Jester VS Ted Carter

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    Hanno scommesso sulla tua morte.
    Oltre la grata d’accesso c’è un pubblico delirante. Non sanno chi sei, non conoscono nulla del tuo passato. Per loro sei solo una bestia su cui hanno puntato alla cieca. Esulteranno ogni volta che una lama inciderà la tua carne. Ti fischieranno ogni volta che ti rialzerai dalla polvere. I fischi si sommeranno alle urla di chi ha scommesso tutto sulla tua vittoria. Insulti. Ovazioni. L’Arena Nera vomiterà su di te tutta la sua cancrena.
    Ma tu non crollerai. Non ti farai schiacciare da quell’inferno.
    Dimostra a quei figli di puttana quanto vale la tua vita.
    Danza con la morte, se ne hai il coraggio.
    Forse sopravvivrai per raccontarlo.

    « Signore e signori! »
    allargò le braccia, e la folla tacque
    « Bentornati all'Arena! »

    Il Cerimoniere era comparso al centro dello stadio. Molti nel pubblico non riuscirono a credere ai loro occhi. Erano anni che non vedevano quel consunto pastrano nero e non sentivano la sua voce magnetica, in grado di domare tutta la feccia della Tana. Lui non era cambiato di una virgola. Ora come allora, il cappello da cacciatore di streghe lasciava il suo volto nell’ombra.

    « L’attesa è stata lunga, ma stasera avrete ciò che vi spetta. Stasera il sangue ricomincerà a scorrere! »

    Proclamò solennemente, e finalmente gli spettatori si ripresero dal loro torpore. Strillarono con quanto fiato avevano in corpo.
    Era vero, era tutto vero. L’Arena era tornata ai fasti di un tempo.
    Non accennò a quello che era successo durante i giochi inaugurali di poche settimane prima. Lasciò che l’entusiasmo cancellasse ogni cosa dalla testa del suo pubblico.

    « So che non vedete l'ora di vedere la carne fresca, ma prima lasciate che vi ricordi le regole. »

    Sollevò la mancina e iniziò a contare.
    La folla accompagnò il conteggio con boati di guerra.

    « Si combatte due alla volta. Il combattimento dura finché è necessario. E l’ultima, la più importante… »

    Calò il silenzio assoluto.

    « …il migliore di tutti sarà nominato Campione dell’Arena, e Signore di Merovish! »

    Si scatenò un pandemonio sugli spalti. Il trono della Tana era ancora vacante, nonostante le recenti nomine di nuovi Pasha e Comandanti della Legione. Solo l’Arena poteva legittimare il potere a Merovish. Era giunto il momento di ricordarlo al mondo intero.

    L’annunciatore scomparve nel nulla, sollevando uno sbuffo di polvere. Riapparve nella tribuna d’onore, poco distante dal Monocorno che era stato designato come custode del colosseo d’ossidiana. Insieme avrebbero assistito allo scontro.

    « Si comincia. »

    Due grate speculari si sollevarono all’unisono.



    Jester VS Ted Carter

    Campo di battaglia: Ring ellittico dell’Arena Nera, il colosseo sotterraneo di Merovish.
    Condizioni ambientali: Alta temperatuta, aria ferma. Di sera lo stadio è illuminato artificialmente.
    Numero di post: Presentazione + x post di combattimento (nessun limite).
    Criteri di Valutazione: Scrittura, Strategia, Sportività e Puntualità.
    Penalità: Dopo il 4° giorno di mancata risposta.
    Altro: Facoltà d’intervenire durante lo scontro con post da QM in caso d’infrazioni indicate nel Bando.
    Primo post: Jester

    Date il massimo e… buon divertimento!

     
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    ‘Plop’
    Il corpo semitrasparente esplose lasciando dietro di se una miriade di piccoli coriandoli d’acqua che presto si dissiparono nell’aria torrida di Merovish.
    ‘Plop…Plop’
    Le fecero eco le sue sorelle seguendo l’esempio.
    ‘Plop’
    Ne esplose un’altra rafforzando il concetto che il Giullare sentì dire via radio qualche tempo prima...

    ‘Le bolle di sapone non hanno madre…’

    Come mai vi chiedete?? Semplice!
    Immaginatevi la scena:

    Siete in cucina con quella donna che vi ha tenuto in pancia mesi per poi darvi alla luce in un mare di lacrime e sangue.
    Lei che vi ha sempre protetto.
    Lei che ora cerca di rovinarvi la vita.
    I capelli ingarbugliati, un grembiule da Chef e la cucchiaia in mano mentre voi la implorate per il permesso di andare al mega evento dell’anno.
    Tuttavia tra le 1000 ottime motivazioni che avete trovato per far baldoria non riuscite a ricavarne neanche una minimamente passabile per lei e ve ne uscite con...

    ‘Ma tutti i miei amici ci vanno!’

    E così, proprio in quel momento, arriva la frase che anticiperà i vostri arresti domiciliari.
    Quella maledettissima solfa che vien tramandata da generazione in generazione…

    ‘Se i tuoi amici si buttano giù da un ponte cosa fai, ti butti anche tu?’

    E’ per questa ragione, Signori miei, che le bolle di sapone non hanno madre. E’ per questa stessa ragione che Jester decise di partecipare alla festa di sangue e ferro che si sarebbe tenuta a Merovish.
    Perché le Selvatiche son tutte sorelle.
    In subordine essendo il nostro Giullare la prima creatura ad esser nata da un bel pastrocchio selvatico-umano non ebbe mai avuto l’onore di aver nonna che tramandasse il detto.

    E non sentì dire mai...
    ‘Se i tuoi amici si buttano giù da un ponte cosa fai, ti butti anche tu?’

    Così, come le bolle di sapone che la circondavano, Jester avrebbe seguito le sue 1000 buone ragioni omologandosi alla massa di campioni che quella sera avrebbero partecipato all’evento dell’anno.

    L’Arena Nera

    Tuttavia Miei Signori non dobbiamo dimenticare che le Selvatiche son Selvatiche e che non è detto che facciano ‘plop’ in quanto la loro natura non è effimera ma immortale.



    §…§




    « Signore e signori! »
    Il cuore di Jester fece una capriola di felicità nell’udire una voce del presentatore sovrastava le urla eccitate degli spettatori.

    « Bentornati all'Arena! »
    Il Giullare affrettò il passo mentre le parole rimbombavano sulle pareti del corridoio.

    « L’attesa è stata lunga, ma stasera avrete ciò che vi spetta. Stasera il sangue ricomincerà a scorrere! »
    Una scarpa dalla punta al ricciolo davanti all’altra sempre più velocemente.


    « So che non vedete l'ora di vedere la carne fresca, ma prima lasciate che vi ricordi le regole. »
    Le orecchie si tesero all’ascolto.

    Si combatte due alla volta. Il combattimento dura finché è necessario. E l’ultima, la più importante… »
    Un'atmosfera di tomba.

    « …il migliore di tutti sarà nominato Campione dell’Arena, e Signore di Merovish! »
    Il Caos più totale si scatenò sugli spalti e la ragazza iniziò a correre.

    « Si comincia. »

    In quel preciso istante la grata, unico ostacolo che separava il Guitto dal suo ring, si sollevò lasciando che la fanciulla si presentasse al pubblico. L’esuberanza della platea la travolse ma ella non si lasciò intimidire dal boato. Anzi. La donzella andò proprio al centro dell’arena sotto le luci artificiali e, facendo un profondo inchino, diede bella mostra di sé.
    La folla l’acclamò e per un attimo la Hunter si chiese chi fossero coloro che avevano scommesso su una giovane alta neanche un metro e settanta e chi invece sperava di vederla sputar sangue.

    -Buonasera a tutti Voi Spettatori,
    Sono Jester pronta per i Gladiatori!-




    Le iridi scure scrutarono gli spalti d’ossidiana da dietro la maschera bianca, le mani che tenevano stretto un violino andarono in posizione. Fece un saltello e i campanelli sul suo abito scarlatto e latte tintinnarono, la lunga treccia castana ondeggiò. Un attimo di silenzio e poi le note iniziarono a diffondersi nell'aria calda di quella gloriosa serata. Una melodia dannata dal ritmo veloce e soave che si concluse con uno straziante strappo delle corde dell’archetto dopo meno di un minuto. La Selvatica guardò lo strumento facendo una linguaccia poi, con un’alzata di spalle, lo buttò da parte sul perimetro Est di quel palco scenico improvvisato.

    Proprio una bella presentazione quella del Nostro Giullare…

    Energia: 110%
    Stato mentale: Felice, rilassato
    Stato fisico: Ottimale

    PASSIVE


    - Terrore nell'Orrore -
    Per quanto possa esser definita graziosa quando Jester si arrabbia diventa davvero inquietante. Ciò viene amplificato in più casi:
    1 Quando è arrabbiata!
    2 Quando le sciolgono la treccia!
    3 Quando si fa guidare dalla follia!
    4 Quando combatte!


    - Jester's Art -
    Ogni Corte che si rispetti è provvista di un artista pronto a soddisfare, compiacere e divertire le persone che la abitano.
    Beh, nel mondo Hunter x Hunter Jester era quell'artista!
    Infatti il Giullare assieme a suo padre si esibiva non solo nel raccontare storie in rima ma anche in giochi di abilità. E fu così che con il passare del tempo ha sviluppò dei power-up di agilità e velocità del 50%.


    - Moon's Witch -
    Essendo nelle vene di Jester il sangue delle Selvatiche la ragazza ha ricevuto il dono dell'immortalità.
    Infatti se viene uccisa si attiva un processo di autorigenerazione dove le ferite si rimarginano e al sorgere della Luna il cuore ricomincia a battere.
    L'unico modo in cui una Strega della Luna muore è il suicidio volontario...

    -Energia non andar via-
    Grazie al tempo passato a combattere su Endlos Jester migliora il suo stile di combattimento. Ciò comporta un'energia maggiorata del 10%. (110%)

    -L'anima mia danno tutti lo sanno-
    Essendo Jester una Hunter è in grado di percepire le aure che la circondano attraverso l'En. Con il passare del tempo trascorso su Endlos la giovane è riuscita ad affinare tale tecnica rendendola non solo migliore, ma del tutto spontanea. Così la Strega della Luna riesce ad avvertire la forma e il movimento di qualsiasi cosa entri nel raggio d’azione dell'aura (30 metri).

    -Tela di Nen-
    La mezza Selvatica ha sviluppato grazie all'unione delle abilità Hunter e il potere elementale una strana ed utile attitudine. Essa consiste nel camminare su qualsiasi superficie liquida o solida attraverso una specie di tela, che ricorda una ragnatela, in grado di appiccicarle le piante dei piedi (scarpa o non scarpa) anche a testa in giù.
     
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    Ted Carter



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    Su Endlos vi era un luogo preciso di cui tutti sapevano l’esistenza e l’esatta posizione.
    Un luogo crudele che poneva fine alle leggende, che spolpava i deboli e abbatteva i forti, lasciando che le loro carcasse cadessero nel dimenticatoio del deserto, seppellite lentamente dalla sabbia.
    Merovish.
    Un nome che si abbatteva pesante come un martello, sulle spalle di chi vi era stato almeno una volta, e poco importava se si era stati in grado di uscire, perché il ricordo ti avrebbe flagellato per sempre.
    Ted Carter, conosciuto come il campione mondiale di boxe, non era da meno. Anche lui vittima della capitale nascosta sotto lo Yuzbar, aveva fin troppi ricordi amari legati a quel posto.
    Eppure era ritornato, spinto da qualche strano motivo, forse per l’adrenalina che provava a vivere sul filo del rasoio, cosa che, Laputa non riusciva affatto a trasmettere.
    Era quindi quello il motivo che aveva spinto il pugile a iscriversi al torneo?
    No, c’era qualcosa di più. Ted non avrebbe mai rischiato la propria vita per una cosa del genere, c’era sicuramente qualcosa di più.
    L’ultimo nodo del guantone destro venne tirato con forza, in modo da non permettergli di staccarsi durante il suo primo combattimento al ring più prestigioso della capitale.

    L’Arena nera

    A separarlo dal suo avversario vi era una grata, una stupidissima grata che avrebbe potuto tirare giù con uno dei suoi più mediocri pugni, ma sapeva che non era il momento di spendere inutilmente energie, si appoggiò quindi ad essa iniziando ad ascoltare il presentatore.
    Le sopracciglia del nero si inarcarono con forza e stupore nel sentire le sue ultime parole:

    ”Signore di Merovish?”

    Era quindi questo quello che si vinceva? Ted sorrise fra sé e sé.
    Pensare che era venuto solo per la gloria.
    La grata si aprì all’improvviso e velocemente. Con passo calmo e sicuro Carter entrò nel colosseo, come un gladiatore pronto a passare all’azione.

    Nel mentre saliva sul ring, la sua mente prendeva in considerazione ogni possibile eventualità, ogni possibile avversario che si sarebbe potuto ritrovare contro.

    ”Jester?!”

    Disse infine, non in maniera sorpresa, nonostante lo fosse veramente, ma con il suo classico tono da sfida, un’ottimo misto di rispetto e complicità nei confronti dell’avversario.

    ”Quindi sei tu il mio avversario …”

    Sorrisetto dettato dal nervosismo, anche se era felice nel rivederla, sapeva che non era un avversario da prendere alla leggera. Si sarebbe impegnato, ma contro di lei avrebbe dovuto dare il massimo.
    Nel mentre lo spirito era fisso sulla pazza giullare, lo sguardo del nero puntava da tutt’altra parte.
    Bid’daum.
    Lo conosceva solo per sentito dire, ma sapeva che era uno dei maggiori ricercati al presidio errante. Anche gli occhi tornarono infine su Jester.
    Sfidarlo in casa sarebbe stato da stupidi e inutile, visto che sarebbe stato schiacciato come un’insetto.

    I guantoni rossi si alzarono alti e andarono a posizionarsi davanti al volto del pugile.

    ”Pronta per partire baby?”

    Disse infine.

    Stato Fisico:Ottimo
    Stato Mentale: Turbato
    Mana:110%

    The Energy:
    -(+50% Forza, +50% Destrezza, +10% Mana)

    The Infinity Power:
    -(Immunità al dolore, Auspex Movimento (30m), Anti-Auspex Spirituale)

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    -(Non ha perdite di sangue, Rigenerazione corpo Only Gdr)

    Pelle di diamante del drago di ferro
    -(Armatura completa naturale:Pelle)



    Edited by Blain - 6/2/2015, 20:03
     
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    Fili di En si espandevano dal corpo della Hunter per un raggio di trenta metri, una rete invisibile che lei teneva sotto stretta sorveglianza proprio come un ragno fa con la propria tela. Quando uno dei filamenti vibrò un sorriso quasi cattivo si disegnò sulle labbra scarlatte del Giullare. Era buffo pensare come le farfalle si impigliassero da sole nelle ragnatele, anche se non intenzionalmente.
    Tuttavia la ragazza continuò a dare le spalle al proprio avversario decisa a non far intuire in alcun modo quel suo piccolo vantaggio. Eppure quando la fanciulla sentì la voce del suo sfidante non dovette sforzarsi di sembrar stupita.

    ”Jester?!”

    La Selvatica riconobbe l'accento straniero e si voltò di scatto. Una volta consapevole di non essersi sbagliata un'espressione imbambolata si impossessò del suo volto mentre con passi lenti avanzò di qualche metro verso il suo sfidante. -Teddy-Kun!- La sua bocca si mosse ma non ne uscì alcun suono.

    ”Quindi sei tu il mio avversario …”

    Disse l’uomo alto più di due metri dalla pelle scura come la notte, gli occhi profondi e fiammanti guanti da boxe che la Strega della Luna conosceva con il nome di Ted Carter. Una delle persone a cui Jester era più affezionata in quello strano mondo chiamato Endlos.
    La ragazza non avrebbe mai scordato la prima volta che aveva incontrato l’Afro. Lui, meravigliosamente contrastante col paesaggio di candida neve. Lui, che le aveva chiesto indicazioni. Lui, che aveva accettato di combattere. Lui, che l’aveva battuta.
    Ora la Hunter era più felice che mai e si chiedeva quale divinità dovesse ringraziare per essersi trovata nuovamente a fronteggiare Teddy all’altro capo della terra nell’Arena Nera. Più lo guardava e meno poteva credere di essere a una decina di metri da lui…


    ”Pronta per partire baby?”
    Quella domanda strappò Jester dai suoi pensieri riportandola al presente.

    -Pronta lo son sempre davvero,
    E stasera ti faccio… NERO!-


    Alla battuta di cattivo gusto gli spalti d’ossidiana scoppiarono in un’ilarità generale che la Hunter alimentò con una risata chiassosa contorcendosi in due. Tuttavia, una volta che la fanciulla riacquistò l’autocontrollo, le risa si assopirono nella sua mente e con esse il pubblico stesso. Avanzò qualche metro mentre improvvisamente l’unica cosa che per la ragazza sembrava aver importanza fu Carter in posizione di difesa.

    La Hunter si fermò, fece un respiro profondo portando le mani alla testa, come per meditare. Poi fu la questione di un attimo:

    Con la destra staccò dal buffo copricapo un campanello dorato che lanciò mirando a poco più di un metro dai piedi dell’Afro. Il gingillo dorato una volta toccato il suolo sarebbe detonato in una vera e propria ramificazione di Nen del raggio di cinque metri pronta a friggere lo sfortunato pugile. Al momento stesso del tiro la Selvatica iniziò a correre lungo una curva immaginaria alla sinistra avversaria mentre, con un movimento fluido dei polsi, sei carte lame apparvero scintillanti e letali fra le sue dita. Secondo i suoi calcoli una volta che il sonaglio avesse raggiunto terra lei si sarebbe trovata a circa un metro fuori dalla sua portata e ne avrebbe approfittato per lanciare le affilate carte da poker. Tutte sarebbero state indirizzate verso l’arto inferiore di Ted dall’altezza del ginocchio in giù dalla parte della mancina.
    Cosicché, se il piano del Giullare fosse andato a buon fine, i movimenti dell’avversario sarebbero stati ridotti ai minimi…

    Energia: 110%-10%-10%=90%
    Stato mentale: Divertita-Imbambolata- Felice
    Stato fisico:Ottimale

    Precisazione: Sono andata a controllare la revisione e il mio Auspex è di Movimento (30m) quindi l'anti A. spirituale di Teddy non è un mio problema. Naturalmente mi riferisco alla mia passiva mentre la mia attiva di A. rintraccia l'anima-aura o come la volete chiamare. <3 <3

    PASSIVO:


    - Terrore nell'Orrore -

    Per quanto possa esser definita graziosa quando Jester si arrabbia diventa davvero inquietante. Ciò viene amplificato in più casi:
    1 Quando è arrabbiata!
    2 Quando le sciolgono la treccia!
    3 Quando si fa guidare dalla follia!
    4 Quando combatte!


    - Jester's Art -
    Ogni Corte che si rispetti è provvista di un artista pronto a soddisfare, compiacere e divertire le persone che la abitano.
    Beh, nel mondo Hunter x Hunter Jester era quell'artista!
    Infatti il Giullare assieme a suo padre si esibiva non solo nel raccontare storie in rima ma anche in giochi di abilità. E fu così che con il passare del tempo ha sviluppò dei power-up di agilità e velocità del 50%.


    - Moon's Witch -
    Essendo nelle vene di Jester il sangue delle Selvatiche la ragazza ha ricevuto il dono dell'immortalità.
    Infatti se viene uccisa si attiva un processo di autorigenerazione dove le ferite si rimarginano e al sorgere della Luna il cuore ricomincia a battere.
    L'unico modo in cui una Strega della Luna muore è il suicidio volontario...

    -Energia non andar via-
    Grazie al tempo passato a combattere su Endlos Jester migliora il suo stile di combattimento. Ciò comporta un'energia maggiorata del 10%. (110%)

    -L'anima mia danno tutti lo sanno-
    Essendo Jester una Hunter è in grado di percepire le aure che la circondano attraverso l'En. Con il passare del tempo trascorso su Endlos la giovane è riuscita ad affinare tale tecnica rendendola non solo migliore, ma del tutto spontanea. Così la Strega della Luna riesce ad avvertire la forma e il movimento di qualsiasi cosa entri nel raggio d’azione dell'aura (30 metri).

    -Tela di Nen-
    La mezza Selvatica ha sviluppato grazie all'unione delle abilità Hunter e il potere elementale una strana ed utile attitudine. Essa consiste nel camminare su qualsiasi superficie liquida o solida attraverso una specie di tela, che ricorda una ragnatela, in grado di appiccicarle le piante dei piedi (scarpa o non scarpa) anche a testa in giù.


    ATTIVO:

    - Una Carta non si Scarta -
    La mezza Selvatica lancia le sue carte-lame con una tale forza da poter non solo lacerare la pelle ma spaccare anche quale ossicino... 4 colpi a consumo basso, 6 colpi a consumo medio, 8 colpi a consumo alto, 10 colpi a consumo critico. (Consumo Variabile)
    Consumo medio

    - La Ragnatela che Lamentela -
    La ragnatela che lamentela: Jester lancia un campanello riempiendolo di Nen e questo al contatto col suolo si trasforma in una ragnatela. Essa sarà pronta ad intrappolare chiunque si trovi nel suo raggio d'azione _ovvero 5 metri_ e a donare al fortunato simpatiche scosse elettriche. Durata 2 turni. (Consumo Medio)
     
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    Ted Carter



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    Ted si ricordava molto bene il primo incontro che aveva avuto con la giullare, poiché era da quel momento che il legame affettivo fra i due era venuto a crearsi.
    Era da poco arrivato su Endlos, ancora inesperto e avventato, si era addentrato nella tundra del Nord finendo per perdere il sentiero che aveva alle spalle, ma la sorte gli aveva fatto incontrare la pazza circense.
    Nella mente aveva ancora il rumore dei passi di lei che pestavano la neve, delicati come una piuma sull’acqua, mentre lui che con fatica cercava di mantenere un precario equilibrio sul manto bianco.
    Balzava ancora chiaro nella sua testa lo scambio di battute e il loro scontro, vinto per un soffio dal pugile ancora inesperto ai pericoli del nuovo mondo.
    Ma il destino li aveva voluti di nuovo faccia a faccia, in un posto diverso, con esperienze diverse sulle spalle.
    Jester era cambiata, ma anche Carter lo era.

    Il volto della giullare si tinse di un’infantile espressione di sorpresa vedendo Ted, entrambi erano sorpresi di quel loro fortuito o meno incontro.
    Quel giorno avrebbero di nuovo dovuto combattere, spolpati dagli sguardi affamati degli spettatori sugli spalti, sensazione a cui il pugile ormai era abituato, ma anche la giullare, uscendosene con una battuta di cattivo gusto, sembrò essere a suo agio.

    ”Meglio così. Sarebbe stato un peccato se Jester non avesse potuto dare il centodieci per cento, soltanto per colpa del pubblico.”

    Per quanto amichevoli fossero i pensieri del pugile sapeva molto bene che non si sarebbe dovuto permettere sconti.
    Di alcun genere.
    La circense smise di ridere e l’aria si impregnò subito di energia.
    La battaglia stava per cominciare.

    La folla fremeva, così come le dita di Ted nascosti dal guantone, ma tutto si fermò quando la giullare gli lanciò un campanello, un semplice e all’apparenza innocuo campanello ma che il pugile conosceva bene, anche se in un’altra variante.
    Carter riuscì anche a percepire la mano dell’avversario che, rapidamente, afferrò sei delle tante carte-lama in suo possesso, ma era il sonaglio la prima cosa che doveva sistemare:

    ”Non devo fargli toccare terra maledizione.”

    Essere alto due metri ha i suoi pregi e difetti, uno dei primi è che gli allunghi che poteva portare Ted avevano molto più raggio del normale, gli bastò quindi un piccolo passo in avanti per intercettare il campanello e metterlo fuori uso con uno dei suoi pugni.
    Il destro si caricò di energia verde, che si scaricò sull’arma della circense, annullandone in partenza la carica magica.
    Ma non c’era tempo di tifare o di essere certi del proprio operato, le carte-lama erano già state lanciate e dovevano essere bloccate il prima possibile.

    La direzione che avevano preso era chiara per uno che percepiva ogni sorta di movimento, proprio come il campione di boxe. Le gambe si spostarono velocemente, tanto da sembrare quelle di un ballerino, e su ognuna si piantarono tre carte.
    Beccarle tutte nella stessa tibia non sarebbe stato vantaggioso, ma già con la metà per gamba, la cosa assumeva ancora delle sfaccettature possibili.
    Erano piccoli tagli paragonati a quelli che aveva subito Ted in passato, ma ormai era già da molto che non percepiva più il dolore, privato di questo malus partì quindi alla carica.

    Il nero iniziò a correre con tutte le sue forze verso la direzione di Jester, sfruttando l’impeto della corsa per assestare dapprima un sinistro alle costole della circense quando le sarebbe giunto davanti, seguita da un destro micidiale che sarebbe andato a sfondarle la cassa toracica.
    E quando la sua imponente figura fu davanti a quella di lei, come un’ombra minacciosa, i pugni iniziarono a volare, così come le parole:

    ”Senti la potenza di Ted Carter …”

    I colpi calarono pesanti, pronti a devastare ogni cosa.

    Stato Fisico:Tre tagli di entità bassa per gamba.
    Stato Mentale: Turbato
    Mana:80%

    Riassunto: Ted precede la sfera e la neutralizza in pieno, nonostante non conosca questa variante, poi sfruttando il bonus all’agilità e l’auspex di movimento, intercetta le carte e se ne pianta metà per ciascuna. A questo punto parte una corsa sfrenata seguita da un pugno vigoroso e da uno letale.

    The Energy:
    -(+50% Forza, +50% Destrezza, +10% Mana)

    The Infinity Power:
    -(Immunità al dolore, Auspex Movimento (30m), Anti-Auspex Spirituale)

    I am a Hero
    -(Non ha perdite di sangue, Rigenerazione corpo Only Gdr)

    Pelle di diamante del drago di ferro
    -(Armatura completa naturale:Pelle)

    D&D? No grazie.Ho smesso con quella roba

    Ted concentra parte della sua energia su un guantone.
    Questo inizierà a brillare di luce propria, per essere precisi brillerà di una luce verde.
    Il prossimo attacco magico che bersaglierà il nostro pugile preferito, verrà colpito a piena forza dal pugno, che cercherà di deviare l’ attacco.
    Consumo:Medio

    Ka Boom
    "La sensazione di pressione che emanava quel pugno era riccamente descrivibile. Il solo avvicinarsi lo feriva come un milione di aghi nelle braccia, mentre nacque una profonda sensazione di oppressione al petto, come un macigno di 2 tonnellate; ma l'impatto...L'impatto era su tutta un'altra scala."
    -Feitan

    Concentrando un’ intesa quantità di energia nel proprio pugno, Ted è in grado di sferrare un colpo talmente forte da riuscire a distruggere perfino oggetti ritenuti indistruttibili.
    Come piace dire a lui “ Io Breako l’ Unbreakable”.
    Consumo: Alto

     
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    ‘Dannazione!’

    Fu il pensiero di Jester quando vide il rosso guantone del pugile accendersi di una strana luce verdognola e vedere l’uomo mettere fuori uso il suo campanello con un pugno deciso. Nonostante ciò il piano del Giullare non sfumò del tutto, anzi. Un lampo di soddisfazione le illuminò il volto quando le sue carte-lame si conficcarono nella lunghe e scure gambe avversarie. Non si aspettava di riuscire a beccare entrambi gli arti dalla sua posizione. Davvero, non ci avrebbe mai neanche sperato.

    Purtroppo il gigante non sembrò accennare al minimo disagio fisico e iniziò a correre nella sua direzione. La ragazza per tutta risposta si mise in posizione d’attacco pronta ad affrontarlo, ma quando il colosso fu a pochi passi da lei la sua determinazione scemò. Lui era il campione mondiale –di quale mondo non si sa-di boxe e lei uno scricciolo di pulzella.

    ”Senti la potenza di Ted Carter …”

    Urlò il Nero mentre la Strega capiva che era troppo tardi per scappare. Senza disperare la fanciulla roteò prontamente di lato con eleganza felina evitando un sinistro diretto alle sue costole.

    -Perché non ti arrendi?? …-
    Chiocciò la Hunter ridacchiando fra i tintinnii argentini dei suoi sonagli.

    -…Intanto non mi prendi!-
    Mentre la Selvatica diceva ciò Ted stava già caricando un altro colpo.

    Ormai decisa _per quanto potesse esserlo una lunatica bipolare_ a non combattere in uno scontro a tu per tu con quell’uomo ma a tenerlo a debita distanza, Jester fece leva sugli arti inferiori e si preparò a balzare. Ma ben presto la pazza si accorse che quella di puntare tutto sulla velocità era stata una pessima idea. Carter era troppo vicino e tutt'altro che una lumaca e, anche se non la prese al petto come sembrava intendesse fare, la colpì. Una sensazione letteralmente mozzafiato:
    Il Giullare era in aria quando sentì un dolore lancinante alla parte sinistra del ventre e invece di ‘ ascendere al cielo’ volò e rotolò per svariati metri sull’arena mentre l’attrito le lacerava i vestiti ed escoriava la pelle. Quando quel viaggetto non proprio in prima classe terminò la Selvatica si raggomitolò su se stessa per il male allo stomaco odiando con tutte le sue forze la sensazione della sabbia sui graffi. Tuttavia non si fece sovrastare dalla situazione in cui era piombata e strinse le palpebre invocando il proprio potere.

    Un potere micidiale che le scorreva nelle vene, quello delle Selvatiche. La Strega della Luna ricordava perfettamente la prima volta che aveva utilizzato quell’energia. Certo, all’epoca si trattava di un qualcosa di rozzo e non affinato dalle tecniche Nen, ma ciò non impedì alle pareti della sua cameretta di cadere a pezzi come cartone.
    Jester non avendo l’abitudine di contar il trascorrere del tempo non avrebbe saputo dire quanti anni avesse avuto eppure non poté mai scordare l’espressione spaventata sulla faccia di sua madre. Fu in quell’istante che la donna decise di cedere la tutela della piccola alle ‘amorevoli zie’. Delle conoscenze che la giovane avrebbe preferito non fare…



    Tornando al presente la Circense non dovette attendere neanche un secondo. Così come la sua rabbia per esser stata colpita si stava manifestando, avvolgendola in un'aura d'orrore, anche l’aria divenne carica di tempesta. Un vento innaturale iniziò a soffiarle tutto attorno spazzando l'arida aria del deserto e, mentre la Hunter tentava di rimettersi in piedi, un vero e proprio tornado di neve e ghiaccio si abbatté sull’Arena Nera.

    Quel ciclone non sarebbe durato a lungo e una volta dissolto non ve ne sarebbe stata traccia escluse le eventuali ferite di Teddy. Ma chissà forse il celebre pugile sarebbe stato in grado di prendere a pugni anche i mille fiocchi ghiacciati e affilati come rasoi che vorticavano nella centrifuga naturale…


    Energia: 90%-10%-10%=70%
    Stato mentale: Felice, confusa, arrabbiata
    Stato fisico: Qualche sbucciatura e un male allucinante allo stomaco, (ancora non si sanno i danni reali di quest'ultimo attacco) .

    PASSIVE


    - Terrore nell'Orrore - Per quanto possa esser definita graziosa quando Jester si arrabbia diventa davvero inquietante. Ciò viene amplificato in più casi:
    1 Quando è arrabbiata!
    2 Quando le sciolgono la treccia!
    3 Quando si fa guidare dalla follia!
    4 Quando combatte!


    - Jester's Art - Ogni Corte che si rispetti è provvista di un artista pronto a soddisfare, compiacere e divertire le persone che la abitano.
    Beh, nel mondo Hunter x Hunter Jester era quell'artista!
    Infatti il Giullare assieme a suo padre si esibiva non solo nel raccontare storie in rima ma anche in giochi di abilità. E fu così che con il passare del tempo ha sviluppò dei power-up di agilità e velocità del 50%.


    - Moon's Witch - Essendo nelle vene di Jester il sangue delle Selvatiche la ragazza ha ricevuto il dono dell'immortalità.
    Infatti se viene uccisa si attiva un processo di autorigenerazione dove le ferite si rimarginano e al sorgere della Luna il cuore ricomincia a battere.
    L'unico modo in cui una Strega della Luna muore è il suicidio volontario...

    -Energia non andar via- Grazie al tempo passato a combattere su Endlos Jester migliora il suo stile di combattimento. Ciò comporta un'energia maggiorata del 10%. (110%)

    -L'anima mia danno tutti lo sanno- Essendo Jester una Hunter è in grado di percepire le aure che la circondano attraverso l'En. Con il passare del tempo trascorso su Endlos la giovane è riuscita ad affinare tale tecnica rendendola non solo migliore, ma del tutto spontanea. Così la Strega della Luna riesce ad avvertire la forma e il movimento di qualsiasi cosa entri nel raggio d’azione dell'aura (30 metri).

    -Tela di Nen- La mezza Selvatica ha sviluppato grazie all'unione delle abilità Hunter e il potere elementale una strana ed utile attitudine. Essa consiste nel camminare su qualsiasi superficie liquida o solida attraverso una specie di tela, che ricorda una ragnatela, in grado di appiccicarle le piante dei piedi (scarpa o non scarpa) anche a testa in giù.

    ATTIVE

    Mi ribalto con un Salto - Per schivare gli attacchi fisici (calci, pugni, colpi di spada, frecce, proiettili etc...) Jester può fare salti con capriola di metri. (Consumo Variabile)
    (Medio)

    - Guai nel Fiocco meglio l'Occhio -Jester crea un tornado di neve con potere Selvatico e Nen Hunter. La ragazza si trova nell'occhio del ciclone (Naturalmente nell'occhio c'entrano altre persone se le sono accanto). Ma tutto ciò che rimane fuori dall'occhio viene scaraventato via (tipo onda d'urto) dal vento e viene attaccato da fiocchi di neve ghiacciata. (Consumo Medio)
     
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    Ted Carter



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    Ted aveva sempre dato il massimo in ogni occasione, mirando ogni volta al podio più alto e quella contro Jester era soltanto una delle tante.
    Ma non stava combattendo per provare a salvarsi la vita come aveva fatto a Fanedell, neppure per dimostrare la propria abilità come aveva fatto al torneo dei LAM, quell'incontro contro la giullare era più simile a quelli che faceva sulla Terra.
    Un tremendo scambio di colpi, fino all'ultimo briciolo di energia, per dimostrare di essere il campione, ma Ted la vedeva come se fosse una sorta di scommessa con sé stesso, come se volesse dimostrare che era cambiato molto dal suo primo scontro contro la giullare.

    Era intenzionato a dare tutto sé stesso in quello scontro, mostrando a tutta l'arena nera la sua vera potenza.
    La forza che aveva usato nel suo ultimo attacco, colpì in pieno stomaco Jester, facendola volare per qualche metro sulla sabbia di Merovish.

    "Non ti avrò neppure presa con il primo colpo, ma non puoi resistere a tutto questo Ted"

    Disse soddisfatto il campione notando con quanta fatica la circense si rimettesse sulle sue gambe, in parte era quello che voleva, ma non voleva toglierla di mezzo o causargli danni permanenti, come in passato aveva già involontariamente fatto ad altri.
    Doveva essere un'incontro tranquillo, non voleva che finisse come quello contro lo spiritista Jack. Ma per quanto potesse picchiare duro il pugile, Jester aveva sempre con se quell'arma tremendamente potente: La paura.
    Come la prima volta che l'aveva affrontata, nuovamente la schiena di Carter iniziò ad essere percorsa da brividi di terrore e incertezza. Conosceva molto bene quella sensazione, poiché anche alle finali del campionato mondiale di Boxe, il suo avversario Baruski, era riuscito a trasmetterla.

    "Calmati Ted, non lasciarti prendere dalla paura ..."

    Provò a dirsi mentalmente per confortarsi, non poteva cedere il passo per così poco.
    Ma non ebbe neppure il tempo di tranquillizzarsi, che un turbine di neve e ghiaccio apparve in mezzo alla sabbia dell'Arena. Anche quella era una mossa che la giullare aveva usato contro di lui in passato, quindi sapeva cosa fare:

    "Io non ho paura Jester ..."

    Nuovamente il sinistro si riempì di pura energia color smeraldo, che con un sol colpo dissipò il cataclisma invocato dalla circense. Nuovamente riprese a correre, con ancora qualche carta piantata nella carne della gamba, nuovamente levò alto un pugno per calarlo nuovamente, ma questa volta era particolare.
    Il pugno si mosse in maniera insolita creando rumori di bestie infernali e divine, le stesse che utilizzava l'amico Bloodheart:

    " ... e tu invece?"

    Parole sarcastiche, perfino per Ted, che nuovamente aveva indirizzato lo strano e potente colpo allo stomaco della cara amica.


    Stato Fisico:Tre tagli di entità bassa per gamba.
    Stato Mentale: Turbato e Spaventato
    Mana:50%

    The Energy:
    -(+50% Forza, +50% Destrezza, +10% Mana)

    The Infinity Power:
    -(Immunità al dolore, Auspex Movimento (30m), Anti-Auspex Spirituale)

    I am a Hero
    -(Non ha perdite di sangue, Rigenerazione corpo Only Gdr)

    Pelle di diamante del drago di ferro
    -(Armatura completa naturale:Pelle)

    D&D? No grazie.Ho smesso con quella roba

    Ted concentra parte della sua energia su un guantone.
    Questo inizierà a brillare di luce propria, per essere precisi brillerà di una luce verde.
    Il prossimo attacco magico che bersaglierà il nostro pugile preferito, verrà colpito a piena forza dal pugno, che cercherà di deviare l’ attacco.
    Consumo:Medio

    Spirit Punch Jack:

    Ted non chiuderà saldamente il pugno come qualsiasi altro suo colpo, bensì lascerà una piccola fessura da cui potrà entrare l' aria all'interno del guantone.
    Difatti muovendo il braccio nel mentre il colpo viene lanciato, il pugile lo farà leggermente oscillare, producendo vari rumori.
    Il nemico potrà sentire chiaramente il feroce ruggito di un drago, il potente ululato di un lupo e il forte schioccare di una frusta appartenente ad un fustiga demoni.
    Consumo:Alto

     
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    "Non ti avrò neppure presa con il primo colpo, ma non puoi resistere a tutto questo Ted"

    ‘…tutto questo Ted’. Il Giullare ringhiò a quell’ennesimo segno di megalomania da parte del pugile. Anche se in passato aveva ammirato quel suo lato egocentrico quel giorno non era altrettanto predisposta a prenderla con la stessa filosofia. Probabilmente la causa di questo suo ostile comportamento era dettato dal dolore lancinante al ventre dove lui diceva di non averla‘neppure presa’.

    "Io non ho paura Jester ..."

    Il gigante in pantaloncini continuò a cianciare mentre dissolveva con un pugno il turbine magico evocato poco prima dalla Hunter. Il che non migliorò l’umore nero della fanciulla sul cui volto andò a disegnarsi un’espressione contrariata. Doveva ammettere che il suo amico era migliorato molto durante la sua assenza. Tuttavia non era l’unico ad esser cresciuto da quel punto di vista.

    " ... e tu invece?"

    Una mera provocazione a cui Jester rispose sputando a terra con aria indignata. Per lei la paura era un sentimento da non cancellare in quanto, se tenuto ben sotto controllo, era un valido alleato capace di avvertire il pericolo e salvare la vita. A portare lontano la giovane dai suoi ragionamenti fu il colore rossastro che notò nel suo sputacchio. Questo particolare andò ad aggiungere nuova rabbia che, paradossalmente, alimentò la sua determinazione. Pur volendo bene a Teddy non permetteva a nessuno di ferirla.

    Improvvisamente iniziarono ad aleggiare nell’aria mille versi di animali e creature misteriose a cui la Circense non riuscì a dar volto. Per un attimo una luce infantile si accese negli occhi della ragazza che fu tentata di lasciar il duello e cercare di catalogare tutti quei suoni, ma vedere il campione di boxe affrettarsi nella sua direzione le fece cambiare idea. Doveva dare una bella lezione a quel ‘Calimero’ da strapazzo.

    La Strega della Luna scattò rapida come una molla assumendo la guardia. Nel farlo sentì i muscoli della pancia tirarle e dolerle al punto che dovette combattere con tutte le sue forze il desiderio di piegarsi nuovamente in una posizione più comoda.
    Questa volta la Strega imparando dal suo errore non pensò neanche di schivare il colpo saltando e si decise a parare il guantone di Carter diretto al suo addome con un movimento veloce del braccio sinistro dall’interno all’esterno. Così la fanciulla mirava a creare una via accessibile nella difesa dell’uomo e, avvantaggiandosi del notevole divario d’altezza, avrebbe colpito con un poderoso pugno diretto molto in basso. Nei gioielli di famiglia per intenderci. La Hunter aveva sentito dire che nella maggior parte dei tornei quella mossa era stata bandita, tuttavia tra le regole dettate dal Presentatore all’inizio del match non ricordava nessuna che la impedisse.

    Stranamente lucida nella foga del confronto Jester comprese che se Ted avesse fatto meno lo sbruffone e avesse avuto quel giusto pizzico di paura avrebbe pensato due volte prima di agire e, forse, avrebbe evitato di provare a colpirla in un punto tanto difficile da raggiungere per uno di due metri.

    Energia: 70%-20%-20%=30%
    Stato mentale: Arrabbiata-Lucida
    Stato fisico:

    PASSIVE: Guarda su <3 <3

    ATTIVE

    - Difesa mica Indifesa - La mezza Selvatica con questa mossa riuscirebbe ad utilizzare il suo lato selvaggio ed attingere alla forza del suo popolo e al Nen per diventare molto più resistente. Questa tecnica le permette di difendersi da qualunque genere di attacco: sia fisico che magico senza fare un solo passo.

    Alto

    - Armageddon - Essendo Jester della classe Selvaggia può beneficiare della forza animale e utilizzare il Potenziamento. Ciò consiste nel concentrare una grande quantità di potere in un punto preciso del corpo, cosicché sia in grado di dare pugni/calci/testate.

    Alto
     
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    Ted Carter



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    Possibile che in quell'ampia fascia di tempo Ted fosse diventato cattivo?
    Non lo era mai stato, quando mai aveva combattuto per il sangue o per far provare dolore all'avversario? Anzi, il solo pensiero della gente che godeva nel farlo, gli dava il voltastomaco.
    Eppure sapeva che se voleva sopravvivere a Merovish, doveva essere spietato quanto i suoi sicari e al tempo stesso più forte di loro,
    quello era l'unico modo che conosceva.
    Quanto volte nel New Jersey si era ritrovato con le spalle al muro, soltanto per aver ceduto un attimo? Ma era sempre stato in grado di cavarsela, sicuramente non grazie alla sua forza, ma a quella del fratello Sam.
    Ma cosa aveva fatto per ringraziarlo il pugile? Niente, assolutamente niente. Aveva avuto l'opportunità di difendere la loro madre, ma aveva fallito, sempre seguito da quella sua debolezza.
    Si era portato dietro quel rammarico, non tanto per la completa incapacità di non aver saputo essere forte, ma più per la completa debolezza che ne seguì.
    Milioni di volte si era ripetuto che non era colpa sua, che quel giorno loro erano armati e lui ancora un'universitario, eppure aveva ceduto e si era ritrovato a prendere la strada del suicidio.
    Si ricordava bene quelli attimi eterni, il buio e l'asfalto sotto di lui, a decine di metri di distanza. Ma anche quella volta Sam lo salvò, ma la vergogna nell'aver provato tanta debolezza, rimase per sempre nel cuore del pugile.
    Aveva dimostrato di essere il più forte di tutto il globo, di essere il campione assoluto.

    Ma la debolezza dentro di lui era sempre rimasta e nulla riusciva a colmarla.

    Carter vide il suo colpo avvicinarsi all'esile figura della circense, lento ma potente, pronto a lasciare il suo segno sul corpo dell'avversaria. Segno che però non arrivò mai.
    Il guantone destro venne deviato, con il semplice tocco di una mano decisa, verso il vuoto annullandone così l'effetto distruttivo che il pugile vi aveva immesso.
    Aveva capito cosa puntasse a fare l'avversario e quel colpo ricco di potenza, perfettamente visibile ad occhio nudo, fu una sua conferma.
    Jester cercava una breccia per sferrare un colpo decisivo.

    Non c'era tempo per fare battute simpatiche e canzonatorie, non c'era tempo materiale di mettere su una difesa che potesse reggere a quel pugno.
    Poteva soltanto incassarlo.
    Il braccio sinistro scattò rapido in difesa del punto debole, arrivando in tempo per un salvataggio all'ultimo secondo.
    Il fatto che si ricordasse bene quel colpo, lo aiutò.
    Nello scontro precedente non credendo che potesse sprigionare una potenza tanto devastante, aveva deciso di spostare il contraccolpo su tutto il corpo, ma era stato per questo suo errore che era stato scaraventato via. Ma adesso sapeva cosa doveva fare, spostare l'impatto sulle ginocchia.

    Una forte pressione, simile a quella di una pressa, si scontrò contro l'inerme braccio del pugile, che in mancanza di una difesa solita si deformò sotto la forza dell'attacco.
    L'avambraccio, su cui impattarono le cinque dita dell'avversario, si spezzò brutalmente producendo l'inquietante rumore di ossa maciullate. Si piegò di novanta gradi, mentre la pelle iniziò a strapparsi, così come i muscoli e gli altri tessuti del braccio.
    La potenza dell'impatto arrivò anche al resto del corpo, che fece forza sulle gambe per poter resistere, facendo da conduttore per scaricare l'attacco al terreno.
    Sotto i piedi di Ted, a conferma di ciò, la terra si spaccò facendolo sprofondare di qualche centimetro.

    Molte cose erano cambiante da quando si era perso al Nord, non solo era cresciuta in lui la consapevolezza di aver sviluppato un nuovo potere, ma anche l'abilità di non poter provare più alcun dolore.

    "Adesso tocca a me ..."

    Disse il pugile, con il sinistro rotto e il destro incapace di poter colpire Jester, l'unica cosa libera al momento era la sua testa.
    La fronte si illuminò di una tenue luce, iniziando a sembrare una lampadina.
    Il collo si tirò indietro e si irrigidì, mentre il sinistro cadde inerme al fianco dell'aitante nero:

    "Testata nucleare Ted Carter ...



    La fronte divenne ancora più brillante, indice del fatto che nuova energia vi era stata concentrata, energia che sfortunatamente stava venendo a meno, ma non si voleva arrendere, non in quel momento. La testa del pugile, così come tutto il dorso, si piegò violento contro la testa della giullare:

    " ... in azione."



    All'impatto, testa contro testa, il pugile avrebbe fatto esplodere entrambe le cariche energetiche che aveva accumulato, liberando così una potenza devastante e incontrollata sulla pelle della povera giullare.

    Stato Fisico:Tre tagli di entità bassa per gamba. Avambraccio sinistro rotto. Inizia a sentirsi stanco.
    Stato Mentale: Turbato e Spaventato
    Mana:30%

    Riassunto: Ted preferisce farsi spaccare il braccio, invece degli attributi e poi carica una testata potenziandola con due medi. All'impatto li libera entrambi e il danno si può considerare come un'alto magico.

    The Energy:
    -(+50% Forza, +50% Destrezza, +10% Mana)

    The Infinity Power:
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    Pelle di diamante del drago di ferro
    -(Armatura completa naturale:Pelle)

    Botte da orbi, ma senza pugni:

    Ted concentrando una piccola quantità della sua energia in un qualsiasi punto, del suo corpo, oppure di un suo oggetto, lo rende automaticamente una bomba energetica pronta a detonare.
    Il punto del corpo, oppure l’ oggetto, renderà evidente il suo sovraccarico, illuminandosi come una piccola lanterna.
    Quando Ted decide di far detonare la bomba energetica, questa esploderà per un’ aria di sette metri e non danneggerà in qualsiasi modo il pugile.Se non è stata fatta esplodere prima, la bomba esploderà quando il pugile sviene.
    Consumo:Medio (X2)

     
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    Beccato…

    Jester divenne euforica quando sentì le ossa di Carter cedere sotto la sua forza distruttiva del suo pugno. Il braccio sinistro dell’avversario non era proprio quello a cui la fanciulla aveva puntato ma il sorriso trionfante che le curvò le labbra fu il segno che aveva accolto positivamente quella sinfonia di macabri scricchiolii. Tuttavia la Hunter non poté rallegrarsi a lungo di quella sua piccola vittoria che Ted sussurrò un avvertimento troppo chiaro per essere ignorato.

    "Adesso tocca a me ..."

    La fronte del pugile si illuminò e la Strega della Luna capì immediatamente cosa l’altro intendesse fare. Quella sera aveva visto fin troppe volte il suo Teddy trasformarsi in una lucciola per non riconoscere l’ennesimo attacco. La domanda le sorse spontanea, ma nella boxe erano accettate le testate?
    Poco male, la donzella si concentrò per accumulare nuovamente la forza selvatica sull’arto utilizzato poco prima per deviare il cazzotto di Ted.

    "Testata nucleare Ted Carter ...
    La pelle già cerea della giovane sbiancò ulteriormente.

    " ... in azione."

    La Strega fu troppo lenta e stanca per proteggersi del tutto da quel frontale. Il braccio era scattato ugualmente verso l’alto a difesa del capo ma quando il gomito della circense cozzò con la fronte scura dell’uomo una dolorosa cacofonia esplose in mille frammenti biancastri. Con l’adrenalina pura pompata dal cuore impazzito dritta nelle vene Jester riuscì a raggruppare una buona quantità d’energia che utilizzò per assestare un calcio al ginocchio destro dell’avversario con l’intento di mandarlo al tappeto. Dopodiché, qualunque fosse stata la sorte del campione, il Guitto avrebbe arretrato cantilenando.

    -Teddy mi vuoi far perdere la testa
    Ma non mi rovinerai la festa!-

    Solo allora, mentre una terribile agonia si insinuava in ogni singola cellula, la ragazza si sarebbe accorta dell’accaduto. All’altezza del gomito sinistro era in bella vista l’osso marmoreo striato di rosso a cui era attaccato un lembo di carne unico collegamento con l’avambraccio a penzoloni. Ben presto il Giullare udì urla percorrere tutta la tribuna e le ci volle qualche attimo per capire che anche la sua voce era impegnata in un grido all’unisono con i loro. Sentimenti contrastanti iniziarono a intrecciarsi nella sua anima. Rabbia a braccetto con umiliazione, disgusto con l’incredulità. Come impazzita la fanciulla pescò rapidamente un asso da una tasca nella manica, trucco più che conosciuto, e andò ad amputare di netto anche l’ultimo ponte tra i due pezzi sanguinolente. Nella stessa frazione di secondo in cui la parte maciullata andò con un tonfo ad alzare una piccola nuvoletta di polvere l’improbabile arma grondante di sangue sfrecciò verso il volto nemico.

    -Teddy caro non aver timore
    Non sentirai TROPPO dolore!-


    Concluse la Hunter con la voce rotta dal fiatone mentre il dolore allo stomaco, sempre più dilaniante, la costringeva ad appoggiare un ginocchio a terra. Intanto al suo fianco sulla candita sabbia dell’arena il liquido vermiglio ruscellava in una vera e propria pozza vischiosa zampillante dall’arto monco. La consapevolezza investì Jester come un treno e dalla sua bocca fuoriuscirono quelle che parvero orribili risa folli... Lei e il suo Teddy erano allo stremo delle forze e per vincere doveva concludere in fretta quell’incontro.

    Energia: 30%-5%-10%=15%
    Stato mentale: Euforico-arrabbiato-folle
    Stato fisico: avambraccio sinistro a terra, graffietti su tutto il corpo, possibile lesione interna.
    Precisazione: La carta lanciata è un attacco fisico

    PASSIVE: Guardare su! :D

    ATTIVE:

    - Difesa mica Indifesa - La mezza Selvatica con questa mossa riuscirebbe ad utilizzare il suo lato selvaggio ed attingere alla forza del suo popolo e al Nen per diventare molto più resistente. Questa tecnica le permette di difendersi da qualunque genere di attacco: sia fisico che magico senza fare un solo passo.

    (Basso)

    - Armageddon - Essendo Jester della classe Selvaggia può beneficiare della forza animale e utilizzare il Potenziamento. Ciò consiste nel concentrare una grande quantità di potere in un punto preciso del corpo, cosicché sia in grado di dare pugni/calci/testate.

    Medio (calcio)
     
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    Ted Carter



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    Il colpo andò a segno.
    Per quell’attimo in cui la fronte di Ted era diventata brillante, come un’arma divina, il pugile vi aveva messo qualcosa di più oltre che le proprie energie.
    Vi aveva messo la speranza.
    Speranza che l’offensiva andasse a segno, colpendo e demolendo il suo avversario, come solitamente facevano i suoi pugni con i palazzi.
    Per quanto dentro di sè il pugile non lo desse a vedere, era tanto combattuto quanto il duello che stavano tenendo lui e Jester.
    Dentro la sua anima stava avvenendo un duello micidiale, fra il vincere in qualsiasi modo e il non far male troppo alla circense.
    Era una battaglia epocale quella che flagellava lo spirito del campione, tanto quanto fu epocale l’impatto della sua fronte contro il braccio di Jester, che fermò precocemente la sua corsa.

    Quando il lampo di energia appena sprigionata sparì, come polvere nel vento, il sinistro della giullare era nelle stesse condizioni di quello di Ted:

    ”A quanto pare, ho reso pan per focaccia!”

    Era ormai un suo tocco personale dire qualcosa di stupido e canzonatorio alla fine di una bella sequenza di colpi, ma fu proprio per questo che si accorse solamente all’ultimo momento del calcio potenziato dell’avversario.
    Sorpreso che potesse estendere il suo potere anche agli altri arti, provò ad indurire i muscoli, ma era ormai troppo tardi.
    Il colpo squassò totalmente il ginocchio, facendolo scricchiolare rumorosamente, come le assi di un vecchio galeone, ed inerme come un gigante attaccato da ogni uomo sulla terra, cadde in ginocchio.

    Non poteva pensare di poter spostare il peso sui bracci, visto che il sinistro sembrava essere stato schiacciato sotto un camion.
    Eppure, anche se in ginocchio, Ted non cadde con la faccia nella polvere.
    Con lo sguardo perso nel vuoto, vide Jester che si allontanava da lui.
    Si sentiva stanco, privo di energie.
    Sconfitto.

    Il braccio che si amputò l'amica, passò come una un’immagine a rallentatore davanti ai suoi occhi.
    Mille pensieri gli attraversarono la corteccia celebrale, mentre l’arto continuava a cadere, sembrando leggero come un soffio di vento d’estate.
    Era in quel modo che la voleva finire?
    D’altronde gli importava poco di diventare signore di Merovish, sarebbe stato soltanto un’altro titolo.
    Allora, perché aveva combattuto fino a quel momento?
    Per la gloria? Per la convinzione di essere forte? Per il desiderio di rivalsa che provava verso Jester?
    No.
    Mille volte si era fatto quelle domande, ma sempre e solo una era stata la risposta. Lui combatteva per far vedere al mondo che lui era Ted Carter.

    Un’improvviso movimento di palpebre lo riportò alla realtà.
    Una carta lama era stata lanciata verso la sua direzione, proprio in mezzo alla sua fronte.
    Gli addominali lavorarono all’unisono e con forza, facendo si che il busto schivasse l’arma del nemico, spostandosi agilmente a destra.
    La paura che emanava l'amica, ormai caduta nella completa follia, era come un susseguirsi di onde che lo travolgevano e lo facevano tremare.
    Ma la sua barca di coraggio non si voleva rovesciare, ed era più deciso che mai ad affrontare quella tempesta di terrore:

    ”SENTI LA POTENZA DI TED CARTER"



    Il destro, carico dell’ultime forze e speranze dell’afro, venne scagliato con potenza verso la figura della giullare.
    L’aria si accartocciò come un foglio di carta che non serviva più e venne scagliato contro di lei.
    Il pugile, privo ormai di tutte le forze, si distese al suolo, aspettando la fine dell’incontro.

    Stato Fisico:Tre tagli di entità bassa per gamba. Avambraccio sinistro rotto. Danno basso al ginocchio. Molto stanco.
    Stato Mentale: Deciso, spaventato e stanco.
    Mana:15%

    The Energy:
    -(+50% Forza, +50% Destrezza, +10% Mana)

    The Infinity Power:
    -(Immunità al dolore, Auspex Movimento (30m), Anti-Auspex Spirituale)

    I am a Hero
    -(Non ha perdite di sangue, Rigenerazione corpo Only Gdr)

    Pelle di diamante del drago di ferro
    -(Armatura completa naturale:Pelle)

    Senti qui che bicipite. Sembra roccia

    Gli anni da pugile professionista hanno temprato non solo la mentalità di Ted, ma soprattutto il suo corpo.
    Indurendo velocemente i muscoli, Carter riesce a bloccare con successo il prossimo attacco fisico che cercherà di colpirlo.
    Consumo: Basso

    Suprise Maddafukka:

    Mossa a lungo raggio.
    Ted sferra un pugno in aria, però il colpo è talmente potente che piega l’ aria intorno a sé, facendogli assumere l’ aspetto di un proiettile d’ ossigeno, che partendo velocissimo va a colpire il nemico.
    Consumo:Tecnica di attacco a lungo raggio ( 5% - 5 metri, 10% - 7 metri, 20% - 10 metri, 40 % - 15 metri)

     
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    Dove Jester aveva sentito queste parole? Forse le aveva lette, ma dove? Inutile, per quanto la pazza potesse pensarci proprio non se lo ricordava. Eppure una cosa l’aveva capita. In un modo o nell’altro quella frase aveva un fondo di verità. Lei e Ted si erano regalati il medesimo destino. Se no in che modo spiegarsi quella situazione? Gli arti fuori uso ed entrambi costretti a lottare nella polvere.

    Uno sguardo fugace andò al braccio mozzo da dove zampillava quella che la fanciulla avrebbe definito un’allegra fontana rossa. Strano come quel fatto doloroso la portasse paradossalmente ad una tranquillità inquieta. Una domanda si fece largo nella sua mente contorta. Perché aveva tagliato via quel che rimaneva dell’avambraccio? Inizialmente si era detta che la risposta era ovviamente follia, ma ora una vocina nella sua testa prendeva in considerazione l’istinto. Quello primitivo che porta l’uomo vicino all’animale. Come una lucertola che preferiva perdere la coda piuttosto che essere succube del predatore, la Selvatica aveva amputato il braccio per non costringersi a trascinarsi dietro quel peso morto durante il confronto. Ora però il Giullare sapeva che alla fine dello show mancava solo un ultimo atto e che per interpretare il suo ruolo alla meglio doveva far sì che quella scena fosse breve.


    Le iridi d’onice cercarono la figura di Carter e, pur se ferita ed in ginocchio, la trovarono ugualmente fiera e gigantesca. La rabbia che la Hunter aveva provato poco prima si sciolse come neve nel deserto e un risolino argentino sfociò sincero e cristallino come un ruscello dalle labbra macchiate di sangue...

    -Oh, Teddy mi fai impazzire
    Con te mi diverto da morire!-

    Sciorinò con voce di miele la giovane a bassissima voce in modo che l'altro non ascoltasse

    ”SENTI LA POTENZA DI TED CARTER"

    Urlò il campione allungando il destro davanti a sé e sferrando un pugno ad un nemico invisibile. Per tutta risposta Jester fece lo stesso con il suo unico arto.
    Per un attimo il tempo parve fermarsi. Le urla della folla si attutirono, le luci a neon che illuminavano l’arena sembrarono spegnersi e il dolore che fino a quel momento teneva corto il fiato della donzella svanì. Ma fu solo un battito di cuore. Lo spostamento d’aria investì la Strega della Luna che non si arrese. La ragione le sussurrava di chiudere in fretta quell’atto eppure la fanciulla resistette un altro ultimo lunghissimo secondo prima di abbandonarsi all’incoscienza e chiudere il sipario.

    Energia: 15%-5%=10%
    Stato mentale: Sereno
    Stato fisico: avambraccio sinistro a terra, graffietti su tutto il corpo, possibile lesione interna. Svenuta.
    Passive

    - Terrore nell'Orrore -
    Per quanto possa esser definita graziosa quando Jester si arrabbia diventa davvero inquietante. Ciò viene amplificato in più casi:
    1 Quando è arrabbiata!
    2 Quando le sciolgono la treccia!
    3 Quando si fa guidare dalla follia!
    4 Quando combatte!


    - Jester's Art - Ogni Corte che si rispetti è provvista di un artista pronto a soddisfare, compiacere e divertire le persone che la abitano.
    Beh, nel mondo Hunter x Hunter Jester era quell'artista!
    Infatti il Giullare assieme a suo padre si esibiva non solo nel raccontare storie in rima ma anche in giochi di abilità. E fu così che con il passare del tempo ha sviluppò dei power-up di agilità e velocità del 50%.


    - Moon's Witch - Essendo nelle vene di Jester il sangue delle Selvatiche la ragazza ha ricevuto il dono dell'immortalità.
    Infatti se viene uccisa si attiva un processo di autorigenerazione dove le ferite si rimarginano e al sorgere della Luna il cuore ricomincia a battere.
    L'unico modo in cui una Strega della Luna muore è il suicidio volontario...

    -Energia non andar via- Grazie al tempo passato a combattere su Endlos Jester migliora il suo stile di combattimento. Ciò comporta un'energia maggiorata del 10%. (110%)

    -L'anima mia danno tutti lo sanno- Essendo Jester una Hunter è in grado di percepire le aure che la circondano attraverso l'En. Con il passare del tempo trascorso su Endlos la giovane è riuscita ad affinare tale tecnica rendendola non solo migliore, ma del tutto spontanea. Così la Strega della Luna riesce ad avvertire la forma e il movimento di qualsiasi cosa entri nel raggio d’azione dell'aura (30 metri).

    -Tela di Nen- La mezza Selvatica ha sviluppato grazie all'unione delle abilità Hunter e il potere elementale una strana ed utile attitudine. Essa consiste nel camminare su qualsiasi superficie liquida o solida attraverso una specie di tela, che ricorda una ragnatela, in grado di appiccicarle le piante dei piedi (scarpa o non scarpa) anche a testa in giù.

    Attive:

    - Difesa mica Indifesa - La mezza Selvatica con questa mossa riuscirebbe ad utilizzare il suo lato selvaggio ed attingere alla forza del suo popolo e al Nen per diventare molto più resistente. Questa tecnica le permette di difendersi da qualunque genere di attacco: sia fisico che magico senza fare un solo passo.

    (Basso)
     
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    Queste nuove generazioni avevano il senso dello spettacolo.
    Perché in fondo era di questo che si trattava, di puro e semplice show business. Al pubblico non interessava quali fossero i conflitti psicologici delle due bestie di turno. Non immaginavano nemmeno di star assistendo ad una mattanza tra due compagni. Loro volevano soltanto una cosa: uno spettacolo di pura violenza.

    E lo ottennero.

    Gli iniziali momenti d’ilarità, dovuti al comportamento ridicolo del giullare, furono sostituiti in fretta da urla d’incitazione quando assistettero ad uno scambio di colpi mozzafiato. Andarono in visibilio per la craniata di quel colosso afro-americano, e poco dopo per tutti gli spalti serpeggiò un ululato sbalordito, quando Jester si recise il braccio maciullato.
    Lo scontro di concluse poco dopo, con l’ultimo - disperato - pugno del pugile.

    Il Cerimoniere si alzò dal suo posto, sparendo nel fruscio del suo lungo pastrano. L’altra eminenza della tribuna d’onore esibì un ghigno, restando in silenzio. Quando la figura slanciata e ammantata di nero del presentatore ricomparve sul ring, il pubblico trattenne il respiro.

    Solo le sue parole potevano sancire la fine del duello.

    « In due sono entrati all’Arena, ma la vittoria appartiene ad uno soltanto. »

    Si avvicinò ai due contendenti, distesi esanimi al suolo.
    Scavalcò con un passo il braccio mozzato abbandonato per terra.
    Entrambi i gladiatori avevano fatto una buona impressione sul pubblico,
    avevano del potenziale per fare carriera sul fondo dell’inferno.

    « Fatevi sentire, animali! Abbiamo un vincitore! »

    Sollevò il guantone destro del pugile verso il cielo.

    « Ted Carter, il Pugno d’Acciaio! »

     
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    Jester VS Ted Carter

    Jester
    Scrittura & Interpretazione
    La prova è caratterizzata da un buon pathos, sei riuscita a calarti bene nella parte del guitto irrazionale, buffo e brutale. Anche le brevi battute in rima mi sono piaciute, sono certamente preferibili alle lunghe filastrocche – che rischierebbero di spezzare il ritmo dello scontro. Certo, incespichi ancora in qualche errorino di battitura e l’impaginazione dei post potrebbe essere curata maggiormente, ma l’impegno c’è stato e si vede. Alcune volte sembra che tu voglia gettare degli spunti narrativi molto forti (come la similitudine tra Jester e le bolle di sapone, o il rapido scorcio al passato della Selvatica), ma proprio sul più bello ti fermi! Non fai quel passo in più, prendi subito le distanze da una linea di riflessione che - se approfondita - poteva dare realmente quel qualcosa in più all’interpretazione del personaggio. Osa, osa di più. Buttati nella testa del Giullare senza voltarti indietro, ti permetterà di fare un salto di qualità notevole. Mi sono piaciuti molto alcuni scorci descrittivi: le bolle, l’amputazione e lo slow-motion finale su tutti. Sono stati momenti molto vividi e cinematografici.
    Voto: 3.5

    Strategia
    La prima mossa è passabile ma non è particolarmente graffiante: sono attacchi diretti e visibili, non abbastanza per mettere subito in difficoltà il nemico. Nel secondo turno hai usato una schivata per smorzare un attacco che era invece meglio ammortizzare con una difesa canonica, e poi casti un attacco magico ad area non particolarmente aggressivo. Te la sei cavata meglio quando lo scontro è virato sul corpo a corpo, ma anche qui potevi aggiungere qualcosa di più insidioso, come colpi senza consumo per distrarre il nemico (oppure ancora potevi usare le tue carte-lama come pugnali, non solo come armi da lancio). Non mi è chiaro perché hai frapposto un consumo basso alla testata alta di Ted: se avevi deciso di sacrificare il braccio, potevi direttamente evitare di difenderti e guadagnare un secondo slot da usare in attacco. E sempre riguardo al braccio, il voto risente parecchio della tua scelta di amputartelo: capisco che l’avambraccio fosse maciullato, ma aggravare una ferita già di per sé critica non migliora mai la situazione. In generale i consumi di mana sono stati speculari, nessuno dei due ha tentato di creare un distacco energetico di un certo peso.
    Voto: 2.25

    Sportività
    La condotta è stata leale per quanto riguarda l’interpretazione delle mosse nemiche. Non hai ignorato i power up passivi del nemico e la gestione dei danni è stata realistica. Nessun appunto da muovere sul timing, l’unico aspetto che non mi ha convinto è l’auto-amputazione. Cioè, stiamo parlando di una mutilazione autoinflitta, mica di un graffietto. Gli arti non sono pezzi di cui ci si libera alla leggera, neppure se avessi una passiva d’immunità al dolore o di anti-sanguinamento (come quelle in possesso del tuo avversario). Un trauma fisico e mentale del genere spezzerebbe qualunque guerriero, impedendogli di proseguire il duello. Peccato, perché in questo campo potevi ambire ad un voto decisamente più alto.
    Voto: 2.75

    Puntualità
    Nessun ritardo.
    Voto: 5



    Ted Carter
    Scrittura & Interpretazione
    Esuberante e pieno di sé: è questo il Ted che ci hai sempre fatto conoscere. Ma stavolta si è intravisto qualcosa di più. Stavolta c’erano delle motivazioni dietro alla facciata che sfoggia in ogni suo duello. Ci hai fatto intendere che il pugile non punta a vincere tutto per il solo gusto della fama: Ted vuole vincere tutto perché nella vita ha perso ogni cosa. Ho apprezzato tantissimo questa linea narrativa, ti raccomando di approfondirla sempre di più in futuro: cose del genere sono la chiave per dare spessore anche a pg che potrebbero accontentarsi di passare per dei sempliciotti.
    A livello formale i post sono abbastanza curati e appassionanti, il periodare è conciso e ritmico – l’ideale per dare tocchi di rapidità al narrato. Le descrizioni sono concrete e piuttosto evocative, peccato soltanto per qualche inciampo negli errori di battitura.
    Voto: 3.75

    Strategia
    Il primo turno attivo è abbastanza lineare, ma d’altronde da un pugile è difficile aspettarsi colpi a tradimento o inganni di sorta. Anche le mosse successive sono dirette, ma sei riuscito a ritagliarti uno spiraglio quando hai scelto di sacrificare il braccio per guadagnare due slot tecnica. Purtroppo ripetendo due volte la stessa tecnica hai fatto sfumare la possibilità d’inventarti una combo veramente efficace: hai semplicemente sommato due slot per potenziare la successiva testata. Peccato, quello era il momento giusto per essere veramente incisivi. L’ultima mossa è apprezzabile per l’esecuzione ma sostanzialmente non ha portato vantaggi sostanziosi dalla tua parte.
    Voto: 2.5

    Sportività
    Gestisci bene le ferite e non abusi dell’insensibilità al dolore, ricordandoti che i danni prostrano comunque il fisico anche quando non vengono percepiti. Ti giostri bene anche col timing, l’unico scivolone che ti segnalo è la prima difesa attiva utilizzata. Per tua stessa ammissione, il personaggio - senza conoscere che tipo di attacco fosse contenuto nel campanello - ha anticipato l’attacco magico nemico rompendo l’oggettino con un pugno che conta come difesa magica. Tuttavia l’attacco non si era ancora manifestato, Ted non poteva sapere se fosse solo un bluff oppure un’effettiva minaccia! Potrebbe sembrare una piccolezza, perché in fondo hai risposto ad un consumo con consumo equivalente, ma hai invertito la normale sequenza di causa-effetto: prima ci si accorge di una minaccia, poi si attuano le opportune manovre difensive. Peccato, anche tu potevi puntare ad un voto migliore.
    Voto: 2.75

    Puntualità
    Nessun ritardo.
    Voto: 5



    Verdetto
    Alla luce dei risultati, essendo superiore la media dei voti, decreto Ted Carter vincitore dello scontro. Quest’ultimo ottiene il titolo in-game di “Pugno d’Acciaio”. Assegno 1pt a entrambi i partecipanti.

     
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13 replies since 3/2/2015, 16:39   666 views
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