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Pressi Piazza
Il vostro meeting è finalmente finito. Il Saggio che era a vostra disposizione è stato liberato e verrà scortato nuovamente verso le terre dell'Est. Tanto ormai la grana è di Laputa e poco interessa agli altri.
Non avete fatto richieste particolari quindi per poter provvedere alle ricerche si è utilizzata una strategia base: gruppi di uomini che tengono delle ronde per tutti i distaccamenti industriali. Un paio di team da quattro individui sta setacciando i magazini e le strutture di deposito. Per quanto possibile si è cercato di bloccare l'accesso ai cittadini ed ad eventuali aereonavi. Ovviamente non è stato possibile bloccare completamente gli accessi onde evitare di paralizzare l'intero presidio e seminare il panico in città.
La vostra ronda, poichè voi quattro fate parte del medisimo gruppo, è stata in realtà piuttosto monotona. Il Comandante ha beccato un paio di ladruncoli scagliando su di loro la sua ira luminosa. Ted stava per far scattare una rissa per dar mostra dei suoi muscoli e per difendere il suo onore. In ogni caso nel complesso è andato tutto per il verso giusto.
Dopo due ore a cavallo (o a piedi a seconda delle vostre richieste) siete stati chiamati da un gruppo di pattuglia. Nella zona antistante il compartimento tessile sembra essere stata avvistata una figura sospetta. Alla fine si è dimostrata essere una nativa del Presidio Sud che cercava di scassinare un deposito. Ancora una volta niente di interessante, mi dispiace.
Al momento state tranquillamente camminando verso quella che è una piccola piazza in cui si tiene un mercato di scambi. Non è possibile utilizzare monete o banconote, bensì solo il baratto. E' possibile trovare artefatti ed armature di ogni genere, quindi se siete interessati basterà dare una rapida occhiata alla bancarella che preferite.
A mano a mano che vi avvicinare un chiacchiericcio fitto fitto vi investe con forza. Anzi, è quasi confondente e disturbante la situazione. Colori, odori, a causa dei numero speziali, donano alla piazza uan vivacità interessante. Nonostante i blocchi posti al Girone sembra che siano numerosi i commercianti presenti. Nessuno pare aver timore della minaccia che incombe sull'Isola.
Ma, alla fin fine, siamo sicuri che questa minaccia sia reale?
Le vite dei laputensi continuano a scorrere con tranquillità sotto lo sguardo meccanico di un protettore d'eccezione.
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AdranDH.
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Ronde. Sono finito a fare le ronde per la città di Laputa, pagato e anche bene, ma pur sempre di una comune ronda cittadina si tratta. La frenesia isterica dei grandi LAM ha portato a porre dei blocchi e delle limitazioni in alcuni distretti, a mettere la città sotto stretto controllo, a limitare accessi e a dare una stretta definitiva alla criminalità. Non è una cosa esagerata, ma il palese aumento della vigilanza è, per uno come me, un enorme passo indietro nell'esecuzione delle proprie libertà personali. Non che a Laputa potessi fare l'assassino, parliamoci chiaro, da quando sono arrivato in città l'unica cosa che ho tentato di uccidere è stata la noia. E se non fosse stato per i viaggi ad Est, a Sud e al Pentauron, probabilmente mi sarei già fatto saltare in aria. Con tutto il presidio.
Mi muovo rilassato qualche passo dietro rispetto al piccolo gruppo incaricato di fare la ronda, il pesante mantello logoro copre il mio nero vestiario esotico, le lame sono diligentemente riposte sulla schiena, la lunga in verticale e la corta in orizzontale dietro il bacino. La mia inseparabile maschera è saldamente legata dietro la nuca, mentre la Agnes fa bella mostra di se nella fondina in pelle nera nuova di zecca. Sbuffo impaziente in coda al gruppo, sono più di due ore che siamo in marcia e, a parte qualche falso allarme, non c'è stata alcuna segnalazione di quanto dovremmo fermare.
Mi guardo attorno, il distretto industriale di Laputa ha sempre esercitato un buon interesse su di me, al contrario del resto della città. Qui tecnica e artigianato si fondono, creando forse l'unico distretto spiccatamente dedicato all'industria oltre che all'economia, dell'intero semipiano. Naturalmente i limiti imposti dalle autorità cittadine non permettono lo scambio e il commercio di materiali particolari, ma sono piuttosto soddisfatto dalla varietà di prodotti che offre questo piccolo angolo produttivo. La piazza in cui siamo diretti sembra essere, nonostante i divieti, gremita; la pratica del baratto regna sovrana in questo piccolo coacervo di culture e non posso fare a meno di notare una certa tranquillità nei volti di chi, invece, dovrebbe essere in apprensione. A quanto pare anche i Laputensi non reputano il pericolo così imminente.
Mi soffermo su una bancarella che vende piccoli gingilli di robotica, ne osservo la fattura riconoscendo in parte le linee classiche dei droni di Klemvor. Sorrido tra me e me, mentre riprendo la marcia accodandomi di nuovo al gruppo. Non parlo con nessuno di loro, non ce n'è bisogno molti non li conosco e l'unico che ho riconosciuto, non sembra ricordarsi di me. Tanto meglio.. -
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Ronde.
Gli elementi a loro disposizione erano talmente pochi e i saggi non erano di alcun aiuto in quel frangente, anzi avevano ben pensato di levarsi di torno non appena finito di riferire ciò che dovevano, tanto oramai la grana era di Laputa.
Il gruppo di pattuglia che stavano guidando non era giunta a nulla di eclatante, giusto un paio di ladruncoli che avevano implorato una pietà che assolutamente non era giunta e Ted Carter che, per qualche motivo a loro ignoto, aveva quasi iniziato una rissa che era però stata sedata all’istante.Questa faccenda non mi piace, creature di cui non sappiamo nulla che vagano per il presidio indisturbate…
Ammesso che le informazioni dei saggi siano affidabili.
Il legame telepatico che utilizzavano lui e il suo famiglio per comunicare era solido e poteva trascendere le dimensioni, inoltre lo preferivano di gran lunga al parlare normale dato che in quel modo non potevano essere spiati.
In ogni caso il piccolo draghetto, che svolazzava sopra l’Antico e teneva d’occhio tutto il circondario, aveva solamente espresso in parole ciò che anche il suo padrone pensava: tutta quella faccenda era diabolicamente strana e soprattutto vaga.
Alla fine il loro giro li portò fino a una piazza del mercato, lì persone e negozianti di ogni tipo utilizzavano il baratto per i loro affari e vi si poteva trovare quasi di tutto: dalle spezie agli oggetti magici.
Tutto sembrava poter essere barattato in quel luogo senza far circolare una sola moneta, quindi tutto esentasse.
Cercò di ricordare se avesse mai autorizzato qualcosa di simile, non ne aveva memoria ma avrebbe potuto essere una sua dimenticanza dato che in fondo aveva cose assai più pressanti a cui prestare attenzione o forse quel luogo esisteva da prima del suo insediamento e semplicemente si erano dimenticati di riferirglielo.
Comunque fosse non era particolarmente rilevante, una volta tornato nel suo ufficio avrebbe cercato all’interno del suo archivio perfettamente ordinato le documentazioni relative a quel settore dei Distaccamenti Industriali.
Nulla sfuggiva a Khatep per sempre, non c’era riuscita l’immortalità, di sicuro non ci sarebbe riuscita una manica di piccoli evasori fiscali.
Comunque era un punto di partenza buono come un altro, se davvero le incarnazioni cercavano oggetti magici poco custoditi, quel luogo ne era pieno.
Edited by Settra - 23/1/2015, 10:17. -
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Ted Carter
Le ronde.
Probabilmente una delle cose più odiate dal pugile erano proprio quelle. Non gli piaceva girare tra i vicoli di Laputa con lo sguardo duro e vigile, assicurandosi che tutto si stesse svolgendo come avevano pianificato fin dall’inizio.
Non poteva neppure dire che i compagni erano simpatici, si erano messi tutti zitti e a pensare alle proprie cose. La noia lo stava ammazzando.
L’unico modo che aveva trovato per sconfiggerla era proprio lavorare, non che si divertisse sia chiaro, ma almeno riusciva a rimanere impegnato con la mente.
Aveva individuato dei tipi sospetti, almeno così credeva all’inizio, era un gruppo di ragazzi tra i venti e i venticinque anni, li aveva tirato per un’attimo un’occhiata e loro lo avevano ricambiato mostrandogli un coltello.
Inutile dire che il nero era andato su tutte le furie.
Non gli sarebbe servita neppure l’energia per battere quella banda di pivelli, ma per loro fortuna il suo pugno si fermò in tempo, richiamato dal comandante e dal suo buon senso di non fare brutta figura verso i capo dei blu.
I guantoni, legati saldamente da una cordicella ai suoi pantaloncini, si muovevano in maniera ritmica con i suoi passi, sarebbe bastato un’attimo per poterli indossare ed entrare subito in azione, del resto era quello il motivo per cui si trovava li in quel momento, era ovvio che fosse il braccio della situazione e che sarebbe principalmente servito quando la situazione non sarebbe andata secondo i piani.
Eppure quando si ritrovò in quella piazza gremita di gente, iniziò a sperare che non succedesse niente di brutto.
”Ma cosa ci fanno qui tutte queste persone? Non sanno dei blocchi?”
Ovviamente Ted non sarebbe mai andato a sventolare le vere origini della loro ronda, sicuro che il popolo gli avrebbe dato del parolaio, ma in quel momento capì che se la situazione fosse peggiorata ci sarebbero potute essere più vittime innocenti del previsto.
Si passò una mano sul volto preoccupato, ma il suo morale non si risollevò vedendo il gran numero di artefatti presenti sui vari banchi.
Quelle strane entità non cercavano proprio un artefatto ricco di potere magico?
Avrebbero potuto usare la folla per far perdere prima del tempo le loro tracce e combattere tra i civili non sembrava un’ottima idea.
”Merda. Qui c’è il rischio di vedersela molto brutta”SPOILER (clicca per visualizzare)Stato Fisico:Ottimo
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"Allora io ti farò vedere ... Che le tue speranze non sono altro. Nulla, ma una mera illusione!"
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Mana Bleed
Lo spirito e l’essenza stessa del possessore dell’anello hanno subito una profonda ferita dalla quale il mana tende a fuoriuscire senza che il possessore stesso possa farci alcunchè se non, tramite un titanico sforzo di volontà, cercare di arginarne il flusso sebbene anche questa soluzione non faccia altro che allungarne l’agonia.
Il tasso di perdita di mana a causa di questa ferita è del 10% a turno, sebbene un notevole sforzo di concentrazione possano ridurlo al 5% a turno, in ogni caso tutto ciò è estremamente doloroso.
La ferita non sanguina nelle zone di magia morta, ovvero nelle zone in cui l’uso stesso della magia e i poteri degli oggetti magici risultano nullificati, cosa non vera se è il semplice potere dell’anello ad essere neutralizzato nel qual caso starà al proprietario trovare una soluzione piuttosto alla svelta.
[Malus del 10% o %5 a turno]
Mana Band Aid
In congiunzione con la ferita aperta e quasi insanabile all’essenza del possessore, l’anello ha il potere di fermare l’emorragia di mana in maniera permanente senza che una sola stilla di esso sfugga al controllo del possessore stesso, sebbene questo effetto valga solo finchè la piccola fascia di metallo viene indossata e possa essere soppresso a volontà dal creatore dell’oggetto stesso, il Magister Khatep.
Anzi, è possibile per Khatep invertire il potere dell’anello e utilizzarlo per ampliare momentaneamente la ferita nel mana del possessore, permettendo una fuoriuscita di mana maggiore per breve tempo.
[Disattivazione/ Potenziamento della passiva Mana Bleed]
Appunti: Ho aggiunto delle passive che avevo ottenuto subito dopo l'apertura dell'altro topic ed ho preferito aspettare questo per inserirle.
[/QUOTE]. -
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Piazza: Bancarella Artefatti
In breve la piazza si apre davanti a voi e non pensiate che i presenti non vi notino. In particolare la figura dell'Inquisitore è sin troppo conosciuta. Per la cronaca ogni mercante per poter vendere in questo mercato paga un dazio doganale alla città. A fine giornta, a seconda del numero di oggetti che sono stati scambiati, paga un ulteriore pegno. Quindi, Signor Esattore, stia tranquillo perchè i suoi burocrati hanno fatto un buon lavoro.
A prescindere di quanto appena detto, però, la figura della Mummia continua ad infondere nei presenti un certo timore reverenziale. Immaginatevi una calca brulicante che sta cercando di vendere l'anima della propria genitrice per comprare un nuovo cavatapppi e poi di colpo: silenzio.
La fiumara di persone si apre al passaggio del Lich, cosa piuttosto comoda perchè non avete la necessità di farvi strada nel blocco umano. Intanto ringraziate i venditori di spezie perchè grazie al penetrante odore che generano coprono la tanfa umana di sudore.
Mano a mano che girate per la piazza i venditori sembrano acclimatarsi alla presenza del Comandante e così, lentamente il vocio riprende.
Il primo mercante che vi si rivolge, da qualche metro di distanza, è un venditore di chincaglierie robotiche che vede l'Ombra interessata.
Ehi! TU! Ti ho visto! Per caso ti può interessare una sonda ai neutrini? O magari preferisci un bot di esplorazione? Abbiamo anche spade termocoagulanti all'ultima moda! Verde, gialle, blu, anche rosa per le piccine! Su richiesta ho delle granate fang spettacolari!
E mentre cerca di venderti praticamente qualsiasi cosa ti mostra anche gli oggetti che vengono nominati. A te scegliere se dar fiducia al mercante panzone che si agita come un macaco o tirare oltre e seguire il resto del gruppo.
Davanti a voi si apre il settore degli artefatti arcani. In realtà c'è un po' di tutto. Da piccoli oggetti "incantanti" con maledizioni di ogni sorta, fino ad arrivare ad armature leggendarie ed armi divine. O per lo meno è così che vengono descritte dai rispettivi venditori. A ben vedere, però, nessuno di questi si rivolge direttamente a voi, la figura della Mummia incute troppo timore. Dopo un paio di minuti di camminata una faccia di bronzo spunta e vi urla a gran voce
Ehi! Voi! Venite qui da Malik! Il più grande venditore di oggettistica arcana di tutta Laputa. Guardare per credere.
Pozioni d'amore? Le abbiamo.
Volete trasformare il vicino in uno scarafaggio? Basta chiedere.
Magari siete più maneschi e preferite tirare pugni? Con questo semplice amuleto ogni vostro pugno diventerà invisibile!
Preferite, invece, utilizzare le arti arcane? Questo anello è così colmo di potere che è possibile notare quanto mana straripa dal suo turchese!
Poi abbiamo molte altre cose, basta chiedere.
Anche qui il venditore, un vecchietto sdentato ed anchilosato, vi urla contro con una voce sproporzionata rispetto le sue fattezze. Come il suo collega a mano a mano che vi cita qualcuno dei suoi articoli ve lo mostra con un certo orgoglio. In realtà, a ben vedere, il suo banco di vendita è quello più grande e fornito dell'intera zona.???
Un elefante si dondolava...sopra il filo di un ragnatela ♫♫♫
Apopi è venuto il momento in cui io ti devo dire di stare in silenzio. Fratelli e Sorelle l'ora è arrivata. Isis, per favore, guidaci.
Sarà un piacere. Già percepisco una forza dilagante.
Ed è una voce antica come la storia quella che impartisce gli ordini al gruppo di Incarnazioni. Per quanto nel Pantheon esista una rigida gerarchia, in questo caso è solo il secondo a parlare. Il primo, stranamente, si piega al suo volere ed annuisce. Per quanto più forte, il secondo del Pantheon è dotato di una conoscenza che trascende il tempo e lo spazio, per questo motivo va rispettato.
Un rombo di tuono spazza il silenzio presente nel magazino vuoto dove fino a qualche attimo prima si trovavano le Incarnazioni.
Un tifone ingloba il gruppo e lo trasporta altrove.
Il gioco della cattura deve cominciare.
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Ted Carter
Come d’incanto, nella piazza, cadde il silenzio.
Un silenzio inquietante considerando l’elevato numero di persone che vi erano li, eppure era questo ciò che portava con se Khatep: Il silenzio.
Ted lanciò qualche occhiata a destra e a sinistra, gli sguardi della gente erano ricchi di .. sensi di colpa?
Il nero poté notare come il comandante dei blu fosse trattato alla pari di un poliziotto, il cui solo vedere la divisa ti ricordava tutte le piccole cose sbagliate che avevi fatto nella tua vita, facendoti sentire in colpa.
A quelli sguardi da cane bastonato, Ted non riuscì a resistere e preferì guardare il cielo.
Era strano come poche volte si fosse ritrovato a guardare il cielo in quelli ultimi tempi, si era abituato così tanto a vivere su una città celeste che aveva quasi perso di vista cosa c’era veramente sopra di lui.
Poi un’ombra fugace, passò veloce e silenzia proprio sopra la sua testa:
”Certo che, questi piccioni sono diventati davvero grossi.”
Abbassò lo sguardo ricordandosi come da piccolo si divertisse nel rincorrere i piccioni urbani, sempre sotto il vigile sguardo di un Sam Carter quindicenne.
La tensione dopo quella battuta mentale parve allentarsi, i mercanti cominciarono nuovamente a rivendere i loro prodotti dai più tecnologici, ai più magici.
Quando però l’ennesimo ambulante attirò la loro attenzione, a forza di urla, Ted lo squadrò dall’alto in basso.
Era un vecchietto sdentato, a stento si teneva in piedi, eppure stava urlando come tre uomini in piene forze, ma non era quello il particolare più importante, almeno non quanto la quantità di roba che vendeva.
Carter ci sarebbe stato ore a catalogare tutta quella roba ed era veramente tutta quanta magica?
Ed ecco che in lui rinacque il dubbio, la paura e l’incertezza.
Si voltò verso Khatep e gli mormorò a bassa voce:
”Che facciamo adesso comandante? Sembra il banco più fornito della zona, potrebbe essere preso di mira. Vorrei farlo arrivare a fine giornata questo poveraccio”SPOILER (clicca per visualizzare)Stato Fisico:Ottimo
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Scivoliamo tra la folla senza apparenti problemi, il Comandante dei LAM sembra essersi fatto una reputazione qui a Laputa e non è per nulla lusinghiera a giudicare dalle facce di chi ne incrocia il passo. Sono ancora qualche metro indietro rispetto agli altri, ma non perdo di vista il piccolo drappello che mi precede, almeno fino a che uno di quei ciarlatani non prova a propinarmi roba di pessima fattura. Lo guardo sorridente, mi piacerebbe fermarmi a disquisire con lui in merito alle mirabolanti invenzioni che spaccia nel suo piccolo angolo di menzogna, ma ho altro da fare, per oggi.
Alzo la mano destra in segno di diniego, non gli risponde neppure, lasciando che il gesto si trasformi rapido in un saluto. Allungo la falcata, ragiungo gli altri giusto in tempo per cogliere la mirabolante presentazione di tale Malik, "il più grande venditore di oggettistica arcana di tutta Laputa" come ama definirsi. Lo squadro di sottecchi senza lasciar trasparire interesse per lui o per la sua mercanzia. Il vecchio sdentato si sporge e sbraita nella nostra direzione, muovo lo sguardo sugli altri presenti fino a fermarmi sul bestione di colore che ha appena parlato. Da quel che ho capito vorrebbe restare a presidiare il banco di questo ciarlatano, scrollo le spalle prima di rispondergli «Se rimaniamo a presidiare la piazza, dubito possa sfuggirci un qualsivoglia attacco a questo banco» gli rispondo pragmatico «Saranno pure venditori tanto accaniti da non rispettare i blocchi, ma se attaccati, correranno via senza guardarsi indietro, e noi potremo intervenire» aggiungo «Senza contare che i tuoi muscoli non sono un deterrente per quelle cose e se dovessero attaccare, te ne renderai conto» concludo serafico. Mi importa poco del destino di quelle persone, non ho intenzione di marcire circondato da bancarelle per il resto della giornata, preferisco girare per il distretto.
Incrocio le braccia al petto in attesa della quasi certa risposta del grosso guerriero, vediamo se ha sale in zucca e lascia cadere il discorso, o se preferisce raccogliere la provocazione e menare un po' le mani. Lo sguardo fisso su di lui.. -
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Appunti: Scusate il quasi ritardo del post. -
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Silenzio.
La sua terribile fama nel Castello nel Cielo era qualcosa che non smetteva mai di provocargli forte godimento interiore, tra tutte le figure di spicco nella gerarchia di Laputa lui era indubbiamente l’unico in grado di ammutolire istantaneamente un intera piazza stracolma di chiassosi mercanti semplicemente facendosi vedere.
Persino Drusilia in persona non avrebbe saputo ottenere un effetto simile, probabilmente perché lei non era conosciuta come la Legge in terra e soprattutto come una creatura assolutamente priva di cuore o pietà.
Avrebbe potuto scommettere che ognuno di quei pavidi vermi stava ripassando mentalmente ogni singolo sbaglio mai commesso in vita loro, sperando che lui non potesse leggere nelle loro menti, cosa che per loro fortuna non poteva fare.
L’effetto comunque non durò molto, sebbene nessuno dei mercanti si rivolgesse al loro gruppo per non attirare l’attenzione dell’Antico su quell’evidente coacervo di truffe e menzogne che stavano cercando di propinare a clienti con più denaro che buon senso.
Tutto ciò andò avanti fino a quando un certo Malik attirò la loro attenzione, reclamando di possedere gli artefatti migliori in circolazione, naturalmente il gruppo si avvicinò dato che quello era anche il banco più grande della zona del mercato e gli oggetti sembravano effettivamente possedere una qualità superiore alla media.
In particolare attirò la sua attenzione l’anello con turchese declamato con incredibili capacità magiche, tanto da richiamare il proprio famiglio che arrivò planando fino ad atterrare con incredibile delicatezza sulle spalle del proprio padrone.La quantità di energia che sprigiona è effettivamente notevole, ma non capisco cosa faccia di preciso…
L’Antico allungò allora un dito ossuto verso il piccolo anello fino a sfiorarlo, comprendendone istantaneamente lo scopo ultimo ed effettivamente era un oggetto di notevole potenza, soprattutto per un incantatore, lui purtroppo data la sua natura non avrebbe potuto utilizzarlo.
Con un gesto fece tornare il draghetto scheletrico al suo servizio di ronda intanto che decideva cosa fare con quell’anello, presentava certamente alcune particolarità interessanti ed era certo che con un poco di lavoro avrebbe potuto migliorarlo al punto che non fosse più necessario sostituire il mana con l’energia vitale di chi lo avesse indossato.Lo acquisto.
Disse semplicemente, avendo in mente ben di più che le semplici migliorie.Quanto al resto, se davvero sono interessati ad artefatti pieni di energia allora questo dovrebbe attirarli, a parte il mio bastone e il tuo anello…
Esordì rivolgendosi a Xehanort.…è probabilmente l’oggetto più potente qui attorno.
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Piazza: Bancarella Artefatti
Il caro Malik mostra una certa gioia nel vedervi raggiungere la sua bancarella. C'è boria nel suo viso, è sicuro dei suoi prodotti e di quello che vende. Certo, la maggior parte delle volte tira il prezzo così da poter avere un margine di profitto ben più elevato del normale, ma i suoi prodotti sono comunque di qualità.
Nonostante questo, però, quando il dito scheletrico della Mummia sfiora il suo artefatto trasalisce per qualche breve istante. E se il Comandante non fosse d'accordo con quanto detto? Come minimo potrebbe fargli mozzare la lingua. Insomma, un po' di paura c'è. Quando alla fine opta per l'acquisto, inutile dirvi che lo sguardo del mercante brilla di una luce abbagliante.
Ma certo mio Signore! Sarà un piacere farle un prezzo speciale!
Un sorriso sghembo gli taglia il viso mentre recupera l'anello e comincia a lucidarlo con un vecchio cencio. Quando è soddisfatto della sua opera si china verso il basso e recupera un piccolo cofanetto in cui si appresta ad incastonare l'amuleto. Impiega almeno qualche minuto in questa opera minuziosa. Quando è quasi arrivato a conclusione della sua opera ecco che torna a rivolgersi alla Mummia.
Mio Signore, come certamente saprete qui non si accetta moneta sonante, ma solo scambio.
Quindi come pensate di pagare?
Sono certo che troveremo un giusto compromesso.
Il sorriso non lascia il suo viso mentre con una certa insistenza lo sguardo comincia a dondolare prima sul bastone, poi sulla collana ed infine sul famiglio del Comandante.
Se pensate, però, che oggi sia la giornata giusta per fare shopping, bhè, allora siete sicuramente in errore.
Tutte le vostre deduzioni si sono concentrate sul banco del caro Malik, ma come lo stesso Khatep ha potuto notare al momento gli artefatti più potenti sono proprio in vostro possesso. E se ben riflettete questo è un controsenso. Perchè? Perchè l'attacco era già stato previsto ai distaccamenti industriali, quindi a meno che i vostri nemici non siano in grado di leggere il futuro non potevano sapere che voi, adesso, vi sareste trovati proprio in quel posto. Ne deriva che il bersaglio deve essere qualcosa di diverso, qualcuno di diverso.
Quindi, su cosa dovreste concentrarvi?
Eppure è lì, propriosottosopra il vostro sguardo.BOOM
Il potente eco di una esplosione vi investe tutti. Dopo breve una macchia rossa di fiamme divampa svariate decine di metri sopra le vostre teste. Dopo qualche secondo una potete folata di vento vi cerca di inchiodare al suolo. In un primo momento nessuno riesce chiaramente a comprendere cosa diavolo sta succedendo. Il primo a rendersi conto del tutto, ovviamente, sarà il Comandante. Gli sarà possibile riconoscere la magia appena scatenata come qualcosa che appartiene a Manitan, o meglio dalla sua forma fisica. Il flagello divino si scaglia contro i nemici che vengono lanciati qui e lì in tutto il distretto industriale e non solo. Tutti coloro che sono dotati di auspex, a prescindere dalla tipologia specifica, potranno notare la presenza di sei nemici.
Un primo duo è formato da Qebu ed Apopi, entrambi ben conosciuti dall'Ombra. Il primo è uno strano essere ibrido, testa da ariete, un lungo collo alla Modigliani, gambe caprine ed una muscolatura esuberante. La seconda, invece, è una semplice ragazzina. E' vestita proprio come l'ultima volta: una salopette color crema ed un cappello di paglia intrecciata. Porta stretto a sè un palloncino nero che nel momento dell'attacco da parte della divinità si è trasformato in una creatura fatta di pura ombra che la ha avviluppata difendendola. Al momento è tornato nella sua forma di palloncino. Dettaglio fondamentale: il duo sta volando ed al momento ingaggia uno scontro furente contro l uccello meccanico. Qebu gli scaglia contro potenti folate di vento argentato. Apopi, invece, evoca nuguli di uccelli ombra, poi farfalle, quindi maiali alati. Al momento la divinità, tra beccate, raggi laser ed urli sonici sembra riuscire a gestire il duplice assalto senza alcun tipo di problema.
Il secondo gruppo di Incarnazioni, invece, viene sbalzato ed impatta al centro della piazza. Da un lato è possibile riconoscere la donna che vi è stata descritta dal Saggio: Isis. Le possenti ali iridescenti, chiuse come un guscio protettivo, le hanno permesso di sopravvivere al potente impatto. Impatto che però ferisce per lo meno tre mercanti e distrugge due bancarelle. E' il chaos.
La seconda creatura, invece, rallenta via via che si avvicina al suolo. Una forza psionica, per chi è in grado di riconoscerla, lo decellera e gli permette di toccare il suolo incolume. Thoth, incarnazione del progresso e della conoscenza vi osserva con sguardo di falco. Il simbolo della luce crescente che sormonta il suo casco comincia a brillare di una luce verdastra, innaturale.
Isis, stai bene?
La voce acuta del rapace si rivolge alla donna al suo fianco. Questa, con non poche difficoltà, si rialza. Non sembra badare molto a quanto le succede intorno. Il viso è fisso verso lo scontro aereo, c'è una certa apprensione nel suo sguardo, anzi, è senso di colpa quello che macchia le sue parole.
Sapevo che era forte, ma dalla mia analisi non risultava esserlo così tanto. Avevo avvertito Renpet che sarebbe stato meglio riuscire a sfiorarlo prima.
Una note acida colora le ultime parole della quarta incarnazione dell'Altare.
Il trambusto creato, ovviamente, semina il panico all'interno della piazza. C'è un fuggi fuggi generale, le poche guardie che erano presenti cercano di direzionare i flussi di mercanti che scappano via e recuperano i feriti per portarli via. Quando esitanti si avvicinano ad Isis per recuperare i corpi questa, quasi gentile, volge loro un sorriso e non oppone alcuna resistenza ai loro sforzi, anzi sembra quasi riconoscente loro per il lavoro che stanno facendo.
Voi, invece, venite spintonati, strattonati ed anche insultati. Un paio di persone supplicano il Comandante di punire i nemici nel nome di Laputa e di metterli in salvo. Il mercante Malik, nonostante l'età, è praticamente il primo a scappare via fregandosene altamente del baratto in atto con la Mummia.
Al momento non avete truppe a cui impartire ordini, verosimilmente arriveranno preste visto il trambusto.
Per completare la descrizione chi è dotato di auspex noterà che una delle incarnazioni è precipitata sul tetto di uno dei palazzi che bordano la piazza in cui vi trovate. Si tratta di una villetta ad un piano. Chiunque sia resta lì sul tetto senza farsi vedere, potenzialmente potrebbe essere morto.
L'ultimo del gruppo, invece, precipita ben più lontano rispetto agli altri. Alla vista potete vedere un grosso botolo grigio cadere nella zona del Magisterium.
Tornando a quanto avviene nella piazza, al momento il duo di Incarnazioni resta lì ferma, ad una decina di metri da voi, ma a differenza vostra nessuno gli si avvicina. Ormai quasi tutti i civili sono stati portati via, resta qualche curioso a debita distanza. Isis è tutta presa dall'osservare il duello aereo che si tiene diverse decine di metri sopra le vostre teste. Thoth, invece, annuisce un paio di volte all'aria. Sembra stia comunicando con qualcuno o qualcosa, quindi quasi come se sapesse, osserva il vostro gruppo con sguardo torvo. In particolare il bersaglio delle sue attenzioni è dapprima l'Amok, quindi Khatep.
Il becco dell'Incarnazione si schiude mostrando una lingua rosea piuttosto piccola. Un suono acuto, di sfida, straccia l'aria e si mescola ai rumori dello scontro "del piano di sopra". Insieme al grido, però, venite anche investiti da piccole quantità di mana. Al momento non sembrano esserci stati evidenti effetti lesivi ai vostri danni.
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AdranDH.
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"Pensato"
Sposto il peso nervoso da un appoggio all'altro mentre il Comandante dei LAM porta avanti la sua trattativa, parla di potere, parla di allettanti catalizzatori per quelle creature. Mi guardo attorno nervoso, sembra che non si rendano conto di quanto possono essere temibili. Osservo attento gli altri che sono con me, sono quasi sicuro che l'assortimento sia dei migliori, ma conosco altrettanto bene le potenzialità di quegli incubi. Le "divinità" non temono nessun mortale e presto o tardi lo scopriranno anche gli altri.
Vago con gli occhi sulla piazza, restando bene in ascolto di ciò che i LAM si stanno dicendo. Un rivolo di sudore, freddo, scende lungo la schiena, sollevo lo sguardo terrorizzato verso il cielo, vorrei dire qualcosa, ma dalle labbra non esce nulla. Un boato spezza la quiete, una fiammata cremisi colora l'aria sopra le nostre teste e poi un vento implacabile ci inchioda a terra. Il panico che ne consegue è semplicemente l'evoluzione preventivabile della situazione. Vengo spinto da più parti, insultato e quasi fatto cadere dalla folla impazzita che tenta di abbandonare lo spiazzo «Comandante, riconosco la bambina..» accenno nel trambusto, tentando di alzare la voce «E..» un sussulto, prima che il braccio che impugna la lama si allunghi ad indicare la donna appena atterrata a pochi metri da noi «e lei..» termino in un soffio. Ricordo distintamente il gioco perverso che le parole della donna hanno fatto con la mia mente. Ne ho dimenticato come la piccola, portata fuori dal villaggio con le mie stesse braccia, abbia poi fatto scempio dei nostri uomini. I muscoli si irrigidiscono, mentre la mascella si serra fino quasi a farmi male. Espiro violentemente dal naso prima di ruotare il busto verso i nuovi giunti.
La donna non pare interessata a noi, osserva lo scontro a conferma di quanto ho supposto poco prima. Il loro obiettivo è la bestia nei cieli, non i ninnoli che ci portiamo dietro. Cerco di rallentare il battito cardiaco e di recuperare lucidità, non avrei mai pensato che rivedere quelle creature potesse sortire in me un effetto tale da costringermi alla calma. Isis non si cura di noi, l'altra figura sembra invece attratta da me e dal Comandante; una lingua rosa si mostra fuori dal becco, prima che un grido innaturale ci investa. Le onde sonore vibrano di energia, ma non riesco a percepire distintamente cosa è appena accaduto « Ma che diavolo.. » mi trovo a sussurrare guardandomi attorno e addosso stranito, quasi incredulo «Quanti sono? Io ne vedo solo quattro» azzardo prima di poter anche solo pensare ad una divisione dei compiti. Mi trovo irrequieto ad osservare le figure a terra, ignorando, ora, lo scontro in aria. Stringo ancora di più la lama, mentre il sofisticato sistema di attivazione dei droni inizia a scaldare l'aria che mi circonda. Sono irrequieto, ed il protocollo automatico è entrato in funzione. «Operativo» sussurro a denti stretti, mentre piccole scariche iridescenti riempiono l'aria attorno alla mia figura.. -
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"Allora io ti farò vedere ... Che le tue speranze non sono altro. Nulla, ma una mera illusione!"
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SPOILER (clicca per visualizzare)X E H A N O R T H
Status Fisico: Ottimale, illeso
Status Mentale: Ottimale, pronto a tutto e coraggioso
Darkness (Mana): 100%
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Abilità Passive:Heartless - No Heart
[Passiva: Bonus del 50% a forza e 50% all'Agilità]
[Passiva: Auspex raggio massimo 30 metri]Heartless - Corpo Oscuro
[Passiva: Immortalità (a fine scontro si ritornerà tranquillamente in vita come se non si avesse subito niente; mentre in quest bisognerà accordarsi col master)]
Cavaliere del Keyblade
[Passiva di Tasca Dimensionale][Passiva di Bonus +10% Energia]
Mana Bleed
[Malus del 10% o %5 a turno]
Mana Band Aid
[Disattivazione/ Potenziamento della passiva Mana Bleed]
Appunti: Xehanort tocca la scatoletta contenente l'anello e la manda direttamente nella sua tasca dimensionsionale per evitare che si perda nella calma.
Poi semplice role accompagnata dall'uso del suo auspex.
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Ted Carter
L’improvvisato Khatep turista itinerante, piacque talmente tanto al campione che riuscì perfino a rassicurarlo.
Certo, quando disse che quello era l’artefatto più potente li attorno, Ted non poté fare a meno di essere felice, nelle mani dei LAM sarebbe stato molto più al sicuro.
Mentre le trattative andavano avanti, con un Mailk affatto intimorito dal metro e francobollo sdraiato di pura malvagità che era la mummia, Carter preferì voltare il suo sguardo alle nuvole, sperando che il cielo rimanesse sereno per tutto il giorno.
Poi un boato, uno di quelli tremendi che avrebbe rotto i timpani a chi si fosse trovato a meno di cinque metri dall’esplosione, fece disperare il campione.
”Cosa?! Hanno attaccato Manitan?”
Il nero conosceva bene le divinità del presidio, nonostante si ritrovasse a pregare spesso Cuvar, dio della forza e del sole protettore delle mura di Laputa, conosceva bene anche in linea di massima le altre e sapeva quale era il compito di Manitan.
Il volatile meccanico non venne però preso alla sprovvista e si liberò di quei moscerini con una delle sue mosse, nonostante la potente offensiva, due riuscirono a resistere e a continuare il loro attacco, ma c’era dell’altro.
”Dannazione sono in sei e noi soltanto in quattro.”
Disse il nero vedendo come gli altri vennero scagliati via in ogni direzione, sembrando quasi delle biglie impazzite.
Uno volò verso il Magisterium e presto sparì dal suo campo energetico, un’altro impattò duramente contro una casa li vicino e l’assenza di movimenti fece pensare a Ted una morte istantanea sul posto.
Ma gli ultimi due caddero proprio davanti a loro.
Una donna e una strana creatura dall’aspetto egiziano.
Subito il popolo impazzì e iniziò una corsa sfrenata a chi riusciva a salvarsi per primo.
Venne spintonato, insultato, nonostante sapesse bene che era stato diramato l’ordine per chiudere quell’area, la colpa era soltanto loro e del loro stupido mercato.
Quando la pioggia di persone fu passata, il gruppo si ritrovò ad affrontare la tempesta di strane creature.
” Lo sente comandante? Uno di loro non si muove più, potrebbe essere morto o svenuto. Se riuscissimo a riprenderlo si potrebbe interrogare.”
Sembrava volerla fare facile Ted, ma sapeva che prima di raggiungere il presunto svenuto, c’era d’affrontare un quartetto affatto male e se l’ombra aveva ragione, da soli non sarebbero riusciti a contrastarli tutti.
” Ai suoi ordini comandante.”
Disse infine il pugile, preparandosi per lo scontro.SPOILER (clicca per visualizzare)Stato Fisico:Ottimo
Stato Mentale: Turbato
Mana:110%
The Energy:
-(+50% Forza, +50% Destrezza, +10% Mana)
The Infinity Power:
-(Immunità al dolore, Auspex Movimento (30m), Anti-Auspex Spirituale)
I am a Hero
-(Non ha perdite di sangue, Rigenerazione corpo Only Gdr)
Pelle di diamante del drago di ferro
-(Armatura completa naturale:Pelle). -
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Incarnazioni.
Indubbiamente quelle cose sapevano come fare un ingresso in grande stile sulla scena, Manitan tuttavia non pareva esattamente dell’idea di lasciarsi massacrare impunemente e aveva sparpagliato i suoi sei avversari per tutta la zona.
Due erano precipitati vicino all’Antico, due erano riusciti a continuare a combattere contro il leviatano volante, uno era stato gettato non troppo distante e l’ultimo era stato scagliato oltre il raggio d’azione dei loro sensi arcani.
I suoi uomini reagirono tutti con la prontezza che si confaceva al loro status, mettendosi in assetto da combattimento ed attendendo gli ordini di colui che li comandava.Manitan sembra in grado di cavarsela in modo più che egregio contro i due che lo stanno attaccando, vediamo di capire cosa vogliono esattamente i nostri ospiti.
Tenetevi pronti, se si muovono o fanno qualcosa di strano li voglio a terra con le ossa in frantumi.
Appena finito di parlare il gruppetto viene investito da piccole quantità di mana, un lieve sconcerto affiora alla coscienza del Sommo quando si accorge troppo tardi della cosa che sta arrivando loro addosso, tuttavia non sembrano esserci immediati effetti negativi.
Intet si muove sulle spalle del proprio padrone, scrutando con la propria vista magica ogni traccia estranea che possa essersi incollata alle loro auree.
Con l’Antico aveva presto imparato, gli effetti che non si mostravano istantaneamente erano molto spesso i più subdoli e dai cui si doveva guardarsi con maggiore attenzione.
Gli bastò qualche passo per porsi a una distanza di tre metri dalla curiosa coppia che si trovava al livello del suolo.Pensavamo che foste qui per gli oggetti magici, perché attaccare Manitan?
Comunque cessate questo assalto immediatamente, altrimenti saremo costretti a considerarvi aggressori.
Laputa non tratta cordialmente gli aggressori.
Avrebbe potuto essere Khorne in persona, nessuno faceva casino sulla sua isola.SPOILER (clicca per visualizzare)Mana: 110%
Bastone del Serpente:Bastone a foggia di serpente
Collana di Setep:Identifica attacchi psionici
Mantella con Cappuccio:
Borsa di Pelle:
Maschera dei Mille Volti: Capacità di travestimento illusorio
Aeris Mappa: Indica la posizione degli aviatori su Endlos
Frammento di AI: Dispositivo di comunicazione tra aviatori
Servitori Nonmorti
Intet, il Sognatore:
-Legame Telepatico
-Zanne e Artigli
-Ali
-Capacità di vedere la magia
Ushabti:
-Armatura Completa
-Artigli
-Spada Rituale
-Bonus 50% in forza
-Bonus 50% in resistenza
Poteri e Abilità
Sommo Sacerdote Liche: No organi interni, immune alle malie, anima non imprigionabile
Immortale: Immortale
Collettore Magico: +10% mana
Scrutare l’Anima: Capacità di vedere le anime entro 30m
Conoscenze Enciclopediche: Bonus in informazioni dato dal QM
Incantesimi Riflessi: Cast dalle evocazioni.
[Quest] Oasi |
