Relative Skewer

Intermezzo ~ Backstage

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    Viaggiatore dei Mondi

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    Trivia: Il titolo della scena fa riferimento ad una mossa strategica nel gioco degli scacchi [Link]

    La pallida luce artificiale dello schermo etereo rischiarava l'interno della stanzetta con una penombra soffusa, coronando di una fosforescenza bianca i capelli rosa della sua unica occupante, legati in due graziose code di cavallo che le incorniciavano il volto da bambola; i suoi occhi scarlatti vagavano per la superficie lattiginosa del riquadro olografico monitorando gli ultimi sviluppi della situazione all'interno del perimetro cittadino, ed ella era così concentrata sul compito che le era stato affidato che quando la porta si aprì di scatto sobbalzò, irrigidendosi come una lepre spaventata.

    « Qual'è la situazione fuori? »

    jpgPragmatica e autoritaria, la voce di un uomo -in parte deformata dalla Maschera che indossava sul viso- risuonò della stessa urgenza che aveva guidato i suoi passi alla camera del bureau, e non appena avanzò verso la scrivania a ridosso della parete dove la ragazza sedeva, quella si alzò per lasciargli il posto, recuperando la cartelletta dove aveva preso appunti.

    « Allora: Nicolaj ha bloccato gli intrusi provenienti dalla porta Sud, Ozma è intervenuta su quelli della porta Est, mentre Vivian ha ingaggiato il gruppo della porta Ovest: ora stanno combattendo. »
    riportò la fanciulla con tono solerte, voltando pagina del blocco-appunti
    « Selina ha trovato una Primizia probabilmente sfuggita al Raccolto, mentre Aloysium sta ancora inseguendo i due sospetti che hanno rapito il sorvegliato. »

    « ...e quanto gli ci vuole per finire? »

    Per un lungo attimo, la ragazza restò in silenzio: schiuse le labbra e prese fiato un paio di volte -in cerca delle parole più giuste da usare-, ma non le venne in mente nulla di adatto da dire, e l'attesa finì per protrarsi, provocando un moto di irritazione nel già insofferente interlocutore.

    « Harleen. Ti ho fatto una domanda. »
    sollecitò perentoria la Maschera, volgendole un'occhiata spazientita
    « Qual'è il problema? »

    Purtroppo, quando devi dare una brutta notizia a qualcuno che ti sta a cuore, il problema è che non trovi mai le parole giuste; se poi si trattava di dare una brutta notizia ad Aren, la cosa era ancora più difficile! E se le notizie spiacevoli erano più di una? Figurarsi! Ad ogni modo, era meglio non farlo aspettare: se c'era una cosa che lo stressava quanto le brutte notizie, quella era l'attesa. E lo stress non gli faceva affatto bene.

    « E' che... beh... Gli intrusi si stanno rivelando più ostici del previsto... »
    osò affermare con un filo di voce, nascondendo il viso dietro la cartellina rigida
    « Poi, sono anche abbastanza numerosi, ecco... »

    Imperscrutabile al di là della sua maschera, il Mimo la fissò intensamente per un lungo istante; poi sbuffò un mezzo sospiro, e cercò di concentrarsi sulle soluzioni anziché sui problemi.

    « D'accordo... per prima cosa, evitiamo che diventino ancora più numerosi:
    individuiamo eventuali falle nella Barriera, e... »


    « Non ci sono falle nella Barriera. »
    ribatté all'istante lei, interrompendolo e guadagnandosi un'occhiataccia
    « Ho... Ho controllato... prima... »

    jpg
    « ...e come hanno fatto ad entrare? »
    « Non ne ho idea. »

    La giovane dai capelli rosa concluse quello scambio con un'alzata di spalle, e nel sentire il silenzio farsi pesante come un sudario -e il disagio sotto cui il peso dello sguardo oltre la maschera la stava schiacciando crescere-, pensò di provare ad alleggerire la tensione del suo adorato leader abbozzando un sorriso... ma non servì a nulla, se non ad esasperarlo maggiormente; con un sospiro secco, Aren si portò una mano alla tempia e si forzò a mantenere la calma.

    « Va bene... allora... inviamo rinforzi e chiudiamo in fretta le schermaglie:
    manda Chris a... »


    « Non si può, serve a Mike nelle cucine: il rinfresco procede bene,
    ma c'è ancora da fare la torta per la festa del Padrone. »


    « Allora Steel... »
    « Si sta occupando dell'ultimo articolo del Cliente. »

    « ...Azshara. »
    « Servizio-escort tra le tribune. »

    « ...ci resta qualcuno, oltre ad Endora?! »
    « Mattew. »

    jpgCon un basso gemito afflitto, il Mimo si spalmò una mano sulla maschera che indossava, e sentì incombere sulla sua testa l'ombra del fallimento; si sentì il capitano di una nave che affonda: si era assentato giusto un paio d'ore al massimo, per ritrovare i due rampolli perduti e riconsegnarli al loro illustre padre, e nel frattempo si era scatenata la catastrofe...

    Frotte e frotte di intrusi avevano violato una Barriera in teoria inviolabile, neanche avessero aspettato apposta il momento che girasse le spalle per prendere coraggio, mentre le consegne richieste dal Cliente -pur praticamente pronte dopo quasi un decennio di lavoro- dovevano essere conservate in sospeso fino al culmine della serata, prima di poter archiviare la pratica; come se già quelle cose non bastassero a tenerlo in tensione, c'erano sabotatori e sovversivi a piede libero nella sua giurisdizione, le infrastrutture non erano ancora state allestite, e poi... e poi
    il Padrone aveva voluto organizzare una festa!

    Affidato anche quello al loro esecutivo e sotto il loro tendone! Bene. Bello. Lusingati da tanto onore, davvero...! ...ma perché, perché, perché aveva voluto comprimere così la loro agenda? Troppa carne al fuoco. Troppe cose che potevano andare storte. Troppe preoccupazioni.

    « ...è un disastro. E' tutto un disastro. »
    esalò involontariamente il Circense, in piena crisi di panico

    Senza rendersene conto -a capo chino-, aveva smesso di respirare, e... non che ne avesse davvero bisogno, ormai, ma aveva sempre avuto l'abitudine di disanimarsi quando si sentiva sopraffatto. E purtroppo Harleen lo sapeva. E le veniva sempre la pessima idea di provare a risollevargli il morale.

    « Non dire così, Aren...! »
    chiocciò infatti lei, tanto dolce da dare il diabete, sfiorandogli il braccio
    « Io sono sicura che andrà tutto bene...! ♥ »

    ...allora il Clown Bianco scostò la mano dalla maschera e sollevò gli occhi per guardarla in viso; rimase a fissarla per un lungo istante, con le iridi d'oro incatenate a quelle di rubino, poi avvicinò le dita guantate di bianco al suo mento sottile e... le serrò la mascella in una morsa violenta, che le fece scricchiolare dolorosamente le ossa, deformandole la faccia in una smorfia.

    « “Andrà bene?” »
    le fece il verso, senza trattenere l'acredine ed il sarcasmo
    « Se la soirée va a monte rischiamo di trovarci senza ingaggi per la prossima stagione.
    E finiremo senza provvigioni! E dovremo fare la fame! Potrebbero pignorarci il tendone! »

    inveì a ruota libera, sfogando ansie e frustrazioni senza alcun riguardo
    « Finiremmo a fare i saltimbanchi di strada in mezzo a qualche crocevia del multiverso!
    Cosa -esattamente- pensi che “andrà bene” secondo te, eh? »


    « Il Padrone... »
    cominciò con voce incerta – e deformata dalla costrizione al mento

    « Il Padrone potrebbe decidere di venderci! »
    continuò implacabile, ma la voce gli si incrinò all'ultimo, come fosse una tragedia
    « ...non voglio perdere la mia collezione di maschere... »

    « No, dicevo... il Padrone...! »
    ripeté la fanciulla, pur tra mille difficoltà, puntando un ditino verso lo schermo
    « Ti sta chiamando... »

    In un istante, la Maschera recuperò la sua aplombe, mollò la presa sul faccino deformato di Harleen, spintonandola indietro e -nuovamente di ghiaccio- accolse l'invito e aprì la comunicazione.

    « Buonasera, Padrone. »
    « Buonasera! ♥ »

    « Buonasera a voi. »
    esordì , morbida e affabile la voce del Demone
    « Come stanno andando le cose? »

    « Beh... ecco... »« Ci sono dei rivoltosi che stanno creando disordini... »
    mentre Aren tentennava in cerca delle parole, Harleen cominciò a briglia sciolta
    « ...e alcuni dei nostri sono andati a fermarli, ma quelli sono tanti e sono forti, e sono anche tutti sparpagliati, e noi non abbiamo ancora mangiato, e forse da soli non ce la fanno. »

    Silenzio. Gelo. Lentamente, il Clown Bianco volse il capo in direzione dell'Augusto, e davanti ai suoi occhi passarono migliaia di scene di torture e omicidio; se gli sguardi potessero uccidere, la ragazza sarebbe probabilmente dovuta finire smolecolata in due secondi netti... e, tuttavia, la principale preoccupazione della Maschera in quel momento fu la reazione del suo impresario.

    jpg
    « Oh. Questo può essere un problema. »
    rifletté con fare posato la voce del Principale
    « Mi servite in piena forma per questa sera. »

    « Stiamo organizzando il da farsi: è tutto sotto controllo. »
    garantì il Mimo, alzando le mani in modo garbato, come a trattenere ogni allarmismo

    « Chiudi gli accessi all'Outer Stage e attiva il protocollo Exodus. »
    ordinò invece l'altro, come se non lo avesse sentito – o non gli interessasse

    « La modalità di emergenza per l'evacuazione? »
    domandò perplessa la fanciulla dai capelli rosa

    « Ma... Signore... così saranno estromessi anche gli spettatori paganti... »
    fece notare Aren con fare esitante, timoroso e incerto
    « La cosa non creerà troppo scompiglio? »

    « Quando saranno tutti riuniti alla panic-room darete l'annuncio
    che oggi sono così felice da voler offrire un dono a ciascun ospite. »

    li istruì il Demone, con una verve tale che non ammetteva né repliche né dubbi
    « La gente adora i regali, perciò non faranno problemi. Com'è che dico sempre io? »

    « “Quando è gratis, si fa il bis!” »
    cinguettò entusiasta, braccia al cielo, prima di portarsi -dubbiosa- l'indice alle labbra
    « ...e... anche che... “Nulla è gratis a questo mondo”... »

    « Sì, e... , Harleen: molto brava. »
    concesse compiaciuto, prima di tornare a rivolgersi ad Aren
    « Farete formare loro una fila ordinata fino all'uscita e li controllerete uno per uno:
    chi esibisce regolare biglietto, riceverà un premio; chi non lo ha... »


    « ...una punizione. »

    « Eccellente. Raduna i ragazzi, digli di rimettersi in sesto, e invia Ozma, Nicolaj e Vivian a controllare il punto di ritrovo dell'evacuazione: se riconoscono qualche volto noto, hanno il mio permesso di sparare a vista. »

    « Ma... se gli ostili aggrediscono gli ospiti...? »

    « Terroristi. Terroristi infiltratisi per rovinare l'evento. »
    etichettò con nonchalance il gran Capo: sempre un'ottima spiegazione
    « Una vera fortuna che voi vi siate trovati lì giusto in tempo per fermarli.
    Sono sicuro che sarete molto eroici. »


    « E se ci chiedessero di pagargli un risarcimento...? »

    « Oh, Harleen, conosci la politica aziendale: nessuno ha diritto al rimborso.
    E i morti non ne hanno bisogno. »

    le rispose l'Arcidemone con benevolenza, prima di tornare a rivolgersi al Clown
    « E adesso, via: ognuno ai propri posti. »

    « Sì, Padrone. Sarà fatto. »

    « Ci conto. Adesso devo chiudere; vi richiamo più tardi. »
    prese congedo il Proprietario, piuttosto sbrigativo
    « Mi raccomando: mangiate qualcosa e concentratevi sullo Spettacolo:
    questa sarà una serata davvero intensa. »


    jpgjpgLa conversazione si concluse e lo schermo si oscurò, lasciandoli immersi nel buio e nel silenzio; poi, la fanciulla prese timidamente la parola, e la sua vocetta ingenua dette corpo al suo smarrimento.

    « Ma... Aren... come si fa a fare il bis di una cosa che non esiste...? »

    In silenzio, la Maschera tornò a fissarla, intensamente, per un lungo istante; infine, dette in un profondo sospiro sconsolato, e le tirò un buffetto sulla fronte con l'indice.

    « Hai sentito gli ordini del Padrone:
    rimettiamoci al lavoro... »

     
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