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Lo scontro sopra le vostre teste continua a succedersi con una certa concitazione. Da un lato ci sono le due Incarnazioni, una figlia del Caos e la seconda, invece, figlia del Vento, scagliano tutto il loro potere contro Manitan. Schiere di animali d'ombra, unicorni, alci, pesci e tutto ciò che vi viene in mente sguazza nell'aria e vicino al nemico deflagra in potenti esplosioni di pura entropia. Dall'altro lato, invece, il mezzo ariete scaglia sfere di vento pressurizzato che come palle di cannone cercano di speronare la corazza del pennuto protettore di Laputa.
La creazione della divinità errante, però, vende cara la propria pelle metallica. Attraverso una serie di piroette e rocamboleschi giri in aria riesce ad evitare la gran parte degli attacchi altrui. Quando si vede preso alle strette si limita ad incrociare le ali e difendersi con una pellicola traslucida. Ah, non pensate che il costrutto si limiti a difendersi perchè dopo qualche istante di concentrazione scaglia verso i nemici portentosi raggi laser e pigolii sonici.
Al momento, data la situazione, non è possibile dire quale schieramento sia avvantaggiato.

Intanto, in lontananza, cominciate a sentire un rumore confuso, sordo, una specie di marcia o di corsa che viene messa in atto da parecchi uomini. Come vi è dato immaginare visto il gran trambusto che è stato generato sia la guardia cittadina che i LAM son stati allertati e messi in movimento. Un manipolo di uomini si muove verso la città Alta, dove è precipitato un nemico, un secondo gruppo, invece, si sta muovendo verso la piazza in cui ora vi trovate. Il passo marziale degli alleati via via si fa sempre più forte, più vicino, presto avrete compagnia.

Le due Incarnazioni presenti davanti a voi, Isis e Thot, sembrano più interessati allo scontro piuttosto che a voi. Quando la Mummia prende la parola è Isis a volgere il suo sguardo verso di voi. Gli occhi colmi di un potere arcano ancestrale cercano quelli cavi del Lich. Dopo un breve istante di riflessione una voce limpida ti risponde.
Quest'isola è colma di magia, ma immagino che già lo sappiate. Quella creatura è colma di mana, da sola copre circa un quinto del totale energetico di cui abbiamo bisogno. Non pensavo potesse esistere un simile contenitore, ma indubbiamente ci sarà molto comodo.
Come già successo nello studio di Julian l'Incarnazione della Magia non ha alcun problema nel rivelare quella che è la strategia che seguiranno. E' ovvio che è guidata da una supponenza ed una boria che è pari solo a quella di un Khatep qualsiasi, ma forse, realmente, può permetterselo.
Noi non siamo aggressori, Mummia. Una Divinità che gioca con una formica e ne ruba il cibo è da considerarsi aggressore?
Noi vi siamo superiori e ci limitiamo a fare ciò che dobbiamo e vogliamo.
Evitate di disperdere le vostre energie e le vostre vite. Presto Apopi e Qebu cattureranno la creatura ed andremo via.
Attendete in silenzio, grazie.
Supponente e sicura di sè Isis si limita ad incrociare le braccia al petto ed alzare lo sguardo verso lo scontro che continua a mezz'aria. Si, siete considerati delle nullità e palesemente vi sottovaluta.
A differenza della collega, invece, Thot vi osserva con sguardo di falco. Vi ha studiato ed ha raggiunto una conoscenza ed una consapevolezza che lo porta a non sottovalutarvi. E' lì attento e pronto a difendersi. Non guarda il cielo, ma attende la vostra mossa.
Dal tetto non sembra esserci ancora alcun movimento.

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La situazione comincia a complicarsi. Lo scontro aereo si fa sempre più serrato, per quanto monotono. Nessuna delle due parti sembra riuscire a prevalere sull'altra. I proiettili di aria condensata e le schiere caotiche fatte di chaos e tenebre di Apopi non riescono ad eguagliare i raggi laser e gli urli della divinità meccanica preposta alla difesa del terzo girone. Se però a primo sguardo lo stallo sembra inevitabile, per chi si dedicherà con occhio più attento allo scontro potrà notare che le due Incarnazioni cominciano ad arrancare, lo sforzo di star dietro al pennuto di metallo li sta lentamente logorando.

Muovendoci in basso ritroviamo quanto avviene al primo piano della modesta villetta su cui con celerità ora si teletrasporta il membro della squadra blu. Appena la magia di trasporto concludere il suo lavoro ed i sensi tornano alla normalità, si ritrova davanti una scena diversa da quella che si aspettava. L'Incarnazione che doveva essere morta sembra più viva del solito. Si tratta di un ragazzo sulla trentina, seduto al suolo nella posizione del loto. Il corpo, magro come un verme e pallido tanto da sembrar malato, è quasi completamente nudo: indossa un cencio marrone a coprire i genitali e nulla più. Serafico con il suo sguardo scompaginato, un occhio completamente bianco ed uno completamente nero, ti osserva privo di ogni sorpresa, come se sapesse esattamente che tu dovessi essere lì. Oltre le bizzarrie già citate, però, quella forse più particolare è il fatto che i lunghi capelli neri sono annodati in trecce che terminano con degli orologi. I segnatempo mossi da mano invisibili sono sospesi a mezz'aria. Alcuni corrono rapidi e le lancette sembrano impazzite, altri invece sono estramente lenti tanto da sembrar completamente fermi. Ogni quadrante proietta un cono di luce azzurrina nell'aria, verso l'alto, e in questa arena olografica si muovono figure sfuggenti, ora uguali, ora diverse. Ti sembra anche di riconoscerti un paio di volte.
Lo sguardo assente dell'Incarnazione si muove trai i vari quadranti, li studia con una dedizione invidiabile.
E' giusto che tu sia qui. Doveva andare esattamente così.
Poni le tue domande ed otterrai ben più di una risposta.
Veggente e profetico il tuo interlocutore noncurante ti aspetta. Il tuo auspex, ora che sei così vicino, sembra però non funzionare particolarmente bene. Perchè? Perchè ora ti sembra di non sentire alcun cuore, ora invece ti sembra di sentire un'infinità di cuori presenti in ogni luogo.

Scendiamo ancora di un piano così da arrivare a livello del suolo. Il Comandante della squadra blu impartisce gli ordini e dispone le sue schiere. Il duo di Incarnazioni sembra quasi sorpreso dalle vostre azioni, più Isis che Thot. Certo, se vi considera delle formiche è ovvio che resti sconvolta da un simile atteggiamento, e dire che era stata anche così misericordiosa con voi da parlarvi ed istruirvi sui loro piani.
Indispettita è proprio lei a muoversi per prima. La mano stringe l'aria e qui compare un lungo bastone che termina con un ventaglio fatto di piume. Poco sotto le piume vi è un rubino che pulsa di energia, chi è dotato di affinità con la magia potrà riconoscere in questa gemma un potere sconfinato. In ogni caso l'Incarnazione della Magia sventola il ventaglio contro le guardie armate ed un vento brillante d'argento prende vita. I fasci di magia, come capelli di una vecchia fattucchiera, si annodano intorno l'evocazione della mummia e quello che succede poi la farà arrabbiare e non poco. La magia che collega la Mummia alle sue creature via via comincia ad indebolirsi fino a farsi così fievole che in un soffio scompare il collegamento, eppure le creature non sono scomparse. Perchè? Perchè è proprio Isis a fornire alle tue creature le energie di cui hanno bisogno per restare sul piano materiale. Signora Mummia ti hanno appena estorto le tue creature. Le guardie dei sepolcri, con gesti rapidi si voltano ed ora caricano il povero Isaac che viene ingaggiato e si allontana per difendersi dai loro assalti. Un sorriso di sfida, Khatep, ti viene servito su un piatto d'argento. La sfida è aperta.
Per quanto riguarda Thot, invece, questo resta immobile e si lascia colpire dal potente colpo del pugile. Indietreggia di un paio di passi indietro a causa della sua forza. Il casco futuristico della creatura non sembra aver riportato grossi danni, ma visto i passi zigzaganti del falco puoi esser più che sicuro che un danno c'è stato. Ma perchè incassare un colpo così pericoloso? Proprio chi dovrebbe già conoscere i suoi nemici, indubbiamente strano, ma non stiamo qui a sindacare sulle decisioni altrui. Il falco, comunque, ora passa alla controffensiva. Percepite chiaramente una grande quantià di energia che viene liberata nell'aria ed intorno alla figura dell'Incarnazione appaiono in tanti *puff* la bellezza di dieci babbuini albini, si proprio i primati dal muso oblungo e dal deretano infuocato. Le scimmie, come natura vuole, cominciano ad urlare, sbavare e saltare sul posto. Ad un gesto del loro padrone, però, si scagliano contro di voi. Artigliate, morsi, codate, qualsiasi parte del corpo, si, qualsiasi, viene utilizzata per colpirvi ed arrecarvi danno. Come se i primati non bastassero, però, il nemico sembra continuare nella sua opera di distruzione e così il cristallo a mezzaluna incastonato sul suo elmo comincia a brillare di un verde spettrale. In breve l'aria intorno alla figura del pugile comincia a friggere come invasa da una energia arcana. Glifi spettrali e fosforescenti cominciano a danzarti intorno, campione, ti consiglio di star ben attento.

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Come in precedenza cominciamo dai piani alti: lo scontro aereo, esplosioni tuonanti a parte, sta diventando quasi noioso. Le due Incarnazioni continuano ad utilizzare a pieno le loro energie, ma di base non riescono a valicare il potere di cui è dotato il costrutto meccanico che difende questo spicchio di Presidio. Ogni sforzo, ogni bordata di energia sembrano essere inutili nel valicare quella difesa serrata, quell'agilità furente, quell'energia briosa di cui è dotata la divinità.
Inesorabilmente il duo sta arrivando ad esaurire tutte le carte a sua disposizione. Ed è proprio quando questa probabilità diviene palese che l'Incarnazione dei venti si ferma un paio di passi indietro. Ferma la sua offensiva e parla al vuoto. Davanti la sua bocca si crea una sferetta lattescente che poi rapida svolazza verso il tetto dove si trova la "mente" di questo ordito disegno.

La mente, come è stata appena descritta, continua a rimanere nella posizione del loto. Ascolta comprensivo le domande che gli vengono poste annuendo di tanto in tanto. Ha già vissuto questa situazione, ha già compreso quali tasti è meglio evitare affinchè il disegno non venga eccessivamente distorto.
Il mio nome è Renpet, il mio ruolo è quello di incarnare la maestosità del Tempo.
Certo, visto corpo che si ritrova la cosa potrebbe sembrare quasi ossimorica, ma la voce, che trascende lo spazio e graffia come una tempesta di sabbia, ben incarna il concetto che è stato or ora esposto. La crisalide di un corpo emaciato e pallido sembra contenere, invece, un potere esplosivo e senza tempo.
Queste immagini che vedi sono solo i possibili futuri che si stanno intrecciando. E' mio potere poterli studiare tutti, sapere quali sono quelli più probabili e quali sono meno probabili. Inoltre è cosa semplice per la mia essenza comprendere come manipolare gli eventi per ottenere un futuro più consono alle mie aspettative.
Come aveva già detto risponde alle domande senza fretta e con dovizia di particolari. E' stato rigoroso nel dire che doveva rispondere perchè era giusto che così fosse. Evidentemente questo siparietto è funzionale per creare un futuro adatto.
Una sferetta lattiginosa giunge vicino Renpet e si schiude lasciando che una voce caprina invada temporaneamente la vostra conversazione.
Non dureremo ancora molto.
Concisa e diretta la voce dell'Incarnazione del vento ha inviato il suo messaggio. Il ragazzo che detiene le redini della temporalità con una lentezza quasi disturbante osserva gli orologi che lo circondano. Lo sguardo scompaginato si sofferma su un paio di scene prima di affidare alla sferetta un messaggio in risposta.
E' doveroso procedere, allora.
La sfera, aperta in due metà, di colpo si chiude e quasi fosse animata da vita propria torna a volteggiare verso l'alto, verso il suo creatore per affidare lui la risposta ottenuta.
Chiedo scusa, devo ancora rispondere all'ultima tua domanda.
La mia essenza vive contemporaneamente un ventaglio di possibili futuri. E' difficile cogliere realmente la mia presenza. Ora sono qui, ora sono altrove, ora sono ovunque.
Ora, però, lascia che io ti ponga una domanda.
Il ragazzo ricerca il tuo sguardo mentre due orologi, sorretti dalle treccine di capelli intrecciati, si muovono verso di te fermandosi a qualche metro da te. Ti è possibile scorgere con chiarezza le due serie di immagini che danzano negli ologrammi: nella prima riconosci la tua figura esultare mentre trafiggi la figura di una donna che ben presto riconosci essere l'Incarnazione della Magia; nella seconda, invece, il tuo corpo agonizzante martoriato da mille e più ferite giace al suolo e presto esala l'ultimo respiro.
Scegli il tuo destino Aviatore Nero ed io ti rivelerò come farlo avverare.

Concludiamo infine con il Pugile e la Mummia. Il primo grazie al supporto logistico del drago riesce praticamente a minimizzare i danni subiti, se aggiungiamo anche la sua particolare resistenza in pratica ha riportato appena due graffietti come quelli di un comune gatto. Di tutti i babbuni che vi sono stati scagliati contro appena due son riusciti a restare ancora in vita ed ora indietreggiano e tornano a disporsi ai lati di Thot. Come potrete notare l'Incarnazione non sembra particolarmente lieta di quanto è appena accaduto, anzi, senza usare eufemismi di sorta è proprio incazzata. Lui è preposto al dominio del sapere e voi avete appena spezzato quello che è il suo incantesimo migliore, inutile dirvi che questo vi costerà non poco. La luna presente sul suo casco comincia a brillare con una serie di sfumature fluo che virano dal verde chiaro ad un verde sottobosco. Mano a mano che la luna diviene più brillante, però, notate che l'Incarnazione comincia a vacillare, quasi come se stesse perdendo l'equilibrio. Non vi sarà difficile notare lo sguardo preoccupato di Isis al suo fianco, lei ha capito cosa sta per fare ed è ovviamente preoccupata. Dopo avergli tirato un paio di occhiate furtive, però, decide di tornare a dedicarsi a voi con il massimo impegno, Thot deve essere difeso. Lascia svolazzare il suo ampio ventaglio e tutto intorno a voi compare un campo runico fluttuante. La magia di Isis è subito chiara alla Mummia: si tratta di un campo di costrizione in cui vigono, da adesso, delle regole precise. In particolare sarà chiaro che da adesso in poi chi cerca di attaccare in qualsiasi modo il nemico si vedrà costretto ad uno sforzo doppio rispetto al normale. Insomma è una tecnica utilissima se si vuole parlare...o proteggere qualcuno.

Dai lati della piazza, intanto, richiamati dal trambusto arrivano finalmente due plotoni di guardie cittadine che cominciano a sciamare verso il duo mummia-pugile riconoscendo nel primo la figura di un Ufficiale. I plotoni sono armati di tutto punto, una trentina di uomini in totale che però, notato il campo runico stanno ben attenti a restarne fuori. Quello che sembra un capitano urla a gran voce verso il primo in comando.
Ufficiale! Ai suoi ordini!
Signori e Signori è arrivata la cavalleria, circa.

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Il Signore del Tempo sembra sorridere. Il viso si distorce in una smorfia, ma concretamente non sapresti dire se quel sorriso è soddisfazione o specchio di altre emozioni. I capelli si ritirano ed uno degli orologi viene sfiorato dalla mano dinoccolata della creatura. L'indice ossuto batte un paio di volte contro il vetro e lo sguardo bicolore studia con attenzione il movimento lento della lancetta dei secondi. La creatura sembra aspettare qualcosa. Un tonfo rumoroso scoppia nel cielo e poi rapidamente segue anche uno in basso.
Aspettando il timing perfetto il ragazzo torna a rivolgersi a te.
Era ovvia la risposta.
Tra poco suvvederà qualcosa, ma se vuoi seguire il tuo destino, quel destino, devi avere pazienza.
Non scappare, non aiutarli, è un evento che devi evitare per compiere il tuo fato.
Profetico e sicuro di sè muove le mani in aria con gesti lenti e calcolati, sembra che tutto sia necessario e rigoroso. Una iiana di capelli scuri si muove serpeggiando verso di te e l'orologio che intricava viene lasciato cadere. Una piccola esplosione azzurra smuove l'aria e crea quello che sembra un portare di teletrasporto.
Confida nelle mie parole, non c'è inganno. Tu sei necessario e vitale a questo piano, anche se non ti fidi ancora delle mie sentenze.
Quando il rombo smuoverà l'aria estrai la tua arma e trafiggi il portale. La mia arte spazio-temporale, provvederà a fare il resto.
Aviatore Nero, accetta il tuo destino!
Il tono in un crescendo aumenta. Il veggente con voce ammaliante sembra volerti circuire, ma non ci sono malie di sorta, il suo è uno charme tutto particolare, antico e certo come può essere solo il tempo.

Intanto nel cielo continua lo scontro. Il primo rombo di tuono che è stato percepito è dovuto alla tecnica di Khatep. I rimasugli del suo sciame, invero appena qualche insetto, fungono da nuova base per sbagliare il potente incanto di Luce. Il bersaglio di tanta energia è Apopi, la bambina dal palloncino rosso. La piccola, presa alla sprovvista da un simile colpo, blocca di colpo la sua offensiva e con rapidità crea una barriera fatta di ombre ed orrori. La barriera regge, è solida abbastanza da bloccare l'offensiva, ma apre uno spiraglio per la divinità errante che interviene in serie con il primo attacco con un potente doppio raggio laser. Una grande esplosione scaglia la piccola lontano, vedete il suo corpicino impattare ad un paio isolati di distanza.

Si, lo so, lo so, tutti vi state chiedendo cosa abbia quindi generato il secondo rombo di tuono.
Le offensive del duo pugile-mummia spezzano l'intricato campo runico creato dall'Incarnazione della Magia. Il pugno di Ted, poi, è pronto a distruggere il falco...ma ancora una volta interviene Isis. Con un guizzo iridescente la figura della donna si sposta davanti al falco, utilizza il suo corpo come fosse uno scudo umano, certo, comunque potenziato da una buona dose di magia, ma la donna incassa un colpo notevole. Il corpo della donna viene scaraventato ad una manciata di metri di distanza. Il viso, angelico ed ammaliante, è distorto in una smorfia di sangue e tumefazione. Lo sguardo dolce della creatura si poggia su di voi e di colpo vi sentite in colpa. Ricordate la sensazione materna che trasuda questa figura.
A parte questo, però, c'è un problema. Ricordate il falco? E' riuscito a caricare il colpo, la mezzaluna sul casco futuristico dell'Incarnazione della Sapienza è così brillante da sembrare un piccolo sole di smeraldo. L'occhio da cacciatore della creatura si punta su di voi, sta decidendo il bersaglio: la mummia o il pugile?
Guizzano gli occhietti piccoli e scuri e poi alla fine si volta. Vi mostra le spalle per una manciata di secondi. Sta succedendo qualcosa di strano. Una sferetta lattiginosa esplode vicino il vostro avversario e sentite una manciata di parole sconnesse "fase due", ad esempio.
Il falco prende la mira ma questa volta contro un bersaglio non umano, la potente ondata verde mela esplode in un rombo di tuono -ecco soddisfatta la vostra curiosità- diretto contro una serie di palazzi al limitare della piazza in cui ora vi trovate. Di colpo, a quanto pare, la strategia dei nemici è cambiata, non vogliono più attaccare voi, ma darsi a dei veri e propri atti terroristici.
L'ondata di distruzione scava un solco profondo circa un metro nella pavimentazione della piazza. I primi due edifici esplodono in nuvole di polvere, macerie e corpi. Per fortuna, visto il trambusto precedente, la gran parte degli edifici è vuota, ma qualche ferito sicuramente è presente.
La sfera di distruzione continua la sua avanzata lenta ed inesorabile, ma in picchiata una creatura meccanica e divina si interpone e con un brillio dorato assorbe la sfera che scompare. L'uccello crolla al suolo praticamente esausto, si aiuta con le ali a rimettersi in piedi ma per ora resta lì, angelo custode, tra le macerie presenti. I soldati, a gran velocità, si muovono verso gli edifici appena distrutti così da aiutare i feriti ed i superstiti. Un gruppo si muove verso la posizione in cui è precipitata la bambina, Apopi.
Lentamente, intanto, Isis si alza e tremante osserva quanto è stato appena fatto. E' senza parole, sconcertata.
Perchè? Perchè tutto questo?
Non rientrava nei piani! La popolazione non doveva essere coinvolta!
Il Falco, voltandosi verso di lei, gelido e freddo risponde.
Andava fatto, Renpet ci aveva avvertito.
Guarda come il nostro destino si compie.
Non ci sono remore nella sua voce. Il suo scopo è quello di salvare il loro piano di esistenza e se dovranno schiacciare la popolazione di questa strana isola volante, bhè, poco gli interessa.
Il Sapere, zoppicando e con andatura da ubriaco, comincia a spostarsi verso Manitan, stesso dicasi per Qebu che converge dal cielo. La preda è in trappola e stanca. Il duo sta andando a catturarla, subito. Ah, ovviamente non badano a voi, è questione di priorità. Isis, invece, resta imbambolata sul posto ancora non si capacita di cosa ha appena fatto il suo "collega". Alle sue spalle una distorsione azzurrina colora lo spazio-tempo.