea d’esistenza aveva intersecato la tua. Lei sembrava legata in qualche modo a quelle terre, e a te aveva chiesto di districarne ogni segreto. Poi era spuntato quel bando - che faticavi a credere casuale - che aveva portato tante altre linee ad incrociarsi in quel luogo antico. Già da sole le Cave erano un punto di raccordo di molteplici destini: oltre alle storie impresse nei libri, come dimenticare i molti Alfieri che avevano scelto di porre la loro corte proprio tra quelle mura?

    Ti trovavi in un crocevia di destini. Migliaia di strade si diramavano nel tessuto della storia.
    Stavolta qual era la direzione da prendere, Demone degli Incroci?

    Nei tuoi pensieri cercavi di comprendere la logica alle spalle di quel raduno. Come sarebbe avvenuta la selezione di così tanti interessati? Decidesti di cercare un punto di riferimento, qualcuno che fosse esterno a quel lavoro ma contemporaneamente coinvolto in quella faccenda: il Custode delle Cave. Il suo loculo era segnalato da un paio di cartelli, non fu difficile trovarlo. Giunto sul posto, avresti notato una sottospecie di porta da confessionale incastonata nella roccia. Se quello era veramente l’ufficio del bibliotecario, quest’ultimo non doveva essere un amante delle chiacchiere faccia a faccia. Non sembrava essere presente, perché una finestrella smerigliata lasciava intravedere uno stanzone senza nessuno al suo interno.

    Un altro vicolo cieco? Forse no.

    Una bacheca appesa al muro conteneva un solo foglio. Era la lista delle sale studio prenotate, e figurava un solo numero d’identificazione. Sala B24, prenotata a tempo indeterminato.
    Eri sul punto di esultare per la scoperta quando sentisti dei passi provenire da due direzioni differenti. Forse qualcun altro aveva avuto la tua stessa idea.


    { Merovish, Cave del Sapere }
    Karakuriki

    Per farti un nome in quella Tana eri costretto ad attività ben poco regali. Mescolarti con la plebaglia, procedere a tentoni, raccattare un lavoro in cui i datori non si degnavano nemmeno di farsi vedere. Erano lontani i giorni in cui eri tu a dettare le regole, ma non per questo ti saresti dato per vinto. Essere re non era una semplice carica, era una predisposizione dell’anima. Avresti dimostrato al mondo che un vero re poteva ricostruire da zero il suo regno, partendo dallo stesso livello degli straccioni e dei miserabili.

    Cosa fare dunque? Restare in attesa o cercare in giro? Dopo qualche momento d’indecisione, decidesti di seguire l’istinto. Avresti cercato un bibliotecario a cui chiedere qualche informazione. Il posto dove trovarlo era segnalato in maniera decente. Da lontano intravedesti qualcuno, una sagoma irriconoscibile data la distanza. Che fosse la persona che stavi cercando?


    { Merovish, Cave del Sapere }
    Muirne O’Gara

    In fabbrica non avevi niente da fare. Che novità! Di solito c’era una quantità ingestibile di richieste che arrivavano alla divisione di cui facevi parte… ovviamente sto scherzando. La mancanza di fondi e il mobbing subdolo cui eri sottoposta ti avevano rinchiuso in un circolo di noia e frustrazione. E poi si poteva realmente chiamare divisione, quella? I due incompetenti con cui ti avevano messo a lavorare ti facevano quasi rimpiangere l’impiego da apprendista alla fucina di Morag.

    Tanto valeva cercare qualche lavoro part-time alla capitale. Quel bando comparso d’improvviso in molti angoli di Merovish sembrava fare al caso tuo. Ciò che non avevi messo da conto è che non eri l’unica disperata in cerca di un impiego: le Cave quel giorno pullulavano di brutti ceffi. Come se non bastasse, il piccolo Rookie svolgeva egregiamente il suo ruolo di rompiscatole.

    Era il caso di parlare con qualcun altro dotato di cervello, giusto per capire come mettersi in contatto coi fantomatici datori di quel lavoro. Il Custode della biblioteca poteva fare al caso tuo. Incamminandoti verso il suo ufficio avresti notato qualcuno in lontananza.


    I vostri personaggi giungono dove dovrebbe trovarsi il Custode, ma Azazel ha un vantaggio di un minuto sugli altri due. In virtù di ciò, il primo post di questo turno spetta a lui, che ha carta bianca su come procedere nei confronti dei due sconosciuti (Karakuriki e Muirne) che si stanno avvicinando.

    Una nota per Blain e Mordreth: la presente role si svolge dopo “Take Me Anywhere”, quindi i vostri alterego dovrebbero conoscersi già. Per evitare eventuali paradossi/forzature con l’altra role ancora in corso, non esagerate con i riferimenti al vostro precedente incontro, se vi è possibile.

    Per qualunque dubbio o richiesta sapete dove trovarmi.
    La scadenza è fissata per lunedì 24 novembre.
     
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    Azazél
    « Esprimi un desiderio. »

    Si stava arrovellando, tormendandosi il labbro inferiore con due dita, sul neo-problema che gli si era posto innanzi. Non aveva trovato quello che cercava, ma aveva trovato qualcosa di egualmente interessante. O almeno, un punto dal quale continuare la sua ricerca.
    B24. Prenotata a tempo indeterminato. Qualcosa di insolito, qualcosa su cui potrebbe valer la pena indagare. Non avrebbe neanche fatto in tempo a pensarci di più o a felicitarsi con se stesso per la "scoperta", altra gente stava arrivando e presto lo avrebbe interrotto. Dopotutto non poteva sperare che fossero tutti degli stupidi e che si limitassero ad aspettare fuori dalle Cave o a girare senza meta e senza scopo per la biblioteca.
    Sospira, piano, ragionando velocemente sul da farsi. Potrebbe spacciarsi per il Custode e mandarli via? No, sarebbero abbastanza svegli da capire il trucco, crede, e dovrebbe anche liberarsi di quel foglio, giusto per essere sicuri che altri potessero sfruttare la sua stessa idea.
    Sorridendo si sarebbe voltato, per guardare prima a destra e poi a sinistra, controllando i dintorni per vedere se qualcuno lo stesse osservando, oltre ai due figuri in avvicinamento.
    Quei due non potrebbero essere più diversi, un ragazzo ed una ragazza, accompagnata da una specie di robot, lui alto e slanciato, lei minuta e rossa di capelli.
    Particolare sufficiente a fargli dimenticare del tutto il maschio. Dopotutto si dice che le persone dotate di capelli rossi siano figli del Demonio. Azazèl, semplicemente, apprezza quella particolarità - insieme alle lentiggini - come particolarmente stimolante. Giusto per essere fini.
    Nulla gli vietava però di stiracchiare leggermente la situazione a suo vantaggio.
    "Buongiorno, signore, signorina. Androidi (?)" Fa un cenno all'uomo, prima di voltarsi verso la donna con un enorme sorriso e un leggero luccichio negli occhi. Si sarebbe quindi esibito in un lieve inchino e in un esemplare baciamano, se l'altra avesse acconsentito a farsi toccare. Quindi si sarebbe voltato nuovamente verso il ragazzo per stringergli la mano e avrebbe dato un buffetto al robot, non sapendo meglio come salutarlo.
    "Suppongo siate qui per l'impiego, come tutti, del resto." Solleva una mano effettuando un rapido movimento del polso, come ad indicargli i dintorni e la gente che li circonda. "Scusatemi se salto le presentazioni di rito, ma penso in fretta, quindi parlo in fretta. E voi dovete agire in fretta se volete cavarvela." Quanto è stato utile guardare tutti quei film con Lazarus! Una marea di frasi ad effetto per occasioni come quella. "Non vorrete farvi soffiare il lavoro da qualcuno degli altri presenti."
    In fondo non ha mentito, solamente ha omesso piccoli particolari, si è casualmente scordato di riferire che anche lui cerca quel lavoro e che non ha idea di come funzioni davvero la cosa. Piega la testa, ammiccando, per poi controllare - nuovamente - i dintorni, per assicurarsi che nessuno stesse guardando nella sua direzione per prendersi cura del "Documento" su cui è registrata la sala occupata. Cioè se non ci fossero state coperture sopra il foglio come lastre di vetro o simili, lo avrebbe afferrato e rimosso, con tutta la noncuranza possibile, come se fosse davvero lui il Custode addetto a quel genere di operazioni, dunque lo avrebbe piegato e se lo sarebbe infilato in tasca.
    "Se me lo permetterete posso condurvi fino alla sala designata, non c'è bisogno che vi dica che il tempo è tiranno, prego per di qua."
    Quindi avrebbe allargato di poco un gomito per invitare la rossa a prenderlo sotto braccio.
    Non era mica obbligato a condurli davvero nella sala prenotata e nel tragitto avrebbe potuto pensare a cosa fare con loro, circuirli, usarli, si sarebbe potuto rivelare anche più utile che abbandonarli da qualche parte con il rischio che si rifacessero vivi e gli mettessero i bastoni fra le ruote.
    Sperava soltanto che le sue parole li avessero convinti e che la sua faccia tosta, insieme alla parlantina sciolta, potessero bastare a fargli fare quello che gli aveva proposto senza discutere troppo. Ogni secondo era prezioso e ben presto avrebbero dato nell'occhio, lì davanti al supposto ufficio del Custode.


    Status&Poteri

    Status mentale: Ragiona in fretta, molto in fretta.
    Status fisico: Perfetto.

    Passive

    Demon: Azazel per camminare sul piano materiale di Endlos ha bisogno di possedere un essere umano, che faccia da contenitore per la sua anima. Il demone può traslare da un corpo ad un altro, e prenderne il controllo, tramite il semplice tocco. Se la persona che sta possedendo viene uccisa, la sua essenza (pressappoco uno spirito) può raggiungere un altro corpo senza bisogno del contatto fisico, ma solo entro il raggio di 500 cubiti, circa 300 metri.

    [Passiva di Possessione di PnG]+[Passiva di Immortalità Fisica]

    One way ...
    : Il demone ha una voce suadente, un aspetto rispettabile, ha carisma, ha simpatia, è un ribelle e per questo piace! Quando si discute con lui è facile farsi coinvolgere dalle sue motivazioni, dalla sua voce, tutto quello che dice sembra vero, e la gente si lascia convincere facilmente che ciò sia vero!
    In termini di GdR Azazel ha una passiva di Charme che induce le persone che lo vedono a fidarsi di lui e a fidarsi delle sue parole.
    [Passiva di Charme]

     
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    Merovish
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    Morg
    Aveva da mettere a fuoco il tipo davanti alla porta. Le sembra strano, quasi magnetico, nella sua figura elegante e dal portamento signorile. Ma, da quello che le ha insegnato il suo mondo di origine, i tipi come lui possono essere i peggiori, i più feroci. Ma poco importa, davanti a quella porta tanto invitante, dopotutto saranno solo lei, Rookie, il tipo e... e... Muirne si ferma davanti a Kara-something, con la bocca spalancata.

    Muirne: "You... not y..."

    Avrebbe volentieri cominciato a berciargli in due lingue diverse, anche tre (gaelico, inglese e corrente di Endlos), che non voleva mai vedere due volte la stessa persona, di portare altrove il suo brutto muso, di non disturbarla, di... ma poi quel figuro comincia a parlare e Muirne si volta al suo indirizzo, sentendo un brivido freddo e terribile attraversarle la spina dorsale per intero. "This fella plays it hard.". Di come parla sembra saperla lunga sul perché sono qui... che sia un bluff? Muirne non può distogliere lo sguardo da quella porta, finché il tipo non tenta una mossa che lascia interdetta la rossa, anzi la irrita, sino a farle dimenticare che c'è un re dei goblin accanto a lei. Un baciamano. Così... british.
    Tanto che la rossa non risponde, si limita a stringere la presa sulla sua rivoltella nel cappotto ed a storcere le labbra, aspettando Azazel continui il suo giro di saluti, fino ad un buffetto al suo Rookie, che infiamma ancor di più la rossa.


    Rookie: a volume basso.) "Considerazione empirica: Non mi piace questo."

    Muirne: Portando un indice al labbro.)"Sssssh."

    Morg
    Il tipo si riempie la bocca un altro po', per il disappunto di Muirne, che lo squadra con gli occhi verdi pieni di diffidenza, nascondendo un certo timore alla mellifluità dell'individuo. Non che a Merovish s'attendesse qualcosa di diverso, anche se Custode di una biblioteca, ma l'aveva immaginato decisamente diverso. Sempre se lui sia il custode.
    Muirne si volta verso il Re dei Goblin, interrogandolo con lo sguardo, cercando di trasmettergli la sua poca fiducia in qualcuno che neanche si sia presentato, quando si ritrova a poca distanza da lei il braccio dell'uomo, che la invita, un'altra volta ad un contatto fisico.
    La rossa sorride con tutti i suoi bianchissimi denti.


    Muirne: "Ohhh... such a charming!."

    Rookie: "Osservazione di sorpresa: Muirne, sacco di carne, che cosa fai?"

    La rossa, senza scomporsi, prende un braccio del suo costrutto e lo porge al figuro, in modo che la posizione che originariamente spettava a Muirne fosse occupata dal braccio del robot. La rossa, però, non ha smesso di sorridere, sebbene senta di cacciarsi in un mare di guai.
    Ma da lì non si schioda se prima non ha saputo una cosa.


    Muirne: "Well well... Dove ci vuoi portare di bello, Mister... Mister?"


    Through the Barricades
    Una vita passata sulle barricate, da quando era molto, molto piccola, a fare da corriere per la resistenza del suo paese, sotto i colpi di mortai e dei soldati del violento vicino oppressore, hanno affinato i sensi di Muirne. Tutti e cinque. Il fiuto per la polvere da sparo, l'udito per l'approcciarsi a qualsiasi cosa ed un sesto senso tutto per prevenire e scappare o combattere qualsiasi cosa che tenti di ledere alla sua persona. Attraverso le barricate, pochi sopravvivono senza quel dono. Muirne è lì per raccontarlo.
    [Percezione Pericoli]

    Heart of a lion, mind of a stone:
    Sicuramente la vita della terrorista e della rivoluzionaria non è semplice. La sofferenza non è solo nei campi di battaglia e nelle strade, ma anche nei Quartier Generali del nemico, nei suoi bunker, nelle sue caserme. Terribili ed indicibili sono le torture dei tiranni che hanno oppresso il popolo di Muirne negli anni e neanche lei è scampata ad uno dei loro orridi interrogatori del nemico. Sfuggirne, grazie ad i suoi commilitoni, ha lasciato ferite dolorose, ma ha reso la sua mente più forte.
    [Protezione dalle Malie]

    "Way to go!"
    Contrabbandare armi e portarle da un quartier generale ribelle al luogo di un attentato ha reso Muirne molto capace nel nascondere... cose. Muirne è in grado di nascondere qualsiasi cosa, con il giusto sforzo mentale nel dissimulare efficacemente di NON avere un Kalashnikov sotto il vestito ed ovviamente date le giuste proporzioni. Non potrà nascondere un carro armato per certo.

    Webley Mk IV revolver
    Revolver

    SBritish Lee-Enfield
    Fucile

    Ferri del Mestiere
    Due larghe sacche/largo borsone in cui si trovano mille e mille utensili che Muirne usa per i suoi lavoretti.

    Rookie
    2V-R8

    Un piccolo droide, riparato alla bene e meglio da Muirne poco dopo il suo arrivo ad Endlos. Purtroppo qualcosa è andato storto durante la riparazione della tecnologia troppo avanzata per la ragazza e Rookie (così battezzato) ora oltre ad aiutare Muirne, insulta sia lei che qualsiasi possibile cliente.
     
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    Un’ombra.
    Una lontana e indistinguibile sagoma avvolta da uno strato d’oscurità, che li celava i lineamenti e le vesti, possibile che fosse quello il custode della biblioteca?
    Poco probabile.
    Se fosse stato così facile trovarlo fin dall’inizio, non si sarebbe creata quell’enorme folla proprio a due corridoi di distanza, ma bisognava prendere anche in considerazione che forse una buona dose di fortuna aveva colpito il Re.
    Peccato che non credesse nella fortuna.
    Il fatto che lo sorprese di più non fu che nonostante fosse risaputo che il custode fosse “anziano”, e lui era tutt’altro che vecchio, ed i vestiti che indossasse non erano esattamente quelli più adatti ad un bibliotecario, fu la comparsa di una terza persona, che probabilmente come lui aveva avuto la fortuna o la sfortuna di imbattersi in quel “tizio”.
    La rossa delle sabbie.
    Cosa ci faceva li? Non aveva già un lavoro?

    ”Poco importa. Occupiamoci di questo tipo che si macchia di così tante belle parole.”

    Se c’era qualcosa che aveva fermato il Re dall’invocare un goblin grosso come un edificio a quattro piani, era che continuava a nutrire un certo dubbio sull’entità di quell’uomo.
    Poteva veramente essere il custode, nonostante tutti quei piccoli dettagli che cercavano di dire il contrario, nelle sue parole vi era perfino un qualcosa di ammaliatore che portava Karakuriki a stare dalla sua parte.
    Poi l’errore.

    ”Un baciamano? Veramente? Sei un’uomo rilegato giorno e notte in uno schifo di biblioteca e la prima cosa che fai è essere … garbato?”

    Ed ad ogni parola che diceva sembrava che si volesse infossare sempre di più, con le sue stesse mani.
    Il Re guardò Muirne e gli fece capire che se lei non aveva intenzione di fare la prima mossa, l’avrebbe fatta lui.
    Poggiò una mano sulla spalla a colui che si sfregiata di titolo di bibliotecario, sempre con quel suo sorriso che era un misto di pazzo maniaco e buon amico:

    ”Signor bibliotecario, cos’è tutta questa fretta? Anche se per caso arrivassero gli altri, ormai il lavoro è già nostro … no?! Siamo giunti qui per primi. Possiamo parlare e muoverci con calma. Dovrebbe saperlo bene lei, che lavora tutto il giorno fra i libri, la calma è la virtù migliore. Quindi ci dica, in cosa consiste il lavoro?”

    Karakuriki per un’attimo sperò che facesse nuovamente un passo falso, ne bastava uno e sarebbe scattato come una trappola per topi e poco gli sarebbe importato di quante belle parole riusciva a dire.

    ”Stupidi umani.”

    Stato Fisico:Ottimo
    Stato mentale:Curioso di vedere cosa farà il "Bibliotecario"
    Mana:110%

    La radice:
    - (Comprendere e parlare ogni linguaggio esistente)

    La vera terra:
    - ( + 10% mana)

    La vera essenza di ogni Goblin:
    - (Insta-Casting)

     
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    { Cave del Sapere, Ufficio del Custode }
    Muirne O’Gara | Azazel | Karakuriki

    La bacheca era chiusa da una vetrinetta, perciò Azazel non ebbe l’occasione di far sparire il foglio contenente un potenziale indizio. Cercò di cavarsela a parole, che da sempre erano il suo forte – prima ancora di diventare un associato della Seele Corporation. Dal suo canto, Muirne aveva un certo fiuto per i discorsi costruiti come splendidi castelli di carte. Il suo atteggiamento di malcelata diffidenza fu tutto ciò che Azazel ottenne in risposta.

    Anche Karakuriki non era molto convinto da quel sedicente Bibliotecario, fin troppo intrigante ed espansivo persino per i canoni umani. Quel suo fascino magnetico aveva addirittura troncato sul nascere i commenti delle due vecchie conoscenze, che già avevano avuto modo d’incontrarsi in quel di Merovish. Il Demone aveva intenzione di sviare i due possibili rivali, magari conducendoli in qualche ala dismessa delle Cave, ma i due non si lasciarono trascinare senza le dovute spiegazioni.

    Intanto il tempo scorreva. Per quanto ne sapevano i convenuti, le selezioni potevano essersi già concluse.
    Una persona camminò tranquillamente nell’area in cui vi trovavate. Probabilmente era troppo lontano perché balzasse alla vostra attenzione. Lui gettò uno sguardo in lontananza, più o meno dove si trovava la bacheca. Una trentina di metri lo separavano dal trio appostato davanti all'ufficio del Custode. Voi non potevate nemmeno intravedere i lineamenti del suo viso, ma lui probabilmente aveva visto abbastanza. Se ne andò subito dopo, mostrando un sorriso soddisfatto.

    Ora sapeva dove andare.


    Semplice turno d’interazione tra voi, per mantenere la logica della conversazione Azazel dovrebbe andare per primo.

    La scadenza è fissata per lunedì 1 dicembre.
     
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    Azazél
    « Esprimi un desiderio. »

    Che fine ha fatto il Galateo? Il rispetto per gli anziani? L'altruismo e la fiducia verso il prossimo? Lui si adopera così tanto per essere all'altezza della situazione, per risultare gentile ed elegante, per donare aiuto al prossimo porgendo l'altra guancia.
    E cosa ottiene in risposta? Diffidenza, domande sulla sua identità, addirittura la ragazza rifiuta il suo baciamano.
    Non sono più i bei tempi di una volta, quando un cappello a cilindro e un giusto saluto delineavano in maniera netta e precisa volgo da nobiltà.
    Pareva che avrebbe dovuto spiegare le cose con maggiore chiarezza, soprattutto al ragazzo, che lo aveva fermato mettendogli una mano su una spalla e che lo fissava con quello che in tutta probabilità doveva rivelarsi uno sguardo da psicopatico.
    Aveva sospirato piano, preparandosi ad una lunga et precisa spiegazione, non tanto per giustificare quello che aveva appena detto, ma per chiarire la sua posizione nei confronti degli altri due maleducati. O meglio tre, visto che c'è anche il robot.
    Per prima cosa risponde alla rossa, reclinando lievemente il capo. "Mister Azazèl, signorina." E sì che è British lui, è british fino nel midollo, dalla punta delle scarpe al cravattino di marca, passando dalla cintura fino ai gemelli, è l'apoteosi del British. O almeno, vorrebbe esserlo. "Non vorrei avervi offeso in qualche modo, ma vedo con dispiacere che avete rifiutato il mio saluto, per come sono stato istruito e per la mia conoscenza del Galateo, la forma di saluto che ho utilizzato dovrebbe essere la più elegante e la più rispettosa nei vostri confronti, ma non posso pretendere che venga accettata o sia conosciuta da tutti." Fa spallucce, come a dargli scarsa importanza, dopotutto a perderci è Miurne, non lui. O almeno così si vuole convincere il demone stesso. Quindi si rivolge verso il maschio, raccongliendo tutta la pazienza di cui dispone e cercando di essere limpido come una fonte montana scovata da Messner gli dice: "Si dice la calma è la virtù dei forti. Ed in questo preciso momento la sto egregiamente esercitando. Ma la prego di non prendere alla leggera questo detto, altrimenti perde di significato, le spiego." Si ferma un attimo, alzando un indice per poi richiuderlo ed abbassare la mano, nenache fosse un tic dovuto alle spiegazioni. "Mantenere la calma, non significa agire lentamente, anzi mantenere la calma significa perseverare nella lucidità di pensiero in ogni situazione. Ora lei dà per scontato di essere il primo ad essere venuto qui oggi e di avere già il lavoro in tasca, quindi le posso con tranquillità dire che lei non sta mantenendo la calma. La signorina ivi presente è arrivata, anche se di poco, prima di lei e tantissimi altri da questa mattina sono presenti in biblioteca, quanti pensa che possano aver avuto la sua stezza intuizione ed aver magari già ottenuto il posto di lavoro? Senza considerare il fatto poi che non sono io ad assegnare l'impiego." Solleva di poco le sopracciglia, lasciando soppesare nell'aria per un secondo la domanda. Anche lui è arrivato prima di Karakuriki, quindi in veirtà è il suo di discorso a non reggere.
    Prende poi sottobraccio il robot, lanciandogli un'occhiata interesata. Non è mai stato con un essere sintetico prima d'ora, la cosa potrebbe anche rivelarsi interessante. Gli fa l'occhiolino, assumendo un'espressione complice, magari prima della fine della giornata potrà dire di aver avuto rapporti persino con un computer.
    "Ciao bellissimo, invece tu che mi dici? Sembri un tipo silenzioso."
    Sempre tenendolo sottobraccio si volta ancora verso gli altri due, con una espressione neutra in viso. "Ora, in tutta sincerità, che voi accettiate o meno il mio aiuto a me interessa poco e me ne viene in tasca ancor meno, volevo solo essere gentile, ma se questo è l'atteggiamento che ricavo dalla mia premura ne deduco che non siate minimamente interessati e la scelta sta comunque a voi." Hei, davvero non voleva depistarli per allontanarli subito, li avrebbe usati, a modo suo, per ottenere il lavoro, prima di buttarli via. Per una volta che si dimostra genitle con gli altri si prende anche un sacco di diffidenza.
    Si avvia, nel corridoio, per raggiungere il luogo dove forse avrebbe trovato i veri datori di lavoro. "Come mai alla tua amica non è piaciuto il baciamano? Forse non le piacciono gli uomini? Mi sembra anche di aver già sentito il suo accento, ma non ricordo di quale zona sia, in tutta onestà." Si fa pensieroso, prima di fermarsi un attimo e voltarsi ancora una volta verso l'uomo che gli aveva messo una mano su una spalla. "Ah, io non ho mai detto di essere il bibliotecario, anche questo lo ha dedotto erroneamente lei." Gli lancia un sorriso di scusa, prima di proseguire per la sua strada.
    Gli sarebbe piaciuto tantissimo rimuovere quel foglio dalla bacheca, perchè doveva essere protetta da una lastra di vetro? Avevano paura che rubassero i fogli?
    Doveva sbrigarsi, non aveva visto il tizio che li aveva guardati prima di andarsene, ma poteva supporre che altri li avessero preceduti e che il tempo, secondo dopo secondo, si facesse sempre più tiranno.



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    Demon: Azazel per camminare sul piano materiale di Endlos ha bisogno di possedere un essere umano, che faccia da contenitore per la sua anima. Il demone può traslare da un corpo ad un altro, e prenderne il controllo, tramite il semplice tocco. Se la persona che sta possedendo viene uccisa, la sua essenza (pressappoco uno spirito) può raggiungere un altro corpo senza bisogno del contatto fisico, ma solo entro il raggio di 500 cubiti, circa 300 metri.

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    : Il demone ha una voce suadente, un aspetto rispettabile, ha carisma, ha simpatia, è un ribelle e per questo piace! Quando si discute con lui è facile farsi coinvolgere dalle sue motivazioni, dalla sua voce, tutto quello che dice sembra vero, e la gente si lascia convincere facilmente che ciò sia vero!
    In termini di GdR Azazel ha una passiva di Charme che induce le persone che lo vedono a fidarsi di lui e a fidarsi delle sue parole.
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    ”Ma quanta aria gli entra in quei polmoni?”

    Questo fu l’unico pensiero di Karakuriki in mezzo a quel turbinio di parole.
    Non era mai stato un grande amante delle persone che facevano troppi giri di parole, preferiva di gran lunga gente dalle poche parole, ma concise, come Muirne per esempio.
    Ad ascoltare quel Azazèl gli veniva semplicemente un gran mal di testa, per dire cosa poi?
    Che non era nemmeno lui il bibliotecario.

    ”Inutile fino al midollo questo qua.”

    Si passò una mano nei capelli con aria evidentemente irritata, non gli era mai piaciuto spendere il suo tempo, specialmente se ci si perdeva in chicchere inutili.
    Guardò prima la rossa, intrecciando le dita come se fossero state una qualsivoglia trama di un qualunque cesto di vimini, poi però voltò il suo sguardo all’uomo dalla lingua lunga.

    ”Non voglio sembrare né maleducato e né altro, quindi mi scuso con lei per aver inteso male. Ammetto che mi sono lasciato prendere subito dalle apparenze, cosa che non dovrei fare, ma che questa volta mi è uscito spontaneo.”

    In verità in quel momento avrebbe voluto evocare il goblin più grande che aveva, solamente per vedere le sue membra schizzare ovunque.
    Ma quella avventura era ancora all’inizio, forse in futuro,non troppo lontano, gli sarebbe potuto tornare anche utile.

    ”Ehi rossa!”

    Il nocciola dei suoi occhi si spostò nuovamente sull’unica femmina di quello strano gruppo, era quella che conosceva meglio,poiché l’aveva già incontrata, ma ancora non sapeva se fidarsi completamente di lei, ciò era anche dovuto al suo astio verso gli umani.

    ”Che intenzioni hai adesso? Pensi di rimanere con questo simpaticone qui, oppure di tornare di là con gli altri?”
     
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    Merovish
    Cave del Sapere




    Morg
    Dalla fredda placca metallica dell'avambraccio dell'esoscheletro di Rookie, non poteva cogliere poi molto, tuttavia gli occhi o le lenti d'accensione ed illuminazione del Robot lampeggiarono, sentendosi egli finalmente al centro dell'attenzione e non un semplice surrogato di quell'idiota lunatica. Seguendo come a lui possibile il passo del demone, ignaro della sua natura, il robottino trottola accanto ad Azazel, altrettanto ignaro delle sue strane attitudini, intenzioni, gusti, obiettivi, preferenze sess...

    Rookie: "Simulazione di gratitudine: grazie, sacco di carne, per la tua gentilezza. Non so cosa abbia di sbagliato la mia padrona. Osservazione: non apprezza il galateo, ma tra l'altro era abituata a far saltare in aria gente e carri armati. Suggerimento: forse è giusto dire non gli piacciano gli uomini, ma trovo che abbia un vago interesse per..."

    Morg
    La rossa aveva seguito tutta la discussione, con le braccia conserte ed una smorfia di intolleranza sul volto, ma non aveva proferito parola. Anzi l'aveva colta alquanto alla sprovvista la mossa audace di Azazel. Ma, per caso le stava fottendo il robot? Poteva immaginare che questo fosse esteso anche in tutti i sensi? Muirne rimane come una pera cotta a guardare il tipo troppo british per i suoi gusti. La stava per caso tradendo?
    La voce di Kara-something la riporta coi piedi per terra... il caso di dirlo visto come si era svolto il loro ultimo incontro. La rossa sbatte un po' le palpebre incuriosita, prima di avvicinarsi al Re dei Goblin e borbottare qualcosa perché solo lui e lei la sentano. Poi lui poteva capire ogni lingua no?


    Muirne: A bassa voce.)"Keep our eyes open... quel tipo ci serve per un po', credo. Appena fa qualcosa di male... we deal with him."

    Detto questo la ragazza mette una mano dentro il vecchio cappotto consunto e ne tira fuori niente meno che una lunga chiave inglese. Si avvicina al duo e, prima che il robottino possa dire nulla di compromettente, gliela molla in testa, giusto per far vedere chi comanda, prima di rimetterla al suo posto ed affiancarsi ad Azazel, senza guardarlo.

    Muirne: "Well, well tizia che vai tradizione che trovi è su Endlos no? Poi scortese sarò stata, maI deal with this way se non mi piace il tuo modo di fare. E mi ricordi troppo... un modo di fare. Ma come vedi ti sto seguendo. Io sono Muirne!"


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    Sicuramente la vita della terrorista e della rivoluzionaria non è semplice. La sofferenza non è solo nei campi di battaglia e nelle strade, ma anche nei Quartier Generali del nemico, nei suoi bunker, nelle sue caserme. Terribili ed indicibili sono le torture dei tiranni che hanno oppresso il popolo di Muirne negli anni e neanche lei è scampata ad uno dei loro orridi interrogatori del nemico. Sfuggirne, grazie ad i suoi commilitoni, ha lasciato ferite dolorose, ma ha reso la sua mente più forte.
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    "Way to go!"
    Contrabbandare armi e portarle da un quartier generale ribelle al luogo di un attentato ha reso Muirne molto capace nel nascondere... cose. Muirne è in grado di nascondere qualsiasi cosa, con il giusto sforzo mentale nel dissimulare efficacemente di NON avere un Kalashnikov sotto il vestito ed ovviamente date le giuste proporzioni. Non potrà nascondere un carro armato per certo.

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    Un piccolo droide, riparato alla bene e meglio da Muirne poco dopo il suo arrivo ad Endlos. Purtroppo qualcosa è andato storto durante la riparazione della tecnologia troppo avanzata per la ragazza e Rookie (così battezzato) ora oltre ad aiutare Muirne, insulta sia lei che qualsiasi possibile cliente.
     
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    { Cave del Sapere, Ufficio del Custode }
    Muirne O’Gara | Azazel | Karakuriki

    Quell’Azazèl era davvero un gran paroliere. Una di quelle persone capaci d’intortare con tanti bei discorsi ogni boccalone che si lascia trascinare nel turbinio della retorica. Purtroppo questa volta aveva a che fare con dei tipi piuttosto diffidenti. Chissà se erano così di loro natura oppure era la Tana ad avergli insegnato a stare sempre in guardia? Magari avevano fatto qualche brutta esperienza in passato, fidandosi troppo di qualcuno.

    Nonostante tutto, Muirne decise di seguire Azazèl.
    Al Re dei Goblin sarebbe rimasto da decidere dove recarsi.


    { Cave del Sapere, Settore della Sala B24 }
    Tutti

    Seguendo l’indicazione della bacheca delle prenotazioni si poteva raggiungere un’ala specifica delle Cave. Il corridoio che attraversava i filari di scaffali non sembrava molto diverso da altre zone della biblioteca. In quel settore c’erano soprattutto volumi di scienze chimiche e alchimia. In fondo al corridoio che portava alla sala B24 c’era un portone chiuso. Davanti a quest’ultimo c’era una sorta di scatola. Chi giunse sul posto riuscì a vedere un tizio che lasciava scivolare un foglio di carta dentro una fessura apposita di quella scatola. Si dileguò a testa bassa non appena notò che qualcuno si stava avvicinando.

    Un’ispezione da vicino avrebbe rivelato che quella scatola serviva per raccogliere proprio alcuni fogli di carta, che sparivano all’interno del contenitore. Che fosse un modo per raccogliere dei questionari?
    Ma cosa si doveva consegnare?

    Considerando che la porta della sala studio non si apriva in alcun modo, sarebbe stato il caso di guardarsi intorno. Un occhio attento avrebbe notato che in alcuni scaffali erano sparpagliati dei fogli da compilare che non c’entravano nulla con i tomi della biblioteca. Stranamente vicino a questi c’erano degli spilli sottili e affilatissimi. Tutti i fogli erano identici tra loro, recavano solo poche indicazioni stampate ad inizio pagina.

    Cosa non quadra nel Presidio Sud?
    Scrivere la risposta col sangue e consegnare nell’apposito contenitore.


    Ecco svelato a cosa servivano gli spilli.


    Pensate molto bene a cosa fare e - nel caso - a cosa scrivere sul foglio.

    La scadenza è fissata per venerdì 12 dicembre.
     
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    Turn off the lights and murder the dawn.

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    Merovish
    Cave del Sapere




    Morg
    Quindi, comunque sia andata la conversazione con quello strano individuo si sarebbe dovuta abituare la rossa. Dopotutto dovrà accompagnarlo per un po' di tempo. Finché si fosse rivelato utile e non nocivo alla sua persona, ovviamente. Eccolo lì, inoltre, il primo ostacolo di quel lungo (o corto?) viaggio assieme a quei tre mostri. Quattro contando Rookie. Muirne, imbronciata, da un'occhiata in giro e nota i foglietti e le spillette.

    Questo tipo deve avere un bel po' di senso estetico e di gusto dell'avventura per farsi venire in mente certe idee. Prendendo uno dei fogli, sperando sia un qualcosa di semplice semplice per la sua testolina bacata da isolana, l'ex-Terrorista legge ne legge il contenuto. No, non sarà qualcosa di semplice semplice per la sua testolina bacata da isolana, purtroppo. Muirne sospira sconsolata.


    Morg
    Rookie: "Domanda: Muirne, che hai che non va?"

    Chiede quell'idiota del suo costrutto ancora ancorato alla sicurezza di una persona che finalmente lo comprende e prova sincero interesse per la sua "persona". Quanto ed in che misura sincero, sarebbe difficile da dire. La rossa rivolge un'eloquente smorfia di disapprovazione verso il robottino.

    Muirne:"A parte la tua esistenza, non capisco cosa voglia dire questo coso."

    Cosa diavolo potrebbe NON quadrare a Merovish delle tante cose? Non sarebbe più semplice dire cosa quadra? Probabilmente nulla, ma allora sarebbe stato esponenzialmente più semplice, anziché quell'enorme "Pain in the ass" che devono subire. Come se non le bastasse re-incontrare lo sputa Goblin e un Prince Charming vestito di nero e rosso. Inoltre c'è Rookie, c'è sempre Rookie. La testolina vermiglia si alza dal foglio dopo qualche minuto e si rivolge a Prince Charming, con lo sguardo più amorevole ed adorabile che una Terrorista ed una Meccanica può sfoggiare, con quel gusto retrò di contadinella delle campagne, col sorrisone e gli occhioni smeraldo spalancati.

    Muirne: "You,... errr... Azazel?" "What a weird name!") "perché non usi la tua incredibile abilità nel parlare con il prossimo pollo che passa di qua a scrivere una cosa su questi foglietti per spennacchiarlo di ciò che sa? Prometto che dopo se vuoi gli sparo un colpo di rivoltella in mezzo agli occhi!"

    Avesse accettato, perfetto! In caso contrario, Muirne ce l'ha già la risposta e l'avrebbe scritta senza indugi.

    "Niente deve quadrare a Merovish."



    Energia: 100%
    Stato psicologico: What the hell, mate?
    Stato fisico: Regolare

    Nota: Lo so la risposta sia banale, ma non c'era molto di elaborato da aspettarsi da Muirne. :c

    Through the Barricades
    Una vita passata sulle barricate, da quando era molto, molto piccola, a fare da corriere per la resistenza del suo paese, sotto i colpi di mortai e dei soldati del violento vicino oppressore, hanno affinato i sensi di Muirne. Tutti e cinque. Il fiuto per la polvere da sparo, l'udito per l'approcciarsi a qualsiasi cosa ed un sesto senso tutto per prevenire e scappare o combattere qualsiasi cosa che tenti di ledere alla sua persona. Attraverso le barricate, pochi sopravvivono senza quel dono. Muirne è lì per raccontarlo.
    [Percezione Pericoli]

    Heart of a lion, mind of a stone:
    Sicuramente la vita della terrorista e della rivoluzionaria non è semplice. La sofferenza non è solo nei campi di battaglia e nelle strade, ma anche nei Quartier Generali del nemico, nei suoi bunker, nelle sue caserme. Terribili ed indicibili sono le torture dei tiranni che hanno oppresso il popolo di Muirne negli anni e neanche lei è scampata ad uno dei loro orridi interrogatori del nemico. Sfuggirne, grazie ad i suoi commilitoni, ha lasciato ferite dolorose, ma ha reso la sua mente più forte.
    [Protezione dalle Malie]

    "Way to go!"
    Contrabbandare armi e portarle da un quartier generale ribelle al luogo di un attentato ha reso Muirne molto capace nel nascondere... cose. Muirne è in grado di nascondere qualsiasi cosa, con il giusto sforzo mentale nel dissimulare efficacemente di NON avere un Kalashnikov sotto il vestito ed ovviamente date le giuste proporzioni. Non potrà nascondere un carro armato per certo.

    Webley Mk IV revolver
    Revolver

    SBritish Lee-Enfield
    Fucile

    Ferri del Mestiere
    Due larghe sacche/largo borsone in cui si trovano mille e mille utensili che Muirne usa per i suoi lavoretti.

    Rookie
    2V-R8

    Un piccolo droide, riparato alla bene e meglio da Muirne poco dopo il suo arrivo ad Endlos. Purtroppo qualcosa è andato storto durante la riparazione della tecnologia troppo avanzata per la ragazza e Rookie (così battezzato) ora oltre ad aiutare Muirne, insulta sia lei che qualsiasi possibile cliente.
     
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    Looking at the Stars

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    Azazél
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    Le cose non sembrano andare così male adesso, alla fine li ha convinti a farsi seguire, in un certo senso, o almeno ha convinto Miurne e il suo robot. Dopo quelli che parevano interminabili corridoi finalmente avevano raggiunto la tanto agognata sala. Iniziava a diventare impaziente.
    E le sorprese ancora non erano finite.
    Al di là del tipo che si dileguava velocemente, questo nuovo enigma da risolvere aumentava il tempo perso e riduceva le sue probabilità di ottenere quel lavoro. Non c'era qualche scorciatoia? Una mazzetta o cose simili.
    Una scatola in cui inserire dei fogli sui quali scrivere, con il sangue, la risposta ad una criptica domanda.
    Diavolo, che macello. Senza parlare del fatto che l'idea di doversi bucare per scrivere gli piaceva veramente poco. Poteva anche essere scoperto per quello che era, con quel prelievo, sempre ammesso che qualcuno non lo avesse già riconosciuto davvero.
    Però il modo di pensare di Miurne iniziava a piacergli. Sorride appena, voltandosi verso di lei. "Potrebbe essere un'ottima idea, ma rischiamo poi di farcelo sfuggire, non è detto che una volta passato il test e visto cosa lo aspetta dopo gli sia concesso di tornare indietro a comunicarcelo. Senza considerare il fatto che potrebbe cercare di soffiarci il posto di lavoro e per eliminarlo dovremmo trascinarlo fuori dalle cave." È anche vero che qualcuno dalla mente abbastanza debole da farsi manipolare in quel modo, probabilmente non sarebbe mai stato scelto. Si prende il mento fra le dita, ragionando. "Fammi pensare un secondo." Cosa significa davvero quella domanda? E come faranno lui e gli altri due a passare quella fase del test? Potrebbe anche usare quell'occasione per indagare su Platinia, disegnando il simbolo che ricordava di averle visto sulla guancia, se dall'altro lato - chiunque ci fosse stato - lo avesse riconosciuto, sicuramente avrebbe reagito in qualche modo.
    Continua ad accarezzarsi la barba, distrattamente. Cosa non quadra nel Presidio Sud?
    Tutto. A meno che non lo facessero quadrare gli Eversori, ma questo lui non poteva saperlo.
    "Oltre a quello che mi hai appena proposto, che possiamo tentare valutando i rischi e i vantaggi, potremmo stringere un patto fra di noi." Abbassa la voce di poco, nel tentativo di non farsi sentire da tutti. "Potremmo compilare i fogli scrivendo cose ben diverse, in modo da avere un'ampia possibilità di essere scelti e passare il test, quindi, dopo aver raggiunto lo step successivo potremmo spacciarci per squadra, per tentare di far passare comunque anche chi non ci è riuscito. In questo modo dovremmo aumentare le nostre possibilità di risolvere questo rompicapo." Fare squadra? Certo, se può servire a raggiungere il suo obiettivo è disposto a fare di tutto. Di tutto, vi dico.
    Gli servivano certezze, modi sicuri per scavalcare quell'ostacolo, non congetture! Eppure, per quanto si sforzasse, non riusciva a venirne a capo, a trovare il modo corretto per passare il test.
    Alzando il capo, si sarebbe guardato attorno, osservando le altre persone in quella zona. Alcuni di loro dovevano aver già scritto e consegnato quella risposta, altre probabilmente stavano ancora pensando a cosa scrivere. Non poteva permettersi di sprecare troppo tempo o altri sarebbero passati e lui avrebbe perso qualsiasi vantaggio. Doveva trovare qualcuno da cui carpire informazioni, con lo sguardo cercò il tizio che si era dileguato al suo arrivo, magari poteva chiedere a lui e poi adoperarsi con qualcuno di appena arrivato che non avesse ancora consegnato il foglio. Inoltre cercava di memorizzare i visi, per capire se qualcuno all'improvisso scomparisse o cambiasse posizione, cercava uno schema, una via attraverso la quale quelli che davano la "giusta" risposta venivano scelti. Che, semplicemente, sparissero all'improvviso convocati dai loro datori di lavoro?
    Alzò la testa, colto da un'improvvisa idea. Avrebbe potuto compilare per bene quel foglio con un cerchio evocativo per se stesso, imbucarlo e attendere. Attendere che ovunque andasse qualcuno lo prendesse in mano e lo leggesse, per essere convocato lì dove l'altro si trovava.
    Poteva valere la pena provarci, ma prima aveva bisogno di più informazioni e di completare un piano di riserva con Miurne, tipo il patto che le aveva appena proposto.
    In ogni caso, in un angolo della sua mente, permaneva la tentazione di scrivere con il suo stesso sangue "Tutto e niente." Seguito dal simbolo che campeggiava sulla guancia di Platinia. Magari lo avrebbe fatto per davvero.



    Status&Poteri

    Status mentale: Spulcia idee e cerca il grande schema dietro la prova.
    Status fisico: Perfetto.

    Passive

    Demon: Azazel per camminare sul piano materiale di Endlos ha bisogno di possedere un essere umano, che faccia da contenitore per la sua anima. Il demone può traslare da un corpo ad un altro, e prenderne il controllo, tramite il semplice tocco. Se la persona che sta possedendo viene uccisa, la sua essenza (pressappoco uno spirito) può raggiungere un altro corpo senza bisogno del contatto fisico, ma solo entro il raggio di 500 cubiti, circa 300 metri.

    [Passiva di Possessione di PnG]+[Passiva di Immortalità Fisica]

    One way ...
    : Il demone ha una voce suadente, un aspetto rispettabile, ha carisma, ha simpatia, è un ribelle e per questo piace! Quando si discute con lui è facile farsi coinvolgere dalle sue motivazioni, dalla sua voce, tutto quello che dice sembra vero, e la gente si lascia convincere facilmente che ciò sia vero!
    In termini di GdR Azazel ha una passiva di Charme che induce le persone che lo vedono a fidarsi di lui e a fidarsi delle sue parole.
    [Passiva di Charme]

     
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39 replies since 16/11/2014, 16:13   722 views
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