Knowledge of Foremost Harmony

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    Una supernova galattica caldissima e traboccante dolcezza, il cuore pulsante del multiverso.

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    Legno, libri e cervella_


    «M-my... freck... les?»


    Yes, your freckles, my dearest. Così allegre e giovanili.
    Sorrido, senza dire niente. Il silenzio che regna tra di noi dice già tutto, così come le nostre espressioni, i pensieri sussurrati, le emozioni che albergano in noi e ci animano scaldandoci i rispettivi cuori all'unisono
    .

    «...»


    Oddio! Oddio sta per...! Oh... Non avrei mai pensato che lei... Volevo farlo io, dopo aver visto la sua reazione, aspettavo quella! E invece...Invece mi precede: si allunga per accarezzarmi, e quando lo capisco il mio cuore perde un battito, facendomi sgranare gli occhi dall'emozione. Un'emozione così forte da rasentare quasi la paura: la paura che ti scioglie le budella in uno strano acido indefinibile, la paura che ti fa salire le vertigini fino alla fronte facendoti sudare freddo e minacciando di farti svenire. La paura di un'adolescente quando la sua prima cotta fa una mossa nei suoi confronti, una mossa che pare voglia ricambiare ciò che prova...

    La sua mano si avvicina sempre più, io trattengo il fiato, il tempo si dilata, e...Oohhh...!
    Al primo contatto espiro, quasi tremolante; i miei occhi si chiudono, le mie sopracciglia volano leggiadre nel cielo limpido della mia fronte, e... Ohohohwwwwhhhh... Mi crogiolo nel suo tocco, un tocco che non sentivo più da...anni, anni che parevano secoli...Un tocco così intenso che mi commuovo, incredula, perché non mi sembra vero di poterlo provare di nuovo.
    Porto una mano sopra la sua per assicurarmela, per assicurarmi che non la stacchi, che non la tolga, che non me ne sottragga, che non se ne vada, che non mi lasci qui così, a metà, vulnerabile e scoperta nel mio momento più intimo. E poi ruoto lievemente la testa per strofinare la mia guancia nel suo palmo, con lentezza e bramosia...perché questa è la mia terra promessa...è la mano di quel qualcuno che promette di tenere la mia. O almeno che sembra promettermelo, ch'io credo sia colei che lo farà...

    Questo cambia tutti i miei piani, li stravolge: pensavo che sarei stata io la parte forte! Pensavo che sarei stata io a farla sciogliere, abbandonare tra le mie braccia, contro il mio palmo, a farle chiudere gli occhi e farla sentire finalmente a casa, a permetterle di riposarsi, di lasciar andare la perenne guardia alta ed allarmata nei confronti del mondo esterno e circostante. Pensavo che sarei stata io a esser il suo riparo, per prima. A farla sentire al sicuro, protetta, e che poi lei avrebbe ricambiato.
    E invece no.
    Mi ha preceduta, d'istinto. Mi ha preceduta, perché è forte, è potente, ed è così sicura da poterselo permettere, sotto sotto.
    Perché lei è come me. E a volte la comunicazione non-verbale dice più di tutto il resto.
    Lei è come me.

    A questa consapevolezza, sulle mie labbra si allarga un sorriso: caldo, sereno, rilassato. Ed i miei occhi si riaprono lentamente, per vedere di nuovo il suo viso dolcissimo. Com'è bella...
    E anche a me viene infine da accarezzarle il viso a mia volta, e così finalmente lo faccio, è il momento: porto l'altra mano sulla sua guancia, e spero con tutto il cuore di suscitare in lei tutto ciò che lei ha suscitato in me. Lo spero, e lo desidero con tutta me stessa e tutte le mie forze: perché se lo merita
    .

    «I'll do my best... now I'm... okay... I guess that took me just to rise my chin to see my own morning star...»

    «...Ah...»


    2zt8y02_zpsda9a7413
    A bocca aperta. Ad occhi aperti. Mi lascia così, con quelle sue parole. Incapace di proferirne io a mia volta, mi esce solo una vocale mozzata, come il mio fiato, come i sussulti del mio cuore che non sembra volerne sapere di rigare dritto e normale. Come se fosse possibile, come se fosse un momento normale, questo.
    Rimango senza parole, a fissarla, per interminabili istanti, mentre sulle mie palpebre si affacciano lacrime, lacrime di intensa gioia, stupore, commozione. Lacrime d'ametista, come la mia anima, come i miei capelli di nuovo.
    "...Sono la sua stella...la sua stella del mattino...la sua Venere..."
    È la cosa più dolce che qualcuno mi abbia mai detto in tutta la mia vita...E sento la sua paura, ma...non riesco nemmeno a comprenderla, a capire come si possa pensare che sia una frase sciocca, quando invece è così...toccante...Tanto che mi spinge alle lacrime, che scendono calde sulle mie guance, sulla sua mano, tra le mie dita che tengon le sue...
    La guardo, e piango di gioia, commossa, onorata, lusingata, imbarazzata, e...tanto...tanto...innamorata..
    .

    «I... promise... Aisling...»


    Aisling...
    Aisling...
    Aisling...
    La sua mente è una finestra aperta per me: posso guardarci dentro, e vedere tutto ciò che prova, tutto ciò che pensa, tutto ciò che intende, tutto ciò che vive e sente e "vede"...
    Aisling...
    La mia bocca s'incurva, le mie labbra si accartocciano...
    Aisling...
    I miei occhi si stringono, mentre cascate copiose e senza fine sgorgano con più vigore da essi...
    Aisling
    .

    «...H...»


    Un alito d'aria, un'altra lettera senza senso, un'altra parola che non riesco a pronunciare, overwhelmed come sono da tutte le sensazioni ed emozioni che questa giovane, straordinaria donna mi regala.
    ...Aisling...
    Scatto, tirandola a me con entrambe le mani sulle sue guance ora, e la bacio. Un moto, un impeto incontrollato ed incontrollabile ormai. Il desiderio più viscerale e vitale, di fondermi con lei in un'unica entità vivente in questo mondo.
    La bacio, rubandole questo bacio, donandole completamente me stessa. La bacio, investendola con tutte le mie emozioni, con tutto l'amore innamorato e vivace e pieno di speranza e di gioia e di gratitudine che provo in questo momento nei suoi confronti. La bacio, fondendo le nostre menti in una cosa sola, un unico ricettacolo di emozioni condivise, colorate e rosee e purpuree, come una raffica di esplosioni di galassie e nebulose e supernove nell'universo -e forse anche lei riesce a vedere tutto ciò sotto forma di queste immagini-. Perché a volte la comunicazione non-verbale dice più di tutto il resto. Ed io sono come lei.
    La bacio, sperando di legarla a me per sempre, perché io sono già legata a lei.
    La bacio, la bacio e la bacio. Non m'interessa più di nient'altro. La bacio, ed è tutto ciò che m'importa ora.
    La bacio. Perché in questo momento la amo. La amo dal profondo, con tutta me stessa.
    La bacio e, per quel lungo attimo, il tempo intorno a noi si ferma. Letteralmente, grazie ai miei poteri: perché vorrei che quest'istante non finisse mai. Perché vorrei che tutto il multiverso fosse costituito da questo nostro bacio eterno.
    La bacio. Non ho in testa altro, non riesco a pensare a null'altro.
    Un bacio. Solo un bacio. Con lei
    .


    _Specchietto Tecnico:



    Specchietto Tecnico_

    [☆] Condizioni Fisiche: Ottimali.

    [☆] Condizioni Psicologiche: Ottimali.

    [☆] Condizioni Energetiche: Mana al 100%.

    [☆] Equipaggiamento e Poteri:
    Equipaggiamento

    ¬ Chakram seghettato.
    ¬ Pugnale.
    ¬ Glock 19.
    ¬ Pertica delle Notti Stellate (Bastone).
    ¬ Fangs & Claws.
    ¬ Bacchette magiche, libri di magia et similia (GdR).
    ¬ Bussola dei Desideri (GdR).


    Passive

    ¬ ThoughtDensity (Telecinesi).
    ¬ PsicoEssenza (Immortalità/Autorigenerazione).
    ¬ Mentalist (Telepatia).
    ¬ Mente Blindata (Auspex rilevazione intrusioni mentali/psion).
    ¬ Disturbance in the Force (Sesto senso per il pericolo/Instant-Casting).
    ¬ Disturbance in the Force (Preveggenza/Premonizioni, GdR/Quest).
    ¬ Cerebro (Auspex rileva-menti).
    ¬ Alterazione: Somatizzazione Metapsichica (Shapeshifting, GdR).

    Specchietto Riassuntivo_

    Commossa al punto da non avere più parole, Violet inizia a piangere lacrime viola e poi bacia Muirne <3 condividendo tutto ciò che prova tramite la telepatia e freezando il tempo attorno a loro coi suoi poteri :pft:.

    Note_

    ---.


    Ramona_super-1-_zps41489fec





    Edited by Zaho's Violet - 26/1/2015, 01:12
     
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    Turn off the lights and murder the dawn.

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    Cave del Sapere




    Morg
    Aveva creduto di averle arrecato qualche male con quelle parole d'affetto... aveva seriamente temuto, vedendo quel volto contratto nelle lacrime, quel volto che aveva conosciuto come curioso, vispo, pronto a schizzare ovunque e pieno di vita... esattamente... come il suo.
    Finalmente Muirne ci arriva.

    Quando ricambia la carezza sul volto sciupato e lentigginoso di Muirne, questa sorride, quasi sollevata, eppure s'irrigidisce d'un tremore lieve ed impercettibile. Non sa cosa sta provando, non è mai stata così vicina ad una donna prima d'ora, neanche quando la curavano nelle infermerie nei palazzoni distrutti dalla guerra della città dove ha combattuto palmo per palmo.
    Non le crea disagio, né le da' particolare fastidio. Anzi, teme addirittura che le stia bene questa sia così vicino e la accarezzi. Non sa se per suggestione provocata da Violet stessa o per un impulso puro e sincero del suo cuore verso l'anima, sente una vicinanza a questa
    lass dinnanzi a lei.

    Aveva creduto di averle arrecato qualche male con quelle parole d'affetto e ci mette un po' a realizzare che l'ametista che scende dalle sue guance e quegli occhi esprimono contentezza. Se ne accorge quando con le dita tenta di asciugargliene qualcuna, meravigliandosi se fossero salate come quelle di tutti, e quando la guarda negli occhi incoraggiante.


    Muirne: "Hey... Hey lass... don't you...!?"

    Una terza volta, Violet e le sue emozioni la prendono totalmente in contropiede. Molto di più stavolta, la sua azione, che la coglie totalmente impreparata, quasi la spaventa, tanto che rimane con la mano che reggeva la guancia della Zorak vuota, a mezz'aria, dov'era prima il suo volto e la mano che tiene tra le sue allena la presa, così come gli occhi smeraldo si spalancano, mentre il corpo intero si irrigidisce e la scommessa di Violet rimane in bilico su di un sottile stelo.
    Sta baciando una donna.
    Per meglio dire, una donna sta baciando lei.
    Il primo istinto è confuso. Così come la prima volta che la ragazza dai capelli cangianti le ha sussurrato quelle parole così dolci all'anima. Un misto di sentimenti che cozzano tra di loro... eppure stavolta vengono sommersi da un'onda, un'onda d'ametista in grado, volesse anche Muirne, di fugare ogni suo dubbio. Violet. Tutto Violet. Non ha avuto paura, glielo riconosce ed una parte di Muirne urla di dimostrarsi all'altezza, di non indietreggiare, per orgoglio. Un'altra parte le dice che non sa cosa sta facendo, che non è di certo lì per quello, che c'è qualcosa di sbagliato in tutto quello.
    No.
    Improvvisamente tutte e due le opzioni le sembrano qualcosa di stupido, di superficiale. Perché complicarsi la vita, è stato tutto così naturale che è quasi una vergogna non immergersi in quell'onda violetta, pur senza lasciarsi trascinare così violentemente. Tutto così naturale che non vi trova nulla di sbagliato in quel bacio subitaneo, inquietante... ed estremamente dolce. Sente le labbra della ragazza premere sulle sue, ma non la ostacola, se non per un attimo... lascia che entri, perché è curiosa, perché vuole assaporare tutte le supernova dell'universo, perché Violet le schiuda tutti i segreti che vuole condividere. Perché vuole Violet le mostri tutto ciò che ha da farle vedere, le dia tutto ciò che ha da darle... e Muirne farà lo stesso.

    La mano che prima era a mezz'aria, ora cala sulla nuca di Violet, premendo con dolcezza nelle sue carezze, mentre la gemella stringe le dita di Violet con trasporto e vicinanza, non volendo se ne vada via. Ricambia il suo bacio con tutto ciò che può darle, riversando tutto il sollievo, la gioia, l'ammirazione che prova in quel gesto così stupito. Non sente il vento attorno a lei e se ne compiace. Non sente vociare attorno a lei e se ne compiace. Vi sono solo lei e Violet, come dovrebbe essere. Tutto ciò che l'affligge sembra essere spazzato via da colei che le sta dinnanzi, sui cui riversa in un bacio tutto quel lei le possa dare: coraggio, forza, orgoglio, il bollente sangue celta che come un fiume in piena le inonda le vene, sino alle dita ed alle labbra, dove i loro corpi s'incontrano.

    Quando le labbra si schiuderanno, solo quando lo vorranno entrambe, Muirne terrà ancora la mano sulla nuca di Violet e poggerà la fronte su quella dell sua Aisling e dopo qualche attimo di silenzio, sorridendo sussurrerà, orgogliosa, guardando le sue labbra, le sue guance ancora bagnate di ametista, tutto così bello da farle dimenticare le asprezze di tutto...


    Muirne: "Do it again by surprise... and I'll punch ye so hard there will be no more teeth on that pretty face..."

    Questo dice, ma nella sua mente, il pensiero si fissa Violet e le parole vengono spontanee, così come accettare le sue labbra...

    "Mo chuisle..."



    'Il mio battito del cuore', 'la mia adorata'... sa benissimo Violet la stia sentendo in questo momento.


    Benedetto dal Maelstrom:
    Una potente sostanza allucinogena ha risvegliato delle capacita sopite nel cervello del personaggio. In qualunque situazione riesce a percepire la presenza e il peso della Tempesta Eterna, che permea l’intero Multiverso e mette in comunicazione diversi piani dimensionali.
    [Passiva di percezione del Maelstrom]

    Heart of a lion, mind of a stone:
    Sicuramente la vita della terrorista e della rivoluzionaria non è semplice. La sofferenza non è solo nei campi di battaglia e nelle strade, ma anche nei Quartier Generali del nemico, nei suoi bunker, nelle sue caserme. Terribili ed indicibili sono le torture dei tiranni che hanno oppresso il popolo di Muirne negli anni e neanche lei è scampata ad uno dei loro orridi interrogatori del nemico. Sfuggirne, grazie ad i suoi commilitoni, ha lasciato ferite dolorose, ma ha reso la sua mente più forte.
    [Protezione dalle Malie]

    Through the Barricades
    Una vita passata sulle barricate, da quando era molto, molto piccola, a fare da corriere per la resistenza del suo paese, sotto i colpi di mortai e dei soldati del violento vicino oppressore, hanno affinato i sensi di Muirne. Tutti e cinque. Il fiuto per la polvere da sparo, l'udito per l'approcciarsi a qualsiasi cosa ed un sesto senso tutto per prevenire e scappare o combattere qualsiasi cosa che tenti di ledere alla sua persona. Attraverso le barricate, pochi sopravvivono senza quel dono. Muirne è lì per raccontarlo.
    [Percezione Pericoli]

    "Way to go!"
    Contrabbandare armi e portarle da un quartier generale ribelle al luogo di un attentato ha reso Muirne molto capace nel nascondere... cose. Muirne è in grado di nascondere qualsiasi cosa, con il giusto sforzo mentale nel dissimulare efficacemente di NON avere un Kalashnikov sotto il vestito ed ovviamente date le giuste proporzioni. Non potrà nascondere un carro armato per certo.
    [Passiva di tasca dimensionale]

    Webley Mk IV revolver
    Revolver

    SBritish Lee-Enfield
    Fucile

    Ferri del Mestiere
    Due larghe sacche/largo borsone in cui si trovano mille e mille utensili che Muirne usa per i suoi lavoretti.

    Rookie
    2V-R8

    Un piccolo droide, riparato alla bene e meglio da Muirne poco dopo il suo arrivo ad Endlos. Purtroppo qualcosa è andato storto durante la riparazione della tecnologia troppo avanzata per la ragazza e Rookie (così battezzato) ora oltre ad aiutare Muirne, insulta sia lei che qualsiasi possibile cliente.


    Edited by Mordreth - 27/1/2015, 03:37
     
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    Una supernova galattica caldissima e traboccante dolcezza, il cuore pulsante del multiverso.

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    Legno, libri e cervella_


    Mentre la bacio, nella paurosa incertezza di cosa potrà provare, di come reagirà, di cosa mi farà dopo...mentre sono ancora nella fase in cui io mi espongo, in cui io rischio il tutto per tutto, per quanto lei sia stata la prima ad accarezzarmi il viso e non abbia protestato al mio ricambiarlo...mentre mostro la parte più intima, nascosta, "discutibile" di me...mentre ho paura...lei, mi accetta. Lei, la sua mano, mi accoglie, mi...accarezza la nuca, me la tiene, è scesa su di me ma per restare. Mentre la bacio, lei...mi bacia, e mi tiene, stretta a sé. Mi avvicina, a sé.



    Mi accetta, ed ora siamo in due.

    Ed io, a quel tocco così delicato, così gentile, così dolce, così...sicuro ed al contempo benevolo...non posso sottrarmi dall'avvicinarmi, a lei, al suo corpo...Non posso farlo, perché ogni singola cellula del mio essere desidera la medesima cosa: così mi avvicino, attirandola a me con un braccio dietro la sua schiena, assecondando il suo gesto, muovendoci in sincrono, un'armonia divina e dolcissima.
    Il mio bacino si muove, la mia lombare si muove, il mio torso si muove, il mio collo si muove e la mia testa si muove, in un'onda che mi risale fino alla sua mano, fino alla nuca, facendo aderire centimetro per centimetro il mio corpo al suo. I miei fianchi ai suoi. Il mio ventre al suo. Il mio seno al suo. La mia bocca alla sua, meglio, più vastamente, più intensamente.

    E ci baciamo.
    Per interminabili minuti, ci baciamo.

    Sento tutto ciò che sente lei, e lei sente tutto ciò che sento io, e le due cose si mischiano, come...liquidi viscosi di colori diversi ma estremamente simili, solo sfumature diverse, si mischiano e si fondono e si amalgamano, diventando indistinguibili proprio per quanto sono vicini. E sento che tutto va nel verso giusto, percepisco che ogni meccanismo mentale fa "click" e si posiziona nella giusta direzione, s'incastra perfettamente col precedente e col successivo, e tutto va al suo posto e tutto è fatto bene e...stiamo bene. Stiamo veramente, profondamente bene.

    Ci vuole tempo, prima che entrambe siamo saziate da quest'esperienza unica, da quest'unità inimmaginabile, da questo...inesplicabile scambio a livello umano di emozioni e profondità psicologiche ed esistenziali. Sento tutto il suo darsi, che è precisamente e perfettamente speculare al mio: sento il suo desiderio visceralmente euforico di condividere tutto di sé con me, ed è uguale al mio voler condividere tutto di me con lei. Sento l'entusiasmo che accompagna questo desiderio, e sento la mancanza di paura, o meglio la paura impotente perché la fiducia e la speranza spadroneggiano con gioiosa passione e sicurezza indicibile.
    Ci vorrebbe tutto il tempo del mondo, ed il mio bloccarlo lo renderebbe quasi fattibile, forse.
    Ci vuole tempo, ma...quando ci separiamo, sono solo le labbra a farlo: lei sorride, e mi tiene la nuca ancora, e poggia la sua fronte su di me. E questo "semplice" gesto, per la mia mente vale più di un "ti voglio sposare": lei mi sta tenendo, mi sta trattenendo, e nemmeno a distanza di braccio. Lo sta facendo con contatto, e col contatto dei nostri visi, delle nostre teste, le parti più vulnerabili e dunque importanti del nostro intero organismo.
    Lei si fida di me. Drammaticamente. Così tanto. Così tanto, che può solo commuovermi.
    Mi tiene la nuca. Tiene le nostre fronti in contatto. Si tratta poi di una posizione frontale, vis-a-vis. E mi sorride. Dio mio, mi sorride. È come guardarsi allo specchio, in tutti i sensi pensabili. È...la più alta vicinanza mentale ch'io abbia mai sperimentato in vita mia con un'altra persona: nessuno, mai, né maschio né femmina, era mai arrivato a tanto. E...e: per di più, non ci conosciamo praticamente per niente! Tutto ciò è incredibile, imploderei d'emozione per l'incapacità di esprimerlo a parole
    .

    «Do it again by surprise... and I'll punch ye so hard there will be no more teeth on that pretty face...»

    “Ma...?(!)”

    “Mo chuisle...”


    D'improvviso, tutto s'infrange. Lo specchio esplode in mille pezzi, va in frantumi davanti ai miei occhi, sotto il mio naso, ed io sono impotente. La guardo spaesata, terrorizzata, confusa come se fossi stata investita da un treno -ma a differenza dei suoi i miei fanno solo male-.
    Cos--...?
    Non capisco...
    ...Perché?!
    Vorrei urlare supplicante, sottomessa, in posizione prostrata ed il più inoffensiva possibile. L'ho forse ferita? Perché adesso vorrebbe farmi saltare tutti i denti? Cosa mai le ho fatto? Sembrava essere perfettamente d'accordo...! E...
    E infatti...quel "mo chuisle", così bello, bellissimo...?!
    Cos'è questa dissonanza cognitiva?! MALEDIZIONE! Mi allontano, un passo indietro, terrorizzata. Il mio mondo, il mio sogno, mi hanno strappato il cuore...!

    Eppure...Ciò che leggo nel suo cuore dice tutt'altro. Quel "mo chuisle" dice tutt'altro. Dice l'esatto opposto. Dice che mi ama.
    Sta mentendo? Quale delle due?! COSA DEVO FARE?!!
    Allora, inizio a formulare qualche ipotesi, e forse inizio a capire qualcosa. E più capisco, più m'indigno. E m'incazzo. E sento l'ira montare dentro di me, e sento un senso di colpa immane che mi schiaccia a terra perché non dovrei mai arrabbiarmi con la persona che amo, perché la amo! E lei pure ama me!

    E allora inizio a parlare nella mia mente, non nella sua -volontariamente, almeno-, ma la comunicazione è comunque aperta ancora e credo lei possa leggere, ma non me ne rendo conto: sono troppo sopraffatta dalle emozioni negative e spaventate che provo ora, che vengono tutte così naturali, tutto scorre in maniera così automatica ed istintiva in questo stato di coscienza alterata e sincera, formando una macchia scura e tenebrosa in questo mare di luce inaspettato e tanto sperato.
    "Non rovinare questo nostro momento romantico con stupide e superficiali paranoie da stallone che deve avercelo sempre duro...!", "Faresti veramente mai saltare tutti i denti alla tua chuisle?!", e mi vien da spintonarla via e rincarare la dose con bordate psicocinetiche, perché mi sento minacciata dalla sua aggressività. E devo fare un enorme "tiro salvezza", uno sforzo di razionalità per non reagire d'istinto e ricomporre e dedurre il tutto con logica invece, e mi ci vuole un po' -questione davvero di pochi secondi in verità, un'eternità per il mio mondo mentale- per capire che invece mi ama, sinceramente, come dimostra sul serio il suo "mo chuisle" -consapevole ch'io l'avrei sentita, tra l'altro-, e che è solo spaventata anche lei forse. Che usa l'ostilità come una rozza e crudele barriera mentale difensiva, protettiva, ma che lo fa solo perché non capisce e ha paura...
    Paura di amare.
    Di amare un'altra donna, tra l'altro! E qui mi sovviene, in un lampo, tutta la tematica sull'omosessualità -per me invece è normale! È la normalità, sono io, sono così, è scontato, mi sono dimenticata che lei è una persona diversa e separata invece...-, e mi si collega nella mente col cattolicesimo dell'Irlanda, e penso che il suo probabile credo -ed in ogni caso il pool memetico in cui è cresciuta, ciò che le hanno insegnato con l'educazione e con le amicizie, le idee che circolavano ai suoi tempi- non ha nemmeno fatto l'upgrade al Concilio Vaticano 2.0 perché non è ancora avvenuto, nel suo mondo! E quindi non è ancora Dio-Amore Signore dell'Universo, è ancora il Dio-Padre-Padrone Signore degli Eserciti "Sanctus sanctus sanctus, Dominus Deus sabaoth"...E che non hanno ancora fatto tutte le battaglie per i pari diritti, non c'è il movimento LGBT, non hanno ancora usato la parola "gay" come cavallo di troia per sabotare i cervelli marci ed ignoranti ed indottrinati della gente, e non c'è ancora stata tutta la secolarizzazione e la modernità e...le democrazie! Dio mio, sono una manciata da contare manco su una mano, ai suoi tempi, forse! Manca tutto il contorno e l'ambiente di diritti civili, di dichiarazioni e accordi e proteste e campagne di sensibilizzazione e...e...e...!

    Ed in tutto questo i miei occhi per qualche istante fluttuano, sfarfallano, schizzano freneticamente di qua e di là tornando sempre ai suoi come punto fermo -le sopracciglia aggrottate e la fronte corrugata nello sforzo e tentativo di capire-, e di quando in quando mi accorgo distrattamente che il mondo esterno è bloccato, e mi spavento anche per questo -e forse anche lei se ne accorgerà, notando le mie brevissime pause su quei "manichini" immobili-, e anche per questo mi ci vuole qualche istante per capire che sono stata io, che è colpa mia, che ho bloccato io quelle persone, questo mondo circostante, involontariamente e da prima. E me ne compiaccio, anch'io, come lei, non sentendo più niente dell'esterno: ci siamo solo noi, ed è proprio così che voglio, che volevo, e che vorrò. E tutto ciò dovrebbe poterlo sentire anche lei, ma stavolta ne sono conscia, e mi compiaccio anche di questo: così ora sa, cosa sono disposta a fare per lei. Sono disposta a fermare il mondo intero, per lei.

    Mi riconcentro perciò su di lei, rifocalizzo la mia attenzione, ora chiudendo la bocca e con un'espressione di determinazione dipinta sul volto, sguardo serio che riporto sul suo e...la assalto! Le salto addosso, sì, letteralmente: fletto le gambe, colpo di reni, e la carico, spintonandola nel tentativo piuttosto cosciente di buttarla a terra. Le salto addosso, divorandola...di baci...su quelle dolcissime labbra. Sfido le sue parole di sfida, sfido quella sua parte irrazionale che cerca di proteggerla dall'amore, da "ciò che è sbagliato". "I AM doing it again. So what's now? What will you do? What will you do, to me?". Questo vorrei dirle, questo penso, e so che lei sa, e so che sa che è una cosa che sta lì dentro di me e che è lei che è dovuta venire a prendersela, perché non gliel'ho detta direttamente, perché la mia non è una vera sfida. La mia è una dimostrazione. Non di forza. Ma di amore. Una dimostrazione che lei può amare, senza tutti questi fronzoli orrendi che rovinano la bellezza naturale di questi sentimenti così puri e delicati e gentili e sinceri.
    Le salto addosso, baciandola con passione impetuosa, tempestando le sue labbra di una miriade di baci e bacini brevi e fugaci ma al contempo affamati e pieni di sentimento, Blitzkrieg al suo cervello. E, se davvero riuscirò a sbilanciarla, mentre cadiamo il mondo vorticherà come sciolto in acquerello, e l'atterraggio sarà morbido e delicato e...verde. Verde com'è verde l'erba su cui ora giaciamo, che spunta ai lati dei nostri visi, mentre sopra di noi splende caldo il sole nel cielo limpido e terso. Verde come i verdi prati dell'Est, dove i miei poteri ci han (teletras)portate, e dove l'aria è una brezza rinfrescante, ed è piena di quella melodia così soave che placa ogni animo battagliero ed impedisce che tutto sia diverso dalla pace serena.
    E la bacio, e continuo a baciarla, standole sopra, bloccandole i polsi a terra, ma col passare dei secondi i miei baci acquistano via via più calma, la bacio con più delicatezza, con più gentilezza, con più posatezza, rilasciando la presa fino a liberarla e permetterle di reagire se vorrà, scivolando con le dita tra le sue ad intrecciare le nostre mani...

    E quando riapro gli occhi e mi stacco da lei per un breve lasso di tempo, le mie labbra non baciano più ma sussurrano
    .

    «...Ti insegnerò che non hai bisogno di mentire, con me.
    Ti insegnerò che non hai bisogno di controllare tutto, con me, perché puoi fidarti di me, così come io posso fidarmi di te ed affidare il controllo a te: perché non ti farò mai del male, così come tu non ne farai mai a me, lo so, I can see it.
    E t'insegnerò che non hai bisogno di mostrarti forte, con me. Perché ai miei occhi tu sei già forte, marvellous, gorgeous, immense, powerful, and full of sublime beauty...
    Sigh...
    ...It's like I've been waiting for you for years, years that were as long as entire lives...»


    8635d803-4a61-4dea-91dc-60e6990c7b78_zps4bc924d7

    “...Please, be kind to me...
    mo chuisle...”


    Le tengo ora quel dolce viso tra i miei palmi, bisbigliando fin nella sua mente con la mia, con voce calda, amorevole...con un tono surreale, con una...lentezza surreale...quasi trascendente... E nel frattempo, nei miei occhi si affacciano le galassie di tutto il multiverso, ed il mio essere si espande nell'infinito, nello spazio e nel tempo, senza più confini mentre contemplo i suoi, di occhi, a causa di questi attimi fuggenti e meravigliosi e sognanti...
    E la bacio, per la terza volta in vita mia, eppure sembra di farlo fin da quando sono nata...E la bacio, come la prima, con lo stesso innamoramento estatico...Perché non sarò mai sazia, di baciarla..
    .


    _Specchietto Tecnico:



    Specchietto Tecnico_

    [☆] Condizioni Fisiche: Ottimali.

    [☆] Condizioni Psicologiche: Ottimali.

    [☆] Condizioni Energetiche: Mana al 100%.

    [☆] Equipaggiamento e Poteri:
    Equipaggiamento

    ¬ Chakram seghettato.
    ¬ Pugnale.
    ¬ Glock 19.
    ¬ Pertica delle Notti Stellate (Bastone).
    ¬ Fangs & Claws.
    ¬ Bacchette magiche, libri di magia et similia (GdR).
    ¬ Bussola dei Desideri (GdR).


    Passive

    ¬ ThoughtDensity (Telecinesi).
    ¬ PsicoEssenza (Immortalità/Autorigenerazione).
    ¬ Mentalist (Telepatia).
    ¬ Mente Blindata (Auspex rilevazione intrusioni mentali/psion).
    ¬ Disturbance in the Force (Sesto senso per il pericolo/Instant-Casting).
    ¬ Disturbance in the Force (Preveggenza/Premonizioni, GdR/Quest).
    ¬ Cerebro (Auspex rileva-menti).
    ¬ Alterazione: Somatizzazione Metapsichica (Shapeshifting, GdR).

    Specchietto Riassuntivo_

    Chiacchierando tristemente XD.

    Note_

    ---.


    Ramona_super-1-_zps41489fec





    Edited by Zaho's Violet - 28/1/2015, 15:31
     
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    Cave del Sapere




    Morg
    No, qualcosa che ha detto non va bene, lo può capire anche lei. Quando Violet si stacca da lei, sente il gelo tutt'attorno. Si direbbe da sola sia normale, ma Muirne si limita a rimanere ferma per un attimo di troppo, per rendersi conto che, come se si fosse dissolto, il corpo di Violet non riscalda più il suo e la fronte della rossa non tocca più quella di lei.

    In quell'attimo di spaesamento, si sente quasi come quegli stupidi animali di quella scatola elettronica che tante volte ha visto lì su Endlos... televisione, sì televisione. Quegli animali disegnati che rimangono sospesi senza più poggiare i piedi sul terreno ed il crudele destino rivela loro in un'assenza di gravità la loro ineluttabile caduta. Guardandosi attorno, tutto quel mondo fermo ed immobile, senza Violet a tenerla per mano ed abbracciarla, le sembra d'essere come una di quelle povere bestie bidimensionali.

    Cercandola, confusa, ritrova dinnanzi a lei, dove l'aveva lasciata. Ma questa pare vagamente trasognata, come si fosse svegliata di soprassalto da un sogno durato mille ere. Un risveglio che non sembra affatto piacevole a vedere la sua espressione affranta.
    Muirne non capisce, teme d'averla ferita, ma come avrebbe mai potuto. Le sfiora l'idea che sia colpa sua... ma era solo uno stupido scherzo, cosa mai avrebbe potuto significare?


    Muirne: "Violet! What...?!"

    Non si abituerà mai ai cambi d'umore repentini di questa ragazza che mentre le blocca i polsi comincia tempestarla di baci sulle labbra e sul volto. Muirne non è troppo allarmata sulle prime. Magari vuole solo giocare e per questo la rossa persino ridacchia spensierata, senza timore qualcuno la veda, senza rispondere all'assalto della sua adorata. Dopo un po' che la situazione continua e lei, presa di sorpresa, viene buttata al tappeto. Nel momento stesso in cui, sotto il peso del corpo di Violet, la sua schiena tocca il suolo e le sue costole premono contro quelle della sua assalitrice, facendole un male cane, Muirne nota sotto di sé che tutt'attorno non è più giallo, sabbia, claustrofobia, Merovish. Respira l'aria che tanto le piacque nel suo percorso per Garwec, quando si fermò per Innerlyn a star dietro a quel maledetto gioco di quell'inquietante maschera... ricordi di Endlos e dell'Est. Dove ora, improvvisamente, per uno sconosciuto prodigio, si ritrova.

    Vorrebbe complimentarsi con Violet, ringraziarla, perché ancora una vol... certo la smettesse di baciarla come una spiritata. Cosa che ha smesso d'avere i connotati del gioco da qualche minuto.


    Muirne: "Hey... stop... Vio... Violet!... Calm... Ca..."

    D'improvviso il volto di Violet si fa serio e le prende il viso tra le mani... quei fiumi di parole si riversano come ambrosia, assieme a quel bacio, attraverso quelle labbra rosee e carnose. Sì, non può che sentirsi quasi indignata dalle parole della ragazza. Cosa voleva da lei? Che lei giocase a fare la gentile, negando chi realmente sia?... O forse è colpa di Muirne? Troppo irruente ed indelicanta, con quell'anima stupenda di porcellana, tanto da risultare irrispettosa. Nel dubbio, l'irlandese non fa nulla, non s'oppone a ciò che vede negli occhi di lei... galassie, migliaia, un amore che va oltre i confini dei sensi in cui è prigioniero il corpo di Muirne. Quegli occhi riescono a dare corpo ad una sensazione che la rossa ha dentro, ma che non è stata capace di concretizzare nella sua mente, se non come una pulsione arcaica, primordiale, oltre i sessi e le razze. The Foremost Harmony è lì, dentro i suoi occhi. Non v'è più nessuna frase sbaglia da aggiustare. Va tutto bene. Il terzo bacio è come il numero che porta... perfetto. La lascia fare e tiene le mani a sua volta, volendo sentire ancora quella pelle rosa e fresca. Una volta che il rito è compiuto, le loro labbra si separano, consenzienti, per la terza volta e gli occhi s'incrociano ancora. Violet può notare uno strano sorriso sul volto di Muirne. Ora, la rossa, è consapevole di molte più cose. Facendo perno sulla gamba tra quelle della Zorak e serrando la presa sulle sue mani, preme in alto, verso destra, la rovescia, in quell'attimo di sorpresa, facendola finire a sua volta col sedere sulle erba ed i capelli violetti nel prato. Ora Muirne sta sopra, ma invece di bloccarle i polsi rimane sopra di lei con le mani parallele al suo capo, poggiate tra gli steli. Gli occhi di Muirne, attraverso il rosso dei capelli sul volto, sono selvaggi ed indomiti, empiti da un qualcosa di traboccante di cui anche Violet conosce l'origine. La medesima cosa che prova lei.

    Quegli occhi si abbassano sul volto dell'aliena, fino a che i loro visi sono di poche spanne uno sopra l'altro.


    Muirne: "I will... I will punch you, kick you, blast you, bite you... everything. Because..."

    Con una mano Muirne riavvia i capelli da davanti al volto. Da quei due grandi smeraldi, calano gocce di rugiada sulle guance di Violet. La rossa sta piangendo ed il suo volto è una maschera di gioia.

    Muirne: "... I can't think of anyone but you to stay besides me... and to understand me... and the way I am... because you are the first kind person to me... in this world... I want you, Violet, to stay besides me... and no one else..."

    Per la prima volta, Muirne, il volto di Muirne, le labbra di Muirne, calano su quello di Violet... ed è l'irlandese a baciare la Zorak.

    Benedetto dal Maelstrom:
    Una potente sostanza allucinogena ha risvegliato delle capacita sopite nel cervello del personaggio. In qualunque situazione riesce a percepire la presenza e il peso della Tempesta Eterna, che permea l’intero Multiverso e mette in comunicazione diversi piani dimensionali.
    [Passiva di percezione del Maelstrom]

    Heart of a lion, mind of a stone:
    Sicuramente la vita della terrorista e della rivoluzionaria non è semplice. La sofferenza non è solo nei campi di battaglia e nelle strade, ma anche nei Quartier Generali del nemico, nei suoi bunker, nelle sue caserme. Terribili ed indicibili sono le torture dei tiranni che hanno oppresso il popolo di Muirne negli anni e neanche lei è scampata ad uno dei loro orridi interrogatori del nemico. Sfuggirne, grazie ad i suoi commilitoni, ha lasciato ferite dolorose, ma ha reso la sua mente più forte.
    [Protezione dalle Malie]

    Through the Barricades
    Una vita passata sulle barricate, da quando era molto, molto piccola, a fare da corriere per la resistenza del suo paese, sotto i colpi di mortai e dei soldati del violento vicino oppressore, hanno affinato i sensi di Muirne. Tutti e cinque. Il fiuto per la polvere da sparo, l'udito per l'approcciarsi a qualsiasi cosa ed un sesto senso tutto per prevenire e scappare o combattere qualsiasi cosa che tenti di ledere alla sua persona. Attraverso le barricate, pochi sopravvivono senza quel dono. Muirne è lì per raccontarlo.
    [Percezione Pericoli]

    "Way to go!"
    Contrabbandare armi e portarle da un quartier generale ribelle al luogo di un attentato ha reso Muirne molto capace nel nascondere... cose. Muirne è in grado di nascondere qualsiasi cosa, con il giusto sforzo mentale nel dissimulare efficacemente di NON avere un Kalashnikov sotto il vestito ed ovviamente date le giuste proporzioni. Non potrà nascondere un carro armato per certo.
    [Passiva di tasca dimensionale]

    Webley Mk IV revolver
    Revolver

    SBritish Lee-Enfield
    Fucile

    Ferri del Mestiere
    Due larghe sacche/largo borsone in cui si trovano mille e mille utensili che Muirne usa per i suoi lavoretti.

    Rookie
    2V-R8

    Un piccolo droide, riparato alla bene e meglio da Muirne poco dopo il suo arrivo ad Endlos. Purtroppo qualcosa è andato storto durante la riparazione della tecnologia troppo avanzata per la ragazza e Rookie (così battezzato) ora oltre ad aiutare Muirne, insulta sia lei che qualsiasi possibile cliente.


    Edited by Mordreth - 30/1/2015, 14:19
     
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    Una supernova galattica caldissima e traboccante dolcezza, il cuore pulsante del multiverso.

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    Legno, libri e cervella_


    Muirne...Muirne...La mia Muirne, mo chuisle...
    Non riesco a pensare a niente. Non riesco a pensare. Sono piena di lei. Piena di queste sue labbra, del tocco delle sue mani che mi cercano e mi tengono stretta mettendo in pace il mio cuore, di...della quieta e felice serenità che sembra occupare il nostro stesso spazio vitale, concretamente, sovrapponendosi ai nostri corpi, ai nostri cervelli, ai nostri cuori...
    Si lascia baciare e, quando lentamente rialzo la testa e riapro gli occhi per sprofondare nel mare estasiante dei fotoni che mi portano la sua immagine come fidi messaggeri, lei sorride. Lei sta sorridendo, e lo fa in una maniera...particolare, diversa: più cosciente, pare, dell'intero multiverso. Come se...se avesse usato i miei occhi come ponte per tutte quelle galassie che mi porto dentro, e per specchiarsi ed esplorare sé stessa.
    Improvviso arriva il suo ribaltamento della situazione: fa leva sulle gambe, spinge con le braccia, e senza nemmeno accorgermene il mondo vortica tutt'intorno a me, a noi, ed io mi ritrovo sdraiata con la schiena nell'erba fresca, e con lei sopra di me. Lei, così bella, così immensa, così...forte...così...grande..
    .

    «I will... I will punch you, kick you, blast you, bite you... everything. Because...»

    “...”


    Lì per lì rimango di nuovo interdetta da quelle parole che han raccolto la mia sfida, ma...sorrido al contempo, quasi incredula, ma nel senso che ho la netta sensazione che io non debba crederle, a causa del suo ridere e dei sentimenti che prova e dei baci accettati finora: che insomma stia scherzando, che sia il suo modo di giocare -tipico da irlandese, in effetti!-, che...che non lo farebbe mai, che non mi farebbe mai del male veramente, che non mi ferirebbe e non userebbe mai violenza su di me sul serio.
    Che perciò non sia seria, lei.
    Forse, piuttosto, sono io che sono troppo insicura da prendere tutto sul serio, da non potermi permettere di scherzare, sull'amore...Perché è troppo importante per me, perché sono stata troppo ferita e sono troppo bisognosa d'amore ed ho perciò bisogno di certezze...Ma quali migliori certezze dei suoi baci? Delle sue parole? Dei suoi pensieri e dei suoi sentimenti che io stessa percepisco vividi sulla mia pelle raccogliendoli nella sua mente come fiori selvatici bellissimi e profumati?

    Poi, mentre la guardo guardarmi intensamente, carica e stracolma dello stesso amore eterno che porto anch'io nel mio cuore nei suoi confronti, una lacrima cade sul mio viso. Una lacrima, dai suoi occhi. E il tempo si ferma, si dilata: la vedo cadere, al rallentatore, mi rendo conto di ogni millimetro che macina nell'aria, mi rendo conto del...prodigio che sta avvenendo, del miracolo, dell'evento against all odds che si sta verificando sotto -sopra- i miei stessi occhi.
    Muirne piange, piange di gioia. La donna che improvvisamente amo mi contraccambia così tanto da essere spinta alle lacrime, e..
    .

    «... I can't think of anyone but you to stay besides me... and to understand me... and the way I am... because you are the first kind person to me... in this world... I want you, Violet, to stay besides me... and no one else...»


    E...Dio...I miei occhi si fanno ampi, il cuore mi esplode in petto ad ogni battito, e faccio fatica a non andare in iperventilazione perché ogni respiro è tremulo e potente, inondata come sono dalla vastità, dall'intensità e dall'immensità dei suoi sentimenti e delle implicazioni delle sue parole. Non riesce a pensare a nessun altro tranne me che stia al suo fianco, a comprenderla, per come è. Perché sono la prima persona gentile che ha incontrato in questo mondo, e non vuole nessun altro se non me...
    Mi ripeto le sue parole nella mente, una, due, tre volte. E vorrei davvero esplodere ed espandermi per tutto l'universo: solo così potrei contenere tutto ciò, tutto quanto, tutto...
    Non posso fare niente: sono paralizzata, schiacciata dalla sterminata bellezza di tali parole, dalla commozione causatami da dei sentimenti così profondamente toccanti. Non riesco a fare niente, a parte piangere, ancora: calde lacrime sgorgano sincere, mentre non fiato, mentre sorrido solo, senza nemmeno essere scossa da singulti. Sono semplicemente sdraiata, sotto di lei, e le lacrime scivolano via dai miei occhi come uno sfogo naturale e silenzioso.

    Il bacio è provvidenziale e perfetto, per incanalare e sfogare. Ma, soprattutto, è lei che mi bacia. Ed è lei che piange di gioia, ora.
    Il suo bacio è...tutto ciò che io abbia mai desiderato in vita mia: è come se io fossi nata per questo momento, solo ed esclusivamente per questo momento. Non potrei chiedere nient'altro alla vita, e non ho mai chiesto altro al mio futuro: dammi una persona che mi ami, desidero soltanto una persona con cui trascorrere il resto della mia vita, per essere felice. E...eccola. Semplicemente, eccola. Finalmente, eccola.
    Ciò che provo è troppo grande per restare tutto dentro di me: né lacrime né baci riescono a dissipare tutto il calore che sta ora irrorando ogni cellula del mio corpo, donando vita e gioia indescrivibili, alimentato anche dall'inspirare intensamente il suo profumo inebriante, della sua pelle, dei suoi capelli sul mio viso; ciò che provo è troppo grande, e abbracciando e stringendo Muirne forte a me ci solleviamo da terra e voliamo in aria vorticando a spirale. Il suo potere di coscienza del Maelstrom, usandolo come ponte esattamente come ha fatto lei con le mie galassie negli occhi, lo combino col mio di viaggio astrale, di esperienze extra-corporee, per espanderci in tutto lo spazio, tutto il tempo, tutte le dimensioni tramite questo snodo multiversale, spingendoci fino ai confini dell'esistente, anelando ai suoi bordi, in un viaggio di coscienza surreale ed impossibile ed incredibile. E più ci espandiamo nel cosmo, più i nostri corpi schizzano verso l'alto ed il moto elicoidale si fa sempre più veloce, perché noi siamo sempre più strette, fino a fonderci in un'unica amalgama brillante che esplode in cielo come un fuoco d'artificio, in una fontana di mille luci bianchissime che dolcemente ricadono a terra. È solo una visione, una metafora, poesia che s'immagina la mia mente e che condivido con lei, conscia che in verità siamo ancora a terra -al sicuro- esattamente dov'eravamo prima. Dopo il crescendo incontrollabile, in concomitanza con l'esplosione onirica, il mio sentimento esplode realmente in un cerchio telecinetico di onde psioniche contenenti tutto l'eccesso emotivo -una specie di climax mentale? Sì, lo si potrebbe definire così, suppongo-, che si espande dalla mia posizione senza fare nient'altro oltre all'accarezzare l'erba ed emettere un buffo bzzzeew calante di sottofondo, che si allontana progressivamente piegando i fili di smeraldo in maniera perfettamente regolare fino a disperdersi nell'aria, senza alcun danno a nulla e nessuno -meno che mai a noi due e soprattutto a lei-.

    Mi bacia, per la prima volta è lei a baciarmi...Non trovo parole per razionalizzare e fissare nella mia memoria dichiarativo-esplicita questo accadimento così importante della mia vita -servirebbe una vita a parte per immagazzinare e conservare il significato vero ed intrinseco di questo gesto!-, ma mentre ci baciamo è il mio corpo a reagire: i miei capelli cambiano ancora una volta, l'epicentro dell'onda d'urto d'amore appena rilasciata. Quando riaprirà gli occhi, infatti, attorno al mio viso potrà vedere l'arcobaleno: un caleidoscopio di tinte e sfumature diverse, tutte legate l'una all'altra per graduale variazione di ogni ciocca, riportando fedelmente i colori del prisma.
    Perché ora sono fatta di pura gioia. Gli atomi che compongono il mio corpo sono il risultato della solidificazione delle sublimi emozioni che provo in questo momento. "Nelle mie vene scorre dolcezza pura allo stato liquido": quanto tempo era che non usavo più quest'espressione? Questa formula coniata da adolescente, e che non ho più avuto occasione di usare...perché non ne ho più avuto motivazione valida. Quanto tempo era, eh Violet? Una vita, mille vite...billions of lives..
    .

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    «Neither do I...I want to stay with you forever...You're the first person for me too, in the whole multiverse...
    I love you, Muirne...I love you...

    And...look...at what you've done...to my hair.
    Look, because...you do the same...to my heart and soul.
    You're not my sunshine, you don't bring back sunshine in my life, or more correctly not only: you present me something new, something I've never had...Colours. You give me a brand new rainbow of colours to cheer up and delight all my days. You are my rainbow, my only rainbow...»


    “I've never had one...'till now ♥”


    Sussurro dopo svariati secondi di silenzio trascorsi sorridendo e guardandoci negli occhi. La mia voce è calda, sensuale, solenne: io la amo. Io la amo, e...ciò che lei mi causa dentro è bellissimo e piacevolissimo ed importantissimo. Io vorrei vivere dentro di lei, nel suo corpo e nella sua mente: vorrei che il mio mondo fosse fatto di pareti di morbida carne rosea e che l'aria fosse riempita del dolce e profondo suono del battito ovattato del suo cuore, e che fosse popolato dai suoi pensieri con cui stringerei amicizia e vivrei felice per il resto della mia vita.
    Ciò che riesco a mettere in parole sono solo briciole di ciò che provo, ma per fortuna grazie ai miei poteri posso farlo sentire in tutta la sua potenza e vastità ed estasiante bellezza direttamente a lei, nel suo cervello, sulla sua pelle, nel suo cuore...in una lingua che non ha parole.
    La guardo, e sospiro, con questo sorriso inebetito ed "inscollabile" dal mio volto
    .

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    Poco dopo, senza fretta, mi passo una mano sul viso chiudendo gli occhi e sorridendo, e dopo il suo passaggio un trucco sulle palpebre ed un rossetto sulle labbra appaiono, intonati alla tinta dei capelli. Arcobaleni, di nuovo: sui miei occhi, sulle mie labbra. Per lei, per il mio vederla, per il nostro baciarci.

    «Every time you'll see me different from this, know that underneath my skin, at the bottom of my heart, I'll be so. Because each time that my gaze will rest upon you, each time my ears will hark of you, your name or your voice...I'll be so. I'll light up, you'll light me up, and if I don't show it outside it'll be only because people are unworthy of even guessing the majesty we conceal within us and that we're able of, together


    La guardo seria e determinata ma senza smettere mai di sorridere, perché ciò che sto esplicitando è la potenza -is the absolute power- che abbiamo dentro di noi, ed è la cosa più bella che esista al mondo.
    La guardo e magneticamente vengo attratta da lei, dal suo corpo, verso cui scatto con le braccia chiudendo ora gli occhi e tentando di chiudere lei nella morsa del mio abbraccio gentile, delicato e pieno d'amore: perché ogni singola parola che ho detto è stato un trattenermi dal fare questo, ogni singolo secondo trascorso non abbracciata a lei è stata una tortura razionale autoimposta per poter comunicare verbalmente qualcosa di troppo articolato ma al contempo non così fondamentale e vitale come questo abbraccio.
    Perché, in fin dei conti, tutto ciò che desidero e tutto ciò che mi serve veramente è...stare tra le sue braccia
    .


    _Specchietto Tecnico:



    Specchietto Tecnico_

    [☆] Condizioni Fisiche: Ottimali.

    [☆] Condizioni Psicologiche: Ottimali.

    [☆] Condizioni Energetiche: Mana al 100%.

    [☆] Equipaggiamento e Poteri:
    Equipaggiamento

    ¬ Chakram seghettato.
    ¬ Pugnale.
    ¬ Glock 19.
    ¬ Pertica delle Notti Stellate (Bastone).
    ¬ Fangs & Claws.
    ¬ Bacchette magiche, libri di magia et similia (GdR).
    ¬ Bussola dei Desideri (GdR).


    Passive

    ¬ ThoughtDensity (Telecinesi).
    ¬ PsicoEssenza (Immortalità/Autorigenerazione).
    ¬ Mentalist (Telepatia).
    ¬ Mente Blindata (Auspex rilevazione intrusioni mentali/psion).
    ¬ Disturbance in the Force (Sesto senso per il pericolo/Instant-Casting).
    ¬ Disturbance in the Force (Preveggenza/Premonizioni, GdR/Quest).
    ¬ Cerebro (Auspex rileva-menti).
    ¬ Alterazione: Somatizzazione Metapsichica (Shapeshifting, GdR).

    Specchietto Riassuntivo_

    Amandosi immensamente *//////////*.

    Note_

    ---.


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    Edited by Zaho's Violet - 31/1/2015, 11:16
     
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    Cave del Sapere




    Morg

    Muirne: "Wow."

    Muirne rimane con gli occhioni smeraldo spalancati, mentre ritorna sulla terra, quasi incosciente e totalmente frastornata da quel viaggio onirico, oltre i sensi che finora poteva dire di conoscere. Tutti meno che uno, per lo meno il tatto era rimasto ed a quello s'era affidato per ancorarsi ad una vaga lucidità, perché ne aveva bisogno. Sentire il corpo di Violet contro il suo, le sue braccia dietro la schiena era quello di cui aveva bisogno mentre la galassie si aprivano dinnanzi a lei, sbocciando come gemme degli alberi in fast forward e loro le superavano, i pianeti si screpolavano, modellati da loro stessi e dalla vita nata su di essi e li superavano, gli altri danzavano allargandosi e gonfiandosi ingordi ed inghiottendo tutto, lasciando un vuoto dove le galassie, per l'appunto sbocciavano. E le superavano. Superavano tutto e l'irlandese, che poco aveva conosciuto se non il suo mare, sale sino ai limiti dell'universo, sino ad un bianco chiarore che potrebbe persino essere considerato il suo dio o il dio di qualcun'altro, l'archè del tutto... e lì, una volta giunte lì, entrambe perdono di consistenza, si smaterializzano ed anche il tatto di Muirne su Violet svanisce. Ma non è nulla di grave o di traumatico. Quella è la pace, pace che non ha mai pensato di poter raggiungere. Pace che Violet le ha fatto provare per la prima volta in vita sua... pace alla quale potrebbe assuefarsi.

    In un immenso Rewind, tutto ritorna com'era e lì, sotto c'è lei, che sorride, inebetita, idiota, adorabile. No, non sta ridendo di lei e della sua sorpresa, della sua espressione quasi terrorizzata all'immensità che ha avuto per un istante davanti e di cui, ancora, non ha capito una benemerita mazza. Ma era bello, eccome se era bello ed è tutto grazie a Violet. La ode parlare, parla tanto. Accidenti quanto parla. Accidenti se conosce l'inglese e lo parla con un accento indefinito ed indefinibile che ora l'irlandese trova estremamente dolce. Pian piano, mentre Violet parla, le si allarga un sorriso sornione sul volto, mentre la Zorak sembra invasa dal più puro e sincero delirio che un essere senziente possa provare. Ha detto di amarla... inizialmente Muirne si domanda quanto sia lecito aspettarsi sia sincera, quella sua coetanea, così simile a lei ed al contempo così lontana. Ma il solo fatto sia sotto di lei, con tutto il fatto che potrebbe farla saltare in aria, adorandola e lasciandole quel caldo sentore che dal pento si allarga sino all'attaccatura dei capelli, non è già un buon segno? Sì, può amarla anche lei. Non c'è sesso che tenga. Ha tra le mani un tesoro, ha tra le mani ciò che c'è alla fine dell'arcobaleno... dove probabilmente ha bagnato i suoi capelli visto, che, con gran sorpresa della rossa, si tingono dei colori del grande arco che si crea dopo le lunghe ed a volte tempestose giornate di pioggia.

    Deve ancora focalizzare le use parole, quando Violet alza il busto e, questa volta, davvero, si abbandona sul suo grembo con il capo, con quei capelli d'ogni colore. Insieme... è così sormontata, quasi soffocata dai sentimenti così forti e profondi di Violet, che le viene difficile dire qualsiasi cosa, tra la visione prima e questo immenso fiume d'amore ora e quei capelli e la sua felicità. Non sa cosa dire, si flagella moralmente, si odia per non sapere cosa dire... per un istante. Sa cosa fare tuttavia. Lei sa sempre cosa fare, sempre lo ha saputo e sempre lo saprà, anche non essendo mai stata brava con le parole. Bacia Violet, la sua Violet, sul capo, assaporando la polvere di stelle di cui sanno i suoi capelli... che sia tale o meno, poco importa. Accarezza quella testolina insicura e la stringe tra le sue braccia, protettiva.


    Muirne: "I love you too... "

    Poi le sovviene una cosa che può dire. Oltre al semplice fare. Le sue mani si chiudono a pugno e con una delicatezza giocosa da un piccolo pugno sulla sommità del capo alla sua adorata, imbronciandosi, sempre per gioco. Vorrebbe mettere le cose in chiaro, su di un solo punto in particolare, l'inossidabile pragmatismo di Muirne.

    Muirne: "... and don't you dare not trusting me, again."

    Benedetto dal Maelstrom:
    Una potente sostanza allucinogena ha risvegliato delle capacita sopite nel cervello del personaggio. In qualunque situazione riesce a percepire la presenza e il peso della Tempesta Eterna, che permea l’intero Multiverso e mette in comunicazione diversi piani dimensionali.
    [Passiva di percezione del Maelstrom]

    Heart of a lion, mind of a stone:
    Sicuramente la vita della terrorista e della rivoluzionaria non è semplice. La sofferenza non è solo nei campi di battaglia e nelle strade, ma anche nei Quartier Generali del nemico, nei suoi bunker, nelle sue caserme. Terribili ed indicibili sono le torture dei tiranni che hanno oppresso il popolo di Muirne negli anni e neanche lei è scampata ad uno dei loro orridi interrogatori del nemico. Sfuggirne, grazie ad i suoi commilitoni, ha lasciato ferite dolorose, ma ha reso la sua mente più forte.
    [Protezione dalle Malie]

    Through the Barricades
    Una vita passata sulle barricate, da quando era molto, molto piccola, a fare da corriere per la resistenza del suo paese, sotto i colpi di mortai e dei soldati del violento vicino oppressore, hanno affinato i sensi di Muirne. Tutti e cinque. Il fiuto per la polvere da sparo, l'udito per l'approcciarsi a qualsiasi cosa ed un sesto senso tutto per prevenire e scappare o combattere qualsiasi cosa che tenti di ledere alla sua persona. Attraverso le barricate, pochi sopravvivono senza quel dono. Muirne è lì per raccontarlo.
    [Percezione Pericoli]

    "Way to go!"
    Contrabbandare armi e portarle da un quartier generale ribelle al luogo di un attentato ha reso Muirne molto capace nel nascondere... cose. Muirne è in grado di nascondere qualsiasi cosa, con il giusto sforzo mentale nel dissimulare efficacemente di NON avere un Kalashnikov sotto il vestito ed ovviamente date le giuste proporzioni. Non potrà nascondere un carro armato per certo.
    [Passiva di tasca dimensionale]

    Webley Mk IV revolver
    Revolver

    SBritish Lee-Enfield
    Fucile

    Ferri del Mestiere
    Due larghe sacche/largo borsone in cui si trovano mille e mille utensili che Muirne usa per i suoi lavoretti.

    Rookie
    2V-R8

    Un piccolo droide, riparato alla bene e meglio da Muirne poco dopo il suo arrivo ad Endlos. Purtroppo qualcosa è andato storto durante la riparazione della tecnologia troppo avanzata per la ragazza e Rookie (così battezzato) ora oltre ad aiutare Muirne, insulta sia lei che qualsiasi possibile cliente.
     
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    «Wow.»


    I smile, inorgoglita e soddisfatta dall'averla lasciata speechless ma incredibilmente estasiata da quel viaggio, che è stato straordinario perfino per me! Nemmeno io, con tutti i miei poteri e viaggi astrali e figate varie, sono mai stata così...bene, così espansa, così ovunque da inglobare quasi l'intero universo. Ed è solo lei che mi ha permesso di farlo, di viverlo.
    Wow, davvero.

    Il mio fiume di parole, poi, sgorga euforico e senza freni dalle mie labbra e dalle mie cellule grigie, e mentre parlo e parlo e parlo la sua mente emana warm waves serene e dolci e sorridenti, come la forma che prendono le sue labbra progressivamente.
    Io l'abbraccio, tirando su il busto ed accoccolandomi tra le sue braccia che mi fanno sentire protetta, lying on her chest, sul suo grembo, la parte più calda del suo corpo fantastico...Chiudo gli occhi, abbandonandomi. Chiudo gli occhi, ed il mondo, tutte le cose brutte, tutti i ricordi e le esperienze dolorosi della mia vita, il ritardo mentale della gente, l'isolamento, la paura, la misantropia, la depressione suicida, la spietatezza omicida, la cattiveria con cui cercavo di proteggermi...tutto sparisce. Inghiottito dalla sua luce.
    Chiudo gli occhi, e Muirne mi protegge. ...E mi bacia! Oh, dio, mi bacia! Sulla mia "testolina", posso quasi sentirla, con infinita dolcezza. Dio, quanto ho anelato a questo calore, a questo contatto, al tocco delle sue carezze avvolgenti e rassicuranti, all'amore vellutato della sua bocca, che mi ricopre come in una cascata di miele morbido e romantico, così tiepido e caldo ed ammortizzante. Non sento più niente provenire da fuori, eccetto lei: lei è la mia camera insonorizzata, le mie pareti imbottite, la mia botte di ferro, la mia...la mia amata
    .

    «I love you too...»


    La mia bocca si apre vibrando mentre esalo il mio ultimo respiro, e le mie sopracciglia si alzano vibrando mentre gemo di rinascita. Questa è la prima, ma so che ogni volta che me lo dirà, ogni volta che mi bacerà, ogni volta che mi accarezzerà...io morirò. Morirò, e rinascerò a nuova vita. Completamente nuova, fresca, ricaricata, rinvigorita, ringiovanita, potente e stabile ed eterna e serena. Morirò, tra le sue braccia come ora, e risorgerò dalle mie ceneri ardenti sbocciando come un nuovo fiore. Unicamente per lei, unicamente grazie a lei, unicamente per dedicarmi a lei, la mia vita a lei.

    «... and don't you dare not trusting me, again.»

    “Lol?!”


    Mpfheheh! Rido, sogghigno, rilassatamente. Mi ha dato un leggero pugnetto in testa, per punirmi per la mia mancanza di fiducia in lei. Ma non la conoscevo...! E...lol, mi sorprende, mi diverte, ora mi diverte, questo suo modo di fare: ora ho capito, ora la conosco, sto iniziando a farlo. Sollevo lo sguardo sorridendole piena di emozioni e commozione e di nuovo in lacrime, calma come prima...semplicemente non posso trattenerle, e scivolano quietamente come un ruscello primaverile.

    «I won't! I trust you...More than anyone in my life. I trust you, mo chuisle...!»


    Mi piace proprio questo termine, questo modo di dire così romantico che lei mi ha fatto conoscere. È veramente bellissimo.

    «Believe me, I trust you beyond your imagination...And...Thank you! Thank you, thank you, thank you! For...existing and staying with me, for your kindness and your warm love and...everything! Please, do it forever, don't ever leave me... I... I need you, you're my life, the air I breathe, my soul... I love you, I give you everything... My life is yours, my beloved spouse...»


    Le dico ora stringendole le mani, accoratamente e piangendo più profusamente, con un sorriso che non vuole saperne di farmi chiudere le labbra nemmeno per un istante. La guardo, innamorata, profondamente incollata a lei, alla sua anima, anima contro anima, occhi contro occhi e...e la bacio, seguo il mio desiderio timido ed innamorato, e la bacio. Quel "vorrei tanto baciarla", che non ha malizia e non ha passione infuocata, ma solo tanta tenerezza e surrealismo, quella sensazione di poter viaggiare senza muoversi, come prima. Trasporto, onirico, nel suo amore. Voglio viaggiare dentro di lei e baciarla, come una falena in volo a spirale nella luce di una candela. Ma lei non mi brucerà, non mi brucerà mai: io lo so.
    ...
    Volevo fare un check alle sue onde psicologiche ed alla trama del futuro e del tessuto dello spazio-tempo eccetera, perché ancora non ci credo. Non ci credo di aver finalmente trovato qualcuna, quella giusta, di aver finalmente trovato un rapporto, una relazione romantica in cui non soffro, in cui una parte di me o del tempo non sono costretta a stare male come "prezzo da pagare" perché l'altra non è abbastanza stabile e matura o cose così, per non ferirla e deluderla e quant'altro. Per questo mi sono così spaventata prima, quando mi ha detto che voleva prendermi a pugni: il mio sogno, quello vero, di una persona perfetta che mi doni una relazione sana e felice al 100%, stava andando in frantumi.
    Ancora non ci credo. Ma è solo questione di abitudine. Mi ci devo solo abituare. Perché questo è tutto reale, e dentro di me c'è qualcosa che mi spinge e mi fa accelerare sempre di più, inibendo non solo i miei freni ma perfino la voglia di frenare. Potrei starmi illudendo, plagiata dal mio stesso desiderio di una tale relazione, ma...no: lei è reale, le sue parole lo sono, capisci Violet-Raven? Lei è davvero quella giusta. Davvero. E, a questo pensiero, piango di nuovo senza più vincoli, gettandomi tra le sue braccia ed affondando il viso nel suo petto, ancora una volta
    .


    _Specchietto Tecnico:



    Specchietto Tecnico_

    [☆] Condizioni Fisiche: Ottimali.

    [☆] Condizioni Psicologiche: Ottimali.

    [☆] Condizioni Energetiche: Mana al 100%.

    [☆] Equipaggiamento e Poteri:
    Equipaggiamento

    ¬ Chakram seghettato.
    ¬ Pugnale.
    ¬ Glock 19.
    ¬ Pertica delle Notti Stellate (Bastone).
    ¬ Fangs & Claws.
    ¬ Bacchette magiche, libri di magia et similia (GdR).
    ¬ Bussola dei Desideri (GdR).


    Passive

    ¬ ThoughtDensity (Telecinesi).
    ¬ PsicoEssenza (Immortalità/Autorigenerazione).
    ¬ Mentalist (Telepatia).
    ¬ Mente Blindata (Auspex rilevazione intrusioni mentali/psion).
    ¬ Disturbance in the Force (Sesto senso per il pericolo/Instant-Casting).
    ¬ Disturbance in the Force (Preveggenza/Premonizioni, GdR/Quest).
    ¬ Cerebro (Auspex rileva-menti).
    ¬ Alterazione: Somatizzazione Metapsichica (Shapeshifting, GdR).

    Specchietto Riassuntivo_

    Amandosi immensamente *//////////*.

    Note_

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    Edited by Zaho's Violet - 21/2/2015, 11:29
     
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    Morg
    Ma quanto parla quella ragazza? Non sa se sentirsi lusingata, confusa, divertita, una povera e giovane rossa campagnola che si affaccia da pochi minuti sul multiverso. Tutti sentimenti positivi, tuttavia, sia ben inteso, per quel trionfo d'empatia che ha davanti. S'è lasciata andare al suo fiume e non s'è trovata affatto male, nonostante i primi tratti, pure siano intervallati da ripide di dubbi, incertezze, vecchie ferite, sia dall'una che dall'altra parte.
    Muirne stacca dolcemente da sé Violet, sorridendo contenta e giovale, mentre le passa un indice sulle guance, per asciugare i rivoli violetti.


    Muirne: "Such a cry baby!"

    Muirne schiocca un altro bacio alle labbra di Violet ed il suo corpo ha un lieve sussulto alla parola" spouse". Forse non è il caso di correre. Ma sì, al diavolo, perché no? Prima non aveva neanche la più minima idea potesse provare una tale attrazione per... no. Qualcosa le dice che non ha nulla a che fare con il sesso. Con l'avere un seno o un diverso apparato per il piacere e la riproduzione. C'è qualcosa di più profondo che semplici istinti. Questi scaturiscono in un secondo momento. L'irlandese prende il volto di Violet tra le mani subito dopo il bacio, ritornando a posare la sua fronte su quella della nuova compagna.

    Muirne: "No, no... our lives are one and ours."

    Poi si distende. Ha bisogno di un po' di pausa per il suo corpo da solo, dopo quel tumulto. Un po' come dopo un battaglia vittoriosa, quando la spossatezza della felicità attanaglia le membra e tutto ciò di cui si necessita è un quieto e dolce abbandono, reclinando il capo all'indietro. Così fa Muirne, mentre ancora le loro gambe sono intrecciate e la rossa inarca la schiena all'indietro, poggiando entrambe le mani su... non sa neanche lei cosa. Potrebbero essere effettivamente state teletrasportate lì in quel luogo idilliaco... così come potrebbe essere benissimo un'illusione e quello avrebbe fatto guadagnare i complimenti per il pensierino a Violet ed un pugno sul grugno. Per puro amore... se l'è scelta bene, la Zorak, ma di questo sembra alquanto consapevole.

    Rivolge gli occhi verdi pensierosi alla ragazza. Non vi è, tuttavia, alcuna ombra in essi, come prima, solo una lucida constatazione delle cose.


    Muirne: "Listen lass... I feel extremely lucky now too. But I am a factory worker. I do not travel through galaxies, I don't even know there were so many, actually... and most importantly... I have practically no money. I can barely keep up for me, how two? Of course once I get rid of this addiction and I show them my... err... powers, I'll become more undisposable. But... I do not know how to provide for both!"

    Benedetto dal Maelstrom:
    Una potente sostanza allucinogena ha risvegliato delle capacita sopite nel cervello del personaggio. In qualunque situazione riesce a percepire la presenza e il peso della Tempesta Eterna, che permea l’intero Multiverso e mette in comunicazione diversi piani dimensionali.
    [Passiva di percezione del Maelstrom]

    Heart of a lion, mind of a stone:
    Sicuramente la vita della terrorista e della rivoluzionaria non è semplice. La sofferenza non è solo nei campi di battaglia e nelle strade, ma anche nei Quartier Generali del nemico, nei suoi bunker, nelle sue caserme. Terribili ed indicibili sono le torture dei tiranni che hanno oppresso il popolo di Muirne negli anni e neanche lei è scampata ad uno dei loro orridi interrogatori del nemico. Sfuggirne, grazie ad i suoi commilitoni, ha lasciato ferite dolorose, ma ha reso la sua mente più forte.
    [Protezione dalle Malie]

    Through the Barricades
    Una vita passata sulle barricate, da quando era molto, molto piccola, a fare da corriere per la resistenza del suo paese, sotto i colpi di mortai e dei soldati del violento vicino oppressore, hanno affinato i sensi di Muirne. Tutti e cinque. Il fiuto per la polvere da sparo, l'udito per l'approcciarsi a qualsiasi cosa ed un sesto senso tutto per prevenire e scappare o combattere qualsiasi cosa che tenti di ledere alla sua persona. Attraverso le barricate, pochi sopravvivono senza quel dono. Muirne è lì per raccontarlo.
    [Percezione Pericoli]

    "Way to go!"
    Contrabbandare armi e portarle da un quartier generale ribelle al luogo di un attentato ha reso Muirne molto capace nel nascondere... cose. Muirne è in grado di nascondere qualsiasi cosa, con il giusto sforzo mentale nel dissimulare efficacemente di NON avere un Kalashnikov sotto il vestito ed ovviamente date le giuste proporzioni. Non potrà nascondere un carro armato per certo.
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    Edited by Mordreth - 17/2/2015, 21:37
     
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    « Such a cry baby! »


    Mi asciuga gentilmente le lacrime ametista dalle guance e mi bacia allegramente, serena e piena di brio. Ed io sono persa in quegli occhi, in quelle labbra, in quei gesti. Sono persa e...sì, sì! Sono così, come dice lei! Ha ragione, e adoro ciò che pensa di me! Finalmente...!
    Finalmente qualcuno...qualcuna..."Idiota ed adorabile", "cry baby"...Finalmente qualcuna in grado di reggermi, di tenermi testa, qualcuna al mio stesso livello, che viaggia sulla mia stessa lunghezza d'onda! Che non pende dalle mie labbra, che non prende drammaticamente sul serio ogni mia battuta e mio gesto e azione seria, che mi può prendere in giro a cuor leggero adorandomi e rispettandomi al contempo. Qualcuna che non ha paura, che sa scherzare, e che mi ama...Che non si considera né inferiore né superiore. Qualcuna che mi fa veramente sentire al sicuro, che mi prende il viso tra le sue mani, e poi, Dio! Appoggia la sua fronte contro la mia, facendomi sciogliere e sapendo perfino cosa dire per toccarmi nel profondo, che sa toccare le corde giuste per farmi vibrare e sussultare il cuore
    .

    « No, no... our lives are one and ours. »


    E mi dona rispetto e mi restituisce un ruolo paritario e dignitoso, con molta chiarezza e semplicità, senza alcun dubbio, con fermezza gentile e amorevole. E mi regala sprazzi di eternità e poesia dicendomi che le nostre vite sono una unica e che ci appartiene, appartiene ad entrambe.
    Ed io non posso fare altro che guardarla, ammutolita da tanta beltà d'animo in un corpo ed in una biografia così insospettabili ed al contempo passionalmente affascinanti. E piango, piango di nuovo: è inutile, non le conviene nemmeno più sprecare energie nel tentativo di asciugarmi le lacrime, perché tanto ogni gesto che fa ed ogni parola che dice mi commuove e mi spinge al pianto, e non ho nemmeno più parole per spiegarle e ringraziarla. Piango e basta, ormai, perché i sentimenti che provo sono troppo immensi per renderli a parole, è inutile. Pianti e sorrisi: il mio modo di comunicare con lei. Il mio modo di ringraziarla. Il mio modo di amarla.

    Lei si distende con la schiena sul prato, pensierosa, ed io non capisco e mi muovo sopra di lei -senza contatto- per poi lasciarmi atterrare di lato, compiendo una mezza giravolta, finendo accanto a lei a guardarla da vicino, al suo fianco
    .

    « Listen lass... I feel extremely lucky now too. But I am a factory worker. I do not travel through galaxies, I don't even know there were so many, actually... and most importantly... I have practically no money. I can barely keep up for me, how two? Of course once I get rid of this addiction and I show them my... err... powers, I'll become more undisposable. But... I do not know how to provide for both! »

    “So sweet and gentle...”


    La guardo sorridendo, innamorata. Profondamente innamorata. Perché a quelle parole so che lei non mi abbandonerà mai, so che è una compagna d'oro ed insostituibile, che come lei non c'è nessuna...nessuna coi suoi valori, i suoi sentimenti, le sue preoccupazioni. Nessuna che pensa già al "noi", senza nemmeno aver esplicitato di stare insieme. Lei è incredibile.
    Sorrido incredula, ridendo quasi; mi affaccio su di lei e la fisso intensamente e a lungo, in silenzio, quasi il mio sorriso fosse di sfida -cosa che però non è affatto-, contemplandola e studiandola e chiedendomi come faccia ad essere così meravigliosa e reale al contempo, e mia per giunta! No, impossibile davvero..
    .

    «Don't, my darling. Don't worry. Don't torment yourself, dearest: this is our fairy tale, and no problem exists here...
    Listen to me, believe me: ain't I your Aisling?»


    Sorrido, posandole dolcemente l'indice sulle labbra ed alzando le sopracciglia, per conferire alle mie parole quel pathos e quella solennità che provo io stessa dentro di me; l'ultima frase, invece, con quell'"ain't" retorico ed autoironico ed il mio lieve sogghignare, serve a spezzare un po' la tensione generata proprio da quel pathos -un pizzico di (sor)riso non fa mai male- e a creare ancora di più il clima di complicità e rilassatezza a cui tanto anelo.
    Prendo quindi il mio braccialetto dall'aspetto moderno -quadratini scuri e plastici interlacciati tramite catenine metalliche-, lo slaccio con calma, lo scuoto un po' e come per magia si trasforma in un favoloso collier di pietre preziose: guardo lei con un sorriso ancora più grande e gli occhi carichi di emozione, e mi chino su di lei per allacciarglielo al collo dopo averlo tenuto bene in mostra con entrambe le mani
    .

    «A splendid jewel for a splendid woman. This is the proof of my trust: with this, you can mentally call me whenever you desire, and I'll run to you...But, most important, this is the key to my mind: with this you have full access to my home, till my mental land - don't struggle to understand, it's complicated and I'll be glad and honoured to show you later.»


    La prima frase sembra la recitazione di una poesia da nobildonne, com'è lei ai miei occhi e per questo le ho regalato il mio bracciale mutaforma, plasmato sul suo concetto personale di "principessa ideale": c'è tempo per illustrarle a livello pratico tutte le funzioni, compreso il cambio d'aspetto in base alla sua volontà, e poi veramente mi servirà la porta dimensionale installata in casa per farle capire sul serio cosa intendo con "chiave per la mia mente e la mia landa mentale". Non saprei come spiegarlo sinteticamente a parole, a lei soprattutto: non posso fare nient'altro che accennarglielo e dirle che glielo mostrerò, materialmente, in seguito.
    Ecco quindi che la successiva proposta si ricollega sia a quanto appena detto e sia alle preoccupazioni che mi ha esposto lei, spiegando l'altro perché del mio gesto oltre alla profonda dimostrazione di fiducia
    .

    «I want to take you to my home, I want to...Do you have a home? A place where you can live? My houses are at your disposal, you don't know what I'd give to make sure that you'll be fine and happy... Please, Muirne: come to my home and live there with me. You won't need to work anymore, my replicators will provide us everything we need: food, clothes, even money! And you'll have forefront labs and well-equipped workshops beck and call for your own amusement! You'll be free, free as never before in your life. I beg you, move to my place, mo chuisle...Please... »


    La supplico accoratamente e sinceramente, stringendole le mani, commossa e spaventata ed euforica e pazza e uccisa d'amore, con l'espressione facciale ed il linguaggio del mio corpo che fa trasparire tutto di me, di ciò che provo. Spero con tutto il cuore che mi dica di sì, perché altrimenti potrei morire. E sì, sì, lo so: sono stupida a pensare che me lo possa dire davvero, così, su due piedi, accettando la mia offerta che le stravolgerà la vita. Ma gliel'ho già stravolta, in fondo, no? Stupida, stupida Violet: come puoi pensare che accetterà mai?! Come puoi?!? Sei pazza, sei folle! Sì! Sì, sono folle. Folle d'amore per lei, la cosa più bella che mi sia mai capitata in vita mia. Folle, come solo la prospettiva di una vita straordinaria che ti capita un'unica volta sa renderti.

    ...E mentre la stringo forte a me per non perderla e la divoro adorante con gli occhi, già mi perdo a pensare a quando le chiederò..."An bpósfaidh tú mé?", come direbbero nella sua madrelingua...
    Ed all'abito bianco bellissimo, al mio, al suo...
    Sarà bellissimo sposarci, "...E vi dichiaro...moglie e...moglie!", e noi che sorridiamo fino a ridere di gioia incredula, con le lacrime agli occhi, commosse e stracolme di sentimenti indescrivibili a parole...
    Oh, come sarà bello..
    .


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    Edited by Zaho's Violet - 11/3/2015, 15:59
     
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    Morg
    Forse per la prima volta in vita sua è senza parole. Okay, forse non proprio la prima volta, ma l'ardire di Violet è giusto superato dai suoi primi passi su Endlos, l'evento che più l'ha segnata in vita sua. In poche ore quella ragazza che ora le sorride innamorata, pazzamente innamorata (solo un idiota o un asshole non se ne accorgerebbe), tanto che Muirne ha da chiedere a se stessa cosa abbia fatto una povera morta di fame come lei per attirare una tale stella... ecco, si diceva che in poche ore quella ragazza dalle vesti nere ed i capelli corti e violetti ha ribaltato qualsiasi certezza di Muirne.

    In quelle poche ore, lei ha baciato una ragazza, le ha detto ti amo, ci ha rotolato assieme, ci ha giocato assieme, l'ha consolata ed ora lei le sta mettendo al bianco collo qualcosa. Muirne non ha potuto opporsi, tanto era affascinata dall'abilità quasi alchemica della ragazza nel mutare la forma delle cose a suo piacimento. No. Non alchemica. Non aveva mica un forno dove ficcare roba strana! Lei faceva tutto con... la magia? Sarà magia? E chi lo sa? Endlos ha messo in dubbio tutto, persino la sua sessualità, figurarsi la sua fede nella magia e negli anatemi.
    Il suo elucubrare (Molto limitato, ma cosa ci si vuole fare?) viene fermato dalla consapevolezza di sta indossando qualcosa di... molto.. molto prezioso. Sì, quel collier la mette tremendamente a disagio, tanto che le sue gote ed i suoi capelli condividono il medesimo colore all'improvviso. Gli occhi smeraldo di Muirne viaggiano dal suolo a Violet, al suolo a Violet, al suolo a Violet e così via.

    Sa che non può nascondere a lei che quella collana così appariscente la metta tremendamente a disagio. La rossa sospiro sconsolata, per poi guardar con immenso imbarazzo e vergogna Violet per come la sua testa ha reagito, istintivamente al gioiello. Anche la sua voce diventa più bassa e misurata, temendo di mortificare la Zorak.


    Muirne: "Errr... I'm sorry... it's wonderful really... but it is a little... too much... for my... errr tastes...? But it is beautifull, it is so... shiny! I..."

    Ha detto le ultime cose troppo in fretta, giusto per riguadagnare terreno, ma è bloccata dalla successiva proposta dell'aliena, che la lascia a dir poco a bocca aperta. Se la potesse spalancare, diventerebbero come minimo le fauci di un Sarlacc. Per l'ennesima volta, Violet può vedere un arcobaleno, tutta la successione di emozioni che Muirne prova dopo quella proposta. Passano dalla felicità ad una punta d'indignazione in così poco tempo che forse la loro matrice stessa, l'anima della rossa, non saprebbe imbrigliarle appropriatamente. Cosa dovrebbe fare ora, Muirne? Dire di sì? Di no? "Grazie ripasso un'altra volta"? Abbassa lo sguardo, travolta dai dubbi, da sensazioni troppo forti per lei, che mia aveva provato. Eppure, se dovesse nominarne una tra esse, la più preponderante, non avrebbe dubbi.

    Violet. Lei è Violet. Non ha bisogno dopotutto di altre presentazioni. Muirne si è confessata con lei, le ha mostrato le sue paure e le sue angosce. La Zorak si è immersa dentro di esse, sporcandosi della melma che grava sul cuore dell'Irlandese e ne è uscita indenne, meravigliosamente indenne ed ha strappato tre parole, facendole risalire sino in superficie. Parole che Muirne difficilmente aveva pronunziato in precedenza. Davvero ha così tanti dubbi? Per cosa poi?

    La rossa sorride alla domanda di Violet e risollevando lo sguardo la fissa negli occhi. Non sono gli occhi di una bugiarda, né di un'assassina. Sono gli occhi di una ragazza tanto, tanto innamorata. Occhi che Muirne spera si specchino nelle sue iridi verdi, come una meravigliosa superficie riflettente. Glielo deve. Si sporge verso Violet e le da un bacio sulla fronte, con un'espressione tutto sommato molto rilassata e quieta.


    Muirne: "First of all... let's make vanish this and let's go back to Merovish. As long as you are here with me, doesn't matter where we are... and you got to meet Rookie, of course!"

    Non che odi quel posto immaginato e partorito assieme dalle loro menti, ma... si sentirebbe infinitamente più tranquilla sulle sabbie, con il via vai di uomini d'ogni razza accanto a loro. Non farebbe differenza, sabbia o prato, Merovish o Istvan, finché quella goth kiddo sarebbe rimasta lì davanti a lei. La prende delicatamente per le spalle, improvvisamente seria.

    Muirne: "I would never say no... but before I say Yes... Let me know you, as you knew me. I want to hear from your lips everything. Can I? I want to know everything. Promise me you won't leave anything behind, not event anything that could make me angry or hurt me... do you promise me? This is not a fairy tail, Violet. It's better. It's reality, you are real, you are not a fable. I'm so glad you are here and I can touch you. And I want to share as many things as I can with you. Even a house. Maybe here... I like my work after all... but promise me, we will share a soul and a life, past and present and future, before any room or roof."

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    Una potente sostanza allucinogena ha risvegliato delle capacita sopite nel cervello del personaggio. In qualunque situazione riesce a percepire la presenza e il peso della Tempesta Eterna, che permea l’intero Multiverso e mette in comunicazione diversi piani dimensionali.
    [Passiva di percezione del Maelstrom]

    Heart of a lion, mind of a stone:
    Sicuramente la vita della terrorista e della rivoluzionaria non è semplice. La sofferenza non è solo nei campi di battaglia e nelle strade, ma anche nei Quartier Generali del nemico, nei suoi bunker, nelle sue caserme. Terribili ed indicibili sono le torture dei tiranni che hanno oppresso il popolo di Muirne negli anni e neanche lei è scampata ad uno dei loro orridi interrogatori del nemico. Sfuggirne, grazie ad i suoi commilitoni, ha lasciato ferite dolorose, ma ha reso la sua mente più forte.
    [Protezione dalle Malie]

    Through the Barricades
    Una vita passata sulle barricate, da quando era molto, molto piccola, a fare da corriere per la resistenza del suo paese, sotto i colpi di mortai e dei soldati del violento vicino oppressore, hanno affinato i sensi di Muirne. Tutti e cinque. Il fiuto per la polvere da sparo, l'udito per l'approcciarsi a qualsiasi cosa ed un sesto senso tutto per prevenire e scappare o combattere qualsiasi cosa che tenti di ledere alla sua persona. Attraverso le barricate, pochi sopravvivono senza quel dono. Muirne è lì per raccontarlo.
    [Percezione Pericoli]

    "Way to go!"
    Contrabbandare armi e portarle da un quartier generale ribelle al luogo di un attentato ha reso Muirne molto capace nel nascondere... cose. Muirne è in grado di nascondere qualsiasi cosa, con il giusto sforzo mentale nel dissimulare efficacemente di NON avere un Kalashnikov sotto il vestito ed ovviamente date le giuste proporzioni. Non potrà nascondere un carro armato per certo.
    [Passiva di tasca dimensionale]

    Webley Mk IV revolver
    Revolver

    SBritish Lee-Enfield
    Fucile

    Ferri del Mestiere
    Due larghe sacche/largo borsone in cui si trovano mille e mille utensili che Muirne usa per i suoi lavoretti.

    Rookie
    2V-R8

    Un piccolo droide, riparato alla bene e meglio da Muirne poco dopo il suo arrivo ad Endlos. Purtroppo qualcosa è andato storto durante la riparazione della tecnologia troppo avanzata per la ragazza e Rookie (così battezzato) ora oltre ad aiutare Muirne, insulta sia lei che qualsiasi possibile cliente.
     
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    « Errr... I'm sorry... it's wonderful really... but it is a little... too much... for my... errr tastes...? But it is beautifull, it is so... shiny! I... »


    Aaaw so cute! Mi dispiace farla sentire così, ma non posso trattenermi dal sogghignare teneramente, vedendo quanto è impacciata e si sente vergognosa per quell'oggetto, troppo "troppo" per lei, nella sua mente che si auto-svaluta come facevo anch'io un tempo. La capisco, più di quanto si possa immaginare, e vorrei con tutta me stessa infilare una mano nel suo cranio, affondare le dita tra le sue sinapsi, prendere quel memecluster odioso che la fa soffrire ogni secondo della sua vita -è lì, è sempre lì, spesso latente, ma c'è- e spremerlo e spappolarlo e strapparlo via e gettarlo a terra con disgusto e severità, coccolandomela poi tutta e stando serene insieme e felici, pulite e contente, senza più cazzate tossiche inventate ed esclusivamente esistenti nelle nostre teste. Vorrei fosse davvero così facile, così semplice, ogni volta, e invece...
    Oscillo lievemente la testa, trasmettendole il mio sentimento, ciò che provo, l'abbozzo di quel che penso al riguardo, ovvero che non ha motivo di sentirsi così e che quell'oggetto le sta d'incanto, e che lei vale e varrà sempre di più di un comune pezzo di materia inerte -ed anche di quella vivente, per quel che mi riguarda-: c'è tempo, molto tempo, e auspico di poter un giorno mostrarle quanto lei sia degna di questo e di ben altro, veramente. Di riuscire a mostrarle il suo stesso valore nei confronti del quale è così cieca. Di riuscire a permetterle di vedere il mondo (anche) coi miei occhi, e di conseguenza la bellezza che lei stessa possiede calata nel multiverso
    .

    «Nothing will ever be too much, for you. 'Cause you're so supreme...»


    "I'd give my li-i-ife...not for honour but fooooor youuuu...In my time there'll be no one else..."
    E mi parte in testa questa canzone... "What a thrill...With darkness and silence through the night...What a thrill...I'm searching and I'll melt into you...What a fear in my heart...But you're sooooo supreeeeeme!"
    Mi fa venire voglia di cantare, questa donna così immensa e pazzesca ed incredibile...Nel buio e nel silenzio della mia notte interiore, della mia vita, è arrivata lei all'improvviso, a spalancare le finestre, a salvarmi, inondandomi di luce la stanza...
    Il resto del testo non c'entra molto, sì, ma...è proprio lo spirito, le emozioni, la passione con cui la cantante esprime tali versi che...Aaawww...mi fa sciogliere, mi dà la carica e mi fa crescere un vortice sotto i piedi che mi proietta il cuore fino al cielo e lo fa espandere per tutto il multiverso come nella poesia mentale di prima e...

    Alla mia domanda, mo chuisle risolleva lo sguardo spazzando via in un singolo gesto tutta la tempesta di dubbi e paure che infuria nella sua mente, facendomi tornare coi piedi per terra e specchiando i miei occhi con tutto il suo amore ed innamoramento e bontà e gentilezza. E mi perdo in quei laghi smeraldi, mi perdo in questa roccaforte d'alabastro bianco abbagliante, mi perdo in questa safebox dalle pareti imbottite e calde, dove la mia pazzia di sentimenti intensi trova requie e sollievo, dove il mio debole e fragile cuore può stare al sicuro senza mai paura d'esser ferito, ed anzi nutrito col nettare più puro e prelibato, idromele d'amore, distillato da questa improbabile irlandese dai capelli di fuoco e dall'anima sfavillante..
    .

    « First of all... let's make vanish this and let's go back to Merovish. As long as you are here with me, doesn't matter where we are... and you got to meet Rookie, of course! »


    Mi bacia sulla fronte, facendomi chiudere gli occhi e rilasciare così una lacrima calda, l'ennesima, limpida e gioiosa e commossa, conglomerato dei residui rimasti sulla rima della palpebra. Ed annuisco, contenta ed a bocca aperta, sorridendo e scuotendo la testa e guardandola innamorata: sì, sì sì sì! Sì: finché staremo insieme, non importerà mai di dove saremo, di quando saremo, delle persone con cui saremo, della situazione in cui saremo. Saremo insieme, e questo riempie tutto e basterà, per qualsiasi cosa.

    Poi, delicatamente ma con serietà, mi prende le spalle come per concretizzare la saldezza del nostro legame, e rassicurarmi così sulle vere intenzioni ed i veri sentimenti di ciò che sta per dirmi. È per questo che la amo: anche se magari non se ne accorge, anche se non sa niente della comunicazione non-verbale -e anzi a maggior ragione dato che non può contraffare, falsificare, simulare ingannevolmente-, anche se cerca di nasconderlo con frasi e gesti contrari e rozzi e maneschi e sdrammatizzare con pugnetti in testa eccetera -cose che possono funzionare con gente normale ma non con me-...lei mi trasmette esattamente tutta la gentilezza e la premura del suo carattere, mi fa sentire sulla mia pelle tutto il suo amore. Il suo corpo mi parla, il suo modo di usarlo, il suo comportamento in ultima analisi: c'è un secondo canale, più profondo, molto più vero, da cui quello di superficie prende piede per cercare di difendersi dall'eccessiva vulnerabilità che la gentilezza del primo comporta. Ed io la amo per questo, perché lei mi ama e, non so quanto consciamente, ma me lo trasmette. Perché lei mi bacia sulla fronte e mi prende saldamente e delicatamente ed in maniera rassicurante le spalle e le braccia e le mani e mi bacia e mi stringe e giochiamo insieme e mi cerca perché mi desidera e..
    .

    « I would never say no... but before I say Yes... Let me know you, as you knew me. I want to hear from your lips everything. Can I? I want to know everything. Promise me you won't leave anything behind, not event anything that could make me angry or hurt me... do you promise me? This is not a fairy tail, Violet. It's better. It's reality, you are real, you are not a fable. I'm so glad you are here and I can touch you. And I want to share as many things as I can with you. Even a house. Maybe here... I like my work after all... but promise me, we will share a soul and a life, past and present and future, before any room or roof. »

    “Ooohhh...!!!”


    I miei occhi si fanno grandi, la mia bocca si schiude e le sopracciglia s'inarcano, in un'espressione incredula che sembra quasi addolorata. E invece no: sono felice dentro di me, e all'esterno sono solo..."stunnata", interdetta da...da quella risposta così inaspettatamente positiva! Positiva e ragionevole, ben oltre le mie aspettative, che fulfilla in quasi pienamente le mie speranze! Stupida io, che mi dimentico che fuori dalla mia testa c'è un mondo, che se i miei desideri di conoscenza sono appagati non significa che vada allora tutto bene, perché tipo "ci sono delle altre persone là fuori". Persone che dovrebbero essere il centro della mia attenzione, come lei di cui mi sono riempita senza avere bisogno d'altro e senza pensare ad altro: quelle parole, però...La risposta più bella che potesse mai darmi, tra tutte quelle sincere e sensate e fattibili! Il "sì" più pieno e grande tra tutti i realistici, il maggiore: la promessa seria ed attuale di un "sì", non appena mi avrà conosciuta solo un pochino meglio. Più di quanto osassi sperare. . Oh, Dio, !

    «Yes! Yes of course, my dearest! Of course you can! And you must, you're right! You must know me before anything!!
    And of course I promise, of course!! And you're right again, you're right! It's the best thing that could ever be and happen among the possible ones, and I'm glad too!
    And I'm sorry too! Very, deeply sorry! Please forgive me, I just let myself be overwhelmed and dragged by the beauty of this unpredictable occurrance, this wondrous marvel -as I'm doing now-! Plenty of time, you have! I'm at your service and disposal, as everything in my belongings!
    And as you wish, mo chuisle. "Your wish is my command"! Let's come back to Merovish.»


    Concitata le tengo le spalle anch'io, ora, e quasi saltello sul posto mentre il mio corpo gesticola al posto delle mie braccia vincolate, nel vano tentativo di esprimere tutta la mia emozione, tutto il mio tripudio d'amore vulcanico per lei.
    Ora può vedere i veri sentimenti che le sue parole hanno generato in me, o meglio quasi tutti: c'è una parte di me, che vibra, ma vibra di paura...c'è una piccola nota in sottofondo, d'inquietudine, una zona d'ombra della mia personalità che vorrebbe supplicarla, chiederle scusa, che teme di averla contrariata o indisposta o infastidita, che vorrebbe pregarla, "Don't ever leave me, mo chuisle, I beg you" sta dicendo...Ma la taccio, la silenzio, la nascondo e la tengo per me: è una mia vecchia parte, di quando ero più piccola, giovane, adolescente, di quando non mi stimavo, di quando mi annichilivo pur di essere accettata, e come tale ottenevo l'esatto opposto spesso, perché offrire me in quelle condizioni era come offrire uno straccio, una pezza da piedi, ed era quindi come offrire niente, il nulla, e non valevo agli occhi degli altri proprio perché ero io a pormi in questo modo, a presentarmi in queste condizioni.
    È una vecchia parte, ed ora invece la mia razionalità può dominare queste cose, può gestirle, può addomesticarle e rassicurarle e tranquillizzarle, e può fare tutto ciò coi fatti che valgono più di mille parole: le parole di Muirne, questi sono i fatti. I suoi gesti, le sue azioni, le sue dimostrazioni d'affetto, le sue promesse, la sua sincerità, i sentimenti che leggo dentro la sua mente e dentro i suoi occhi. Questi sono i fatti, i miei appigli, le mie roccaforti. Queste sono le mie difese, barriere, protezioni. Non ho più bisogno di attuare comportamenti estremi e sbagliati che anzi fanno più danni che altro: non ne ho bisogno, è stata una lezione che ho dovuto imparare a caro prezzo, ma l'ho imparata, ed ho imparato invece il mio valore reale, e che posso offrire me stessa realmente, e giudicare la gente in base a come reagisce a ciò. E adoro offrire me stessa a chi è degno, ed adoro offrirmi fino all'estremo come faccio (solo) con lei (con chi amo romanticamente), per quanto ora la mia sia un'offerta in un senso più giocoso, non più serio e drammatico e distorto e perverso, distopico quasi. Mi piace interpretare quel ruolo: il ruolo della servitrice, del genio della lampada che ti realizza tutti i desideri appena li formuli distrattamente e sovrappensiero, il ruolo della persona che ti sta accanto per aiutarti in tutti i modi possibili ed immaginabili senza che tu nemmeno lo chieda. Senza più, però, ledere me stessa: stavolta posso servire senza svendermi, posso aiutare senza ferirmi, senza denigrarmi, senza gettarmi nel fango per l'altro. Come una jedi vera.
    Abbiamo il mondo nelle nostre mani, siamo entrambe due dee, non sono la lacchè di nessuno: è probabilmente un concetto difficile da acquisire, perché è estremamente inconsueto, e di certo il mio modo di parlare e di scherzare e di giocare -che ipotizzo sia ancora vincolato alle vecchie formule passate, in effetti- può probabilmente trarre in inganno appunto. Di nuovo, però, c'è tempo: abbiamo veramente il mondo nelle nostre mani, e lei ha plenty of time per conoscermi davvero.

    Strizzo infine gli occhi chiudendoli e sforzandomi per pochi istanti, senza perdere il sorriso sulle labbra, ed in un batter d'occhio dalla mia ultima parola ci ritroviamo esattamente dov'eravamo sparite. Nello stesso istante, con la gente in movimento ora, con Rookie che nemmeno saprà che ci siamo assentate così a lungo, a meno che non glielo diciamo
    .

    «We will share a soul and a life, past and present and future: I promise, this I swear.»


    Affermo ora con serietà e trasporto anch'io, e lo faccio perché adoro come ha formulato la frase: vorrei ripeterla all'infinito, mi dà così tanta sicurezza e certezza come se potessi vedere concretizzarsi il nostro futuro nelle mie stesse mani, qui ed ora. È la mia droga, è il mio mantra, è la mia preghiera che modifica il corso degli eventi e l'universo reale intorno a me: è uno dei motivi per cui la amo, uno dei doni con cui mi sorprende ogni volta perché sono inaspettati e più belli di quanto mai avrei potuto immaginare se me ne parlasse prima e mi ci facesse pensare e riflettere. No, lei supera ogni mia immaginazione invece, e lo fa a tradimento: è come se un giorno mi venisse a prendere, mi portasse in macchina, ci fermassimo, scendessimo e di punto in bianco mi facesse "Ti piace? Questa è la nostra nuova casa", ed io lì a bocca aperta come una pirla, con una nuova roccaforte in cui sentirmi al sicuro e protetta e felice con lei, spawnata dal nulla, "senza un perché, senza un preavviso".

    Sono più posata ed appagata dopo l'exploit emotivo, tant'è che pronuncio quelle parole inspirando profondamente e sollevando verso l'alto il mio capo, con ancora i capelli arcobaleno -ma senza trucco, troppo appariscente ed innaturale, infatti l'avevo dovuto creare io artificialmente in seguito alla metasomatizzazione psicoemotiva- che si dipanano in una chioma piuttosto lunga per i miei standard. Questi sono e questi rimarranno, d'ora in poi, almeno finché le esigenze reali che mi circonderanno non mi costringeranno a modificarli.
    Ora l'afa del Sud torna ad avvampare nei nostri polmoni, il vociare e lo scalpiccio degli altri esseri viventi riempiono l'aria disturbandomi rispetto al melodioso canto della Valle del Vento, e la presenza così ravvicinata di così tante entità si fa pesante e claustrofobica, quasi stringendomi mente e corpo come in una gabbia di ratti. Il tempo di abituarmi, anche se in verità con l'umore nero pece e cattivo di prima mi ci crogiolavo pure, nello sguazzare in questo ambiente malsano: ora ho lei, ora sono veramente me stessa -niente maschere nere pece e cattive per fronteggiare il dolore-, ora il mio respiro è libero e lo sguardo spazia fino all'orizzonte, pieno di verde e sole, come ad Est dove ci avevo traslate non per niente. È questo posto che stona, ora: stona con me, stona con la bellezza del mondo che mi è stata restituita, da quest'angelo che è lei
    .

    «...Oh, and, by the way, we literally were in the Chediya Valley: we weren't hallucinating, I teleported both of us there.»


    Ammicco con sorrisino sornione e la punta della lingua fuori dalle labbra con fare giocoso -ups-, anche per distrarmi dalla spiacevole sensazione che fortunatamente sta già scemando. Vero è, però, anche il fatto che questo tornare a Merovish segna in un certo qual senso "la fine dei giochi", la fine della pausa rilassante, della vacanza: dobbiamo tornare, abbiamo lasciato cose in sospeso, ci aspettano, e noi abbiamo dei doveri, delle responsabilità.
    Ma abbiamo anche l'altra, adesso: non siamo più sole.
    Siamo tornate, tornate al punto di partenza, alla nostra vita normale...E tuttavia, nulla è più come prima...

    ...E chissà come sarà il dopo invece. Dove andremo ora, cosa faremo, se vuole parlare subito...magari potrei invitarla a pranzo da qualche parte...
    ...Ed i miei occhi non smettono di stare incollati ai suoi, incatenati, bound and tied together forever...
    Qualsiasi cosa tu desideri, mo chuisle, a me va benissimo..
    .


    _Specchietto Tecnico:



    Specchietto Tecnico_

    [☆] Condizioni Fisiche: Ottimali.

    [☆] Condizioni Psicologiche: Ottimali.

    [☆] Condizioni Energetiche: Mana al 100%.

    [☆] Equipaggiamento e Poteri:
    Equipaggiamento

    ¬ Chakram seghettato.
    ¬ Pugnale.
    ¬ Glock 19.
    ¬ Pertica delle Notti Stellate (Bastone).
    ¬ Fangs & Claws.
    ¬ Bacchette magiche, libri di magia et similia (GdR).
    ¬ Bussola dei Desideri (GdR).


    Passive

    ¬ ThoughtDensity (Telecinesi).
    ¬ PsicoEssenza (Immortalità/Autorigenerazione).
    ¬ Mentalist (Telepatia).
    ¬ Mente Blindata (Auspex rilevazione intrusioni mentali/psion).
    ¬ Disturbance in the Force (Sesto senso per il pericolo/Instant-Casting).
    ¬ Disturbance in the Force (Preveggenza/Premonizioni, GdR/Quest).
    ¬ Cerebro (Auspex rileva-menti).
    ¬ Alterazione: Somatizzazione Metapsichica (Shapeshifting, GdR).

    Specchietto Riassuntivo_

    Amandosi immensamente *//////////*.

    Note_

    ---.


    Ramona_super-1-_zps41489fec





    Edited by Zaho's Violet - 11/3/2015, 16:30
     
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    Turn off the lights and murder the dawn.

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    Cave del Sapere




    Morg
    Di nuovo la sabbia e la polvere punzecchiano attraverso le narici nella gola, come una cascata di taglienti e minuscoli cristalli che rotolano giù, attraverso la laringe dell'irlandese. Sì, il break non è stato male, l'ha apprezzato immensamente, ora che sa chi ha vicino, ora che è consapevole della persona con cui vuole condividere un orizzonte verso cui dirigersi, che sia esso nel tempo, nello spazio o in entrambi, nella vita. Teme d'averla messa un pochino di malumore. Forse davvero ci teneva entrambe rimanessero lì. Forse la opprimeva non avere la cornice adatta a loro due e questo Muirne non era stato in grado di comprenderla.
    Si imbroncia un po' indugiando con gli occhi smeraldo su Violet, prima di rialzarsi a sua volta e respirare a pieni polmoni l'aria delle Cave del Sapere... tossendo come una dannata un attimo dopo.


    Muirne: "Cough cough... oh, sweet scent of corruption, pollution, and many wondrous things that ends with -otion and..."

    Alla rivelazione di Violet, l'ironia di Muirne subisce una brusca frenata. Con la bocca socchiusa, sgranando gli occhioni quasi terrorizzata, la rossa fissa la sua compagna. Dopo qualche attimo la fronte si corruga e le labbra si contraggono disegnando una smorfia di disappunto, come con un bambino che ha appena commesso una marachella. Si avvicina subito dopo a Violet, senza timore della distanza tipica tra un visitatore/abitante/passante di Merovish e l'altro. Loro non ne hanno bisogno. Al contempo, modera il tono di voce, per quanto preoccupata.

    Muirne: "Did you just... "

    Prima però possa dire altro, i lineamenti del viso si distendono e la rossa osserva la folla attorno a sé, guardinga ed il perché è presto detto. Con una mano, slaccia lo scintillante e prezioso regalo dalla nuca e lo infila con molta discrezione in una tasca dei larghi pantaloni, non cessando di guardarsi intorno.

    Muirne: "Well... you never know..."

    Forse, quel piccolo intermezzo non poco comico ad occhi esterni, è servito a stemperare l'ennesima focosa ed impulsiva reazione della rossa. Muirne prende un profondo respiro, ma gli occhi puntano ancora, con biasimo, sulla giovane donna appena conosciuta ed amata. Le prende le mani tra le sue, con delicatezza di cui non si credeva capace. Eppure, dinnanzi Violet, essa viene naturale. Quella donna dai capelli cangianti è disarmante e la rossa ne è felice.

    Muirne: "Promise me, no bloody teleport here. I am happy here until you are here, no need to go everywhere else. Let's stick good and together. I just found you, I will not loose you in the same blink."

    Avrebbe voluto non fosse vero ed in caso contrario, avrebbe semplicemente continuato a pensarla alla medesima maniera. Violet è troppo importante perché per farla felice rischi di spezzarsi l'osso del collo facendo i salti mortali... quella ragazza dovrebbe prendere un bel respiro e pensare di calmarsi. Ma se non avesse quella parlantina, quel modo di porsi quasi ansioso, come se Muirne dovesse sfuggirle da un minuto all'altro, l'irlandese non la terrebbe così vicina al cuore. Fa tutto parte del disegno del grande disegno che plasma la figura di Violet. Qualsiasi linea, dalla più dritta ed elegante, alla più storta, alla più calcata, va bene a Muirne, finché formi ciò che vede e ciò a cui stringe le mani. Anche lei sente potrebbe sfuggirle da un momento all'altro e, a vederla lì, con quei capelli multicolore, con quei proclami che la mettono in imbarazzo, con quella luce negli occhi, sente in cuor suo nessuna forza, per quanto malvagia, per quanto violenta, per quanto superiore, potrà mai dividerle. Un tranquillo e trasognato sorriso affiora tra le labbra di Muirne e non ha bisogno di dire nulla. Sa già Violet lo sappia. Senza necessità di leggerle nella mente... altra cosa su cui dovranno lavorare.

    Un rumore metallico distoglie le attenzioni di Muirne dalla compagna ed entrambe possono vedere Rookie, il fido robottino di Muirne, rialzarsi, probabilmente le avrà perse di vista l'attimo voluto per rimettersi in posizione eretta. Quell'attimo è bastato. La rossa sorride incoraggiante verso Violet e libera una mano, tenendo l'altra, intrecciata a quella della Zorak, come fosse una passeggiata romantica la loro, come se stesse presentandola a qualcuno di molto, molto importante. Un sorriso smagliante, mentre il piccolo costrutto la fissa inespressivo.


    Rookie: "Richiesta d'intensificazione: Sei passata alla taverna dello Sbronzo Stro*** mentre mi rialzavo?"

    Muirne: "Oh no, idiot! Dai il benvenuto al nuovo membro della famiglia! Lei è Violet! A very... very important and beloved person..."

    Mentre Muirne annuncia l'arrivo di Violet nella "famiglia", Rookie ed i suoi fotoricettori hanno già captato il particolare del tenersi per mano delle due ragazze. Così, interrompendo la sua padroncina, il costrutto, nell'ingenuità della sua rozza programmazione, chiede...

    Rookie: "Ulteriore richiesta d'intensificazione: Sei diventata invertita come il sacco di carne qui presente anche t..."

    Muirne: "WHAT?... COME TI PERMETTI?!"

    Con entrambe le mani, Muirne afferra la testolina del robottino, il quale cerca di difendersi alzando in alto le braccia e lampeggiando con gli occhi di vetro, mentre la "selvaggia celta" berciando improperi in gaelico ed in inglese, intimandogli di rispettare Violet e le loro scelte. Sì, certo, Muirne ha tutti i buoni motivi e le miglior intenzioni, ma Violet potrebbe benissimo vedere quella scena come... routine. Visto quel che ha già potuto osservare nel rapporto tra la sua amata ed il suo costrutto.

    Dopo pochi attimi di colluttazione, Muirne ritorna, con un sorrisone stampato sul volto, a tenerle la mano, mentre Rookie è impegnato a rimettere a posto la sua testa, rivoltata un paio di volte.


    Rookie: "Correzione ed introduzione: Salve Violet, io sono 2V-R8, modello 193847. Per servirti."

    Benedetto dal Maelstrom:
    Una potente sostanza allucinogena ha risvegliato delle capacita sopite nel cervello del personaggio. In qualunque situazione riesce a percepire la presenza e il peso della Tempesta Eterna, che permea l’intero Multiverso e mette in comunicazione diversi piani dimensionali.
    [Passiva di percezione del Maelstrom]

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    Sicuramente la vita della terrorista e della rivoluzionaria non è semplice. La sofferenza non è solo nei campi di battaglia e nelle strade, ma anche nei Quartier Generali del nemico, nei suoi bunker, nelle sue caserme. Terribili ed indicibili sono le torture dei tiranni che hanno oppresso il popolo di Muirne negli anni e neanche lei è scampata ad uno dei loro orridi interrogatori del nemico. Sfuggirne, grazie ad i suoi commilitoni, ha lasciato ferite dolorose, ma ha reso la sua mente più forte.
    [Protezione dalle Malie]

    Through the Barricades
    Una vita passata sulle barricate, da quando era molto, molto piccola, a fare da corriere per la resistenza del suo paese, sotto i colpi di mortai e dei soldati del violento vicino oppressore, hanno affinato i sensi di Muirne. Tutti e cinque. Il fiuto per la polvere da sparo, l'udito per l'approcciarsi a qualsiasi cosa ed un sesto senso tutto per prevenire e scappare o combattere qualsiasi cosa che tenti di ledere alla sua persona. Attraverso le barricate, pochi sopravvivono senza quel dono. Muirne è lì per raccontarlo.
    [Percezione Pericoli]

    "Way to go!"
    Contrabbandare armi e portarle da un quartier generale ribelle al luogo di un attentato ha reso Muirne molto capace nel nascondere... cose. Muirne è in grado di nascondere qualsiasi cosa, con il giusto sforzo mentale nel dissimulare efficacemente di NON avere un Kalashnikov sotto il vestito ed ovviamente date le giuste proporzioni. Non potrà nascondere un carro armato per certo.
    [Passiva di tasca dimensionale]

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    Ferri del Mestiere
    Due larghe sacche/largo borsone in cui si trovano mille e mille utensili che Muirne usa per i suoi lavoretti.

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    Un piccolo droide, riparato alla bene e meglio da Muirne poco dopo il suo arrivo ad Endlos. Purtroppo qualcosa è andato storto durante la riparazione della tecnologia troppo avanzata per la ragazza e Rookie (così battezzato) ora oltre ad aiutare Muirne, insulta sia lei che qualsiasi possibile cliente.
     
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    Mi accorgo che s'imbroncia un poco quando anch'io m'imbroncio per il ritorno, ed è a vederla così che mi dispiace e subito sorrido di nuovo: non mi rendo ancora conto di come i miei stati d'animo possano influenzare i suoi, ma se vedo la stessa cosa speculare allora mi scatta il collegamento in testa e...e non voglio che sia così, non voglio che succeda così, non voglio renderla triste con la mia tristezza, perciò sorrido. Per lei, sorrido, dal profondo del cuore, sperando di far sorridere anche lei.

    « Cough cough... oh, sweet scent of corruption, pollution, and many wondrous things that ends with -otion and... »

    «Mo chuisle...!»


    Stai attenta, piccola mia! Mi protendo e chino verso di lei poggiandole una mano sulla schiena come potessi curarla tramite infusione di energia magica, mentre l'altra si affaccia davanti al suo petto pronta a prenderla e sorreggerla in caso di bisogno. Sì, è tutto esagerato, non è affatto grave il suo tossire -ed una piccola parte di me si sta lollando e sta ridendo da morire per la sua battuta-, ma non ci posso fare niente: la amo! Ovvio che mi preoccupi per lei, ovvio che le dedichi le mie attenzioni anche per le inezie. Iperprotettiva, iperapprensiva: sento il germe di queste cose nascere in me, dopo anni ed anni che non aveva più facoltà di svilupparsi. Sento crescere dentro di me queste spinte, ma so anche gestirle e controllarle, per fortuna: è solo che è "tutto nuovo" quasi, ed è bello sperimentare di nuovo sotto la mia pelle queste scariche adrenaliniche che mi fanno dilatare gli occhi per le intense emozioni. Perché è come fare GdR, come ai vecchi tempi, ma stavolta sperimentandolo sulla mia pelle, abbandonandomi alle emozioni, bloccando poteri e usando certi set e gettandomi a capofitto nell'avventura: è GRV, GdR dal Vivo, ma per davvero! Rischio veramente la vita -ma sono immortale-, ho veramente i poteri, ci sono veramente i cattivi da combattere, i mostri da uccidere, i templi da esplorare e le storie da vivere! Sono pezzi di emozioni grezzi da divorare ingordamente...e lei è la spezia più raffinata ed elettrizzante ed estatica tra tutte...E la amo, perché è la vita vera questa, "The Ultimate RPG", live, Matrix, da cui mi faccio trasportare, perché se non vivo veramente, profondamente ed intensamente la vita cos'altro dovrei vivere?!

    Eccone un'altra! Un'altra scarica, sotto la mia pelle, a dirmi che la vita vera tira di più ed è più esaltante di qualsiasi gioco, e mi fa sentire più viva di qualsiasi altra cosa. Al sapere che ci siamo veramente teletrasportate a Chediya, Muirne si terrorizza, si fa tremendamente seria, e poi si fa vicina a me. Molto vicina. Ed il mio cuore perde un battito, mentre la mia bocca rimane aperta in sospensione, come le mie sopracciglia innalzate per stupore e senso di colpa preventivo, come una bandiera bianca di resa incondizionata che vuol trasmettere l'esatto opposto dell'ostilità.
    Che cosa...?
    S'interrompe, si slaccia il gioiello effettivamente troppo vistoso ed attraente -stupida io, avrei dovuto mutarlo prima di riportarci qui, come già avevo pensato! Maledizione, che memoria di merda davvero che ho-, lo imbosca in una tasca e commenta il suo gesto, al che io concordo annuendo.
    Ecco che, dopo l'inciso pragmatico e dettato da ragionevolissima cautela, la mia aisling ritorna a guardarmi con intensa serietà, facendomi tornare a tremare il cuore ancora per qualche secondo, fino a quando le sue parole non fugano ogni spaventoso mistero svelandomi l'arcano. E...Dio, mi prende le mani, con una tale delicatezza...che mi umetto le labbra e deglutisco perché di respirare non se ne parla, e forse muovendo l'intero apparato riuscirò a farlo ripartire, ma...oh, andiamo: chi voglio prendere in giro? Lei mi toglie il fiato e posso respirare di nuovo solo attraverso la sua bocca, le sue labbra, i suoi polmoni...Lei è la mia vita..
    .

    « Promise me, no bloody teleport here. I am happy here until you are here, no need to go everywhere else. Let's stick good and together. I just found you, I will not loose you in the same blink. »

    “...Ma...ha paura che sia pericoloso...?”


    Lì per lì non capisco. Non capisco perché dovrei prometterle una cosa del genere, perché non dovrei teletrasportarmi secondo lei. È forse perché ha paura davvero che sia una pratica pericolosa, imprecisa, che possa finire a random in qualche posto sbagliato e senza ritorno? È forse perché non sa come funziona, che lo teme? ...O forse c'entra quel divieto legale di teletrasportarsi a Merovish? Ma non vale per me, che appartengo all'Eversione, però questo lei non può saperlo. Eppure ho sentito che se uno si teletrasporta finisce dritto in prigione, nel senso che il suo wormhole viene reindirizzato lì: forse lei non conosce tutta la storia, le han taciuto questa parte? Non lo so, di preciso, e dopo glielo chiederò, ma per ora la mia preoccupazione principale è rassicurarla.

    «Don't worry, my darling: it's safe, ultra-safe, I assure you, I master it excellently. And I assure you that you'll never lose me, I promise, believe me.»


    Probabilmente non è riuscita a capire il funzionamento della collana telepatica che le ho donato, ed in effetti ero stata io la prima a dirle di non preoccuparsi, che gliel'avrei mostrato poi, che ci saremo tornate su quel punto e quant'altro. Credo che, quando avrà scoperto tutte le potenzialità di quell'oggetto, sarà molto più serena e tranquilla...ed anche quando scoprirà tutte le mie potenzialità credo si sentirà più rassicurata al riguardo, in effetti, lol. Dio! Non vedo l'ora di raccontarle TUTTO di me!
    Fremo, fremo dall'eccitazione, e questo suo modo di stringermi le mani, aaahhh...Potrei vivere del suo profumo, respirando la sua aria, inspirando nel mio corpo lei, lei e soltanto lei: potrei vivere di lei, senza nient'altro al mondo a sostentarmi, e sarei l'essere più forte esistente...
    E sorride. Ti rendi conto? Sorride. Lei, sorride. Sorride ed alle mie palpebre riemergono lacrime che faccio fatica a trattenere, lacrime di commozione che accompagnano un sorriso caldo come il sole dello Yuzrab che si espande progressivamente sulle mie labbra. Sorrido anch'io, sì, a mia volta, in risposta a quel sorriso: una risposta automatica, istintiva, viscerale e sentita, emotiva, senza il minimo filtro logico, razionale, cosciente dietro. No: lei sorride ed io di riflesso sorrido, provando una galassia vorticante di amore dentro di me. Non un riflesso vuoto e grigio, scontato, convenzionale, burocratico, noioso...piuttosto il vivo e vivace sentimento riflesso di un altro sentimento vivo e vivace dentro di lei, sì
    .

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    «...»


    La sua mano...
    Me ne ha lasciata una, ci siamo voltate, attirate dai suoni metallici emessi dal robottino, e...
    E lei mi tiene una mano. Mi tiene per mano. Mi stringe la mano. She holds my hand...
    Non ci sono parole per descrivere quello che sto provando in questo momento. Non è che stia accadendo nulla di particolare, a vederci dall'esterno: l'attenzione di entrambe è spostata su qualcosa di diverso e fuori di noi, siamo ferme ed immobili, non stiamo facendo niente di niente, non sta accadendo nessun evento che ci cambierà la vita od altro. No, niente di tutto ciò.
    Eppure, il mio cuore batte all'impazzata, le mie gote si fanno rosse come l'intero mio volto: posso sentire il flusso del mio sangue scorrermi nelle vene, lo sento pompare e pulsare e raschiare e grattare, ne sento il suono, il rumore, il "frrrrwwwrrrrwwwrrr" continuo che non vuole fermarsi, mi rimbomba nelle orecchie, e sento caldo, caldo in viso e nel petto e nelle braccia e nelle mani e nelle dita che lei mi stringe, e nelle gambe e nei piedi che minacciano di non reggermi più, e fin sotto i capelli dove il cervello vuole staccare la spina alla coscienza facendomi cadere a terra svenuta, svenuta per l'eccessivo afflusso di emozioni.
    Mi stringe la mano, e mi sorride incoraggiante, ed è tutto così bello nel mondo che vorrei sorridere apertamente e piangere come una fontana, per tutto il resto della mia vita. Potrei incontrare il gerarca Bid'daum e sorridere come un'ebete per tutta la durata dell'incontro. Potrei assistere a guerre sanguinose e massacri e scontri e battaglie e...e sorriderei, non smetterei un solo istante di sorridere: perché c'è lei, perché mi tiene la mano lei, e non esiste nient'altro al mondo, non ho bisogno di nient'altro al mondo
    .

    « Richiesta d'intensificazione: Sei passata alla taverna dello Sbronzo Stro*** mentre mi rialzavo? »

    « Oh no, idiot! Dai il benvenuto al nuovo membro della famiglia! Lei è Violet! A very... very important and beloved person... »

    “Oh...thank you...!”


    Mi presenta lei al robottino, cogliendomi di sorpresa e facendomi arrossire ancora di più: mentre i miei occhi si fanno ampi ed il mio capo si china in segno di saluto ed il mio sguardo cade a terra colpito a morte dall'imbarazzo, la mia mente bisbiglia i miei ringraziamenti nella sua, delicata come un sussurro, come una brezza primaverile, sorridente e lusingata e...mi rendo conto, insomma, dell'importanza dell'evento e...mi fa morire e sciogliere e gonfiare enormemente con quelle sue parole così dolci ed accuratamente scelte e significative! "Nuovo membro della famiglia", "very very important and beloved person", ti rendi conto, Violet...?

    Rookie però non sembra essere stato programmato agli stessi livelli dei droidi protocollari della mia civiltà, e sfoggia un repertorio verbale e socio-filosofico degno dei tempi di Muirne stessa, qualcosa di terribilmente anacronistico e sfasato rispetto al grado tecnologico che ha dato vita all'I.A. che ci sta dinnanzi, e faccio fatica a capacitarmi della sua esistenza "incoerente" e rimango interdetta di fronte ad un tale scempio ed affronto alla logica
    .

    « Ulteriore richiesta d'intensificazione: Sei diventata invertita come il sacco di carne qui presente anche t... »

    « WHAT?... COME TI PERMETTI?! »

    «Ahahah!»


    Scatta la mia amata avventandosi sul..."maleducato" (?) robottino, pestandolo, rigirandolo e spiegandogli coloritamente le buone maniere. Ed io rido, sorrido e rido, perché di certo in questo stato umorale come dicevo prima non potrei prendermela per nessuna ragione al mondo, figurarsi per la programmazione di un droide! Manco è colpa sua, probabilmente, suppongo, ed è veramente una scena comica se si è abbastanza liberi mentalmente e rilassati per osservarla e godersela. Non sta insieme dal punto di vista logico, e questo contribuisce maggiormente alla comicità della scena: non sottrae affatto, non mi fa storcere il naso come normalmente farei, non mi fa scattare l'istinto indagatore su "come sia mai possibile una cosa del genere". No: rido, e di gusto anche, senza pensare a niente.

    « Correzione ed introduzione: Salve Violet, io sono 2V-R8, modello 193847. Per servirti. »

    «Molto piacere, piccolo 2V. Per servirti anch'io: se vuoi posso farti un check, più tardi...Sembri non vedere un bel bagno d'olio da tempo, vero?»


    Rispondo affabilissima, chinandomi su di lui e poggiandogli una mano sulla testa come si farebbe con un bambino -peccato non potergli scompigliare un po' i capelli, dato che non ne ha!-. La mia offerta serve come cavallo di troia per farmi prendere in simpatia, o almeno così spero vada: non me la cavo affatto male con le intelligenze artificiali, l'ingegneria e quant'altro, e lui sembra davvero avere visto giorni migliori. Chissà che, prendendolo per il verso giusto, non si riveli un simpatico compagno di viaggio: ci tengo a fare bella figura coi "parenti" di Muirne, agli occhi di quest'ultima intendo, perché ruota tutto intorno a lei e non vorrei mai contrariarla o darle motivo di avercela con me per qualcosa. La amo! Dio quanto la amo...E ovviamente non lo faccio intenzionalmente: voglio davvero cercare un rapporto sereno e gioviale con 2V, è una questione istintiva ed inconscia -al massimo ne divengo conscia una volta sorta l'idea alla mente e posso assecondarla, come in questo caso-, perché è meglio andare tutti d'accordo piuttosto che creare attriti deleteri fin da subito.

    «Well, sweetie...Shall I invite you to lunch? I know a good place, and I...
    I...
    I just want to stay with you always, everytime, every second of my life...I'm sorry...»


    Le stringo di più la mano, volgendomi verso di lei faccia a faccia, andando a cercare anche l'altra sua mano ed intrecciandola e stringendola in ugual misura, per poi abbassare lo sguardo colpevole di essere soffocante.
    No: decisamente, non sono ancora pronta a separarmi da lei...nemmeno per qualche ora, nemmeno per...Dio, vorrei trascorrere il resto della giornata -e domani, e dopodomani, e dopodopodomani...- in sua compagnia, e darei di tutto perché anche lei lo desideri too, e...ho paura, una paura matta, folle, che lei invece voglia staccarsi, voglia tornare alla sua vita, voglia fare una pausa, voglia prendersi i suoi spazi e dare tempo al tempo e...io non ce la faccio: io vorrei davvero non risultare soffocante, ma al contempo darei il mondo per ammanettarmi a lei, per legare i nostri cuori indissolubilmente, e sento questo desiderio spasmodico ed adolescenziale nel cuore di trascorrere veramente, letteralmente, ogni secondo della giornata con lei.

    E mentre tutto questo vorticare di pensieri mi stravolge e strazia interiormente, mentre mi mordo il labbro inferiore aggrottando le sopracciglia preoccupata e fissandola intensamente, le mie mani la stringono sempre più saldamente, il mio corpo si avvicina sempre di più al suo, e...il mio viso si avvicina sempre di più al suo, fino a sentire il suo respiro sulle mie labbra, sul mio viso, e so -perché lo sento- che il mio respiro si è fatto caldo, bollente, come quando sono ammalata quasi, perché mi scalda il palato e la lingua e le labbra e mi fa vibrare i denti dentro, nei nervi collegati che attraversano le gengive, e se passa dal naso ne scalda i setti come fosse a trecento gradi Celsius, e...i miei occhi impazziscono schizzando qua e là per l'eccessiva vicinanza ed il conseguente imbarazzo, mentre mi autoimpongo di trattenermi dal baciarla, dal profondissimo e fortissimo desiderio di farlo -prontissima ad abbandonarmi perdutamente qualora lei accettasse la proposta del mio linguaggio corporeo-, sempre per la paura di non starle troppo addosso -anche se il mio corpo non sembra intenzionato ad obbedire così pedissequamente a questa direttiva razionale appunto-.
    ...Perché sotto sotto voglio e vorrò sempre starle addosso, anche fisicamente: il contatto con lei è fondamentale, è appagante, è endorfine pure, è...droga, droga finissima, pregiatissima, pulitissima e sublimissima: lei è la mia droga, più forte di quella che chiunque mai sperimenterà, più forte di quella che ha sperimentato lei. Perché è lei il mio Maelstrom. Perché sei tu il mio Maelstrom, Muirne... Un vortice infinito di ossitocina e amore, tautologicamente parlando...

    Di colpo, un lampo illumina a giorno la mia mente.
    ...Dio, ci pensi, Violet? Avremo tutti i futuri giorni per farlo!!! Oh mio Dio!!!
    Solo ora me ne rendo conto, ed il mio cuore vuole saltarmi fuori dal petto e gli occhi mi si illuminano e sorrido così tanto che non riesco a tenere la bocca chiusa! E respiro ora più intensamente, più veloce, accelerata, breve, e se non ci sto attenta rischio di andare in iperventilazione da sovreccitazione!
    Dio mio, Dio mio!
    ...Sono sposata!!!
    Nel mio cuore, nella mia mente, noi due siamo già sposate, siamo...stiamo insieme, siamo compagne di vita! Dio mio, Dio mio, è bellissimo...così fantastico, incredibile...
    La guardo, e potrei esplodere stando ferma, perché tutto questo è troppo per me, non riuscirò mai a contenerlo...Lei è troppo per me..
    .


    _Specchietto Tecnico:



    Specchietto Tecnico_

    [☆] Condizioni Fisiche: Ottimali.

    [☆] Condizioni Psicologiche: Ottimali.

    [☆] Condizioni Energetiche: Mana al 100%.

    [☆] Equipaggiamento e Poteri:
    Equipaggiamento

    ¬ Chakram seghettato.
    ¬ Pugnale.
    ¬ Glock 19.
    ¬ Pertica delle Notti Stellate (Bastone).
    ¬ Fangs & Claws.
    ¬ Bacchette magiche, libri di magia et similia (GdR).
    ¬ Bussola dei Desideri (GdR).


    Passive

    ¬ ThoughtDensity (Telecinesi).
    ¬ PsicoEssenza (Immortalità/Autorigenerazione).
    ¬ Mentalist (Telepatia).
    ¬ Mente Blindata (Auspex rilevazione intrusioni mentali/psion).
    ¬ Disturbance in the Force (Sesto senso per il pericolo/Instant-Casting).
    ¬ Disturbance in the Force (Preveggenza/Premonizioni, GdR/Quest).
    ¬ Cerebro (Auspex rileva-menti).
    ¬ Alterazione: Somatizzazione Metapsichica (Shapeshifting, GdR).

    Specchietto Riassuntivo_

    Amandosi immensamente *//////////*.

    Note_

    ---.


    Ramona_super-1-_zps41489fec





    Edited by Zaho's Violet - 21/3/2015, 01:07
     
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    Morg
    I fotoricettori di Rookie sembrano lampeggiare alle parole "bagno d'olio". Forse Violet non era un invertita dopotutto, o perlomeno non si meritava quell'appellativo il sacco di carne qui presente. Un altro lampo vermiglio dagli "occhi" del Robot e subito dopo la sua mano rivestita di metallo punta verso l'irlandese accanto la zorak.

    Rookie: "Richiesta accettata: Con immenso piacere, sacco di carne, la meretrice qui presente non me ne fa uno da quando..."

    Schiarendosi platealmente la gola tanto da coprire le parole del robottino, l'irlandese storce la bocca e poggia la mano libera sul fianco, assumando una posizione che poco di bene lascia presagire al robottino. Tuttavia, stavolta la rossa non scatta al suo indirizzo per svitarlo e picchiarlo un altro po', ma rimane al suo posto, fulminandolo con lo sguardo.

    Muirne: "Well thanks a lot... la prima cosa Violet voglia sapere è che siamo poveri in canna."

    Rookie: "Citazione: "Posso promettere di essere sincero, non di essere imparziale.""

    Alla... strana... citazione.... di Rookie, Muirne sgrana gli occhi, come se una meraviglia si fosse appena compiuta davanti al suo sguardo. Come diavolo conosceva un aforisma di uno scrittore o chiunque fosse, quel piccolo e stupido droide protocollare che aveva riparato alla bene e meglio.

    Muirne: "Ma cos... Nevermind, I don't want to know."

    Agita la mano Muirne, ora ha altro su cui concentrarsi, qualcosa di molto più importante. La sua vita è stata appena scombinata, spiegazzata, rivoltata e ne è uscita addirittura alleggerita, più bella e sì, molto più piacevole da esser vissuta. Quando Violet le prende ancora le mani, Muirne ripensa alla prima volta che gliele prese lei. Ora le sembra di ritrovarsi davanti ad uno specchio... forse un'ora fa era lei a tenere strette le sue mani con la paura d'essere lasciata, mentre Violet ora sembra fremere perché Muirne non la liberi dal suo tocco. L'irlandese accoglie il bacio della sua compagna e le sorride, altro non sa fare, ma grazie alle rassicurazioni di Violet, ha compreso che null'altro ha da fare. Dopotutto si sta abituando al tocco delle labbra femminili, non troppo diverse dalle sue. Non le danno noia, né la fanno più sentire in imbarazzo, mentre tutta la costruzione che società antiquata in cui è nata e cresciuta cade come un castello di carte, senza fare rumore, all'ennesimo bacio di colei che ha eletto a sua compagna.

    Sì, Endlos è indubbiamente in grado di fare meraviglie non solo nella propria natura, ma anche in quella dei suoi abitanti... e neanche quella Violet scherza. A vederla così felice a Muirne s'apre il cuore... a vederla così devota forse storcerebbe il naso, ma è un buon 50/50 tra la modestia ed il pensiero che nessuno debba essere suddito di altri, neanche per amore, per alcuna ragione. Un concetto che difficilmente Muirne potrebbe trascurare, specie per una persona che ama con una tale forza. Ci sarà da conoscersi indubbiamente, di più e l'irlandese non vede l'ora di scoprire tutto su quell'enigmatico prodigio dell'universo che è Violet e che si è aperto, grazie alla stessa ai suoi occhi.

    Con un gesto vigoroso della testa che va dal basso all'alto, ribadito una, due volte, Muirne accetta la proposta di Violet di andare a mangiare assieme da qualche parte.


    Muirne: "Suuuure!! Queste povere ossa non mangiano fuori da un secolo... e mi andrebbe un po' di cibo solido! Magari hanno dell'olio anche per te!"

    Rookie: "Osservazione: Magari potrò farmi il bagno d'olio che tu non..."

    Un pugno sulla testolina del robot fa terminare ogni rimostranza, se non qualche borbottio del costrutto, esplicato in una serie di onde attraverso il suo comunicatore, le quali all'orecchio somigliano più al preludio di un cortocircuito che a ad un rimuginare.
    Dopo aver seviziato per l'ennesima volta Rookie, Muirne torna a dare mente alla Zorak.


    Muirne: "Shall we go? Sto morendo di fame e non vedo l'ora tu mi racconti tutto, mo chuisle!"

    Benedetto dal Maelstrom:
    Una potente sostanza allucinogena ha risvegliato delle capacita sopite nel cervello del personaggio. In qualunque situazione riesce a percepire la presenza e il peso della Tempesta Eterna, che permea l’intero Multiverso e mette in comunicazione diversi piani dimensionali.
    [Passiva di percezione del Maelstrom]

    Heart of a lion, mind of a stone:
    Sicuramente la vita della terrorista e della rivoluzionaria non è semplice. La sofferenza non è solo nei campi di battaglia e nelle strade, ma anche nei Quartier Generali del nemico, nei suoi bunker, nelle sue caserme. Terribili ed indicibili sono le torture dei tiranni che hanno oppresso il popolo di Muirne negli anni e neanche lei è scampata ad uno dei loro orridi interrogatori del nemico. Sfuggirne, grazie ad i suoi commilitoni, ha lasciato ferite dolorose, ma ha reso la sua mente più forte.
    [Protezione dalle Malie]

    Through the Barricades
    Una vita passata sulle barricate, da quando era molto, molto piccola, a fare da corriere per la resistenza del suo paese, sotto i colpi di mortai e dei soldati del violento vicino oppressore, hanno affinato i sensi di Muirne. Tutti e cinque. Il fiuto per la polvere da sparo, l'udito per l'approcciarsi a qualsiasi cosa ed un sesto senso tutto per prevenire e scappare o combattere qualsiasi cosa che tenti di ledere alla sua persona. Attraverso le barricate, pochi sopravvivono senza quel dono. Muirne è lì per raccontarlo.
    [Percezione Pericoli]

    "Way to go!"
    Contrabbandare armi e portarle da un quartier generale ribelle al luogo di un attentato ha reso Muirne molto capace nel nascondere... cose. Muirne è in grado di nascondere qualsiasi cosa, con il giusto sforzo mentale nel dissimulare efficacemente di NON avere un Kalashnikov sotto il vestito ed ovviamente date le giuste proporzioni. Non potrà nascondere un carro armato per certo.
    [Passiva di tasca dimensionale]

    Webley Mk IV revolver
    Revolver

    SBritish Lee-Enfield
    Fucile

    Ferri del Mestiere
    Due larghe sacche/largo borsone in cui si trovano mille e mille utensili che Muirne usa per i suoi lavoretti.

    Rookie
    2V-R8

    Un piccolo droide, riparato alla bene e meglio da Muirne poco dopo il suo arrivo ad Endlos. Purtroppo qualcosa è andato storto durante la riparazione della tecnologia troppo avanzata per la ragazza e Rookie (così battezzato) ora oltre ad aiutare Muirne, insulta sia lei che qualsiasi possibile cliente.
     
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