Lo vuoi... un biscottone?

Sono molte le leggende di Endlos che elogiano l'innaturale bellezza dei Galanodel. Dai poemi epici ispirati alle battaglie dell'Alfiere Errante alle canzoni d'amore -o le storie di paura- aventi come protagonista l'Ambasciatore dell'Est. In ognuno di essi, nessuno escluso, si parla di loro come di creature innaturalmente avvenenti ed irradianti bellezza al punto da catturare i cuori di chi, volontariamente o meno, li incrocia sul proprio cammino.
A questi dati di fatto, confermati da più fonti, ne seguono alcune decisamente più fantasiose e non provate. Una di queste afferma che nessuno di loro abbia bisogno di particolari cure come diete equilibrate o trucchi di cosmesi perchè la loro avvenenza è genetica. Pertanto nessuno dei gemelli avrebbe in realtà necessità di lavarsi o in genere trascorrere del tempo nel curare la propria persona.
Probabile ma... falso.
Basta conoscere l'Ambasciatore Quarion per capirlo.

Quel giorno il bel Cavaliere Celeste dalla chioma turchina era in giro per la valle con l'intento di trascorrere la mattinata facendo jogging lungo le strade prossime alla sua dimora. Indossato il completo sportivo -e cioè pantaloncini rosa molto corti abbinati agli scaldamuscoli e canotta nera come le scarpe- aveva impiegato qualcosa come un'ora e tre quarti fra manicure, trucco ed acconciatura. Non che gli servissero realmente... ma il bell'Ambasciatore non riusciva a farne a meno.
Esattamente come rimirarsi tutte le mattine allo specchio per poi complimentarsi con il proprio riflesso.
O baciarlo.

In ogni caso, finalmente pronto, era uscito di gran fretta e si era esibito in una graziosa corsetta, degenerata poi in una marcia non appena gli venne il fiatone. Ma questo non importava: se era per slanciare le gambe e rassodare i glutei, il bel Galanodel avrebbe sopportato qualsiasi tortura degli inferi!
Sculettante e felice aveva quindi raggiunto una radura, e proprio qui fu attirato dal verso di una gallina ed i discorsi di un povero pazzo che parlava da solo. O peggio: con la gallina.

”Oh, Rosita. Se bastasse così poco per vedere i propri sogni diventare realtà, lo farei anche io. Ma capiscimi, ormai sono più che cinquantenne, cosa potrei mai fare da solo?”

Avvicinandosi lentamente alle sue spalle, il bel Quarion fu tentato di proporgli qualche esercizio di squat da fare in compagnia, ma quello che gli uscì dalle belle labbra rosse fu solo il frutto della sua sorpresa e della curiosità più sincera.

-Oh, perdonami se ti ho fatto spaventare... ma non ho potuto fare a meno di notare il tuo adorabile uccello- spiegò, non appena l'uomo fu di fronte a lui -Posso... posso accarezzarlo?

Sorridente e tranquillo, in attesa della risposta dello sconosciuto, abbassò lo sguardo sulla bella gallinella e le rivolse un lieve saluto con la manina.

Lo sconosciuto gli sembrò immediatamente una persona molto affabile, gentile al punto da concedergli di toccargli l'uccello, confessandogli con tutta franchezza che quella pratica gli piaceva molto. Contento del fortuito incontro, l'Ambasciatore si fece prontamente avanti, sorriso sul bel volto e mano tesa.
...
Quando poi Zorro gli avvicinò la gallina, Quarion ci rimase un pò male.

”Piacere comunque, mi chiamo Antonio Josè Rodriguez Banderas e sono un naufrago. può anche chiamarmi semplicemente Zorro … ehm scusi, volevo dire Banderas. Lei invece è Rosita e non è un’uccello qualsiasi, è una gallina. Lei invece, come si chiama?”

Sospirò mesto, il bel giovane, cercando di farsi forza sul suo tesoro sottratto così ingiustamente. Evidentemente era stato frainteso, ma a quel punto sembrava scortese non degnare la gallinella lì vicino di qualche attenzione. Anche perchè, a vederlo così legato a quella creatura, iniziò ad accarezzargli l'idea che Banderas fosse zoofilo. Non che ci fosse nulla di male, sia chiaro: fra gatti, volpi e -probabilmente- grifoni, la sorella non si risparmiava mica! Non nelle sue fantasie.

-Quarion Galanodel, Ambasciatore ed Ufficiale dell'Est agli ordini della Dama Azzurra, per servirla.

Concluse la presentazione con un elegante inchino. Avvicinandosi poi all'uccello di Antonio, prese infine a carezzarlo con movimenti lenti e ripetitivi, ben attento a non fargli male.

-Visto da vicino sembra più grande di quanto pensassi- ammise, come per fargli un complimento -Scommetto che la mattina si alza prima di te ♥

”Lei si che è giovane cortese signor Quarion."

Si complimentò lo straniero, e l'Ambasciatore dell'Est ne fu soddisfatto.

"Si vede proprio che lei d’uccelli se ne intende signor Quarion. Comunque si, Rosita si sveglia sempre prima di me, il suo uovo è il primo ad essere deposto al mulino ed il primo che sbatto per farci la pasta frolla dei miei biscotti.”

E fu allora che il bel Galanodel venne quasi abbagliato da tanta magnificenza ed amore per i propri biscotti. In un certo senso lui e Banderas avevano qualcosa in comune: anche lui li adorava, dai ripieni a quelli da inzuppo. Le sue colazioni erano sempre abbondanti, così da rispettare uno stile di vita sano ed equilibrato.

-Oh, sarei davvero curioso di assaggiare i vostri prodotti, messere- si introdusse con garbo, portando un ditino sulle labbra con aria pensosa -Se ve lo chiedessi, una di queste mattine potrebbe sbatterlo anche per me?

Perchè infondo non c'era nulla di male nel chiedergli di preparargli dei biscotti. Avrebbe anche pagato, infondo... non era mica un pezzente!

”Sembra comunque un bel posto questo Est. Cosa c’è oltre, intendo negli altri punti?”

Riflettè un attimo, prima di rispondere. Non sembrava un grande conoscitore di Endlos, pertanto era abbastanza sicuro che scendere nei dettagli lo avrebbe certamente confuso. Quindi si limitò alle informazioni generali.

-Beh, ci sono altri presidi. Ad Ovest c'è il mare ed il Presidio Errante è sospeso in aria. Anche il Nord è bello ma... fa freddo e non c'è mai nessuno. A Sud fa caldo, ma la capitale è più movimentata.

Spiegò, muovendo il ditino sentenzioso. Poi si ricordò un dettaglio.

-Se vai a Sud, ricorda di non portare la gallina. E' pericoloso per lei!

...come se non lo fosse anche per Banderas.

”Non si affligga così tanto per me. Anche perché, per quanto non sembri, questo vecchietto qualche tempo fà ci dava sotto con la spada.”

A quella consapevolezza Quarion si fece pensieroso: a vederlo Antonio non sembrava un guerriero, nè lui e nemmeno Rosita, ma se l'individuo affermava di possedere una simile dote, l'Ambasciatore non poteva fare altro che accettare quella verità con rispetto. In futuro avrebbe sicuramente avuto modo di incontrarlo, e assaggiare i suoi colpi di spada.

”Se volete assaggiare i miei prodotti vi basterà aspettare veramente poco …” ”Coccodè” ”Allora prenda signor Quarion. Io queste le chiamo le macine, sentirà che bontà”

Estasiato dalla visione paradisiaca derivante la manipolazione magica della pastafrolla -invero mai vista prima di quel momento- il bel Galanodel rimase ancora più sconvolto dal prezioso tesoro custodito fra le mani di Banderas. Si trattava di un biscotto. Ma non era un biscotto qualunque... aveva il buco!

-Posso... toccarlo?

Senza dire altro, andò a sfiorare la superficie dal colore invitante, infilando un indice al suo interno così da allontanarlo alla presa del fornaio del Mulino Bianco. Infine lo portò alle labbra, così da assaporarlo lentamente e non senza una curiosa sequenza di suoni e versi d'apprezzamento.

-E' buonissima!- commentò, estasiato dal sapore -La settimana prossima avrò un ospite: sarebbe possibile commissionare alcuni biscotti freschi per quella data?

”La ringrazio signor Quarion, senza dubbio deve essere un’ospite importante, quindi gli propongo un’accordo …”

A quelle parole lo sguardo dell'Ambasciatore si fece più serio e concentrato, come se si stesse preparando a qualunque tipo di accordo. Da quelli lavorativi a... beh... "lavorativi", si.

” … da quando sono arrivato qui su Endlos non ho avuto tempo per comprare una casa oppure un nuovo mulino, mi sono dovuto arrangiare con i villaggi che trovavo. Quindi capisce che non alcun vincolo che mi impegna e quindi essendo libero, potrei venire direttamente con lei e preparare li sul momento i biscotti. Sarebbero molto più freschi e più caldi se fatti sul momento e non tramite commissione. Cosa ne pensa?”

Era un uomo senza dimora, dunque. Un uomo senza un tetto sotto cui ripararsi e tanto talento sprecato che parlava con le galline: come avrebbe potuto il nobile e magnanimo Quarion rifiutargli ospitalità? No, non avrebbe potuto.
Restava però un problema: Daniel poteva diventare geloso.

Non che gli importasse molto, ma nonostante per tacito accordo ciascuno non sottoponeva l'altro a domande imbarazzanti su eventuali amanti... non era di fatto mai capitato di averne uno in casa in presenza di entrambi. Non sapendo come l'avrebbe presa il suo fidanzato amico decise quindi che era meglio evitare di approfittare sessualmente sia di Zorro che Rosita, cosciente che fossero dei poveri vagabondi disgraziati e senza voce in capitolo in questioni legali.

-Nei pressi della mia dimora, in una campagna che mi appartiene, c'è un mulino disabitato ma ben tenuto, poichè mi occupo personalmente di finanziarne la manutenzione. Potrei regalarglielo, purchè in cambio faccia una linea di biscotti tutta mia.

Disse, sollevando il ditino sentenzioso.
Ecco il suo lato da economista che spuntava fuori nei momenti migliori: prima la catena di "centri benessere", ora anche i biscotti. Probabilmente sarebbe diventato presto così ricco da farla in barba a tutti i mercanti di Endlos.

-Le Sveltine: così buoni che van via subito!

Detto ciò si voltò di spalle, incamminandosi verso la propria dimora -e dunque anche questo famoso mulino.

-Prego, mi segua e lo ammiri! A lei lascio scelta.

SPOILER (clicca per visualizzare)

Ti lascio l'ultimo post. Divertiti